IL FEMMINISMO È SATANISMO NELL’ANNO DOMINI 2024?
Il Femminismo è davvero embricato con il Satanismo? Ora andiamo a scoprirlo…
IL FEMMINISMO È SATANISMO?
Satanismo, Femminismo, Omosessualismo, percorrono gli stessi binari dal XIX secolo, con la fondazione della Società Teosofica, della Fabian Society e dell’Hermetic Order of the Golden Dawn, nella Londra esoterica oscura e tenebrosa del criminale Jack The Ripper, che oggi verrebbe soprannominato Jack il Femminicida.
Il vero femminismo satanico nasce poco dopo che il satanismo stesso (sensu lato). appare con certezza nella storia del mondo. Percy Bysshe Shelley, la primo promotrice della creazione del satanismo letterario, era una femminista.
Nella rivolta dell’Islam (1818) unisce i due. La rivoluzionaria femminile di ispirazione satanica in questa narrazione dichiara che l’emancipazione della donna è un prerequisito per la vera liberazione dell’umanità. Quindi, La rivolta dell’Islam, con la sua schietta e inequivocabile combinazione di satanismo e femminismo, rende Percy Shelley la prima femminista satanica.
Tendenze più vaghe in questa direzione possono si trovano anche in Cielo e Terra di Lord Byron del 1821, dove gli angeli si ribellano (rappresentati in modo abbastanza positivo, a differenza del Dio vendicativo e crudele) offrire una via di fuga dalla prospettiva indesiderata di un matrimonio con i sottomessi uomini mortali.
Un altro principale esponente del satanismo letterario fu Charles Baudelaire. Alcune delle sue poesie in Les Fleurs du mal (1857) esprimono a simpatia per le lesbiche letteralmente demoniache che rasenta il schierarsi con un femminilità infernale contro un Dio maschio oppressivo. […]
Qualcosa di simile si potrebbe dire degli inni alla musica di Algernon Swinburne al femminino demaniaco in Poesie e ballate (1866). Al contrario, La Sorcière (1862) dello storico Jules Michelet, apparentemente uno studio della strega storica, esprime diversi sentimenti che potrebbero essere letti come femministi. Per Michelet, la strega era una proto-socialista, che percepivano intimi legami tra il Signore in cielo e i signori feudali. La Messa nera, sosteneva, costituiva una redenzione di Eva e una sacralizzazione – dalle donne, per le donne – del corpo femminile. Inoltre, quello della strega sulla conoscenza delle erbe medicinali liberò la donna dalla schiavitù delle sue funzioni biologiche. Nel complesso, tuttavia, il libro è piuttosto conservatore nelle sue opinioni del posto delle donne nell’universo. […]
Nel 1864, la femminista americana Eliza W. Farnham, nel libro Woman and Her Era, celebrava il serpente edenico come portatore di saggezza, in contrasto con un Dio che voleva tenere l’umanità in schiavitù. Eva essendo la prima ad accettare l’offerta del benigno rettile fu un chiaro segno della superiorità spirituale della donna, secondo Farnham.
Questo è uno dei primi esempi di controlettura femminista della Genesi 3, una tattica che sarebbe stata impiegata più e più volte da scrittori successivi. In un modo molto diverso, l’autonomia delle donne come diaboliche in un certo senso era un tema ricorrente anche nel romanzo proto-decadente dell’austriaco Leopold von Sacher-Masoch Venus im Pelz (1870). Gli aumenti di capacità d’azione ottenuti dall’amante del protagonista sono qui inquadrati in metafore demoniache. Il romanzo si conclude con un discorso sulla necessità di più diritti per le donne, consentendo di leggere quanto lo ha preceduto come un narrativa femminista in un certo senso. […].
A volte la mitologia ebraica poteva sembrare una cosa meno rischiosa da sovvertire per i gentili rispetto al suo equivalente cristiano. Il caso in questione è il mito di Lilith, che fu rimodellato in modi piuttosto drastici verso la fine del XIX secolo. Il ministro unitario dal libero pensiero Moncure Daniel il Demonology and Devil-lore del ministro unitario dal libero pensiero Moncure Daniel Conway (1878), come il libro di Michelet presumibilmente una monografia accademica, contiene elogi a Lilith come la prima femminista nel suo rifiuto di obbedire ad Adamo.
Lilith è una figura impura, che coopera strettamente con Satana.
Ada Langworthy Collier subito dopo ha trasformato la storia di Lilith in un’epopea poetica in Lilith: The Legend of the First Woman (1885), dove il simpatico personaggio del titolo si confronta con Satana— una tenera figura che si dimostra così ferma amica dell’uguaglianza tra i sessi che la sua promessa di tali condizioni nel loro matrimonio è, letteralmente, scolpito nella pietra.
L’uso di Lilith come icona femminista è continuato per tutto il periodo periodo qui esaminato. Nel 1870, Sarah Bernhardt, che era molto popolare tra le femministe, era diventata una star rappresentando donne malvagie come sua specialità sul palco.Suo anche un personaggio fuori scena (se davvero è mai stata fuori scena in senso assoluto). rifletteva questo. Gioielli serpenti, un cappello coronato da un pipistrello tassidermizzato e un serie di case con decorazioni stregate erano chiare espressioni di un gioco d’identità in cui motivi demoniaci venivano usati per ostentare il suo rifiuto delle convenzioni, soprattutto quelle riguardanti le donne. (Per Faxneld, “Satanic Feminism: Lucifer as the Liberator of Woman in Nineteenth-Century Culture”, Oxford University Press)
Sempre Faxneld, oltre al viluppo Femminismo-Satanismo, mostra un altro connubio ben poco conosciuto: quello tra Socialismo e Satanismo.
Dei quattro solitamente considerati i più influenti e famosi pensatori anarchici: Godwin, Proudhon, Bakunin e Kropotkin – tre celebravano esplicitamente Satana come simbolo di libertà e ribellione contro l’autorità ingiusta.
Nel primo socialismo svedese, inclusa la varietà non anarchica, Lucifero era un simbolo importante. È apparso anche negli Stati Uniti e successivamente in Germania, diventando così una figura diffuso più o meno in tutto il mondo occidentale. Quando si tratta di quei socialisti disposti ad accettare di restare all’interno del quadro simbolico del cristianesimo in una certa misura, forse in ordine usare un linguaggio familiare al pubblico, non è così strano che loro scelsero Satana come simbolo per rovesciare il potere mondano, dato ciò che La Bibbia, in alcuni passaggi, ha da dire su tali questioni.
Soprattutto in Paolo, Dio appare inequivocabilmente come il protettore ultimo dell’esistente ordine mondiale e i suoi governanti. In Romani 13:1–2 (edizione di Re Giacomo), per esempio, è notoriamente affermato: “Poiché non c’è potere se non da Dio: il i poteri costituiti sono ordinati da Dio. Chiunque quindi resiste il potere, resiste all’ordinanza di Dio”. E chi sarebbe logicamente il grande avversario dell’ordinanza di Dio? Satana, ovviamente.
Forse un’altra possibile spiegazione la fornisce l’editoriale di il primo numero di Lucifero della Società Teosofica, dove si afferma che non è stato possibile trovare un simbolo migliore di Lucifero per l’obiettivo della rivista: “gettando un raggio di verità su tutto ciò che è nascosto dalle tenebre del pregiudizio, da malintesi sociali o religiosi”. Un tentativo “di forzare il debole di cuore per guardare dritto in faccia la verità” è meglio servito da “un titolo appartenente alla categoria dei marchi di fabbrica” (Blavatsky 1887:2).
In altre parole, sorprendere le persone utilizzando un simbolo che considerano istintivamente il male potrebbe essere un modo per farli riflettere più attentamente su tutto un insieme di nozioni preconcette. A volte sembra che i satanisti socialisti stiano camminando su una strada scivolosa di pendio retorico dove rischiano di finire nel “baratro delle assurdità religiose” da cui Bakunin li mette in guardia.
Le loro ardenti invocazioni di Satana come il genio della libertà, con molto fervore emotivo e prestiti da frasi bibliche, spesso si avvicinano pericolosamente al suono veri e propri scritti religiosi. Questo è un problema che condividono con Anton LaVey (1930–1997), il fondatore nominalmente ateo della Chiesa di Satana, che spesso scrive come se stesse elogiando il Diavolo come entità realmente cosciente ed esistente. (“The Devil is Red: Socialist Satanism in the Nineteenth Century”)
Una precisazione è doverosa: il Re degli Psicopatici George Soros (Padrino della Cabala Mondiale e Gran Maestro della contro-iniziatica Ur-Lodge Three Eyes a cui è affiliato, ex plurimis, Mario Draghi) sovvenziona, con montagne di dollari, sia i Movimenti Femministi (come #MeToo) che i Movimenti LGBTQ+.
Nel mondo esistono due industrie che sfruttano i corpi di milioni di donne esponendole ad altissimi tassi di nocività (non di rado con conseguenze mortali). La condizione di queste “lavoratrici” non è molto migliore di quella dei neri nei campi di cotone del Sud degli Stati Uniti prima dell’abolizione della schiavitù. Sono l’industria della prostituzione e l’industria della maternità surrogata. Vediamo alcuni dati. L’industria della prostituzione impiega 400.000 donne nella sola Germania, dove coinvolge 1,2 milioni di clienti e genera un flusso annuo di denaro pari a 6 miliardi di euro. Il tasso di mortalità è 40 volte superiore alla media e le prostitute corrono un rischio18 volte maggiore delle altre donne di essere uccise nell’esercizio della propria “professione”.
Secondo l’OIL (Organizzazione internazionale del lavoro) i profitti della tratta di esseri umani (donne e minori) sono valutabili in 28,7 miliardi dollari anno. Infine una ricerca condotta su 800 donne in nove paesi ha appurato che il 71% ha subito aggressioni dai clienti, il 63% sono state violentate, il 68% soffre di disturbi post traumatici da stress, l’89% ha dichiarato che vorrebbe cambiare vita se ne avesse la possibilità.[…]
A snocciolare questi dati è la svedese Kajsa Ekis Ekman autrice di un libro (Essere ed essere comprate. Prostituzione, maternità surrogata e identità divisa) appena uscito per i tipi di Meltemi che, oltre a documentare la cruda realtà appena evidenziata, demolisce gli argomenti con i quali quella che potremmo definire la santa alleanza fra neoliberali e sinistre postmoderne (compresa parte del movimento femminista) si batte per legittimare la prostituzione e maternità surrogata nei Paesi dove già sono legalizzate e per promuoverne la legalizzazione dove sono proibite.
La tesi di fondo di liberali di destra e sinistre postmoderne (socialisti, verdi e femministe) che si battono per la legalizzazione è che la prostituzione è un lavoro come tutti gli altri. La vendita di servizi sessuali (sic!) non viola alcun diritto; al contrario si tratta di un diritto in sé, cioè del “diritto” di vendere il proprio corpo. (Carlo Formenti, “Libere di vendere il proprio corpo a pezzi”, enfasi aggiunta)
Teniamo a mente questo concetto: esiste una “Santa” Alleanza tra il Capitalismo-Satanismo dei Soroi, Femminismo, Genderismo, Socialdemocrazia occidentale neoliberista.
Il Capitalismo-Satanismo Uccidentale, sostenuto dalla Necrosinistra Ultraliberista, ha raggiunto l’acme della cacotopia: tutti sono “liberi” di vendere il proprio corpo o magari anche di vendere organi per pagare i propri debiti come vorrebbe l’immondo servo ultraliberista del Male, Javier Milei, tanto amato dai tecnocrati del Fondo Monetario Internazionale e dal sociocida Elon Musk.
Il Femminismo è storicamente funzionale anche al satanico Malthusianesimo:
Il personaggio di gran lunga più importante nell’utilizzo del femminismo ai fini dell’attuazione pratica del malthusianesimo è […] Margaret Sanger.
Margaret Sanger (1879-1966) è ignota ai più, ma la sua influenza è superiore alla sua notorietà. La sua vicenda testimonia la continuità tra il pensiero eugenista di cui è portatore il movimento fabiano e le successive politiche di birth control promosse da diverse agenzie internazionali.
Il primo evento di rilievo che la vede protagonista è la fondazione nel 1917, a New York, della BCR {Birth Control Review).
L’anno successivo si trasferisce in Inghilterra, dove incontra H.G. Wells, di cui diventa amante. Quest’ultimo nel 1935, in occasionedi un discorso alla Barber’s Hall di Londra, dice di lei:
«Quando sarà scritta la storia della nostra civiltà, sarà una storia biologica e Margaret Sanger ne sarà l’eroina.»Margaret Sanger è però una “eroina” della nostra civiltà molto particolare. Wells evidentemente condivide le politiche eugenetiche da lei sostenute fino a quel momento. Nel 1921 Margaret Sanger fonda una ONG, la ABCL (American Birth Control League), che nel 1925 promuove la VI Conferenza Internazionale Neo-malthusiana e per il Controllo delle Nascite. […]
Nel 1922 la Sanger pubblica The Pivot o f Civilization (’Il cardine della Civiltà’), in cui unisce le teorie neomalthusiane all’eugenetica. Il libro reca la prefazione del fabiano H.G. Wells.
In quello stesso anno si svolge la v° Conferenza Internazionale Neo-malthusiana, a cui la Sanger prende parte. Sempre nel 1922 si sposa con il petroliere Noah H. Slee, finanziatore del movimento per il birth control.
Nel 1927 organizza a Ginevra una Conferenza mondiale sulla popolazione, finanziata dal marito e dalla Fondazione Rockefeller.
La successiva si tiene solo nel 1954 a Roma, organizzata sotto l’egida dell’ONU. Alla conferenza di Ginevra partecipano tra gli altri J.S. Huxley, evoluzionista di fama internazionale, e l’economista fabiano John Maynard KeynesNel 1929 Margaret Sanger fonda un’altra ONG, I’NCFLBC (National Committee on Federal Legislation for Birth Control). Di particolare interesse è l’iniziativa da lei promossa nel 1939, nota come “The Negro Project”, un progetto elaborato da esperti di controllo delle nascite bianchi, ma poi sostenuto anche da esponenti neri, che mira a combattere la povertà della popolazione nera attraverso una limitazione delle nascite, senza minimamente tenere conto delle reali necessità degli afro-americani. Un progetto, insomma, elaborato in termini che oggi definiremmo razzisti. […]
Il sospetto che il «Negro Project» sia effettivamente concepito come strumento di politica razziale contro la popolazione nera si evince dalle simpatie e dalle relazioni tra Margaret Sanger e il Ku Klux Klan, per il quale la Sanger tiene diversi discorsi. (Enzo Pennetta, “L’ultimo uomo”, Gog)
Continuiamo con l’altro “mito” delle femministe della sinistra postmoderna, quello della “puttana eroica”.
Le sinistre postmoderne contribuiscono alla narrazione costruendo l’immagine della lavoratrice sessuale come persona forte e indipendente, che sa quello che fa e non si fa mettere i piedi in testa da nessuno, mentre i teorici queer la esaltano in quanto soggetto che trasgredisce le norme, abbatte i confini e mette in discussione i ruoli di genere.
Fra questi agit prop della “puttana eroica” Ekman cita, fra gli altri, gli attivisti del COYOTE (Call Off Your Old Tired Ethics) un gruppo americano fondato da una fazione liberale del movimento hippie. Tutta questa gente svolge, consapevolmente o meno, il lavoro sporco per un ordine neoliberale ben felice di sgombrare il campo dall’idea della prostituta come vittima, perché ammettere l’esistenza di vittime implica riconoscere la necessità di una società giusta e di una rete di assistenza sociale, eliminare il concetto significa viceversa legittimare lo status quo, le divisioni di classe e la disuguaglianza di genere: se non ci sono vittime non ci possono essere carnefici. […]
Ma c’è sempre la possibilità di mobilitare gli argomenti di sinistra. Per i teorici queer e gli attivisti RGBTQ la maternità surrogata, come la prostituzione, è una pratica trasgressiva che sfida modelli conservatori e obsoleti; è la storia femminista di donne che si ribellano alla maternità tradizionale riscattando altre donne dall’inferno associato dall’impossibilità di avere figli.
C’è persino chi (tale Kutte Jonsson citata dalla Ekman) paragona la lotta per la legalizzazione della maternità surrogata a quelle degli anni 70 per il salario al lavoro domestico, sostenendo che le donne non devono essere private dell’opportunità di usare il proprio corpo in cambio di un pagamento, per cui la maternità surrogata sarebbe, al tempo stesso, un diritto e una richiesta di emancipazione. (Carlo Formenti, cit.)
la deriva irrazionale e irrazionalista delle “femministe” di oggi è testimoniata dal fatto che le femministe di inizio ‘900 consideravano le prostitute donne perdute, non certo “puttane eroiche”.
La Immonda Alleanza tra il Capitalismo-Satanismo dei Soroi (o, se preferite il Capitalismo Terminale o il Capitalismo Cannibale) con siffatti movimenti è testimoniata anche dall’inclita economista (e Vera Ebrea) Nancy Fraser.
I «nuovi movimenti sociali» progressisti, contrari alle gerarchie di genere, sesso, «razza», etnia e religione, hanno incontrato la resistenza di gruppi intenzionati a difendere mondi della vita e (modesti) privilegi consolidati, minacciati adesso dal «cosmopolitismo» della new economy. Dalla collisione di questi due campi di lotte è emerso un risultato sorprendente: un neoliberismo progressista che celebra la «diversità», la meritocrazia e l’«emancipazione» mentre smantella le protezioni sociali ed esternalizza nuovamente la riproduzione sociale, abbandonando popolazioni inermi alle predazioni del capitale e ridefinendo l’emancipazione stessa in termini di mercato.
A questo processo hanno partecipato anche i movimenti emancipatori. Tutti, compresi quelli contro il razzismo, quelli multiculturalisti, quelli che lottano per la liberazione Lgbtq+ e quelli ambientalisti, hanno generato correnti neoliberiste favorevoli al mercato. Particolarmente compromessa è stata la traiettoria femminista, dato l’intrecciodi lunga data tra genere e riproduzione sociale che caratterizza il capitalismo.
Come ciascuno dei regimi che lo hanno preceduto, il capitalismo finanziarizzato istituzionalizza la divisione tra produzione e riproduzione su una base di genere. A differenza dei suoi predecessori, tuttavia, il suo immaginario dominante è liberal-individualista e favorevole alla parità di genere. (Nancy Fraser, “Capitalismo Cannibale”, Tempi Nuovi)
Il Capitalismo Finanziarizzato e Globalizzante dei Soroi ha gabbato e manipolato le femministe. Quello stesso Capitalismo Razzista e Maschilista di pochi decenni fa, ora sfrutta anche i movimenti “emancipatori”, senza che nessuno di questi si sia reso conto di essere finito nel tritacarne della spirale sfruttamento-espropriazione che ora sfrutta e si appropria ANCHE dei corpi delle poveracce che si sentono eroiche a mercificarsi e prostituirsi su OnlyFans et similia.
Citiamo ancora Nancy Fraser,
Nella congiuntura attuale, le lotte relative ai confini della riproduzione sociale sono altrettanto centrali delle lotte di classe (in senso stretto) al livello della produzione economica. Soprattutto, tali rivendicazioni rispondono a una «crisi della cura» radicata nelle dinamiche strutturali del capitalismo finanziarizzato. Globalizzante e alimentato dal debito, questo capitalismo cannibalizza sistematicamente delle risorse che dovrebbero essere usate per sostenere i legami sociali. Proclamando il nuovo ideale della famiglia bireddito, il regime finanziarizzato ingloba i movimenti per l’emancipazione, che si uniscono ai sostenitori delle dinamiche di mercato nell’opporsi ai fautori della protezione sociale, ormai sempre più rancorosi e sciovinisti.
Il Capitalismo-Satanismo dei Soroi, l’ouroboro cannibale che inizia a mangiarsi la sua stessa coda, con il pretesto dell’inclusione e dell’emancipazione femminile, sta attuando una guerra feroce ai salari. In passato gli uomini godevano di stipendi che permetteva alle donne di assicurare la riproduzione sociale.
Ora entrambi i componenti di una famiglia normale – mi si permetta di dirlo – devono lavorare, strozzati come sono dalla schiavitù del debito imposta dal Capitalismo Cannibale dei Soroi. In Occidente sono sempre più le donne che devono rinunciare ad avere figli, anche se li vorrebbero.
L’Occidente è in piena metastasi, in pieno caos. Non è un caso, poiché Satana è il Dio del Caos e il Dio della Sarx.
Seguono gli allucinati e allucinanti concionamenti di tante “Femministe”:
“Queste donne (le prostitute) prendono il comando sugli uomini e agiscono secondo strategie di potere” (Petra Ostergren).
“Ogni tipologia non convenzionale di sesso è rivoluzionaria” (Gayle Rubin, antropologa americana).
La sociologa Lara Augustin definisce le vittime della tratta di esseri umani “Lavoratrici sessuali migranti”.
A proposito della prostituzione minorile in Tailandia l’antropologa sociale Heather Montgomery scrive: “non credo che i modelli psicologici occidentali possano essere applicati ai bambini di altri paesi e risultare ancora utili” (cioè i bambini thailandesi si divertono un mondo nei bordelli per pedofili?).
“Vendere il proprio corpo è un diritto umano” (Jenness).
“I papponi non sono necessariamente il nemico, possono essere necessari alla protezione delle lavoratrici sessuali visto che la polizia non riesce a farlo” (Ana Lopes, sindacalista).
“La maternità surrogata dissolve l’idea “naturale” di maternità, di paternità e di cosa sia una famiglia” (Torbjorn Tannsjo, filosofo)
“Il divieto (della maternità surrogata) è la prova che abbiamo una visione biologica eteronormativa e orientata alla coppia della genitorialità” (Soren Juvas, attivista per la legalizzazione).
“Anche le differenze di classe e di razza sono messe da parte quando si tratta di infertilità” (Hélena Ragoné, ricercatrice; cioè: al committente bianco non fa schifo far crescere il proprio figlio nel grembo di una donna di colore povera).
“Ci sono dei vantaggi nell’essere sfruttati soprattutto quando si vive in totale miseria” (Wilkinson, filosofo inglese).
“Ciò che viene venduto è un pacchetto di diritti genitoriali non il bambino” (Wilkinson, filosofo inglese).
“La maternità surrogata non è vendita di bambini ma piuttosto costruisce famiglie attraverso il mercato” (Elly Teman, antropologa). […]
La propaganda politicamente corretta che media, intellettuali e politici spandono a piene mani è l’arma letale destinata triturare ogni residuo di ideologia patriarcale. Il fatto che le donne continuino a percepire stipendi in media più bassi, a occupare meno posti di responsabilità, ecc. non ha niente a che fare con il patriarcato: è il sistema usato dal capitale per dividere e mettere in concorrenza i lavoratori dei due sessi (la femminilizzazione del lavoro non è un fattore di equiparazione delle donne ai maschi, bensì di equiparazione dei maschi alle donne, è un gioco al ribasso).
Ovviamente questo non toglie nulla allo straordinario contributo che il libro di Kajsa Ekis Ekman offre alla lotta contro due fenomeni disgustosi come la riduzione del corpo femminile a oggetto di piacere e a macchina riproduttiva. Né toglie nulla alla sua denuncia della complicità delle sinistre postmoderne nei confronti del progetto neoliberale di mercificazione totale di ogni tipo di relazione umana. Queste mie glosse finali vogliono solo essere uno stimolo critico alla comprensione della sovradeterminazione di tutte forme di vita precapitaliste da parte del mercato. (Carlo Formenti, cit. enfasi aggiunta).
Esiste un ferale viluppo tra il Capitalismo Globale dei Soroi – che porterà all’estinzione l’Umanità – e il Transfemminismo Postmoderno. Vediamo questo passaggio:
Di quali “diritti” era paladina Michela Murgia? Cosa sono le “famiglie queer”? E perché la notizia della sua morte prematura è stata celebrata dai media con l’enfasi che si dedica a un profeta inascoltato, al difensore di aspirazioni calpestate, quasi ci avesse lasciati un Gandhi scrittore? […]
Tutto questo ha fatto della Murgia l’icona di un’antropologia centrata sulla volontà personale, ispirata a una libertà di scelta insindacabile e a un’autodeterminazione assoluta, che vede nel soggetto il solo arbitro di sé stesso, senza riferimenti ad alcuna istanza oggettiva che lo precede e che condivide con tutti gli esseri umani. Su di me decido io, ognuno decida per sé. (Francesco Ognibene, avvenire.it)
«Fai ciò che vuoi sarà tutta la Legge. L’amore è la legge, amore sotto la volontà.» (Prima Legge di Thélema dell’Esoterista e Satanista Aleister Crowley).
Menzogne, quelle dei fedeli e dei servi di Satana.
La Possessione demoniaca è un fatto storico e acclarato. Satana non è affatto il Dio della Libertà come vaneggiano i manipolatori Soroi, le transfemministe e i transessualisti.
Satana è il Dio dell’Inganno e della Costrizione. Satana è il Dio del Capitalismo, Satana è il Dio del transfemminismo, transessualismo, transecologismo.
La conferma a quanto scriveva (cfr. supra) Carlo Formenti promana da un media “Politically Correct”, certo Billboard.
Mettiamolo subito in chiaro. Ieri sera al primo concerto dei suoi tre previsti (uno stasera e uno il 9 dicembre) al Forum a Milano Elodie è stata una gran figa.
E tutti noi che pensavamo che definire una donna “figa” (un riferimento per nulla elegante al suo organo sessuale) fosse un modo per degradarla. Le radical chic che partono lancia in resta contro il “Patriarcato” non la pensano così, a quanto pare.
E con questa affermazione c’entrano molto poco la sua bellezza strabiliante e la sua sensualità straripante e tanto, invece, il coraggio di mostrarsi libera, risoluta nelle sue idee e padrona del suo corpo. Che maneggia e mostra come vuole lei e nessun altro (e sì, il maschile qui è d’obbligo) perché “Il corpo non dovrebbe suscitare scandalo. Questo è il mio corpo: il mio manifesto di donna libera”, come aveva raccontato alla vigilia dell’uscita di Red Light (il vero quid che ha differenziato lo show esplosivo di ieri sera da quello di maggio. E chi c’era anche in quell’occasione giura che stavolta è stato ancora meglio, come sento dire tra la folla all’uscita).
Elodie al Forum, ossia come far rabbrividire il patriarcato [Patriarcato? E che c’entra il Patriarcato? Nota di Seyan]
Della serie, se il patriarcato conservatore avesse una sede, ieri sera sarebbe letteralmente bruciata vedendo Elodie mettere in scena danze promiscue col suo corpo di ballo composto da uomini e donne con cui la star della serata non lesina in effusioni sceniche.
Elodie arrampicarsi in abiti succinti su un palo da pole dance, giocarci come una stripper mozzafiato e poi dalla cima ammirare il palazzetto di Milano traboccante d’amore che negli ultimi anni ha generato e che l’ha travolta (tendenzialmente non troppo eteronormativo. Ma anche su questo tema la nostra era stata ben chiara durante la conferenza stampa di presentazione del suo club tape. “Molti pensano che io nei miei pezzi mi riferisca agli uomini etero, ma sono pochi quelli che mi seguono. Non che mi dispiaccia”. Game, set, match).
Per il transfemminismo muovere il culo è diventato atto rivoluzionario (sic!) e anti-patriarcato. A dimostrazione che le femministe si sono totalmente conformizzate e sottomesse ai dettami distopici del Wokismo e della Cancel Culture imposti dal Capitalismo Totalitario dei Soroi.
Presto Independence Day verrà considerato un film razzista perché non inclusivo nei confronti dei Poveri Migranti Alieni e per fortuna che la regina madre di Aliens è stata uccisa da un’altra donna (Sigourney Weaver). Se ad ucciderla fosse stato un maschio, tutte le femministe si sarebbero levate come un sol uomo (anzi una sol donna!) ululando al femminicidio!
A tanto sta portando la putredine cognitiva e censoria conosciuta come Pensiero Unico: al crollo dell’Occidente.
Mi sembra che un concetto sia chiaro: le femministe postmoderne esaltano il facial dei corpi femminili, delle donne “padrone dei propri corpi”, ipersessualizzate, e nessuna che sembra accorgersi della de-psicologizzazione e della manipolazione subita dal Capitalismo dei Soroi.
Il corpo di qualsiasi essere vivente non può e non deve essere una merce, come invece pretende e impone da secoli, a gran voce, il Capitalismo Cannibale occidentale.
Esaltate catafratte femministe vaneggiano che «tutti gli uomini eterosessuali sono tossici e femminicidi», come se in Italia ci fossero ogni anno trecentomila femminicidi e non cento, infinitamente meno delle sempre più crescenti morti sul lavoro su cui le femministe neoliberiste non fanno manco un plissé!
Fosse per costoro, miliardi di uomini cisgender o “Patriarcali” come li definiscono loro, potrebbero anche finire in novelli Vernichtungslager.
Beh, per le femministe sono decisamene migliori i non-binari…
La mascolinità egemone […] è fortemente legata all’amore per i motori e le automobili come status symbol, basta guardare le pubblicità del settore che ancora oggi sono spesso spiccatamente maschili. […]
A conti fatti gli uomini percepirebbero l’ambientalismo come qualcosa di poco virile al punto che uno studio pubblicato l’anno scorso sulla rivista Sex Roles ha riportato che gli uomini potrebbero scegliere di non portare con sé una borsa della spesa riutilizzabile per paura di essere percepiti come gay o effeminati. Secondo uno studio del Journal of Consumer Research,”gli uomini possono essere motivati a evitare o addirittura opporsi a comportamenti green al fine di salvaguardare la loro identità di genere”. Questo, naturalmente, è un problema e il motivo per cui combattere sessismo e stereotipi di genere fa bene a tutti, anche al Pianeta. (segue link)
Il Femminismo è tossico esattamente come il Maschilismo. Per soprammercato il Femminismo è avviluppato al Capitalismo-Satanismo dei Soroi.
Capitalismo-Satanismo in azione:
Femminismo, Finto Ambientalismo (cfr. la Supercazzola del Riscaldamento Globale Antropico), e movimenti LGBTQ+, sono legati tra loro in un viluppo unto e vischioso, ormai inestricabile. Se non sei gender fluid e/o anti-patriarcato, sei un sessista e un produttore di CO2 o, magari, un fascista. Addirittura, potresti essere un Femminicida in fieri!
Femminismo, Omosessualismo, Fluidismo Gender, Prostituzionismo (Meretricio), Wokismo, sono profondamente embricati tra loro ed embricati con il Capitalismo Assoluto (legibus solutus) dell’Anglosfera, la nuova dimensione paradigmatica del Nazifascismo, ergo del Satanismo.
Le correnti dominanti della «resistenza» sono state anzi a lungo invischiate con gli stessi poteri che avrebbero dovuto smascherare.
È il caso delle frange liberal-meritocratiche di movimenti sociali popolari come il femminismo, l’antirazzismo, l’attivismo per i diritti Lgbtq+ e l’ambientalismo. Operando in un contesto di egemonia liberista, questi movimenti hanno funzionato per molti anni come junior partner di un blocco progressista-neoliberista che comprendeva anche settori «progressisti» del capitale globale (tecnologia dell’informazione, finanza, media, intrattenimento).
Così, anche i progressisti hanno finito per svolgere un ruolo da front-man, fornendo una patina di carisma emancipatorio all’economia politica predatoria del neoliberismo.
Il risultato, non c’è dubbio, è stato tutt’altro che emancipatorio. Questa alleanza scellerata non ha «solo» devastato le condizioni di vita dei più, creando così un terreno fertile per la destra; ha anche associato il femminismo, l’antirazzismo, ecc. al neoliberismo. (N. Fraser, cit, enfasi aggiunta)
Esemplarmente distopica (è da sempre) la weltanschauung delle Femministe:
Seconda ondata femminista, anni ’60 (riporto solo alcune citazioni tratte dall’opera La grande menzogna del femminismo, a pag. 1092): «I rapporti iniqui nella famiglia stanno forse alla base di tutti i mali» (Towards a Female Liberation Movement, Beverly Jones e Judith Brown, L’eunuco femmina, Germaine Greer);
«Famiglia. […] la famiglia è una creazione maschile-patriarcale basata sul potere, non sull’equità» (Diccionario ideológico feminista, Victoria Sau); «la famiglia … deve scomparire – un destino clemente, se si tiene conto della storia di questa istituzione» (La politica del sesso, Kate Millett); «nessuna riforma del diritto di famiglia può cambiare sostanzialmente quello che la famiglia rappresenta oggi: il luogo dell’oppressione e dello sfruttamento della donna […] la prigione […] in cui la donna vende il suo corpo e la sua mente in cambio di sopravvivenza!» (Lotta Femminile, 1971).
Oggi, ultima ondata femminista (quarta?, quinta?): «La famiglia è la sconfitta delle donne» (Ministro della Salute spagnola Carmen Montón, 2018); «la famiglia naturale è stata superata» (Segretaria di Stato per le Pari Opportunità spagnola, Ángela Rodríguez Pam, ottobre 2022). Ecco in poche righe l’evoluzione del concetto della famiglia.[…]
Le famiglie sono un rifugio per le singole persone, che da sole sono prede facili dello Stato. Tutte le ideologie totalitarie auspicano Stati forti e ripudiano la famiglia. L’ha fatto la Convenzione francese durante il periodo del Terrore, l’ha fatto il nazismo, l’ha fatto il comunismo e lo fa il femminismo in generale, ancor più nel contesto attuale. Ogni richiesta femminista è una richiesta allo Stato femminista per la creazione di nuove norme e leggi, che in mezzo secolo si sono moltiplicate all’infinito. Per tutte queste ideologie la famiglia è sempre stato un nemico. (Satiago Gasco Altaba, “La Famiglia: uno dei principale nemici del Femminismo”)
Le “Femministe” sono sistemicamente e sistematicamente funzionali alle esigenze del Capitalismo-Satanismo Totalitario e Assoluto. Nella loro furia iconoclasta contro la Famiglia non sono neanche in grado di rendersi conto che solo le Comunità e in particolare la Famiglia sono le uniche forze positive in grado di salvare l’individuo ormai atomizzato nella Società Fluida moderna, preda e servo delle Forze DEMoniache del Mercato Globale dei Soroi.
Le femministe postmoderne ululano istericamente contro l’omolesbobitransfobia (tipico lemma-rumenta creato artatamente dalla Cancel Culture), contro il Maschilismo Tossico, mai contro l’Aporofobia.
Milioni di fantaccini trans-femministi marciano, come legioni telecomandate, agli ordini e sugli input del Capitalismo Totalitario dei Soroi.
Poco più di un [Italiano] su quattro riesce a risparmiare (28,3%), il 36,8% attinge ai risparmi per arrivare a fine mese.
Nelle difficoltà economiche alcuni sono ricorsi al sostegno di amici, colleghi e altri parenti (17,2%); il 16% ha richiesto un prestito in banca, mentre il 13,6% ha dovuto chiedere soldi in prestito a privati (non amici o parenti) con il pericolo di scivolare nelle maglie dell’usura. Diffusa la vendita online di beni e oggetti (27,5%). Il 37,6% degli italiani ha dovuto rinunciare alla baby sitter e il 24,3% alla badante. Il 15,3% ha dovuto vendere o ha perso beni come la casa o l’attività commerciale/imprenditoriale. (redattoresociale.it)
Emblematiche le dichiarazioni della scrittrice Valeria Fonte in “Quarta Repubblica” di qualche tempo fa:
Tutti gli uomini” sono responsabili dell’omicidio di Giulia Cecchettin e non solo il suo assassino. “Ogni uomo ha sentito l’esigenza di dire: ‘Io non c’entro, mi assolvo’. Ma questa è una parte integrante della cultura dello stupro che ha insegnato agli uomini ad assolversi nel caso in cui non arrivino a uccidere una donna”. Poi la tesi che prevede una sorta di determinismo della violenza maschile: “A determinare la responsabilità di una categoria intera è il genere di appartenenza: non conta che l’uomo uccida o stupri una donna, il problema è che la cultura patriarcale viene inserita nel biberon dei maschi da quando nascono così da insegnare loro a esercitare un potere da cui non possono sottrarsi”.
Speculari altre dichiarazioni di Fonte, che agita la stessa retorica, ormai stucchevole e stantia, del “femminicidio”.
Qui veniamo alla ragione per cui ho accettato di scrivere questo pezzo: determinare che tutti gli uomini pensano come pensa un femminicida. Per me, certo, che non pretendo di avere la verità in mano, ma che so di cosa parlo e, per questa ragione, ritengo di dover essere perlomeno credibile. […]
Nessuno nasce cattivo, nemmeno un femminicida. Nessuno nasce maschilista, nemmeno un femminicida. Nessuno nasce con l’intenzione di ucciderci, nemmeno un femminicida. Non è genetica. È cultura. E funziona come il pendolo di Schopenhauer, anche se non si oscilla fra la noia e il dolore, piuttosto fra l’assenza e la presenza della volontà violenta. Nel mezzo c’è l’azione, un filo sottile che gli uomini vedono e riconoscono – non sono stupidi -, ma scelgono di oltrepassare, avanti e indietro, da capo, solo perché possono.
C’è un fatto (purtroppo) incontestabile: Ogni anno solo in Italia ci sono oltre tremila morti per lavoro. Buona parte di questi sono donne.
Quindi muoiono molte più donne a causa del lavoro che non per i “femminicidi”.
Perché, allora, le femministe si stracciano le vesti e elevano alti lai solo per i femminicidi?
La risposta è tanto semplice quanto sconcertante: le femministe, esattamente come gli omosessuali, sono totalmente funzionali alle esigenze del Capitale Finanziario e Globalista dell’Anglosfera. Alla loro “narrazione” – peraltro concentrata nel milieu occidentale – nulla importa che sono aumentati i super psicopatici con più di 100 miliardi di dollari, mentre il 99% della rimanente popolazione mondiale si è ulteriormente impoverito.
Alle femministe nulla importa che quasi il 63% delle Famiglie Italiane non arriva a fine mese. D’altra parte, per costoro, “la Famiglia è un’associazione a delinquere”. (sic!)
Diventa quindi palese che gli unici uomini che le femministe accettano, sono i gay, i non-binari.
Come abbiamo visto (cfr. supra), il Femminismo si è diffuso nell’anglosfera contestualmente al Satanismo. E fu la Satanista Helena Blavatsky la prima a contrapporsi a Cristo, in quanto “icona” del “Patriarcato”.
Come viene esposto lucidamente da Per Faxneld nel già citato “Satanic Feminism: Lucifer as the Liberator of Woman in Nineteenth-Century Culture”,
Il Capitolo 4 tratta del Lucifierianesimo Teosofico e delle sue implicazioni femministe. L’argomento è che l’esplicita simpatia di Helena Petrovna Blavatsky per il Diavolo dovrebbe essere intesa non solo come parte di una visione esoterica del mondo, ma che dobbiamo anche considerare le implicazioni politiche, principalmente femministe, di tali idee.Diverse femministe, a quanto pare, hanno attinto al contro-mito satanico della Blavatsky per attaccare l’uso patriarcale delle letture bibliche tradizionali per mantenere le donne al loro posto. La controlettura della Bibbia da parte della Blavatsky è qui correlata a una selezione di testi femministi del diciannovesimo secolo che trattano della Genesi 3, in particolare quelli tratti da The Woman’s Bible (2 voll., 1895, 1898), curato dalla principale suffragetta americana Elizabeth Cady Stanton (1815-1902), un progetto a cui collaborarono diverse teosofiste. (segue link)
Non va obliato che Satana-Baphomet è un’entità bisessuata, come tanti Dèi della vegetazione (Attis, Adone, Dioniso) e delle Grandi Madri (come Cibele).
Al riguardo,
Quella che Elémire Zolla chiama “l’umana nostalgia dell’interezza”, mai placata, è la radice e in qualche modo la costrizione all’amore («alla brama e all’inseguimento dell’interezza, ebbene, tocca il nome di amore»). (Wikipedia)
Ma
L’esito finale dell’itinerario mistico di Zolla può sembrare (e forse è) paradossale: il culto dell’arcaico e del preindustriale incontra alla fine, trionfalmente, le tecnologie più recenti dell’Occidente desacralizzato, massificato, capitalistico. Il fatto è che anche Zolla, come Calasso, porta nella riscoperta delle antiche saggezze uno stile, una strategia da intellettuale moderno, da erudito, da collezionista, da esteta, da divulgatore: cosa che fa di loro, ormai, dei tipici pensatori New Age e postmoderni (Alfonso Berardinelli)
Già, anche i pensatori New Age si sono presto convertiti e asserviti al Capitalesimo Globalizzante dei Soroi e hanno fatto propria la dinamica sfruttamento-espropriazione, diventando spesso multimiliardari (cfr. Capitolo “Il New Age” in Enzo Pennetta, “Ultimo Uomo”, Gog).
FEMMININO SACRO, FEMMINISMO, SATANISMO
“Essere satanisti oggi in Italia non è semplice, significa rappresentare qualcosa di socialmente scomodo,” racconta Jennifer Crepuscolo, alias Jennifer Mezzetta, 33 anni. Nel 2010 ha fondato Unione Satanisti Italiani (USI), spiega, “per fare informazione sul nostro Culto, per cercare di rendere giustizia a una realtà da troppo tempo bistrattata.”
Figura centrale del Satanismo Originale è la Dea Madre, “il femminino oscuro e splendente largamente stigmatizzato dalle religioni patriarcali,” prosegue la fondatrice di USI.[Dice Claudia, Satanista di 19 anni] Conosco tantissimi Satanidi gay. Nel Satanismo Originale l’orientamento sessuale è indifferente. E le donne sono molto rispettate. Papa Francesco ha detto che la violenza sulle donne è satanica, ma in realtà sono state le religioni patriarcali a portare la misoginia. (Camilla Sernagiotto, vice.com)
La solita minestra rancida e acida della narrazione del patriarcato colpevole di tutti i mali del mondo…
In un’altra intervista ancora a vice, la capa dell’USI ripete il solito refrain:
Il satanista sa a prescindere che testi come la Torah, la Bibbia o il Corano non possono essere considerati fonti veritiere o attendibili. Questo perché sa che i culti patriarcali (come appunto ebraismo, cristianesimo e islamismo), hanno rubato e tratto spunto da culture pagane ben più antiche di loro.
Ma c’è un punto che emerge patentemente dalle parole di Jennifer “Crepuscolo” Mezzetta: Satana è un essere concreto, reale, materiale. Solo gli stolti affermano che Satana non esiste.
Anton LaVey – fondatore della Chiesa di Satana – affermava rettamente che Satana è corpo e materia, non è una mera metafora.
Al riguardo sempre Vice (sic!), un media che sta dando enorme risalto non solo al transfemminismo e al transessualismo, ma soprattutto al Neosatanismo, dà voce anche al Satanic Temple. Chapeau.
Satana si è ipostatizzato negli USA. È una sorte di Mente Alveare che, controllando gli Stati Uniti, controlla tutte le sue Colonie come l’Italia.
La guerra che i servi della UE e della NATO stanno conducendo fin dal 2014 contro la Russia, fin dal Golpe di Euromaidan organizzato da Soros, Obama, Nuland, è una guerra contro l’ultima Roccaforte del Cristianesimo, dopo che l’elezione-farsa di Bergoglio ha portato sul soglio petrino un Servo del Male.
Ciò rende la risposta – fortunatamente vittoriosa al momento – della Russia alla NATO, un’organizzazione aggressiva e bellicista che controlla totalmente la junta nazigolpista di Kiev, un fatto esistenziale ed esoterico insieme:
Se l’Impero del Male Americano, la NATO, i vassalli della Nazi-UE, dovessero vincere contro la Russia Cristiana, si spalancherebbero sulla Terra le Porte dell’Inferno e per l’Umanità la sorte sarebbe presto segnata.
LILITH E FEMMINISMO
Nel 1972, la teologa Judith Plaskow ha contribuito a far sì che questa interpretazione raggiungesse la propria apoteosi culturale scrivendo una parabola intitolata The Coming of Lilith. Invece di dipingere Lilith come una ruba-bambini, cattiva e ribelle, Plaskow ha cercato di spiegare la sua versione della storia: Lilith semplicemente non voleva essere comandata a bacchetta da Adamo, che vedeva come suo pari, quindi è fuggita, ma solo per essere violentemente attaccata in sua assenza. Il racconto di Plaskow si conclude con Lilith che incontra Eva e l’aiuta ad allargare la propria visione delle cose “finché il legame della sorellanza nacque tra di loro.”Da quel momento, la posizione di Lilith come icona femminista era consolidata. Nel 1976, ci fu il lancio della rivista Lilith Magazine, che si dichiarava fieramente “Indipendente, ebraica & apertamente femminista”. Nel primo numero, la femminista e attivista ebrea Aviva Cantor Zuckoff scrisse un editoriale in cui spiegava perché un giornale moderno prendeva nome da un demone antico. “Lilith è una donna potente… riconoscendo la rivolta di Lilith e raccontando le sue vendette, anche i creatori del mito riconoscono il potere di Lilith,” aveva detto. “Anche se accettiamo le vendette di Lilith… possiamo vederle come un’auto-difesa contro la dominazione maschile e come una conseguenza dell’aver dovuto lottare da sola, secolo dopo secolo, per la sua indipendenza.” (Sarah Lyons, vice.com, enfasi aggiunta)
Dio è stato considerato Donna agli albori dell’Umanità,
Diversi antropologi sostengono […] che le società del Paleolitico superiore fossero regolate da una struttura matriarcale, in cui le donne erano a capo delle famiglie e della società. Stone spiega che queste comunità osservavano il culto degli antenati, e quindi “il concetto del creatore della vita umana potrebbe esser stato formulato a partire dall’immagine di una donna, prima e ancestrale antenata dell’intero clan.” In altre parole, credevano nelle Divine Antenate. Infatti, gli antropologi che negli ultimi due secoli hanno studiato i rituali delle comunità paleolitiche hanno ritrovato moltissime statuette votive di donne incinte in Europa, Medio Oriente e India—alcune di queste risalgono anche al 25000 a.C.—che testimonierebbero il culto della divinità femminile. (Christobel Hastings, vice.com)
SOROS, TRANSFEMMINISMO, MICROFEMMINISMO E RUMENTA VARIA
Il Capitalismo Totalitario dei Soroi (esattamente come il Liberalismo di Sinistra, come viene rettamente definito da un’esponente della Vera Sinistra, Sahra Wagenenknecht) è in entanglement quantistico con movimenti assolutamente minoritari ed effimeri – ma tonitruanti e aggressivi – come il transfemminismo, il transessualismo, il transecologismo di Greens, Grünen, Verdi et similia.
Il femminismo ha attraversato diverse ondate, tra le molte (e molti) “influencer” che negli ultimi anni ne hanno fatto materiale di divulgazione e le questioni affrontate nei circoli ristretti dei movimenti, finalmente è diventato pure un micro fenomeno da praticare ogni giorno. Il micro feminism è infatti l’ultimo trend sul social TikTok: sotto questo hashtag (#microfeminism) sono molte le utenti che raccontano piccoli e meno piccoli gesti con i quali respingono frasi sessiste, comportamenti sessisti e offensivi e soprattutto le discriminazioni sul posto di lavoro.
A dare il via alla tendenza pare sia stata la produttrice e conduttrice televisiva Ashley Chaney con un post intitolato “ragazze ragazze, edizione aziendale” accompagnato dall’hashtag #microfeminism. Nel suo videoha spiegato che segnalerà le microaggressioni sul posto di lavoro e ha spinto le donne a condividere anche loro le piccole azioni che intraprendono o intraprenderanno per combattere il divario di genere. Un’altra utente di Tik-Tok, Ella Lowgren, ha pubblicato un video sotto lo stesso hashtag in cui spiegava che sta sfidando il comportamento dei colleghi uomini durante le riunioni: “Nelle riunioni spesso sono interrotta dagli uomini, ho deciso che li interromperò a mia volta, ma non interromperò mai un’altra donna mentre parla”.
“I negazionisti della cultura patriarcale molto spesso dipingono il femminismo come una tematica estrema e divisiva – commenta Karen Ricci, scrittrice e creatrice del canale Cara, sei maschilista! – in Italia è ancora raro sentire pronunciare la parola Femminismo nei canali di comunicazione mainstream senza scaturire polemica e antipatie. Ma se cerchiamo di tradurre le teorie femministe in un linguaggio quotidiano arriveremmo a proposte molto concrete per un cambiamento verso l’equità di genere (e non solo). (alfemminile.com)
Breviter, siamo passati dalla Narrazione Cacotopica dei Verdi che vorrebbero condannare all’esecuzione capitale i “Negazionisti del Clima” alle microfemministe che agognerebbero mandare in novelli Konzentrationslager tutti i maschi eterosessuali perché “Negazionisti della Cultura Patriarcale”.
Nel contempo, una multinazionale asservita e funzionale al Nazismo-Satanismo-Capitalismo dei Soroi, la Disney, alla faccia dell’inclusione, impedisce l’assunzione di maschi eterosessuali bianchi.
Un gruppo di vecchie femministe Eco-Allarmiste, le KlimaSeniorinnen Schweiz, dotandosi di una sentenza della CEDU (Corte Europea dei Diritti dell’Uomo) erano convinte di aver messo sotto scacco l’unico Paese Europeo rimasto Libero e Democratico, la Svizzera.
Invece il Parlamento Svizzero ha respinto al mittente tale richiesta inusitata, inaudita e non vincolante.
Ecco quanto scrive il giornaletto dei Sorosiani Elkann-Agnelli, Repubblica:
Le signore del clima che avevano vinto a Strasburgo hanno perso nel loro paese, la Svizzera. Il Parlamento svizzero ha infatti respinto una sentenza della Corte europea dei diritti dell’uomo (CEDU) che ad aprile aveva stabilito che il Paese aveva violato la Convenzione europea dei diritti dell’uomo: non stava facendo abbastanza per contrastare il cambiamento climatico. Si era trattato di una sentenza storica, dato che era la prima volta che uno stato veniva condannato in una causa sul clima riconoscendo che le mancate misure a tutela dell’ambiente sono una violazione dei diritti umani.
Precisiamo che gli unici Diritti Umani protetti in Uccidente-Occidente sono quelli stabiliti e imposti dalla Cabala Mondiale dei Soroi.
Non avrai altro Diritto se non quelli stabiliti dal Capitalismo Totalitario.
Erano state proprio 2.500 signore che si erano riunite in un’associazione KlimaSeniorinnen Schweiz (Anziane per il clima) a presentare ricorso sostenendo che il governo avesse violato i loro diritti venendo meno agli impegni sul tema.
Dopo cento anni ritorna in auge la propaganda menzognera à la Joseph Goebbels.
Proprio nello stesso momento in cui il servizio meteo dell’Unione europea Copernicus aveva segnalato che mai era stato registrato un marzo così caldo come quello del 2024.
BLABLABLA…
Entrambe le camere che formano il parlamento svizzero invece hanno sostenuto di non dover intervenire. Non solo hanno risposto che il paese disporrebbe già di un’efficace strategia di contrasto al cambiamento climatico, ma anche che la Corte avrebbe espresso un giudizio al di fuori della sua giurisdizione. […]
Ma cosa succede se il paese si rifiuta di attenersi alla richiesta della CEDU?
Assolutamente niente e la Svizzera crea un precedente prezioso, a cui tutti gli altri Stati dovrebbero attenersi in modo stringente.
Esattamente come le sentenze CEDU, anche la cosiddetta “Unione Europea” è solo frutto di accordi intergovernativi, dei cd. Trattati di Maastricht e Lisbona, che possono essere denunciati e disapplicati in qualsiasi momento, essendo in patente contrasto con la Costituzione Italiana e contro le più elementari norme di Libertà e Democrazia Civile e Sociale.
Scrive rettamente Giorgio Agamben, filosofo e costituzionalista, particolarmente inviso ai pennivendoli dei “giornaloni” italioti:
È probabile che ben pochi fra coloro che si apprestano a votare per le elezioni europee si siano interrogati sul significato politico del loro gesto. Poiché sono chiamati a eleggere un non meglio definito «parlamento europeo», essi possono credere più o meno in buona fede di star facendo qualcosa che corrisponde all’elezione dei parlamenti dei paesi di cui sono cittadini. È bene subito chiarire che le cose non stanno assolutamente così. Quando si parla oggi di Europa, il grande rimosso è innanzitutto la stessa realtà politica e giuridica dell’Unione europea. […]
Mi riferisco al fatto che dal punto di vista del diritto costituzionale, l’Europa non esiste: quella che chiamiamo «Unione europea» è tecnicamente un patto fra stati, che concerne esclusivamente il diritto internazionale. Il trattato di Maastricht, entrato in vigore nel 1993, che ha dato la sua forma attuale all’Unione europea, è l’estrema sanzione dell’identità europea come mero accordo intergovernativo fra Stati. […]
È significativo che il testo che va sotto questo nome [di Costituzione Europea], elaborato da commissioni di burocrati senza alcun fondamento popolare e approvato da una conferenza intergovernativa nel 2004, quando è stato sottoposto al voto popolare, come in Francia e in Olanda nel 2005, è stato clamorosamente rifiutato. Di fronte al fallimento dell’approvazione popolare, che di fatto rendeva nulla la sedicente costituzione, il progetto fu tacitamente – e forse bisognerebbe dire vergognosamente – abbandonato e sostituito da un nuovo trattato internazionale, il cosiddetto Trattato di Lisbona del 2007.
Dal punto di vista della sua pretesa costituzione, l’Unione europea non ha pertanto alcuna legittimità. È allora perfettamente comprensibile che una entità politica senza una costituzione legittima non possa esprimere una politica propria. La sola parvenza di unità si raggiunge quando l’Europa agisce come vassallo degli Stati Uniti, partecipando a guerre che non corrispondono in alcun modo ad interessi comuni e ancor meno alla volontà popolare. L’Unione europea agisce oggi come una succursale della NATO (la quale NATO è a sua volta un accordo militare fra stati). (segue link)
Ha totalmente ragione Sahra Wagenknecht ad affermare che solo negli Stati Nazionali è possibile difendere Libertà Sociali e Democrazia, mentre nella UE, mera cassa di risonanza dell‘Impero Nazista Americano ciò non avviene e giammai è avvenuto.
E come potrebbe essere diversamente se, in aperto sfregio al principio della separazione dei poteri di Montesquieu, la Commissione Europea assomma sia il Potere Legislativo che Esecutivo e che la Procura Europea (EPPO) può essere minacciata e ricattata impunemente dalla von der Leyen, malgrado le numerose inchieste a carico suo e della sua Commissione?
In ogni caso, l’inserimento dell’EPPO era stato contestato dall’avvocato che ha fatto partire il caso Pfizergate, poiché propedeutico all’affossamento delle indagini sulla furfantessa:
In una lettera visionata da Euronews l’avvocato che ha fatto partire il Pfizergate ha chiesto al Consiglio europeo di costringere alle dimissioni il capo dell’esecutivo Ue Ursula von der Leyen e il resto dei suoi commissari.
La lettera dell’avvocato responsabile del Pfizergate è stata indirizzata a tutti i 27 leader dell’Unione europea e a Manfred Weber, presidente del Partito Popolare Europeo (Ppe) di Ursula von der Leyen. La sua ricezione è stata registrata ieri (29 maggio) al Consiglio europeo. […]
Il caso riguarda la divulgazione di telefonate e messaggi di testo scambiati tra la Presidente della Commissione e l’amministratore delegato di Pfizer, Albert Bourla, attraverso i quali entrambe le parti hanno negoziato i contratti per i vaccini durante la pandemia da Covid-19.
A seguito di una denuncia penale presentata da Frédéric Baldan, un lobbista belga che si occupa di relazioni commerciali tra Cina e Ue, le autorità belghe hanno avviato il caso all’inizio del 2023. Successivamente, i governi di Ungheria e Polonia si sono uniti al processo.
La von der Leyen ha continuato a “rifiutarsi ostinatamente di rivelare i contratti per l’acquisto dei vaccini Covid […] e i messaggi elettronici che ha scambiato con il signor Bourla, amministratore delegato di Pfizer”, secondo la lettera che afferma che le sue azioni hanno offeso “la morale pubblica” e “infrangono la legittima fiducia che i cittadini dovrebbero poter avere in tutti i membri della Commissione europea“.
Il querelante ha chiesto ai leader “di deferire la questione alla Corte di giustizia affinché ordini le dimissioni obbligatorie e la decadenza dei diritti pensionistici non solo della signora von der Leyen ma anche di tutti i commissari europei che compongono la sua Commissione”. (euronews.com)
Il bello è che il peggior presidente di Commissione che la UE abbia mai avuto nella sua storia, la Leyen appunto, ha l’incredibile faccia tosta di ricandidarsi alla presidenza. Al fine di dare il colpo di grazia ai diritti sociali ed economici dei cittadini europei, favorendo platealmente le Megacorporations angloamericane.
Anche Corte dei Conti UE e Ombudsman tentano vanamente di inquisire Ursula von der Leyen per i suoi gravi crimini, mentre i nani politici europei hanno raggiunto un accordo proprio sul suo nome!
Tra questi anche la Fintasinistra di S&D europei di cui fa parte il Partito di Destra – PD, il partito dell’armocromata difensora dei Diritti LGBTQ+, Elly Schein.
Probabilmente, anche i Melonians di FDI voteranno la furfantessa baronessa, dimostrando che PD e FDI sono le due facce della stessa medaglia!
E, comunque, una mano lava l’altra!
Il giornalista investigativo Adrian Onciu ha rivelato che Heiko von der Leyen è l’attore principale del business Pfizer per la fornitura ultramiliardaria dei vaccini killer alla UE, ma la mogliettina, la presidente della Commissione UE, se ne frega!
Come il marchese del Grillo, anche la baronessa teutonica che più degli altri odia la Libertà dei Popoli Europei, se la ride della Giustizia e può ripetere la smargiassata: «Io so’ io e voi non siete un cazzo!»
Ma quando entrano in campo USA e NATO tutti i nani politici europei, così arroganti, si appecoronano e si genuflettono.
Infatti la Commissione Europea guidata dalla Baronessa Furfantessa Leyen è totalmente subordinata e sottomessa alle Direttive Cacotopiche e Neonaziste dell‘Impero del Male USA e del Deep State Americano di George Soros.
SAHRA WAGENKNECHT CONTRO IL FASCISMO DEGLI ISTERICI TRANSFEMMINISTI E TRANSESSUALISTI E DELLA SINISTRA ALLA MODA
Wagenknecht lo definisce Liberalismo alla Moda (Lifesyle Linke), la filosofa Nancy Fraser Neoliberismo Progressista.
Io lo definisco Necroliberismo, quel turpe agglutinato della Finta Sinistra che spazia dai NaziDEM USA ai Laburisti, dai Socialisti-Socialdemocratici europei a SPD e Verdi, fino al PD.
Tutti fascisti del XXI secolo in giacca e cravatta!
La battaglia, però, non riguarda solo nomi e monumenti sulla cui valenza si potrebbe davvero discutere. Non si arresta neppure davanti a libri e film popolari o persino ai classici del pensiero filosofico. I romanzi di Mark Twain e il libro per bambini Pippi Calzelunghe vengono già da tempo pubblicati in una versione rivista perché alcuni passaggi e termini urterebbero la sensibilità dei bambini e dei ragazzi del nostro tempo.
La richiesta di molti attivisti di vietare il grande classico hollywoodiano Via col vento, premiato con otto Oscar, finora non ha invece, con loro sommo disappunto, trovato ascolto.
Anche Immanuel Kant e Jean-Jacques Rousseau vengono ancora letti all’università nei seminari di filosofia, sebbene questi due pensatori illuministi siano stati da tempo smascherati entrambi come razzisti nei circoli di sinistra. Non molto tempo fa alla Humboldt-Universität di Berlino è dovuta intervenire la polizia perché alcuni studenti stavano impedendo lo svolgimento di un seminario in cui si volevano appunto discutere testi di Kant e Rousseau.
Altrettanto resistente si è rivelato finora Georg Wilhelm Friedrich Hegel, il più importante esponente della filosofia classica tedesca, sebbene alcuni passi delle sue opere, a detta di certi intellettuali della sinistra italiana, svelino la sua natura indubbiamente sessista, cosa che ha stimolato in Italia una campagna su Facebook dal titolo Sputiamo su Hegel. (S. Wakenknecht, “Contro la Sinistra Neoliberale”, Fazi Editore)
Nella loro furia iconoclasta, transfemministe, transessualisti, Ecofascisti, Sturmtruppen di Soros (Antifa e Black Lives Matter), hanno ripristinato i nazistici Bücherverbrennungen, dando alle fiamme libri di autori scomodi (come Dahl, Rowling e financo Grandi Filosofi), hanno bruciato Cattedrali e sbbattuto statue della Madonna, San Michele e Gesù Cristo (perché bianchi e “Patriarcali”) [sic!].
Diego Fusaro spiega perché la Sinistra Necroliberista radical chic odia tanto Hegel e Marx e crede di vivere in un eterno presente (cfr. “La Fine della Storia” di F. Fukuyama), quello Capitalistico, che è speculare all’eterno presente dell’Inferno dominato da Satana.
Nella loro dissennata insensatezza, Sinistra alla moda e Gauche Caviar, si sono letteralmente schiacciate sui dogmi del Liberalesimo, una religione anticristica e antiumana che pretende di assoggettare l’Umanità, in sæcula sæculorum, ad un irrazionalismo relativistico e nichilista di stampo nietzschiano, che pretende che «Dio è morto» e che sarebbe davvero nato l’«Oltreuomo» o «Superuomo», iconizzato dalla follia antropologica ed epistemologica conosciuta come Transumanesimo.
Hegel affermava che
«La Verità nella filosofia significa questo, che il concetto corrisponde alla realità.»
Ma i “Filosofi” che dettero linfa al Nazionalsocialismo come Schopenhauer e Nietzsche odiavano l’afflato epistemologico hegeliano.
Hegel sarà uno dei principali bersagli polemici delle filosofie dell’esistenza e delle filosofie irrazionalistiche del secondo Ottocento. Arthur Schopenhauer, tra questi, definì Hegel «un ciarlatano di mente ottusa, insipido, nauseabondo, illetterato, che raggiunse il colmo dell’audacia scarabocchiando e scodellando i più pazzi e mistificati non-sensi». Schopenhauer sostenne che, se si volesse istupidire un giovane, basterebbe fargli leggere le opere di Hegel per renderlo inetto a pensare. […]
Anche Friedrich Nietzsche, che per molti versi eredita la lezione di Schopenhauer, critica duramente la filosofia hegeliana. (Wikipedia)
Soprattutto il «nazista privo di rimorsi» M. Heidegger aveva in uggia Hegel, e la sinistra decostruzione di Jacques Derrida, un vero e proprio virus cognitivo, è figlia della filosofia heideggeriana.
la decostruzione è una conseguenza della riflessione filosofica di Martin Heidegger. Infatti il progetto della seconda sezione di Sein und Zeit (Essere e tempo) – rimasta alla fase di mera progettazione, per la caratteristica inadeguatezza del linguaggio della metafisica – risuonava come una “distruzione della storia dell’ontologia”. (Wikipedia)
Hitler e Goebbels affermavano che
Urla una menzogna all’infinito e la gente finirà col crederti.
È per siffatto motivo che la filosofa H. Arendt definiva tale manipolazione defattualizzazione della realtà, cioè la sostituzione continua e totale della realtà fattuale con le menzogne di regime.
Filosofi del Liberalismo di Sinistra come Foucault e il citato Derrida si sono abbeverati totalmente alle fonti avvelenate della filosofia e della propaganda nazista.
I filosofi francesi sopracitati… volevano rivoluzionare i rapporti di forza sociali per mezzo della lingua. Se, infatti, non esiste alcuna realtà al di fuori di quella costruita linguisticamente, anche la differenza tra vero e falso viene a perdere di senso. I poststrutturalisti, per questo motivo, lavoravano con grande enfasi alla decostruzione di tutti i termini e di tutte le tesi che rivendicassero qualsiasi pretesa di oggettività. (S. Wagenknecht, cit.)
Hegelianamente esistono in biologia solo due sessi: maschio e femmina. Riconoscere un’infinità di percezioni sessuali (“Io oggi, pur con pene e barba, metto i tacchi a spillo e mi percepisco lesbica e voglio scopare donne, domani chissà”) è sintomo di una DEMoniaca società marcia e putrefatta, come è attualmente quella Uccidentale.
La filosofa Arendt sottolineava esplicitamente il significato esistenziale della Verità. La Verità «è la terra sulla quale stiamo e il cielo che si stende sopra di noi».
Oggi, in Uccidente, leggiamo dalla carta igienica e dalla spazzatura digitale rilasciate da pennivendoli e leccons di regime che i Russi combatterebbe in Ucraina con pale del XIX secolo, mentre in realtà la KONTRNASTUP, la “controffensiva” lanciata dalla junta nazigolpista del tossicomane Zelenskyy ha portato alla morte di oltre 500.000 combattenti ucraini e alla liquidazione di tutte le “wunderwaffen” della NATO.
Gli irrazionalisti Liberali di Sinistra (se preferite, Sinistra alla Moda, Gauche Caviar, Radical Chic…) sono convinti come Hitler negli Ultimi Giorni di Berlino, di poter sostituire le Menzogne alla Realtà. La Verità è Realtà (Dasein), checché ne dica la propaganda dell’Impero Nazista Americano e delle sue colonie occidentali come l’Italia.
È per siffatti motivi che i Liberali di Sinistra sono infinitamente più vicini alle ideologie aberranti del Nazionalsocialismo che non all’Hegelismo o al Marxismo.
E se i Nazisti Hitleriani facevano sparire fisicamente i corpi di chi non si conformava al Pensiero Unico di allora, gli attuali Führer del Web come Zuckerberg fanno sparire metaforicamente chi si oppone al Pensiero Unico Dominante bannandolo e facendone sparire tutti i link relativi su Google. Una morte simbolica ma ugualmente efficace.
LE MANIPOLAZIONI DEL CAPITALISMO TOTALITARIO E ASSOLUTO DEL MILIEU ANGLOAMERICANO
Il Capitalismo-Satanismo dei Soroi manipola i movimenti minoritari transfemministi, transessualisti, immigrazionisti, eco-allarmisti, vendendo tutto come enormi feste, a cui partecipano però sempre e solo esigue minoranze.
Come scrive S. Wagenknecht nel suo già citato saggio,
Mentre molti commenti euforici sui giornali hanno parlato nel momento culminante della protesta di una politicizzazione delle nuove generazioni, i numeri reali sono molto diversi.
In realtà più dell’80% dei giovani tra i diciotto e i ventinove anni non ha mai partecipato a uno sciopero a scuola o a una manifestazione di Fridays for Future. Appena il 4,5% vi ha partecipato più di cinque volte, il 7,6 soltanto due.Milieu esclusivo
A partecipare sono stati dunque relativamente in pochi, e per di più tutti provenienti da un milieu piuttosto esclusivo. Nelle inchieste, circa due terzi degli studenti liceali e universitari presenti hanno dichiarato di appartenere a un ceto sociale elevato. Si è trattato dunque di un «movimento dei benestanti», concentrato nei licei e nelle università.
Erano infinitamente più affollati e seguiti i raduni-feste della NSDAP hitleriana a Norimberga, ove era tutto uno sventolio di bandiere rosse-nere-bianche dei nazisti, che si contrappongono all’attuale esibizione politically correct delle bandiere arcobaleno dei transessualisti.
Cambiano i tempi, cambiano i colori, ma non cambia la manipolazione e il controllo del Pensiero, dal Totalitarismo hitleriano di ieri, al Totalitarismo del Liberal-capitalismo di oggi.
Beninteso, non si può dire che questa nuova sinistra alla moda rifugga dal conflitto in quanto tale. Il problema è che non di rado esso è rivolto verso l’obiettivo sbagliato. Come osserva Wagenknecht, in effetti «la sinistra alla moda risulta poco simpatica anche perché, pur sostenendo una società aperta e tollerante, mostra di solito nei confronti di opinioni diverse dalle proprie un’incredibile intolleranza, che non ha nulla da invidiare a quella dell’estrema destra. […]
Di questo atteggiamento intollerante e presuntuoso (non per caso il titolo originale del libro è Die Selbstgerechten, ossia ‘I presuntuosi’) la stessa Wagenknecht offre diversi esempi. Ne ripropongo uno che reputo significativo. Nel 2019 i giovani di Fridays for Future che si erano radunati in corteo a Lausitz (nell’Est della Germania) per richiedere l’uscita dal carbone si videro
marciare contro i circa mille abitanti del paese, che intonavano i canti dei minatori. E non trovarono nulla di meglio da fare che insultare queste persone– i cui mezzi di sussistenza dipendevano dalla miniera di carbone – con l’appellativo di “nazi del carbone”.Le etichette dispregiative che la sinistra liberale e alla moda ama applicare ai propri avversari coprono del resto un ampio ventaglio di posizioni: «Chi si aspetta che il proprio governo si occupi prima di tutto del benessere della popolazione interna e la protegga dal dumping internazionale e da altre conseguenze negative della globalizzazione – un principio, questo, che per la sinistra tradizionale sarebbe stato ovvio – viene oggi etichettato come nazionalsociale, a volte persino con il suffisso -ista» (quindi “nazionalsocialista”, cioè nazista).
E ovviamente «chi non trova giusto trasferire sempre più competenze dai parlamenti e dai governi prescelti a un’imperscrutabile lobbycrazia a Bruxelles è di certo un antieuropeo». Anche in Italia, come sappiamo, chi desidera che l’immigrazione sia regolamentata è un razzista, chi ritiene che il Trattato di Maastricht e la moneta unica abbiano molto nuociuto ai lavoratori e alla nostra economia è un “nostalgico della liretta” e probabilmente un “rossobruno”, chi dubita della sensatezza della conversione forzata dai motori a scoppio all’elettrico è un “negazionista del clima”, chi ritiene che lo Stato debba recuperare alcune sue fondamentali prerogative è una persona fuori dal tempo quando non direttamente un fascista. (Prefazione di Vladimiro Giacché al Libro di Sahra Wagenknecht, cfr. supra)
I Nazisti-Satanisti-Capitalisti vogliono ulteriormente aumentare da noi la deflazione salariale, pur essendo l’Italia il Paese dai salari più bassi d’Occidente.
Sempre dal giornaletto necroliberista Repubblica:
Un’analisi condotta in occasione della Giornata mondiale del rifugiato e che mette in luce come Unione europea e Italia non riconoscano la necessità di garantire maggiore protezione a chi si sposta e si sposterà per fuggire da luoghi divenuti invivibili. Per ActionAid c’è solo una strada: “L’Italia deve rafforzare la protezione per chi si muove in risposta ai disastri, al cambiamento climatico e al degrado ambientale”. L’unica possibilità per mettere in sicurezza chi scappa da alluvioni e siccità è ampliare per queste popolazioni il permesso di soggiorno, includere tra le motivazioni quello per calamità. [sic!]
Eh, certo. Gli Italiani devono sbrigarsi a togliersi dalle balle per permettere all’Open Society di Soros di accogliere l’Esercito Industriale di Riserva.
Soros-Obama-Clinton hanno insediato il servo dell’Antikeimenos, Bergoglio, sul soglio vaticano, i supermiliardari Soroi assoldano i movimenti minoritari transfemmisnisti, transessualisti, transecologisti, per i loro turpi interessi, ma arriva il redde rationem.
“Il castoro, inseguito dai cacciatori che vogliono strappargli i testicoli, dai quali si estrae la medicina, si strappa i testicoli per salvarsi la vita.”
Come il castoro, il blocco neoliberista è pragmatico. Tra la sua vita e i suoi testicoli, non esiterà mai a sacrificare questi ultimi per preservare ciò che può della prima. Antonio Gramsci ne era perfettamente consapevole ed è per questo motivo che cita questa favola di Esopo nel terzo dei suoi quaderni di prigionia.
Come nel periodo tra le due guerre, la classe borghese è in piena disintegrazione egemonica, è “satura”: non solo non si espande più, ma si sta disintegrando; non solo non assimila nuovi elementi, ma perde una parte di sé” [3] . Quindi è matura per la castrazione volontaria? Lo scioglimento dell’Assemblea nazionale pronunciato da Emmanuel Macron in risposta alla disfatta del suo campo alle elezioni europee sembra indicarlo. […]
In effetti, la favola del castoro è ben lungi dall’essere alle nostre spalle. Di fronte all’inconfutabilità della propria crisi esistenziale, il blocco neoliberista francese cerca di mantenere la propria egemonia a costo di una soluzione esplicitamente regressiva. E la sua radicalizzazione autoritaria negli ultimi anni ha già aperto possibilità finora inimmaginabili nell’ipotesi che l’estrema destra salisse al potere il prossimo luglio. […]
Per quasi trent’anni, il mondo ha vissuto sotto l’impero di un blocco storico pienamente neoliberista . L’onda è partita dal mondo anglosassone, dove si chiedeva esplicitamente la deregolamentazione e l’imposizione dell’idea di mercato come principio primo di tutte le cose. Al contrario, l’ondata si è imposta in Europa senza clamori attraverso una tacita conversione delle élite socialdemocratiche continentali all’inevitabilità del regime capitalista, ed è stata alternativamente accompagnata dalle maggioranze di sinistra e di destra in forme più o meno blande. […]
Così, aderendo ai temi identitari e di declino dell’estrema destra, avvalorando la fantasmagorica minaccia di un’obiettiva alleanza tra rossi e verdi determinata a rovesciare le istituzioni, dissolvere l’ordine repubblicano e fare della Francia il Venezuela dell’Europa, il blocco borghese ha già strappato un testicolo. Come ha diagnosticato Theodor W. Adorno, il ritorno di questo “lessico della paura” contro le minacce fantasticate segnala un tratto caratteristico dei processi di fascistizzazione. Perché è di questo che si tratta. (
Il nuovo Fascismo rischia di tagliare entrambi i coglioni al Capitalismo Totalitario dei Soroi. Ma, sopra ogni cosa, anche di riportarci alla distopia satanica del Nazifascismo.
Il Nazifascismo di una Fintasinistra guerrafondaia, Neoliberista, Inclusiva, Transfemminista, Transessualista, Neosatanista
Una Fintasinistra che ci sta portando dritti alla Terza Guerra Mondiale.
In una Germania in piena recessione e colpita da una crisi sociale, la sorpresa alle prossime elezioni europee potrebbe essere il nuovo partito Bündnis Sahra Wagenknecht (BSW, Alleanza Sahra Wagenknecht), guidato appunto dalla ex leader di Die Linke.
Obiettivo di Wagenknecht, storico volto della sinistra tedesca, è strappare il voto di cittadini estremamente critici verso le politiche del governo Scholz, formato dai partiti appartenenti all’Ampelkoalition (Spd, Verdi e liberali), dall’astensionismo e dal sostegno ad Alternative für Deutschland.
Tuttavia, il bersaglio preferito della lista BSW è il partito dei Verdi (Bündnis 90/Die Grünen), guerrafondaio e intransigente sulla transizione ecologica. Queste due caratteristiche rendono i Verdi tedeschi il partito più “anti-popolare” sulla scena politica, i perfetti “Selbstgerechten” (presuntuosi) ritratti nel libro del 2021 scritto proprio da Sahra Wagenknecht (tradotto in Italia con il titolo “Contro la sinistra neoliberale”).
BSW si caratterizza, inoltre, per un diverso approccio verso la Russia, volto alla distensione e alla ricerca di un equilibrio tra la Germania e Mosca. Questo tema è stato affrontato, con la consueta lucidità, da un articolo, comparso sui giornali Frankfurter Rundschau e The New Statesman, scritto dal Prof. Wolfgang Streeck, già direttore del Max-Planck-Institut für Gesellschaftsforschung. Si ripropone il testo dell’articolo tradotto in italiano. (sinistrainrete.info, segue link)
di Federico Musso
In una Germania in piena recessione e colpita da una crisi sociale, la sorpresa alle prossime elezioni europee potrebbe essere il nuovo partito Bündnis Sahra Wagenk…
BARBIE, IL FILM TRANSFEMMINISTA CHE PROPAGANDA LA SPAZZATURA NAZI-WOKE DEL CAPITALISMO-SATANISMO
“Barbie”, il film demente e demenziale diretto da Greta Gerwig, è mera propaganda del Capitalismo-Satanismo dei Soroi.
Anche Shakira l’ha giustamente stigmatizzato: «I miei figli l’hanno odiato. L’hanno percepito come un’evirazione».
Trattandosi di defattualizzazione-decostruzione di matrice Nazi-Woke, finanziata dal Pensiero Unico imposto dai Soroi, siffatta nequizia è anticristica e – ça va sans dire – contro gli uomini e contro l’Umanità.
“C’era una volta” il femminismo, poi sono arrivate la comunicazione pubblicitaria e le semplificazioni programmate e programmatiche della cultura popolare e mediatica contemporanea: le frasi fatte, le parole d’ordine, gli slogan. […]
Con questo film, Greta Gerwig si pone l’obiettivo di ribaltare ironicamente le dinamiche di genere: mentre nel mondo reale vige il patriarcato, a Barbieland sono le donne a comandare e gli uomini appaiono come soprammobili da spiaggia senza cervello.
La parabola di Greta Gerwig, al contrario, si rivela spesso allineata alle logiche mediatiche e promozionali. D’altronde, come si può mai pensare di essere irriverenti proponendo le stesse dinamiche che ogni giorno migliaia di utenti già propongono sui social network? (Corrado Monina, segue link)
Già, la stessa manipolazione transfemminista la subiamo ogni giorno nei social network dei fascio-filantrocapitalisti Zuckerberg-Page-Brin et similia. Il Capitalismo-Satanismo che induce alla progressiva castrazione maschile e alla totale denatalizzazione umana. L’ouroboro che mangia la sua stessa coda. La Fine dell’Umanità.
Alla premiere del film sull’odiata bambolina con outfit rosa sgargiante c’è andata pure la ex di Damiano dei Maneskin, Giorgia Soleri. La quale conduce battaglie mainstream sul diritto di non piacere agli altri. Prima di lei era stata la femminista Alida Brill a far notare che le bambine giocando con la Barbie non pensavano più che il loro destino da grandi fosse quello di dare il biberon a neonati con le gote rigonfie come i bambolotti che portava Babbo Natale.
Tra l’altro il rosa non meriterebbe, di suo, tutto questo sdegno: più che risultare come discriminante di genere, infatti, è il risultato dell’annacquamento del rosso, il colore dell’amore e della passione, il colore con cui ci si sposava nel Medioevo prima che il più rassicurante bianco giungesse a dominare le cerimonie nuziali. (Annalisa Terranova, segue link)
Le femministe postmoderne non sono più in grado di discernere tra la realtà e la nube magellanica di menzogne prodotta dall’infocrazia cheirocratica fascista creata artatamente da Big Data (gli immondi GAFAM).
D’altro canto, come avrebbe detto J. Goebbels, «È la propaganda, non la verità, che plasma e dà vita alla realtà virtuale che viene percepita come vera da chi controlliamo e manipoliamo».
Qual è il tipico esempio di media mainstream italiano che defattualizza la Realtà sostituendo tutta la Realtà e tutta la Verità – in modo continuo e totale – con le Menzogne di Regime?
E sempre ad uso e consumo della propaganda decostruente e anticristica del Capitalismo Assoluto dei Soroi?
Esso è incontestabilmente il Völkischer Beobachter degli Elkann, “Repubblica”:
No, quello è il vaccino. pic.twitter.com/pm8yzZ24LP
— Aurora🧱 (@AuroraLittleSun) June 8, 2024
Un altro esempio di defattualizzazione della realtà nel milieu occidentale: Il Servizio per il Cambiamento Climatico di Copernicus, [ovviamente] implementato dalla Commissione Europea avrebbe osservato [sic!] che il maggio 2024 è stato il maggio più caldo mai registrato a livello globale. [sic!]
Beh, certo, immagino che siffatti portatori di termometri fossero già presenti 1 miliardo di anni fa.
O che avessero rilevatori di temperature almeno nel Paleolitico…
Secondo siffatti illuminati SuperScienziati e, a sentire gli schiccheracarte de’ noantri, le temperature sarebbero aumentate, in un solo anno, di 1,63°!
Rispetto al periodo pre-industriale, poi precisano. E quando sarebbe cominciato tale periodo? È del tutto ignoto. Magari fanno riferimento alla Glaciazione Würm…
L’anno prossimo, per godere di un fritto misto ci basterà andare in battigia. E pure gratis.
UAHAHAHAHA!
A seguire…
Infatti non se n’è accorto nessuno, in tutto il globo terracqueo.
Un po’ di “sano” terrorismo informativo ansiogeno (ovviamente da Repubblica) non guasta mai:
La Terra mai così calda! Da quando? Boh.
Dulcis in fundo, il Polo Nord Post-apocalittico. Poteva mancare Fanpage? Ovviamente no!
Ça va sans dire, l’imperterrita “Repubblica” non paga del doppio, addirittura triplica i fulmini al Polo Nord.
La Verità, per cotale foglio (rectius: rotolo), è una pinzillacchera.
È una gara a chi le spara più grosse. Presto leggeremo in un “giornalone” che sono centuplicati i rutti e le scoregge emesse da mucche e maiali nel 2024 a causa della crisi climatica antropica.
Le Stormtroopers della disinformazione Sorosiana ci propalano la propaganda manipolatoria che la temperatura media mondiale sarebbe aumentata di 1° in dieci anni, ma ora hanno portato la loro “realtà olografica” ad un incredibile parossismo – ben 1,63° in più solo dal 2023 – assecondate da sedicenti “istituzioni” globalizzate come l’ONU, bramose del potere derivante dalla propalazione dell’eco-ansia.
Al fine di comprimere sempre più Proteste e Libertà di Pensiero, Opinione, Espressione.
Problema-Reazione-Soluzione (cfr. Noam Chomsky).
Quella che segue è la propaganda di quello che è un media transfemminista globalista (Fanpage) totalmente omologato e appecoronato ai diktat e alle esigenze del Capitalismo Finanziarizzato e Globalizzante Angloamericano.
Siffatto è il tipico modus operandi della dis-informazione e della manipolazione utilizzati dai media mainstream uccidentali per CONTROLLARE le menti degli stupidi/e/Ə ed ottusi/e/Ə, a partire dalle Generazioni X, Y, Z.
Le Generazioni Zombie, afflitte in massa dall’Effetto Flynn inverso.
La Terra starebbe, a sentir costoro, diventando una sorta di Ribollita puteolente e la colpa è sempre e solo dei Maschilisti Tossici Patriarcali ed Eterosessuali, mica delle Transfemministe thunberghiane:
LE DONNE VERE REPULSANO LE FEMMINISTE POSTMODERNE
La stragrande maggioranza delle Donne Vere repulsa le femministe politically correct, che accettano financo che autoreferenziali “donne”, ma con tanto di pene, vengano inserite nelle sezioni femminili delle carceri d’Occidente.
La follia del politically correct e dell’ossessione per l’ideologia transgender – e per le minoranze in generale – dei liberal assume toni grotteschi e tragicomici negli Stati Uniti, dove tutto è partito. Demi Minor, 27 anni, “donna transgender” – ma biologicamente uomo – è stata trasferita nelle scorse settimane dall’Edna Mahan Correctional Facility for Women al Garden State Youth Correctional Facility, New Jersey, a un’altra struttura federale dopo aver messo incinta altre due detenute, come confermato dalle autorità della prigione. Minor, che sta scontando una condanna a 30 anni per omicidio colposo, si sente donna a tutti gli effetti ma la realtà biologica, ancora una volta, è più forte di qualsiasi ideologia e anche in questo caso si è ripresa i suoi spazi. […]
Nel 2021, al fine di seguire l’onda “woke” e ultra-progressista, lo Stato del New Jersey ha dato l’ok a un accordo che consente ai prigionieri di essere ospitati in un carcere maschile o femminile sulla base della loro identità di genere preferita, con buona pace della realtà biologica. Sei un uomo ma ti senti una donna? Puoi andare in un carcerte femminile in mezzo alle donne. A promuovere l’iniziativa pro-transgender è stata l’American Civil Liberties Union (ACLU) del New Jersey nel giugno 2021, associazione che, in passato, ha goduto dei finanziamenti e del sostegno milionario dell’Open Society Foundations del magnate liberal, George Soros. (Roberto Vivaldelli, segue link)
Infine, è vero che ci sono solo femminicidi e che «la Violenza ha sempre lo stesso sesso?»
I MOVIMENTI TRANSFEMMINISTI SONO FINANZIATI DAL MALE
Il Capitalismo è puro Male. Secondo il Maestro dell’esoterista Alice Bailey, Djwal Khul,
I Soroi rappresentano «la minaccia più grave per il genere umano, dominano la politica, comprano uomini eminenti in ogni nazione, si assicurano il silenzio con le minacce, il denaro e la paura, ammassano ricchezze e acquistano spuria popolarità con imprese filantropiche; le loro famiglie godono di tutti gli agi e di rado conoscono il lavoro, ordinato da Dio;
si circondano di bellezza, lusso e possessi e chiudono gli occhi alla povertà, all’infelicità, alla penuria di ogni genere, all’inedia e alla miseria dei milioni di uomini in mezzo a cui vivono; fanno beneficenza e osservano i doveri religiosi come balsamo per le loro coscienze o per evitare le tasse sul reddito; forniscono lavoro a migliaia di persone, ma badano che il salario sia tanto modesto da non consentire loro né agiatezza, né cultura». (A. Bailey, “I Problemi dell’Umanità”)
I Capitalisti Globali Soroi sono come le locuste bibliche: qualunque territorio ricco viene rapidamente spogliato di ricchezze e beni.
Tranchant il caso dell’Italia. Fino al 1992 era il Paese più ricco d’Europa, poi con il golpe giudiziario di Mani Pulite (eterodiretto da Henry Kissinger), l’attacco alla lira di Soros (agevolato dalle autorità monetarie che avrebbero dovuto impedirlo), la svendita dei beni pubblici (operata da Mario Draghi), la sottomissione alla moneta-sterco Euro (che ci è costata quasi 4.500 miliardi di euro!), la macelleria sociale (attuata da Monti-PD-Draghi e ora dall’Ultradestra di governo), siamo diventati il Paese più Povero della UE occidentale, con i salari più bassi e il ceto medio messo in ginocchio.
Eclatante il caso della città di Milano, in cui i prezzi degli immobili e affitti sono triplicati negli ultimi 10 anni. È una città sempre più gentrificata: quella che una volta era una città operosa e operaia è oggi un centro che possono permetterselo e goderselo solo i ricchi rentiers sfruttatori e parassiti assieme alle loro strapagate troie.
Il mese di giugno 2024 viene dichiarato il Pride Month 2024. La cloaca maxima del pennivendolame e del propagandume italiota già da anni aveva elaborato il termine impronunciabile di omolesbobitransfobia, La Giornata Internazionale contro l’Omofobia, la Bifobia, la Lesbofobia e la Transfobia (IDAHOBITL) si celebra ogni 17 maggio dal 2004.
La domanda da porsi è: perché il Capitalismo-Satanismo dei Soroi ha questo interesse sfrenato per attività sessuali abbastanza discutibili e piuttoste disgustose che vengono praticate solo da una piccolissima minoranza in Occidente (e ancor meno nel resto del Mondo)?
Perché gli psicopatici Capitalisti-Satanisti Soroi riversano miliardi di dollari per finanziare i “movimenti inclusivi” del transfemminismo?
Tutti i più famigerati Satanisti-Capitalisti, in primis Satan-Soros, finanziano i movimenti LGBTQ+ e la de-psicologizzazione e la desensibilizzazione delle generazioni più giovani, per favorire la crescita delle perversione non-binarie. Perché?
I finanziamenti del movimento transfemminista LGBTQ provengono da determinate fondazioni e organizzazioni, come la Open Society Foundations (OSF) di George Soros, per citare la più conosciuta. Meno conosciuta, ma particolarmente significativa è la Terasem Movement Foundation del transumanista Martine Rothblatt, “transessuale MtF”, ceo di United Therapeutics, multinazionale farmaceutica e biotecnologica, impegnata in nuove tecnologie biomediche e xenotrapianti, nel cui consiglio di amministrazione siede il noto transumansta Ray Kurzweill. […]
Rothblatt è anche membro della National Academies of Science, Engineering and Medicine, finanziato dal DARPA (Defense Advanced Research Projects Agency. […]
La Fondazione Tarasem investe in progetti di ricerca sulle nano e biotecnologie, cyborg-coscienza, criogenica e Intelligenza Artificiale promuovendo l’ideologia transumanista nel largo pubblico. Questa una delle sue accattivanti offerte: Programma BioFile: Conserva le tue cellule vive, con i loro orologi biologici fermati per un periodo di tempo indefinito. […]
Seguendo il progetto di caricamento della coscienza in un computer Rothblatt ha anche sviluppato un robot con il volto della moglie, Bina48, per raggiungere la trascendenza tanto agognata dai transumanisti. (Silvia Guerini, Acro-Polis)
Abbiamo la realizzazione dei sogni distopici e satanici di psicopatici e servi dell’Antikeimenos come Yuval Noah Harari, convinti di essere i nuovi Dèi e convinti soprattutto di essere gli uomini che hanno ucciso Dio, come ne La gaia scienza di Nietzsche, ove un folle annuncia la Morte di Dio e spinge gli uomini a creare il superuomo, anzi il transumano transfemminista.
Diciamo la Verità: l’1% della popolazione più ricca del mondo (circa 80 milioni di sociocidi), formato esclusivamente da criminali psicopatici e da Servi di Satana, punta a vivere in eterno, non prima di aver liquidato noi, circa otto miliardi di Veri Esseri Umani, come preannunciato nelle Georgia Guidestones, che finalmente qualche Cristiano saggio e coraggioso ha fatto saltare in aria.
Continuiamo con la lucida disamina di Silvia Guerini.
Ci sarebbe da chiedersi da cosa derivi questo interesse dei padroni universali a tutelare i diritti di una minoranza della popolazione.
Questi finanziatori spesso passano attraverso organizzazioni di finanziamento anonime come ad esempio la Tides Foundation, fondata e gestita da Drummond Pike. Grandi aziende, filantropi e organizzazioni possono inviare enormi somme di denaro alla Tides Foundation, che a sua volta fa in modo che giungano a destinazione in modo anonimo. La Tides Foundation crea un rifugio fiscale per le fondazioni e finanzia anche campagne politiche.
Questi finanziatori, insieme alle aziende farmaceutiche e al governo degli Stati Uniti, stanno inviando milioni di dollari a cause LGBTQ+. La spesa globale complessiva per LGBTQ+ è stimata in 424 milioni di dollari. Dal 2003 al 2013, i finanziamenti sono aumentati di oltre otto volte. […]
L’OSF [la Satanica Fondazione di George Soros] nel 2011-13 è stato il principale finanziatore della causa transgender seguito dalla Fondazione Arcus di Stryker e dalla Fondazione Tawani di Pritzker. […]
L’OSF promuove pienamente gli obiettivi degli attivisti transgender, sostiene che il sesso biologico deve essere sostituito dall’”identità di genere” soggettiva per includere opzioni «al di fuori delle categorie binarie di maschio e femmina», che l’identità non dovrebbe essere «governata da limiti di età» e sostiene l’accesso a «terapia ormonale, consulenza e interventi chirurgici per l’affermazione del genere» su richiesta includendo i bloccanti della pubertà per i giovani
L’operato di OSF non è una semplice influenza, bensì una precisa direzione verso l’affermazione dell’”identità di genere”, significato il suo rapporto pubblicato nel 2015 dal titolo: Licenza di essere te stesso: bambini e giovani trans all’interno del suo Programma di sanità pubblica. […]
La Planned Parenthood Federation of America [fondata dalla citata Luciferianista Fabiana ed ed Eugenetista M. Sanger] insieme alla la Fondazione Human Rights Campaign (HRC) ha avviato una campagna per rimodellare le narrazioni culturali della sessualità e della salute riproduttiva sulla base della riproduzione artificiale dell’umano. […]
Il presidente Biden, già vicepresidente di Obama, segue il sentiero che era già stato ben tracciato. Nel 2021 approva un disegno di legge in cui “l’identità di genere” prevale sui diritti delle donne basati sul sesso. Nel 2022 fa avanzare l’agenda transumanista firmando un “Ordine esecutivo sull’avanzamento dell’innovazione nelle biotecnologie” che prevede lo sviluppo di tecniche di ingegneria genetica «per essere in grado di scrivere circuiti per cellule e programmare in modo prevedibile la biologia nello stesso modo in cui scriviamo software e programmiamo computer», così come le tecnologie genetiche per «sbloccare il potere di dati biologici» utilizzando «strumenti informatici e intelligenza artificiale» […]
Nel 2013 Adrian Coman — un veterano della Open Society Foundations di George Soros — è stato nominato direttore del programma internazionale sui diritti umani presso la Fondazione Arcus, per guidare l’ideologia dell’”identità di genere” a livello globale. […]
Non può mancare nemmeno BlackRock, il cui CEO Larry Fink è co-presidente dei fiduciari della NYU Langone Health, che gestisce il Transgender Youth Health Program che offre supporto per «interventi medici per l’affermazione del genere, compresa la soppressione della pubertà, trattamenti ormonali per l’affermazione del genere e chirurgia per l’affermazione del genere». BlackRock inoltre possiede il 4,7% delle azioni di AbbVie, il produttore del farmaco bloccante della pubertà Lupron […]
Una parte dei finanziamenti alla causa LGBTQ+ è finalizzata per creare movimenti dal basso e «Quando si investono milioni di dollari per fare crescere un movimento si tratta di un’erba artificiale, non in un movimento di base». «Come molte di noi stanno cercando di far notare ai gruppi della sinistra radicale che urlano ‘le trans sono donne’ e soprattutto alle femministe di sinistra: siete oggetto di una manipolazione da parte di miliardari. Questo non è un movimento di base, è un progetto di élite, vengono investiti moltissimi soldi per promuovere una condizione corporea dissociativa che ci slega dai nostri corpi sessuati». (segue link, enfasi aggiunta)
Le trans non sono donne. Sono entità manipolate dall’Impero del Male USA e dai suoi ierofanti miliardari maligni, a partire da George Soros.
Il Capitalismo Occidentale è andato ben oltre il cancro in metastasi. È oltre il Capitalismo Woke (C. Rhodes), è oltre il Capitalismo Cannibale (N. Fraser).
Io sono e sempre sarò, incondizionatamente, antifascista e antinazista.
Ma c’è una sola e unica scena che – simbolicamente ed esotericamente – risolleva il mio spirito (Geist): quella contenuta nella serie distopica The Man in the High Castle in cui la laida e satanica statua di Ecate, posta in Ellis Island, viene abbattuta.
Una notazione: quello che viene fatto risuonare nel video è l’Inno alla Gioia di Beethoven che, guarda caso è l’inno della turpe Nazi-UE.
Dall’Occidente si eleva meramente il tanfo della putrefazione e dello zolfo, il lezzo di Satana.
L’Occidente è l’Epitome di Satana.
Il Capitalismo dell’Anglosfera a cui noi siamo subordinati e sottomessi è FUNZIONALE alle esigenze di Satana, il Transfemminismo è FUNZIONALE alle esigenze del Capitalismo, ergo, Femminismo, Eco-Terrorismo e Movimenti LGBTQ+ sono FUNZIONALI ai fini di Satana.
Sic et Simpliciter.
Ultima modifica: 26 giugno 2024
© 2024, Seyan. All rights reserved.
Femminismo-Capitalismo-Satanismo
Gentilissimo Seyan, sono certo che non avrà ad adontarsi se mi asterrò, per una volta, dal complimentarmi per questo suo ultimo contributo; le cui tesi, peraltro, condivido in massima parte. Del resto l’accertato alto livello qualitativo delle sue analisi non necessita di esegeti compiacenti. Senza voler eccedere in critiche che risulterebbero insensate, dovendosi tener conto della sua sempre dichiarata appartenenza alla chiesa cattolica, ritengo, tuttavia, ingiustificato il biasimo, seppur velato, espresso nei confronti: di Autori quali Elémire Zolla e Roberto Calasso; del pensiero new age considerato quale entità univoca; del culto delle grandi dee. Ancora, aggiungo, non è da lei ignorare il fatto che: trasponendosi nell’umano, il noumenico “trascolora”, si appalesano manchevolezze, limitazioni, storture… Come considerare altrimenti gli orrori che costellano la bimillenaria storia della sua chiesa (cfr. a riguardo, per fare un solo esempio, NEL NOME DELLA CROCE-la distruzione cristiana del mondo classico, di Catherine Nixey, Bollati-Boringhieri): I genocidi mesoamericani; la santissima inquisizione; le nefandezze commesse in tanti, troppi, istituti assistenziali per l’infanzia. Altro che i riti “luciferini” di Aleister Crowley! La chiesa paolina è stata plagiata più e più volte dal demonio. Per concludere il presente post in modo costruttivo, aggiungo che terrei molto ad avere un suo ponderato parere su un’opera di narrativa che forse già conosce o vorrà conoscere qualcuno dei suoi lettori, ovvero: L’EREDITA’ DELLE DEE, di Katerina Tuckova, Keller Editore. Sempre apprezzando il suo meritorio “servizio”, cordialmente la saluto. S.C.