2024 – ANNO DELLE RIVOLUZIONI GLOBALI CONTRO IL CAPITALESIMO
Il 2024 verrà ricordato come l’anno delle Rivoluzioni e (speriamo) dell’abbattimento della Religione Esoterico-Satanica del Capitalesimo dei Soroi.
COS’È IL CAPITALISMO?
Come dice rettamente Nancy Fraser in “Capitalismo Cannibale”, il Capitalismo è un ordine sociale istituzionalizzato, esattamente come il Feudalesimo. A differenza del Feudalesimo però il Capitalesimo è un parassito vorace che arriva a mangiare sé stesso, pur di cannibalizzare qualsiasi cosa.
Il tuo ultimo libro si intitola Capitalismo Cannibale. Perché dovremmo parlare di «capitalismo cannibale»per comprendere le logiche e le dinamiche del capitalismo?
Per definizione un cannibale è colui che mangia la carne di un altro essere umano, quindi più o meno di qualcuno della sua stessa specie. Nella storia razziale è stata proprio l’Europa imperialista a utilizzare questo concetto nei confronti delle persone africane. Io dico che i veri cannibali sono i capitalisti, non riferito ai singoli individui ma all’intero sistema. In qualche modo possiamo dire che questo sistema incentiva e invita i grandi investitori, le grandi corporation e altri soggetti con forti interessi economici ad accumulare profitto mangiando, cannibalizzando, le risorse che non sono necessariamente parte dell’economia ufficiale, come il lavoro di cura, il lavoro coatto e servile, i beni pubblici.
E infine c’è la natura: il nostro sistema invita i grandi capitalisti a prendere ciò che vogliono da risorse minerarie, terre, mari, e non dà loro alcuna responsabilità nel sostituire ciò che hanno preso o nel riparare ai danni che hanno fatto. […]
Per tutte queste ragioni penso che definire cannibale il capitalismo sia utilizzare una terminologia pertinente e costitutiva del capitalismo stesso in ogni sua forma. Vediamo tutto ciò in modo particolarmente chiaro oggi con il neoliberismo capitalista che ha rimosso ogni forma di controllo e semplicemente lascia liberi i grandi capitali di fare un banchetto delle nostre vite, ma anche in forme precedenti di capitalismo ci sono state queste stesse tendenze all’opera. (Nancy Fraser intervistata da Giorgio Fazio, segue link)
Nancy Fraser: «I veri cannibali sono i capitalisti»
«I veri cannibali sono i capitalisti»
Giorgio Fazio intervista Nancy Fraser
«La società capitalista dipende da ciò che non era e talvolta ancora non è considerato lavoro». Da questo presupposto Nancy Fraser prova a trovare punti di congiunzione tra le diverse lotte
Con il suo ultimo libro…
Il capitalismo per come lo conosciamo attualmente, è nato nel XVII secolo, essendo il mercantilismo solo prodromico allo stesso.
La teoria neoclassica afferma che il capitalismo pretende che lo Stato Nazionale adotti il laissez-faire che è un sistema economico in cui le transazioni tra gruppi privati di persone sono libere o quasi esenti da ogni forma di interventismo economico; secondo i sostenitori del laissez-faire, l’azione egoistica del singolo cittadino, nella ricerca del proprio benessere, sarebbe infatti sufficiente a garantire la prosperità economica dell’intera società, secondo la metafora della mano invisibile creata da Adam Smith. (Wikipedia)
Se esistesse davvero tale mistica mano invisibile, il Capitalismo non avrebbe prodotto tante, devastanti, crisi sistemiche.
Il Capitalismo pretendeva (e pretende) la minima ingerenza dello Stato nell’economia. Lo Stato aveva due funzioni: tutelare la proprietà privata e lasciare ai parassiti Capitalisti la gestione dei rapporti salariali.
Il rapporto salariale si basa sullo sfruttamento del salariato: più è alto iltasso di sfruttamento, maggiore è iltasso di profitto.
Un esempio viene fornito da Forbes. Negli ultimi 8 anni le principali 80 aziende italiane quotate hanno generato un rendimento medio annuo per gli azionisti pari al 5,9%,
Questo significa che negli ultimi 10 anni i rentiers parassiti hanno quasi raddoppiato le loro rendite. Nello stesso periodo i lavoratori salariati hanno perso quasi il 10% del valore dei loro salari in termini reali.
I recenti rinnovi salariali hanno (e non per tutti i comparti) portato ad un miserrimo recupero.
Siamo l’unico Paese OCSE in cui i salari hanno perso quasi il 10% in valori assoluti, dal 1992 ad oggi, e la situazione si è aggravata drammaticamente a causa dell’inflazione generata dalla Guerra che la Wehrmacht-NATO e l’Impero Nazista Americano stanno conducendo contro la Russia tramite il proxy Ucraino e dal bombardamento dei Nord Streams che Rimbamben Biden aveva preannunciato a Scholz il Fesso.
Gli Stati Uniti hanno fatto saltare in aria l’oleodotto Nord Stream in operazioni segrete, afferma un importante giornalista investigativo - Nord News
Washington, 11 febbraio (ANI): il giornalista investigativo e scrittore politico americano Seymour Hersh ha affermato che il bombardamento del gas sottomarino Nord Stream
Sempre più il Capitalismo Neoliberista, è oggi Capitalesimo, trasformato in Religione immanente, poiché c’è un unico Dio, il Denaro, assieme al Dio della Cabala Contro-Iniziatica dei Soroi:Satana-Baphomet. Non è un caso se la Religione della Trascendenza, il Cristianesimo, affermava che il Denaro è lo sterco del Diavolo!
Repetita juvant: a soffrire in Occidente-Uccidente a causa del Capitalesimo del Dio del Male, Satana, sono soprattutto gli Americani e gli Italiani.
Sarebbe stato logico che i lavoratori dipendenti fossero scesi in piazza a fare la rivoluzione. Niente di tutto ciò è avvenuto.
Diceva Mario Monicelli in una bella intervista: “Quello che in Italia non c’è mai stato, una bella botta, una bella rivoluzione, rivoluzione che non c’è mai stata in Italia… c’è stata in Inghilterra, c’è stata in Francia, c’è stata in Russia, c’è stata in Germania, dappertutto meno che in Italia. Quindi ci vuole qualcosa che riscatti veramente questo popolo che è sempre stato sottoposto, 300 anni che è schiavo di tutti”.
Proprio in questi giorni, anche se la cosa sta passando in sordina nei media italiani, si assiste alla potente protesta dei contadini tedeschi, che con schiere di trattori strombazzanti hanno portato in piazza le loro ragioni e che si sono trascinati dietro la solidarietà di altre categorie e di tanti cittadini, evidentemente stufi di come stanno andando le cose nel paese europeo simbolo di prosperità e potenza per eccellenza. […]
Siamo il paese del Gattopardo e Tangentopoli docet (viene da rimpiangere la Prima Repubblica).
Vedremo quanto la corda potrà ancora tirarsi e soprattutto vedremo cosa saremo capaci di fare quando si sarà spezzata, anche se temo nulla di nulla. (segue link)
In Europa la gente protesta, in Italia manca una rivoluzione: temo non si possa fare più nulla
(di Marco Bertolini – ilfattoquotidiano.it) – Diceva Mario Monicelli in una bella intervista: “Quello che in Italia non c’è mai stato, una bella botta, una bella rivoluzione, rivoluzion…
Il Capitalesimo non è solo sfruttamento: è anche espropriazione. In passato solo ai danni dei Paesi Coloniali, ora anche ai danni dei cittadini occidentali salariati. Come sta avvenendo a causa del Nazistico “GREEN DEAL” di USA e UE.
La dinamica sfruttamento-espropriazioneha permesso ai Sociopatici Supermiliardari Soroi di accumulare 3300 miliardi di dollari solo dal 2020 al 2023 (Dati Oxfam).
Se le imprese sono riuscite a tutelare i propri margini di profitto durante la fase più acuta della crisi inflattiva, ampi segmenti della forza lavoro hanno invece perso potere d’acquisto. Per quasi 800 milioni di lavoratori occupati in 52 Paesi, i salari non hanno tenuto il passo dell’inflazione. Il relativo monte salari ha visto un calo in termini reali di 1.500 miliardi di dollari nel biennio 2021-2022, una perdita equivalente a quasi uno stipendio mensile (25 giorni) per ciascun lavoratore
L’introduzione della Ai sta portando a massicci licenziamenti nelle Big tech
Microsoft, Snap, eBay e PayPal hanno eliminato centinaia o migliaia di posizioni dall’inizio di gennaio, secondo il sito Layoffs.fyi, che tiene traccia dei licenziamenti nel settore
In California, la nazione più ricca degli USA, con la maggior presenza di Sociopatici Supermiliardari Soroi, è anche lo Stato americano con il maggior numero di carcerati e di senza tetto: la California – governata ça va sans dire dai Necroliberisti DEM – ha da sola quasi un terzo degli homeless di tutti gli Stati Uniti!
Lo studio di Goldman sottolinea come ad essere investiti da questo rimodellamento del mercato del lavoro saranno principalmente i colletti bianchi perché l’IA è meno utilizzabile in lavori dove prevale la fisicità come, per esempio, il lavoro di operaio nei cantieri o nelle fabbriche. Il supporto amministrativo in ufficio, il legale, l’architettura e l’ingegneria, le operazioni commerciali e finanziarie, la gestione, le vendite, la sanità e l’arte e il design sono alcuni dei settori che saranno influenzati dall’automazione. Dunque, tutti lavori che oggi sono svolti da una élite che ha studiato, ha conseguito una laurea; lavori che oggi necessitano di una alta formazione in costante aggiornamento; ma anche il 30% del lavoro nel comparto sanitario sarà sostituito dall’IA.
Ma per Goldman questo non è un dato allarmante: infatti per la nota banca di investimento americana, l’IA una volta entrata a pieno regime darà vita a nuovi lavori,
Non so se è chiara la follia di quel che promana da Goldman Sachs: 300 milioni di famiglie verranno messe in mezzo alla strada in Occidente a morire di fame, ma tale fatto non è allarmante, poiché in un futuro ipotetico sorgeranno, grazie all’IA, nuovi lavori!
Nella più grande crisi economica provocata dal Capitalesimo-Capitalismo Satanico, la Crisi del 1929, la massa dei disoccupati nei Paesi industrializzati era appena un decimo di quanto testé preannunciato!
È razionale e inevitabile presagire lo scoppio di enormi Rivoluzioni Popolari che sovvertiranno lo status quo di USA ed Europa.
RIVOLUZIONI E CAPITALESIMO
Come abbiamo visto, il Capitalismo Neoliberista è oggi il Capitalesimo il cui dio è Satana e il principale Ierofante è il Padrino-Padrone del Deep State, George Soros.
«Friedrich von Hayek, le cui idee sono state volgarizzate dai fondamentalisti del mercato dell’ultimo minuto, era un deciso assertore della società aperta. Sia lui che Popper volevano proteggere la libertà dell’individuo dalle minacce che provenivano da dottrine collettivistiche quali il nazionalsocialismo e il comunismo; le loro opinioni divergevano solo su quali fossero i mezzi idonei […] Von Hayek riponeva la sua fiducia nel meccanismo del mercato perché temeva le impreviste conseguenze negative dei controlli pubblici. La sua preoccupazione è stata spinta all’estremo da parte dei suoi seguaci della Scuola di Chicago. La ricerca dell’interesse egoistico è stata eretta a principio universale che permea di sé tutti gli aspetti dell’esistenza».
Diamo pienamente ragione a Eric Hobsbawm, il quale su Hayek dichiarava che,
«Uomini come Hayek non si erano mai mostrati pragmatici… In realtà personaggi come Hayek erano i fedeli di una religione economica.»
La Religione del Satanico Capitalismo-Capitalesimo, il cui Dio è – appunto – Satana, oggi immanentizzato negli USA.
Le Rivoluzioni Popolari e Cristiane devono scoppiare o saremo tutti Servi di Satana. E, dopo poco, saremo tutti MORTI.
Non obliamo che la Società Aperta di Karl Popper, sposata dal DEMoniaco George Soros è un concetto esoterico-satanico: Tutte le Società Mondiali devono essere aperte alla corruzione anomica e anetica del Denaro, lo sterco del Diavolo, e al Caos Globale di Satana-Baphomet.
Vi provo che l’Internazionale dei Multimiliardari Soroiodia gli Stati-Nazione.
Il sociopatico Bill Gates ha fatto inserire nella sua Intelligenza Artificiale per la creazione di Immagini Microsoft Copilot di Bing il blocco del termine Nazione e dei suoi derivati come Nazionale, etc. Segue il link:
Provate a chiedere ad es. l’immagine Campionato Mondiale delle Nazionali di calcio e verrete bloccati come se aveste chiesto l’immagine di uno squartamento umano!
C’è da dire che l’attuale Capitalesimo-Capitalismo neoliberista di scuola hayekiana, di cui il principale ierofante in Italia è Mario Draghi, non ha nulla a che fare con il Capitalismo Keynesiano; che però è, de facto, da considerarsi estinto.
Il Libero Mercato Globale dei Soroi, se non verrà totalmente liquidato assieme a tutti i Sociopatici Supermiliardari Soroi, porterà all’estinzione dell’Umanità prima della fine del secolo.
Von Hayek diede una spiegazione originale della crisi economica del 1929, che differiva da quella di Keynes. Infatti mentre secondo Keynes le cause della crisi andavano ricercate nella mancanza di intervento pubblico nell’economia, Hayek fece notare come nei cinque anni precedenti la crisi, gli Stati avevano effettuato enormi investimenti, e proprio per questo si erano ritrovati senza le risorse necessarie per fronteggiare il ciclo economico negativo.
Ovviamente quelle di Hayek erano solo Menzogne Sataniche.
Grazie al New Deal di F.D. Roosevelt, ispirato alle teorie economiche di Keynes, gli Stati Uniti si risollevarono.
Analogamente fece il Terzo Reich di Adolf Hitler, che, per quanto possa sembrare strano, mutuò totalmente il New Deal Rooseveltiano.
Nell’agosto del 1934 Hitler lo nominò Ministro dell’Economia. Schacht intraprese una politica economica simile a quella di Franklin Delano Roosevelt, il cosiddetto New Deal: con una forte politica di Lavori Pubblici promosse la costruzione della rete autostradale tedesca e risolse i problemi di disoccupazione, creando dal nulla milioni di posti di lavoro. I principali provvedimenti intrapresi da Schacht furono: l’annullamento del debito estero, la nazionalizzazione delle grosse imprese, la germanizzazione di quelle piccole; finanziò lo sviluppo attraverso i MEFO, delle obbligazioni emesse sul mercato interno. Sin da subito appoggiò il riarmo tedesco. (wikipedia)
Invece il mentecatto Benito Mussolini, malconsigliato da una quaterna di “economisti” turiferari del Fascio-Liberalismo (Pantaleoni, de’ Stefani, Ricci, Einaudi) arrivò a questo:
il “capolavoro” di queste politiche imperialiste informali fu raggiunto [da Schacht] con l’appoggio alla parte franchista della guerra civile spagnola.
In quel contesto riuscì ad ottenere uno scambio molto vantaggioso per la Germania di materie prime e semilavorati in cambio di armi e crediti, tanto che mentre l’Italia fascista impegnò 3914 milioni di pesetas, senza vantaggi per l’economia italiana e con crediti a lunghissimo termine (gli ultimi saldati nel 1965) la Germania, investendone solo 1932 riuscì a diventare il primo importatore in Spagna già nel 1936 (con circa il 30%), raggiungendo la quota del 40% entro il 1938, mentre contemporaneamente si aggiudicavano il 40% delle esportazioni (contro l’11% del 1935) e quote di proprietà notevolissime sia in campo minerario che in quello bancario e della logistica. (wikipedia)
Il Necroliberista Mussolini arrivò alla vigilia della Seconda Guerra Mondiale con una massa enorme di disoccupati e sotto-occupati e con una bassa produzione industriale, a differenza della Germania, che grazie al riarmo, aveva rioccupato tutta la forza lavoro tedesca.
Schacht, Speer, Funk, Hunke e altri cercarono (inutilmente) di convincere Hitler a non trascinare l’Italia nella guerra in quanto Paese del tutto inutile in termini produttivi e militari, una sorta di Tigre di cartapesta, proprio a causa delle politiche di austerità applicate dal Duce.
Abbiamo visto, infatti, com’è finita…
Luigi Einaudi era un vero e proprio Gran sacerdote del Capitalesimo. Era convinto, infatti, che il liberismo dovesse svilupparsi concretamente in tutti gli aspetti della vita politica, sociale ed economica di un uomo. Ordine Sociale Istituzionalizzato, al pari del Feudalesimo.
Scrive con rara intensità epistemica Clara E. Mattei in “Operazione Austerità” (Einaudi):
Nel 1922 il governo di Mussolini riuscì a mettere in pratica l’agenda di austerità internazionale ritagliata in gran parte sugli interessi stranieri, Berlusconi nel 2011 ebbe meno successo. Le pressioni della Banca centrale europea, insieme alla speculazione dei mercati finanziari sulle obbligazioni italiane, lo costrinsero a dare le dimissioni quello stesso novembre. Gli succedette quale primo ministro – ancora una volta un tecnico – l’economista dell’Università Bocconi Mario Monti, che cercò di risanare alle radici l’economia ai fini di una maggiore «produttività e competitività» 15.
Gli interventi di Monti richiamano alla mente quelli di De’ Stefani, che nel 1922 apparve disposto a sacrificare chiunque – specialmente i membri piú deboli della società – per guadagnare credibilità finanziaria all’estero.
Come De’ Stefani aveva invocato «le consapevoli rinunzie degli acquistati diritti di mutilati, di invalidi, di combattenti», allo stesso modo Monti tagliò i fondi destinati a coloro che soffrivano di sclerosi laterale amiotrofica (Sla). Quando gli venne chiesto dell’impatto sociale di questa riforma, rispose semplicemente che era soltanto la conseguenza dei vincoli di risorse legati al comportamento immorale dei cittadini, che, fino a qual momento, avevano «tutelato i propri privilegi» e agito con «furbizia».
Il ritornello suona familiare: le crisi vengono attribuite a coloro che vivono al di sopra dei loro mezzi e si rifiutano di lavorare in maniera produttiva. I governi successivi, compresi quelli guidati dal Partito democratico, proseguirono sulla strada dell’austerità. Il cosiddetto «Jobs Act» voluto nel 2014 da Matteo Renzi ribaltò i diritti storicamente acquisiti con lo Statuto dei lavoratori del 1970, rendendo legale licenziare un lavoratore in qualunque momento per «motivi economici». Mentre le forme di lavoro precario e di sottoccupazione si moltiplicavano, tra il 2010 e il 2017 i salari reali crollarono del 4,3 per cento. […]
L’orgoglio con cui l’Università Bocconi onora la tradizione di Luigi Einaudi, che vi insegnò Finanza pubblica dal 1902 al 1925, ha il suo peso. Alla pari dei loro predecessori negli anni Venti, economisti come Alberto Alesina, Silvia Ardagna, Carlo Favero, Francesco Giavazzi e Guido Tabellini sono stati consulenti di primo piano del Fondo monetario internazionale, della Banca mondiale e della Banca centrale europea, dove hanno contribuito a consolidare la convinzione che la crescita economica necessiti di una maggioranza disposta a lavorare di piú per guadagnare di meno.
Fascismo e Liberismo (oggi Neoliberismo) viaggiavano in tandem.
Non meno importante fu il ruolo giocato dalla “destra fascista”, a partire dal suo fondatore, Pantaleoni, e proseguita attraverso quegli autori e giornali che vollero adattare il loro insegnamento teorico e politico al mutare dei tempi» (Michelini 2020, p. 52).
La «destra fascista» è quella che in questo libro ho definito fascismo dell’austerità, che si ispirò direttamente ai padri dell’economia pura. Tale corrente della teoria economica fascista non incise soltanto sui primi anni «liberisti» delle politiche economiche fasciste: la sua influenza continuò a imperversare durante la fase del corporativismo, come mostrano le politiche economiche del regime.
Lo Stato corporativo classista intese, infatti, proteggere il profitto privato e garantire la subordinazione dei lavoratori, obiettivi entrambi al centro del progetto di austerità di Pantaleoni e di Pareto. Un’indagine storica di questo tipo sul rapporto tra economia pura, austerità e fascismo è ancora piú importante se teniamo presente che l’economia pura continua oggi a costituire la grammatica del pensiero economico ortodosso. (Clara E. Mattei, cit.)
Fascismo e Neoliberismo viaggiano d’amore e d’accordo ancor oggi. Anzi oggi più di ieri.
Ne segue logicamente che lo scopo della politica economica è spostare risorse dalla maggioranza dei cittadini a una minoranza. I tagli alla spesa sociale, scriveva Alberto Alesina, «segnalano che le aliquote fiscali non dovranno aumentare in futuro, spingendo cosí gli investitori a essere “piú attivi”» (Alesina 2012) 21. Nello specifico, per incoraggiare le aspettative di profitto, i governi sono incentivati a «tagliare le componenti politicamente piú sensibili del budget: i trasferimenti [sociali] e i salari e i posti del settore pubblico» (Alesina e Perotti 1995, p. 12, corsivo di chi scrive).
Il messaggio generale è chiaro: i tagli alla spesa sociale e ai costi del lavoro non soltanto favoriscono i profitti e i pochi eletti; servono anche a spronare la maggioranza, che altrimenti batterebbe la fiacca (lo stesso tipo di indolenza che le impedisce di risparmiare e investire) 22. L’interrelazione tra austerità fiscale e austerità industriale (quelle che gli economisti chiamano supply side reforms, incluse le privatizzazioni e la deregolamentazione del mercato del lavoro) garantiscono il massimo effetto disciplinatore delle forze del mercato.
Anche qui Alesina e colleghi offrono un bel programma di controllo economico: «[U]n calo di occupazione nel settore pubblico riduce la probabilità di trovare un posto se non nel settore privato, e un calo dei salari pubblici riduce il reddito del lavoratore se rimane nel settore pubblico». In entrambi i casi, «il salario richiesto dai sindacati per i lavoratori del settore privato scende, il che fa crescere i profitti, gli investimenti e la competitività» (Alesina e Ardagna 2010, p. 5).
Gli esperti parlano chiaro: in nome del bene di tutti, sono auspicabili politiche di «moderazione salariale», la «cancellazione della tredicesima per Natale» (Alesina e Rugy 2013, p. 15) e l’innalzamento dell’età pensionabile. Come scrisse una volta Alesina:«Se i francesi pensano di poter andare in pensione a 60 anni, si prendono in giro da soli» (Alesina 2012). (Clara E. Mattei, cit.)
Gente che guadagna centinaia di migliaia di euro ogni anno, partorendo solo siffatti aborti neoliberisti, pretende che i poveri tirino ancor di più la cinghia, ma oltre un certo limite si arriva a diventare scheletri.
L’obiettivo del Capitalesimo è, appunto quello di far morire miliardi di esseri umani mediante l’Austerità.
Obiettivo dei Popoli Liberi è fare le Rivoluzioni, per sopravvivere e rimanere dalla parte del Bene.
L’Ultradestra al governo pro tempore in Italia segue la linea degli economisti (Pantaleoni, de’ Stefani, Ricci, Einaudi) del Duce: nessuna tutela sociale e lavoro pagato a livello servile come, appunto, nel Ventennio.
Mostrano arrogantemente, siffatti politicanti, nelle audizioni parlamentari, i dati sulla crescita degli occupati. Fingono di non sapere che quelli offerti oggigiorno dai Negrieri dell’Imprenditoria italiana sono letteralmente salari da fame!
Anche se ha ragione Marco Travaglio: oggi abbiamo molto più da temere da tecnocrati come Monti e Draghi (anche alla luce dell’assetto costituzionale e democratico) che della reviviscenza del Fascismo.
Una legge macroeconomica universalmente conosciuta afferma che le direttive economiche devono essere anticicliche: aumentare la spesa pubblica in recessione mediante l’aumento del deficit e contrarla in fase di espansione.
Invece, grazie a tecnocrati à la Monti/Draghi in Occidente-Uccidente si fa esattamente il contrario: vengono applicate direttive procicliche che aumentano esponenzialmente la povertà, ergo, la morte di milioni di cittadini.
Non è un caso se il tecnocrate Roberto Cingolani, voluto alla Transizione Ecologica da Beppe Grillo avesse sciorinato già in precedenza queste tremende parole,
Cingolani, responsabile dell’innovazione tecnologica di Leonardo, pronunciava queste parole cinque anni fa, in un’intervista a L’Espresso. La sua tesi apocalittica, riletta oggi, fa venire la pelle d’oca. A cominciare dal titolo scelto dal settimanale: “L’ecosistema? Si regge sulla morte”. L’allora direttore dell’Istituto italiano di tecnologia di Milano prevedeva un’inevitabile “dieta” per il pianeta affollato da 7 miliardi di persone.
“Dieta” significa “Morte” nel lessico della tecnocrazia oggi imperante. I poveri hanno due grossi difetti per i Sociocidi Supermiliardari Soroi: sono mangiatori inutili e producono troppa CO2. Miliardi di loro devono morire.
Almeno 4 miliardi di “mangiatori inutili” saranno eliminati entro il 2050 mediante guerre limitate, epidemie organizzate di malattie mortali ad azione rapida e fame. Energia, cibo e acqua saranno mantenuti a livelli di sussistenza per le persone non appartenenti all’élite, popolazioni bianche dell’Europa occidentale e del Nord America per poi diffondersi per le altre razze La popolazione del Canada, dell’Europa occidentale e degli Stati Uniti sarà decimato più rapidamente che in altri continenti, fino a quando la popolazione mondiale raggiunge un livello gestibile di 1 miliardo, di cui 500 milioni saranno costituiti da cinesi e giapponesi. […]
Dopo la distruzione delle industrie dell’edilizia, dell’auto, dell’acciaio e dei beni pesanti, ci saranno poche abitazioni, e le industrie di qualsiasi tipo autorizzate a rimanere saranno sotto la direzione del Club di Roma della NATO.
L’autore di queste affermazioni agghiaccianti è John Coleman, il testo da cui sono tratte è: Conspirators’ Hierarchy, the Story of the Committee of 300. Edito nel 1991, è liberamente scaricabile dal sito della CIA, il che fa presumere che venga ritenuto attendibile, visto che questa prima edizione è stata scritta espressamente per la suddetta agenzia d’intelligence.
Descrive esattamente quello che sta avvenendo oggi.
Grazie alla Megabufala del cambiamento climatico – funzionale all’ulteriore arricchimento dei Sociocidi Genocidi Soroi – si vogliono vietare le efficientissime auto a motore endotermico per sostituirle con inefficienti e costosissime cess-auto elettriche, grazie a milioni di Zombie eco-attivisti à la Thunberg (che andrebbero definiti Ecofascisti), si vuole imporre una drastica riduzione delle nascite, l’abbattimento di miliardi di capi di bestiame, l’espropriazione di milioni di ettari di terreni agricoli per trasformarli in inquinantissime centrali fotovoltaiche (cfr. il sociocida Dimon-Demon di JPMorgan), addirittura abbattere o requisire milioni di abitazioni private “non sostenibili energeticamente” (cfr. la distopica e nazistica direttiva UE sulle case Green)
Per non parlare della Pandemia Programmata Covid-19 ottenuta mediante il virus artificiale SARS-CoV-2 creato dal turpe trio Gates-Fauci-Daszak e del Vaccino Killer mRNA di Pfizer-Moderna.
Dulcis in fondo il golpe di Euromaidan, organizzato e finanziato da Obama-Soros-Nuland, per rovesciare il regime democratico di Janukovyč per imporre un regime neonazista tuttora vigente.
L’Ucraina, grazia all’immonda Sinarchia dei Soroi, è divenuta sede di numerosi Biolaboratori in cui venivano effettuate criminali sperimentazione à la Mengele sulle popolazioni di etnia russa. E c’è mancato un soffio che non diventasse il sito per centinaia di missili d’attacco nucleari Cruise ad appena 100 secondi da Mosca: l’Operazione Speciale Russa del 2022 ha impedito tutto ciò.
La Morte verrà ottenuta mediante nuovi virus chimerici, L’Intelligenza Artificiale, ma soprattutto applicando la più feroce e algida austerità. Mengele non esitava a fare esperimenti sui Bambini Ebrei; gli Economisti Necroliberisti non esitano a tagliare sussidi e welfare: l’Austerità come sostituto dello Zyklon B.
AUSTERITA’ E RIVOLUZIONI
Dal 2008 tutto l’Occidente è in recessione, ma in Italia, da Monti in poi sono state applicate la più brutale austerità e la più criminale macelleria sociale.
Financo Pier Carlo Padoan, comparuzzo di Monti-Draghi, dovette ammettere a pag. 17 del DEF 2017 che il “salva-Italia” dell’algido tecnocrate bocconiano Monti – ben lungi dall’averla salvata – aveva provocato in realtà 300 miliardi di perdita del PIL italiano. Oltre a sacrifici intollerabili di Poveri e Ceto Medio-Basso.
Se avessimo avuto veri partiti dei lavoratori e veri sindacati, entrambi avrebbero provocato Scioperi eRivoluzioni in tutt’Italia contro il tecnocrate Monti.
Ma il PD Necroliberista è un partito antioperaista e aporofobico esattamente come FDI Meloniano.
Quella relativa alla destra sociale è una leggenda tra le più dure a morire. In ultima analisi, essa si basa su roboanti proclami in favore dei diritti della classe lavoratrice, che lo Stato garantirebbe in cambio della rinuncia a qualsiasi spinta conflittuale.
In sostanza chi lavora dovrebbe disporsi con gioia e spirto di sacrificio a servire la patria, perseguendo la concordia con imprenditori altrettanto inclini a operare per la crescita della nazione e quindi meno egoisti del solito. Ora, la storia si è ampiamente incaricata di dimostrare che, senza una strenua difesa dei propri interessi di classe, mai subordinati ad altre istanze, la classe lavoratrice non ha mai ottenuto nulla di serio. E se al riguardo ci fossero ancora dei dubbi, le leggende relative a una “destra dalla parte dei lavoratori” sono state sonoramente smentite dall’operato del governo Meloni.
Da subito il partito-perno dell’esecutivo in carica (FdI) ha rivelato forti convergenze con quel PD che è il cardine della “sinistra” governista e confindustriale. Entrambe le forze si muovono nel solco tracciato da Mario Draghi, Presidente della BCE dal 2011 al 2019 e a capo del governo italiano nel biennio 2021-2022. Il che vuol dire sostegno a nuove e massicce privatizzazioni, continuo attacco alle pensioni e compressione dei diritti di chi lavora.
Magari, la destra postfascista a questo quadro ha aggiunto qualcosa di suo, come per l’appunto lo smantellamento di quel Reddito di Cittadinanza che consentiva a molte persone in difficoltà di soddisfare alcuni bisogni primari. Nel farlo, Meloni, il suo partito e il suo governo hanno rivelato una ferrea determinazione e ciò ha portato diversi osservatori a parlare di una “destra che odia i poveri”. In principio, una simile formulazione poteva anche andare bene, nel senso che si trattava di un modo iniziale per demistificare la retorica circa la sensibilità sociale dei postfascisti. A lungo andare, però, essa ha finito per confinare il discorso in un ambito, quello della predica morale, che tutto può fuorché impensierire l’attuale governo.
Sotto questo profilo, maggiore lucidità viene espressa dai sindacati di base, che associano la cancellazione del RdC alla volontà di estendere l’area del lavoro povero e di abbassare ulteriormente i salari di tutti. (segue link)
Menzogne e verità sulla cancellazione del Reddito di Cittadinanza
Il dibattito sull’abolizione del Reddito di Cittadinanza è stato viziato da alcuni elementi che hanno reso difficile comprendere fino in fondo il significato politico della Controriforma.
In sintesi, votate Schlein, votate Meloni, otterrete sempre e comunque le stesse identiche politiche di feroce Austerità praticate dai tecnocrati à la Monti/Draghi.
Stendiamo, poi, un velo pietoso sulla triade CGIL-CISL-UIL che, dal 1992 ad oggi, si è dimostrata dello stesso livello dei “sindacati fascisti” durante il ventennio.
L’implosione economica italiana si evince chiaramente dal fatto che nel 2007 ci furono 1 milione di compravendite immobiliari tramite rogiti notarili (dati AdE e CNN). L’anno scorso sono state poco più di 200.000, con drammatico aumento delle procedure esecutive, che rappresentano la cartina al tornasole delle patologie cronicizzate e metastatiche sofferte dal sistema economico italiano.
Quella italiana è un’economia in piena metastasi terminale, assieme a quella di tutto l’Occidente-Uccidente
Guardando al futuro, siamo sull’orlo di una recessione e mai come ora vi è necessità di aumentare la spesa pubblica per affrontare la povertà, la fame, il cambiamento climatico e l’inflazione e di investire in una ripresa equa per tutti. Eppure troppi governi scelgono, in controtendenza, di tagliare la spesa o sono costretti a farlo dalle istituzioni finanziarie internazionali, mettendosi su un percorso di austerità.
Oxfam ha calcolato che nel quinquennio 2023-2027 almeno 148 Pasi pianificano di ridurre la spesa pubblica, per un totale di 7.800 miliardi di dollari.67 Nel solo 2023 oltre il 54% dei Paesi stanno pianificando di tagliare ulteriormente il proprio budget per la protezione sociale, affievolendo le tutele per i più vulnerabili.
Non deve essere così. Per sopperire alla mancanza di risorse i governi potrebbero scegliere, prendendo esempio dalle esperienze del passato, di introdurre robuste forme straordinarie (solidaristiche) e strutturali di prelievo a carico delle fasce più abbienti della popolazione e degli attori economici più floridi, destinandone i proventi a chi versa in condizioni di povertà o vi rischia di scivolare. Ponendosi così in controtendenza con quanto accaduto durante la pandemia, quando, secondo le rilevazioni di Oxfam, il 95% dei Paesi non ha usato la leva fiscale per tassare di più ricchi e grandi imprese arrivando anzi, in non pochi casi, a ridurre la tassazione per individui e soggetti economici più abbienti. (Oxfam)
L’Oxfam: “L′1% più ricco possiede il 43% della ricchezza globale”. Quasi raddoppiato il numero dei miliardari italiani: ora sono 68 – Forbes.it
Secondo l’ultimo report Oxfam, dal 2020 i cinque uomini più ricchi al mondo hanno più che raddoppiato le proprie fortune
Come evidenzia il rapporto [supra], l’Oxfam ha preso a riferimento la classifica real time di Forbes per analizzare i patrimoni dei cinque miliardari più ricchi al mondo. Stiamo parlando di Elon Musk, Bernard Arnault, Jeff Bezos, Larry Ellison e Warren Buffett. I quali, da marzo 2020 al 30 novembre 2023, hanno aumentato del 155% la propria ricchezza totale, passando da 340 a 869 miliardi di dollari. Ciò significa che in termini reali (tenendo conto anche dell’inflazione), la ricchezza dei cinque miliardari più ricchi (alla fine di novembre 2023) è aumentato di 464 miliardi di dollari, ovvero del 114%, dal 2020.
Il Gran Ierofante Del Capitalesimo-Satanismo, George Soros conciona che «i ricchi devono pagare più tasse». Ma i supermiliardari Soroi le tasse non le pagano affatto o pagano qualche centesimo a malapena!
The Secret IRS Files: Trove of Never-Before-Seen Records Reveal How the Wealthiest Avoid Income Tax
ProPublica has obtained a vast cache of IRS information showing how billionaires like Jeff Bezos, Elon Musk and Warren Buffett pay little in income tax compared to their massive wealth — sometimes, even nothing.
I Poveri pagano le tasse anche per i Ricchi Satanisti e Parassiti Soroi; se i Popoli di tutto il Mondo, in particolare quelli Occidentali, non faranno le Rivoluzioni per liquidare Capitalesimo e l’1% della popolazione parassitariamente ricca – formata quasi esclusivamente da adoratori di Satana – l’Umanità non vedrà la Fine del Secolo.
IL CAPITALESIMO-SATANISMO DEI SOROI PORTERÀ ALLE RIVOLUZIONI IN TUTTO L’OCCIDENTE
La Dinamica sfruttamento-espropriazione neoliberista sta aumentando esponenzialmente i profitti in tutto l’Occidente-Uccidente, evidenziata dai dati Oxfam.
Se invece di guardare il prodotto interno lordo ci concentrassimo sui redditi disponibili reali, che riguardano in modo più diretto le famiglie, potremmo osservare il declino relativo del nostro Paese e dei portafogli degli italiani. In sostanza al netto dell’inflazione le risorse che abbiamo a disposizione da spendere sono all’incirca le stesse che avevamo all’inizio dello scorso decennio, mentre nella Ue mediamente sono cresciute dell’11,11 per cento. Neanche in Spagna il divario dalla media comunitaria è stato così ampio. […]
Il problema è la coincidenza tra i record del mercato del lavoro e l’andamento deludente dei redditi, associato a quello negativo dei risparmi. Un cambiamento epocale, perché smentisce un dato assodato non solo per gli economisti, ma soprattutto per la popolazione: più persone lavorano, più crescono i redditi e quindi i consumi. (linkiesta.it)
Gli ierofanti del Neoliberalismo che concionano ex cathedra da illustri Università, magari private come Bocconi e Luiss, non sanno davvero ciò che dicono, pur presentando i propri dogmi come verità di fede.I consumi non aumentano a seguito dell’aumento dell’occupazione perché i salari non raggiungono neanche il livello di sussistenza!
L’economia di scuola neoliberista (hayekiana) è una pseudoscienza. Nel XVII secolo il 99% degli “Scienziati” credeva al Geocentrismo. Tra Supercazzola del Riscaldamento Antropico e l’Austerità propagandata dei Neoliberisti siamo allo stesso livello.
Per decenni gli economisti neoliberisti (rectius: necroliberisti) ci hanno spacciato l’enorme bufala che l’economia di scuola neliberista sia una scienza esatta, al pari della matematica.
È, invece, la più fallace e politicizzata delle Scienze Sociali. Come in 1984 di Orwell, un giorno 2+2=5, il giorno dopo conviene che 2+2=3, mai che faccia 4!
Glieconomisti neoliberisti sono come quegli imbonitori da fiera che vendevano la quack medicine: i loro intrugli avrebbero guarito qualsiasi patologia, come oggi verrebbe sanata ogni economia malata. Certo certo, lo abbiamo visto cos’è successo con Monti, PD, Draghi e ora i Fratelli&Cognati d’Italia.
Le riforme ispirate al modello (neo)liberista sono, ieri come oggi, un fattore importante nell’evoluzione economica e sociale dell’economia mondiale. Esse vengono generalmente promosse in una duplice direzione:
diplomatico-istituzionale, cioè attraverso l’azione diretta dello Stato capitalista,
attraverso i legami transnazionali tra le varie élite finanziarie.
Tuttavia, queste due forze spesso si muovo in tandem nell’influenzare, promuovere e incoraggiare le varie riforme capitaliste nel campo della finanza pubblica (condanna della spesa in deficit e piano di ammortamento del debito), della politica monetaria (moneta stabile, forte e integrata nei circuiti internazionali), istituzionale (facilitare la privatizzazione e la liberalizzazione) e sociale (riducendo ad esempio i diritti sul lavoro). (Giampaolo Conte)
Diventano, pertanto, necessari gli interventi di tecnocrati globalisti che lavorino a favore degli interessi del Supermiliardari Globali, a scapito – tradendo – gli interessi dei ceti più deboli negli Stati Nazionali, ceti destinati, addirittura, ad essere soppressi malthusianamente!
Vanno ringraziati gli Amato, i D’Alema, i Padoa Schioppa, i Ciampi, i Prodi, gli Alesina-Ardagna-Giavazzi-Tabellini, i Monti, le Fornero, i Draghi, et similia, se milioni di Italiani sono morti anzitempo per stenti e molti di più morranno se essi non si renderanno conto che solo le Rivoluzioni porteranno Democrazia e Libertà in Occidente.
Dopo aver snaturato totalmente la sinistra, il neo liberismo ha avvelenato anche la destra sociale di Fratelli d’Italia. E’ un pensiero unico che lascia ai suoi piedi, con le sciagure politiche che ispira, macerie sociali e una rabbia che qui da noi, a differenza della Francia, non riesce a trasformarsi in rivolta popolare. Su questo chi dice, anche solo a parole, di essere dalla parte dei deboli, dovrebbe interrogarsi e fare un severo mea culpa”.
A sostenerlo è Domenico De Masi docente emerito di Sociologia del lavoro all’Università La Sapienza di Roma già preside della Facoltà di Scienze della Comunicazione presso lo stesso ateneo, una sterminata pubblicistica di libri.
Un’autorità nel campo della sociologia del lavoro. “Quella sferrata da Meloni è una guerra contro i poveri – rimarca De Masi –. Una guerra dissennata, che non soltanto non poterà alcun giovamento all’economia del Paese ma determinerà altre sacche di emarginazione e di povertà. Quello messo in atto dalla Meloni è un doppio tradimento: ha tradito le promesse fatte in campagna elettorale, la destra dalla parte dei poveri contro la sinistra dei salotti e della Ztl, e il tradimento delle basi di quella che fu la destra sociale a cui Meloni e Fratelli d’Italia s’ispiravano. Altro che statalismo di destra. Il governo del doppio tradimento è un governo sciaguratamente neoliberista”.
Vorrei che tornassimo sulla destra, che ha vinto le elezioni, il discorso vale soprattutto per Fratelli d’Italia, intercettando questo diffuso malessere sociale così forte nei settori più disagiati, promettendo di farsene carico. Ora li sta tradendo. Perché? Li tradisce, e questa è una vera novità. Il discorso vale per Fratelli d’Italia che si faceva erede della destra sociale. Il discorso non vale per Forza Italia perché quella di Berlusconi si sapeva essere una destra neoliberista, sostenitrice, come tutte le destre neoliberiste, del “dio mercato”, del mercato che tutto deve decidere e lo Stato non deve intervenire in economia perché ciò è da “comunisti”.
Il neoliberismo, come ha inquinato il PD, gran parte del quale è neoliberista, così ha fatto anche con la Meloni e i suoi.
Oggi abbiamo una situazione in cui il minimo comun denominatore di tutti i partiti, o comunque di quelli che più pesano, è ilneoliberismo.
E il neoliberismo porta a considerare che i poveri sono tali per colpa loro e che quindi bisogna abbandonarli al loro destino. Meloni si sta rivelando, nel campo economico, non come una credente dell’economia di Stato, come tutti c’immaginavamo, ma come una devota adepta del neoliberismo. Da questo punto di vista, sta prevalendo l’impostazione di Fratelli d’Italia e di Salvini.[…]
Se guarda fuori dai confini italiani, restando all’Europa, lei vede qualche paese in cui la rabbia sociale degli ultimi si stia manifestando? La Francia.
Perché? Perché c’è un’altra tradizione. Hanno iniziato con la rivoluzione dei lumi del 1848, poi hanno continuato con la Comune di Parigi. A Napoli hanno fatto le quattro giornate, a Milano cinque, poi alla sesta…(segue link)
“Meloni aveva promesso di partire dagli ultimi, invece li ha traditi”, parla Domenico De Masi
“Dopo aver snaturato totalmente la sinistra, il neo liberismo ha avvelenato anche la destra sociale di Fratelli d’Italia. E’ un pensiero unico che lascia ai suoi piedi, con le sciagure politiche che ispira, macerie sociali e una rabbia che qui da noi, a differenza della Francia, non riesce a trasformarsi in rivolta popolare. Su questo […]
Ha ragione il compianto De Masi a stigmatizzare il fatto che Noi Italiani non facciamo mai le Rivoluzioni (anche perché, a parte qualche eccezioni, abbiamo solo un sindacalismo-zerbino dei Poteri Forti).
Anche gli Americano latitano, però, nelle rivoluzioni. Da Amazon ci sono i turni tra i più massacranti del mondo, gli addetti sono costretti a utilizzare il pannolone per diminuire le Pause nei bagni, mentre il Cabalista e Schiavista Jeff Bezos si gode la vita non con uno ma addirittura con due superyacht.
Ma la situazione italiana è oggettivamente disperata.
La sociologa Chiara Saraceno risponde alle domande di Roberto Rotunno sull’abolizione del Reddito di Cittadinanza.
Perché, di fronte a una platea crollata di due terzi, non si registrano grandi tensioni sociali?
Secondo me perché c’è stato un forte effetto di criminalizzazione, delegittimazione, quindi ciascuno ne soffre, protesta con l’assistente sociale, si scarica negli uffici comunali ma queste persone non si sentono legittimate perché temono di essere presi a pesci in faccia se protestassero per strada. (segue link)
Fine del Rdc, Chiara Saraceno: “Era prevedibile, la Lega ignora quel che approva”
“L’Adi aggrava i requisiti e penalizza le famiglie senza figli minori: il crollo ci fa tornare un Paese della carità” (DI ROBERTO ROTUNNO – ilfattoquotidiano.it) – …
L’abolizione del Reddito di Cittadinanza ha messo quasi un milione di famiglie italiane letteralmente alla fame.
E non obliamo che anche l’altra Destra, il PD necroliberista, ha fatto propaganda per la sua abrogazione.
Gli ambidestri di Marco Travaglio Il Fatto Quotidiano Peggio del governo Meloni che fa cassa sui poveri ci sono solo il Pd e le sue proiezioni edit
Gli ambidestri
di Marco Travaglio Il Fatto Quotidiano Peggio del governo Meloni che fa cassa sui poveri ci sono solo il Pd e le sue proiezioni editorial-giornalistiche, che difendono il Reddito di cittadinanza e il salario minimo solo perché il governo Meloni non li vuole. Ma fino…
SIAMO IL PAESE PIU’ POVERO D’EUROPA, ORMAI. MA NESSUNO SCENDE IN PIAZZA A FARE LE RIVOLUZIONI
L’Italia grazie a Monti, PD, Draghi e ora Meloni è Terzo Mondo.
In 50 anni l’Italia è passata dallo sfidare la Gran Bretagna nel ruolo di quarta potenza mondiale in termini di Pil e benessere – ai tempi di giganti del calibro di Enrico Mattei – allo sprofondare ai livelli di un paese in via di sviluppo in termini di sperequazione sociale, con la classe media totalmente annientata dall’inflazione e ampie fasce di popolazione a ridosso della soglia di povertà. E il disastro in corso è dimostrato plasticamente nel grafico allegato, tratta da uno studio di Bloomberg, che mostra come nell’ultimo anno gli aumenti dei salari minimi nei paesi europei abbiano compensato abbondantemente l’inflazione… tranne in Italia, che infatti neanche compare nelle statistiche.
La verità è che il lento ma inesorabile declino del paese a cui assistiamo impotenti da anni, non è da attribuire all’euro, come troppo spesso sento ripetere a pappagallo, bensì dalla mancata indicizzazione delle retribuzioni all’inflazione. (segue link)
Blog | I salari minimi salgono ma non in Italia. Pensateci quando i politici parlano di crollo dell’inflazione - Il Fatto Quotidiano
“Dare la colpa di tutto all’euro è sicuramente un alibi perfetto. Ma falso”
Se l’Italia sta collassando economicamente lo dobbiamo ai negrieri imprenditoriali e ai bankster$ che, per la brama di aumentare i loro profitti, hanno aumentato il tasso di sfruttamento fino ad un punto di non ritorno.
Se financo il governatore di Bankitalia Panetta esorta ad aumentare velocemente i salari, vuol dire che siamo molto vicino ad una drammatica recessione; ma i “Patrioti”, imitando Mussolini se ne fregano!
Ignorare Panetta. Sull’esortazione ad aumentare i salari Meloni fa finta di nulla (di A. Raimo)
Il governatore di Bankitalia è stato chiaro. Attendono rinnovi di contratti scaduti dipendenti pubblici e privati. Per i primi i soldi ci sarebbero, per i seco…
Surrealmente abbiamo i salari più bassi d’Europa, che non rescono da oltre trent’anni, ma subiamo le multe più alte e numerose d’Europa, con una crescita di oltre il 61%.
Ci sono più di 11.100 dispositivi di rilevazione automatica della velocità sull’intera penisola, superando i numeri registrati nel Regno Unito (circa 7.700), in Germania (oltre 4.700) e in Francia (3.780). Poi c’è qualcuno che ulula e si straccia le vesti perché il famigeratoFleximan ne avrebbe abbattuto poco più di una decina.
POVERI E TARTASSATI, GLI ITALIANI, MA NON SCENDONO IN PIAZZA A FARE LE RIVOLUZIONI
E le ultime elezioni politiche generali del 2022 hanno dimostrato che è perfettamente inutile andare a votare.
T.R. Malthus sostiene che la povertà non è il risultato di una cattiva organizzazione sociale, ma del naturale squilibrio tra popolazione e mezzi di sussistenza. Mentre la popolazione, infatti, aumenta secondo una progressione geometrica (che in assenza di impedimenti porterebbe al suo raddoppio ogni 25 anni), i mezzi di sussistenza crescono secondo un progressione aritmetica.
Tale squilibrio è la vera e ineliminabile causa della miseria delle classi inferiori: esso è limitato da una serie di freni ‘repressivi’ o naturali (carestie, epidemie, guerre) che riducono la popolazione, ma aumenta ogni qualvolta tali freni si ‘allentano’ o quando lo Stato interviene con provvedimenti di tipo assistenziale (come le Poor laws).
Tali provvedimenti – migliorando le condizioni di vita dei poveri – determinano un aumento delle nascite e, con esso, una crescita della miseria.
Secondo Malthus l’unico rimedio alla miseria, in alternativa ai «freni naturali», sono i «freni preventivi o morali», ossia l’educazione alla limitazione delle nascite, da ottenersi tramite la castità prematrimoniale e i matrimoni tardivi.
Il malthusianesimo – che ebbe larga diffusione e fu accolto dagli economisti ricardiani – fu criticato sia dai mercantilisti, che vedevano nella crescita demografica una delle cause della ricchezza dello Stato, sia dai socialisti (e soprattutto da Marx), che gli imputavano di attribuire a cause naturali ciò che dipendeva in realtà dall’assetto economico-sociale del capitalismo. (treccani.it)
Non va obliato che il Satanico Fabianesimo era infarcito fino al midollo del Malthusianesimo, e che le cosiddetta Terza Via al Socialismo, dei criminali Blair-Clinton non è altro che Capitalesimo dei Soroi sotto mentite spoglie.
Citiamo noi stessi:
Vi siete fatti impoverire a seguito della Crisi Globale? Appartenete al ceto medio occidentale in via di estinzione?
Il consolidamento fiscale produce risultati, la sofferenza produce risultati.
Ovviamente la penitenza va inflitta solo ai lavoratori e ai piccoli produttori, non certo ai massoni cabalisti. agli psicopatici oligarchi, agli economisti neoliberisti e aii politici lacchè della Cabala Globale, i quali hanno spogliato dei loro beni la middle class occidentale per lucrare e migliorare le proprie parassitarie rendite finanziarie.
COME TUTTE LE RELIGIONI MALIGNE E SUPERSTIZIOSE, IL CAPITALESIMO HA DOGMI ASSURDI
Una delle verità di fede propalate dal Capitalesimo è che in un sano sistema economico nazionale il rapporto deficit/PIL non deve superare il 3% annuo.
Questa Fake News, ce lo narra l’economista Alain Parguez, fu defecata durante una discussione governativa alla presenza del massone francese François Mitterrand. Un misconosciuto economista propose: «Facciamo il 3%?». Mitterand accettò di slancio, essendo il tre uno dei numeri sacri della Massoneria Contro-iniziatica Globale.
Ma la più grande Bufala gargantuelica o Errore sesquipedale è sicuramente lo studio “Growth in a time of Debt” di Reinhart-Rogoff (RR2010):
Si tratta di uno studio empirico la cui tesi centrale può essere riassunta così: quando “il debito estero lordo raggiunge il 60% del Prodotto interno lordo”, il tasso annuo di crescita economica di un paese calerebbe di due punti percentuali, mentre “per livelli del debito estero superiori al 90%”, la crescita del PIL sarebbe “all’incirca dimezzata”.
Apparso nella temperie della crisi finanziaria ed economica iniziata negli anni 2000, lo studio ha fornito un quadro teorico di riferimento per giustificare politiche di rigore e austerity. Nel 2012, in ambienti accademici, si levarono voci critiche che ritenevano lo studio viziato da fallacie metodologiche. (Growth in a Time of Debt, Wikiepdia)
GROWTH IN A TIME OF DEBT È SOLO UNA PENITENZA IMPOSTA DAL CAPITALESIMO, RELIGIONE DEL MALE
Ha disvelato sul Growth in a Time of Debt, orrido dogma della fede al Capitalesimo, il Nobel Paul Krugman:
Quello che ci insegna il caso dello studio Reinhart-Rogoff è fino a che punto l’austerity è stata spacciata servendosi di falsi pretesti. Per tre anni, l’adozione di politiche di austerity è stata presentata non come una scelta ma come una necessità. Secondo i suoi sostenitori, era la ricerca economica ad aver mostrare come eventi terribili succedano ogni volta che il debito superi il 90 per cento del PIL.
Ma la “ricerca economica” non ha affatto mostrato cose del genere; è stata una coppia di economisti a sostenere quell’asserzione, mentre molti altri dissentivano. I decisori delle policy hanno abbandonato i disoccupati e si sono rivolti all’austerity per scelta, non perché vi fossero costretti. (Paul Krugman, The Excel Depression, The New York Times, 18 aprile 2013)
Esemplificando con una battuta, il Neoliberismo, come vien insegnato nelle Università di Economia di “chiara” fama è:
La Banda Bassotti che invece di andare a rubare da Paperone, va a rubare ogni giorno a casa di Paperino!
Il Capitalismo Neoliberista è una pseudoscienza parareligiosa, al pari di Terrapiattismo e Geocentrismo.
LE RIVOLUZIONI STANNO GIÀ SCOPPIANDO. ORMAI SOLO LE RIVOLUZIONI POSSONO DONARE DEMOCRAZIA E PEREQUAZIONE SOCIALE
Che cosa direbbe la gente se fosse al corrente che negli ultimi tre anni circa due terzi della ricchezza creata è finita nelle mani dell’1 per cento della popolazione? E che mentre 800 milioni di persone al mondo vanno a dormire con lo stomaco vuoto tutte le sere, 2600 miliardari aggiungono 2,7 miliardi di dollari al loro patrimonio tutti i giorni? E se si scoprisse che non si tratta di contingenza isolata ma di un’espropriazione strutturale? […]
Certamente il primo passo verso il cambiamento sta nella capacità di emanciparsi dal più grande successo dell’austero progetto tecnocratico: la convinzione quasi universale che qualsiasi alternativa al capitalismo sia impraticabile, destinata a fallire o semplicemente utopica. È qui che la nostra lente può servire all’empowerment, a una presa di coscienza e di potere. […]
Inoltre se, come abbiamo scoperto, l’austerità con il suo potenziale distruttivo è nel Dna di uno Stato capitalista, allora dobbiamo avere il coraggio di essere molto più ambiziosi e pensare ad alternative al di fuori degli schemi imperanti del capitalismo. Mi capita spesso di essere incalzata con questa domanda: «Che cosa suggerisci allora? La rivoluzione?» (Clara E. Mattei, “L’Economia è Politica”, Fuori Scena)
Sì, vanno fatte la Rivoluzioni perché,
Capitalismo Neoliberista → Nazismo → Satanismo.
Dobbiamo liquidare TOTALMENTE il Capitalesimo, e i Supermiliardari Sociopatici Soroi – pericolosi criminali genocidi quanto e più di Hitler, Himmler, Goebbels, Goering et similia –, vanno soggetti a giudizio per Crimini contro l’Umanità.
Oppure l’intiera Umanità non vedrà la fine del Secolo.
Les tracteurs envahissent #Bruxelles et encerclent les institutions européennes ! (cf vidéo ⤵️)
I media mainstream totalitari, in particolare quelli degli Ierofanti del Capitalesimo Elkann-Agnelli, occultano il tutto in Italia, assieme ai Cinegiornali Luce di RAI-Mediaset-La7, ma i Giletsjaunes che si opponevano ieri a Macron detto il Gaio – che ha recentemente nominato il suo comparuzzo di terga Attal Primo Ministro – e ora gli Agricoltori, sono prodromici alle Rivoluzioni Globali dell’Occidente.
Vergognoso, in tal senso, uno dei sottopancia dei cabalisti Elkann, Massimo Giannini, che auspica azioni di stampo staliniano contro gli Agricoltori in rivolta, definiti ignobilmente i “Nuovi Kulaki”.
Un editoriale di Massimo Giannini su Repubblica svela che cosa pensano i poteri forti sulla protesta dei trattori in Europa. «Kulaki». Così, con un moto di disprezzo e lotta di classe fuori tempo massimo, l’ex direttore della Stampa ha bollato i contadini che in queste ore anche in Italia proseguono la loro protesta contro le folli imposizioni europee nel nome del Green deal e della transizione ecologica.
Una parola che contiene tutto il suo carico ideologico verso gli operatori del settore primario che Repubblica in questo articolo si incarica di inserire nella categoria dei nuovi nemici di classe secondo un modo di ragionare marxista. Scrive: «Kulaki
moderni». […]
Secondo Giannini gli agricoltori che si stanno ribellando alle politiche sono in sostanza dei privilegiati e per questo da abbattere col sistema più vecchio del mondo: la riduzione in povertà e la perdita della libertà imprenditoriale. […]
Scritto proprio da Repubblica, il giornale nato per parlare alla sinistra degli operai e delle masse, ma che negli anni è diventato il giornale di casa Agnelli i cui principali azionisti stanno minacciando il Governo di chiudere gli stabilimenti produttivi se non dovesse ricevere ulteriori incentivi alla produzione. […]
«La transizione ecologica non è un pranzo di gala», aggiunge Giannini mostrando di aver ben recepito Mao Tse Tung [e Stalin, aggiungiamo noi].
Da parte mia, siffatti Goebbelsini in sedicesimo (che occultano che il loro capo John Elkann è indagato a Torino su denuncia della madre) il nazistico e satanico Green Deal e la Transizione ENologica dei NaziDEM USA e dellaUE possono metterseli dove sanno.
Infinitamente più lucido – ça va sans dire – l’intervento del filosofo Cacciari.
Il contesto generale in cui ha oggi luogo la contestazione da parte dei coltivatori europei delle politiche nazionali e dell’Unione per il settore è ben diverso rispetto a quello di precedenti, clamorose proteste. […]
Ricerca scientifica e innovazione tecnologica stanno impattando sulla produzione agricola con una violenza analoga a quella che, tra anni’70 e’80, ha rivoluzionato il settore manifatturiero. L’agricoltura si trova, anzi, sul fronte delle sperimentazioni più avanzate e arrischiate. E occorre comprenderle sull’onda lunga del senso generale della Tecnica contemporanea: essa tende, per sua “natura”, a rendere “artificiale” ogni aspetto della nostra vita.[…]
Come non capire il salto non solo produttivo, ma sociale e culturale che ciò comporta? Non sono in gioco soltanto migliaia di aziende agricole e di posti di lavoro. Ci troviamo all’interno di un processo, che nessuno sembra in grado neppure di frenare, in cui la produzione di una neo-natura standardizzata a livello globale domina tutte le forme della nostra vita. Un tale esito non ha più nulla di fantascientifico, esso è già iscritto anche nello sviluppo dell’Intelligenza Artificiale, come nelle possibilità di intervento nel patrimonio genetico. […]
È la finanza globale a reggere il timone, qui come altrove, come nel Big Pharma, come nel colossale mercato delle comunicazioni. Tra i diversi comparti, poi, gli intrecci si moltiplicano (Bill Gates è proprietario di sconfinati terreni agricoli) e i profitti ancora più rapidamente, senza che nessuna politica redistributiva funzioni più nei Paesi del democratico Occidente. […]
Il fallimento delle politiche energetiche di questo Paese lo si fa pagare all’agricoltore. Mal comune mezzo gaudio? E intanto ci giochiamo un settore da quasi 600 miliardi all’anno (in Europa, oltre 70 da noi) e con enormi potenzialità di sviluppo. (segue link)
Le rivoluzioni che la politica non governa
(MASSIMO CACCIARI – lastampa.it) – Il contesto generale in cui ha oggi luogo la contestazione da parte dei coltivatori europei delle politiche nazionali e dell’Unione per il settore è b…
Adesso cominciano a raccontare che i fondi europei per l’agricoltura sono strabilianti e che i piccoli produttori sono avidi latifondisti. Ma i big delle multinazionali restano dei munifici benefattori… pic.twitter.com/BtkW9szBwW
Fdi si rimangia il no al Ceta: per Meloni era una “porcata” da “traditori”, adesso Lollobrigida apre
Dopo anni di crociata della leader di Fratelli d’Italia, ora il ministro dell’Agricoltura apre alla ratifica
PER FORTUNA ABBIAMO LA DUCIA E LA BARONESSA FURFANTESSA VON DER LEYEN!
Grandi festeggiamenti perché l’Ue ricatta il ricattatore Orbán e gli strappa un sì al nuovo pacco dono da 50 miliardi all’Ucraina. Cioè all’ennesimo autogol spacciato per vittoria. Neppure gli agricoltori vessati e impoveriti che assediano il Palazzo di Bruxelles per contestare le scelte europee di austerità a senso unico, la concorrenza sleale del grano ucraino, i prezzi folli dovuti a guerre che l’Ue fa di tutto per alimentare bastano a far riflettere i conducenti dell’autobus impazzito che chiamiamo Europa e i loro aedi.
Questi pazzi scatenati non si accorgono di gonfiare le vele ai peggiori fascio-nazionalismi, che cavalcano strumentalmente il ceto medio massacrato, le piccole e medie imprese stritolate, le periferie sociali del lavoro schiavista e del non lavoro. E non sentono lo stridore offensivo di quei 50 miliardi inviati a un Paese fallito, corrotto ed estraneo all’Ue, in aggiunta ai 110 già donati dal 2022, per tenerlo in vita artificialmente un altro po’ e finanziargli nuove controffensive flop con altri 500 mila riservisti da mandare al macello.
Il tutto per supportare gli interessi degli Usa, che hanno chiuso i rubinetti dopo aver buttato 113 miliardi, ma ringraziano noi scemi di guerra perché ora il conto lo saldiamo noi. Inviamo 50 miliardi alla cieca, senza sapere che fine faranno, né indicarne l’uso, né condizionarli a un iter diplomatico per un cessate il fuoco e un negoziato basato sull’esito del campo che salvi quel poco di salvabile rimasto. (segue link)
Come pagare un tossico - Il Fatto Quotidiano
Grandi festeggiamenti perché l’Ue ricatta il ricattatore Orbán e gli strappa un sì al nuovo pacco dono da 50 miliardi all’Ucraina. Cioè all’ennesimo autogol spacciato per vittoria. Neppure gli agricoltori vessati e impoveriti che assediano il Palazzo di Bruxelles per contestare le scelte europee di austerità a senso unico, la concorrenza sleale del grano ucraino, …
Malgrado i 50 miliardi di euro fatti pervenire al Narco-Führer marcio e corrotto Zelensky dal Consiglio UE, hanno ben poco da festeggiare sia la “Ducia”, sia la Baronessa Furfantessa von der Leyen.
A quanto pare non sono la sola a dire: Io sto con gli agricoltori europei. Un massiccio sostegno popolare alla mobilitazione degli agricoltori in Francia viene anche dai francesi: l’82% dei francesi sostiene il movimento della rabbia. Il 92% comprende i requisiti. Il 70% sostiene la chiusura di strade e autostrade. L’83% ritiene che il governo “non sia all’altezza del compito”, compresa la maggioranza dei sostenitori del partito presidenziale. Il 94% sostiene il divieto dei prodotti agricoli stranieri che non soddisfano gli standard francesi.
In Francia è il caos generale, in Belgio lo sarà; polacchi, tedeschi, lituani, italiani, olandesi, norvegesi, rumeni, scozzesi, sloveni spagnoli, scioperano e chiedono spiegazioni su quanto sta accadendo. E come dargli torto. Tra pochi mesi l’agricoltura europea si vedrà costretta a rinunciare a tutte le agevolazioni economiche provenienti da casa madre Europa, via la PAC, e ancora ci sarà la fine del sostegno nazionale sulle agevolazioni per il carburante nel frattempo sul mercato arrivano i prodotti che non sono costretti a seguire la disciplina rigorosa europea, vedi per esempio Ucraina.
Sì, perché, diciamolo con franchezza i soldi che erano destinati all’agricoltura europea sono già stati spesi: servono per entrare in guerra con la Russia. Un guerra che verrà dichiarata da qui a cinque anni, ovvero il tempo tecnico per riaprire le fabbriche di armi e rifornirsi di materia prima e produrre.(segue link)
Io sto con gli agricoltori dell’Unione Europea
sciopero agricoltori
Ieri anche Ursula von der Leyen, presidente della Commissione europea ma più nota come truffatrice in campo vaccinale (e non solo), ha proposto di rivedere il piano dell’UE per dimezzare l’uso dei fertilizzanti definendolo con il disgustoso linguaggio dei bugiardi un “simbolo di polarizzazione” mentre in Francia il primo ministro Gabriel Attal ha annunciato sostanzialmente la stessa cosa a livello nazionale. Con questi annunci si spera di far tornare a casa i trattori, cosa che sta già accadendo.
Io temo però che sia un errore fidarsi delle promesse perché una volta smobilitato l’esercito degli agricoltori l’impegno a ritirare provvedimenti potrebbe facilmente arenarsi in mille discussioni, polemiche, ripensamenti […]. Costoro ovvero il canagliume mediatico si guarderanno bene dal dire che questi fondi stanziati fin dagli albori della Comunità europea servivano all’inizio a difendere l’agricoltura continentale da quella nordamericana o del sud del mondo, mentre oggi servono principalmente all’industria agroalimentare di trasformazione o alle grandi catene commerciali per poter pagare prezzi bassissimi agli agricoltori. E si guarderà anche bene dal dire che queste follie europee serviranno solo a portare i prezzi del cibo alle stelle per poi poter avviare lo smercio di insetti, di carne sintetica e di ogm.
Insomma forse sarebbe meglio mantenere lo stato di allerta e di mobilitazione fino a che le promesse non siano diventate realtà e non permettere a un milieu politico degradato di traccheggiare fino alle elezioni europee. In realtà la politica dei burattini comincia a trovarsi tra l’incudine e il martello: l’incudine è l’inconsistenza dell’allarme climatico, almeno così come viene presentato e l’impossibilità di attuare le ricette del Net Zero, il martello sono le opinioni pubbliche o le categorie che cominciano a svegliarsi e a capire che certi provvedimenti non c’entrano proprio nulla con i fini proclamati. […]
Così visto che non riuscivano a contenere la protesta hanno abbozzato un passo indietro anche se finora hanno solo promesso e non ancora mantenuto. Tuttavia mi piacerebbe mettere in rilievo una cosa basilare: cancellare certi provvedimenti oltraggiosi per la società e l’intelligenza, non servirà a placare gli animi: ormai l’Ue è in carrozzone che si va irrimediabilmente sfasciando e niente potrà impedire il disastro finale. (segue link)
Tenete i trattori accesi: fanno solo finta di cedere | il Simplicissimus
Di fronte alla carica dei trattori che sta paralizzando alcuni Paesi parrebbe che l’Unione europea e anche il governo francese vogliano fare marcia indietro sugli assurdi e irrealizzabili obiettivi di Net Zero in agricoltura: c’è la promessa di rimuovere la direttiva che impone di ridurre di quasi un terzo le emissioni di azoto, metano e […]
Ursula incolpa Putin e il Climate Change per le proteste degli agricoltori, mica le sue politiche.
Credevamo che l’ubriaco fosse Jean-Claude Juncker, invece è Ursula che è cascata nel tino come Obelix. pic.twitter.com/w0agubq2s4
Probabilmente affinché scoppino finalmente Rivoluzioni in Occidente contro il Capitalesimo e contro i Soroi che ci stanno servilizzando e trasformando in volgari merci da poter scambiare, dovremo aspettare il ritorno del Primo e Vero Rivoluzionario della Storia: Gesù Cristo, l’anticapitalista ante litteram.
C’È UN UNICO VERO STATO CANAGLIA IN TUTTO IL MONDO: GLI STATI UNITI D’AMERICA
Solo dei gangster psicopatici come gli Americani potevano bombardare infrastrutture vitali dei Tedeschi – teoricamente loro alleati – quali i gasdotti Nord Stream 1 e 2.
Ecco Al Capone Biden, con la sua voce biascicante da rimbambito cronico, che a domanda precisa prometteva e ribadiva l’intenzione americana di distruggere i gasdotti direttamente in faccia a Scholz – soprannominato satiricamente il Fesso – il quale non palesò nessuna reazione alla notizia della inevitabile condanna a morte dell’economia germanica (ed europea):
Giusto a rimarcare il fatto che questi orridi criminali non stessero scherzando, ecco le successive parole della Orchessa Neocon Victoria Nuland (quella dell’Europa si fotta durante il Golpe Neonazista di Maidan del 2014 organizzato, giustappunto, da lei, Obama, Soros, CIA, Saak’ashvili, et al.):
Ormai anche i rappresentanti del governo tedesco non possono più nascondere la grave crisi economica in cui versa la prima economia europea, quella che fino a poco tempo fa veniva considerata la locomotiva d’Europa: il ministro delle finanze di Berlino, Lindner, è stato, infatti, costretto ad ammettere che il Paese non è più competitivo. […]
Dopo una prima recessione registrata nel 2023, in seguito a due cali consecutivi del Prodotto interno lordo (PIL), il rallentamento economico di Berlino prosegue e tutti i principali indici economici segnano risultati negativi, a cominciare dalle esportazioni che costituiscono il cuore della strategia economica tedesca improntata sul mercantilismo. A fronte di una contrazione del PIL nel quarto trimestre del 2023 pari allo 0,3% rispetto al trimestre precedente, le esportazioni sono diminuite del 4,6% a dicembre rispetto al mese di novembre, mentre le previsioni si aspettavano un calo del 2%. La crisi – scatenata soprattutto dall’inflazione energetica – ha comportato ampie proteste e disordini tra le classi lavoratrici. […]
Le cause che hanno spinto in recessione la più grande economia europea sono diverse e riguardano fattori sia interni che esterni: tra i secondi vanno annoverate sicuramente le sfavorevoli congiunture internazionali che hanno provocato inflazione e le sanzioni alla Russia con il conseguente aumento dei costi energetici. Queste circostante hanno a loro volta causato un calo della domanda sia interna che estera. A ciò si aggiunge anche l’aumento del costo del denaro dovuto alle politiche monetarie restrittive della Banca centrale europea (BCE) che hanno depresso ulteriormente la domanda interna. […]
La Russia era uno dei più importanti partner commerciali della Germania soprattutto in ambito energetico: dopo l’imposizione delle sanzioni, è venuto a mancare uno degli elementi chiave del modello economico teutonico: l’energia a prezzi competitivi, sostituita ora con quella ben più costosa del GNL americano.
La mancanza di autonomia strategica e politica dell’UE ha portato il Vecchio continente a passare dalla dipendenza energetica (a buon mercato) della Russia a quella costosa degli Stati Uniti, in nome degli interessi geostrategici americani, sacrificando – di contro – quelli tedeschi ed europei. La coalizione del cancelliere Scholz si trova così ad affrontare una profonda crisi politica, economica e sociale che rischia di ripercuotersi su tutto il Vecchio continente, mentre continua a sostenere con ingente denaro pubblico l’Ucraina. (segue link)
La produzione industriale della Germania è crollata: governo Scholz nel caos
Ormai anche i rappresentanti del governo tedesco non possono più nascondere la grave crisi economica in cui versa la prima economia europea, quella che fino a poco tempo fa veniva considerata la locomotiva d’Europa: il ministro delle finanze di Berlino, Lindner, è stato, infatti, costretto ad ammett
Il vero nemico degli Europei è l’Impero Nazista Americano, non certo la Russia. Ora acquistiamo l’inquinantissimo GNL americano ad un prezzo ben dieci volte superiore rispetto a quello russo, tra le acclamazioni di giubilo degli Ecofascisti Verdi-Green-Grünen!
Non siamo più dipendenti dall’economicissimo gas russo e in cambio diventiamo dipendenti dal costosissimo GNL americano. Ciò si può definire con una sola parola: suicidio!
L’Europa tutta è un dead men walking. In primis l’Italia, checché ne dica il più antisociale dei governi della Storia Repubblicana, quello guidato dalla Meloni, la quale, non paga di aver conculcato promesse elettorali e diritti dei lavoratori dipendenti, si circonda pure di famigli di incerta competenza come il Cognato d’Italia, affidandogli un Ministero divenuto oggi di primaria importanza quale quello dell’Agricoltura.
Sì, proprio a quello che fa fermare i treni in stazioni non previste e che afferma che “i poveri mangiano meglio dei ricchi”.Tanto che è ormai notorio che, al termine delle riunioni parlamentari mattutine, tutti i membri della maggioranza schifano le pietanze preparate dagli chef stellati dei ristoranti di Camera e Senato per mettersi a fare la fila alla più vicina mensa dei poveri…
Trattori, Renzi annuncia mozione di sfiducia contro Lollobrigida. La Lega si smarca: “Errore cancellare l’esenzione dell’Irpef agricola”. FdI: “Scelta di tutta la maggioranza”
L’ex premier lancia anche una petizione per far dimettere il ministro: “Dal governo ‘LolloTax’ da 248 milioni”. Calenda non condivide: “Così lo blinda”. Il car…
Ergo, è stata suicida la decisione di von der Leyen e del Consiglio Europeo di dare a 50 miliardi di euro al Narco-Guitto Zelensky, che non farà altro che distribuirli al suo corrottismo inner circle, i cui componenti hanno conti cifrati miliardari e mega-yacht nei Paradisi Fiscali.
L’Ucraina è ormai solo una Nazione-Cadavere ricolma di cadaveri, con quasi un milione e mezzo di combattenti morti o permanentemente invalidi, mentre altri milioni di Ucraini sono costretti a imboscarsi per non diventare carne da macello utile solo a favorire gli interessi criminali e imperialistici dell’attuale amministrazione USA e del Capitalesimo dei Soroi.
Ma è tutta la UE ad essere un verminaio di kakistocrati. Primeggiano Macron e Sunak che emettono dai cervelli più flatulenze e CO2 di un allevamento di 10 milioni di mucche allenate alle scoregge.
E’ davvero incredibile come nello sforzo di far intendere che l’Ucraina è ancora così viva da meritare oltre 50 miliardi che scompariranno nel buco senza fine del regime di Kiev, ci sia una specie di ribaltamento totale della realtà, per arrivare anche a grotteschi articoli nei quali si continua a dire che la Russia è distrutta e che l’Ucraina invece ce la può fare. Chissà come mai l’economia di Mosca cresce molto di più di quelle occidentali che oltretutto sono afflitte da una costante manipolazione dei dati. Chissà come nell’ultimo mese Kiev ha perso altri 22 mila uomini e ha subito danno enormi alle infrastrutture militari.
Ma insomma si sa che i cani più piccoli sono i più mordaci. Il patetico Macron con la faccia seria ha detto che la forza nucleare francese è a disposizione dell’Europa che così potrà godere della protezione di una forza che in termini quantitativi è più o meno il 3 per cento di quella russa e qualitativamente nemmeno può pervenire a un serio confronto. Così il presidente francese ha di fatto annunciato che l’Europa si prepara a scomparire nell’inferno nucleare.
Ma l’atteggiamento più curioso è quello della Gran Bretagna che è quanto mai aggressivo: vorrebbe inviare un corpo di spedizione della NATO in Ucraina e non basta perché Londra suggerisce inoltre la creazione di una no-fly zone sul territorio controllato da Kiev e non avrebbe escluso attacchi contro “infrastrutture strategiche nelle regioni settentrionali della Russia”. Naturalmente si tratta di mere emissioni di retorica per far credere ai propri cittadini che la guerra non è persa. (ilsimplicissimus)
Ridicolo Sunak che fa il bulletto guerrafondaio e poi non riesce a far partire al Steadfast Defender 2024 neanche una delle sue nuovissime portaerei, la Queen Elizabeth e la Prince of Wales, entrambe azzoppate da gravi problemi alle eliche.
Lasciamo il microfono a Francesco Amodeo, “La Matrix Europea”:
E’ il diritto che deve prevalere sull’economia e non il contrario come sta accadendo. Dobbiamo arrivare alla consapevolezza che la fase della delega è finita e solo l’attivismo dei cittadini, la loro unione in un fronte comune che abbia come obiettivo la liberazione nazionale può rappresentare la vera opposizione a questi poteri e ad una classe politica responsabile dello stato in cui versa il paese svenduto e consegnato ad entità sovranazionali. […]
Solo un popolo sovrano può chiamarsi libero, ed ambire al benessere. Dobbiamo spezzare le catene che ci tengono legati all’austerity e ostaggio della dittatura finanziaria per tornare liberi e sovrani. Dobbiamo uscire dalla “Matrix Europea.”
Non dobbiamo però dimenticare che la UE è una sovrastruttura paraNazista creata solo per supportare il dominus americano nella sua lotta anche esoterica che viene condotta contro l’Heartland – la Russia – da parte dell’Impero Satanico USA. Non obliamo inoltre che Satana, dalla Germania Nazista si è oggi ipostatizzato negli Stati Uniti, di cui è la Mente Alveare, l’Intelligenza Collettiva.
I Padri Fondatori della UE sono stati tutti Nazisti o filonazisti. Ce lo spiega Paolo Barnard.
Robert Schuman, lobbista dell’industria pesante francese di acciaio e carbone, e un prediletto del Vaticano, uomo di collegamento coi trust dell’acciao-carbone tedeschi; Jean Monnet, banchiere, esperto di finanza, e uomo strategico perché in buoni rapporti con gli USA; Walter Funk, presidente della Reichsbank (1943); e Francois Perroux, economista, il vero cervello dietro la moneta unica e il modello di Banca Centrale Europea che poi sarebbe venuto, un filonazista puro (almeno fino a che non giudicò Hitler troppo ‘soffice’), con cui lavorava un altro economista di pura tradizione neofeudale, Jaques Rueff. […]
Monnet semplicemente descrisse il micidiale progetto neofeudale della UNIONE MONETARIA ai presidenti USA Truman e Eisenhower come un’unione europea di nazioni retta da un governo di saggi in funzione anti Sovietica! Un muro contro il ‘pericolo rosso’. Non solo, Monnet disse agli americani che la Banca di Francia avrebbe continuato a finanziare la Germania dell’ovest, […]
In questo i Tradizionalisti Neofeudali odierni derivano la loro ideologia non solo dai personaggi sopraccitati, ma anche da Heidegger, Hitler, Goebbels, Funk e Schacht, tutti autori di scritti e noti discorsi contro la ‘perversione’ del New Deal di Roosevelt, cioè del modello di Stato interventista nel sociale, e a favore invece della supremazia delle elite su Stati imbelli.
Ma la derivano soprattutto (Monti fra i primi) da colui che si contende il titolo di ‘Il più sociopatico economista mai vissuto’ con Robert Malthus, cioè Friedrich Von Hayek, della cosiddetta scuola austriaca, un vero razzista di proporzioni epiche, l’uomo che scrisse di poter tollerare un minimo di Stato Sociale ma solo “per impedire ai poveri di esasperarsi al punto da divenire un pericolo fisico per le classi dominanti” (sic).
Non condivido pienamente l’esegesi di Barnard. La UE, secondo me, rimane funzionale alle esigenze dell’Imperialismo Neonazista Americano.
A riprova che l’Occidente – in primis USA e Canada – sono controllati da Nazisti o Quisling Nazisti (Freeland, Soros, Schwab, et al.) e che, grazie ai Democrats di Biden, i Post-Nazisti controllano l’Amministrazione USA, segue il video di Wolves and Finance.
Lo stato comatoso della cosiddetta “Democrazia” USA è reso icastico dal fatto che a contendersi il titolo di prossimo presidente degli Stati Uniti sono due ultra-ottantenni, di cui uno, Biden, è tanto rincoglionito da dover essere presto parcheggiato in una RSA specializzata in Demenza Senile. Non aspettatevi, peraltro, rivoluzioni dall’altro, Trump.
Se gli USA non imploderanno grazie ad una guerra civile che noi prevediamo e auspichiamo, stante l’incredibile livello di corruzione dei Neocon e dei NaziDEM bideno-sorosiani, sarà difficile – se non impossibile – dare la spallata definitiva alla NaziUE.
L’Italia, come tutti i Paesi soggetti alla coercizione opprimente e totalitaria della UE, funzionale alle esigenze imperiali statunitensi, è de facto una Colonia americana.
Teresa Mannino difende Amadeus su John Travolta a Sanremo: “Siamo colonia americana, siamo sudditi”
Teresa Mannino difende Amadeus nel corso della conferenza stampa di presentazione della terza serata di Sanremo 2024 sulla questione Travolta
Il problema dei problemi rimane comunque il Capitalesimo-Tanatocapitalismo dei Soroi, dominato in questi anni dai giganti dell’IT.
Uno dei più grandi criminali viventi, il sociopatico Mark Zuckerberg, il Reichsführer del WEB, se ne frega di chi vince le elezioni, tanto a manipolare l’Opinione Pubblica e a rubar dati privati c’è sempre lui.
Il fondatore di Facebook viene chiamato a testimoniare davanti al Congresso americano e poco dopo anche davanti a un comitato parlamentare congiunto britannico-canadese, creato per la prima volta per affrontare queste situazioni nuove anche dal punto di vista del diritto internazionale.
Si scoprì così che molte delle criticità emerse attorno all’operato di Facebook erano nel codice genetico stesso della società fin dalla sua creazione. Così come la piattaforma Facemash, che Zuckerberg aveva creato l’anno prima di Facebook, era basata sul furto delle foto personali delle studentesse di Harvard per farne giudicare on-line la bellezza, prefigurando la violazione della privacy e le azioni socialmente pericolose che avremmo conosciuto dopo, altrettanto valeva per le ambizioni e i rischi geopolitici.
Racconta una sua stretta collaboratrice di quei primi anni, Kate Losse, che il motto di Zuckerberg era “companies over countries”, così che chi voleva cambiare il mondo non doveva fare il politico, ma creare una società privata e influenzare così la politica. Addirittura all’epoca ogni riunione finiva con Zuckerberg che gridava «Domination!», come neanche un supercattivo di un film di James Bond si sarebbe sognato di fare. (treccani.it)
La tanto osannata “Democrazia Americana” che fungerebbe “da faro per tutto l’Occidente” rimane mera retorica, finchè si permetterà a siffatto psicopatico e ai suoi comparuzzi dell’IT di decostruire la verità e defattualizzare la realtà.“La verità si disintegra in polvere di informazioni, spazzata via dal vento digitale.” (Byung-Chul Han, “infocrazia”).
Che l’individuo, immensamente pericoloso, sia l’uomo più potente degli USA e senza la necessità di farsi eleggere Presidente, ce lo dice il New York Times:
Opinion | Mark Zuckerberg Is the Most Powerful Unelected Man in America (Published 2020)
Facebook is too big for democracy.
E questo vale per ognuno dei Sociopatici Supermiliardari Soroi.
Che, però vengono accolti sempre con tanto di tappeto rosso a Palazzo Chigi, chiunque sia il presidente del Consiglio pro tempore.
Come, peraltro, vengono accolti in tutti i Paesi dell’Occidente.
Il 2024 deve essere e sarà la Nuova Primavera dei Popoli, con le Rivoluzioni Popolari, altro che guerra alla Russia.
Il Capitalesimo Satanista dei Sociocidi Soroi, con il corollario della Austerità imposta ai ceti subordinati, è il nostro vero nemico, non certo la Russia Cristiana.
Le Rivoluzioni degli Agricoltori sono solo un antipasto. Vedrete che fuochi d’artificio stanno per arrivare.
Il 2024 replicherà il 1848. L’Anno Storico delle Rivoluzioni.
E a saltare giù dalle Poltrone saranno, mi auguro, anche i Traditori di tutte le Promesse Elettorali, convinti di poter dominare l’Italia con appena il 17% dei voti espressi. Una netta minoranza che pensa, pretende e impone di essere ” La Maggioranza del Paese”.
Ultima modifica: 14/02/2024
Postfazione del 18/03/2024:
Abbiamo compulsato oggi un articolo che va letto nella sua interezza, redatto da Leoniero Dertona di scenariconomici.it.
Ne riportiamo la parte paradigmatica, che conferma le nostre previsioni sul 2024, ma va letto nella sua interezza.
Le nuove norme europee di bilancio, quelle su cui è stato raggiunto un accordo [ringraziamo la finta patriota Giorgia Meloni, Nota di Seyan], prevedono vincoli fortissimi allo spiegamento di politiche espansive fiscali. Il fatto che il deficit non possa superare l’uno per cento del PIL per quasi tutti i paesi europei viene a rendere impossibile qualsiasi politica di carattere anticiclico, anzi verrà a imporre tagli e aumenti delle tasse che saranno pro-ciclici. Quindi la crisi congiunturale non solo non sarà contrastata dalle politiche economiche della UE, ma perfino sarà accentuata. La crisi del 2011-2014 non ha insegnato proprio nulla.
Disastro economia europea: il 2024 sarà recessione con misure fiscali e monetarie pro cicliche
Facciamo una facile previsione: il 2024 sarà un disastro per l’economia reale europea. Gli indicatori economici previsionali manifatturieri, i PMI, sono