STORMTROOPERS OF SOROS
E TOTALITARISMO
Parafrasando un libro di Michael Fitzgerald, “Stormtroopers of Satan”, arriviamo alle “Stormtroopers of Satan Soros”.
DEM-ON SOROS COME MAGNETO SOROS
Soros come il supervillain Magneto Soros è stato creato dal vulcanico Elon Musk.
George Soros is a pathetic wannabe super villain! pic.twitter.com/4LmX7XpUCW
— Matt Wallace (@MattWallace888) May 16, 2023
Immediatamente uno dei media italici funzionali al Totalitarismo DEM Made in USA e al Puparo Globale George Soros, si drizzato in piedi elevando alti lai di protesta sbavante nei confronti dell’«antisemita» Elon Musk, La Stampa.
Musk e l’antisemitismo su Soros: “Come il cattivo ebreo Magneto” https://t.co/WMIySMiSSM
— La Stampa (@LaStampa) May 17, 2023
D’altro canto, Elon Musk è un obiettivo dichiarato della DEMoniaca Cabala Mondiale dei Soroi.
If you expose the powerful’s corruption or stand against it, you’re the enemy. I don’t think your crazy Elon. If they can’t imprison you in their scheme, murder is the next option. Yes the Globalist Potentates are Sinister as you can get. https://t.co/JDV0wrP5gM
— Yankee Cowboy (@YankeeCowboy24) July 1, 2023
Ad ogni modo, se c’è un antisemita per antonomasia, questi è proprio il Soros.
Il padre, odiatore dell’Ebraismo, trasformò il nome di famiglia da Schwarz in Soros, portava alla Messa Cattolica la famiglia e andava in vacanza nella Germania nazista.
Lo stesso Soros ha confermato a Steve Kroft durante la trasmissione “60 Minutes” del 20 dicembre 1998 di aver collaborato con i Nazisti nel 1944 per la requisizione dei beni degli Ebrei Magiari – «se non l’avessi fatto io, l’avrebbe fatto qualcun altro» (siffatta è la sua filosofia per giustificare tutte le nefandezze compiute nella vita) – e che quello fu «il periodo più bello della mia vita» (sic!).
Soros – come tutti gli ultramiliardari sociocidi e sociopatici (Gates, Bezos, Buffett, et similia) – ama solo una cosa al mondo, il denaro, lo sterco del DEMonio, ha un solo dio, il dio della sarx, Satana-Baphomat, e una sola religione, il Capitalismo Necroliberista.
Non va obliato che Satana è il dio della Morte, avendo sostituito nella Realtà il mitologico Ade, che il Capitalismo è la Religione Economica della Morte e che il Nazismo (sia quello Hitleriano sia quello dell’attuale Necrosinistra Occidentale) è la Religione Politica della Morte.
Capitalismo → Nazismo → Satanismo. Il Triangolo del Male e della Morte.
Jonathan Crary in Terra Bruciata cita Rosa Luxemburg che parlava de
“l’odore di morte che emana dal capitalismo europeo”. Questo produce il collasso dell’intera struttura sociale e “arriva a sciogliere i legami tradizionali e a trasformare la società in una massa di rovine informi”. Gli sfollati e gli espropriati si trovavano di fronte allo sterminio, alla schiavitù o alle forme più basse di lavoro salariato. Luxemburg osservava acutamente come l’Europa capitalista sia il primo luogo in cui “l’incertezza dell’esistenza sociale” e la precarietà della vita e del lavoro rappresentano un obiettivo sistemico fondamentale, non un sottoprodotto secondario.
Ad emanare fetore di putrefazione e di Morte è oggi tutto il Capitalismo occidentale, dominato dagli Arconti del Male, gli Ultramiliardari Soroi.
Questa è l’America del Capitalismo dei Soroi. Per ogni miliardario parassita in più, ci sono milioni di Poveri e senzatetto in più. Questa è Filadelfia, la città ove i Padri Costituenti Americani tennero la prima riunione per elaborare e approvare la Costituzione USA, quella stessa Costituzione ora conculcata dai NaziDEM e dai loro alleati RINOs repubblichini.
Nel frattempo il gerarchetto DEMente Joe Biden ha fatto avere al suo omologo nazigolpista Zelenskyy quasi 200 miliardi di dollari tra armi e aiuti economici!
Satana esiste. Charles Baudelaire: «La più grande astuzia di Satana è farci credere che non esista». André Gide : «Non credo nel diavolo; ma è proprio quello che il diavolo spera: che non si creda in lui». E ci tiene inchiodati a Terra mediante il Capitalismo Totalitario e l’Imperialismo Nazista Americano.
Satana esiste e George Soros è il suo Principale Arconte sulla Terra. Perché George Soros non è ateo, è Servo di Satana, come a suo tempo lo era Adolf Hitler.
Come scrive Giorgio Agamben, commentando Alcune Riflessioni sulla filosofia dell’Hitlerismo di Emmanuel Levinas,
La categoria che orienta qui l’analisi levinasiana è quella dell’essere consegnati senza scampo a se stessi o a una situazione, o, come Levinas dice, dell’ètre rivé (letteralmente: essere inchiodati o appiattiti su qualcosa; river indica il gesto di ribattere un chiodo per conficcarlo completamente nel legno). Ora questo vero e proprio terminus technicus della prima officina levinasiana compare significativamente nel testo sull’hitlerismo per definire la novità del rapporto dell’uomo nazista con la sua corporeità.
“Una concezione veramente opposta alla nozione europea di uomo” scrive Levinas “sarebbe possibile solo se la situazione a cui è inchiodato (vìve) non si aggiungesse a lui, ma costituisse il fondamento stesso del suo essere. Esigenza paradossale che l’esperienza del nostro corpo sembra realizzare” […]
Il testo non è tanto un atto di accusa, quanto una rilevazione topografica che in ogni senso ci riguarda. Se il nazismo ha potuto confinare, almeno nel suo punto di partenza, con la grande filosofia del novecento, sarebbe stolto credere di potersi sottrarre a buon mercato a questo scomodo vicinato condannando un filosofo e assol vendone un altro. Le domande che il saggio implicitamente poneva continuano sessanta anni dopo a esigere una risposta. Qual è il senso di questa prossimità? Siamo veramente usciti da questo vicinato o dimoriamo ancora senza rendercene conto sui margini del nazismo?
Grazie a Mangiafuoco Satan Soros, ai suoi burattini Nazidem, alle sue Sturmtruppen Antifa e Black Lives Matter, noi Occidentali siamo purtroppo tornati nella dimora del Nazismo.
IL TOTALITARISMO DI GEORGE SOROS
George Soros è, de facto, il Führer e il Mangiafuoco Globale dell’Uccidente-Occidente.
Al di là del potere economico della sua organizzazione tesa alla Manipolazione Planetaria, Open Society, il Soros fa parte di una Cabala di interessi e corruzione che avviluppa come i tentacoli di un’enorme piovra l’intero Uccidente: OctopusSoros.
La figura del propagandista Soros può essere legittimamente comparata a quella del propagandista Hitler.
Hannah Arendt osserva riguardo a Hitler: «Hitler fece circolare milioni di copie del suo libro in cui affermava che per aver successo le menzogne devono essere enormi, cioè se non si accontentano di negare singoli fatti all’interno di un contesto di fattualità lasciato intatto, nel qual caso la fattualità intatta porta sempre alla luce le menzogne, ma se mentono sull’intera fattualità in modo tale che tutti i singoli fatti menzogneri in un nesso in sé coerente sostituiscano un mondo fittizio a quello reale». Secondo Arendt,
Hitler non è un bugiardo qualunque. È capace di quelle bugie che nella loro enormità e totalità producono una nuova realtà. Chi inventa una nuova realtà non mente in senso ordinario.
Il rapporto tra ideologia e verità è però molto piú complesso di quanto pensi Arendt. L’ideologia si ammanta di verità. Cosí, anche Hitler professa risolutamente la verità. La verità come istanza non viene abbandonata. Hitler diffonde la sua ideologia razzista proprio in nome della verità. Fa sempre apparire la sua propaganda alla luce della verità.
Alcune verità, scrive Hitler, sono cosí palesi che proprio per questo non sono percepite, o almeno riconosciute, dal mondo comune. Il mondo passa loro accanto ciecamente e si stupisce quando qualcuno scopre improvvisamente ciò che tutti dovrebbero sapere. La verità è uno dei termini che Hitler usa piú spesso nel Mein Kampf. Qui si parla di un «custode di una verità superiore» o di «verità primordiale».
Egli prende le distanze dal «rappresentante della menzogna e della calunnia» e si presenta come il proclamatore della verità. Gli ebrei, in particolare, sono da lui diffamati come «artisti della menzogna», accusati di una menzogna totale. La loro esistenza è stata costruita su «una grande bugia». (Byung-Chul Han, “Infocrazia”, Einaudi)
Grazie al controllo omnipervasivo del Mainstream Uccidentale, Magneto Soros crea, mediante la completa defattualizzazione della realtà, una realtà alternativa, falsa, “defatticizzata” come direbbe Byung-Chul Han.
Da un misconosciuto think tank – perlomeno io non conosco nessuno dei membri – traggo un esempio della defattualizzazione stigmatizzata dalla Arendt, un articolo (rectius: un agglutinato di post-truth e di propaganda filo-NATO) raggelante, secondo me.
Un report dell’intelligence americana rilasciato il 16 Marzo 2021 rivela che anche la campagna elettorale del 2020 è stata soggetta a influenze russe. In più, nei mesi di Febbraio e Marzo, una serie di cyberattacchi, provenienti da gruppi collegati al governo cinese, hanno sfruttato alcune debolezze per entrare nel sistema e-mail di Microsoft – utilizzato principalmente da piccole-medie imprese ma anche da figure militari.
L’approccio dei paesi democratici al problema continua invece ad essere passivo. Nonostante abbiano risposto agli attacchi in modo efficace, le avance occidentali continuano a mancare nello sviluppo di una strategia in grado di competere con quelle sino-russe. La nuova frontiera del cyberspazio porta le democrazie davanti a un dilemma.
Da una parte, la mancanza di una presa di posizione forte renderebbe le democrazie vulnerabili sia alla defattualizzazione della realtà descritta da Arendt [sic!, Nota di Seyan], che alle interferenze da parte di potenze estere. Dall’altra, la repressione dell’informazione mirata a combattere questi fenomeni comporta il rischio di emulare la “mano pesante” usata dalle potenze autoritarie creando così il sistema rigido da esse ricercato.
La posta in gioco è alta. La sfera dell’informazione è uno dei pilastri portanti del sistema democratico [ari-sic!] e la sua integrità e veridicità è fondamentale per la difesa dei valori e processi istituzionali […]. La nuova geopolitica dell’informazione sfida le democrazie a trovare una strategia efficace per competere con le potenze estere, per disintossicare l’infosfera domestica, e per rendere il cyberspazio sicuro per la democrazia.
La “Democrazia” e la “Verità” secondo il “vangelo” di Soros…
Oggi, invece, è ormai pacificamente acclarato che il “Russiagate” è la bufala più grande della Storia, organizzata dalla sorosiana Khillary Clinton:
Il Procuratore John Durham ha recato le prove inoppugnabili che FBI, CIA, Dipartimento di Giustizia, hanno funto da quinta colonna per gli immondi intrighi orditi dai NaziDEM bideno-sorosiani, al fine di impedire – con mezzi illeciti – la rielezione democratica di Donald Trump.
Pesantissimo il verdetto del procuratore speciale John Durham, incaricato dalla precedente amministrazione di indagare sulle origini del Russiagate e sulla condotta delle agenzie federali nel caso.
Il rapporto, di oltre 300 pagine, non contiene fatti nuovi rispetto a quelli già emersi ormai da anni – e silenziati dai media mainstream – ma è comunque di notevole rilevanza che un procuratore indipendente abbia confermato le ricostruzioni giornalistiche che abbiamo negli anni riportato su Atlantico Quotidiano e che ci hanno permesso di concludere che il Russiagate è stato una colossale bufala – rimandiamo al nostro Speciale i lettori che volessero approfondire ulteriormente.
Tutti sapevano
Un rapporto devastante per l’FBI e il Dipartimento di Giustizia, ovviamente, ma anche – e vedremo presto perché – per la CIA e l’intera comunità di intelligence Usa, per l’ex presidente Barack Obama, per l’attuale presidente Joe Biden, per Hillary Clinton e il Partito Democratico.
Tutta la storia della collusione tra Donald Trump e la Russia è stata una gigantesca montatura messa in piedi dalla Campagna Clinton. E fin qui, è qualcosa che ancora ci può stare, che in campagna elettorale si mettano in giro delle voci, anche false, per danneggiare il proprio avversario.
Il problema è che questa montatura ha trovato sponde nel governo federale, dando origine a indagini, intercettazioni illegali, leak e campagne di stampa, ad una caccia alle streghe durata quattro anni, e ad un’inchiesta del procuratore speciale Mueller finalizzata a insabbiare le tracce e distruggere la presidenza Trump. (segue link)
Grazie all’Imperatore della Defattualizzazione, George Soros, e ai suoi corrotti burattini TheBidens, TheObamas & TheClintons, la Democrazia, la Libertà di Parola e di Espressione, ma soprattutto la Verità, hanno subito il più pesante attacco nella Storia d’Occidente dai tempi del Nazifascismo imperante in Europa.
Siffatto è il Regime dell’Informazione nell’Occidente guidato dalla NSDAP-TheDemocrats USA e dal Capitalismo Totalitario: il Regno del Caos.
Il regime dell’informazione sta soppiantando il regime della verità.
Nello Stato totalitario, che è costruito su una totale menzogna, dire la verità è un atto rivoluzionario. Il coraggio della verità è il segno distintivo del parresiasta. Nella società dell’informazione postfattuale, invece, il pathos della verità non porta assolutamente a nulla. Si perde nel rumore delle informazioni. La verità si disintegra in polvere di informazioni, spazzata via dal vento digitale. Sarà stata un breve episodio. (Byung-Chul Han, “Infocrazia”, Einaudi)
Interessante questa esegesi per cui,
a questo punto il mondo diventa muto, non oppone più resistenza e dunque non offre più occasione di ascolto. Nell’Infocrazia attuale a predominare sarebbe un continuo riferirsi a informazioni costruite ad hoc sul profilo degli utenti, dalle quali viene escluso ogni riferimento a un mondo della vita condiviso. Gli unici elementi a contare sono quelli trasformati in dati ed elaborati in informazioni adatte al singolo utente, senza rendere possibile il riconoscimento della verità. Di qualsiasi verità, anche di quella intersoggettiva e condivisa, rendendo così il mondo uno spazio aperto al tribalismo.
Tribalismo funzionale ai progetti psicopatici e totalitari del WEF di Soros-Schwab, accelerando gli esiti sociali di emergenze create ad hoc, come il Golpe del Virus artificiale Sars-CoV-2 – creato da Peter Daszak dell’EcoHealth Alliance e proposto alla DARPA già nel 2017 – o come la Guerra Russo-Ucraina, innescata dalle criminali provocazioni della Wehrmacht-NATO che, fin dal 2014, addestrava i macellai nazisti ucraini a torturare, stuprare, crocifiggere, uccidere uomini, donne e bambini del Donbass.
IL TOTALITARISMO DELL’IMPERO NAZISTA AMERIKANO E IL ROSENBERG NAZI-WOKE
Il Folle Fanatismo Woke dei DEM USA è la nuova base ideologica del Totaler Staat del XXI secolo: l’Impero Nazista Amerikano.
Ibram X. Kendy sta al Wokismo e alla Cancel Culture made in USA come Alfred Rosenberg stava al Nazismo.
Citeremo alcuni passi di un saggio ormai divenuto un classico sul tema, il bestseller “The Enemy Within – How a totalitarian movement is destroying America” di David Horowitz, ovviamente mai tradotto nell’Italietta degli «Schiavi Ignobili» dell’Impero Amerikano.
Nella primavera del 2020, due vendutissimi bestseller hanno fornito il quadro teorico per l’esplosione del razzismo anti-bianco che si trova dietro le sommosse dei Black Lives Matter, iniziate a maggio. Uno di loro, White Fragility, spiega che i bianchi sono razzisti per nascita, indipendentemente da tutto ciò che dicono, fanno, o intendono.
Se negano di essere razzisti, stanno solo manifestando la loro incapacità di ammettere che lo sono – quindi la loro “fragilità.”L’altro bestseller, How to Be an Antiracist, scritto dal vincitore del National Book Award, Ibram X. Kendi, è stato salutato dal New York Times come “il libro più coraggioso fino ad oggi sul problema della razza nella mente occidentale.”
How to Be an Antiracist – già un testo richiestissimo nei corsi universitari di tutta la Nazione – è un manuale su come utilizzare definizioni flessibili di “odio” per demonizzare e distruggere gli avversari politici.
Il Totalitarismo è la definizione par excellence che connota esclusivamente i regimi Nazifascisti e lo Stalinismo e che sussume definizioni più limitate (Autoritarismo, Dittatura, etc.)
Per quanto le discipline politiche si siano sforzate di mettere ordine nel dedalo di una terminologia che per decenni ha usato indistintamente Stato totale, Stato autoritario e totalitarismo, persistono ancora oggi i residui di quelle sovrapposizioni lessicali e concettuali che hanno caratterizzato non solo il dibattito storiografico, ma anche le autodefinizioni dei singoli regimi implicati. Così, se il fascismo pretende di essere totalitario, il bolscevismo e la sua versione stalinista rifiutano l’aggettivo per riservarlo soltanto ai regimi di destra.
Forse più sorprendente è che il nazismo, nonostante qualche lapsus iniziale, preferisca per lo più qualificarsi come autoritario. Ciò non significa che le elaborazioni teoriche che accompagnano l’ascesa al potere di Hitler non abbiano contribuito alla costruzione della categoria di totalitarismo. (Treccani.it, voce “Totalitarismo”)
Così prosegue Treccani,
Il totaler Staat, per combattere con efficacia la “totalità per debolezza” dello Stato pluralistico preda dei partiti, deve riconoscere al capo una legittimità politica che gli deriva dall’essere in rapporto con una comunità di popolo ‘razzialmente’ omogenea. Allo stesso modo, Der totaler Staat di Forsthoff, l’allievo di Schmitt proveniente dalla ‘rivoluzione conservatrice’ che si avvicinò immediatamente al nazismo, individua soltanto nella dimensione dell'”unità di popolo” la possibilità per la politica di diventare totale e concreta. (Treccani)
Illuminante la chiosa finale
Il totalitarismo non si limita a ottenere l’obbedienza; a differenza dell’autoritarismo non si accontenta di poter agire indisturbato tra il silenzio dei ‘sudditi’. Esso vuole invece legittimarsi tramite il consenso delle masse. Il partito e le sue ramificazioni penetrano capillarmente nella società per ottenere la costante mobilitazione dei cittadini, affinché aderiscano integralmente alla visione del mondo assunta dal regime, la quale giustifica ogni tipo di comportamento politico.
Dove l’autoritarismo tende a conservare i valori e le gerarchie tradizionali, facendoli accettare con la forza anche ai dissidenti, il totalitarismo vuole e per certi versi deve realizzare una rivoluzione di tutti i valori e rapporti sociali, introducendo un nuovo sistema normativo e ideologico in grado di coagulare il maggior numero possibile di aderenti.
Affinché il totalitarismo riesca ad affermarsi, deve quindi mobilitare dall’alto l’adesione, la partecipazione e la convinzione dei cittadini. A questo scopo occorre una propaganda ideologica che faccia presa sulle masse.
Da qui, Linz propone di distinguere tra ‘ideologia’, di cui i totalitarismi si fanno portatori, e ‘mentalità’, a cui si attengono i regimi autoritari. La prima è un sistema articolato e coerente, elaborato da intellettuali o pseudointellettuali, in grado di entusiasmare e compattare la popolazione così come di creare l’identificazione tra il capo e le masse; la seconda è un modo di pensare fondato più su elementi emotivi, spesso incoerenti, che su concatenazioni logiche e razionali.
Come forma di dominio, pertanto, il totalitarismo è legato alla diffusione di una nuova ideologia che si pretende rivoluzionaria e in rottura col passato, mentre l’autoritarismo è sostanzialmente conservatore. Se la prospettiva autoritaria è quella di una gestione controllata degli equilibri sociali, il totalitarismo, invece, immette una potente carica sovversiva, non solo per quanto riguarda la compagine istituzionale (il dualismo Stato e partito), ma anche imponendosi e promuovendo un nuovo sistema di valori. (Treccani)
GLI STATI UNITI TOTALITARI
Ritorniamo all’opera di Horowitz “The Enemy Within”, che attesta la soffocante deriva ideologica totalitaria imperante negli USA dominati dai DEMenziali Woke-DEM,
«Le Idee razziste hanno definito la nostra società fin dal suo inizio e si sentono così naturali e ovvie da essere idee banali, ma le idee antirazziste rimangono difficili da comprendere, in parte perché vanno contro il flusso storico di questo paese.» (I. Kendi)
L’affermazione assurda di Kendi inverte la realtà storica, che inizia con la dichiarazione rivoluzionaria nel certificato di nascita americano che “tutti gli uomini sono stati creati uguali,” e si estende attraverso la proclamazione di emancipazione e di Lincoln a Gettysburg. Discorso ad una nazione “concepita in libertà” al Tredicesimo e quattordicesimo emendamento, che ha abolito la schiavitù e affermato pari diritti per tutti gli americani, mediante i Civil Acts del 1964 e 1965, che ha esteso questi diritti ai cittadini neri nel sud segregato. […]
Così, secondo Kendi, ci sono solo razzisti e antirazzisti. Non c’è alcuna terza alternativa, nessun gruppo che non è razzista e si oppone al razzismo, ma che non aderisce alle politiche radicali che Kendi e i suoi amici considerano “anti-razzista.”
In altre parole, ci sono solo Noi e Loro (Us and Them). Non essere d’accordo con noi sulle politiche che interessano i neri allora sei un razzista. E perché sei un razzista che pronuncia discorsi di odio, voi e le vostre opinioni dovete essere cancellati e soppressi. Questo, come notato in precedenza, è il tema principale dell’ Anti-Fascist Handbook di Antifa, la giustificazione ufficiale della soppressione con qualsiasi mezzo necessario, tra cui l’omicidio di chi non è d’accordo politicamente con i radicali Antifa, che è quindi, sempre secondo Antifa, un razzista o un fascista.
Per gli squadristi dei DEM e per il Burattinaio Soros, a chi si oppone al loro Nazistico Pensiero Unico non può essere irrogata come sanzione semplicemente la cancellazione (Cancel Culture) cioè la Censura, la perdita del posto di lavoro e il ban perpetuo dai social dei Fascistici GAFAM (Google, Apple, Facebook, Amazon, Microsoft), ma anche l’omicidio!
Per le Stormtroopers di Soros – Antifa e Black Lives Matter – valgono le stesse regole di ingaggio delle SA e SS Hitleriane: o sei con Noi, o sei contro di Noi. Se sei contro di Noi, ti liquidiamo!
IL TOTALITARISMO COME IMMANENTIZZAZIONE DELL’ESCHATON CRISTIANO
Torniamo ad altri concetti tratti sempre dalla voce “Totalitarismo” di Treccani:
L’eredità di Hannah Arendt si è dimostrata decisiva. Si è visto che per lei il totalitarismo viene anche interpretato come quell’avvenimento che mette a nudo alcune dinamiche della cultura occidentale, di cui la filosofia è una delle più emblematiche espressioni. Se si presta attenzione all’ultima sezione della sua opera del 1951, ma anche ad alcuni scritti successivi (v. Arendt, 1953), gli ideali totalitari sembrano venir presentati come un’estremizzazione parossistica di alcune idee filosofiche.
Il funzionamento totalitario consisterebbe nel mettere in moto un dispositivo che manipola la realtà a tal punto da farla scomparire entro l’idea che funge da premessa indiscussa dell’ideologia totalitaria.
Come se solo nell’inferno dei campi di sterminio diventasse vera quell’identità di idea e realtà su cui la metafisica non ha mai smesso di insistere. In altre parole, se la metafisica e la filosofia politica stessa si costruiscono sulla negazione della pluralità e della contingenza, come spesso ricorda la Arendt, il totalitarismo procede a sbarazzarsi di fatto di quegli aspetti del reale che non possono essere ridotti all’omogeneità del suo progetto, a quell’identità che può essere realizzata compiutamente solo nella morte. Tuttavia, la tradizione filosofica non viene mai chiamata in causa come diretta responsabile dei campi di sterminio.
La Arendt si sforza di lasciare spazio alla contingenza storica, rendendo la sua analisi più complessa di quelle letture che avevano tematizzato un rapporto diretto tra filosofia e totalitarismo. Come, ad esempio, quella di Horkheimer e Adorno (v., 1947) che vedevano nel fenomeno totalitario nazista l’esito della dialettica dell’illuminismo, il palesarsi di ciò che era implicito nella razionalità occidentale sin da Odisseo. O, ancor prima, Levinas (v., 1934), per il quale la “filosofia dell’hitlerismo” negava tanto la contingenza esistenziale della realtà umana, in nome della logica automatica dell’idea astratta, quanto la dimensione della libertà, trascendenza dell’essente verso l’alterità, in nome della brutale immanenza corporea del determinismo biologico.
Giova a questo punto l’apporto di Erich Voegelin,
I totalitarismi del 20° sec. sarebbero per Voegelin espressione dello gnosticismo in quanto tentativi di trasformare il mondo attraverso la politica, che assume pertanto un carattere mistico o cosmopoietico. Tale è inoltre, secondo V., l’unico vero senso del termine «totalitarismo», che appunto si distingue dalla mera «tirannia» in quanto quest’ultima è solo un regime politico della forza o della violenza, mentre l’altro è una sorta di teocrazia ove il Dio trascendente è stato, invece, immanentizzato nell’uomo o in alcuni uomini, e che per questo motivo è particolarmente avverso a ogni religione rivelata. (Treccani, voce Voegelin)
I totalitarismi sono sempre risolutamente avversi alla Religione Cristiana. Non diversamente dal Capitalismo Totalitario, la cui DEMoniaca ideologia totalizzante e ultramaterialista permea come una nube di gas tossico tutto l’Impero Nazista Americano e le sue Kolonie, come l’Italia.
LE SCHUTZSTAFFELN ANTIFA E BLACK LIVES MATTERS
Le Schutzstaffeln di Soros, Antifa e Black Lives Matter, hanno operato e operano un sistematico attacco alle Icone del Cristianesimo con la pretestuosa affermazione, promanante da siffatti squadristi, che il Cristianesimo sarebbe Razzismo Fascista, ergo da cancellare in toto!
L’assalto alla chiesa episcopale di St. John da parte di radicali e razzisti è stato il momento più brutto delle rivolte a Washington DC. Non solo la famosa chiesa di 204 anni, a cui ha partecipato ogni presidente da Madison, è stata spruzzata di graffiti, ma alcuni teppisti hanno persino cercato di bruciarla appiccando un incendio nel suo seminterrato. […]
Le rivolte Black Lives Matter e Antifa sono state associate ad attacchi a chiese e sinagoghe negli Stati Uniti.
Le vittime delle rivolte di New York City includevano la Cattedrale di San Patrizio poiché il venerabile edificio di 142 anni è stato deturpato con oscenità e le tre lettere BLM per Black Lives Matter, insieme a “George Floyd” e “No Justice, No Peace”. […]
A Richmond, in Virginia, Beth Ahabah, una congregazione ebraica riformata di 225 anni, ha avuto le finestre del suo grande edificio di 116 anni distrutte dai rivoltosi. L’edificio è ora ricoperto di compensato. La chiesa episcopale di St. Paul, un edificio di 175 anni, sempre a Richmond, è stata deturpata da graffiti. Infine, i rivoltosi a Richmond hanno sfondato le finestre della West Broad Church of Christ, una congregazione afroamericana. Hanno lasciato intatto l’unico pannello di vetro con la scritta “Benvenuto”.
Alcuni dei vandalismi a livello nazionale di chiese e sinagoghe presentavano slogan generici Black Lives Matter, ma alcuni contenevano messaggi di odio specificamente mirati alle case di culto.
La Basilica Cattedrale dell’Immacolata Concezione a Denver, un edificio di 108 anni, è stata al centro di alcuni dei disordini locali, tra cui il mordi e fuggi di tre agenti di polizia di Denver, e ha subito danni permanenti. I muri sono stati anche vandalizzati con scritte scritte, “Pedofili” e “Dio è morto”. […]
Alcuni dei saccheggi e delle violenze sono avvenuti mentre gli ebrei stavano celebrando la festa di Shavuot, che commemora i Dieci Comandamenti dati da Dio al popolo ebraico sul Monte Sinai. Molti proprietari di negozi ebrei non erano a conoscenza del pogrom in corso contro le loro case di culto e le loro attività commerciali. E ci sono almeno alcune prove che i pogromisti prendessero deliberatamente di mira gli ebrei.
Un modista locale ha riferito di macchine che percorrevano la strada e urlavano: “Fottuti Ebrei”.
I rivoltosi hanno anche preso di mira Nostra Signora del Monte Libano-St. Peter Cathedral, una chiesa cattolica maronita a Los Angeles. La cattedrale di 83 anni ospita anche una congregazione di rifugiati mediorientali. E i fanatici di Black Lives Matter hanno ricordato loro la persecuzione da cui erano fuggiti scarabocchiando “Kill All Cops” e “Make America Pay for its Crimes Against Black Lives” sul suo iconico esterno. […]
Quello che è successo a Washington DC, a Los Angeles, a New York City, a Minneapolis e nelle città di tutta l’America, è stata l’ultima espressione dell’odio dei radicali e dei razzisti per qualsiasi altro sistema di credenze.
C’è un’inquisizione in America oggi. E punisce le eresie, come proclamare che tutte le vite contano, o credere in qualcosa di diverso dalla giustizia sociale, con la pressione sociale, la perdita del lavoro e la forza.
Ciò che i teorici che vorrebbero essere dèi odiano sopra ogni altra cosa sono coloro che li rifiutano e credono in Dio. (Daniel Greenfield)
Seguono altri deliri propagandistici delle Stormtroopers Black Lives Matter,
“Se questo Paese non ci dà ciò che vogliamo, allora distruggeremo questo sistema e lo sostituiremo. Chiaro? E potrei parlare metaforicamente. Potrei parlare in senso letterale. È una questione di interpretazione. (…) Voglio solo la liberazione nera e la sovranità nera, con ogni mezzo necessario.” – Hank Newsome, attivista BLM, 25 giugno 2020. […]
“Sono centinaia di anni di oppressione generazionale, di traumi e di razzismo infrastrutturale che hanno un impatto sui nostri corpi e li rendono più vulnerabili a qualcosa come il Covid-19.” –Patrisse Cullors, co-fondatrice di BLM, Hollywood Reporter, 2 giugno 2020.
“Sì, penso che anche le statue che raffigurano Gesù come un europeo bianco dovrebbero essere abbattute. Sono una forma di suprematismo bianco. Lo sono sempre state. Nella Bibbia, quando la famiglia di Gesù voleva nascondersi e mimetizzarsi, indovinate dove sono andati? In EGITTO! Non in Danimarca. Abbattetele.” – Shaun King, leader del BLM 22 giugno 2020. (segue link)
NIETZSCHE DOPO AVER ISPIRATO I SUPREMATISTI NAZISTI HITLERIANI OGGI ISPIRA ANCHE I SUPREMATISTI NERI AMERIKANI
«Dio è morto» urlano istericamente le Sturmtruppen cammellate bideno-sorosiane di Antifa e Black Lives Matter.
Nietzsche dopo aver ispirato il Primo Reich Nazista (quello Hitleriano) ora è fonte di ispirazione del Secondo Reich Nazista (quello Amerikano).
Nietzsche porta a fondo l’attacco contro l’idealizzazione della Grecia “classica” […]: il suo periodo più importante non fu quello della maggior fioritura, ma quello degli inizî informi e grandiosi, testimoniato dal pensiero presocratico (un pensiero di filosofi che facevano corpo con la vita del loro popolo come i santi nel cristianesimo) e dalla tragedia di Eschilo e di Sofocle.
L’interesse di N. per questo momento originario della civiltà greca e il radicale rovesciamento nella valutazione del suo corso non rispondevano però a criterî puramente filologici o eruditi, bensì all’esigenza di decifrare il senso dello sviluppo storico della cultura europea e della sua decadenza, polemizzando contro ogni illusione ottimistica o progressistica a carattere religioso o politico.
La storia dell’origine della tragedia e del passaggio dalla filosofia presocratica a quella socratica e platonica è infatti la storia dell’inizio della decadenza che ha in Euripide e in Socrate i suoi responsabili e i testimoni più significativi. Al senso doloroso e pessimistico della vita, simbolizzato da Dioniso, viene forzatamente sovrapposta una concezione fredda e rigida, simbolizzata da Apollo, della realtà. Nasce così quella contrapposizione tra mondo vero e mondo reale che, attraverso Platone e il cristianesimo, condizionerà lo sviluppo dell’intera civiltà europea imprimendole un carattere fatalmente nichilistico; e soprattutto nasce l’illusione decadentistica di curare i mali dell’uomo con la ragione e con la dialettica. […]
Nella civiltà contemporanea prevale infatti, secondo N., la memoria e l’ossequio per il fatto compiuto come criterio di verità, mentre la vita può continuare e rinnovarsi soltanto in virtù dell’oblio
«Dio è morto» secondo l’irrazionale e irrazionalista Nietzsche,
nel mondo moderno il Dio cristiano è “morto”, poiché non riesce più a stimolare la capacità inventiva degli uomini, a guidarne la vita e a provocare la scoperta di nuovi valori, ma si pone come ostacolo a ogni forma di rinnovamento. La nozione nietzschiana di morte di Dio appare quindi molto diversa da ogni forma di ateismo tradizionale o comunque fondato su pure argomentazioni astratte, condotte in linea di principio; è piuttosto la conclusione di una valutazione storico-culturale complessiva che si esprime nella diagnosi nichilistica dell’intero decorso della civiltà greco-ebraico-cristiana.
Lo zeitgeist del filosofo di Röcken riecheggia profondamente – ancor oggi! – nelle argomentazioni di pensatori cacotopici come Kendi, come riecheggiava nelle farneticazioni dei Rosenberg o degli Jaensch.
La volontà di potenza si precisa come la categoria centrale della realtà umana (la psicologia dovrà scendere nel profondo ed occuparsi di questa categoria). Questa volontà si rivela come l’istinto fondamentale dell’uomo, è l’essere da cui muovere per la costruzione dei veri valori e a cui ci si deve riferire per la demistificazione dei valori-idoli. L’individuo umano è una forza che vuole estrinsecarsi, è una forza creatrice; la volontà di potenza è una struttura psicologica, che nell’ultimo Nietzsche finisce per diventare anche cosmologica, in quanto principio costitutivo della natura organica e inorganica (si tratta però solo di un’ipotesi, in quanto Nietzsche per la conoscenza della natura rinvia sempre alla scienza).
Nietzsche vuole contrastare la tendenza a fuggire la vita invitando ad immergivisi (è meglio essere Cesare Borgia che essere senza passioni, diceva). Secondo Nietzsche fare scienza significa trasformare la natura in concetti per dominarla; la verità è un errore e non un assoluto, ma è un errore di cui la specie umana non può fare a meno.
La volontà di potenza è autodominio: da un lato è aggressione e conquista, ma dall’altro è controllo di se stessi. Il superuomo (inteso come oltreuomo o più che uomo) è colui che sa fare di sé (non si nasce supeuomini) l’espressione della volontà di potenza in questa sua duplice natura.
Per Nietzsche il superamento dell’uomo comporta anche il superamento e la trasformazione di tutti i valori, il capovolgimento dell’uomo moderno: l’uomo che va superato vive nella mediocrità, nella sicurezza pacifica, nel gregge, è una semplice creatura la cui morale è la morale degli schiavi, una morale i cui valori sono quelli che confortano gli stanchi e i sofferenti (pietà, altruismo, disinteresse, umiltà, operosità).
Il superuomo invece è il creatore di se stesso, è avventuriero e dominatore, non teme la vita ma la fa sua con coraggio; la morale dei “signori” ha i suoi valori nella pienezza umana, nella fierezza, nella fede in se stesso. Un altro aspetto da sottolineare è l’aristocraticismo, per il quale il senso della storia non consiste nell’innalzamento della civiltà e del genere umano, ma nell’elevazione degli individui superiori: non tutta l’umanità ma solo una razza, un popolo consta di tali individui. Si tratta di una disuguaglianza non voluta, ma da Nietzsche constatata e riconosciuta come necessaria (Nietzsche si rivela così come un antropologo pessimista).
Il pensiero nietzschiano è particolarmente evidente nella distopica Weltanschauung della Superiorità della Razza Nera e della Volontà di Potenza dell’Übermensch Nero declamata dai Black Lives Matter:
“Se questo paese non ci dà ciò che vogliamo, allora bruceremo questo sistema e lo sostituiremo. Va bene? …. Voglio solo la liberazione dei neri e la sovranità dei neri. Con ogni mezzo necessario.” — Hank Newsome , attivista BLM, 25 giugno 2020. […]
La co-fondatrice di BLM Toronto, Yusra Khogali, esprime apertamento il suo odio per i bianchi, che ha descritto come subumani. Su Facebook ha pubblicato :
“La bianchezza non è umanità. infatti, la pelle bianca è sub-umana…. i bianchi sono un difetto genetico dell’oscurità…. i bianchi sono difetti genetici recessivi. questo è un dato di fatto…. La melanina comunica direttamente con l’energia cosmica . questo è il motivo per cui l’indegenità [sic] di tutta l’umanità viene dall’oscurità. noi siamo i primi e i più forti di tutti gli umani e la nostra genetica è il fondamento di tutta l’umanità….
I bianchi hanno bisogno della supremazia bianca come meccanismo per proteggere la loro sopravvivenza come popolo perché tutto ciò che possono fare è produrre se stessi. le persone nere semplicemente attraverso i loro geni dominanti possono letteralmente spazzare via la razza bianca se ne avessero il potere. è per questo che la supremazia bianca come sistema imperiale prospera. cerca di controllare, sopprimere , e distruggere la nostra esistenza nell’oscurità perché siamo una minaccia per l’annientamento genetico dei bianchi”.
Anche Khogali, una rifugiata sudanese accolta dal Canada, ha twittato sul suo desiderio di uccidere i bianchi:
“Per favore, Allah dammi la forza di non imprecare / uccidere questi uomini e gente bianca qui fuori oggi. Per favore, per favore.”
(Soeren Kern, “Black Lives Matter: «We Will Burn Down This System»”, gatestoneinstitute.org)
Sostituite le parole “La Superiore Razza Ariana” con “La Superiore Razza Nera”, “Untermenschen” (Subumani) con “Bianchi”, ed avrete il Mein Kampf declinato in salsa Black Lives Matter.
I FINANZIATORI DELLO SQUADRISMO DI BLACK LIVES MATTERS E ANTIFA
Black Lives Matter opera sotto un gruppo-ombrello chiamato Black Lives Matter Global Network Foundation, che non è un gruppo di beneficenza 501 (c) (3) per quanto riguarda l’Internal Revenue Service.
Black Lives Matter utilizza Thousand Currents, che è un’organizzazione 501(c)(3) approvata dall’IRS, come suo sponsor fiscale . Le donazioni fatte sul sito Web di Black Lives Matter vengono elaborate dalla sinistra ActBlue Charities, una piattaforma di donazioni affiliata al Partito Democratico, e poi trasferite a Thousand Currents, che poi le distribuisce a Black Lives Matter.
Il 18 giugno, la Black Lives Matter Global Network Foundation ha dichiarato all’Associated Press che dalla morte di George Floyd il 25 maggio, ha ricevuto più di 1,1 milioni di donazioni individuali, con una media di 33 dollari ciascuna. In altre parole, Black Lives Matter ha raccolto più di 33 milioni di dollari in meno di un mese.
Il rapporto di BLM con Thousand Currents risale almeno a giugno 2016, quando la WK Kellogg Foundation ha fornito a Thousand Currents una sovvenzione di $ 900.000 per “costruire l’infrastruttura e la capacità del #BlackLivesMatter nazionale per supportare e rafforzare la capacità organizzativa dei loro capitoli locali”.
Nel luglio 2016, la Ford Foundation e Borealis Philanthropy si sono impegnate a raccogliere fino a 100 milioni di dollari per il Movement for Black Lives (M4BL), un gruppo ombrello che coordina l’attivismo BLM tra dozzine di organizzazioni di difesa razziale.
I finanziamenti per M4BL, che sostiene “leader giovani, neri, queer, trans, femministi, immigrati e privi di documenti”, vengono incanalati attraverso il Black-Led Movement Fund (BLMF), che trasferisce denaro a più di due dozzine di organizzazioni, tra cui BLM e M4BL, così come gruppi tra cui Assata’s Daughters, LGBTQ Black Immigrant Justice Project, Million Hoodies Movement for Justice e The Undocumented and Black Convening.
Lo “sponsor fiscale” di M4BL è l’Alliance for Global Justice (AFGJ), un gruppo organizzativo “anticapitalista” che fornisce anche sostegno finanziario al movimento antifa americano.
L’AFGJ ha ricevuto ingenti finanziamenti da organizzazioni che spesso affermano di essere la corrente principale del centrosinistra. La Open Society Foundations, la Tides Foundation, la Arca Foundation, la Surdna Foundation, la Public Welfare Foundation, la Ben & Jerry Foundation e il Brightwater Fund hanno tutti contribuito all’AFGJ, secondo Influence Watch. (segue link)
Passiamo alle fonti di finanziamento di Antifa
La violenza coordinata solleva interrogativi su come viene finanziata l’Antifa. L’Alleanza per la giustizia globale (AFGJ) è un gruppo organizzativo che funge da sponsor fiscale per numerose iniziative di sinistra radicale, secondo Influence Watch, un gruppo di ricerca che raccoglie dati su organizzazioni di difesa, fondazioni e donatori.
AFGJ, che si definisce “anticapitalista” e contrario ai principi della democrazia liberale, fornisce “sponsorizzazione fiscale” a gruppi che sostengono numerose cause estere e nazionali di estrema sinistra ed estrema sinistra, inclusa l’eliminazione dello Stato di Israele.
L’AFGJ con sede a Tucson, in Arizona, e le persone ad esso associate, hanno sostenuto regimi autoritari socialisti e comunisti, anche a Cuba, Nicaragua e Venezuela. Negli anni 2000, AFGJ è stato coinvolto in manifestazioni contro la globalizzazione. Negli anni 2010, AFGJ era uno sponsor finanziario del movimento Occupy Wall Street.
L’AFGJ ha ricevuto ingenti finanziamenti da organizzazioni che spesso affermano di essere la corrente principale del centrosinistra. La Open Society Foundations, la Tides Foundation, la Arca Foundation, la Surdna Foundation, la Public Welfare Foundation, la Ben & Jerry Foundation e il Brightwater Fund hanno tutti contribuito all’AFGJ, secondo Influence Watch. (segue link)
Segue un filmato satirico che evidenzia comunque come non c’è differenza alcuna tra la squadracce fasciste sorosiane di Antifa e Black Lives Matter e le SS e SA Hitleriane.
LE STORMTROOPERS DI SOROS SONO FUNZIONALI ALL’ATTACCO DEI NAZIDEM USA ALLA DEMOCRAZIA AMERICANA
Dem-On Soros, il Mangiafuoco del DEMoniaco Deep State USA, aveva deciso che Donald Trump non doveva essere rieletto. A tutti i costi.
Ecco che le sue SS, le Antifa e Black Lives Matters, divenivano funzionali al progetto, dopo la manipolazione dell’opinione pubblica a seguito della morte del pluripregiudicato tossico nero Floyd George, esattamente come avvenne per il magnaccia delle SA Hitleriane Horst Wessel.
L’assassinio di Horst Wessel provocò una reazione a livello nazionale del NSDAP, Goebbels ne approfittò per strumentalizzare l’accaduto e trasformare il morto in un martire per la causa nazionalsocialista come già avvenuto per Albert Leo Schlageter, membro dei Freikorps e sabotatore, e per i sedici attivisti nazisti morti durante il tentato Putsch di Monaco. (wikipedia)
Inutile da vivo il George, ma utilissimo da morto per i fini totalitari dei NaziDEM bideno-sorosiani.
Una serie sesquipedale di tumulti in funzione anti-Trump iniziò a scoppiare in tutte le città guidate dai NaziDEM Neri, a partire da Minneapolis, la città del tossicomane Floyd George.
Torniamo a “The Enemy Within – How a totalitarian movements is destroying America” di David Horowitz:
Nelle mani delle Black Lives Matters radicalizzate, la morte di George Floyd divenne una giustificazione per la condanna, senza alcuna credibile prova, dell’intero sistema di giustizia penale, non solo a Minneapolis, ma in tutta l’America. È stato un incitamento a lanciare la violenza terrificante e la distruzione che seguì. La menzogna che ha lanciato la rivolta è stata resa ancora più incendiaria con l’aiuto di media…
servi del regime, come New York Times, The Washington Post, CNN, MSNBC, i novelli Völkischer Beobacheter dei NaziDEM Made in USA.
I Dissidenti dalle menzogne dei Black Lives Matters e della loro Agenda sono stati diffamati pubblicamente, con perdita del posto di lavoro e con reputazioni rovinate da parte della “Cancel Culture”. (D. Horowitz, cit.)
In tutte le città “guidate” da amministrazioni della NSDAP-Democrats, avvennero gravissimi tumulti, ma i sindaci rifiutarono di far intervenire le forze dell’ordine.
Fu Minneapolis ad impostare il modello ripetuto dalle autorità democratiche di tutte le grandi città sottoposte a violenti attacchi, tra cui Chicago, Philadelphia, New York, Portland, Atlanta, Seattle e Washington D.C. Il sindaco e i membri del consiglio comunale in tutte queste città erano solidali con i rivoltosi e saccheggiatori, e alle loro affermazioni inconsistenti e vuote di essere “pacifici manifestanti” per la “giustizia sociale.” Di conseguenza, le autorità hanno rifiutato di dispiegare sufficienti forze, permettendo ai facinorosi di occupare le strade. (D. Horowitz, cit.)
Icastica una chiosa sempre di David Horowitz:
L’Agenda Antiamericana di Black Lives Matter divenne evidente nelle folle tumultuanti che si radunarono in piazza La Fayette di fronte alla Casa Bianca durante le rivolte e che appiccarono il fuoco a St. John’s Church – “La Chiesa dei Presidenti” – e minacciarono la Casa Bianca. I Democratici, desiderosi di proteggere e consentire i vandali nelle strade, affermarono erano “manifestanti pacifici”, ma ogni osservatore onesto ha capito che…
senza l’intervento del Servizio Segreto e della Guardia Nazionale, la Casa Bianca – per la prima volta nella storia degli USA – sarebbe stata distrutta e il presidente Donald Trump linciato.
Come ammette financo la piattaforma Wikipedia guidata dal fanatico DEM J. Whales,
Al 2 giugno [2020], i governatori di 23 stati e il Distretto di Columbia hanno allertato la Guardia Nazionale per rispondere alle proteste. Sono state attivate oltre 17.000 truppe.
Durante un discorso del 1º giugno, il presidente Donald Trump ha minacciato di schierare militari federali in servizio attivo in risposta ai disordini: “Se una città o uno stato rifiuta di intraprendere le azioni necessarie per difendere la vita e la proprietà dei loro residenti, dispiegherò i Militari degli Stati Uniti al fine di risolvere rapidamente il problema per loro”. Ciò avrebbe richiedesto l’invocazione dell’Insurrection Act del 1807.
Sempre il 1º giugno, il senatore repubblicano dell’Arkansas Tom Cotton ha spinto affinché la 101ª Divisione aviotrasportata dell’esercito americano venisse schierata per reprimere i disordini, chiamando i manifestanti “terroristi di Antifa”.
Senza l’intervento della Guardia Nazionale, le Stormtroopers Antifa e Black Lives Matters, avrebbero effettuato l’ennesimo Colpo di Stato organizzato da Magneto-Soros.
Antifa is burning down the historic St. John’s Church by the White House. It’s completely up in flames. pic.twitter.com/VI0A2PAVBV
— Ian Miles Cheong (@stillgray) June 1, 2020
GLI ANTICRISTIANI DI ANTIFA E BLACK LIVES MATTER
Esattamente come le Schutzstaffeln e le Sturmabteilungen hitleriane, Antifa e Black Lives Matters hanno una matrice profondamente anticristiana e antireligiosa, odiano il Cristianesimo e l’Ebraismo, e come abbiamo visto precedentemente, hanno bruciato e vandalizzato centinaia di sinagoghe e di chiese cristiane.
Ecco cosa rimane della Chiesa e del Paese di Oradour-Sur-Glane in Francia, con tutti gli abitanti uccisi dalla furia demoniaca della Divisione Waffen-SS Das Reich, al cui interno militavano migliaia di volontari ucraini:
Ritornando ad Horst Wessel, speculare a Floyd George,
Goebbels tuttavia continuò a utilizzare il “martirio” di Horst Wessel come propaganda per quasi tutta la durata del regime nazista. Nel 1934 durante il raduno di Norimberga, i membri della Gioventù hitleriana cantarono una canzone anticristiana contenente il verso «Nicht Christus folgen, sondern Horst Wessel!» («Non seguiamo Cristo ma Horst Wessel!»).
Il nome di Wessel venne utilizzato frequentemente a supportare le iniziative del regime e rafforzare il morale degli aderenti, soprattutto durante la guerra: ad esempio un articolo scritto durante il conflitto e pubblicato sul giornale nazionalsocialista Völkischer Beobachter definì Wessel «L’eroe della Rivoluzione Bruna» e parlò della sua morte come di un «sacrificio che infiammò i milioni che seguirono» e si riferì a Wessel come «la forza che guida la battaglia delle forze armate e la patria del Grande Reich». (wikipedia)
Ergo, la defattualizzazione della realtà dei sorosiani prende a modello il modus operandi degli hitleriani.
La morte eroicizzata di un delinquente comune come il George utilizzata come pretesto per rovesciare il governo legittimamente eletto, mediante i violenti tumulti di strada organizzati dalle Sturmtruppen di Soros, Antifa e Black Lives Matter.
Se poi, com’è successo, i tumulti non avessero avuto successo, i mainstream media vassalli avrebbero utilizzato comunque le proteste per screditare politicamente Donald Trump.
È, comunque, l’eclatante afflato anticristiano dei Nazistici Suprematisti Neri di Black Lives Matter a riconnettersi direttamente con l’hitlerianesimo.
La Chiesa ortodossa russa lancia l’allarme: il movimento Black Lives Matter sta rivelando la propria natura anticristiana. È davvero così?
Di sicuro gli attacchi a Costantino – per interposta statua – non hanno aiutato. L’imperatore, venerato come santo dalle Chiese ortodosse (per la Chiesa cattolica lo è solo la madre, Elena) e fra i simboli più cari alla cristianità d’Oriente è accusato dalla propaggine britannica del movimento Black Lives Matter di aver promosso la schiavitù. Al centro della contesa, nemmeno a dirlo, la statua di Costantino il Grande che si trova nei pressi della cattedrale di York Minster, in Gran Bretagna.
Contestazioni che, fra l’altro, mettono l’imperatore del IV secolo nella poco invidiabile posizione di “indesiderabile” più antico, scalzando di oltre un millennio il “giovane” Cristoforo Colombo. C’era da aspettarselo, come si anticipava da queste stesse pagine qualche tempo fa.
Sia come sia, il Patriarcato ortodosso di Mosca non l’ha presa bene, e per bocca di mons. Savva (Tutunov), vicario del Patriarca di Mosca, ha lanciato l’anatema: «Negli Stati Uniti, in Gran Bretagna e in altri Paesi – ha dichiarato mons. Savva tramite il proprio canale Telegram – il movimento Black Lives Matter diventa sempre più anticristiano e, allo stesso tempo, ostile alla nostra civiltà». Parole forti, con le quali il Vicedirettore del Patriarcato di Mosca intende evidenziare come la vera natura del movimento BLM «sta diventando sempre più evidente» […]
Non si contano, ad esempio, gli atti di vandalismo o di mirata contestazione nei confronti delle comunità cristiane, compresa quella cattolica. Nelle scorse settimane, da queste stesse pagine, si era riferito degli attacchi subiti da molte chiese cattoliche negli Stati Uniti e in Messico, che si mescolavano a rivendicazioni di presunte conquiste della civiltà occidentale, aborto e gender su tutte.
Com’era prevedibile, anche l’iconoclastia laicista, la lotta alle statue dei “nemici” dei nostri attuali valori civili – personaggi storici per lo più antichi di secoli – è entrata rapidamente in collisione con il mondo cristiano, in particolare cattolico. Rigurgiti di vernice mista a ignoranza.
All’inizio fu la pennellata di vernice con la quale si coprì ogni sfumatura di spiritualità dell’uomo Cristoforo Colombo, credente. In seguito sono arrivate le contestazioni contro san Junipero Serra, missionario spagnolo dell’Ordine dei frati minori, fondatore di diverse missioni in California, proclamato santo da papa Francesco nel 2015, ma accusato – con un semplicismo imbarazzante – di aver avuto un ruolo nel genocidio culturale (se non fisico) dei nativi americani. Nei giorni scorsi una missione cattolica in California, a San Jose in Fremont, è stata vandalizzata con graffiti in tema. […]
Sempre più spesso gruppi di fedeli cristiani, talvolta con l’appoggio dei rispettivi vescovi, si trovano a doversi opporre alla deriva iconoclasta laicista. È accaduto a Breda, nei Paesi Bassi, dopo che alcuni vandali hanno verniciato la sigla “BLM” (Black Lives Matter) su un’icona di Nostra Signora di Częstochowa, venerazione particolarmente cara alla comunità polacca e non solo (che, nella fattispecie, la Madonna sia notoriamente “nera” e che l’icona sia stata posta in ricordo della liberazione della città dai nazisti, sono dettagli).
Ancora, è accaduto con l’arcivescovo di San Francisco, mons. Salvatore J. Cordileone, raggiunto da decine di fedeli lo scorso 27 giugno per una preghiera a san Michele arcangelo dopo l’abbattimento di una statua di san Junipero Serra nel Golden Gate Park. E, ancora, con il vescovo di Madison, Stati Uniti, mons. Donald J. Hying, dopo la distruzione di alcune immagini di Cristo e della Vergine Maria per mano di presunti attivisti di Black Lives Matter. «Alcune statue dovrebbero essere spostate in musei o in depositi? Forse. Dovremmo lasciare che sia un gruppo di vandali a prendere questa decisione per noi? No», ha scritto il Vescovo in una lettera.
Le nostre società, è ormai evidente da anni, si orientano sempre più verso parametri costantemente variabili, del tutto relativi e relativisti. Un tempo si sarebbero detti “valori”, ma il termine è ormai inapplicabile. […] (segue link)
È ormai pacifico e incontestabile che i cosiddetti “valori” “democratici” promanati dai NaziDEM USA, dalle Sturmtruppen di Soros e dal Capitalismo Totalitario Necroliberista. sono l’ipostatizzazione nel XXI secolo del Nazifascismo del secolo scorso.
Questa è la vera ragioni per cui l’Impero Nazista Amerikano, sostenuto solo dai criminali banderisti ukronazi, si è rifiutato di condannare il Nazismo all’ONU!
IL SUPREMATISMO FASCISTA NERO
È questo che rende cacotopico e paradossale il momentum che viviamo: ad attuare il Totalitarismo Fascista negli Stati Uniti sono proprio i Neri, a partire dai Black Lives Matter.
Del Rosenberg del Suprematismo Nero, Kendi, parla un intellettuale della Vera Sinistra, Luca Ricolfi:
Se sei maschio, bianco, eterosessuale, occidentale, allora sei perciò stesso un privilegiato. Se sei femmina, nera, omosessuale, non occidentale, allora sei perciò stesso una oppressa. Con tutte le gradazioni e le situazioni intermedie che possono presentarsi fra i due estremi. Questa teoria, talora evocata con il termine «intersezionalismo», sarebbe poco più che una bizzarria, su cui sorridere e passar oltre, se non pretendesse di imporsi predicando la più odiosa delle dottrine: la discriminazione all’incontrario.
Secondo questo modo di vedere, ad esempio, i maschi bianchi eterosessuali attuali sarebbero corresponsabili del colonialismo occidentale, della segregazione dei neri, delle ingiustizie e discriminazioni patite dalle donne nelle società patriarcali del passato, e dovrebbero in qualche modo pagare un prezzo per questa macchia dei loro antenati.
E, specularmente, donne, neri, omosessuali eccetera, nella misura in cui nel loro «capitale anagrafico» si intersecano le varie condizioni di emarginazione e oppressione, avrebbero diritto a una sorta di risarcimento per così dire postumo, indipendentemente dal fatto di essere attualmente, come individui, soggetti a oppressione, sfruttamento, emarginazione, e per il solo fatto di esserlo stati come categoria. Non ci credete?
E allora leggiamo che cosa scrive Ibram Kendi, professore nero della Boston University, direttore del Centro per la ricerca antirazzista della medesima università, incluso dalla rivista «Time» nella lista delle cento persone più influenti del mondo:
Se la discriminazione crea equità, allora è antirazzista […]. L’unico rimedio alla discriminazione passata è la discriminazione presente. L’unico rimedio alla discriminazione presente è la discriminazione futura. […]
Il risultato finale è il razzismo alla rovescia: forse la più reazionaria e aggressiva fra le ideologie contemporanee. (Luca Ricolfi, “La Mutazione”, Rizzoli)
Quello dell’intersezionalità è un escreto che non poteva che essere evacuato da null’altri che dalla nazistica ideologia DEM-RadicalChic-Woke USA.
L’intersezionalità afferma che le concettualizzazioni classiche dell’oppressione nella società – come il razzismo, il sessismo, l’abilismo, l’omofobia, la transfobia, la xenofobia e tutti i pregiudizi basati sull’intolleranza – non agiscono in modo indipendente, bensì che queste forme di esclusione sono interconnesse e creano un sistema di oppressione che rispecchia l’intersezione di molteplici forme di discriminazione.
L’intersezionalità è un paradigma [antiscientifico, Nota di Seyan] importante nell’ambito accademico, poiché espande i contesti di giustizia sociale o demografia, anche se, a sua volta, ostacola l’analisi includendo molteplici concettualizzazioni che spiegano il modo in cui si costruiscono le categorie sociali e la loro interazione per formare una gerarchia sociale. (Wikipedia)
In parole povere l’intersezionalità è l’ennesimo boiata DEMenziale e irrazionale tirata fuori da quel satanico alambicco politico-sociale che è oggi l’America guidata dai bideno-sorosiani, un termine da neolingua orwelliana del Maßnahmenstaat simil-nazista dei DEM Amerikani, al fine di giustificare l’attuale politica discriminatoria nei confronti dei Cristiani Bianchi Americani.
Che spaventosa e distopica hybris quella del Kendi e degli altri deragliati mentali del Wokismo made in USA: solo loro sarebbero gli attuali depositari della Cultura Occidentale, tanto da condannare alla Damnatio Memoriae e ai Bücherverbrennungen le opere di chi non si allinea al loro Fascista Pensiero Unico, a similitudine di quanto avveniva nella Germania Hitleriana.
Siffatta aberrazione anti-illuminista spiega il motivo per cui vengono censurati i filosofi nelle Università Americane: è perché sono tutti bianchi (sic!) – sottacendo dei vandalismi compiuti ai danni dei simboli del Cristianesimo – e rende manifesti i motivi per cui l’Occidente-Uccidente sta viaggiando alla velocità della luce verso la marcescenza spirituale-cognitiva e verso l’annichilazione dell’Umanità.
Se nella nazione capofila dell’Occidentalità, per insegnare ai più alti livelli, non servono più conoscenze acclarate e serie pubblicazioni scientifiche, ma solo l’essere neri e sedicenti discriminati, il gap cognitivo tra Occidentali e Non-Occidentali diverrà presto un baratro incolmabile. Ovviamente a nostro danno.
LE LIBERTÀ COSTITUZIONALI AMERICANE SONO SOTTO ATTACCO
Le libertà fondamentali in America, da tre anni, sono sotto l’attacco concentrico del Capitalismo Totalitario, dei Suprematisti Neri, di Antifa, dei DEM, del Deep State USA.
Quel che segue è la cartina al tornasole che quantifica il rispetto per la libertà di pensiero che promana dai DEMocrats USA.
Katie Hobbs – guarda caso vincitrice per una manciata di voti della poltrona da governatore dell’Arizona e, guarda caso, la vittoria è arrivata grazie alla manipolazione del voto postale USA – afferma che chi avesse votato per lei avrebbe espresso sanità mentale”, mentre la sua avversaria era mera emanazione di “caos maligno”, il tutto condito dal famigerato miniverista Ali Velshi della rete MSNBC, un sedicente “Media” ingravidato e infestato da notori sottopancia e propagandisti della totalitaria ideologia woke dei Nazi DEMocrats.
Orwell was right. Free thought is in trouble: https://t.co/j0sqKln44n pic.twitter.com/UpL0Qc7GyY
— Matt Taibbi (@mtaibbi) June 24, 2023
Continuando la narrazione della Nazificazione dello Stato Americano operata dal DEMocratic Party USA, arriviamo a The Squad, le cui cape sono le quattro squadriste antisemite Rashida Tlaib, Ilhan Omar, Alexandria Ocasio-Cortez e Ayanna Pressley.
L’antisemitismo è ormai di casa tra i NaziDEM bideniani, assumendo intensità parossistica e tonitruante proprio con siffatta quaterna. E nessuno, nel Partito dell’Asino (nomen omen), prende le distanze dalla Squad.
Segue un articolo di Jewish News Syndacate sulla tematica:
Non va obliato che la Banda delle Quattro Distopiche è supportata finanziariamente e mediaticamente da György Schwartz, alias George Soros, in arte Führer Globale. Il Soros supporta copiosamente anche le Stormtroopers dei DEM, gli squadristi di Antifa e di Black Lives Matter.
I TWITTER FILES E I SUPREMATISTI NERI BIDENO-SOROSIANI
Secondo i DEM bideo-sorosiani, la «Democrazia è troppo importante per essere lasciata nelle mani del Popolo» (sic!). La Democrazia deve essere lasciata nelle mani degli Sociocidi ultramiliardari della Cabala.
Love this new animation of America This Week from @mrmooremedia https://t.co/CtEQb3jmjy
— Matt Taibbi (@mtaibbi) July 3, 2023
L’antitesi della Democrazia è rappresentata oggi dalla maggior parte dei Democrats USA bideno-sorosiani. Sono degli autentici turisti della Democrazia premiati in viaggio premio al Congresso Americano, soprattutto grazie ai finanziamenti di Magneto Soros e ai Völkischer Beobachter come Washington Post, New York Times, MSNBC, et similia.
Spiccano al riguardo certe Stacey Plaskett, Sylvia Garcia, Debbie Wasserman Schultz…
I Twitter Files, che mostrano che più rami del governo federale – inclusi l’FBI, i Centers for Disease Control and Prevention, il Dipartimento di Stato e la Casa Bianca sotto entrambi i presidenti Donald Trump e Joe Biden – hanno fatto pressioni sulle società di social media per limitare la libertà di parola, cosa che preoccupa i legislatori repubblicani; è stato il rappresentante Jim Jordan (R–Ohio) a invitare Taibbi e Shellenberger a partecipare.
Poiché l’azione del governo è al centro di questa insidiosa spinta alla censura – che è presente anche su Facebook, come ha dimostrato l’indagine di Reason –è opportuno che il Congresso sondi e, si spera, limiti, la capacità della burocrazia federale di plasmare le regole del discorso online. […]
Stacey Plaskett (D–V.I.) ha colto la palla al balzo riferendosi a Taibbi e Shellenberger come “i cosiddetti giornalisti”. (Taibbi ha risposto sottolineando di aver vinto numerosi premi giornalistici, incluso il National Magazine Award). Sylvia Garcia (D–Texas) ha afferrato l’occasione per concionare che la coppia [Taibbi e Schellenberg] – farebbe parte di un “threesome” con il giornalista Bari Weiss – sarebbe stata pagata per fornire tale testimonianza.
Debbie Wasserman Schultz (D–Fla.) ha portato questa linea di indagine un po’ oltre, suggerendo in modo ridicolo che in qualche modo i rapporti di Taibbi erano sospetti perché aveva accresciuto il proprio seguito su Twitter e i lettori di Substack per questo motivo. Sembrava davvero pensare che non fosse etico per un buon giornalismo raccogliere ricompense finanziarie per l’autore. […]
Troppi democratici, esperti di sicurezza nazionale e giornalisti mainstream si sono trovati nella posizione di sostenere implicitamente che vari tweet potrebbero diffondere disinformazione, e quindi minare la democrazia americana, anche se il discorso in essi contenuto è veritiero. In effetti, l’intera industria della lotta alla disinformazione sta operando sulla base di un presupposto in gran parte falso che l’influenza russa sui social media abbia corrotto le elezioni del 2016 e portato alla vittoria di Trump.
Eppure questo settore è inondato di finanziamenti pubblici. Il Dipartimento di Stato ha sostenuto un’organizzazione no profit britannica che scoraggia gli inserzionisti dal lavorare con siti Web di notizie statunitensi “rischiosi”, tra cui Reason . Questo è il pericolo dello sforzo maldestro e costituzionalmente sospetto del governo degli Stati Uniti per censurare le opinioni contrarie [al Pensiero Unico del Totalitarismo DEM, Nota di Seyan] (segue link)
La deputata DEM afroamericana bideno-sorosiana Plaskett pretese che Matt Taibbi venisse condannato a 5 anni di reclusione per il sol fatto di aver detto la Verità e, già che c’era, richiese espressamente, con orrido lapsus, che si sparasse a Donald Trump.
This is the same “so-called” member of congress who threatened me with a 5-year jail term over a typo. Her brand of politics is popular in Washington and has a truly bizarre obsession with punishment fantasies. https://t.co/7uH7kYLtye
— Matt Taibbi (@mtaibbi) June 19, 2023
WOKISMO E NAZISMO? STESSA COSA
La Cancel Culture del Wokismo Americano ha impressionanti analogie con il Nazionalsocialismo Hitleriano, tra cui l’odio viscerale per la Verità e i Parresiasti e, sopra ogni cosa, la totale inumanità. L’Uomo Nuovo Nazista – esattamente come quello Wokista – è un uomo “libero” da ogni legame, da ogni Religione (etimologicamente religio deriva da deligare “legare”), ma soprattutto dalla Cultura Europea Greco-Romana e Giudaico-Cristiana.
Entrambi i movimenti bruciano libri e censurano, abbattono le statue e riscrivono la Storia.
Miguel Abensour, commentando l’Articolo del filosofo Emmanuel Levinas, “Alcune riflessioni sulla filosofia dell’Hitlerismo”, scrive
L’innovazione dell’hitlerismo sta nell’asservimento. Fatto che comprende certo l’asservimento politico, ma si estende ben al di là, scende in profondità. In rapporto a questa complessa storia della libertà, più spirituale che politica, Levinas fa emergere l’irriducibile eterogeneità del nazionalsocialismo. In radicale rottura con la civiltà europea, sorge una nuova concezione dell’uomo, del destino umano, che consiste essenzialmente in un nuovo sentimento dell’esistenza, in una nuova maniera di esistere, cioè di entrare in relazione con l’essere.
Filosofia dell’hitlerismo, perché l’analisi fenomenologica di Levinas opera per far apparire la dimensione ontologica del fenomeno, per meglio farne misurare l’eccezionale gravità: un attentato senza precedenti allumano.
Tale è esattamente la conclusione fermissima dell’articolo del novembre 1934: “Non è questo o quel dogma della democrazia, del parlamentarismo, del regime dittatoriale o della politica religiosa ad esser messo in causa. È l’umanità stessa dell’uomo” (p. 35). Sotto le spoglie di una apoteosi della concretezza si è attuata una sinistra confusione tra l’orientamento verso il concreto e la brutalizzazione dell’esistenza.
L’Hitlerismo inchiodava l’Uomo al suo mero dato biologico.
Oggi il Capitalismo Totalitario dei Sociocidi Soroi e il Wokismo vogliono manipolare anche quel dato fattuale (cfr. Y.N. Harari, “Homo Deus”).
Il loro punto di arrivo è l’Androginia di Satana-Baphomet, il dio della Sarx e del Male Assoluto.
L’Hitlerismo è stata la negazione più abietta della filosofia.
Oggi le Università Americane vogliono abbattere tutte le statue dei filosofi.
Oggi il Democratic Party USA (che di Democratico ha solo il nome) è – sic et simpliciter – l’ipostatizzazione nel XXI secolo della NSDAP Hitleriana, come si evince semplicemente osservando la rabbia sbavante e ululante che i DEM bideno-sorosiani riversano ancor oggi nei confronti del giornalista Matt Taibbi, colpevole di aver svelato la censura imposta al complesso delle piattaforme digitali dalle agenzie USA (CIA, NSA, FBI, DHS, etc.), tutte controllate dai Democrats e dal Deep State dei miliardari sociopatici.
La Censura nella loro Neolingua, esattamente come in quella della UE, è definita Richieste di Moderazione (sic!).
Il giornalista Matt Taibbi è stato preso di mira dal Partito Democratico per aver denunciato ampie liste nere governative utilizzate per censurare i critici di sinistra e di destra. Avendo avuto accesso al traffico interno di Twitter da parte del nuovo proprietario di Twitter, Elon Musk, ha documentato ripetuti casi in cui l’FBI e altre agenzie governative hanno ripetutamente soppresso notizie e commenti. Il contenuto censurato è stato prodotto quasi esclusivamente da coloro che criticavano la narrativa dominante avanzata dal Partito Democratico e dalla vecchia ala dirigente del Partito Repubblicano. Che ha unito le forze con i democratici. (Chris Hedges)
La NSDAP-Democrats e i RINOs repubblichini marciano infatti a braccetto nel Deep State USA. Continua Hedges,
I thread censurati includevano quelli del movimento dei Gilet Gialli, gli attivisti del movimento Occupy, Global Revolution Live, storie negative su Joe Biden, rapporti sulla compagnia energetica ucraina Burisma che pagava a Hunter Biden circa 1 milione di dollari all’anno mentre suo padre era vicepresidente, storie positive sul presidente venezuelano Nicolás Maduro, rapporti sulle violazioni dei diritti umani in Ucraina e dettagli sul contenuto del laptop di Hunter Biden.
Questi account venivano contrassegnati e solitamente scomparivano. Le cosiddette “richieste di moderazione” sono state inviate da un’entità chiamata Foreign Influence Task Force (FITF).
La FITF è una task force interagenzia guidata dall’FBI che comprende numerose agenzie governative, tra cui la Homeland Security, la CIA, il Pentagono e il Dipartimento di Stato. Segnala ciò che considera contenuto discutibile per circa due dozzine di società di social media, tra cui Twitter, Facebook, Google, Pinterest e Wikimedia. A marzo, Taibbi e Michael Shellenberger furono chiamati a testimoniare davanti alla sottocommissione ristretta sull’armamento del governo federale.
Mentre Taibbi testimoniava il 9 marzo, un agente dell’IRS visitò la sua casa nel New Jersey. Taibbi ha scoperto che l’IRS ha aperto un caso contro di lui il giorno in cui ha pubblicato un thread Twitter della vigilia di Natale da una lettera inviata dal presidente della magistratura della Camera Jim Jordan al commissario dell’IRS Daniel Werfel chiedendo informazioni sul caso di Taibbi. Era un sabato. Era la vigilia di Natale. Taibbi non doveva tasse.
Il caso risale a quattro anni fa. Tutto ciò suggerisce che il caso dell’IRS fosse motivato politicamente e che l’FBI stesse monitorando Taibbi. Taibbi si è imbattuto in una sega circolare di diffamazione orchestrata quando ha testimoniato.
I membri democratici del comitato raramente lasciavano parlare Taibbi. Hanno espresso accuse viziate e offensive, che furono poi trasmesse su canali come MSNBC e CNN, come parte dello sforzo di screditare ulteriormente Taibbi. Il membro del comitato di classificazione, Stacey Plaskett, ha inviato a Taibbi una lettera accusandolo di mentire al Congresso e ha minacciato Taibbi con una pena detentiva di cinque anni. (C. Hedges, segue link)
— Robert W Malone, MD (@RWMaloneMD) August 31, 2023
Non so se è chiara la portata criminale dell’attacco perpetrato dai Nazistici Neocon USA nei confronti della Democrazia e della Libertà di Parola, sia all’interno della Nazione Americana sia all’interno del Mondo Occidentale: usavano tutte le Agenzie americane per defattualizzare la Realtà. Ordinavano che tutti i threads di personaggi scomodi – assieme ai loro profili – venissero CANCELLATI (Cancel Culture), facendo scomparire la Verità dal dibattito pubblico.
Financo l’allora Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, è stato fatto sparire dalle piattaforme social con un semplice schiocco di dita.
Esattamente come nel Nazismo Hitleriano, solo ai Nazistici Democrats e ai loro sicofanti RINOs repubblichini viene lasciata la possibilità di veicolare la loro propaganda, totalmente cacotopica e totalitaria.
Il giornalista Tucker Carlson ha esternato i suoi fondati timori che i Totalitaristi Fascisti USA possano far uccidere Donald Trump. a similitudine di quanto fecero ai loro nemici politici gli Hitleriani tedeschi una volta raggiunto il potere.
L’OLIGARCHIA TIMOCRATICA DEI MULTIMILIARDARI SOCIOCIDI SOROI ODIA LA VERITÀ
La Cancel Culture della Necrosinistra Neoliberista Neocon Amerikana è epigona della Cultura della Cancellazione Hitleriana, con il palese tentativo di CANCELLARE la Cultura Giudaico-Cristiana e le Religioni della Trascendenza dalla Storia.
Il Partito Democratico USA (che è in realtà un Movimento antidemocratico Totalitario, alla stessa guisa della NSDAP Hitleriana), come tutta la Necrosinistra Occidentale e come i loro burattinai – la Satanica e Satanista Cabala di Soros e degli altri multimiliardari – odia la parrhesia, l’epistemologia, l’ermeneutica. Odia la Verità.
Fosse per siffatte entità, chiunque professi la Verità e Pensi Liberamente, dovrebbe essere internato in novelli Konzentrationslager.
Ove siffatte creature al Servizio di Satana cercano di far finire (per terminarlo) il Parresiasta Julian Assange.
— Diego Fusaro (@DiegoFusaro) August 31, 2023
Che immonda, spaventosa e cacotopica hybris quella dei Nazistici Suprematisti Neri DEM, dei Kendi e degli altri deragliati mentali del Wokismo fascista made in USA: solo loro sarebbero gli attuali depositari della Cultura Occidentale, tanto da condannare alla Damnatio Memoriae e ai Bücherverbrennungen le opere di chi non si allinea al loro Totalitarista Pensiero Unico, a similitudine di quanto avveniva nella Germania Hitleriana.
Un esempio icastico è la censura operata sulle opere di Roald Dahl – purtroppo acquisite dal Media Wokista Netflix – grazie all’operato di Inclusive Minds, una sorta di DEMenziale e delirante Miniver immanentizzato in questa Era Oscura, che punta all’«inclusione e accessibilità nella letteratura per l’infanzia».
Cioè alla censura Nazi-Woke-DEM.
Va sottolineato che Netflix è, tra tutte, la società più allineata al Nazistico Pensiero Unico. In ossequio all’Orwelliano Chi controlla il passato controlla il futuro. Chi controlla il presente controlla il passato, essa sta già cambiando la Storia, avendo trasformato sia Cleopatra che Giulio Cesare in persone di colore.
Siffatte aberrazioni anti-illuministe spiegano il motivo per cui vengono censurati i filosofi nelle Università Americane: è perché incitano a pensare liberamente e perché sono tutti bianchi (sic!) – sottacendo dei vandalismi compiuti ai danni dei simboli del Cristianesimo e alle Sinagoghe – rendendo manifesti ed espliciti i motivi per cui l’Occidente-Uccidente stia viaggiando alla velocità della luce verso la marcescenza spirituale-cognitiva e verso l’annichilazione dell’Umanità.
Se nella nazione capofila dell’Occidentalità, per insegnare ai più alti livelli, non servono più conoscenze acclarate e serie pubblicazioni scientifiche, ma solo l’essere neri e sedicenti discriminati, il gap cognitivo tra Occidentali e Non-Occidentali diverrà presto un baratro incolmabile. Ovviamente a nostro danno.
Già ora i dissennati e fascistici GAFAM (Google-Apple-Facebook-Amazon-Microsoft) licenziano en masse decine di migliaia di programmatori americani per assumere pari livello dell’India e di altri Paesi che, lavorando in telelavoro, costano un terzo. Depauperando ovviamente il Popolo Americano.
L’esegesi che la Nazificazione degli USA avviene soprattutto grazie alla Popolazione Nera non è pertanto un’iperbole, ma un mero dato di fatto.
Una ulteriore dimostrazione che il Wokismo sia Nazismo discriminatorio è il disciplinario emanato dall’Agenzia di stampa internazionale Associated Press per cui il riferimento alle persone nere andrà sempre fatto con la lettera maiuscola, mentre per le persone bianche, gli untermenschen, con la lettera minuscola: Black People versus white people. Esattamente come nella Germania Nazista, ove la contrapposizione era Ariani versus ebrei. Poi sappiamo benissimo come terminò la “Questione Ebraica” e cioè con 6 milioni di vittime dell’Olocausto a cui dobbiamo aggiungere i 26,6 milioni di Russi che morirono per sconfiggere la barbarie nazifascista.
Non va infatti obliato che furono i Russi a sconfiggere le demoniache Forze dell’Asse, non di certo gli Angloamericani, che, secondo i giullari di regime, i Benigni di turno, avrebbero anche liberato tutti i Campi di Sterminio nazisti. Come no.
Non è ultroneo rammentare che gran parte della popolazione nera americana è di fede islamica e risultano decisivi nel validare la nostra tesi vari saggi che collegano direttamente Nazismo e Fascismo all’Islamismo (come dal nostro articolo ut infra).
Il primo Impero Nazista è stato quello Hitleriano; il Secondo Impero Nazista è quello Amerikano: L’Impero Nazista e le Stormtroopers di Soros.
LA NAZIFICAZIONE DELL’IMPERO AMERIKANO.
La Nazificazione degli USA, pervenuta oggi a completa maturazione, è iniziata a partire dal 1945 mediante l’Operazione Paperclip quando, grazie anche all’operato inesausto dell’allora agente OSS Henry Kissinger, vennero importati negli Stati Uniti migliaia di scienziati e tecnici di provata fede nazista, tra cui spiccherebbe, oltre che il notorio von Braun, anche il genocida criminale Obergruppenfürer Hans Klammer. Ma già prima di allora l’élite capitalistica americana era ferventemente e platealmente filonazista. […]
MAGNETO SOROS, IMPERATORE DEL CAOS, CI STA SPINGENDO VERSO LA GUERRA NUCLEARE
Come ho scritto ne La Seconda Guerra Civile Americana, gli Stati Uniti stanno per collassare, precipitando nel conflitto interno che spezzerà le catene dell’intero Mondo, a partire dall’Europa, poiché, per effetto domino, la NaziUe – sovrastruttura dittatoriale funzionale all’Impero Amerikano e al Capitalismo Totalitario dei Soroi – si affloscerà come un castello di carte.
Nel 2022, una storica americana specializzata in conflitto civile (fondazione storica degli States), ha fatto clamore, sostenendo che in base alla letteratura di analisi storica generale, si potevano sintetizzare alcuni punti di crisi che potevano far prevedere l’imminente rischio di scoppio di una “stasis”.
Secondo B.F. Walter, gli Stati Uniti sono oggi dei perfetti candidati a piombare nella guerra civile. È stata seguita da altri autori e molta eco mediatica, sia americana che britannica, hanno amplificato il tema ponendolo al centro del dibattito pubblico.
In un recente articolo di Caracciolo sulla Stampa, lo studioso usa questa espressione “Oggi l’America non si piace più. Come può affascinare gli altri?”. Buon annusatore dello spirito del tempo, Caracciolo si è convertito già dall’editoriale sull’ultimo numero di Limes ora in edicola, alla verità dell’epocale transizione dei poteri nel mondo, segnalando come gli Stati Uniti abbiano perso l’aurea e con essa il soft power.
Ribadisce George Friedman sulla stessa rivista, nel titolo della sua analisi “Gli Stati Uniti sono prossimi a un collasso interno”, sorbole!
L’elenco di Friedman cita “rivendicazioni sociali al picco di intensità, questioni morali, religiose, culturali”, poi ci sono i fallimenti bancari, le revisioni strategiche verso la globalizzazione, il grande punto interrogativo cinese, ombre scure sui Big Five dell’on-line (che per altro licenziano a manetta) e le oscure sorti progressive dell’A.I., la Nasa che pare non sappia più come fare una tuta da astronauta, figuriamoci mandarlo sulla Luna; permangono attriti sui flussi migratori e sempre forti sulla convivenza razziale.
C’è anche una profonda crisi interstatale/federale che arriva fino al ruolo del Congresso e della Corte Suprema. “Mai nella storia, vi è stato un tale livello di rabbia e disprezzo reciproco tra gli americani”, è la nota inquietante di Friedman. Se ne danno davvero di santa ragione su questo e su quello a livelli veramente pre-isterici, quando non si sparano e fanno e parlano di cose in modi davvero bizzarri (Dio, aborto, transessuali che risulterebbero solo lo 0,5% della popolazione, tradizionalismo e progressismo, pedofilia, complotti surreali et varia). […]
Sebbene sia una nazione di 330 milioni di persone (con, si stima, 400 mio di armi private, molte di livello militare) e pure con una composizione assai varia, tende a spaccarsi semplicemente in due ed il formato “noi contro loro”, alimenta il suo stesso radicalizzarsi semplificando. La semplificazione, del resto, è un tratto caratteristico della mentalità americana empirico-pragmatica ovvero sovrastimante il fare al posto -o priva- del pensare. […]
Al 10° posto per teorica ricchezza pro-capite in realtà gli USA sono 120° per uguaglianza di reddito (WB 2020), dopo l’Iran ma prima del Congo (RD). L’ascensore sociale è rotto da almeno trenta anni, ammesso prima funzionasse davvero. Americani poveri, in contee povere, in stati del Sud, muoiono fino a venti anni prima degli altri.
Gli afroamericani cinque anni – in media – prima dei bianchi. Col solo 4,5% della popolazione mondiale hanno il 25% della popolazione carceraria, spaventoso il grafico di incremento negli ultimi trenta anni. La media europea è di 106 incarcerati su 100.000 abitanti, in US è 626, sei volte tanto che è primato mondiale. Sebbene abbiano meno del 5% di popolazione mondiale spendono il 40% del totale mondo in spesa militare (a cui aggiungere le armi interne). Se ci si annoia coi libri di storia, basta guardare nell’immaginario la produzione cinematografico-televisiva per capire quanto attragga culturalmente la violenza, da quelle parti. La violenza è la cura dei contrasti sociali, atteggiamento pre-civile.
Avendo a norma sociale il libero perseguimento della felicità versione successo economico-sociale su base competitiva delle qualità individuali nel far soldi, non avendo idea di come il gioco sia truccato, mancando tradizione di pensiero e di analisi di tipo europeo (ad esempio per classi), questa massa di reietti, che spesso vivono in condizioni subumane, ovviamente arrabbiati quando non rintontiti da tv-alcol-farmaci-droghe, vengono reclutati dalle varie élite per sostenere o combattere ora questo, ora quel diritto civile.
Il che alimenta questa tempesta di odio reciproco a livello di “valori”, che siano della ragione o della tradizione, ma mai economico-sociali.
I “bianchi” sono oggi il 58% ma nel 1940 erano l’83% ed ancora nel 1990 il 75%, il trend è chiaro. Già si sa che perderanno la maggioranza assoluta nel 2044, tra due decenni. Peggio per la quota WASP dentro il cluster “bianchi”, con età media più alta, in piena sindrome Fort Apache. […]
È del resto certificato da studi di Princeton e Northwest sui contenuti delle leggi deliberate dal Congresso, già di dieci anni fa, che gli Stati Uniti sono una oligarchia e non una democrazia. È questa oligarchia che ha interesse ad incendiare il sottostante, lì dove il popolo si scanna per questioni di diritti civili, razza, prevalenza sessuale e non per diritti sociali, qualità della vita, ridistribuzione dei redditi e potere connesso.
Parecchia della fenomenologia perversa qui brevemente descritta, ha già contagiato le nostre società. Dal globalismo-neoliberale alla lagna unidimensionale sui diritti civili e non sociali che eccita l risposta tradizionalista, l’intero immaginario che percola dalle serie tv e dal cinema, l’intero Internet e la logica dei social, ora dell’A.I. che discende da un preciso milieu psico-culturale comportamentista (cioè finalizzato al controllo del comportamento e della cognizione, altro che “intelligenza”), la ripresa europea ed italiana nelle produzione e commercio di armi, la distruzione democratica già programmata dai primi anni ’70. […]
Si consiglierebbe di cominciare a programmare un divorzio, una biforcazione dei destini, una rifondazione dell’essere occidentali che chiuda la parentesi anglosassone. Viaggiare i tempi complessi con questa gente alla guida potrebbe esser molto pericoloso. (Pierluigi Fagan, “La caosificazione degli Americani”, enfasi aggiunta)
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