Tra Cabala e Psicopatia c’è una corrispondenza biunivoca. La Cabala dell’1% che controlla il 99% delle ricchezze mondiali, della Massoneria eversiva, del Capitalismo Totalitario, delle Sturmtroopers neoliberiste, è formata quasi esclusivamente da psicopatici.
Ricercatori della Oxford University hanno concluso che la candidata perdente alla Casa Bianca, Hillary Clinton, mostra “estremo egocentrismo Machiavellico” e può essere ufficialmente considerata una psicopatica. L’estremo cinismo con cui rispose alle domande sulla morte del leader libico Gheddafi ne è chiara dimostrazione: «Andammo», «Vedemmo», «Morì»; parafrasando il Veni, Vidi, Vici di un altro psicopatico della Storia, Giulio Cesare.
Affermano recenti studi che esistono due categorie di psicopatici: quelli di enorme successo e i depravati senza capacità. I primi diventano membri della Cabala, i secondi diventano serial-killer. Ma non è assolutamente da escludere che gli appartenenti alla Cabala non si lascino andare a riti occulti, se non addirittura ad efferati delitti, coperti da potere e ricchezza.
Negli scandali di fine secolo xx e inizio secolo xxi, infatti, non si sono trovate immoralità occasionali di persone che hanno sbagliato, e possono pentirsi, ma perversioni morali permanenti che, se non fossero state scoperte, sarebbero continuate perché non lasciavano sensi di colpa: è la condizione chiamata psicopatia, considerata difficile da redimere.
Uno dei più noti questionari per identificare i disturbi psicopatici è lo Psychopathy Checklist di Robert Hare. Sotto la spinta della nuova immoralità aziendale, l’autore ne ha prodotto una versione differenziata in due parti. Una prima lista va in cerca del fattore 1:
mancanza di scrupoli, di responsabilità,
di sensi di colpa,
tendenza alla menzogna e alla manipolazione,
cinismo e cosi via.
Il secondo elenco riguarda il fattore 2:
instabilità,
comportamenti apertamente devianti,
aggressività non controllata.
In Europa gli studi sulla corporate psychopathy sono meno sviluppati rispetto all’America, ma mostrano tendenze simili. Una ricerca di Belinda Board e Katarina Fritzon, dell’Università del Surrey, ha comparato un gruppo di 39 manager di successo con criminali e pazienti psichiatrici gravi. La loro classificazione finale ha diviso la popolazione esaminata in «psicopatici di successo» e «psicopatici senza successo».
Proviamo a riassumere quello che interessa ai nostri scopi. Tanto secondo gli studi di Hare e Babiak, quanto secondo quelli di Board e Fritzon – effettuati non solo in istituzioni diverse, ma in continenti diversi:
la personalità del manager brillante ha non pochi elementi in comune con quella dello psicopatico.
Le caratteristiche antisociali, però, sono presenti in quantità diverse e si manifestano meno direttamente. Il fattore 1 di Hare, che corrisponde a un’immoralità non visibile, quindi particolarmente pericolosa, è presente sia nei manager sia negli psicopatici criminali.
Il fattore 2, invece, si ritrova solo nei criminali tradizionali. È, in un certo senso, meno sorprendente e meno pericoloso, perché scontato e visibile.
I soggetti che, nella classificazione di Hare, possiedono solo il fattore 1, secondo l’Università del Surrey sono «psicopatici di successo» e rivestono alte cariche aziendali.
Quello che li differenzia dal gruppo dei «senza successo» è l’aggressività. Nei manager essa si manifesta in modo più differenziato e senza fretta: non aggrediscono fisicamente, sottomettono l’ex-prossimo a un cinismo aziendale.
[Soros occulta] completamente il proprio ruolo esteso nella creazione del problema [la crisi migratoria, ndr] che pretende di cercare di risolvere; nel frattempo, accusa la Russia, l’unico stato in grado di pareggiare nella guerra sulla Siria, di essere dietro la ”migrazione” per la quale proprio lui, Soros, ha speso milioni nella progettazione.
[Soros] è parte di una cabala che prevede il rovesciamento dei paesi a ”cena”. La psicopatia è il requisito base per aderire a questo ”club”. Quindi se pensate che la coscienza farà fermare lui e i suoi amici prima che voi e la vostra famiglia finirete in condizioni identiche a quelle degli abitanti della regione del Donbass, o se pensate che l’Europa Occidentale sia oltre la portata dei loro piani per un crollo progettato solo perché voi non fareste una cosa del genere – vi state sbagliando.
Quando l’Europa sarà a brandelli, e i suoi uomini (trasformati dal denaro di Soros da veri uomini in effeminati liberali acculturati lemming) starnazzeranno increduli mentre i loro deliri viziati andranno in frantumi nel ”collasso”, che Soros prevede, non gli importerà niente. Per lui non importa che questa sia l’Europa e che la vostra vita sia sotto attacco, e non quella delle persone di colore o degli europei dell’Est. Non farà alcuna differenza. Per uno psicopatico è semplice: voi lo lasciate fare – e la colpa è vostra.”
Il filmato che segue è una prova di quanto testé riportato. In un’intervista del 1998 a “60 Minutes” il Soros ammetteva di aver collaborato alla requisizione dei beni appartenenti ai suoi correligionari ebrei ungheresi effettuata dalle SS nel 1944. Affermava, con totale indifferenza e mancanza di empatia, di «non provare alcun senso di colpa», sorridendo addirittura.
Soros è esiziale per gli Stati Nazionali e per i Mercati. Come afferma il Nobel Paul Krugman,
Nobody who has read a business magazine in the last few years can be unaware that these days there really are investors who not only move money in anticipation of a currency crisis, but actually do their best to trigger that crisis for fun and profit. These new actors on the scene do not yet have a standard name; my proposed term is ‘Soroi’
Krugman ci spiega che il Soros provoca il caos per lucrare miliardi di dollari. E’ Soros stesso il Caos e considerando la sua convinzione di essere un Dio, il nome che dovrebbe assumere è Seth. «Seth dio del caos, del disordine, della violenza e degli stranieri nella mitologia egizia». Un perfetto nomen omen per chi finanzia “Rivoluzioni colorate” (caos) in Est Europa, Africa e Medio Oriente per creare una massa di migranti stranieri da utilizzare per gettare nel caos altri Stati e poter vincere ulteriori scommesse finanziarie.
Il sito DCLeaks lo afferma con fondatezza, «Soros è l’architetto o il finanziatore di più o meno ogni rivoluzione o colpo di stato nel mondo negli ultimi 25 anni. Spilla sangue a milioni e milioni di persone solo per diventare più ricco lui».
Per i neoliberisti l’uomo è “homo oeconomicus”. È un’ottima descrizione, ma del modo di ragionare degli psicopatici, l’1 per cento dell’umanità. È invece una pessima descrizione del rimanente 99 per cento. Semplicemente, non ci comportiamo a quel modo. […]
La premessa fondamentale del neoliberismo è strutturalmente errata a causa della sua errata concezione della natura umana. Però reca un grosso beneficio a chiunque sia pronto a sfruttare senza alcun freno il resto dell’umanità». […]
il neoliberismo sostiene che il mercato dovrebbe essere libero dagli interventi distorsivi dei sindacati, che impediscono il realizzarsi di un sistema naturale di vincenti e perdenti. Quel che significa, in realtà, è che i datori di lavoro sono liberi di imporre lo sfruttamento dei loro lavoratori: i salari sono guidati al ribasso, e le condizioni di lavoro si deteriorano. […]
Il “mercato” ci viene presentato come se fosse una qualche situazione neutra e naturale, che non favorisce alcun soggetto in particolare, che ci influenza come la forza di gravità o la pressione atmosferica. Quando ci viene detto “il mercato vuole questo” o “il mercato determina quello”, ciò di cui stiamo in realtà parlando è della serie di soggetti dotati di grande potere che operano all’interno di quei mercati – aziende e miliardari soprattutto. Il modo in cui la parola “mercato” viene usata, però, li rende invisibili. […]
Le nostre vite vengono rovinate non dai poveri immeritevoli, ma dai ricchi immeritevoli.
Warren Buffett l’ha riconosciuto pubblicamente nel 2006: «la lotta di classe esiste da venti anni e la mia classe l’ha vinta«.
IL NEOLIBERISMO E’ IL NUOVO FASCISMO
Ha pienamente ragione Manuela Cadelli, Presidente del Sindacato dei Magistrati belgi, quando esclama,
Io sostengo che il neoliberalismo è una specie di fascismo, perché l’economia ha soggiogato non solo il governo dei paesi democratici, ma anche tutti gli aspetti del nostro pensiero.
Lo stato è ora agli ordini dell’economia e della finanza, che lo trattano come un subordinato e spadroneggiano su di esso in misura tale da mettere in pericolo il bene comune.
E conclude,
Il neoliberalismo è una specie di fascismo. Deve essere combattuto e l’umanesimo completamente ristabilito.
Condivido totalmente: il neoliberismo è una specie di psicopatico Fascismo, Viviamo in un’epoca di Capitalismo Totalitario, Illuminismo Totalitario, Relativismo Totalitario, Nichilismo Totalitario.
La Dittatura del Capitalismo non ha bisogno di Konzentrationlager o Gulag. Ad essa basta togliere i beni, la sanità e il lavoro a centinaia di milioni di appartenenti al ceto medio occidentale.
Il risultato finale per i deboli è sempre lo stesso: Morte. E’ il Tanatocapitalismo.
L’economista Ha-Joon Chang stigmatizza pienamente lo status quo. «Lo scrittore americano Gore Vidal una volta ha detto benissimo: il sistema economico americano è “libera impresa per i poveri e socialismo per i ricchi”. […] Negli ultimi decenni i ricchi sono stati sempre più protetti dalle forze del mercato, mentre i poveri vi sono stati esposti in misura sempre crescente».
Il Capitalismo è un cancro in metastasi che va estirpato.
Se non avviene presto uno dei cambiamenti di paradigma dell’epistemologia di Thomas Kuhn, l’umanità è condannata ad una precocissima estinzione.
La prova è la pressione che il Totalitarismus mondiale del Capitale globalizzato sta esercitando per imporre a livello planetario il Genderismo.
Tony Podesta è un ricchissimo lobbista legato a The Clintons. Suo fratello, John Podesta, è stato chairman della (fallimentare) campagna elettorale di Hillary Clinton. E’ un noto collezionista di opere d’arte – quasi sempre oscure e di dubbio gusto. Tra quelle che mostra con maggior orgoglio c’è the Arch of Hysteria, un bronzo di Louise Bourgeois del 1993.
Un’opera francamente angosciante, che nessuna persona normale terrebbe mai in casa. Tony Podesta, sì. La foto è tratta dal Washington Life Magazine.
In questo video viene fatta un’esegesi dotta e raffinata per cui il capolavoro della Bourgeois è senza testa poiché «l’uomo privo della sua razionalità è preda degli istinti selvaggi e belluini…».
In realtà parrebbe che l’opera sia una semplice scopiazzatura in bronzo di una “composizione” di Jeffrey Dahmer. L’originale era eseguito con la carne umana. Dahmer era infatti il cannibale di Milwaukee. Nella foto in basso, lo scempio eseguito dal Dahmer su una delle sue povere vittime.
Il criminale psicopatico, quando venne arrestato nel 1991, confessò di essersi ispirato al film Exorcist III.
Le foto dei resti dei cadaveri e le polaroid fatte dal Dahmer, con i cadaveri sistemati in pose oscene, sono molto note negli USA ed è quasi impossibile che il Podesta non sappia di avere in casa una “ricomposizione” dello psicopatico di Milwaukee.
Non è ultroneo ricordare che l‘arco isterico è la plastica rappresentazione della possessione demoniaca, come dimostra questa performance di Madonna:
«MACRON E’ UN PERICOLOSO PSICOPATICO»
«Macron è pericoloso perché, come tutti gli psicopatici, ha una grandissima idea di sé. Non ama la Francia, e non lotta per il popolo francese. Macron ama se stesso, enormemente, e combatte per mantenere la sua fragile identità».
Lo afferma il professor Adriano Segatori, psichiatra e psicoterapeuta, specializzato in perizie psichiatriche. Continua,
«Se un giudice dovesse chiedermi cosa ne penso della pericolosità di queste persone, direi che non ci sono dubbi: come tutti gli psicopatici, Emmanuel Macron è altamente pericoloso. I serial killer rovinano le famiglie, mentre gli psicopatici ai vertici dell’economia e della politica rovinano intere società».
E spiega:
la vita di Macron si sarebbe incrinata e compromessa all’età di 15 anni, quando il giovane Emmanuel «ha subito un gravissimo abuso sessuale perpetrato dalla sua insegnante, Brigitte: all’epoca lei aveva 39 anni». […] «Macron è «come tutti gli psicopatici che lavorano solo per se stessi e considerano gli altri dei semplici strumenti della propria grandezza». Tutto questo, conclude il professore, rende l’idea di «quale pericolo corra la Francia».
In breve, anche la Francia ha scelto per governarsi un pericoloso Terminator di libertà, welfare, diritti civili, sociali e sindacali.
LO PSICHIATRA DI NORIMBERGA
Lo psichiatra Douglas Kelley, un autentico esperto in psicopatici, avendo potuto studiare i criminali nazisti imprigionati a Norimberga scrisse:
[I nazisti erano] essenzialmente sani di mente. […] sapevano bene quello che stavano facendo negli anni del loro spietato dominio. […] Dobbiamo renderci conto che anche in questo Paese [gli USA] esistono persone come loro, e senza dubbio ci sono individui che passerebbero sopra i corpi di metà della popolazione degli Stati Uniti, se questo permettesse loro di controllare l’altra metà.