2024: LA TERZA GUERRA MONDIALE
I Sonnambuli della Guerra, Macron, von der Leyen, Michel, ci stanno spingendo verso la Terza Guerra Mondiale. L’ultima.
21 MARZO 2024: LA DATA IN CUI INIZIA LA TERZA GUERRA MONDIALE
Se mai sopravvivranno storici dopo lo scoppio del Primo Conflitto Nucleare Prossimo Venturo, sarà proprio quella data in cui verrà ufficializzata l’inizio della Guerra dei Fascismi Occidentali contro la Russia (e i BRICS).
Dopo le faccette nere in Senato, la premier cabarettista si è recata al Consiglio di guerra europeo che l’ha dichiarata alla Russia, anche se nessuno s’è accorto di lei. E forse lei non s’è accorta della dichiarazione di guerra alla Russia. La posizione dei leader che contano si è capita: Michel vuole “prepararsi alla guerra per avere la pace” (praticamente un deficiente); Borrell e Sánchez non vogliono “spaventare i cittadini europei” dicendo la verità, sennò poi non li votano; Macron si traveste da boxeur e vuole inviare truppe a Kiev (non si sa per fare cosa, visto che è l’unico) e frugare nelle nostre tasche per eurobond da investire in armi. […]
È della Meloni che non si capisce la posizione, eccetto il fatto che attende ordini da Biden e trema all’idea che vinca Trump. Stando al documento finale, si direbbe che condivida l’agghiacciante Piano di emergenza con “un approccio multirischio ed esteso a tutta la società” per “rafforzare e coordinare la preparazione militare e civile e di una gestione strategica delle crisi nel contesto dell’evoluzione del panorama delle minacce”. (le nostre: la Russia non ha mai minacciato di attaccare un Paese Nato o Ue, mentre è stato un governo Nato e Ue – la Francia – a minacciare di attaccare la Russia). […]
Se alle elezioni europee di giugno e americane di novembre gli attuali leader e i loro partiti non saranno spazzati via, gli storici del futuro – ove mai sopravvivessero – dateranno al 21 marzo 2024 l’inizio della Terza guerra mondiale. Eppure gli europazzi scatenati che firmavano la dichiarazione di guerra se la ridevano beati, quasi che discutessero le misure delle zucchine come ai bei tempi.
Il folle Isterix-Macron, il Napoleone dei Gay, ora vuole metterlo nel di dietro a tutti gli Europei (e a tutta l’Umanità), inviando migliaia di militari francesi a combattere fianco a fianco con gli Ukronazi del pornoguitto Zelens’kyj.
Prima ancora di RimbamBiden (contro Trump) dobbiamo sperare che Isterix si tolga dai maroni, sconfitto da Marine Le Pen, molto più razionale della pugilessa ciulanonne che al momento si diverte ad organizzare trenini conga per soli uomini all’Eliseo.
Altrimenti siamo fritti: da bombe nucleari!
E, mentre la finta patriota de’ noantri, come uno struzzo, nasconde la testa sotto la giacca anche alla Camera dei Deputati, appalesando problemi di dissonanza cognitiva poiché non riesce neanche ad accorgersi che quella promanata al Consiglio europeo dei 21 marzo è una vera e propria dichiarazione di guerra dei pagliacci UE alla prima Potenza Nucleare (la Russia), i pennivendolai giornalai, sensibili agli input o ai dollari di Washington e Soros, continuano la grancassa guerrafondaia e bellicista, attaccando sgangheratamente anche il Papa, definito Pacifinto.
Facciamo un grande Battaglione con politici e giornalisti che vogliono la guerra e mandiamo loro a combattere… pic.twitter.com/NWcIfKywuU
— Marco Rizzo (@MarcoRizzoPC) March 21, 2024
Io davvero vorrei vederli al fronte, questi ragazzi cresciuti dai radical chic, queste mezzeseghe woke, inclusioniste e gender fluid, che combattono per la gloria dell’attuale Occidente marcio corrotto e adoratore di Satana.
Li avete tirati su fluidi, immaturi e no border.
E ora li volete mandare al fronte?
Auguri 🤣 pic.twitter.com/Wu6jHFWjqO— Matteo Brandi (@MattBrandiReal) March 26, 2024
Quasi tutti i leader europei sembrano quindi voler smorzare i toni interventisti espressi nei giorni scorsi soprattutto da Macron che aveva anticipato l’invio di truppe francesi in Ucraina. Affermazioni suffragata dal quotidiano Le Monde che ha individuato nel 126° Régiment d’Infanterie (9a brigade d’infanterie, 1a Division des Troupes de marine) dotata di blindati ruotati Griffon, la prima unità dell’Armèe pronta al dispiegamento con 1200 militari rinforzati da 200 riservisti.
Un reparto che alle sue spalle non ha certo una tradizione benaugurale: costituito nel 1810, venne annientato due anni dopo nella Campagna di Russia napoleonica.
L’iniziativa di Macron sembra avere il preciso obiettivo politico di raccogliere la partecipazione di qualche altro partner per porre la Francia, unica potenza nucleare della Ue, alla testa dell’iniziativa strategica e militare europea nel momento in cui gli Stati Uniti sono “distratti” dalle difficoltà interne e dalla campagna elettorale mentre la Germania sembra tentennare di fronte al rischio di allargamento della sfida alla Russia, come conferma il dibattito sui missili da crociera Taurus […]
Il 21 marzo l’ammiraglio olandese Rob Bauer (nella foto sopra), presidente del Comitato Militare della NATO ha precisato che “non servono soltanto nuove granate, carri armati e veicoli blindati. Servono anche, purtroppo, nuovi soldati, perché i soldati muoiono e sono feriti. E poi si parla di mobilitazione, di coscrizione, di tutte le cose che si discutono e che sono difficili per una nazione. Lo capisco.
Quindi non si tratta solo di materiale, non si tratta solo di denaro, ma di persone, di sostegno da parte della società. Non è un problema del capo della difesa o del ministro della Difesa difendere il Paese. È una responsabilità di tutti”, ha detto Bauer al Forum sulla sicurezza di Kiev. La NATO invita quindi ufficialmente gli ucraini, che da tempo disertano gli uffici di arruolamento, a “partire” per il fronte.
Il messaggio che in questi giorni è giunto dall’Occidente all’Ucraina è quindi sintetico e chiaro: “Armiamoci e Partite!” (G. Gaiani, analisidifesa.it)
Citando Tomaso Montanari, siamo anni luce di distanza dalla saggezza di cui vuole la Pace, tanto da suonare sconcertantemente attuali le desolate parole che il pacifista Romain Rolland scriveva nel 1914, alla vigilia della Grande guerra: “I latrati d’odio dei giornali fanno orrore e pietà. Che opera credono essi di compiere? Vogliono punire i delitti, e sono, essi stessi, dei delitti: perché le parole omicide sono la semente degli omicidii”.
Chiosa rettamente Montanari: abbiamo il dovere religioso-etico-razionale di essere disertori di fronte alla follia bellicista e assassina dell’Occidente-Uccidente, ormai quasi totalmente nazificato.
CUI PRODEST L’ATTACCO AL CROCUS CITY HALL? AGLI USA DI DEMENTIA JOE BIDEN E AL TOSSICO ZELENSKY
Aberrante che il mainstream occidentale, in questo caso nella persona del propagandista Federico Rampini, produca tale agghiacciante complottismo:
Questa specie di essere dimostra come si muove la propaganda del mainstream anche di fronte ad una terribile strage terroristica come quella di Mosca… pic.twitter.com/toLrS8B9IX
— Marco Rizzo (@MarcoRizzoPC) March 22, 2024
Guarda caso i Criminali di Dementor Biden, fin dal 7 marzo 2024 avevano chiesto a tutti gli Americani di allontanarsi dalla Russia a causa «dell’alta probabilità di attentati in Russia e particolarmente nei concerti a Mosca e a San Pietroburgo».
Neanche gli ierofanti che praticavano l’aruspicina avevano mai fatto previsioni tanto precise come questa o come quella della distruzione dei Nord Stream 1 e 2…
Guarda caso l’Isis – che era ormai morto e defunto – ha rivendicato l’attentato terroristico al Crocus City Hall alla periferia di Mosca.
Guarda caso l’Isis è stato creato e finanziato dal dinamico duo Obama-Clinton.
Guarda caso Abū Bakr al-Baghdādī venne liberato da Camp Bucca nel 2009 su disposizione di Barack Obama, suscitando le proteste (vane) del colonnello Kenneth King, uno dei principali responsabili del campo
Il 16 maggio 2010, un comunicato del Consiglio Consultivo dello Stato Islamico dell’Iraq annunciò la nomina a “Emiro dello Stato Islamico” di Abū Bakr al-Baghdādī al-Ḥusaynī al-Qurashī al posto di Abū ʿOmar al-Baghdādī. (Wikipedia)
Le armi per l’Isis venivano fornite dai gangster psicopatici dei Democrats USA, l’addestramento era compito di CIA e Mossad. tanto è vero che l’Isis non ha mai eseguito azioni terroristiche contro Israele o contro gli USA, ma ha guerreggiato – su ordine dei Gangster Pazzi Americani – contro la Siria, l’Iraq, l’Iran. l’Afganistan, la Libia e la Russia.
Guarda caso, la DEMoniaca Longa Manus israelo-americana conosciuta come Isis ha compiuto ben 14 attentati sanguinosi sul territorio russo, prima di quello al Crocus.
Occorre premettere che sulle origini di tale organizzazione terroristica e paramilitare – fondata da Abu Musab al-Zarqawi, la cui sigla sta per Stato Islamico dell’Iraq e della Siria (Islamic State of Iraq and Syria) – si è detto e scritto di tutto, persino che dietro lo stato islamico si potessero celare gli statunitensi, secondo un’accusa formulata alcuni anni fa dal presidente turco Recep Tayyip Erdogan, a suo tempo rilanciata anche da Donald Trump.
A dubitare che sia stata opera dei terroristi islamici sono coloro che ricordano il rapporto privilegiato di Mosca con diversi paesi e organizzazioni appartenenti a quel mondo – come Siria o Iran – e delle posizioni assunte dalla Russia per la questione di Gaza: non a caso, Hamas si è associata ai numerosi messaggi di cordoglio e solidarietà, arrivati dal mondo intero.
Le incursioni dei terroristi islamici si risolvono solitamente in attacchi suicidi, magari nell’illusione di una ricompensa nell’altra vita, mentre coloro che hanno preso parte all’azione del 22 marzo si sono comportati molto diversamente, dandosi prontamente alla fuga.
Le stesse modalità della rivendicazione, comparsa su alcuni canali Telegram, hanno suscitato varie perplessità, al pari delle prime dichiarazioni dei fermati, che parlano di un crimine perpetrato in cambio di un compenso, per giunta assai modesto: si parla di una somma pari a circa cinquemila euro, oltretutto saldata solo per la metà a titolo di “acconto”. E ancora, è stata notata l’assenza dei consueti simboli islamici (copie del corano o testamenti) di solito rinvenuti in queste occasioni, come il fatto che l’episodio si colloca nel periodo sacro del Ramadan. (segue link)
Come riferisce Analisi Difesa dell’autorevole Gianandrea Gaiani – un serio analista agli antipodi rispetto a certi giornalai imbimbiti di Sambuca e financo omaggiati di onorificenza da parte del criminale di guerra Zelens’kyj – la rivendicazione Isis non esclude affatto che il mandante dell’atto criminale sia il marcio regime di Kiev (sottacendo del DEMoniaco Impero USA)
In realtà la pista jihadista che vede l’ISIS rivendicare l’attacco terroristico non è necessariamente disgiunta dalla pista ucraina poiché fin dall’inizio dell’Operazione Militare Speciale migliaia di volontari ceceni, siriani, georgiani e di altre repubbliche caucasiche ed ex sovietiche si arruolarono in battaglioni di volontari islamici che combattevano con Kiev contro le truppe russe. Alcune immagini, difficile verificarne l’autenticità, mostravano addirittura simboli dello Stato Islamico sulle uniformi. […]
Inoltre molte delle armi fornite dall’Occidente all’Ucraina e poi vendute illegalmente all’estero sono state segnalate in mano a gruppi eversivi mediorientali o africani, inclusi quelli legati al jihadismo e del resto la malavita organizzata ucraina che gestisce tali traffici ha sempre avuto ramificazioni e contatti in Caucaso e Medio Oriente.
Anche per queste ragioni non si possono al momento escludere sovrapposizioni tra la pista jihadista/ISIS e la pista ucraina tenuto conto anche della fitta presenza della CIA (ma anche di altri servizi d’intelligence statunitensi e alleati) in Ucraina in almeno 12 basi segrete non lontane dai confini russi, come ha rivelato recentemente un’inchiesta del New York Times.
Che dire poi riguardo alle affermazioni del sottosegretario (dimissionario) del Dipartimento di Stato Victoria Nuland, che il 22 febbraio scorso ospite del CSIS a Washington affermò in riferimento agli ultimi aiuti statunitensi che “….con questi soldi l’Ucraina sarà anche in grado di accelerare la guerra asimmetrica che è stata più efficace sul campo di battaglia. E come ho detto a Kiev tre settimane fa, questo finanziamento supplementare garantirà a Putin di affrontare brutte sorprese sul campo di battaglia quest’anno”.
Ad ogni modo, furono gli stessi Americani a puntare il dito contro la corrotta Amministrazione Obama-Clinton per la creazione del Satanico Isis.
In politica estera l’America ha sempre sbagliato tutto. Propaganda di un gruppo radicale anti-Usa? No, parole pronunciate da un candidato repubblicano alla Casa Bianca per le presidenziali 2016. Rand Paul, senatore, libertario, non-intervenzionista, è sicuro che dietro l’ascesa dell’Isis ci sono gli americani, anzi, “un paio di repubblicani esperti di affari esteri” – Lindsey Graham e John McCain [defunto] (quest’ultimo sconfitto da Obama nel 2008 e oggi guerrafondaio n.1).
“Isis è sempre più forte perché i falchi nel nostro partito hanno fornito indiscriminatamente armi agli estremisti”, ha detto a Morning Joe su Msnbc il senatore. “Volevano far fuori Assad e bombardare la Siria. Sono stati loro a creare questa gente”. E poi: “Tutto quel che i falchi hanno fatto e detto in politica estera negli ultimi 20 anni riguardo a Iraq, Siria e Libia, lo hanno sempre sbagliato”. (Luca Ciarrocca).
‼️UPDATE: What is ISIS?
✅ISIS = ISRAEL
✅Brian Lamb: Tell the story of how you tried to find out what the Mossad calls itself…
❌Dan Raviv: When they write a letter to the CIA or their British friends what do they call themselves?
❌The 🇮🇱 spokesman said “Israel Secret… pic.twitter.com/BjYpiTXrvI
— Truth_teller 🇷🇺 (@Truthtellerftm) January 6, 2024
Di seguito la psicopatica criminale Hillary “Killary” Clinton esulta per la feroce liquidazione di Muammar Gheddafi.
L’ATTACCO AL CROCUS È PRODROMICO ALLA TERZA GUERRA MONDIALE
“Il Rappresentante ufficiale del Consiglio di sicurezza nazionale degli Stati Uniti, Adrienne Watson, afferma con certezza che l’Ucraina non è coinvolta nell’attacco terroristico a Krasnogorsk, e che la colpa è dell’ISIS.
Se solo fossero riusciti a risolvere così rapidamente l’assassinio del loro presidente Kennedy. E invece no, da più di 60 anni non si riesce a scoprire chi lo abbia ucciso. O forse era stato l’Isis?
Vogliamo prendere l’attacco terroristico al Nord Stream? Lì, secondo parecchi funzionari degli Stati Uniti sarebbero coinvolti gli ucraini. Dovrebbero indagare lì intorno alla ricerca di sommozzatori di Kiev. O dell’Isis… Da Washington non è arrivata nemmeno una parola per chiedere a Danimarca e Svezia di non smettere di cercare i responsabili, e la proposta della Russia di avviare un’indagine sotto l’egida dell’ONU è stata bloccata dagli anglosassoni nel Consiglio di Sicurezza.
Tutto ciò suggerisce che le élite politiche statunitensi sono diventate abili nel corso dei decenni nel distogliere abilmente l’attenzione dai crimini di alto profilo con ogni sorta di messa in scena.
Pertanto, fino a quando le indagini sull’attacco terroristico al Crocus City Hall non saranno completate, qualsiasi frase di Washington che giustifichi Kiev dovrebbe essere considerata come una prova. Dopotutto, il finanziamento delle attività terroristiche del gruppo criminale organizzato di Kiev da parte dei democratici liberali americani e la partecipazione ai piani di corruzione della famiglia Biden vanno avanti da molti anni”. (Maria Zakharova)
Maria Zakharova
“Il Rappresentante ufficiale del Consiglio di sicurezza nazionale degli Stati Uniti, Adrienne Watson, afferma con certezza che l’Ucraina non è coinvolta nell’attacco terroristico a Krasnogorsk, e che la colpa è dell’ISIS.
Se solo fossero riusciti a risolvere… pic.twitter.com/llU43dcOtx
— Sabrina F. (@itsmeback_) March 24, 2024
Sappiamo che il sionista Roberto Saviano ha sempre difeso le Armate di Migrazione di Massa (i Taxi del Mare) allestiti dal notorio sionista George Soros.
Totale indifferenza verso i Palestinesi.
Venne stigmatizzato, Saviano, dal pacifista Vittorio Arrigoni, guarda caso ucciso da un gruppo terroristico legato a doppio filo all’Isis, la succursale di CIA e MOSSAD.
Guarda caso, Arrigoni era stato inserito nella lista nera dello stato nazisionista di Israele.
Ovviamente i propagandisti dell’Occidente-Uccidente, come appunto il Saviano, hanno l’assoluta certezza che l’attentato a Krasnogorsk è stato compiuto da un cellula “dormiente” dell’ISIS-Khorasan!
Chissà come fanno a “saper tutto”… Vengono informati dall’Intelligence Uccidentale prima ancora che gli eventi accadano?
Chiunque si occupi di Geopolitica sa perfettamente che l’Isis è sempre stata totalmente funzionale alle esigenze dell’Impero del Male Amerikano, rimasto in pace per soli 15 anni della sua storia, Impero che ha destabilizzato, bombardato e occupato militarmente innumerevoli Stati (compresi gli Alleati, rectius: vassalli) e provocato decine di criminali regime change e milioni e milioni di vittime civili.
🚨🇷🇺🇺🇸 President Putin: “ISIS generally only attacks enemies of the United States. This is a strange coincidence!” pic.twitter.com/9f8oL4Gngm
— Jackson Hinkle 🇺🇸 (@jacksonhinklle) March 25, 2024
Non c’è molto da interpretare. Seguendo una prassi sorprendente, quanto mai esplicita, la CIA l’aveva preannunciato: ci saranno attentati a Mosca o a san Pietroburgo in luoghi affollati, forse in concerti. E ha dimostrato una tale “preveggenza” che viene spontaneo dire: sono stati di parola! Altrettanto singolare la prassi di scagionare immediatamente i loro seguaci di Kiev, come a ribadire: siamo stati noi. E siamo, o saremmo, in grado di rifarlo, o comunque potrebbero farlo, o rifarlo, dei nostri amici. Messaggi senza dubbio obliqui, complessi, che si prestano a più letture. Ma la riesumazione a Mosca della salma dell’Isis, letteralmente fatto a pezzi anni fa con 36.000 missioni di bombardamento su Mosul, è poco convincente. […]
Del resto, l’attentato di Mosca non arriva da solo. Proprio ieri la città di Sebastopoli, in Crimea, che è oggi parte integrante della Russia, è stata bersagliata per un paio di ore da almeno dieci razzi Storm Shadow di produzione britannica, con danni ingenti secondo gli stessi russi. E soprattutto, benché se ne parli poco, nelle ultime settimane 13 raffinerie di petrolio situate in nove regioni della Federazione russa sono state sotto attacco di droni e missili ucraini con danni seri che sono stimati intorno al 14% della loro capacità totale di raffinazione e al 17% del greggio processato nel 2023. […]
Il fatto è che, persa la guerra in Donbass, e temendo nuovi sfondamenti delle truppe russe in primavera, questa è, per la NATO e l’Ucraina, la via obbligata per provare a mettere in difficoltà Mosca. Per far pagare a Putin e ai suoi prezzi crescenti almeno in termini di insicurezza diffusa. E per provocarli a compiere azioni (attacchi contro le città dell’Ucraina, anzitutto, e/o contro singoli membri del governo ucraino) tali da poter essere spacciati al pubblico europeo, ancora poco propenso ad arruolarsi in prima persona, come un’escalation del “nemico” a cui è “assolutamente necessario” rispondere con altri e più duri colpi. Non solo militari.
Ci interessa, invece, ribattere due chiodi.
Primo: è urgente, sempre più urgente, rilanciare tra i lavoratori e la massa dei giovani senza privilegi, studenti o meno che siano, la denuncia e l’iniziativa di massa contro l’espansione territoriale e l’intensificazione della guerra tra NATO e Russia sul territorio europeo. E farlo sulla sola linea che corrisponde agli interessi degli sfruttati: il disfattismo rivoluzionario, qui e nell’UE contro la NATO, la coalizione guerrafondaia più potente e pericolosa del mondo. (segue link)
I LIBRI DI SCUOLA UCCIDENTALI DELLE MISTICAZIONI STORICHE
I libri di scuola in Occidente, fraudolentemente, affermano che ad averci liberato furono gli ubriaconi stupratori angloamericani,
Nulla di più falso: a liberarci dalla barbarie nazifascista e a liberare i campi di sterminio nazisti fu l’Armata Rossa. Non obliamo, inoltre, che furono 23 milioni di Russi, tra civili e militari a sacrificare la propria vita per liberarci dai satanici Hitler e Mussolini.
GLI SCEMI DI GUERRA COME MACRON VANNO IN GIRO CON LO SCOLAPASTA IN TESTA
Scemi di guerra…
Se avessimo ancora come presidente della Repubblica “Re” Giorgio Napolitano. ora suonerebbe anch’egli la carica per attaccare la Russia di Putin, come tonitruò affinché l’Italia seguisse gli altri avvoltoi della NATO contro Gheddafi.
Il più grave errore strategico dell’Italia dopo la fine della seconda guerra mondiale.
Ora ci pensa il “mezzo scemo” Macron.
Macron, il presidente della Francia, è un mezzo scemo. Siccome si tratta di un’affermazione impegnativa, mi corre l’obbligo di documentarla. Macron pensa di inviare soldati europei a sparare contro i russi sapendo che Putin può chiudere la guerra in qualunque momento con le…
— Alessandro Orsini (@orsiniufficiale) March 16, 2024
Ed ecco Macron salire alla ribalta invitando tutti a prepararsi alla guerra contro la Russia – il primo a evocare in pubblico questa “necessità” era stato l’ex-capo di stato maggiore britannico. Salvo, poi, attenuare in parte la sua affermazione, ribadendo che per l’Europa e per la Francia la sconfitta della Russia in guerra è “questione esistenziale” (questa la formula esistenzialista in voga).[…]
In effetti un passo dopo l’altro, prima negando e poi facendo quel che si era negato, l’intera Unione europea sta andando alla guerra a tutto campo contro la Russia. Meglio, allora, cambiare “vocabolario”, e preparare le società europee a questo evento.
Intanto non passa giorno senza che le richieste di armi del governo Zelensky si alzino di livello. L’ex-vicesegretario del Consiglio di sicurezza nazionale Krivonos ha da poco dichiarato che le autorità di Kiev potrebbero chiedere “agli americani, ai britannici o ai francesi” armi nucleari: “La Federazione russa ha piazzato le sue armi in Bielorussia. Cosa ci impedisce di proporre ai francesi o agli inglesi di fare lo stesso?”.
Intanto la primo ministro estone Kallas invita tutti gli europei, anzitutto i propri concittadini, a “non aver paura di una guerra nucleare”. L’aveva preceduta con toni perfino più aggressivi il presidente della Lettonia Rinkevics: “Sostengo pienamente Macron. Non dovremmo introdurre linee rosse per noi stessi; dovremmo tracciare linee rosse per la Russia, e non aver paura di tracciarle. L’Ucraina deve vincere. La Russia deve essere distrutta. Russia delenda est!”. (Il Pungolo Rosso)
…e imbecilli.
Quegli imbecilli che si ritrovano il pomeriggio a smarronare nelle sale da tè di Bruxelles, Parigi, Roma o Londra, si pongono la elementarissima domanda di cosa possa significare una “guerra con la Russia”?
Non sono state sufficienti le campagne di Napoleone e di Hitler, a fornire qualche minima lezione di intelligenza? […]
Ma, oggi, quegli imbecilli, pensano forse che poche centinaia di migliaia di “professionisti della guerra” e mercenari tagliagole occidentali potrebbero riuscire a fare in Russia quello che i nazisionisti israeliani stanno facendo coi civili palestinesi?
Quegli imbecilli di Bruxelles, Parigi, Roma o Londra (non i cervelloni di Washington, che sanno bene come servirsi della carne da cannone altrui) anche senza bisogno di andare troppo indietro nel tempo, non hanno imparato nulla della lezione impartita appena una settimana fa dal voto presidenziale in Russia, anche volendo accettare la necessaria tara di percentuali da verificare?
Quegli imbecilli, non hanno ancora imparato la lezione de «il potere rimasto saldo e il popolo fedele», che si ripete ogni qualvolta i russi si sentano attaccati dall’esterno e percepiscano l’attacco come portato a loro stessi in prima persona, al di là di chi sieda al Cremlino?
E c’è da star sicuri che, questa malaugurata volta, i milioni di uomini russi che prontamente correrebbero alle armi per respingere l’aggressione, non si affiderebbero nemmeno al cosiddetto “piano scita” strategico di erodotiana memoria: non lascerebbero al nemico né il tempo né il modo di penetrare in profondità in territorio russo, ma lo accoglierebbero, come dovuto, sulla soglia di casa.
Imbecilli!
E così vorresti andare in #guerra… Tu, proprio tu, vile consumatore in un’epoca senza senso e senza scopo? Lascia perdere. Stavolta non ti salveranno né gli hashtag né i selfie. pic.twitter.com/V8Yvds5ZwM
— Matteo Brandi (@MattBrandiReal) March 25, 2024
Siffatti scemi di guerra di Bruxelles, Parigi, Roma o Londra non sono neanche in grado di capire che la Guerra Nucleare non la vince nessuno: la perdono tutti!
CARTOLINE DALL’ITALIA, SEDE DI 140 BASI USA
© 2024, Seyan. All rights reserved.