Verità: Operazione Ermeneutica
Verità. È il motto di questo “Palazzo della Memoria”, volgarmente detto sito. La verità è la nostra Stella Polare. Sbagliamo, e assai, anche. Mai per malafede, mai per mercenarismo.
OPERAZIONE ERMENEUTICA «VERITÀ»
Noi effettueremo un’operazione assolutamente inversa alla decostruzione derridiana. Il Derrida e il New Materialism dal Tutto arrivano al Nulla (Nihil).
Noi, dal Nulla derridiamo, dal Nichilismo dell’immondo Pensiero Unico del Capitalismo Totalitario e della Dittatura del Mercato, arriveremo al Tutto.
Anche Platone lottava contro il Nichilismo e contro il Relativismo. Ai suoi tempi i Derrida, i Foucault, i Guattari, i Deleuze, erano i Sofisti.
Per Platone la filosofia consiste nella ricerca ininterrotta della verità: di qui la durissima polemica verso i sofisti (sofistica), che insegnavano l’arte di argomentare le tesi più diverse, persino opposte. Il relativismo implicito in questa posizione – ossia la convinzione che non esista la verità, ma soltanto opinioni egualmente valide a seconda dei diversi punti di vista – era la causa principale, secondo Platone, della decadenza morale e politica in cui versava il mondo greco. (treccani.it, voce: Platone)
Identica decadenza morale in cui versa il mondo occidentale del XXI secolo, dominato dal Nichilismo e del Relativismo del Capitalismo Totalitario e Neoliberista.
PER ARRIVARE ALLA VERITÀ PARTIAMO DA UN’AFFASCINANTE TEORIA
Ovviamente è una teoria partorita da un filosofo, non certo da un neoliberista, o da uno scientista, falsificatori in re ipsa.
Citiamo Wikipedia alla voce Nick Bostrom.
«Bostrom ha ipotizzato che la realtà nella quale viviamo possa essere una simulazione creata da eventuali esseri intelligenti al di fuori di essa.
Questa tesi può essere vista come una ipotesi scettica condotta ai limiti estremi del ragionamento, ma gli argomenti portati da Bostrom a favore della sua possibilità sembrano originali nel panorama filosofico occidentale.
L’idea che la realtà nella quale viviamo sia una sorta di illusione o allucinazione collettiva è in realtà molto antica e con diverse sfumature concettuali ha attraversato più volte il mondo culturale, sia filosofico sia religioso, tanto in Occidente quanto in Oriente.
Nella cultura occidentale questa tesi trova un suo primo esponente storico in Platone,è rintracciabile nella visione di Plotino […]
In Oriente, in particolare nella riflessione filosofica tradizionale indiana, l’ipotesi che la realtà sia una proiezione della mente è presente nella sua più estrema rappresentazione nella filosofia dell’Advaita Vedānta e trae origine dalla speculazione psicologica, cosmogonica e teologica sulle Upanishad indù.
Bostrom riaffronta la tematica sostenendo che ci sarebbero ragioni empiriche per le quali l’ipotesi di simulazione potrebbe avere validità.
Egli suggerisce che, se è possibile simulare virtualmente interi pianeti popolati o addirittura interi universi per mezzo di un computer, ipotizzando esseri intelligenti e dotati di coscienza che popolino questi mondi virtuali, allora il numero di tali simulazioni, verosimilmente create da una qualsiasi civiltà che sia sufficientemente avanzata, rende estremamente probabile statisticamente il fatto che noi esseri umani stiamo effettivamente vivendo all’interno di una realtà simulata.»
LA VERITÀ È CHE VIVIAMO DENTRO UNA MATRIX
L’incredibile è che Bostrom dimostra tale asserzione con metodi deduttivo-matematici.
«Bostrom afferma che almeno una delle seguenti affermazioni è probabilmente vera:
- Nessuna civiltà raggiungerà mai un livello di maturità tecnologica in grado di creare realtà simulate.
- Nessuna civiltà che abbia raggiunto uno status tecnologico sufficientemente avanzato produrrà una realtà simulata pur potendolo fare, per una qualsiasi ragione, come l’uso della potenza di calcolo per compiti diversi dalla simulazione virtuale, oppure per considerazioni di ordine etico (ritenendo, ad esempio, immorale l’utilizzo di soggetti tenuti “prigionieri” all’interno di realtà simulate).
- Tutti i soggetti con il nostro genere di esperienze stanno vivendo all’interno di una simulazione in atto.
Determinando così il seguente teorema: “Se si pensa che gli argomenti (1) e (2) siano entrambi probabilisticamente falsi, si dovrebbe allora accettare come assai probabile l’argomento (3).”
Quella che segue è l’equazione matematica che viene utilizzata per quantificare le tre affermazioni precedenti:
[…] Sul piano logico, ad esempio, non è infatti preclusa a priori la possibilità, da parte di esseri intelligenti viventi all’interno della simulazione, di accorgersi di eventuali falle, errori di programmazione informatica o anomalie all’interno della stessa». (Wikipedia, voce: Bostrom)
Questo è il link del report completo di Bostrom.
SEMPLIFICHIAMO LA VERITÀ
Ci accusano di essere tremendamente verbosi ed eccessivamente forbiti, quindi esporremo in modo paratattico concetti che sono assolutamente rivoluzionari
In nuce, cosa dice il filosofo Bostrom?
«Ragazzi, le nostre Coscienze potrebbero essere prigioniere di una sorta di Matrix, un programma creata mediante AI (Artificial Intelligence) all’interno di un supercomputer quantistico, una sorta di Multivac asimoviano, sviluppato da civiltà aliene».
Ut supra, ci sono in siffatta programmazione, eventuali falle, errori di programmazione del codice sorgente (bug) o anomalie all’interno della stessa. (cit.)
Non vi ricorda nulla?
I Déjà vu in Matrix dei fratelli Wochowsky si creano all’interno di un errore di codice della Matrix o quando una parte del programma viene resettato.
Lo stesso avviene all’interno dell’Universo (rectius: Multiverso olografico).
Un esempio è quello delle megacriometeore, pezzi enormi di ghiaccio che cadono dal cielo, evento rarissimo, soprattutto in presenza di cielo terso. Eppure, nel gennaio del 2000, una volta verificatasi il primo caso, innumerevoli casi ne susseguirono in tutta l’Europa meridionale, per poi estinguersi del tutto.
Un evidente errore di programmazione all’interno della matrix informatica che chiamiamo realtà. La realtà è un’illusione, o più propriamente, una vibrazione di basso livello.
Soprattutto non dobbiamo assolutamente escludere che siffatta realtà sia una sorta di punizione o prigione imposte alle nostre coscienze, per impedirci di collegarci all’Uno Assoluto.
Lo stesso Bostrom ne parla nel suo saggio “Superintelligenza”, in relazione al pericoloso sviluppo delle AI.
Nel suo libro, Bostrom […] immagina una superintelligenza artificiale che per sua natura scelga di ricompensare i suoi creatori e coloro che, anche in passato, ne hanno favorito la realizzazione, magari ricreandoli in una simulazione digitale: argomento che ha condotto alcuni nerd a elaborare l’argomento del “basilisco di Roko”, secondo cui una super-AI in futuro potrebbe punire tutti coloro che ne hanno ostacolato lo sviluppo o semplicemente non hanno fatto nulla per affrettarlo ricreando le loro coscienze in un inferno simulato senza fine (Bostrom in tal caso ricoprirebbe il ruolo riservato da Dante a Lucifero). (Roberto Paura, “Un’intelligenza artificiale ci seppellirà”, esquire.com)
LA VERITÀ È CHE LA NOSTRA REALTÀ È UNA PRIGIONE
Ne abbiamo già discusso nel nostro post “La Terra è solo un Pianeta-Prigione”:
C’è un’interessante teoria, diffusa dal Dottor Ellis Silver, seconda la quale la specie umana non sarebbe originaria di questa Terra e che il nostro Pianeta sarebbe una sorta di inferno, di colonia penale.
Nel libro “Humans are not from Earth” Silver presenta alcuni dati di fatto che proverebbero che la specie umana è solo una sorta di ibridazione di esseri provenienti da un’altro Pianeta.
IL PIANETA-PRIGIONE
Fin qui, nulla di nuovo sotto il Sole. L’etologia da anni considera il modello evolutivo umano del tutto incongruente rispetto alle altre specie animali. Nella stragrande maggioranza gi animali raggiungono un equilibrio con l’ambiente che li circonda, quando c’è carenza di risorse tendono ad adattarsi e a ridurre natalità e consumi.
Invece noi umani, come locuste, una volta distrutte le risorse presenti, ci spostiamo verso un ambiente successivo e iniziamo a devastarlo.
Altri supporti a siffatta teoria è che gli umani, oltre a non sapersi adattare ai cambiamenti climatici, a differenza ad esempio degli insetti, soffrono frequentemente di disturbi alle articolazioni inferiori e dolori alla schiena. Elemento che farebbe pensare che il pianeta di origine dell’Umanità avesse un gravità più bassa.
C’è infine da considerare che non esiste al Mondo un solo essere umano che sia in condizioni fisiche e/o psichiche assolutamente perfette. […]
CONCLUSIONI SUL PIANETA-PRIGIONE
Per quanto il libro di Silver non porti dati inoppugnabili a sostegno delle teorie esposte, è incontestabile che il nostro è un Pianeta Penale, l’Inferno di altri Pianeti.
Forse la Terra è l’inferno di un altro Pianeta (Aldous Huxley).
La Terra è solo un Pianeta-Prigione – L’Isola di Avalon
La Terra è solo un Pianeta-Prigione – L’Isola di Avalon
La Terra è solo un Pianeta-Prigione. C’è un’interessante teoria, diffusa dal Dottor Ellis Silver, seconda la quale la specie umana non sarebbe originaria di questa Terra e che il nostro Pianeta sarebbe una sorta di inferno, di colonia penale. Nel libro “Humans are not from Earth” Silver presenta alcuni dati di fatto che proverebbero che…
LA VERITÀ CONTENUTA NEL MITO DELLA CAVERNA DI PLATONE
Per Platone era fortissima la tensione tra l’immagine olografica (eidolon) che ci allontana da quella verità che solo l’idea (eidos) può permetterci di raggiungere.
Platone,
partendo dal presupposto che il sapere rifletta l’essere, si chiese quale fosse l’oggetto proprio della scienza o epistème, cioè di un sapere stabile e immutabile. È chiaro che tale oggetto non può essere costituito dalle cose di questo mondo, che sono mutevoli e imperfette: da esse deriva infatti l’opinione o dòxa, che è un sapere soggettivo e instabile. L’oggetto della scienza dovrà quindi essere costituito da entità stabili e perfette, che Platone individua nelle idee (da èidos «forma»). (treccani.it, voce: Platone)
Relativamente al Mito della Caverna,
Platone immagina dei prigionieri che, fin dall’infanzia, siano incatenati in una caverna, con la faccia rivolta verso il fondo, e che possano guardare soltanto davanti a sé. Alle loro spalle vi è un muricciolo, dietro il quale passano uomini che portano sulle spalle delle statuette, che sorpassano il muro e raffigurano ogni genere di cose, le cui ombre si proiettano sul fondo della caverna. I prigionieri sono convinti che quelle ombre siano l’unica e vera realtà. Ma se uno di loro riuscisse a liberarsi, scoprirebbe che si tratta soltanto di ombre; e oltrepassando il muro capirebbe che anche le statue sono soltanto imitazioni degli oggetti reali che si trovano fuori della caverna. L’ex prigioniero deciderebbe allora di tornare dai suoi compagni, per renderli partecipi della verità e liberarli; ma disabituato al buio, egli apparirebbe goffo e quasi cieco ai suoi compagni, che infastiditi dai suoi discorsi lo ucciderebbero. (treccani.it, voce: Platone)
IL GIOCO ALIENO VIRTUALE
In riferimento alla teoria di Bostrom, dobbiamo riportare la seguente affermazione, pur non suffragata da alcuna prova fattuale.
Nick Bostrom dunque ci suggerisce che stiamo vivendo in una sorta di “gioco alieno virtuale”. La realtà è che è inquietante pensare che il mondo sia “diretto” da entità aliene come in un film di fantascienza, e che noi potremmo essere i loro “giocattoli”. Ma in realtà, oggi, siamo diventati i giocattoli dei signori del potere occulto, la famosa Elite composta dagli Illuminati della Cabala, che ci sfrutta e ci rende schiavi per il progetto del NWO. Molti dicono che siano proprio loro i veri Alieni Rettili che impongono una politica dittatoriale nazi-fascista, coloro che hanno creato guerre e continuano a crearne per i profitti personali. […] (segnidalcielo.it)
Ciò ci porta a quanto da noi scritto in “They Live di John Carpenter”, allegoresi degli psicopatici della Cabala Globale, che controllano il Potere Economico – ergo Politico – in tutto il Globo. Esseri senz’anima. O Alieni senz’anima?
Prima però questo filmato prægnans.
ARRIVIAMO A “THEY LIVE” DI JOHN CARPENTER
Rielaborando personalmente (anche se sotto pseudonimo) un racconto di Ray Nelson, Carpenter costruisce il suo film più apertamente schierato [“They Live”, appunto]. Nada (niente, in spagnolo) è il prototipo dell’americano comune, che la politica socio-economica di quegli anni ’80 aveva finito per emarginare, relegandolo oltre i confini di un sistema disposto a premiare solo chi già prosperava al proprio interno. Le forze schiaccianti attraverso le quali il potere guida il consenso e controlla le masse sono la pubblicità e la televisione, e contro di esse Carpenter lancia il disperato attacco del suo signor Nessuno.
GLI ALIENI DI “THEY LIVE” NON SONO ALTRO CHE LA PARABOLA DEGLI PSICOPATICI CHE CONTROLLANO TUTTA LA RICCHEZZA MONDIALE
Lo stesso regista lo conferma in questo tweet del 2017. Il bersaglio che intendeva colpire è proprio l’attuale incontrollato, marcio e corrotto Capitalismo ultraglobalista.
THEY LIVE is about yuppies and unrestrained capitalism. It has nothing to do with Jewish control of the world, which is slander and a lie.
— John Carpenter (@TheHorrorMaster) 4 gennaio 2017
DA CARPENTER AD HARE
L’esegesi del regista americano è semplice quanto efficace: la Timocrazia Globale è formata da non Umani, da Alieni.
Ovviamente, in They Live gli Alieni sono granguignoleschi esseri provenienti da Andromeda, ma l’allegoria è limpida come acqua di fonte. Gli Oligarchi Globali, che controllano le marionette politiche come Barack Obama e i Mainstream Media Mondiali, sono “alieni”, cioè altro rispetto agli Esseri Umani.
Rectius, i plutocrati, i Soroi (termine coniato dal Nobel P. Krugman in riferimento agli squali globali), sono minus habentes.
Hanno, pur detenendo ricchezze da far invidia a Marco Licinio Crasso, un elemento che li rende oggettivamente carenti, inferiori rispetto all’Essere Umano metafisicamente completo. Ad essi manca il pnèuma, non riescono ad entrare nel respiro cosmico universale.
Alla morte, essi semplicemente svaniscono, come la cupa nebbia all’elevarsi del Sole.
Siffatta differenza la esterna deduttivamente uno dei massimi esperti mondiali di psicopatia, il prof. Robert Hare, il quale afferma:
«Mancando la coscienza e l’empatia, fanno ciò che vogliono e a proprio piacere, violando le norme sociali e le aspettative sociali senza alcuna colpa o rimorso; ciò che manca, in altre parole, è la reale qualità che permette ad un essere umano di distinguersi dall’animale»
L’eco amplificata del più turpe degli Psicopatici, il satanico e satanista Aleister Crowley che declinava il suo unico e amorale dogma: «Fai ciò che vuoi».
They Live di John Carpenter – L’Isola di Avalon
They Live di John Carpenter – L’Isola di Avalon
La miglior allegoresi del regista americano John Carpenter sul Capitalismo Totalitario è sicuramente il film “They Live” – Essi Vivono.
LA VERITÀ SULL’UNIVERSO OLOGRAFICO
Citiamo un nostro altro post, “Olomovimento”,
Le conferme alla teoria di David Bohm sull’Olomovimento o Universo Olografico si susseguono senza sosta.
In un recente articolo, l’autorevole rivista scientifica “Nature” afferma che un team di fisici ha fornito altre prove che il nostro universo potrebbe essere una mera proiezione olografica.
Nel 1997, il fisico teorico Juan Maldacena propose, sulla scorta degli studi di David Bohm, un nuovo modello dell’Universo, in cui la gravità generata dalla vibrazione delle Superstringhe potrebbe essere reinterpretata in termini di fisica relativistica. Il mondo matematicamente complesso delle stringhe, che esistono in nove dimensioni dello spazio più una di tempo, sarebbe semplicemente un ologramma.
«L’idea è simile a quella degli ologrammi ordinari, dove l’immagine a tre dimensioni è codificata su una superficie bidimensionale, come l’ologramma impresso sulle carte di credito. L’intero Universo è codificato allo stesso modo», scrive il professore di fisica matematica Kostas Skenderis
L’idea di Maldacena entusiasmò fin da subito i fisici perché era un modo “elegante” per dimostrare la popolare, ma ancora non dimostrata, teoria delle stringhe su basi solide – e perché risolveva apparenti incongruenze tra la fisica quantistica e la teoria della gravità di Einstein. Ha fornito ai fisici una sorta di pietra di Rosetta matematica, un “dualismo”, che ha permesso di collegare tra loro le due lingue, e risolvere gli apparenti contrasti tra un modello e l’altro. Ma anche se la validità delle idee di Maldacena è stata data per scontata da allora, mancavano dimostrazioni scientifiche; dimostrazioni che iniziano a giungere.
L’universo potrebbe essere davvero un gigantesco ologramma 3D, emanazione di un campo piatto bidimensionale: questa teoria cosmologica ‘alternativa’, elaborata negli anni ’90, sembrerebbe infatti compatibile con i dati sperimentali raccolti sull’eco del Big Bang dal satellite Planck dell’Agenzia Spaziale Europea (Esa). A indicarlo è lo studio pubblicato sulla rivista Physical Review Letters da un gruppo internazionale di fisici e astrofisici teorici a cui ha preso parte anche l’Italia con l’Università del Salento e la sezione di Lecce dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn).
L’ipotesi che l’universo funzioni come un enorme e complesso ologramma ha raccolto negli anni ”evidenze teoriche in vari settori della fisica delle interazioni fondamentali”, spiega Claudio Corianò, ricercatore dell’Infn e docente di fisica teorica nell’Università del Salento. ”L’idea alla base della teoria olografica dell’Universo – precisa l’esperto – è che tutte le informazioni che costituiscono la ‘realtà’ a tre dimensioni (più il tempo) siano contenute entro i confini di una realtà con una dimensione in meno”. (“L’universo come un ologramma“, ansa.it)
Nel suo libro Universo, mente e materia, Bohm teorizza l’esistenza nell’universo di un ordine implicito (implicate order), che non siamo in grado di percepire, e di un ordine esplicito (explicate order), che percepiamo come risultato dell’interpretazione che il nostro cervello dà alle onde (o pattern) di interferenza che compongono l’universo.
Bohm paragona l’ordine implicito a un ologramma, la cui struttura complessiva è identificabile in quella di ogni sua singola parte: il principio di località risulterebbe perciò falso. Poiché Bohm riteneva che l’universo fosse un sistema dinamico in continuo movimento, mentre il termine ologramma solitamente si riferisce a un’immagine statica, Bohm preferiva descrivere l’universo utilizzando il termine, da lui creato, di Olomovimento.
Dopo l’esperimento del 1982, in cui il teorema di John Stewart Bell fu verificato da Alain Aspect, rivelando una comunicazione istantanea fra fotoni a distanze infinitamente grandi, Bohm, che si era già confrontato con lo stesso problema durante la sua riformulazione del paradosso di Einstein-Podolsky-Rosen, ribadì che non esisteva alcuna propagazione di segnale a velocità superiore a quella della luce, e che si trattava di un fenomeno non riconducibile a misurazione spaziotemporale.
Il legame tra fotoni generati da una medesima particella sarebbe dovuto all’ordine implicito, nel quale ogni particella non è separata o “autonoma”, ma fa parte di un ordine atemporale e aspaziale universale, l’Olomovimento, il cui modello matematico implica un insieme di variabili nascoste. Bohm scrisse che «dobbiamo imparare a osservare qualsiasi cosa come parte di un’Indivisa Interezza» (Undivided Wholeness), cioè che tutto è uno. (Wikipedia, voce “David Bohm”)
La vera scienza, contrapponendosi ai sofisti relativisti à la Eco, conferma in toto il Platonismo: Tutto è Uno.
QUINDI?
Anche il filosofo Arthur Schopenhauer definisce il fenomeno materiale come illusione; c’è uno schermo tra noi e la realtà vera. È pertanto necessario strappare il velo di Maya per arrivare all’essenza ultima delle cose.
Ricapitolando:
I Satrapi Globalisti non credono in Dio, o, per meglio dire, credono solo nel Dio-Denaro. «La quota di atei convinti è molto superiore tra i ricchi (addirittura il 25% nella fascia più alta) che tra i poveri (nella fascia più bassa arrivano solo al 6%)». (vita.it)
Ma chi afferma di non avere anima, di non aver spirito, non ha anima, non ha spirito: è solo un algoritmo dell’llusione materiale della Realtà Olografica.
«Camminate secondo lo spirito [pneuma] e non sarete condotti a compiere i desideri della carne [sarx]. La carne [sarx], infatti, ha desideri contrari allo spirito [pneuma] e lo spirito [pneuma] a sua volta è contro la carne [sarx], poiché queste due realtà sono vicendevolmente contrapposte» (San Paolo, Lettera ai Galati 5,16-17)
Abbiamo già dimostrato che c’è una corrispondenza biunivoca tra ricchezza e psicopatia. Essere psicopatici significa non avere empatia, ergo anima (pnèuma); qui potrete trovare un elenco di tutti gli atei dichiarati, pubblicato da UAAR.it.
Tutti i Satrapi Globali sono presenti, come Gates, Buffett, Soros, Zuckerberg, et similia. Gli altri lo sono ugualmente, ma evitando di dichiararlo.
Ergo, i locupletati, i Capitalisti Totalitari, sono entità senza anima; in nuce, tali entità sono solo algoritmi di controllo, come l’Agente Smith in Matrix.
Nell’illusione disvelata da Bostrom essi sono solo algoritmi utilizzati per controllare, imprigionare e soffocare le Coscienze degli Umani che, come noi, hanno un’anima.
Ovviamente, i Cabalisti sono convinti di essere reali, non sono in grado di concepire il fatto che la Materia è solo un’illusione – onde, pattern di interferenza, vibrazioni di infimo livello – e, pertanto, non avendo anima, essi esistono solo finché qualcuno non urla: «Il re è Nudo».
Oltre l’illusione della materia c’è solo il Nulla. E chi è fatto solo di materia è fatto di Nulla.
Il bramino Dona vide il Buddha seduto sotto un albero e fu tanto colpito dall’aura consapevole e serena che emanava, nonché dallo splendore del suo aspetto, che gli chiese:
– Sei per caso un dio?
– No, brâhmana, non sono un dio.
– Allora sei un angelo?
– No davvero, brâhmana.
– Allora sei uno spirito?
– No, non sono uno spirito.
– E allora, che cosa sei?
– Io sono sveglio.(Anguttara Nikaya)
Non appena ci risveglieremo, l’Illusione verrà distrutta, e siffatte entità si dissolveranno come la cupa nebbia al sorgere del Sole del Mattino (Aurora).
Ce lo spiega anche Corrado Malanga, in questo video:
La simulazione algoritmica della realtà in cui noi crediamo di vivere, dimostrata da Bostrom, ha la necessità di un’interfaccia: i nostri fallati sensi, i quali rendono tangibile e materiale ciò che è solo una vibrazione infima.
Tanti godono nell’aver in mano l’ultima versione di iPhone, senza rendersi conto che si tratta di uno script utile solo ad illudere la coscienza di colui che crede di averlo in mano. De visu et auditu ex propriis sensibus. Che stupida illusione. Aria fritta.
Il filosofo Costanzo Preve irrideva rettamente il marxismo di Deleuze e Negri, i quali affermavano che l’Uomo è solo un Flusso di desideri, sensazioni e abitudini; il Paradigma del Liberalismo.
La chiosa era esemplare: «Il Marxismo di Deleuze e Negri non ha nessun rapporto con Marx».
Infatti, esso è connesso con l’Illusione Totalitaria conosciuta come Liberal-Capitalismo. La Cabala Mondiale dell’Anómos Globale George Soros.
Se tutto è fallacia, menzogne, oppure usando un termine in voga nella Neolingua Sorosiana, se tutto è Fake News, dove troviamo la Verità (rectius: l’Alètheia), per portare alla luce del Sole della Verità, vedendole incenerire, siffatte emulazioni virtuali degli Esseri Umani?
La verità non è fuori di noi. I nostri sensi sono illusi dall’Illusione.La verità è solo dentro di Noi, dentro i Nostri Sogni.
Rifacciamoci a Gustav Meyrink.
L’universo meyrinkiano è aperto sia in senso orizzontale che verticale. Per sperimentare l’ascesa è necessario attuare il cambio di cuore: l’io deve divenire Re, Sé. Meyrink, in particolare negli ultimi scritti della silloge [“Alle frontiere dell’occulto. Scritti esoterici (1907-1952)”, curata da Gianfranco de Turris ed Andrea Scarabelli], ci invita a trarre insegnamento dalla dimensione onirica, dalla vita fantasmatica, simbolica, che essa testimonia. Nello stato del sonno profondo, contrapposta alla dimensione illusoria e molteplice del reale, sgorga la sacra sorgente. Tacitiamo la sete con le sue acque ristoratrici, il loro gorgoglio, sembra ripetere la chiusa del Sogno di una notte di mezz’estate di Shakespeare: “Siam fatti della sostanza dei sogni”. (Giovanni Sessa, ereticamente.net)
Un’altra citazione di Meyrink, doverosa:
Quando arriva la conoscenza, arriva anche la memoria.
Rifacciamoci a VITRIOLUM.
Vitriolum – V.I.T.R.I.O.L.U.M. – L’Isola di Avalon
Vitriolum – V.I.T.R.I.O.L.U.M. – L’Isola di Avalon
VITRIOLUM Visita Interiora Terrae Rectificando Invenies Occultum Lapidem Veram Medicinam L’acronimo VITRIOLUM, usato nella letteratura alchemica, significa: “Visita l’interno della terra, operando rettamente, troverai la pietra occulta, vera medicina”. Siamo invitati ad entrare nel nostro inconscio, per prendere coscienza di noi stessi, delle nostre motivazioni, del nostro mondo interiore. Questa discesa viene definita regressus ad…
Source: www.isoladiavalon.eu/vitriolum/
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In realtà non voglio commentare ma solo suggerire a Seyan di visitare la sezione teorica del mio sito. Da un’altra angolazione credo che l’autore di questo sito possa trovare convergenze e argomentazioni che potrebbe fare sue. Saluti