
L’IMPERO NAZISTA AMERIKANO
Il primo Impero Nazista è stato quello Hitleriano; il Secondo Impero Nazista è quello Amerikano: L’Impero Nazista e le Stormtroopers di Soros
LA NAZIFICAZIONE DELL’IMPERO AMERIKANO
La Nazificazione degli USA, pervenuta oggi a completa maturazione,è iniziata a partire dal 1945 mediante l’Operazione Paperclip quando, grazie anche all’operato inesausto dell’allora agente OSS Henry Kissinger, vennero importati negli Stati Uniti migliaia di scienziati e tecnici di provata fede nazista, tra cui spiccherebbe, oltre che il notorio von Braun, anche il genocida criminale Obergruppenfürer Hans Klammer.
Ma già prima di allora l’élite capitalistica americana era ferventemente e platealmente filonazista. tanto che Standard Oil, Ford, IBM, General Motors, DuPont et al. finanziarono gli Hitleriani fono alla fine della guerra.
Il Nazifascismo è un immondo e putrescente secreto del CAIN (Cain=Caino), Capitalismo Americano Imperialista e Nazifascista.
A causa dei NaziDEM e della fascistica ideologia Woke, gli Stati Uniti sono sotto la stessa cappa oppressiva e liberticida di brutale manipolazione della mente in vigore nella Germania hitleriana, riecheggiando la distopica Oceania in “1984” di Orwell.

L’unico modo per diffondere un minimo di verità senza tema di censure è quello di veicolare l’episteme tramite film o serie televisive, come appunto Hunters. Che gli USA siano dominati da un Maßnahmenstaat paranazista e dall’ideologia discriminatoria che distingue tra untermenschen e ubermenschen non v’è dubbio alcuno; solo che per gli affiliati alla nuova NSDAP, cioè i DEMocrats USA, la Razza Superiore sarebbe quella Afroamericana.
Questo è l’afflato ideologico delle leaders genderiste di Black Lives Matter:

Mi si permetta l’esternazione di un concetto (solo apparentemente) ossimorico: la Nazificazione dell’Impero Amerikano va di pari passo con la sua “Nerificazione”, parallelamente alla crescita dell’antisemitismo e dell’anticristianesimo.
È questo che rende cacotopico e paradossale il momentum che viviamo: ad attuare il Totalitarismo Fascista negli Stati Uniti sono proprio i Neri, a partire dai Black Lives Matter.
Icastico in tal senso, il nero Ibram X. Kendi che sta al Wokismo come Alfred Rosenberg stava al Nazismo.
Se sei maschio, bianco, eterosessuale, occidentale, allora sei perciò stesso un privilegiato. Se sei femmina, nera, omosessuale, non occidentale, allora sei perciò stesso una oppressa. Con tutte le gradazioni e le situazioni intermedie che possono presentarsi fra i due estremi. Questa teoria, talora evocata con il termine «intersezionalismo», sarebbe poco più che una bizzarria, su cui sorridere e passar oltre, se non pretendesse di imporsi predicando la più odiosa delle dottrine: la discriminazione all’incontrario. Secondo questo modo di vedere, ad esempio, i maschi bianchi eterosessuali attuali sarebbero corresponsabili del colonialismo occidentale, della segregazione dei neri, delle ingiustizie e discriminazioni patite dalle donne nelle società patriarcali del passato, e dovrebbero in qualche modo pagare un prezzo per questa macchia dei loro antenati. E, specularmente, donne, neri, omosessuali eccetera, nella misura in cui nel loro «capitale anagrafico» si intersecano le varie condizioni di emarginazione e oppressione, avrebbero diritto a una sorta di risarcimento per così dire postumo, indipendentemente dal fatto di essere attualmente, come individui, soggetti a oppressione, sfruttamento, emarginazione, e per il solo fatto di esserlo stati come categoria. Non ci credete? E allora leggiamo che cosa scrive Ibram Kendi, professore nero della Boston University, direttore del Centro per la ricerca antirazzista della medesima università, incluso dalla rivista «Time» nella lista delle cento persone più influenti del mondo:
Se la discriminazione crea equità, allora è antirazzista […]. L’unico rimedio alla discriminazione passata è la discriminazione presente. L’unico rimedio alla discriminazione presente è la discriminazione futura. […]
Il risultato finale è il razzismo alla rovescia: forse la più reazionaria e aggressiva fra le ideologie contemporanee. (Luca Ricolfi, “La Mutazione”, Rizzoli)
Quello dell’intersezionalità è un escreto che non poteva che essere evacuato da null’altri che dalla nazistica ideologia DEM-RadicalChic-Woke USA.
L’intersezionalità afferma che le concettualizzazioni classiche dell’oppressione nella società – come il razzismo, il sessismo, l’abilismo, l’omofobia, la transfobia, la xenofobia e tutti i pregiudizi basati sull’intolleranza – non agiscono in modo indipendente, bensì che queste forme di esclusione sono interconnesse e creano un sistema di oppressione che rispecchia l’intersezione di molteplici forme di discriminazione.
L’intersezionalità è un paradigma [antiscientifico, Nota di Seyan] importante nell’ambito accademico, poiché espande i contesti di giustizia sociale o demografia, anche se, a sua volta, ostacola l’analisi includendo molteplici concettualizzazioni che spiegano il modo in cui si costruiscono le categorie sociali e la loro interazione per formare una gerarchia sociale. (Wikipedia)
In parole povere l’intersezionalità è l’ennesimo boiata DEMenziale e irrazionale tirata fuori da quel satanico alambicco politico-sociale che è oggi l’America guidata dai bideno-sorosiani, un termine da neolingua orwelliana del Maßnahmenstaat simil-nazista dei DEM Amerikani, al fine di giustificare l’attuale politica discriminatoria nei confronti dei Cristiani Bianchi Americani.
Che spaventosa e distopica hybris quella del Kendi e degli altri deragliati mentali del Wokismo made in USA: solo loro sarebbero gli attuali depositari della Cultura Occidentale, tanto da condannare alla Damnatio Memoriae e ai Bücherverbrennungen le opere di chi non si allinea al loro Fascista Pensiero Unico, a similitudine di quanto avveniva nella Germania Hitleriana.
Un esempio icastico è la censura operata sulle opere di Roald Dahl – purtroppo acquisite dal Media Wokista Netflix – grazie all’operato di Inclusive Minds, una sorta di DEMenziale e delirante Miniver immanentizzato in questa Era Oscura, che punta all’«inclusione e accessibilità nella letteratura per l’infanzia». Cioè alla censura Nazi-Woke-DEM.


Va sottolineato che Netflix è, tra tutte, la società più allineata al Nazistico Pensiero Unico. In ossequio all’Orwelliano Chi controlla il passato controlla il futuro. Chi controlla il presente controlla il passato, essa sta già cambiando la Storia, avendo trasformato sia Cleopatra che Giulio Cesare in persone di colore.


Siffatte aberrazioni anti-illuministe spiegano il motivo per cui vengono censurati i filosofi nelle Università Americane: è perché sono tutti bianchi (sic!) – sottacendo dei vandalismi compiuti ai danni dei simboli del Cristianesimo – e rende manifesti i motivi per cui l’Occidente-Uccidente stia viaggiando alla velocità della luce verso la marcescenza spirituale-cognitiva e verso l’annichilazione dell’Umanità.
Se nella nazione capofila dell’Occidentalità, per insegnare ai più alti livelli, non servono più conoscenze acclarate e serie pubblicazioni scientifiche, ma solo l’essere neri e sedicenti discriminati, il gap cognitivo tra Occidentali e Non-Occidentali diverrà presto un baratro incolmabile. Ovviamente a nostro danno.
Già ora i dissennati e fascistici GAFAM (Google-Apple-Facebook-Amazon-Microsoft) licenziano en masse decine di migliaia di programmatori americani per assumere pari livello dell’India e di altri Paesi che, lavorando in telelavoro, costano un terzo. Depauperando ovviamente il Popolo Americano.
L’esegesi che la Nazificazione degli USA avviene soprattutto grazie alla Popolazione Nera non è pertanto un’iperbole, ma un mero dato di fatto.
Una ulteriore dimostrazione che il Wokismo sia Nazismo discriminatorio è il disciplinario emanato dall’Agenzia di stampa internazionale Associated Press per cui il riferimento alle persone nere andrà sempre fatto con la lettera maiuscola, mentre per le persone bianche, gli untermenschen, con la lettera minuscola: Black People versus white people. Esattamente come nella Germania Nazista, ove la contrapposizione era Ariani versus ebrei. Poi sappiamo benissimo come terminò la “Questione Ebraica” e cioè con 6 milioni di vittime dell’Olocausto a cui dobbiamo aggiungere i 26,6 milioni di Russi che morirono per sconfiggere la barbarie nazifascista. Non va infatti obliato che furono i Russi a sconfiggere le demoniache Forze dell’Asse, non di certo gli Angloamericani, che, secondo i Benigni di turno, avrebbero anche liberato tutti i Campi di Sterminio nazisti. Come no.


Non è ultroneo rammentare che gran parte della popolazione nera americana è di fede islamica e risultano decisivi nel validare la nostra tesi vari saggi che collegano direttamente Nazismo e Fascismo all’Islamismo.
Ex plurimis, citiamo “Il Fascio, la Svastica e la Mezzaluna” di Stefano Fabei,
Un poderoso saggio storico che ricostruisce, a partire dal 1919, le relazioni che intercorsero tra il fascismo delle origini e quello del regime e i più rappresentativi esponenti del nazionalismo arabo, le affinità ideologiche del fascismo con l’Islam e la contraddittoria politica araba dell’Italia che, all’epoca, si proponeva come ponte tra Oriente e Occidente ma con un occhio ai rapporti con la Gran Bretagna. Vengono poi indagati i rapporti tra nazionalsocialismo e i movimenti di liberazione arabo-islamici, la politica araba di Hitler e dei nazisti.
Le tappe della politica di collaborazione che si sviluppò dal 1936 fino al 1945 tra le potenze dell’Asse e i movimenti di liberazione nazionale del mondo arabo islamico (vicende diplomatiche e militari), gli sforzi dei leader arabi per ottenere il riconoscimento ufficiale della loro causa da parte di Roma e Berlino.
Infine, nella seconda parte, La spada dell’Islam, è dettagliatamente ricostruita la storia dei corpi militari che i tedeschi riuscirono a costituire con volontari musulmani. È la storia delle unità arabe della Wehrmacht, delle tre divisioni SS costituite con volontari musulmani europei della Bosnia Herzegovina e dell’Albania, delle tante unità della Wehrmacht e della Waffen SS cui dettero vita i volontari originari delle repubbliche musulmane dell’Urss: tartari, uzbeki, turcomanni, tagiki, azeri, calmucchi, khirghisi; fino alle simboliche Frecce Rosse, i volontari arabi che l’esercito italiano, sotto gli auspici del Gram Mufti, tentò di organizzare poco prima della caduta del fascismo.
Icastico in tal senso il testo di D.G. Dalin e J.F. Rothmann, “La Mezzaluna e la Svastica”:
Amīn al-Ḥusaynī [Gran Mufti di Gerusalemme e capo spirituale del mondo Musulmano] chiarì in modo inequivocabile il suo pieno sostegno all’obiettivo di Hitler, ovvero lo sterminio degli ebrei. «Se, Dio non voglia, l’Inghilterra dovesse essere vittoriosa, gli ebrei dominerebbero il mondo», dichiarò alla radio l’11 novembre 1942. «Ma se invece l’lnghilterra e i suoi alleati sono sconfitti, la questione ebraica, che per noi continua a costituire il pericolo maggiore, sarà definitivamente risolta». Un anno dopo, sempre attraverso la radio berlinese, elogiò Hitler per i suoi risultati: «I tedeschi non hanno mai danneggiato i musulmani, e ora combattono il nostro nemico comune. Ma soprattutto hanno definitivamente risolto il problema ebraico».
Ma è tutto il Pensiero Unico della Sinistra Uccidentale ad essere un carcinoma metastatico, tra Intersezionalità, Wokismo, Cancel Culture, Oicofobia, Politically Correct, Genderismo, Gravidanza Surrogata, Sdoganamento libertario dei desideri sessuali più perversi fino ad arrivare anche alla pedofilia, Criminalizzazione di chi non si appecorona al DEMoniaco Pensiero Unico come i No-Vax e i No-War.


Là dove tutti si conformano, scorrazza il pensiero unico, il potere uniforma il mondo e la gente smette di pensare, domina solo la filosofia del cimitero.
Cancel culture: cultura della cancellazione. Si attua sui media o con una influenza perversa sull’opinione pubblica, attaccando o denigrando qualcuno per danneggiare la sua reputazione e silenziarlo. Il delitto sarebbe non conformarsi al pensiero dominante, il cosiddetto mainstream, lo stesso per cui si paga un Damilano qualsiasi con 50 milioni per dire due cazzate al giorno […] o si allevano creatori di fake come Vespa, Formigli, Giletti, la Gruber, Mentana… Ovviamente la cancel culture se ne frega della libertà di espressione che anche secondo la nostra Costituzione fa parte dei diritti fondamentali dell’uomo e del cittadino e che è fondamentale per qualsiasi libertà. Alla cultura dell’oppressione ideologica la Costituzione gli fa un baffo come dimostrano tutti i giorni i politici incollati alle sedie e i media embedded governativi. E se non è fascismo questo!!
C’è una costante nella storia, ed è che il peggio ritorna a galla, come la feccia nei tombini.
Come c’è un analfabetismo di ritorno stiamo assistendo ad un massiccio fascismo di ritorno. ALLARMI, SIAM FASCISTI! Siam tutti NEOFASCISTI.
Le vittime della punizione ‘kulturale’ possono essere professori non ossequienti al sistema, giornalisti critici o non ‘copiativi’, che vanno a cercare la realtà dei fatti, intellettuali non venduti, politici che pensano in proprio e non secondo ordini ricevuti, studiosi che si distaccano dagli imbonitori di turno…
La “cancel culture” viene attuato in vari modi: rifiutando la pubblicazione di un libro o di un film; escludendo un intellettuale o un politico dal video e magari preferendogli un criminale, un evasore, un mafioso; invitando qualcuno a un talk show col solo scopo di denigrarlo, offenderlo, ridicolizzarlo, con una intervista che è in realtà una crocifissione; licenziare un professore universitario; silenziare chiunque non sia gradito al potere facendone un San Sebastiano trafitto dalle frecce della volgarità e dell’ignoranza…
Contro la cancellazione della cultura hanno protestato intellettuali di calibro come Noam Chomsky, J.K. Rowling, Salman Rushdie, Margaret Atwood, Francis Fukuyama … Qualcuno ha fatto una brutta fine. In quanto agli svelatori dei fatti contro le menzogne del sistema basta citare Assange per tutti.
Quando andai in Russia 45 anni fa, le guide ci raccontavano la storia russa cancellando Stalin e tutta la sua era. Al suo posto: un buco nero. Stalin non era mai esistito.
Noi oggi stiamo cancellando il fascismo. Vogliono farcelo rivivere. È un restyling!
E qualcuno ci sguazza, chi per interesse di poltrona, chi per vocazione caratteriale, chi per stupidità congenita.
“Farenheit 451” che manda al rogo i libri e la storia è ora.
Ma dentro la più bieca sudditanza americana della storia le degenerazioni sono la norma.
La cosiddetta patria vera della democrazia da esportare scade nel grottesco:
nel Massachusetts una scuola ha eliminato dal programma di studio l’Iliade e l’Odissea di Omero perché opere “Razziste e non inclusive”. quindi non conformi ai dogmi del progressismo liberale.
L’Università di Oxford cancella dai suoi programmi autori come Omero e Virgilio ritenuti esempi di “mascolinità tossica” (ma Achille non era gay? Basta dirlo).
L’Università di Stanford nel 1987 cassò Dante, Omero, Platone, Aristotele, Shakespeare ecc. perché “razzisti, sessisti e reazionari”.
A San Francisco sono state rimosse dalle scuole della città persino i nomi di Washington e Lincoln. Non erano abbastanza a destra?
Il Columbus day è stato contestato perché autore di un genocidio. E Bush padre e figlio allora?
Il massimo si è raggiunto al Congresso USA dove durante una preghiera un deputato ha cambiato la parola “Amen” in “Amen and Awoman” per rispettare la neutralità di genere.
Non è da meno l’Europa migliore dove i Paesi nordici hanno censurato “Alice nel paese delle meraviglie”, perché avrebbe incitato a consumare droghe.. con tutti i suoi funghetti!
Oggi è all’indice la Zeta, che compariva sui carri armati russi per indicare “Za pobedu” che sta “per la vittoria”. Altri pensano di limitare l’uso della lettera “P” che richiama il nome Putin. Ma, se cancelliamo le iniziali di tutti i dittatori, restiamo a secco di parole.
Anche le sospensioni ridicole di Facebook per chi ha usato certi vocaboli appartengono a un Medioevo oscuro, dove per una parola si rischiava il rogo. Le querele per ‘diffamazione grave’ per chi ha usato una parola non consona nel post di un sociale, punite con 4 anni di carcere, perquisizione domiciliare e sequestro del pc, rispondono allo stesso oscurantismo bieco e dittatoriale.
Speravamo che il M5S, in quanto movimento popolare antisistema portasse un vento nuovo nella distorta realtà politica italiana, la notte dove tutte le vacche sono nere (Hegel). Ma i quesiti truffaldini, la scomparsa dei meet up, lo sterminio della democrazia diretta, la sordità verso le richieste popolari, l’appecorinamento sotto Draghi, la mercificazione imperante, la cacciata di chiunque manifesti un’idea contraria a quella dei due capi e ora l’espulsione di Petrocelli dal M5S per una Zeta ci dicono quanto siamo caduti in basso e come tutto si accucci sotto un fascismo sostanziale. Si punisce la libertà di pensiero comandando il pensiero unico, pena l’espulsione, e un branco di idioti mentali applaude furiosamente. Questo è il vento che tira, Ma, comunque sia, è un vento di fogna. (Viviana Vivarelli, “La Cancel Culture e il Neofascismo”, enfasi aggiunta)


LA “LIBERTÀ DI PENSIERO” E L’ANTISEMITISMO TRA I DEM BIDENO-SOROSIANI
La “Libertà di poter esprimere liberamente le proprie Opinioni” che vige tra gli “intellettuali” wokisti e politically correct è resa plasticamente dalla surreale vicenda della radical chic Chiara Ferragni. Lei posta una foto seminuda su Instagram e una ragazzina la critica con piena ragione.
I Goebbelsini del Reichsführer dei Social Zuckerberg non bannano la Ferragni, ma censurano chi aveva osato esprimere critiche all’intoccabile influencer!


Questo riporta alla mente un episodio che mi è personalmente capitato: avevo pubblicato su FB le foto dei corpi dei sindacalisti russofoni bruciati vivi il 2 maggio 2014 nella Casa dei Sindacati a Odessa dai fascisti di Prayj Sektor, i camerati dell’attuale Impero Nazista Amerikano: i Minculpoppisti di Facebook mi hanno bannato per aver pubblicato “scene di nudo”!
Grazie ai Nazi-Woke-DEM la Democrazia corre gravissimi rischi negli Stati Uniti d’America come nel resto d’Occidente.


Quel che segue è la cartina al tornasole che quantifica il rispetto per la libertà di pensiero che promana dai DEM USA.
Katie Hobbs – guarda caso vincitrice per una manciata di voti della poltrona da governatore dell’Arizona e, guarda caso, la vittoria è arrivata grazie al fraudolento voto postale USA – afferma che chi avesse votato per lei avrebbe espresso sanità mentale”, mentre la sua avversaria era mera emanazione di “caos maligno”, il tutto condito dal famigerato miniverista Ali Velshi della rete MSNBC, un sedicente “Media” ingravidato e infestato da notori parassiti sottopancia e propagandisti della totalitarista ideologia woke dei Nazi DEMocrats.
Continuando la narrazione della Nazificazione dello Stato Americano operata dal DEMocratic Party USA, arriviamo a The Squad, le quattro squadriste antisemite Rashida Tlaib, Ilhan Omar, Alexandria Ocasio-Cortez e Ayanna Pressley.
L’antisemitismo è ormai di casa tra i NaziDEM bideniani, assumendo intensità parossistica e tonitruante proprio con siffatta quaterna. E nessuno, nel Partito dell’Asino (nomen omen), prende le distanze dalla Squad.


Segue un articolo di Jewish News Syndacate sulla tematica:


Non va obliato che la Banda delle Quattro Distopiche è supportata finanziariamente e mediaticamente da György Schwartz, alias George Soros, in arte Führer Globale. Il Soros supporta copiosamente anche le Stormtroopers dei DEM, gli squadristi di Antifa.
Le altre Sturmabteilungen dei bideno-sorosiani, le Black Lives Matter, sono accusate di aver utilizzato centinaia di milioni di dollari ricevuti in donazione per acquisti di case milionarie, automobili di lusso e borse griffate.
Black Lives Matter Exposed For Spending Tens Of Millions Lining The Founders’ Pockets, Only Gave 33 PERCENT Of Donations To Non-Profitshttps://t.co/5odVB0Ni38
— Dinesh D’Souza (@DineshDSouza) May 30, 2023
IL CUPIO DISSOLVI DEL NEOFASCISMO ATTUALE
Il Cupio dissolvi, da concetto cristiano è ora manifestazione dell’afflato ideologico marcescente dell’Uccidente. La nazione capofila dell’Uccidente, l’Impero del Male USA è, de facto, l’immanentizzazione del nuovo Nazifascismo.
Taluni paragonano la decadenza dell’Impero Romano d’Occidente con la putrescenza dell’Impero Nazista Amerikano e delle sue Colonie, come l’Italia.
Nulla di più falso.
I Romani del periodo prodromico alla Caduta e appartenenti al ceto privilegiato rigettavano i mores maiorum per abbracciare le Culture Orientali.
I Propagandisti dell’Occidente-Uccidente (in Italia dai Formigli-Gruber-Saviano-Fazio-Mentana fino a scendere ai Molinari-Riotta-Iacoboni et al.) abbracciano la Cancel Culture americana, cioè barattano la nostra cultura trimillenaria con il nichilismo, con il vuoto metafisico della Cancel Culture professata dall’ideologia DEM-Woke.
Io non mi vergogno della mia Cultura, mi vergogno di chi, pur possedendo le mie stesse radici culturali, rinnega la propria identità per esaltare il nihil imposto dalle Stormtroopers del Nazistico Nuovo Ordine Mondiale di Soros-Schwab.
Per costoro, la Cultura Occidentale è razzista perché è Bianca (anzi bianca come ordinano di scrivere agenzie di stampa come AP). I bianchi che non ammettono di essere razzisti avrebbero problemi di disagio mentale e, pertanto, vanno messi ai margini della Società Civile, come i Poveri. Taluni vagheggiano financo la creazione di nuovi Konzentrationslager per i dissidenti del Pensiero Unico.
Questo è il delirio nazistico prodotto dagli ideologi dell’Impero Nazista Afroamerikano, verminato da sgangherati “intellettuali” come Ibram X. Kendi et similia (cfr. “The Enemy Within”, di D. Horowitz).
La nostra Cultura Greco-Romana viene progressivamente cancellata dalla Cancel Culture Amerikana e sostituita con un DEMoniaco Vuoto Cosmico: Smartphone, Social, OnlyFans, TikTok, Pachamama, Fentanyl, Cocaina, Birra, Supercazzola del Riscaldamento Globale Antropico, e le più aberranti pratiche sessuali spacciate come Libertà Gender Fluid!
È da evidenziare che l’Effetto Flynn inverso, il gap intellettivo per cui la Nuove Generazioni perdono mezzo punto di QI all’anno rispetto ai loro nonni, affligge quasi esclusivamente i Giovani DEMenti Uccidentali.
In Uccidente siamo passati dalla Pandemia esplosa grazie ai coronavirus chimerici creati dalla EcoHealth Alliance di P. Daszak (mediante i finanziamenti del NIH degli ineffabili coniugi Fauci-Grady) alla Guerra per Procura Russia-NATO.
Veniamo alla guerra. La Meloni continua a ripetere che “scommette sulla vittoria dell’Ucraina”. Ebbene, tale scommessa (rischiosissima tra l’altro e che ha a che fare con decine di migliaia di morti) unita al massiccio invio di armi a Kiev, non solo pone il governo italiano in una ormai palese posizione di cobelligeranza ma mostra la chiarissima incostituzionalità delle azioni governative. L’Italia, è bene ricordare, ripudia la guerra non soltanto come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli, ma anche come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali. Armare un paese fino ai denti, rendendo, tra l’altro, il suo esercito uno dei più potenti dell’occidente e allo stesso tempo scommettere sulla vittoria finale di tale esercito significa, indubbiamente, tentare di risolvere una controversia internazionale con la guerra. Questo l’Italia oltre a non doverlo fare, non può farlo. Ma Mattarella tace. La settimana scorsa, dopo essersi opposto per mesi, Biden, bontà sua, ha dato l’ok agli alleati che ne dispongono, di dotare l’aviazione ucraina di caccia F-16. Questa notizia ha oscurato la presa di Bachmut da parte russa dopo la battaglia più sanguinosa dall’inizio della guerra. Gran parte dei giornali italiani hanno da un lato sostenuto che la vittoria di Mosca a Bachmut fosse una vittoria di Pirro (pare siano morti oltre 50.000 soldati ucraini ma raccontarlo cozza con la trionfalistica narrazione bellicista occidentale) dall’altro hanno insistito sull’ipotetica svolta che vi sarà grazie agli F-16 a Kiev. Le solite storielle che ci hanno raccontato negli ultimi 18 mesi insomma. […]
E se la lotta di classe coincide con la lotta per la pace, è evidente che questa debba occuparsi anche della lotta contro l’omologazione della civiltà dei consumi. Omologazione che non sarebbe possibile senza la propaganda (in particolare quella bellicista) alla quale siamo stati sottoposti violentemente nell’ultimo anno e mezzo. Si parla spesso della Meloni fascista. Ebbene, se “il vero fascismo è proprio questo potere della civiltà dei consumi” come disse Pasolini, la Meloni ne è diventata una paladina. Ed ogni genuflessione al grande capitale finanziario, al complesso militare industriale, alle transazionali della sicurezza o agli avvoltoi del business della ricostruzione, sono i saluti romani dei nuovi fascisti. Quelli che provano a scrollarsi di dosso le accuse di ieri e senza rendersene conto si guadagnano quelle di domani. (Alessandro Di Battista, ilmillimetro.it)
Repetita juvant: Il Tanatocapitalismo della Cabala Amerikana dei Soroi e il Nuovo Fascismo Globale sono assolutamente complementari.
La nostra Necrociviltà Necroliberista Occidentale emana il lezzo di Satana, l’acido tanfo della sarx, della carne marcia. Tutto il resto della Terra, il Non-Occidente, lo avverte e sa di doverlo cambattere. Noi invece ne abbiamo le narici talmente pregne da non avvertirlo neanche più.


LA SECONDA GUERRA CIVILE AMERICANA
Dopo aver perso o pareggiato due elezioni politiche (Presidenziali 2020-Midterm 2022) grazie alla frode del voto elettorale, la parte più Tradizionalista dell’America non ne può più di Biden, di Soros, dei DEM e del Nazi-Wokismo. Siffatta esasperazione è accentuata dal fatto che i bideniani vorrebbero togliere, mediante leggi speciali, le armi a coloro i quali si sentono la Vera Anima del Paese, in una Nazione dove c’è il maggior numero di armi private del mondo.
La politica dell’Impero Nazista Amerikano sta per scontrarsi con una sempre più crescente richiesta di ritornare alla Vera Democrazia, continuamente calpestata dai TheDemocrats e dalle loro farneticanti ideologie totalitarie.
Inoltre vi è una crescente insofferenza per i tumulti e i reati provocati dalle Stormtroopers Antifa e Black Lives Matters, a cui – come nella Germania Nazista con le SS e SA –, i Procuratori Distrettuali eletti grazie ai cospicui finanziamenti di Mangiafuoco Soros assicurano totale impunità.
Ad esasperare la rabbia sociale contribuiscono i Fascio-Filantrocapitalisti Soroi che diventano sempre più ricchi senza apportare alcunché dal punto di vista sociale, poiché non pagano un centesimo di tasse e progettano di licenziare in tronco milioni di lavoratori medi, sostituendoli con l’Intelligenza Artificiale, e già oggi i Nazistici GAFAM hanno gettato in mezzo alla strada decine di migliaia dei propri dipendenti.
Di seguito i link di due inchieste giornalistiche del sito investigativo progressista ProPublica che accende i riflettori sui trucchetti che gli Oligarchi USA – a partire da quel Soros che, con un’emerita faccia da cù, afferma che «i ricchi dovrebbero pagare molte più tasse» – usano per evadere totalmente il pagamento di imposte e tasse.
Questo è il primo:


Segue il secondo:


Diventa patente che, a cause delle eccessive torsioni sociali interne, la nascita di una Resistenza degli strati sociali e delle Religioni discriminati dalla politica economico-sociale dei NaziDEM USA e dei loro collaborazionisti RINOs è inevitabile.
Nel 2022, una storica americana specializzata in conflitto civile (fondazione storica degli States), ha fatto clamore, sostenendo che in base alla letteratura di analisi storica generale, si potevano sintetizzare alcuni punti di crisi che potevano far prevedere l’imminente rischio di scoppio di una “stasis”.
Secondo B.F. Walter, gli Stati Uniti sono oggi dei perfetti candidati a piombare nella guerra civile. È stata seguita da altri autori e molta eco mediatica, sia americana che britannica, hanno amplificato il tema ponendolo al centro del dibattito pubblico.
In un recente articolo di Caracciolo sulla Stampa, lo studioso usa questa espressione “Oggi l’America non si piace più. Come può affascinare gli altri?”. Buon annusatore dello spirito del tempo, Caracciolo si è convertito già dall’editoriale sull’ultimo numero di Limes ora in edicola, alla verità dell’epocale transizione dei poteri nel mondo, segnalando come gli Stati Uniti abbiano perso l’aurea e con essa il soft power.
Ribadisce George Friedman sulla stessa rivista, nel titolo della sua analisi “Gli Stati Uniti sono prossimi a un collasso interno”, sorbole! L’elenco di Friedman cita “rivendicazioni sociali al picco di intensità, questioni morali, religiose, culturali”, poi ci sono i fallimenti bancari, le revisioni strategiche verso la globalizzazione, il grande punto interrogativo cinese, ombre scure sui Big Five dell’on-line (che per altro licenziano a manetta) e le oscure sorti progressive dell’A.I., la Nasa che pare non sappia più come fare una tuta da astronauta, figuriamoci mandarlo sulla Luna; permangono attriti sui flussi migratori e sempre forti sulla convivenza razziale. C’è anche una profonda crisi interstatale/federale che arriva fino al ruolo del Congresso e della Corte Suprema. “Mai nella storia, vi è stato un tale livello di rabbia e disprezzo reciproco tra gli americani”, è la nota inquietante di Friedman. Se ne danno davvero di santa ragione su questo e su quello a livelli veramente pre-isterici, quando non si sparano e fanno e parlano di cose in modi davvero bizzarri (Dio, aborto, transessuali che risulterebbero solo lo 0,5% della popolazione, tradizionalismo e progressismo, pedofilia, complotti surreali et varia). […]
Sebbene sia una nazione di 330 milioni di persone (con, si stima, 400 mio di armi private, molte di livello militare) e pure con una composizione assai varia, tende a spaccarsi semplicemente in due ed il formato “noi contro loro”, alimenta il suo stesso radicalizzarsi semplificando. La semplificazione, del resto, è un tratto caratteristico della mentalità americana empirico-pragmatica ovvero sovrastimante il fare al posto -o priva- del pensare. […]
Al 10° posto per teorica ricchezza pro-capite in realtà gli USA sono 120° per uguaglianza di reddito (WB 2020), dopo l’Iran ma prima del Congo (RD). L’ascensore sociale è rotto da almeno trenta anni, ammesso prima funzionasse davvero. Americani poveri, in contee povere, in stati del Sud, muoiono fino a venti anni prima degli altri. Gli afroamericani cinque anni -in media- prima dei bianchi. Col solo 4,5% della popolazione mondiale hanno il 25% della popolazione carceraria, spaventoso il grafico di incremento negli ultimi trenta anni. La media europea è di 106 incarcerati su 100.000 abitanti, in US è 626, sei volte tanto che è primato mondiale. Sebbene abbiano meno del 5% di popolazione mondiale spendono il 40% del totale mondo in spesa militare (a cui aggiungere le armi interne). Se ci si annoia coi libri di storia, basta guardare nell’immaginario la produzione cinematografico-televisiva per capire quanto attragga culturalmente la violenza, da quelle parti. La violenza è la cura dei contrasti sociali, atteggiamento pre-civile.
Avendo a norma sociale il libero perseguimento della felicità versione successo economico-sociale su base competitiva delle qualità individuali nel far soldi, non avendo idea di come il gioco sia truccato, mancando tradizione di pensiero e di analisi di tipo europeo (ad esempio per classi), questa massa di reietti, che spesso vivono in condizioni subumane, ovviamente arrabbiati quando non rintontiti da tv-alcol-farmaci-droghe, vengono reclutati dalle varie élite per sostenere o combattere ora questo, ora quel diritto civile. Il che alimenta questa tempesta di odio reciproco a livello di “valori”, che siano della ragione o della tradizione, ma mai economico-sociali.
I “bianchi” sono oggi il 58% ma nel 1940 erano l’83% ed ancora nel 1990 il 75%, il trend è chiaro. Già si sa che perderanno la maggioranza assoluta nel 2044, tra due decenni. Peggio per la quota WASP dentro il cluster “bianchi”, con età media più alta, in piena sindrome Fort Apache. […]
È del resto certificato da studi di Princeton e Northwest sui contenuti delle leggi deliberate dal Congresso, già di dieci anni fa, che gli Stati Uniti sono una oligarchia e non una democrazia. È questa oligarchia che ha interesse ad incendiare il sottostante, lì dove il popolo si scanna per questioni di diritti civili, razza, prevalenza sessuale e non per diritti sociali, qualità della vita, ridistribuzione dei redditi e potere connesso.
Parecchia della fenomenologia perversa qui brevemente descritta, ha già contagiato le nostre società. Dal globalismo-neoliberale alla lagna unidimensionale sui diritti civili e non sociali che eccita l risposta tradizionalista, l’intero immaginario che percola dalle serie tv e dal cinema, l’intero Internet e la logica dei social, ora dell’A.I. che discende da un preciso milieu psico-culturale comportamentista (cioè finalizzato al controllo del comportamento e della cognizione, altro che “intelligenza”), la ripresa europea ed italiana nelle produzione e commercio di armi, la distruzione democratica già programmata dai primi anni ’70, la demagogia, l’ignoranza aggressiva, il drastico scadimento qualitativo delle élite, la scomparsa della funzione intellettuale, il semplicismo, l’infantile entusiasmo tecnologico, una irrazionale fede sul ruolo della tecnica, le epidemie di solitudine sociale e depressione, la farmaco-dipendenza, la plastificazione corporea e la manipolazione neurale. La crisi del centro anglosassone del sistema occidentale irradia da tempo tutta l’area di civiltà, anche dove l’antropologia culturale, sociale e storica, sarebbe ben diversa.
Si consiglierebbe di cominciare a programmare un divorzio, una biforcazione dei destini, una rifondazione dell’essere occidentali che chiuda la parentesi anglosassone. Viaggiare i tempi complessi con questa gente alla guida potrebbe esser molto pericoloso. (Pierluigi Fagan, “La caosificazione degli Americani”, enfasi aggiunta)
Infinitamente pericoloso, visto che l’Impero Nazista Amerikano a guida NaziDEM e i suoi lacchè britannici ci stanno sospingendo verso la Terza Guerra Mondiale e all’Olocausto Nucleare.
Con il pieno sostegno dei “repubblicani” collaborazionisti. Seguono le deliranti affermazioni di un DEMente Quisling RINO dell’Impero Nazista Amerikano a favore della giunta fascista del tossicomane e folle V. Zelens’kyj, certo Lindsey Graham:


Il Graham reitera la sua follia DEMoniaca plaudendo agli attacchi che mercenari americani e fascisti ucraini hanno condotto a Belgorod, all’interno della Russia, e agli attacchi dei droni abbattuti dalla contraerea di Mosca.
Escalation: Lindsey Graham Applauds ‘Dead Russians’ As Drones Hit Moscow – today on the Liberty Report:https://t.co/7MCa5cHJs8
— Ron Paul (@RonPaul) May 30, 2023
C’è un media italiano che è tra i più fanatici pasdaran dell’Atlantismo Amerikano: esso è La Stampa di Massimo Giannini, che, anzi, meriterebbe – per le innumeri bufale spacciate nel corso degli anni – il Premio Bufala di Platino con Corona Imperiale d’Oro e Spade Diamantate.
I propagandisti che lavorano al suo interno riescono a credere alle loro stesse Fake News, il che evidenzia enormi problemi di dissonanza cognitiva.
L’attacco che SS Amerikane e Ukronazi hanno condotto il 22 maggio 2023 nell’oblast russo di Belgorod sarebbe stato effettuate da Partigiani Russi (sic!!!).
Certo, tutti quanti nel Mondo hanno un paio di carri armati parcheggiati sotto casa da poter utilizzare contro il proprio Governo quando girano gli attributi, figuriamoci quelli che combattono Putin!


Il livello di inquinamento della Verità da parte dei Mainstream Media de’ noantri è acclarato proprio da articolesse di siffatto genere. Agli Italiani spacciano più bufale di quante ne propali in Ucraina la giunta fascista di Kiev, visto che persino i canali ucraini confermano che i sedicenti “Partigiani Russi” sono in realtà criminali prezzolati dal MI6 britannico e dal SBU ucraino.
Questo mentre ormai anche i canali ucraini come REZIDENT ammettono che i “partigiani russi” siano in realtà controllati completamente dal MI-6 britannico, siano i loro scendiletto, e che fra le loro fila in realtà militino molte forze speciali dei servizi segreti ucraini:
https://t.me/rezident_ua/18082 (Paolo Selmi)
E non obliamo che i bufalai di Repubblica, diretta dal Sambuca Amerikano Molinari, sono arrivati ad affermare che i nazisti del Battaglione Azov, che hanno sulla coscienza migliaia di uomini-donne-bambini russofoni torturati-violentati-squartati vivi, sarebbero filosofi e studiosi di Kant!!!


Malgrado il massiccio propagandume occidentale, #DEMentiaJoe Joe Biden e Pippa Zelens’kyj hanno perso la guerra convenzionale contro la Russia: sono alla disperazione, come Hitler nel bunker di Berlino, il che rende drammaticamente vicino il rischio di un conflitto nucleare che i primi a temere sono proprio i razionali e realisti generali del Pentagono, a partire del Capo di Stato Maggiore Mark Milley.
Che ormai Joe Biden sia – come Hitler – solo un povero e tremulo demente senile, del tutto incapace non solo di ragionare ma anche di fare i più semplici movimenti del corpo, produciamo un tweet in cui vengono mostrate (solo) alcune delle sue innumeri cadute.
Biden falls:
— Debyanne 🇺🇸 (@DebyanneS) June 1, 2023
Jun 2023 Air Force Academy graduation
Feb 2023 Air Force One
Jun 2022 Bicycle (Delaware)
Mar 2021 Air Force One
🤭 pic.twitter.com/59Pd9mItIF
Le ultime uscite pubbliche del Dissennatore Dissennato Joe Biden dimostrano inemendabilmente come egli abbia ormai raggiunto un punto altamente critico: avrebbe assoluta necessità di essere ricoverato al più presto in una struttura geriatrica specializzata nel deterioramento mentale (in Italia vengono denominati Centri Disturbi Cognitivi e Demenze). Eppure siffatto individuo ci sta conducendo, pazzo tra i ciechi, alla Guerra Termonucleare!
Malgrado l’innalzamento del rischio dell’olocausto nucleare come mai nella Storia Umana, i due Führer pazzi (Biden e Zelensky) e i servi sciocchi della UE assieme a Stolto-Stoltenberg, nei loro rispettivi bunker, stanno ugualmente innalzando il livello dello scontro in una escalation DEMenziale ed esiziale, di cui i primi a pagarne le conseguenze sono i Cittadini Europei, adesso economicamente, presto con le loro stesse vite!


Cosa accadrebbe nel caso di attacco sferrato da un’arma tattica nucleare russa? Il programma ’Science and global security’ (Sgs) dell’università di Princeton ha effettuato una simulazione con esiti apocalittici: 90 milioni di vittime in poche ore. Lo studio – in linea con altre ricerche simili – ha stabilito come potrebbe iniziare un conflitto di questo tipo, da dove potrebbero essere impiegate le armi e di che portata potrebbe essere la devastazione.
La simulazione ipotizza che l’attacco possa partire dalla città russa di Kaliningrad (tra la Polonia e la Lituania, si affaccia sul Mar Baltico) e sia diretto al cuore dell’Europa. Una «pioggia di fuoco» che raggiungerebbe le principali città europee, comprese quelle italiane, in brevissimo tempo. Secondo la ricerca nelle prime tre ore potrebbero morire almeno 2,5 milioni di persone. Ma contemplando anche la reazione della Nato, che potrebbe rispondere con 600 testate nucleari, il bilancio si aggraverebbe aggiungendo 3,4 milioni di morti in soli 45 minuti. […]
La guerra atomica (virtuale) prosegue con un altro scambio di attacchi che provocherebbe 85 milioni di morti in altri 45 minuti. Sommando ogni fase della simulazione, in un conflitto di quattro ore, morirebbero 91,5 milioni di persone. «Una guerra atomica mondiale al giorno d’oggi provocherebbe centinaia di milioni di morti – spiega Gastone Breccia, storico militare dell’università di Pavia e professore di Storia della guerra all’Accademia militare di Modena –, si tratterebbe di un’escalation impressionante rispetto al secondo conflitto globale. (Alessandro Belardetti, “E se Putin attaccasse la NATO con delle testate nucleari?”, il Giorno)
Prosegue Gastone Breccia,
«Il punto chiave di una guerra atomica è l’inizio. Putin potrebbe essere spinto a sferrare un disperato attacco nucleare solo se il suo esercito fosse all’angolo: questo può verificarsi nel caso l’Ucraina metta in atto un’offensiva di successo sfondando le linee russe. Ecco che a quel punto l’unica possibilità moscovita sarebbe l’arma di distruzione di massa.
Credo, però, che l’Occidente e la Nato non avrebbero la necessità di rispondere: sarebbe sufficiente una controffensiva convenzionale, perché a quel punto la Russia politicamente sarebbe finita. Nel caso di un attacco alle basi Nato in Occidente? Chi tocca la Nato, muore [sic!]».
Certo, certo, come no: la Russia è in grado di produrre 10.000 carri armati in un anno, noi non riusciamo neanche a sostituire quelli mandati al cocainomane di Kiev.
Chi tocca la Russia, muore, come hanno imparato a loro spese i massoni contro-iniziatici Napoleone e Hitler; il conflitto convenzionale è ormai perso. L’ultima chance per i NaziDEM bideno-sorosiani è la guerra nucleare, convinti come sono di poterla vincere!
Per cui l’Uccidente arriverà a provocazioni sempre più folli pur di indurre Putin a sferrare il primo strike nucleare. Ma la risposta americana annienterà la Russia, questa è la convinzione che alligna nei cervelli marci e malati dello staff di DEMentia Joe e della NATO.
Ad esempio, il capo di Stato Maggiore delle forze armate della Repubblica Ceca, generale Karel Řehka, ha avvertito recentemente che una “guerra tra la Russia e l’Alleanza Atlantica è possibile”. Quest’ultima sarebbe un’eventualità reale ed è perciò “necessario prepararsi per un lungo conflitto”.
Simili deliri vanno ricondotti all’elaborazione di tesi pseudo-militari oggettivamente folli che, soprattutto negli Stati Uniti, affermano che sia del tutto accettabile il rischio di provocare una guerra nucleare pur di sconfiggere e indebolire la Russia. L’illusione di piegare Putin e un paese dalle risorse sterminate non è insomma ancora svanita in Occidente malgrado la lezione di questi quindici mesi di guerra.
In questo scenario, le alternative sembrano essere in definitiva solo due. O il castello di carte dell’Ucraina crollerà in conseguenza dell’enorme differenza di potenzialità militari tra Mosca e Kiev, nonostante l’appoggio NATO, con gli Stati Uniti e l’Europa che batteranno in ritirata per rivolgere l’attenzione altrove (Cina). Oppure, nella peggiore delle ipotesi, l’escalation proseguirà fino a trascinare l’Occidente, se non tutto il pianeta, in un conflitto dalle conseguenze difficilmente calcolabili. (Michele Paris, “Ucraina, droni e guerra totale”, altrenotizie.org)
La Guerra Termonucleare Globale è un gioco ove tutti perdono e nessuno vince.


IL SECONDO IMPERO NAZISTA DELLA STORIA
Il primo Impero Nazista della Storia fu quello hitleriano: ergo, l’Impero Americano attuale è il Secondo Impero Nazista.
Credere che il SIN (Sin significa Peccato e la Terra del Peccato, USatania, non può essere altro che la Terra di Satana) sia nostro amico o alleato è follia. Con amici come gli Americani a guida DEM realmente non necessiti di nemici! Ma nemici dei Popoli Occidentali sono in primis i politicanti europei Quisling e Gauleiter collaborazionisti del SIN.
Nell’attuale momento storico in Occidente si stanno accumulando inesorabilmente falsificazioni e contraddizioni che, fossimo in un paradigma popperiano, saremmo già giunti alla dismissione della “visione ufficiale”, almeno dal 2020, come spazzatura.
Solo chi si sia tappato intenzionalmente occhi, orecchie (e naso) può non aver notato l’infinita serie di balle che ci sono state rifilate con tutta l’arroganza possibile per tre anni.
Scrivendo su un mezzo (META) che funziona da gendarme delle verità ufficiali, non ci provo neanche a nominare l’infinita serie di gravissime e oramai acclarate menzogne che ci sono state rifilate durante la pandemia. Se l’algoritmo di segnalazione è sempre lo stesso, mi ritroverei bloccato per 30 giorni, dunque non ci provo nemmeno.
Sulla guerra russo-ucraina invece sembra finora che la tolleranza sia maggiore, dunque si può provare sommessamente a ricordare che per i nostri robertisaviani Putin doveva essere a quest’ora morto male una decina di volte, e sostituito da una fronda interna una ventina; per le myrtemerline la Russia aveva esaurito da tempo le scorte di missili (ed è di ieri il più pesante attacco missilistico alle infrastrutture ucraine dall’inizio della guerra); per i federichirampini la guerra non ci sta costando nulla, anzi; per i davidparenzi l’esercito russo non ha i calzini e combatte a colpi di vanga; per i massimigiannini la Russia è isolatissima nel mondo e la sua economia è già collassata più volte; e via quotidianamente delirando.
Questo nonsenso costante e spudorato (e abbiamo taciuto le confabulazioni dei televirologi che farebbero arrossire il barone di Muenchausen) in condizioni normali sarebbe stato oggetto di stigmatizzazione interna al sistema della comunicazione.
Ma questa è proprio la grande novità del periodo: l’uniformazione dell’informazione “autorevole” sulla linea governativa (dell’unico governo che conta in Occidente, quello americano).
Nessuno o quasi tra i “maggiori” della sfera dell’informazione coglie la palla al balzo di una qualunque delle mille menzogne conclamate, per avviare un’operazione di approfondimento e controanalisi. Al contrario, c’è un costante coordinamento nel produrre veline di copertura.
A titolo di esempio basta vedere come fino all’inchiesta di Seymour Hersh l’investigazione ufficiale sull’attentato al North Stream 2 era in piena fase di insabbiamento: era tutto un succedersi di piste inconcludenti, disinteresse ad approfondire e insinuazioni di autolesionismo russo.
Una volta uscita l’inchiesta che puntava il dito sul governo americano, dieci giorni e sono iniziate a piovere “indiscrezioni” in tutti i principali media del mondo occidentale, “indiscrezioni” secondo cui ora sì che abbiamo le prove: l’attentato sarebbe da imputare ad un gruppetto privato filoucraino, va da sé rigorosamente indipendente da ogni governo (praticamente il club dello snorkeling del Mar Nero).
La funzione di copertura di tali “indiscrezioni” è talmente ovvia da risultare imbarazzante, ma ha dalla sua una grande carta, la carta che sin dall’inizio rende questi castelli di bugie difficilmente scalfibili.
La visione che noi tutti dovremmo accogliere per comporre in unità alternativa e coerente i dati correnti è una visione che deve imparare a trattare come sistema ostile ed ingannevole l’intero blocco di potere occidentale, i vertici della politica, della finanza, dei media e tutto ciò che a cascata è da essi influenzabile. (Andrea Zhok)
Lasciamo la chiosa finale del paragrafo a Cardini-Mini (“Ucraina la Guerra e la Storia”, PaperFIRST):
Gli europei, e soprattutto gli italiani, hanno dimostrato di essere degli schiavi ignobili.


IL SECONDO IMPERO NAZISTA (SIN) USA
Il Secondo Impero Nazista Usa ha bisogno di servi sciocchi ma utili. Ai vertici della DEMenza spiccano i Grünen Eco-Nazisti Baerbock-Habeck e la “farinaia finlandese” Sanna Ilma. Plastica rappresentazione di quali siano gli effetti devastanti provocati dall’Effetto Flynn inverso sulle Giovani Generazioni.
Annalena [Baerbock] bacchetta il mondo. La giovane ministra degli esteri tedesca, la verde Baerbock, 44 anni, in pochi giorni ha rimproverato il turco Erdogan, ha ammonito la Cina, preso a schiaffi il Mali e criticato il Canada. Moralmente ha magari ragione, ma crea problemi al cancelliere Olaf Scholz e non si preoccupa delle conseguenze per il suo Paese. Un ministro non dovrebbe fare prediche, ma cercare di trovare un compromesso per risolvere i conflitti, sempre che ne abbia la competenza, e la forza.
La Germania sarà ancora leader in Europa (sempre meno, dopo l’addio di Angela Merkel), ma non ha alcun ruolo nel Pacifico per intromettersi tra Cina e Stati Uniti. Frau Annalena ha il difetto tipico dei tedeschi, almeno secondo i luoghi comuni, non sempre falsi. Si comporta da Besserwisser, letteralmente chi la sa meglio, il grillo parlante convinto di avere sempre ragione. Come un primo della classe che con troppo zelo finisce per infastidire anche il professore.
Il suo cuore è a stelle a strisce, ma è più realista del re. Il presidente Joe Biden ha cercato fino all’ultimo di convincere Nancy Pelosi a non andare in visita a Taiwan. Frau Annalena è scesa in campo a fianco di Nancy ammonendo Pechino di rispettare Taiwan, e promettendo un aiuto tedesco se invaderà l’isola. (Roberto Giardina, “Baerbock ministra attaccalite”, italiaoggi.it)
Quell’altro geniaccio di Robert Habeck ha confermato che, «È vero, ad agosto abbiamo distrutto il mercato del gas ma la nostra missione era di riempire gli stoccaggi e certo cosi’ facendo abbiamo fatto salire i prezzi fino a 350 euro a megawattora ma credo che abbiamo fatto la cosa giusta. Se non la avessimo fatto e ora avessimo riserve insufficienti, ci chiederebbero tutti perche’ non ci abbiamo pensato prima».
Lo dica, Habeck, ai milioni di Europei gettati nella disperazione per le bollette energetiche quintuplicate e alle centinaia di migliaia di aziende chiuse o fallite, che proprio siffatti servi sciocchi di DEMentia Joe Biden à la Habeck-Baerbock hanno prodotto.
Lo dica, Habeck, a chi sarà costretto a pagare più tasse e a vedersi ridurre il welfare perché i soldi del Pnrr vengono utilizzati per produrre armi da inviare alla giunta fascista di Zelensky.
Con il plauso degli “Scemi di Guerra” del pennivendolame uccidentale.
Un rapporto riservato della Rand Corporation, legata a doppio filo ai NaziDEM e al Deep State USA, riconosce:
Il documento, che risale a gennaio, riconosce che l’aggressiva politica estera perseguita dall’Ucraina prima del conflitto spingerebbe la Russia a dover intraprendere un’azione militare contro il Paese. Il suo vero scopo, sostiene, era quello di spingere l’Europa ad adottare un’ampia gamma di sanzioni contro la Russia, sanzioni che erano già state preparate. Di conseguenza, l’economia dell’Unione europea, afferma, “crollerà inevitabilmente” e i suoi autori si rallegrano del fatto che, tra le altre cose, risorse fino a 9 miliardi di dollari torneranno negli Stati Uniti e persone ben istruite e giovani in Europa saranno costretti ad emigrare. L’obiettivo chiave descritto nel documento è dividere l’Europa – in particolare Germania e Russia – e distruggere l’economia europea inserendo utili idioti in posizioni politiche per impedire alle forniture energetiche russe di raggiungere il continente. […]
[Il] documento firmato Rand, sotto il titolo di apertura “Indebolire la Germania, rafforzare gli Stati Uniti”, suggerisce che c’è un “bisogno urgente” di un afflusso di risorse dall’esterno per mantenere l’economia americana nel suo complesso, ma “soprattutto il sistema bancario”.
” Solo i paesi europei vincolati dagli impegni dell’UE e della NATO possono fornirci queste linee di azione senza costi militari e politici significativi per noi “. […]
“ L’unico modo possibile per garantire che la Germania rifiuti le forniture energetiche russe è coinvolgere entrambe le parti nel conflitto militare in Ucraina. Le nostre continue azioni in questo paese porteranno inevitabilmente a una risposta militare dalla Russia. È chiaro che la Russia non lascerà la pressione del massiccio esercito ucraino sulla Repubblica popolare di Donetsk senza una risposta militare. Questo permetterebbe di ritrarre la Russia come la parte aggressiva e quindi attuare l’intero pacchetto di sanzioni, che è già stato redatto ”.
I partiti verdi costringeranno la Germania a “cadere nella trappola”. (Markus Anderson, controinformazione.info)
Ecco la considerazione di cui godono i Grünen tedeschi all’interno del governo SIN Usa di Biden,
I politici del Partito dei Verdi Annalena Baerbock (a sinistra) e Robert Habeck (a destra) sono descritti dagli Stati Uniti come idonei per essere stati manipolati per attuare direttive per conto degli Stati Uniti, in particolare l’obiettivo di distruggere l’economia tedesca. “Idealmente – una completa interruzione delle forniture” Gli autori esprimono la speranza che il danno tra Germania e Russia sarà così grande da rendere impossibile per i paesi di ristabilire relazioni normali in seguito.
“ Una riduzione delle forniture energetiche russe – idealmente, un arresto completo di tali forniture – porterebbe a risultati disastrosi per l’industria tedesca. La necessità di deviare quantità significative di gas russo per il riscaldamento invernale aggraverà ulteriormente le carenze. I lockdown nelle imprese industriali provocherebbero carenze di componenti e pezzi di ricambio per la produzione, una rottura delle catene logistiche e, infine, un effetto domino ”.
In definitiva, un crollo totale dell’economia in Europa è considerato sia probabile che auspicabile.
“Non solo darà un colpo devastante all’economia tedesca, ma l’intera economia dell’UE crollerà inevitabilmente.“ (Markus Anderson, citato)
Il Secondo Impero Nazista, Americano, verrà sconfitto dalla Russia come lo fu il Primo Impero, quello Tedesco, ma, marciando allineati dietro la DEMenziale follia Amerikana, le due manifatture più importanti d’Europa, quella Tedesca e Italiana, sono destinate all’irrilevanza prima e alla scomparsa dopo: prima della fine del decennio, l’Economia Europea sarà collassata.
Altro che case Green e auto Green, ad essere Green, al Verde, saremo noi Europei.
Siffatto è il prezzo che si paga ad essere servi dell’Impero Nazista Amerikano.
Ma essere servi degli Amerikani presuppone un rischio ben più grave…
Contrariamente a quanto immaginato, negli Stati Uniti prevalgano quanti vogliono fortemente la sconfitta della Russia [i NaziDEM bideno-sorosiani, Nota di Seyan], e che quindi il conflitto riprenda fiato. La cosa più preoccupante, a mio avviso, resta comunque l’idea – ben radicata negli ambienti della leadership statunitense – che Mosca non farà ricorso alle armi nucleari, a meno che non sia soggetta ad un attacco di tal genere.
Questa convinzione, in parte alimentata anche dalla Russia, contrasta con quella che io definisco sindrome di Pearl Harbour. Quando nel Giappone imperiale si diffuse la convinzione che lo scontro con gli USA era ineluttabile, si resero altresì conto che l’unico modo di vincere la guerra era assestare un colpo micidiale alla flotta statunitense, perché la guerra si sarebbe combattuta essenzialmente nel Pacifico, e la Marina vi avrebbe rivestito un ruolo decisivo. Da qui, l’attacco del 7 dicembre 1941 alla base navale delle Hawaii.
Ugualmente, se Mosca dovesse sentirsi minacciata seriamente nei suoi interessi vitali (la Crimea, tanto per dire), anche non attraverso l’uso di armi nucleari, ha già dimostrato di saper rompere gli indugi e passare all’attacco. È esattamente ciò che ha fatto – e per molto meno – il 24 febbraio 2022. Se, quindi, la situazione dovesse evolvere in un senso tale che la Russia si percepisse a rischio di subire un colpo strategico, potrebbe non esitare nel ricorrere ad un first strike nucleare contro la NATO.
E gli obiettivi sarebbero in Europa. (Enrico Tomaselli, “Dopo Bakhmut”)
CIOÈ NOI!
Articolo principale: Lo Sdoganamento Finale – Apocalisse
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