
CIA, SBU E DEEP STATE USA DIETRO ALL’ATTENTATO A TRUMP
T.M. Crooks, il Manchurian Candidate programmato da CIA e SBU ucraino, su mandato del Deep State USA bideno-sorosiano, ha fortunatamente fallito nell’uccidere Donald Trump.
LE IDI DI MARZO PER DONALD TRUMP
Siamo stati facili profeti e aruspici quando abbiamo predetto che il Deep State USA capitanato da George Soros, avrebbe cercato di liquidare fisicamente Donald Trump, vista la conclamata incapacità mentale di Dementor RimbamBIDEN che, anche con il supporto della truffa del voto postale, non riuscirà stavolta a rubare la vittoria elettorale a The Donald, come invece avvenne nel 2020.
La vera notizia, quella storicamente significativa, non è l’attentato a Trump, ma il fatto che tutta l’informazione di sistema almeno in Usa stia tentando in ogni modo di minimizzare la vicenda: l’America è sull’orlo dell’abisso, ma i media e i principali personaggi del partito democratico trattano l’accaduto come un non evento.
Obama che molti considerano il presidente ombra o il tutore di Biden salvo che per il cambio dei pannoloni, ha detto che “non si sa bene cosa sia accaduto” quando invece è chiaro come il sole, mentre Biden in un discorso non annunciato si è rifiutato di parlare di attentato e anzi appena qualche giorno fa aveva detto: “è ora di mettere Trump al centro del mirino” come ha riportato il giornalista del New York Times Kennet Vogel. […]
Donald Trump è stato preso di mira e un proiettile gli ha sfiorato la testa sotto gli “occhi” dalle telecamere: cosa dovrebbe accadere perché tutto questo venga inequivocabilmente considerato un tentativo di assassinio? Ciò davvero fa il paio con la totale mancanza di rispetto della democrazia che si è concretizzata con l’improvviso picco di voti per Biden alle 4 del mattino nel 2020, un evento statisticamente quasi impossibile. (ilsimplicissimus, segue link)

Gli pseudo-giornalisti italioti si appalesano sempre per essere più servi dei servi: un giornaletto di regime, l’appecoronato Corriere della Ser(v)a, ha affermato che “ha stato Putin” ad aver tentato di uccidere Trump!
Certo, Putin è talmente beota da fare un assist ai suoi più feroci nemici, i NaziDEM bideno-sorosiani.
Ancor più aberranti i concioni del peggior scrittore d’Italia, il radical-chic woke Roberto Saviano.
Come sempre, parole inopportune giungono dal bardo cosmopolita del sontuoso attico di Nuova York, Roberto Saviano, araldo dell’ordine liberal-progressista no border. pic.twitter.com/ArR1hfBwNZ
— Diego Fusaro (@DiegoFusaro) July 14, 2024
Il livello mentale del Saviano sembra essere vicino a quello di Biden. Dovrebbe, lo scrittore originario di Napoli (nessuna forma di razzismo à la Feltri, anch’io sono nato a Napoli), prendere lezioni di Ermeneutica da Pubble:
Nel campo bideniano dell’informazione (sic!) italiana regnano (cfr. supra) disperazione e costernazione:
Mieli afferma che il Manciuriano Crooks (programmato dai servizi americani mediante il programma MKUltra come Sirhan Sirhan) era un agente russo, o cinese, magari russo-cinese (eheheh), travisando il senso di Manchurian Candidate;
Lerner paragona Trump a Hitler a causa degli attentati (e magari quel dopatone di Zelensky è il nuovo Churchill);
Saviano fa intendere che quel cazzone di Crooks ha fatto male ma poteva – almeno – sparare meglio e fa presente che l’AR-15 utilizzata dall’attentatore è un’arma di merda e che se il Crooks fosse stato manipolato con i metodi di Ewan Cameron avrebbe utilizzato il Barrett M82, magari con tanto di simbolo della CIA o FBI serigrafato nel calcio del fucile!
Nel frattempo le possibilità di rielezione di Testa di Peto RimbamBIDEN vanno a fondo, come il Titanic.
LA DEMOCRAZIA IN OCCIDENTE È MORTA. VIVA LA DEMOCRAZIA
È ormai palese e patente che i NaziDEM del Petomane #RimamBIDEN sono i mandanti (o quantomeno i responsabili morali) dell’attentato a Trump.
L’esegesi del sempre ispirato ed inclito Marco Travaglio nell’editoriale sul Fatto del 17 luglio 2024:
Ma i rappresentanti delle nostre democrazie credono nella democrazia? Cioè in quel sistema complicato e faticoso – molto più delle autocrazie, delle oligarchie e delle aristocrazie – dove il sovrano è il popolo, che decide chi deve governare e cosa deve fare, insomma dove gli eletti sono dipendenti degli elettori e non viceversa? No, perché se ci credono dovrebbero dimostrarlo almeno ogni tanto. Se invece, come pare da ciò che dicono e soprattutto fanno, non ci credono, aboliscano il suffragio universale e ripristinino il voto per censo, per titolo di studio, per tessera riservato a chi vota per loro. E la facciano finita con questa fiction.
Dagli ultimi sondaggi, e anche dai penultimi, pare che la maggioranza degli americani rivoglia Trump: a qualcuno piace, a molti dispiace, ma la prima regola della democrazia dice che i Democratici devono usare tutti i mezzi leciti per batterlo; se invece perdono, devono andarsene all’opposizione e intanto trovarsi un leader vero, ma soprattutto vivo. Senza strillare ogni due per tre al fascismo e alla fine della democrazia, che sarebbe proprio ciò che hanno in mente loro: impedire a chi vince le elezioni di governare e attuare il suo programma.
Scrive di converso Adriano Sofri:
Travaglio ripete la storiella di Zelensky che si proibisce il negoziato, e che “ora”, all’indomani dell’orecchio di Trump (e della coda di Biden, nella corrida Usa), vuole “violare la sua legge”.
Gazie a lui, non sono mai stato tentato di pensare a Travaglio come un giornalista, ma mi sorprendo ancora dei suoi collaboratori e collaboratrici. Per esempio, Iaccarino che firma in prima pagina quel titolo, nel testo scrive invece che “La scelta di Zelensky è forse nata dai timori per il sempre più probabile arrivo di Trump alla Casa Bianca”, e ne ipotizza altre possibili motivazioni.
E, ancora nel testo, ricorda i “vascelli bruciati” di Putin: “La formula di pace di Kyiv prevede il ritiro delle truppe russe nel rispetto dei confini del 1991 mentre nella costituzione della Federazione russa le regioni annesse fanno già parte di ciò che la Russia considera suo territorio (e Mosca ha sempre escluso la rinegoziazione di questo punto)”.
Io non sono mai stato tentato di pensare ad Adriano Sofri come un giornalista, ma per essere il responsabile di un tremendo crimine.
Repetita juvant: Adriano Sofri è stato condannato con sentenza definitiva dalla Corte di Cassazione, quale mandante dell’omicidio del Commissario Luigi Calabresi.
Sic et simpliciter.
IL COMPORTAMENTO DEL SECRET SERVICE
Il comportamento del Secret Service USA è stato addirittura demenziale se non si ammette hegelianamente che l’intenzione era proprio quella di far liquidare Trump, esattamente come avvenuto con lo slovacco Juraj Cintula che ha cercato di freddare il premier Robert Fico, anche in quel caso un Manchurian Candidate programmato da CIA e SBU.


Diversi testimoni hanno segnalato con urla la presenza del killer NaziDEM bideno-sorosiano Crooks, ma gli ineffabili agenti del Servizio Segreto hanno fatto finta di non sentire.
The head of the Secret Service and the leader of this security detail should resign https://t.co/ihlEC5NP1w
— Elon Musk (@elonmusk) July 14, 2024
Seguendo la delirante narrazione della pubblicistica della finto-sinistra di regime neoliberista, Trump si sarebbe quasi auto-attentato, poiché il Manciuriano Crooks era stato “iscritto” artatamente nelle liste repubblicane e i DEMocrats sono dolci e teneri come agnellini.
Segue il video di una Carneade – con un linguaggio del corpo che mostra di non credere lei per prima a sé stessa – obliante che, dalla fine della Seconda Guerra Mondiale ad oggi, l’Impero del Male USA ha sempre innescato conflitti in ogni parte del Mondo, la maggior parte dei quali ad opera dei lupi travestiti da agnelli di fede DEMocrat (e DEMoniaca).
Secondo la giornalista Botteri, l’attentatore era sicuramente un repubblicano fanatico delle armi. I democratici non c’entrano nulla.
Grazie per il video @Orgoglioitalia3#16luglio #Trump #Botteri #lariachetira pic.twitter.com/pHmaZfXfra— Davide Scifo (@strange_days_82) July 16, 2024
Il Secret Service ha fatto di tutto per dare al DEM Crooks il tempo di sparare parecchi colpi…
Il giorno dopo l’attentato a Trump ci si potrebbe fare molte domande. Per esempio come è possibile che un ragazzo di vent’anni abbia battuto in astuzia il Secret Service, organizzazione che viene finanziata con due miliardi e mezzo di dollari l’anno? Come è accaduto che egli abbia trovato una scala pronta per portarlo su un tetto con una linea di tiro libero sul palco? Come è possibile che egli sapesse che non gli avrebbero sparato prima che a sua volta tirasse con il suo fucile, quando invece il mandato esplicito dei servizi è semmai di sparare per primi ad ogni sospetto? […]
Dall’altro lato non ci sono prove per confermare che dietro l’attentato ci siano Biden e i democratici anche se essi stavano preparando una campagna in cui Trump veniva paragonato a Hitler, lasciando spazio ad ogni possibile esito. Bisogna poi sottolineare che le operazioni di intelligence con l’uso di cecchini sono una tipica tattica della CIA. Questo senza dire che un’altra agenzia, l’Fbi, ha parecchi motivi per eliminare Trump poiché l’ex presidente ha in programma di approvare una riforma che porrà fine a parte dei poteri di questa istituzione che è diventata uno stato nello stato. (ilsimplicissimus2.com)
Si presume che ormai #Trump vincerà a man bassa le elezioni di novembre. Cosa succederà?
1) Si sgancia dall’Ucraina ?
2) Si sgancia dalla #NATO?
3) Allenta quindi le pressioni USA sugli stati europei?
4) Che faranno i “leader” europei che erano a braccetto con Biden?
5) Cosa… pic.twitter.com/iLTg9QkTzF— Prof Michele Geraci, fmr Undersecretary of State (@michele_geraci) July 14, 2024
La risposta è arrivata a stretto giro di posta: con la nomina di JD Vance a vice, Trump dichiara urbi et orbi che l’Ucraina non gli interessa ormai più. Ci pensino gli Europei, se ne hanno i mezzi, a caricarsi sul gruppone il cadavere marcio e putrefatto dell’Ukronazia.


Rebus sic stantibus, anche se venisse rieletta, la Baronessa Ursula Von der Pfizer è ormai un’anatra zoppa.
Il suo programma di sgoverno dell’Europa è già preistoria.


Se vincesse Trump la configurazione geopolitica verrebbe rinegoziata attorno alla nuova realtà mondiale. Inutile dire che questa prospettiva sarebbe perniciosa per il neoliberismo globalista che ha possibilità di vivere solo se tutto il pianeta si adegua alle sue logiche ed ecco da dove deriva la demonizzazione del personaggio. [,,,] Nel caso Biden venisse convinto ad abbandonare la gara e vincesse un altro democratico tipo la Clinton o la Harris è molto probabile che tutta l’irresponsabilità delle élite occidentali non avrebbe più alcun freno e dovremo prepararci al conflitto nucleare. Dell’Europa rimarrà solo un fil di fumo. (ilsimplicissimus, segue link)


Preghiamo per la vittoria del tycoon Trump; in caso contrario l’Umanità si estinguerà sotto le bombe nucleari.
A partire dall’Europa sgovernata dalla delirante Baronessa Furfantessa.


Ad oggi, la finta Patriota Giorgia detta Giorgia Meloni medita seriamente di far confluire i voti del suo partito alla Baronessa Furfantessa e Megera Globale Ursula Von der Leyen.
La presidente Von der Leyen chiede oggi la riconferma sulla base della stessa maggioranza politica che l’ha sostenuta nel suo disastroso primo mandato – ieri picconato anche dalla Corte di Giustizia sulla mancata trasparenza sui vaccini. Non si vede in cosa dovrebbe differenziarsi la sua agenda rispetto a quella dei primi cinque anni. Un’agenda fatta di transizione green e centralismo, dirigismo e attacco selvaggio alla proprietà e alla libertà d’espressione (con il Digital Services Act) dei cittadini europei.
Non si vede cosa ci si possa aspettare di diverso. Può darsi, certo, che i Popolari riescano a smussare qualcuna delle assurdità green, ma per un Continente che negli ultimi cinque anni ha imboccato a tutta velocità la strada della de-industrializzazione ci vorrebbe ben altro. È un Continente portato sull’orlo del baratro dalla signora Von der Leyen e dai suoi sodali politici.
No, non ci sono le condizioni per votare a favore del bis di VDL. E sarebbe un grave errore per Meloni restare a metà strada, continuare nell’ambiguità o peggio sostenerla nell’ombra. Primo, perché un voto contrario oggi non le impedirebbe comunque di sostenere le iniziative condivisibili che dovesse avanzare la nuova Commissione.
Secondo, perché non è raccogliendo le briciole che cadono dal tavolo di Francia e Germania che l’Italia potrà riconquistare lo status che le spetta. Per dirla tutta: nessun commissario “di peso” vale lo “sputtanamento”. (Federico Punzi, segue link)


DOSSIERAGGIO E TARGETING DA PARTE DEI NEONAZISTI ZELENSKYANI E DEI LORO MANDANTI NAZIDEM
— Jackson Hinkle 🇺🇸 (@jacksonhinklle) July 17, 2024
Quello che non molti sanno è che Donald Trump era stato indicato solo alcuni giorni fa come nemico e bersaglio da un sito ucraino legato a doppio filo al Deep State USA di Satan-Soros, CIA e SBU.
Insieme a The Donald, nella corposa e pantagruelica lista di proscrizione, figurano centinaia di politici americani, giornalisti, think tank e media indipendenti (Tucker Carlson, Alex Jones, Jackson Hinkley, The Grayzone, Infowars, ex plurimis)
Financo la DEM Alexandria Ocasio-Cortez – assieme a tutto la sua Squad – è stata riportata come nemico dello Stato Neonazista Ucraino!
Il nuovo rapporto ucraino, intitolato “Roller Coaster: From Trumpists to Communists. The forces in the US impeding aid to Ukraine and how they do it”, intende screditare i politici americani, i giornalisti e gli influencer dei social media come strumenti della Russia, scrivendo:
“La maggior parte delle persone nel nostro studio non ha legami diretti e comprovati con il governo russo o con i propagandisti. Tuttavia, gli argomenti che usano per esortare le autorità a prendere le distanze dall’Ucraina riecheggiano i messaggi chiave della propaganda russa volta a privare gli ucraini della capacità di difendersi con armi e fondi occidentali. (enfasi aggiunta)”
Sebbene la “lista dei nemici” pretenda di correggere la disinformazione sull’Ucraina diffusa da coloro che sono sulla sua lista, il rapporto stesso è pieno di rozze disinformazioni. Ad esempio questo pezzo:
“Anche miti da tempo sfatati continuano a riaffiorare, come le affermazioni sul predominio nazista e sui laboratori biologici americani in Ucraina e la rappresentazione della Rivoluzione della Dignità del 2014 come un colpo di stato”.
L’affermazione dell’organizzazione secondo cui queste affermazioni sono “da tempo smentite” potrebbe essere un pio desiderio, ma tornando alla realtà del pianeta, persino i siti dei media mainstream pro-Ucraina negli Stati Uniti si torcono le mani per le immagini inquietanti ed estremiste che provengono dal paese. Ad esempio, la NBC News ha scritto che “il problema nazista dell’Ucraina è reale, […]
Newsweek si è chiesto “Perché così tanti neonazisti si sono schierati a favore della causa ucraina?” Anche prima dell’attuale conflitto, le principali pubblicazioni pro-Ucraina come Reuters si sono preoccupate nel 2918 del ” problema neonazista dell’Ucraina “.
“Ci sono 391 individui e 76 organizzazioni nella nostra lista. Tra questi ci sono politici, movimenti e gruppi politici, media e giornalisti, esperti e think tank (alcuni individui compaiono in più categorie).”
Forse ciò che è più scioccante di questo attacco ai cittadini americani è il fatto che la Data Journalism Agency (TEXTY) ha una lunga affiliazione con lo stesso governo degli Stati Uniti! Infatti, il fondatore della pubblicazione Anatoly Bondarenko appare in modo prominente su un sito web del governo degli Stati Uniti come partecipante al progetto ” TechCamp ” del Dipartimento di Stato degli Stati Uniti.
A quanto pare gli ucraini amano fare liste dei loro “nemici”. Una delle più note è la famigerata “lista delle uccisioni” stilata dal Centro Mirotvorets di Kiev. Da quella lista, diversi sono già stati assassinati dall’Ucraina, tra cui la famosa giornalista russa Daria Dugina .
Ci si chiede, ad esempio, come reagiranno l’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump e decine di membri del Congresso degli Stati Uniti quando sentiranno che i dollari delle tasse statunitensi vengono inviati in Ucraina a organizzazioni ucraine sostenute dagli Stati Uniti per creare “liste di odio” e “liste di morte” di patrioti americani come loro.


Non è ultroneo rammentare che TechCamp è un’emanazione dal Dipartimento di Stato USA, diretto fino a poco fa dalle NaziDEM Nuland e Clinton e che il Dittatore della Globalizzazione imperiale americana, George Soros, foraggia con dovizia i criminali neonazisti ucraini.
Vedasi, ad esempio, International Renaissance Foundation, una ONG fondata nel 1990 dal Soros e finanziata dal Congresso USA di parte bideno-obamista-clintoniana attraverso il National Endowment for Democracy, dietro cui si celano le malversazioni della CIA, di cui Soros è il Capo Occulto.
Nel report citato (supra), intitolato appunto “Roller Coaster: From Trumpists to Communists”, Anatoly Bondarenko e i suoi schiccheracarte mettono le mani avanti.
Questo articolo ha scatenato un’ondata di odio rapida e organizzata sulla piattaforma di social media X, basata su accuse manipolative. Pertanto, riteniamo necessario fornire una spiegazione per i lettori che traggono le proprie conclusioni dopo aver esaminato il materiale.
La tabella degli argomenti di ricerca, che ha generato più polemiche, non è né una “lista dei nemici dell’Ucraina” né una “lista delle uccisioni”, come è stata etichettata in numerosi post circolati sulla piattaforma X.
Excusatio non petita, accusatio manifesta.
Spieghino siffatti individui perché, a breve distanza dalla pubblicazione di siffatta propaganda densa d’odio e acredine, Donald Trump, il loro principale nemico ed obiettivo, è divenuto oggetto di un attentato che, solo per puro caso, non ha avuto successo.
Anche Elon Musk, menzionato anch’egli nel turpe report, è stato oggetto di ben due attentati negli ultimi mesi.
D’altro canto come ci si può fidare di uno Stato criminale quale quello ucraino, che ha dichiarato eroe nazionale il genocida nazista Stepan Bandera, uno Stato marcio e putrefatto guidato da un pornoguitto fascista e tossicomane (Zelensky) e che ha come capo dei servizi segreti – la SBU – un terrorista quale Vasyl Malyuk, responsabile (assieme alla CIA) della strage al Crocus, dell’attacco al Ponte di Crimea e dell’omicidio di Darya Dugina?
Come ci si può fidare dell‘Impero del Male USA a trazione NaziDEM che protegge, arma, copre e tutela siffatta feccia neonazista ucraina?




L’articolo che segue de La Stampa è stato vergato quando anche quel foglio riconosceva la Verità, e cioè che i Neonazisti imperavano nell’Ucraina dopo il golpe di Euromaidan,


Dopo, per i gazzettieri del gruppo GEDI, gli Azoviani si sono trasformati in filosofi Kantiani (sic!)
Difesi, gli Azoviani, anche da Enrico Mitraglietta Mentana, che si è sempre auto-attribuito le stimmate da grande giornalista (doppio sic!) e ha pure fondato il media dei censorini sorosiani “Open” (triplo sic!)


E come ci si può fidare della NATO, il braccio armato dell’Impero Nazista Americano?
Alla lettura del comunicato finale del vertice Nato, tenutosi a Washington il 10 luglio 2024 (celebrativo, si fa per dire, del suo 75.esimo compleanno), si verrebbe sopraffatti da una profonda tenerezza se tale rito funesto non confermasse l’angoscia delle persone dotate di senno davanti al rischio di un olocausto che porrebbe fine al genere umano. […]
Nessuno può dubitare che il testo sia stato preparato dagli amanuensi imperiali e redatto, è appena il caso di rilevarlo, nell’idioma imperiale, l’inglese, il solo ritenuto degno di tale compito. Del resto, gli americani (perdonino il termine improprio i nobili abitanti dell’intero continente che con quelli sono spesso confusi), uno dei popoli più politicamente analfabeti del pianeta, di idiomi non ne parlano altri. L’oligarchia che li guida colloca le altre culture su un piano d’inferiorità, considerandole una sorta di folklore locale destinato ad essere assorbito dalla magnificenza della civiltà anglofona. […]
l documento continua: “L’invasione su vasta scala dell’Ucraina da parte della Russia ha infranto la pace e la stabilità nell’area euro-atlantica e ha minato la sicurezza globale. La Russia rimane la minaccia più significativa e diretta alla sicurezza degli alleati”. Gli scribi redattori di tali imbrogli concettuali non si curano certo di dettagli, quali i 14.000 morti russi nel Donbass dal 2014 al 24 febbraio 2022, evitando altresì di chiedersi magari le ragioni che – a dispetto delle assicurazioni estese ai leader sovietici/russi dal 1991 in avanti – hanno spinto la Nato fino ai confini della Russia (nel 1991, allo scioglimento del Patto di Varsavia, essa contava 16 membri, oggi 32), provocandone la provocata e auspicata reazione. […]
Quanto alla minaccia russa nei confronti dell’intera Europa, prestigiosi analisti americani (tra cui, J. Mearsheimer, S. Ritter, D. MacGregor, Andrew Napolitano, J. Sachs, Harley Schlanger, Helga Zepp-Larouche) rilevano l’evidenza di Mosca non ha né la forza né l’interesse a occupare territori ucraini dove sono assenti popolazioni russofone, mentre non risulta atti, azioni o manifestazioni d’intenti a sostegno di un presunto intento russo di estendersi nei paesi/territori un tempo collocati nell’orbita sovietica. […]
Davanti alle crisi, gli sciocchi pensano ai responsabili (e su questa guerra, ad minimum, i dubbi sono infiniti), i saggi invece studiano le possibili soluzioni. Di questi ultimi nel consesso Nato non si vede l’ombra, mentre il mondo precipita lentamente nel baratro, i giovani continuano a morire e l’Ucraina ad essere distrutta.
Del resto, come tutti sanno ma non dicono gridando, se la Russia dovesse vedersi avvicinarsi l’ombra della sconfitta, ricorrerebbe all’arma atomica. Solo un colpo d’ala, che non verrà certo dagli gnomi che ci governano, può soccorrere il mondo. Non resta di attendere l’avvento del cigno nero.
Dal documento emerge il vuoto di discernimento da parte di un manipolo di incompetenti eticamente corrotti, piegati agli interessi dei produttori di armi e di psicopatici del potere, che in cambio di briciole economiche, misere carriere e qualche onore effimero, hanno venduto l’anima al demonio.
I governi vogliono le guerre, occorre gridarlo forte, non i popoli, perché questi ultimi sanno bene che nelle guerre a morire è sempre la povera gente. (Alberto Bradanini, segue link)


Ultima modifica: 18 luglio 2024
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Davvero agghiacciante la verità.
Spero che non entriate nel mirino degli Ukronazi di Zelensky.
Speriamo di no.