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NAPOLEON MACRON
Isterix Macron ora vorrebbe vestire i panni di Napoleone, inviando truppe francesi in Ucraina e dimenticando com’è finita l’ultima volta che i Francesi hanno invaso la Russia.
NAPOLEON MACRON
Macron, che fino a qualche anno fa era favorevole ad aggiungere come partner della UE la Russia di Putin, oggi sembra spingere istericamente verso il conflitto degli Stati Europei contro la Russia.
«La Francia deve prepararsi ad un conflitto ad alta intensità». Tutti gli altri leaderini europei, subordinati e sottomessi alla strategia geopolitica dell’Impero del Male Americano, marciano come fantaccini-zombie verso la guerra contro la Russia. Avendo compreso che l’Ucraina ha perso, vorrebbero stolidamente infilarci i propri Paesi in quel conflitto.
L’unica nazione che prenda le distanze da siffatta follia interventista è l’Ungheria di Orbán.
“I leader dell’Europa occidentale dovrebbero ammettere che la loro strategia di guerra in Ucraina è fallita e che se avessero dedicato alla costruzione della pace la metà degli sforzi che hanno profuso per i trasferimenti di armi, ci sarebbe stato un cessate il fuoco molto tempo fa“. Così il ministro degli Esteri ungherese.
“Sotto la guida francese, il pericolo di una guerra mondiale diretta viene ora alimentato secondo il principio “la migliore difesa è l’attacco”, ha proseguito, sottolineando come l’eventuale “dispiegamento di truppe in Ucraina rischi di aggravare la guerra ed è totalmente in contrasto con le decisioni prese finora dalla Nato”.
“Non vogliamo la guerra in Europa e speriamo che i nostri colleghi europei non continuino a giocare con il fuoco”, ha concluso il ministro. (rainews.it)
Macron, Draghi, von der Leyen, Michel, Sunak, Baerbock, Meloni, et al. stanno davvero giocando con il fuoco. Nucleare.
Pare ormai evidente che l’establishment europeo stia attuando una precisa strategia politico-mediatica per abituare i cittadini ad un coinvolgimento bellico maggiore. Viene in mente la teoria della rana bollita di Noam Chomsky. Immaginate di avere una pentola d’acqua fredda e di metterla sul fuoco. Nella pentola c’è una rana che nuota. La temperatura sale lentamente. L’acqua diventa tiepida e la rana apprezza. Poi diventa calda, molto calda, troppo calda. La rana nuota e spreca energie. Inizia a star male ma non si preoccupa eccessivamente. Si abitua e continua a nuotare.
Poi l’acqua diventa bollente. La rana sta male ma non ha più le forze per fare un salto, uscire dalla pentola e salvarsi la vita. Alla fine, muore bollita. Se quella stessa rana fosse stata messa in una pentola con acqua già bollente, avrebbe immediatamente percepito il pericolo e con un colpo di zampa si sarebbe salvata. Da due anni gli europei vengono trattati come la rana. Immersi in una pentola di acqua fredda che è divenuta via via sempre più calda. […]
alle parole di Draghi, e della von der Leyen, che più volte ha sostenuto come obiettivo la vittoria di Kiev, si è agganciato Macron quando ha detto che inviare truppe di terra dei paesi Nato in Ucraina era una possibilità. L’escalation militare è accompagnata da una pericolosissima escalation verbale realizzata probabilmente per abituare le pubbliche opinioni europee ad un intervento diretto.
«Come si fa a dire che la Russia non può vincere la guerra e porsi dei limiti a priori?». Macron ha posto questa domanda il 16 marzo scorso in aereo mentre tornava da Berlino dopo aver incontrato il cancelliere tedesco Scholtz e il premier polacco Donald Tusk. Una domanda raccapricciante che, tuttavia, ha una logica. Se i principali leader europei ritengono che Kiev debba vincere la guerra e se il Parlamento europeo approva (con i voti anche del PD) una risoluzione che pone come obiettivo la riconquista da parte ucraina di tutti i territori perduti, Crimea compresa, è evidente che non si debba escludere nulla per il raggiungimento di tali risultati.
Gli stolti, ahimè, non sanno di esserlo ed è questo che preoccupa maggiormente. A furia di giocare con il fuoco ci si brucia. E se il fuoco fosse un fuoco nucleare, a scottarsi sarebbero decine di milioni di esseri umani. (Alessandro Di Battista, segue link)
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Non milioni, sono miliardi gli esseri umani che rischiano la vita in caso di guerra nucleare.
Purtroppo, i sonnambuli che (s)governano l’Europa non sembrano assolutamente in grado di comprenderlo.
Troppo stolide e vigliacche queste mezze tacche di leaderini europei da non arrivare a capire che Satana, dal Terzo Reich hitleriano, si è oggi ipostatizzato negli USA, malversati dai NaziDEM e dai Neocon.
Inetti totalmente genuflessi ai deliri propagandistici Amerikani.
È lo spostamento della finestra di Overton, per far accettare ai cittadini Europei, in stragrande maggioranza contrari alla guerra, la possibilità di un conflitto armato contro la Prima Potenza Mondiale Nucleare: la Russia!
Dopo la fallita controffensiva ucraina dell’estate 2023, gli Usa e la Ue hanno cominciato a capire che i veri obiettivi occidentali non potevano essere raggiunti per il tramite dell’Ucraina, l’approvazione pubblica iniziava a contrarsi e così la narrazione è cambiata.
Si è sfumato il principio “dobbiamo aiutare l’Ucraina a difendersi da Mosca-Putin” e in Europa si è costruito un nuovo principio: “dobbiamo prepararci ad entrare in guerra contro la Federazione Russa per difenderci dall’inevitabile avanzata in Europa dell’esercito russo e dalla minaccia alla sicurezza globale in caso di vittoria di Mosca su Kiev”. Per arrivare alla guerra si devono convincere gli europei dell’esistenza del nemico e della possibilità di entrare in guerra contro di lui. E’ il principio della finestra di Overton. Rendere qualcosa di impensabile fino a ieri una cosa accettata e legittima domani. (Stefano Briganti, segue link)
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Condividiamo completamente il pensiero di Michele Santoro.
Ovviamente i Giornalai italioti e i Cinegiornali Luce assolvono fedelmente e ciecamente alla funzione di propagandisti dell’Impero Nazista Amerikano e della Wehrmacht-NATO.
Da quando, martedì sera su Rete4, Alessandro Orsini gli ha dato del cretino, Stefano Cappellini si è impegnato allo spasimo per dargli ragione. E ieri ci è riuscito senz’alcuna fatica. Nella quotidiana missione che lui stesso si è dato di decidere chi può parlare e chi no, ha stabilito che il fisico Carlo Rovelli non può parlare di guerra atomica.
Rovelli aveva twittato contro le Sturmtruppen che preparano il terzo conflitto mondiale: “Fermatevi, pazzi! State trascinando l’Europa in una guerra enorme, in una catastrofe colossale… solo perché non siete più capaci di smettere di litigare dopo tutti gli insulti di cui vi siete riempiti la bocca per due anni!”. Apriti cielo. Il caporaletto di giornata l’ha zittito con una citazione ad mentula canis di Nanni Moretti in Sogni d’oro: “Parlo mai io di astrofisica?”.
Peccato che Moretti si riferisse a chi parla di temi specialistici senza conoscerli, mentre Rovelli è un fisico teorico (non un astrofisico) e conosce benissimo le armi atomiche. Ma qui non discettava di fissione nucleare, bensì delle fregole belliciste degli sgovernanti europei. E quelle le vedono tutti e ciascuno è libero di temerle e denunciarle. Prima che uno scienziato, Rovelli è un essere vivente che tiene a restarlo. È un cittadino italiano ed europeo che ha tutto il diritto di criticare i governanti italiani ed europei su questioni tanto cruciali. (Marco Travaglio, segue link)
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L’iconico rappresentante di siffatti autoreferenziali “giornalisti”-propagandisti è Enrico “MentanAzov” Mentana – peraltro mai laureatosi –, che difende a spada tratta l’Impero Nazista Amerikano, i Banderisti Ukronazi e, dulcis in fundo, lo Stato Terrorista e Genocida di Israel responsabile (finora) della morte di almeno 200.000 Palestinesi.
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Il suddetto gazzettiere-propagandista difende anche, incredibilmente, una squadrista manganellatrice, ma, mussolinianamente, SE-NE-FREGA del genocidio in fieri (Nuova Shoah) di 2 milioni di Palestinesi, perpetrato dal suo amatissimo Stato Israeliano, «l’Unica Democrazia in Medio Oriente» (sic!).
Ridicolo, se non fosse che ci sono in ballo 2 milioni di vite innocenti!
Il Mentana è solo una delle innumerevoli macchine della propaganda occidentale, propaganda asservita ai fini del Macellaio di Gaza, “Bibhitler” Netanyahu, che ha attivato una satanica Macchina di Morte per cui gli obiettivi da liquidare fisicamente vengono decisi dalla IA!
Per uccidere un individuo che una macchina ha detto essere, forse, appartenete alla resistenza, si decide di ucciderlo mentre si trova nella sua abitazione, insieme al resto della sua famiglia, donne e bambini compresi. Insomma, l’inchiesta condotta dalle due testate giornalistiche rivela una realtà distopica e disumana dello sterminio di massa che Israele sta perpetrando a Gaza ed è un monito per un futuro prossimo che già si è affacciato in maniera macabra sul presente. (Michele Manfrin, segue link)
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Lo Stato razzista e genocida di Israele è – de facto – una sorta di clonazione politico-sociale del Terzo Reich tedesco, ipostatizzato nel XXI secolo.
In Racismes d’État, États racistes, l’autore, Olivier Le Cour Grandmaison, non ha il coraggio di inserirlo tra gli Stati razzisti, malgrado le totali e continue violazioni di ogni diritto umano da parte del Macellaio di Gaza (Netanyahu) e dei suoi gerarchi,
[Solo per paura] Olivier Le Cour Grandmaison non include lo Stato d’Israele in questa lista. Paura di vedere le sue parole distorte da virgolette troncate – seguendo lo stesso procedimento retorico di quello che ha appena denunciato – e di ricevere la famigerata etichetta di antisemita?
Però, dedica una ventina di pagine dell’ultimo capitolo del suo libro (scritto prima dell’attentato e dei crimini di guerra commessi dalle organizzazioni della resistenza palestinese il 7 ottobre e della risposta genocida di Israele contro gli abitanti di Gaza) alla domanda: “In Israele : un nuovo apartheid?” […]
Foucault analizza così il modo in cui si passa dalle pratiche di razzismo di Stato agli Stati razzisti, fino al parossismo della tanatopolitica nazista. (Franz Himmelbauer)
Ancor oggi, malgrado la condanna dell’ONU e la sentenza della Corte Internazionale di Giustizia dell’Aja, in Occidente sono ancora pochissimi i parresiasti che hanno il coraggio di puntare il dito contro Israele.
Per la prima volta il termine “genocidio” è associato a Israele – Quello che non si nomina, non esiste. Il Sudafrica ha avuto il coraggio di chiedere l’incriminazione di Israele non solo per crimini di guerra, ma per genocidio. La stessa richiesta fatta da 80 parlamentari europei e latinoamericani (prima firmataria l’ex ministra e segretaria di Podemos, la spagnola Ione Belarra) alla Corte Penale Internazionale, ma in quel caso contro singoli individui, a partire da Netanyahu.
Poteva morire lì, e sarebbe stata una richiesta che in molti avrebbero considerato azzardata. Invece no, perché la CIG ha stabilito che l’accusa di Pretoria è fondata e che sì, è legittima l’associazione del termine “genocidio” a Israele. Se guardiamo alle reazioni scomposte dei ministri israeliani, a partire da Ben Gvir e Gallant, che hanno accusato il tribunale dell’Onu di antisemitismo, ci rendiamo conto della portata storica di un simile pronunciamento.
Parlare di genocidio israeliano a Gaza non è più tabù. Israele subisce una sconfitta pesantissima sul piano della “guerra del racconto”, quella dimensione mediatico-narrativa, sempre più centrale nelle guerre del XXI secolo;
L’occidente culla della civiltà e del diritto alla sbarra per inciviltà e violazione del diritto internazionale – È la prima volta che un alleato degli Usa e del blocco occidentale viene accusato di genocidio. Paradossale, a pensarci bene. Perché per decenni abbiamo ascoltato capi di governo e di stato occidentali (di destra, centro e sinistra) inventare formule (“guerra umanitaria” su tutte) pur di spiegare al resto del mondo che l’Occidente era costretto a intervenire per salvare vite, salvaguardare la democrazia, difendere i diritti umani. Oggi scopriamo per bocca del più alto organo giudiziario dell’Onu che ad ammazzare, a calpestare i diritti umani è la “più grande democrazia del Medio Oriente”, un avamposto dell’Occidente e della sua cultura.
La “culla della civiltà e del diritto” alla sbarra per inciviltà e violazione delle più basilari norme del diritto internazionale. (Giuliano Granato, segue link)
![Napoleon2-Macron 39 genocidio palestina 1200](https://st.ilfattoquotidiano.it/wp-content/uploads/2024/02/02/genocidio-palestina-1200-1200x630.jpg)
![Napoleon2-Macron 39 genocidio palestina 1200](https://st.ilfattoquotidiano.it/wp-content/uploads/2024/02/02/genocidio-palestina-1200-1200x630.jpg)
Malgrado il Massacro di Gaza replichi integralmente, nelle modalità esecutive, il Massacro del Ghetto di Varsavia, i gerarchi sionisti Netanyahu, Gallant e Ben-Gvir delirano affermando che ONU e Corte Internazionale di Giustizia sono antisemite!
Le risoluzioni dell’ONU e le ordinanze della CIG sono vincolanti, ma, ovviamente, Israele senefrega!
Israele si rivolge ad Hamas e gli dice: “Ascolta, noi ti proponiamo una tregua. Tu liberi i prigionieri e poi riprendiamo a massacrare tutti i palestinesi. Che cosa vuoi in cambio dello sterminio che ti proponiamo?”
Hamas: “In che senso, scusa, non…— Alessandro Orsini (@orsiniufficiale) April 9, 2024
Pure Terrorista, lo Stato di Israele: è infatti l’unico Stato in epoca moderna aduso al bombardamento di Consolati e Ambasciate, in plateale e patente violazione della Convenzione di Vienna.
E Netanyahu diventa, dopo Hitler, il più grande criminale della Storia dell’Umanità.
I pusillanimi leaderini europei non hanno neanche osato puntare il dito contro lo Stato colpevole dell’attacco terrorista al Consolato iraniano a Damasco del 1° aprile 2024: Israele!
Sospetti [Sospetti, sic! e chi sarebbero stati diversamente, gli alieni di Independence Day?!!] aerei da guerra israeliani hanno bombardato il consolato iraniano in Siria lunedì (1° aprile) in un attacco che, secondo l’Iran, ha ucciso sette dei suoi consiglieri militari, tra cui tre comandanti di alto livello, e che ha segnato un’importante escalation nella guerra di Israele con i suoi avversari regionali. […]
“Il principio dell’inviolabilità delle sedi diplomatiche e consolari e del personale deve essere rispettato in tutti i casi e in tutte le circostanze, in conformità con il diritto internazionale”, aggiunge la dichiarazione, che non menziona Israele.
A New York, la Francia, membro dell’UE, è stata tra coloro che hanno bloccato una dichiarazione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite che avrebbe dato la colpa a Israele.
Gli Stati Uniti, la Gran Bretagna e la Francia si sono opposti mercoledì a una dichiarazione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite redatta dalla Russia che avrebbe condannato l’attacco, che Teheran ha attribuito all’alleato di Washington, Israele. (euractiv.it)
Who’s the terrorist? pic.twitter.com/5Dozo0SciY
— Dr. Anastasia Maria Loupis (@DrLoupis) April 7, 2024
Perché gli Stranamore europei, a partire da Macron e Leyen, seguiti a ruota dalla Finta Patriota Meloni, sono totalmente allineati allo Stato Razzista di Israele, guidato da “Bibhitler” Netanyahu?
Follow the Money!
L’Ultradestra antidemocratica, antisociale e aporofobica al governo pro tempore, espressa da un partito autoritario che pretende di comandare l’Italia con appena il 15% dei voti espressi, dà un’altra picconata alla sacra Costituzione Italiana, volendo vietare ogni manifestazione contro il sionismo. Nel frattempo il suo capo-capa abbraccia il genocida Dementor Biden, il Banderista ukronazi di Kiev e il Macellaio di Gaza Netanyahu.
![Napoleon2-Macron 42 Macron](https://www.isoladiavalon.eu/wp-content/uploads/2024/04/Joe_Biden.jpg)
![Napoleon2-Macron 42 Macron](https://www.isoladiavalon.eu/wp-content/uploads/2024/04/Joe_Biden.jpg)
D’altronde siffatta “Maggioranza dell’Ultradestra” Italiana – Netta Minoranza nel Paese Reale – sta conculcando qualsiasi diritto costituzionale e sociale, financo le guarentigie offerte all’Opposizione dalla cd. “par condicio”.
E continua a sostenere il cocainomane di Kiev.
Genuflessa alle direttive dell’Impero Nazista Amerikano.
Usa: 60 miliardi di aiuti per l’Ucraina. Questa volta anche missili a lungo raggio. Prime armi pronte in pochi giorni.
Una brutta giornata per madri, padri, figli, fratelli
e sorelle che vivono in Ucraina .
Centinaia di migliaia di altri uomini Ucraini sono stati condannati a… pic.twitter.com/blbAJhsRP3— Sabrina F. (@itsmeback_) April 21, 2024
Nella loro follia bellicista, il criminale massone controiniziatico Joe “Capone” Biden e i suoi ottusangoli valvassini europei continuano a rifornire di armi Volodymyr I detto il Tossico, che, assieme alla sua cricca, rivende in buona parte al mercato nero.
Non è ultroneo ricordare che siffatti Psicopatici DEMenti stanno giocando col Fuoco Nucleare. «Strano gioco la Guerra Nucleare. L’unica mossa vincente è non giocare» (Wargames).
Il folli membri del Congresso americano (sia NaziDEM che RINOs) hanno deciso di fornire – su input del DEMente senile Joe Biden – missili a lunga gittata al tossicodipendente Zelens’kyj.
Cosa impedisce all’irresponsabile pornoguitto terrorista di Kiev di acquistare, allo stesso mercato nero in cui vende le armi che gli forniamo, alcune testate nucleari?
Cosa gli impedisce di lanciare i missili a lunga gittata americani, armati di testate atomiche, contro Mosca?
Siamo davvero a un secondo dalla guerra nucleare!
A memento:
Tutto ciò viene occultato dalla “stampa libera”, ma c’è almeno la consolazione – assai magra, a dire il vero – che ad oggi la stragrande maggioranza degli Italiani si è finalmente rotta i COGLIONI di Zelens’kyj, come afferma satiricamente anche Crozza-Feltri.
Giorgia Meloni ha tolto le risorse ai Poveri e alla Sanità per destinarle – tra armi e finanziamenti – al banderista Zelensky che, con i soldi occidentali, acquista magioni di lusso.
![Napoleon2-Macron 44 Meloni](https://www.isoladiavalon.eu/wp-content/uploads/2024/04/Tecne-2024.04.06-2-300x169.jpeg)
![Napoleon2-Macron 44 Meloni](https://www.isoladiavalon.eu/wp-content/uploads/2024/04/Tecne-2024.04.06-2-300x169.jpeg)
Dopo meno di due anni i Fiddini hanno già perso completamente il polso del Paese.
Gli ultimissimi sondaggi sul grado di fiducia nutrito dagli Italiani nei confronti della Meloni sono ancora più agghiaccianti: il 61% degli Italiani ha poca o nessuna fiducia nei Melonians!
![Napoleon2-Macron 45 fiducia Meloni](https://www.isoladiavalon.eu/wp-content/uploads/2024/04/fiduciaMeloni-300x208.png)
È anche per questo, per l’ennesimo tradimento dei Melonians, che la stragrande maggioranza degli Italiani giudica pessimo siffatto governo del tutto erratico e trasformista e che, dal mio punto di vista, è financo peggiore di quelli di Terminator Monti e di Undertaker Draghi.
MACRON ORA INDOSSA I PANNI REBOANTI DI NAPOLEON
Nonostante la levata di scudi arrivate da molte capitale europee sulle parole di Macron che ha ventilato l’ipotesi di un intervento di terra nel conflitto ucraino da parte della Nato, o di una coalizione di volenterosi capeggiata dalla Francia stessa, da Parigi continuano a giungere voci di preparativi per la Campagna d’Ucraina.
A tale proposito di particolare rilevanza è stato l’intervento del Capo di Stato Maggiore dell’Esercito francese (Armée de Terre) Pierre Schill sul giornale Le Monde, nel quale ha dichiarato: «L’esercito francese è pronto. Qualunque sia l’evolversi della situazione internazionale, i francesi possono essere certi che i loro soldati risponderanno con prontezza. Per proteggere dagli attacchi e per tutelare gli interessi nazionali, l’esercito francese si prepara alle battaglie più difficili».
Una vera e propria dichiarazione d’intenti quella espressa del generale peraltro sul quotidiano più prestigioso dell’intera Francia. Segno che il momento è da considerarsi solenne e il popolo va preparato; del resto le stesse dichiarazioni di Macron avevano lo stesso evidente intento. Il generale, inoltre, conclude ribadendo un altro concetto fondamentale espresso da Macron: «La sfida è garantire che la forza dimostrata dalle truppe francesi inverta la tendenza in modo da scoraggiare gli attacchi alla Francia. […]
Infine vale la pena ricordare che in sede europea si susseguono le dichiarazioni sulla necessità di convertire l’apparato produttivo europeo allo stato di economia di guerra. Significative al riguardo le affermazioni rilasciate dal Presidente del Consiglio Europeo il belga Charles Michel che scimmiottando Mario Draghi ha detto che bisogna fare “whatever it takes” pur di evitare la vittoria della Russia.
Se si sommano tutte queste dichiarazioni e soprattutto gli atti politici e amministrativi conseguenti è davvero difficile non vedere il framework che ci sta portando passo dopo passo al conflitto diretto con la Russia. Poi certamente si può sempre sperare che siamo di fronte a semplici schermaglie per ottenere un posto migliore al tavolo della pace. Ma, allo stato, ce ne vuole di ottimismo per credere a questo. (Giuseppe Masala, segue link)
Cotali criminali bellicisti (Macron, Leyen, Draghi, Michel et al.) sembrano aver obliato che mai la Russia ha tentato di invadere l’Europa, mentre gli Europei, e in particolare i turpi Teutoni, hanno provato più volte a farlo. Sempre fallendo.
Gli Stranamore europei (in primis Isterix Macron) non si sono neanche resi conto che il fronte ucraino è praticamente disintegrato! Crescono di giorno in giorno i militari ucraini che si arrendono perché consapevoli di essere carne da cannone!
Putin potrebbe ad agosto avere in pugno tutta l’Ucraina, con il tossicomane di Kiev in fuga in uno dei Paradisi Fiscali in cui ha ricoverato miliardi di dollari, potendo la Russia completare finalmente la demilitarizzazione e la denazificazione del Paese.
Se Macron delira millantando di essere Napoleon-Macron, ebbene riceverà un calcio nel deretano ben più doloroso di quello sofferto dal generale corso.
Quella che a fine febbraio era apparsa a molti come una boutade del presidente francese Emmanuel Macron (“l’invio di truppe occidentali in Ucraina non può essere escluso”), si è trasformata con il passare dei giorni nel cavallo di battaglia del capo dell’Eliseo.
In un’agguerrita intervista televisiva in prima serata, lo scorso 14 marzo, Macron ha rincarato la dose. Descrivendo ancora una volta il conflitto ucraino in termini esistenziali (“Se la Russia dovesse vincere, le vite dei francesi cambierebbero”, “Non avremmo più sicurezza in Europa”), il presidente francese ha ribadito che l’Occidente non dovrebbe permettere alla Russia di vincere.
Spiegando che tutte le precedenti linee rosse sono state oltrepassate dall’Occidente in Ucraina (inviando missili e altri sistemi d’arma che inizialmente si riteneva impensabile fornire a Kiev), egli ha lasciato intendere che neanche l’invio di soldati dovrebbe essere considerato un tabù (in effetti, militari occidentali sono già in Ucraina). […]
Ed è questa la ragione per cui una coalizione di paesi “volenterosi” che dovesse dispiegare un contingente in Ucraina non avrebbe alcuna reale copertura al di là della propria (esigua) capacità di difesa. Né una forza francese né una forza di coalizione in Ucraina sarebbero coperte dall’articolo 5 della NATO. […]
Fin dal suo ingresso all’Eliseo nel 2017, il presidente francese aveva segnalato la propria intenzione di stringere una partnership con Mosca, invitando il suo omologo russo Vladimir Putin al palazzo di Versailles, ex residenza dei re di Francia.
Per Macron, la Russia faceva parte di un’Europa che si estendeva da Lisbona a Vladivostok.
Perfino dopo lo scoppio del conflitto ucraino nel febbraio 2022, il leader francese aveva sostenuto la necessità di mantenere aperto un canale di dialogo con Putin, affermando che non bisognava “umiliare la Russia”, e aveva parlato in diverse occasioni con il capo del Cremlino.
La conversione di Macron ebbe inizio il 1 giugno 2023 allorché, rivolgendosi alla platea del GLOBSEC Forum di Bratislava, in Slovacchia, egli si espresse a favore di un rapido ingresso dell’Ucraina nella NATO, un’ipotesi alla quale erano contrari perfino Washington e Berlino. […]
L’allarmismo europeo nei confronti della “minaccia russa” maschera tuttavia a malapena il crescente malcontento che serpeggia ovunque, perfino nei paesi dell’Est (dalla Polonia alla Romania, alla Bulgaria, alla Repubblica Ceca), per come è stata gestita la questione ucraina, e per le ripercussioni economiche e sociali che hanno affossato il vecchio continente.(Roberto Iannuzzi, segue link)
![Napoleon2-Macron 49 intelligence for the people](https://www.sinistrainrete.info/images/stories/testate2/intelligence_for_the_people.jpg)
![Napoleon2-Macron 49 intelligence for the people](https://www.sinistrainrete.info/images/stories/testate2/intelligence_for_the_people.jpg)
A seguire un pizzico di sana ironia nei confronti di Napoleon e Macron.
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![Napoleon2-Macron 51 Macron](https://www.isoladiavalon.eu/wp-content/uploads/2024/04/Macron_con_lo_scolapasta_in_testa.jpg)
QUELLO DI MACRON, CON LO SCOLAPASTA IN TESTA, È SOLO UN PERICOLOSO BLUFF DA SCEMO DI GUERRA
Quello di Napoleon-Macron, con lo scolapasta sulla testa è solo un bluff da scemo di guerra.
Nel caso di un intervento diretto di truppe Nato nella guerra in Ucraina, la Russia “non avrebbe a disposizione molte scelte per reagire”. Almeno in modo convenzionale. Però potrebbe farlo, “con armi nucleari tattiche”. Ipotesi terrificante. Che proprio per questo diventa improbabile, secondo Mark Galeotti: “I leader dei maggiori Paesi Nato sanno bene che i loro elettorati non gli perdonerebbero uno scenario del genere”, dice lo storico britannico, tra i maggiori esperti della dottrina militare russa e delle guerre di Putin, delle quali ha scritto in Putin’s War. From Chechnya to Ukraine (Oxford 2022). […]
In un caso davvero estremo, [i Russi] potrebbero [usare le armi atomiche. Questo è proprio il tipo di scenario che li porterebbe a pensare all’uso di armi nucleari non strategiche. Armi nucleari tattiche.
Continua lo storico Galeotti, sul Macron:
Ammetto il mio cinismo, ma quel che penso è che Macron non sopporti di non essere sotto i riflettori. Le sue dichiarazioni sono state finalizzate a mettere in imbarazzo sia la Germania che l’opposizione di estrema destra in Francia. Sapeva che nessuno sarebbe venuto a vedere il suo bluff. Ed era proprio un bluff, perché se davvero si sentisse così impegnato nella causa ucraina, potrebbe inviare truppe francesi. Non c’è mica bisogno che sia un’impresa multinazionale. Sono sicuro che gli ucraini sarebbero ben contenti se Macron gli mandasse la Legione straniera. Ma ovviamente non lo farà. E il bluff rimane più o meno coperto, nella mano che sta giocando. (Riccardo Amati intervista Mark Galeotti)
In brevis l’uterino Macron, pur di rimanere sotto i riflettori e coprire la farsa, non esita a tirar fuori un azzardo pagliaccesco e pericoloso. Come sta facendo tutta l’Unione Europea, a partire dalla Führerina Ursula von der Leyen.
— Lucius Vorenus (@LuciusVorenusII) April 9, 2024
E pensare che ci sono stati media e siti italiani di defattualizzazione della realtà (ça va sans dire, i notori cazzari Openini di Mentana) che sono arrivati a scrivere che i Russi, a secco di munizioni, combattevano con le pale del 1869!
Infatti, come afferma il sempre icastico e iconico Marco Travaglio,
Sembra ieri che la Russia aveva perso la guerra con la sua “Armata Rotta” (Stampa e Giornale). I suoi soldati andavano “all’assalto del nemico con le pale” (Corriere e Rep) e “i carri armati della seconda guerra mondiale” (Messaggero). E “non pale qualsiasi: un modello specifico che risale al 1869” (Open). Piangevano a dirotto: “Dobbiamo usare le dita come baionette?”.
La loro “economia in rianimazione” e la loro “industria a pezzi e a corto di semiconduttori” li costringevano a “recuperare i chip per i carri armati da lavatrici, refrigeratori, addirittura tiralatte elettrici” (Messaggero) e “lavastoviglie” (Foglio). Tant’è che non si capiva come potessero, così mal ridotti, “arrivare a Lisbona” (Severgnini) o “a Rimini” (Di Bella, informatissimo sulla passionaccia di Putin per la piada e lo squacquerone).
Poi nel settembre scorso, all’improvviso, gli stessi espertoni ci hanno informato che l’Ucraina, dopo due anni di trionfi, ha perso la guerra e la Russia, dopo due anni di disfatte, l’ha vinta. La sua economia in coma cresce sei volte la nostra. E la sua industria bellica, riciclando un frigo e una lavatrice oggi, una lavapiatti e un tiralatte domani, lancia “missili ipersonici troppo veloci per dare l’allarme: esplodono prima che suonino le sirene” (Rep). Dai tiralatte all’alabarda spaziale, al maglio perforante e alle lame rotanti di Goldrake, è un attimo.
Sul pennivendolame uccidentale chiosa Carmelo Sant’Angelo:
Il “gaslighting” è una forma di manipolazione subdola nella quale vengono presentate alla vittima false informazioni con l’intento di farla dubitare della sua stessa memoria e percezione. Il termine deriva dal titolo di un’opera teatrale della fine degli anni 30, nella quale un marito cerca di portare la moglie alla pazzia manipolando piccoli elementi dell’ambiente, per esempio affievolendo le luci delle lampade a gas. La moglie nota questi cambiamenti, ma il marito insiste nell’affermare che sia lei a ricordare male o inventarsi le cose. Questo porta la moglie a dubitare sempre di più delle sue sensazioni e diventare sempre più emotivamente instabile. […]
È quello che i mass media occidentali stanno compiendo su larga scala a proposito della guerra in Ucraina: distorcere deliberatamente le informazioni per mettere in dubbio la nostra memoria e la percezione collettiva. Gli stessi opinion-makers che, fino a un paio di anni fa, ci dicevano che l’Ucraina è un Paese lontano dalla democrazia, con una forte presenza di formazioni neo-naziste, e con una corruzione spaventosa, dal febbraio 2022 affermano che quello stesso Paese sta difendendo i nostri valori occidentali.
Gli stessi soloni televisivi e della carta stampata che riferivano delle malefatte del battaglione Azov in Donbass, il 25 marzo 2022 si sono ricordati che i valorosi militi del battaglione sono un faro di democrazia: “Il comandante Kuharchuck: ‘Non sono nazista, ai soldati leggo Kant. Lottiamo per la nazione’” (Repubblica, 25 marzo 2022). Sicuramente abbiamo capito male: in Donbass non c’erano incursioni ai danni delle comunità russofone, ma solo pacifiche dispute filosofiche tra kantiani e hegeliani!
I CITTADINI EUROPEI SONO MENO PAZZI DEI LEADER COME ISTERIX MACRON
L’esternazione di Macron di «voler inviare truppe francesi in Ucraina», pur essendo stata – solo apparentemente – respinta dagli altri valvassini dell’Impero USA ha una sua ragion d’essere.
I Russi hanno liquidato un esercito, quello Ucraino, forte di quasi 700.000 uomini e addestrato segretamente fin dal 2014 da alti ufficiali USA e NATO.
L’ultimo richiamo di leva significa evidenziare la disfatta ucraina, con centinaia di migliaia di giovani che si nascondono o disertano. Ma la retorica tonitruante degli agonizzanti regimi pseudodemocratici uccidentali è che «la Russia non deve vincere», facilitata dai media in regime, su cui spiccano, per totale asservimento, i latrati e la canea bellicista del pennivendolame italiota.
Recentemente Macron, il presidente francese, ha dichiarato “Non escludo l’invio delle truppe in Ucraina, la Russia non può e non deve vincere”. Si tratta di una affermazione molto grave che, se messa in pratica, porterebbe all’allargamento della guerra in Europa. Per questa ragione, gli altri Paesi della Ue, a partire dalla Germania e dall’Italia, si sono affrettati a escludere l’intervento di truppe europee nel conflitto tra Ucraina e Russia.
L’affermazione di Macron può apparire contraddittoria, anche perché nel 2022 la Francia aveva cercato di venire incontro alle ragioni della Russia, sostenendo la necessità di non umiliarla se e quando si fosse arrivati a un trattato di pace. Quali sono le ragioni che hanno portato Macron a cambiare atteggiamento e alle recenti dichiarazioni? La ragione principale è probabilmente da rintracciare nella crisi dell’imperialismo francese. In particolare, la dichiarazione di Macron è una risposta alla crescente presenza della Russia nell’area di influenza francese nelle sue ex colonie dell’Africa occidentale ed equatoriale. (Domenico Moro, link infra)
I Paesi africani sottomessi al colonialismo francesi sono rimasti assoggetti a causa del franco CFA (nato appunto come franco delle Colonie Francesi in Africa) e che funzionava come funziona il dollaro nei confronti di noi Colonie dell’Impero Americano: compriamo Buone del Tesoro Americano – autentica carta straccia – tanto che è diventato frequente il dibattito pubblico sul default americano.
Attualmente le ex colonie francesi si stanno letteralmente affrancando dalla Francia, grazie al supporto della Russia. E ciò rende Macron ancor più isterico: Isterix Macron.
L’imperialismo francese, come quello statunitense, è in netta difficoltà perché, grazie alla sponda offerta dai Paesi del Brics, in particolare da Cina e Russia, i paesi periferici sono entrati in una nuova fase storica, quella della decolonizzazione reale. Le economie periferiche, come quelle dell’Africa, dopo la metà del XX secolo si erano liberate dal colonialismo europeo ma solo formalmente, rimanendo legate ai Paesi colonizzatori, come la Francia. […]
Non sembra, però, che l’imperialismo occidentale voglia accettare di buon grado questa nuova situazione. Togliatti, a proposito dell’imperialismo fascista, sosteneva che l’imperialismo debole o in crisi è il più pericoloso, perché nel tentativo di affermarsi o invertire la tendenza al declino può far ricorso alla guerra. Così è accaduto nella Prima e nella Seconda guerra mondiale.
A quel tempo la guerra scoppiata in Europa fu una resa dei conti relativa alla partita della spartizione delle colonie. Anche oggi la guerra in Europa rappresenta non solo lo scontro tra i due Paesi, Russia e Ucraina, ma anche il terreno sul quale l’imperialismo occidentale cerca di arrestare il proprio declino e mantenere la sua presa sulle aree periferiche e dipendenti dell’economia mondiale. (Domenico Moro, segue link)
![Napoleon2-Macron 52 laboratorio](https://sinistrainrete.info/images/stories/testate2/laboratorio.jpg)
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di Domenico Moro
Recentemente Macron, il presidente francese, ha dichiarato “Non escludo l’invio delle truppe in Ucraina, la Russia non può e non deve vincere”. Si tratta di una affermazione molto grave che, se messa in pratica, port…
Fortunamente, malgrado il cloacume disinformativo uccidentale (in primis quello italiota) le popolazione europee non vogliono la guerra contro la Russia che giudicano Paese Fratello, a differenza dell’Impero del Male USA e del Quarto Reich-EU.
Repetita juvent: Ci ricordiamo noi Italiani quando gli unici che offrirono aiuto reale durante i primi giorni della temperie Covid fu la Russia, mentre i nostri “Alleati” ci voltarono le spalle?
Macron, Draghi, Leyen, et similia, concionano di disinformazione russa, ma a fare disinformazione sono solo i palafrenieri europei di Biden e i corrotti media occidentali.
Fino a poco tempo fa, i corrottissimi media italiani chiedevano di inviare armi per consentire all’Ucraina di sconfiggere la Russia; oggi i gran corrotti chiedono di inviarle per impedire alla Russia di sconfiggere l’Ucraina. Devo essermi perso qualche passaggio. Che cosa è…
— Alessandro Orsini (@orsiniufficiale) April 13, 2024
Come afferma rettamente Gianandrea Gaiani di Analisi Difesa:
Negli ultimi due anni ci siamo sorbiti continue prediche sulla disinformazione di russi, filo-russi e “putiniani” nonostante anche Ucraina, UE, NATO e i governi occidentali ci abbiano “bombardato” di bufale, fake-news e propaganda che, a dispetto dell’intenso fuoco mediatico, non sembrano aver prodotto grandi risultati osservando l’orientamento dell’opinione pubblica europea rispetto al conflitto. […]
Due importanti direttori di testate giornalistiche, Paolo Liguori alla testa di TGCOM24 e Maurizio Belpietro che dirige Panorama e La Verità, hanno espresso su questo tema valutazioni impietose. Liguori ha sottolineato come i media statunitensi siano molto più liberi di quelli italiani ed europei per la diffusione di notizie e valutazioni sul conflitto in Ucraina e il ruolo di Stati Uniti e Occidente nel favorirlo che la gran parte dei nostri organi d’informazione ignorano mentre, commentando la vittoria elettorale di Putin, Belpietro ha accusato media e politici di aver mentito per due anni. […]
Nel discorso tenuto al personale del 344° Centro di Addestramento e Riqualificazione dell’aeronautica nella regione di Tver, Putin ha prima sottolineato che gli Stati Uniti spendono per la Difesa oltre “dieci volte di più” della Russia aggiungendo che l’idea che la Russia voglia attaccare le nazioni della NATO “è semplicemente un delirio” poiché “noi non abbiamo intenzioni aggressive nei confronti di questi Stati” e che “ciò che stanno dicendo sul fatto che la Russia attaccherà l’Europa dopo l’Ucraina è una assurdità colossale”.
Il tentativo di allarmare l’opinione pubblica europea ignorando alcune dichiarazioni di Putin, ingigantendone altre o drammatizzando i decolli su “scramble” dei caccia alleati schierati sul Fianco Est della NATO, lascia intendere come sia in atto il tentativo di tenere alta la percezione di “quasi guerra” con la Russia.
Mentre governi, media e alcuni think-tank lanciano l’allarme per la minaccia della disinformazione russa che tenta di influenzare le elezioni europee, l’impressione è che siamo tutti noi oggetto di vere e proprie operazioni psicologiche (Psy-Ops) tese a influenzare l’opinione pubblica, la nostra non quella russa.
Assuefare l’opinione pubblica al concetto di guerra imminente e minaccia russa costante è quindi necessario per abituarla alle conseguenze di questa crisi prolungata: maggiori spese militari (da incrementare nella UE da 240 a 320 miliardi annui per raggiungere il 2 per cento del PIL secondo un rapporto dell’European Defence Agency), de-industrializzazione, incertezza energetica e profonda crisi economica e sociale. (segue link)
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Gli USA, con il bombardamenti dei Nord Streams e, mediante l’asservimento dei leader valvassini europei ci hanno condannati al Piano Morgenthau 2.0 applicato a tutto l’Europa.
Ricordo – tra le innumeri supercazzole sparate da Undertaker Draghi – «i pacchetti di sanzioni annulleranno la capacità di produzione bellica di Putin».
Uahahahahahahahahah!
Ma ve lo ricordate il fenomeno qui sotto?
E della quantità esagerata di minchiate che ha detto al popolo italiano che applaudiva inebetito acclamandolo come il “migliore” ne vogliamo parlare?
pic.twitter.com/Blx3Ez9KYr— Antonio Alibrandi (@a_alibrandi) April 12, 2024
Siamo al tredicesimo pacchetto e noi siamo in ginocchio (stime indipendenti parlano di recessione per tutta l’area Euro), mentre la Russia veleggia verso il 3,5%-4% di crescita del PIL prevista per quest’anno!
Dopo Macron, il più grande pagliaccio d’Europa è proprio “Il Peggiore”: Mario Draghi!
Qui è d’obbligo una premessa: personalmente considero Draghi un male assoluto, e non potrebbe essere diversamente dopo aver approfondito in un mio libro la stagione delle privatizzazioni realizzate quando questo signore era direttore generale del Tesoro. […]
Uscito da Palazzo Chigi furibondo per la lesa maestà di non essere stato promosso al Quirinale, ora è tornato nei sogni dei soliti noti, che lo vogliono a capo della prossima Commissione europea. Per lanciargli la volata, Renzi si spertica un giorno sì e l’altro pure nelle sue lodi, Repubblica (giornale degli Elkann) scrive che Macron è d’accordo e persino Meloni segue l’Eliseo.
Niente male per un signore che da quarant’anni ha fatto e disfatto dal vertice di tutto e ora improvvisamente si accorge che tutto è da rifare. Uno spot perfetto, sperando che tanti ci caschino, così il prossimo viaggio in treno da Zelensky con Scholz e Macron glielo facciamo fare con due carichi: dopo le armi pure i nostri soldi. (Gaetano Pedullà, segue link)
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Quanto ad Antonio Scurati, faccio notare quanto segue a quell’ipocrita di Massimo Gramellini, a quell’ipocrita di Maurizio Molinari, a quell’ipocrita di Luciano Fontana e a quel grandissimo ipocrita di Stefano Bonaccini. Nel marzo 2022, quando la Rai di Mario Draghi e del PD di… pic.twitter.com/zvbdZRFMQR
— Alessandro Orsini (@orsiniufficiale) April 21, 2024
Sappiamo che la Russia è invisa ai Polacchi, per evidenti ragioni storiche. Malgrado ciò, i 3/4 dei Polacchi, come tutti i Cittadini Europei non vogliono inviare truppe per aiutare il pagliaccio di Kiev, Zelensky!
E a proposito di sondaggi, una ricerca condotta dall’ufficio statistico polacco (CBOS) ha rilevato che il 74,8% dei polacchi si oppone al coinvolgimento dell’esercito polacco o di qualsiasi altro paese della NATO nel conflitto in Ucraina, mentre solo il 10,2% è favorevole a tale sostegno. (fonte analisidifesa.it)
Vedremo se Joker Macron manderà davvero a morire i Francesi per la gloria degli USA e di Zelens’kyj, nel frattempo vediamo Asterix-Isterix Macron che, assieme ad altri Galli, porta aiuto a Zelenskix, il quale, per l’occasione, si taglia la barba da finto-combattente e indossa l’Alta Uniforme Giallo-azzurra di Gran Baciatore delle Pantofole di Biden e Ciambellano della Banderlandia Occidentale!
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MACRON E GLI ALTRI STRANAMORE
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La farsa orrida della guerra in Ucraina deve cessare e ai Macron agli Stolto-Stoltenberg, alle Leyen, alle Baerbock e alle Meloni che concionano che «la pace si costruisce con la deterrenza, non dal divano di casa», io rispondo: volete fare la deterrenza? Allora mettetevi l’elmetto e andate voi a combattere per il vostro amico Zelensky.
Ma oggi folli Stranamore sono tornati al potere ovunque, dal Mosca a Washington, passando per un’Europa (e un’Italia) sorda alla ragione e incapace di mettere in campo un’azione di pace con mezzi pacifici. (Pasquale Pugliese, ilfattoquotidiano.it)
Forse ispirato/a dal suo vero partner politico di sempre – il ministro già mercante d’armi Guido Crosetto; perfetta incarnazione di Gru, il personaggio del cartoon Cattivissimo me – il/la premier, in piena campagna elettorale, scatena dal Libano tutta la sua ferocia da bulletta mannara contro chi intralcia la sua corsa ad accreditarsi nel salotto buono Casa Bianca-Nato-Ue, andando in guerra con l’elmetto calato sul capino.
Ossia i critici di una mattanza senza via d’uscita lungo l’asse Mosca-Kiev, che si rivela sempre di più una lucrosa rendita per politici intenzionati a depistare pubbliche opinioni trasformate in greggi e per gli affaristi del settore materiale bellico. Sicché il meloniano “pacifisti da divano”, rivolto ai critici del nuovo corso “armiamoci e partite” di mussoliniana memoria (che riutilizza l’ignobile retorica del “poltronismo” già all’opera per massacrare i miseri redenti dal reddito di cittadinanza, nella versione italica della guerra dei ricchi contro i poveri), non è soltanto irridente.
È qualcosa di più inquietante: il segno di una strategia argomentativa volta all’eliminazione dello spirito critico nel confronto dialettico, criminalizzando chi tenta di praticarlo. Quel mix di manicheismo e Torquemada scaturito dagli alambicchi della semplificazione e dell’intolleranza che pretende di mettere al muro chi non la pensa come i guardiani del “pensiero pensabile” (copy Noam Chomsky). […]
Conferma di un totale rifiuto della parrhesia (la diade verità-potere della saggezza greca) che – tanto per dire – ha interrotto i miei contatti con la comunità ebraica genovese (un tempo aperta e ora spaventosamente sciovinista etnica), in quanto reo non solo di aver definito Benjamin Netanyahu “un nazista”, ma di aver replicato all’allora presidente del circolo Primo Levi, che dichiarava ebraica tutta la cultura del Novecento, “non sapevo che John Maynard Keynes fosse un vostro correligionario”. (Pierfranco Pellizzetti, segue link)
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Anche ammettendo la (remota) possibilità che un attacco congiunto dei Paesi Europei alla Russia non sfoci in un conflitto nucleare, l’Europa subirebbe comunque una sconfitta schiacciante e definitiva, con conseguenze catastrofiche dal punto di vista geopolitico, sociale, economico.
Ovviamente, anche a prescindere dalle perdite umane e materiali, il rischio serio di un eventuale conflitto di questo genere sarebbe non solo l’umiliazione dell’Europa, ma il suo precipitare in una condizione di dipendenza-sudditanza ancora più accentuata. Significherebbe spezzarne per decenni ogni possibilità di ripresa, morale e politica innanzitutto, ma non solo.
Per questa ragione, è importante comprendere bene come una terza grande guerra sul suolo europeo avrebbe conseguenze terribili per generazioni, ed è quindi necessario fare tutto il possibile per evitarla. Fermare gli Stranamore che giocano col fuoco, prima che il gioco sfugga loro di mano e non sia troppo tardi.Ovviamente, anche a prescindere dalle perdite umane e materiali, il rischio serio di un eventuale conflitto di questo genere sarebbe non solo l’umiliazione dell’Europa, ma il suo precipitare in una condizione di dipendenza-sudditanza ancora più accentuata. Significherebbe spezzarne per decenni ogni possibilità di ripresa, morale e politica innanzitutto, ma non solo.
Per questa ragione, è importante comprendere bene come una terza grande guerra sul suolo europeo avrebbe conseguenze terribili per generazioni, ed è quindi necessario fare tutto il possibile per evitarla. Fermare gli Stranamore che giocano col fuoco, prima che il gioco sfugga loro di mano e non sia troppo tardi. (Enrico Tomaselli, segue link)
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![Napoleon2-Macron 60 coverlg home](https://visionetv.it/wp-content/uploads/2024/04/coverlg_home.jpg)
Gli Stranamore à la Macron vanno assolutamente fermati prima che sia troppo tardi.
Grazie alla guerra-farsa in Ucraina, i mercanti di morte e l’inner circle di Zelens’kyj si sono arricchiti spropositatamente.
— Mario Improta (@MarioImpro95596) March 30, 2024
La farsa è sinceramente andata in scena ben oltre ogni limite di tempo accettabile superando, per somma, le vette tollerabili del ridicolo e della decenza in ben quattro ulteriori relativamente recenti occasioni che vale la pena di ricordare per capire quella che ritengo sia stata la ben calibrata mossa strategica di un Macron che alla guerra in Ucraina, fosse stato per lui, avrebbe posto termine da un pezzo con buona pace di Washington. […]
In altre parole, alla luce dei fatti — e fino a prova contraria— pare oltremodo lecito supporre, visti pure i reiterati passati tentativi operati dall’Eliseo proprio per bocca dello stesso Macron di far ragionare gli Europei da Europei e non da vassalli (ma che dico “vassalli”, meglio parlare di “valvassini”) possibilisti alla “armiamoci e partite” di Washington, che il suo pronunciamento sia stato un abile bluff in questa estenuante partita a poker giocata dagli angloamericani (con un mazzo di carte decisamente truccato) sulle spalle degli Europei e sulla pelle degli Ucraini.
Conferme ad una tale interpretazione, così come del previsto fallimento di qualsivoglia tentativo di supporto all’Ucraina nonché della concreta impossibilità per l’Occidente di far conseguire a Kyiv la millantata vittoria militare, giungono implicitamente anche da altre dichiarazioni quali quella del Ministro della Difesa francese, Sebastien Lecornu, che il 27 Febbraio 2024 ha ribadito che “è fuori questione fare la guerra alla Russia” annunciando che Parigi riuscirà a fornire ogni mese all’Ucraina circa 3.000 proiettili d’artiglieria, pari al fabbisogno di circa mezza giornata di fuoco delle truppe ucraine: una notizia questa che non ha bisogno di alcun commento.
Per non parlare di quanto dichiarato dal Ministro degli Esteri Stephane Sejourné che sottolineato come la presenza di truppe occidentali in Ucraina non porterebbe a un superamento della “soglia di belligeranza” nel conflitto contro la Russia se limitata ad alcune operazioni, come quelle riguardanti lo sminamento o la cyberdifesa. (Silverio Allocca, enfasi aggiunta, segue link)
![Napoleon2-Macron 61 russia europa](https://www.nuovogiornalenazionale.com/images/russia_europa.jpg#joomlaImage://local-images/russia_europa.jpg)
![Napoleon2-Macron 61 russia europa](https://www.nuovogiornalenazionale.com/images/russia_europa.jpg#joomlaImage://local-images/russia_europa.jpg)
Come sottolineato dal Presidente ungherese non molto tempo fa, la non rielezione di Putin era uno degli obiettivi della politica sanzionatoria posta in essere dall’Occidente contro Mosca e visto il risultato … c’è ben poco da dire.
Questa ennesima missione fallita fa sì che ora…
Macron, il presidente della Francia, è un mezzo scemo. Siccome si tratta di un’affermazione impegnativa, mi corre l’obbligo di documentarla. Macron pensa di inviare soldati europei a sparare contro i russi sapendo che Putin può chiudere la guerra in qualunque momento con le…
— Alessandro Orsini (@orsiniufficiale) March 16, 2024
Il Ministro della “Difesa” di Macron, certo Lecornu (satiricamente possiamo definirlo un Servo del Grande Cornuto Satana, nomen omen) ha delirato gaiamente del passaggio ad un’economia di guerra,
per sostenere l’Ucraina [e che] “non escluda” la requisizione “di personale, scorte o strumenti di produzione”. Il ministro ha parlato della possibilità “di chiedere ai produttori di dare priorità alle esigenze militari” precisando che “non esclude di farlo nelle prossime settimane”.
Affermazioni che si aggiungono a quelle del presidente Emmanuel Macron che “non esclude l’invio di truppe di terra” in Ucraina. Per giustificare queste requisizioni, Lecornu si avvale della Legge sulla Programmazione Militare 2024-2030, promulgata in agosto, che prevede che in caso di “minaccia, attuale o prevedibile, che grava su attività essenziali alla vita della Nazione, alla protezione della popolazione, all’integrità del territorio o alla permanenza delle istituzioni della Repubblica” sia possibile “la requisizione di qualsiasi persona, fisica o giuridica, e di tutti i beni e servizi necessari per far fronte agli stessi, una misura che può essere decisa con decreto del Consiglio dei ministri». (segue link)
![Napoleon2-Macron 62 vabultima 20150306 1](https://www.analisidifesa.it/wp-content/uploads/2024/04/vabultima-20150306-1-360x245.jpg)
![Napoleon2-Macron 62 vabultima 20150306 1](https://www.analisidifesa.it/wp-content/uploads/2024/04/vabultima-20150306-1-360x245.jpg)
Attenzione: gli Stranamore europei si stanno facendo appioppare lo stato Marcio e Putrefatto ucraino dai Satanisti NaziDEM e Neocon Bideno-Sorosiani.
Come argomenta correttamente il sociologo Pino Arlacchi,
Dal lato americano non si profila alcuna espansione perché, con una spesa militare mostruosa, vicina al trilione di dollari e finanziata prendendo denaro in prestito da Europa e resto del mondo, gli Stati Uniti hanno raggiunto un grado di indebitamento insostenibile. E sul piatto c’è anche la lamentela americana che è ora che gli europei finanzino la propria sicurezza smettendo di vivere sulle spalle di uno Zio Sam che si accolla l’80% del bilancio Nato.
Le spese per la difesa europea, perciò, dovrebbero più che raddoppiare in pochi anni, e la richiesta del segretario Nato di un fondo di 100 miliardi di euro soltanto per l’Ucraina può essere solo un assaggio. Il problema è: da dove arriveranno i 300-400 miliardi di spesa aggiuntiva annua necessari per finanziare una Nato che soddisfi la pretesa americana? […]
Sono incline a ritenere che la svolta verso una Europa bellicista, che si riarma per allinearsi con gli Stati Uniti, avverrà – se avverrà – senza alcuna resa dei conti con Washington. Nel senso che nessun leader nostrano oserà denunciare il patto non scritto con gli Stati Uniti che vige dai tempi della nascita della Nato.
Secondo questo patto, noi europei compriamo i buoni del Tesoro Usa che consentono all’America di vivere al di sopra dei propri mezzi e che le hanno permesso di fare tutte le guerre che ha voluto in quasi ogni parte del mondo in nome della Nato e della difesa dell’Occidente.
L’ esistenza di questo patto imperiale è ignorata dal 99,9% dei cittadini dell’Unione europea. […]
I soldi per abbuffare la Nato non proverranno, quindi, da una dichiarazione di indipendenza economica e finanziaria dell’Europa verso gli Stati Uniti. I soldi necessari per difenderci da una minaccia completamente inventata – la Russia di Putin – occorrerà trovarli da altre parti. Vista la stagnazione ormai cinquantennale del capitalismo europeo e l’assenza di un progetto di rilancio della potenza commerciale e industriale dei Paesi dell’Unione, si proverà a seguire la solita strada dell’austerità. Con il fondo del barile ormai raggiunto.
Ridurre salari, stipendi, pensioni e spesa sociale in nome di sacrifici per una guerra inesistente può essere un gioco molto pericoloso. A scendere in piazza questa volta non ci sarebbero solo agricoltori, gilet gialli e pacifisti risoluti, ma masse di cittadini impoveriti dalle politiche di una élite europea codarda, inadeguata e serva di interessi altrui.
Già, il partito dei sedicenti “Patrioti”, dei cosiddetti “Fratelli d’Italia”, ci ha traditi e consegnati – legati mani e piedi – all’Impero Amerikano e alla UE della Baronessa Furfantessa von der Leyen, inseguita dalla Procura Tedesca e da quella Europea (affaires McKinsey-Pfizer)
Ayant fait le choix de rester dans l’UE et l’euro, #Meloni trahit ses promesses de campagne et vient d’annoncer un #budget italien d’ultra-austérité !
Après la trahison sur l’immigration, plus massive que jamais depuis qu’elle est aux commandes, maintenant la trahison sur… pic.twitter.com/dZG78Q6POk
— Florian Philippot (@f_philippot) September 8, 2023
Valvassini della UE e Nemici degli Interessi d’Italia, i Fiddìni, avendo reificato OGGI al governo esattamente quanto stigmatizzavano IERI nel momento in cui erano all’opposizione.
Ipocriti.
Eh voilà ! Ils viennent de découvrir une fraude de 600 millions d’euros sur le « plan de relance UE covid » en Italie !
Or qui finance ce plan de relance ?! La France très largement ! Vous et moi ! On y met 80 milliards…pour en récupérer 39 ! 🤦On paume 41 milliards + la fraude… pic.twitter.com/LVtLoBQ09X
— Florian Philippot (@f_philippot) April 4, 2024
![Napoleon2-Macron 64 meloni t](https://www.godsavethevintage.com/wp-content/uploads/2023/09/meloni-t.png)
![Napoleon2-Macron 64 meloni t](https://www.godsavethevintage.com/wp-content/uploads/2023/09/meloni-t.png)
Giorgia Meloni ha tradito financo il suo vate J.R.R. Tolkien, essendosi ella sottomessa e subordinata al Capitalesimo Cosmopolita dei Soroi, mentre Tolkien ha sempre affermato:
Trovo questo cosmopolitanesimo americano terrificante.
Se grazie al gaio Napoleon Macron la Francia declina, l’Italia, grazie a Meloni, affonda velocemente come il Titanic.
L’ultima a suonare l’allarme è stata ieri la Banca d’Italia, secondo cui il Pil 2024 salirà di circa la metà rispetto alle stime del governo. E rincara la dose l’Istat, che registra nel primo anno delle destre al governo il minimo storico nella capacità di risparmio degli italiani, anche perché le imposte sulle famiglie sono aumentate di 24,6 miliardi, alla faccia di chi prometteva di ridurre le tasse, le accise e gli sprechi. (Gaetano Pedullà)
A tutti gli ex liberi Cittadini Europei rimane solo una possibilità per rimanere in vita e tornare alla Democrazia e alla Libertà:
Spazzare l’Unione Europea. EU Delenda Est. Le sue direttive distopiche sono una replica di quelle del Terzo Reich. Tra la Europäische Wirtschaftsgemeinschaft di Hitler-Funk e l’attuale Unione Europea non v’è differenza alcuna, come afferma correttamente il prof. David Blake dell’Università di Londra.
Vedasi la folle e cacotopica Direttiva “Case Green”.
Dalla UE non basta uscire. Va distrutta per poi cospargere di sale le sue rovine di modo che non rinasca mai più. pic.twitter.com/ssLFxZl1Wh
— Gilberto Trombetta (@Gitro77) April 13, 2024
Spazzare tutta la DEMoniaca rumenta degli economisti necroliberisti, tecnocratici e austeritari come i “Chicago Boys” e i “Bocconi Boys” ma, SOPRATTUTTO, scendere in piazza, a decine di milioni, per spazzare via i governi-rumenta asserviti all’Impero del Male USA e alla Nazi-UE.
A partire dal “governo” francese, malversato dal gaio massone contro-iniziatico Macron, servo e lacchè dei clan dei Soros e dei Rothschild.
Ha un grosso problema di riduzione della dissonanza cognitiva, il Macron, tanto da aver obliato che due anni fa concionava che «la Russia non va umiliata», mentre oggi vuol mandare migliaia di Francesi a morire per il pornoguitto di Kiev.
Joker Macron è l’uomo più odiato di Francia, eppure neanche le proteste dei gilets jaunes, dei lavoratori contro la “schiforma delle pensioni”, degli agricoltori, sono riusciti a risvegliarlo dal torpore sonnambolico da cui è avvolto assieme agli altri leaderini europei, tanto da non avvedersi che, quando rientrassero in patria migliaia di soldati Francesi accatastati nelle bare, la rabbia popolare lo travolgerebbe.
Il regime di Macron è ancora legittimo? Legittimato a ordinare l’intervento dell’Armée in Ucraina sotto il comando della (odiata) NATO? Fra parentesi il generale si domanda: va rovesciato?
Emmanuel Macron deve affrontare forti critiche per la sua gestione delle crisi, compresa la sua risposta agli attacchi e al terrorismo, nonché per la sua politica estera con paesi come Cina e Israele.
Viene inoltre sottolineata la posizione della Francia nella geopolitica globale, in particolare le sue relazioni con gli Stati Uniti sotto la presidenza di Joe Biden e il suo ruolo nella guerra Ucraina-Russia. La diplomazia francese, sotto la guida di Macron, oscilla tra cooperazione e confronto, in particolare per quanto riguarda le discussioni sulla NATO e le sue interazioni con leader come Vladimir Putin e Volodymyr Zelenskyj.
La domanda scottante che bisogna porsi è se la Francia si trova in un periodo pre-rivoluzionario. Le azioni militari interne, combinate con una politica sempre più contestata, potrebbero portare a un cambiamento radicale? (Maurizio Blondet)
I Francesi, le Rivoluzioni, a differenza degli Italiani, le hanno sempre fatte.
2024 – Anno delle Rivoluzioni Globali contro il Capitalesimo
Il ritorno all’agone politico e la vittoria di Trump – sempreché i membri del partito più corrotto e mafioso della Storia delle Democrazie, The Democrats USA, non ricorrano, per l’ennesima volta, alla Truffa del Voto Postale – avranno l’effetto di liberarci politicamente dai Macron, Leyen, Meloni.
Almeno lo speriamo. Anche se bisogna «volere» più che «sperare».
Ma esiste ancora la voglia di essere liberi? Il potere liberatorio dell’Illuminismo, insieme alla sua espressione politica più universale, la rivoluzione del 1789, per molti non è altro che un vago ricordo. Non a caso oggi i politici fanno largo uso della parola «speranza», che appartiene più al vocabolario religioso che a quello della politica pubblica.
Sembrano ignorare, più o meno volutamente, l’avvertimento di Seneca: «Quando avrete disimparato a sperare, imparerete a volere». (A.C. Robert, “La Strategia dell’Emozione”, Elèuthera)
![Napoleon2-Macron 67 Macron](https://www.isoladiavalon.eu/wp-content/uploads/2024/04/Trump_massacra_Macron-300x225.jpg)
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Bel lungi dall’avere le capacità strategiche di un Napoleone Bonaparte, il Macron si è solo conformato a ciò che è sempre stato:
Un Pericoloso Clown Uterino e Isterico. Una sorta di psicopatico Joker della politica europea.
![Napoleon2-Macron 68 Macron](https://www.isoladiavalon.eu/wp-content/uploads/2024/04/napoleon-macron-300x150.jpg)
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Ultima modifica: 21/04/2024.
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Geniale e drammatico.
Finiremo davvero male.
Vero.
Dunque totalmente tragico per noi italiani, sotto a questa Meloni
Esatta disamina che dimostra plasticamente come l’Europa sia ormai un’appendice, anzi una colonia dell’Impero Americano, assoggettata alla declinante Volontà di Potenza USA.
Geopoliticamente valiamo meno di zero, servi e lacchè degli americani.
L’unico leader che non si lascia trascinare in questo folle sonnambulismo bellicista è l’ungherese Orban:
«L’europa è ad un passo dall’inviare truppe in Ucraina. Bruxelles gioca col fuoco, ma l’Ungheria ne resterà fuori. Questa non è la nostra guerra».