LUCIFERO
Lucifero. Letteralmente Lucifero significa Portatore di Luce…
L’ETIMOLOGIA DI LUCIFERO
Lucifero significa
letteralmente “Portatore di luce”, in quanto tale denominazione deriva dall’equivalente latino lucifer, composto di lux (luce) e ferre (portare), sul modello del corrispondente greco phosphoros (phos=luce, pherein=portare), e in ambito sia pagano che astrologico esso indica la cosiddetta stella del mattino, cioè il pianeta Venere che, mostrandosi all’aurora, è anche identificato con questo nome. In specie nella corrispondenza tra divinità greche e romane, il pianeta Venere era impersonificato nella figura mitologica del dio greco Phosphoros e del dio latino Lucifer. (Wikipedia, voce Lucifero)
Diventa evidente, quindi, il significato di Obama che prega Venere, che, diversamente, sarebbe oscuro per gli essoterici.
E’ un caso che History Channel abbia scelto un sosia di Obama per interpretare Satana nella miniserie “The Bible”?
Nel connubio tra Ishtar e Lucifero, è da notare il collegamento fatto da innumerevoli mitologi tra Ishtar e Lilith.
LILITH
Chi è Lilith?
Lilith è il demone femminile della religione mesopotamica associato alla tempesta, ritenuto portatore di disgrazia, malattia e morte. La figura di Lilith appare inizialmente in un insieme di demoni e spiriti legati al vento e alla tempesta, come è il caso nella religiosità sumerica di Lilitu, circa nel 3000 a.C.
Vari studiosi datano l’origine verso il 700 a.C. Lilith compare nell’insieme di credenze dell’Ebraismo come un demone notturno, ovvero come una civetta che lancia il suo urlo nella versione della cosiddetta Bibbia di re Giacomo.
Secondo la tradizione della cabala ebraica, invece, è il nome della prima donna creata, prima compagna di Adamo e precedente a Eva. La sua figura, delineata nel Medioevo, risale a miti e leggende antiche della Mesopotamia. Nell’immaginario popolare ebraico è temuta come demone notturno capace di portare danno ai bambini di sesso maschile e caratterizzata dagli aspetti negativi della femminilità: adulterio, stregoneria e lussuria.. (Wikipedia, voce Lilith)
L’IMMAGINE DI…
Lilith è quella di una bella donna serpente, nuda dalla cintola in su e con le ali di pipistrello; qualcuno la definisce dea multiforme poichè riunisce in sè elementi contrastanti come le Verginità e la Lussuria, la Prolificità e la Saggezza.(…)
Esistono attualmente in Italia, Francia, Gran Bretagna, Germania e nei Balcani, numerosi gruppi che costituiscono la “Setta di Lilith”, formata per lo più da elementi femminili e un sacerdote; sono congreghe molto misteriose che adorano questa Dea ed ognuno di questi gruppi crea un suo rituale ed un suo modo particolare di venerarla.
Le adoratrici di Lilith, sacerdotesse streghe, nel passato usavano uno speciale mazzo di carte, la cui origine si perde nella notte dei tempi, carte che erano denominate “carte lunari” poichè la luna vi si trovava disegnata in tutte le sue fasi, con aggiunti segni astronomici. (Maria e Alberto Fenoglio, “Le società magico segrete”, Casa Editrice MEB, 1998 Santancargelo di Romagna)
LA DOTTRINA SEGRETA
Il seguente brano è tratto da “La Dottrina segreta” di Helena P. Blavatsky:
I Druidi compresero il significato del Sole in Toro e, di conseguenza, quando tutti i fuochi sono spenti al 1 novembre, solo il loro fuoco sacro ed inestinguibile rimaneva ad illuminare l’orizzonte come quelli dei Magi e dei moderni zoroastriani. E come la primitiva Quinta Razza e i successivi caldei e greci, e anche come i cristiani (che lo fanno a tutt’oggi senza sospettarne il vero significato), essi salutavano la “Stella del Mattino,” la magnifica Venere-Luficero. Strabone parla di un’isola accanto alla Britannia dove venivano venerate Cerere e Persefone con gli stessi riti della Samotracia, ed era la sacra Ierna (Irlanda)
Come abbiamo visto, Lucifero-Shaytan-Ishtar-Lilith-Diana-Babalon sembrerebbero essere un’unica entità, una egregòra androgina, tanto che in “Infernal names, directional correspondences, etc.”, Diane Vera ha scritto che;
Anton La Vey [il fondatore della “Chiesa di Satana”] direbbe che viviamo nell’ “Era di Satana”, io direi, più specificamente, che viviamo nell’Era di Lilith.
SEMPRE SU LUCIFERO
Accanto alla tradizione teologica e letteraria riguardo Lucifero si sviluppò, già nei primi tempi di fioritura e di espansione delle dottrine cristiane, una corrente gnostica che tentò la reinterpretazione della figura luciferina in chiave salvifica e liberatrice per l’uomo dalla tirannia del Dio Creatore. Secondo tale dottrina, che ha radici tanto nel Marcionismo quanto nel Manicheismo, il serpente/Lucifero descritto nel Genesi sarebbe colui che ha indotto l’uomo alla conoscenza, la scientia boni et mali, e dunque all’elevazione dell’uomo a divinità, pur contro la volontà del Dio supremo che avrebbe voluto invece mantenere l’uomo quale suo suddito e schiavo, cioè quale essere inferiore.
In tale dottrina il nome Satana scompare quasi del tutto in favore del nome Lucifero, che viene interpretato alla lettera come “Portatore di luce” e viene perciò eletto quale salvatore dell’uomo. Tutto ciò è in evidente antitesi con la concezione classica del Cristianesimo, secondo la quale invece l’aspetto luminoso di Satana è solo un mascheramento e uno strumento di seduzione. È San Paolo il primo a ricordare che:
«anche Satana si traveste da angelo di luce. Non è dunque cosa eccezionale se anche i suoi servitori si travestono da servitori di giustizia; la loro fine sarà secondo le loro opere». (2 Corinzi 11,14-15)
LUCIFERO COME PRINCIPIO POSITIVO? SOLO IN AMBITO LATOMISTICO
Comunque l’idea di Lucifero come principio positivo nonché il suo accostamento alla figura di Prometeo saranno dei motivi ripresi da una lunghissima tradizione gnostica e filosofica che nella storia ha trovato echi nell’Illuminismo, nella Massoneria, nel Rosacrocianesimo, nel Romanticismo di Byron, di Shelley, di Baudelaire e persino di Blake. Tra gli autori italiani è interessante ricordare l’inno a Satana del Carducci e il poema Lucifero di Mario Rapisardi.
In tempi più recenti si ritrovano richiami a Lucifero nella teosofia di Madame Blavatsky e nella sua contemporanea derivazione New Age inaugurata da Alice Bailey; in ultimo certo si può aggiungere a tale lista anche il cosiddetto transumanesimo, nonché i movimenti neopagani radunati sotto al nome di Wicca. È curioso notare come una certa critica storico-filosofico contemporanea veda persino nell’ONU e nei suoi fondamenti ideologici una malcelata forma di venerazione del Lucifero gnostico, posto che proprio la New Age sarebbe il sostrato ideologico delle Nazioni Unite. (Wikipedia, voce Lucifero)
Articolo principale: Il Culto Occulto
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