L’Ultracapitalismo non ha vinto: ha stravinto.
Il Tanatocapitalismo, la sua alleata teoria economica, cioè l’Ordoliberalismo e i Markettari Globali, possono essere raggruppati in un’unica categoria funzionale onnicomprensiva: l’Ultracapitalismo Globale.
L’ULTRACAPITALISMO È IL TUO DIO E NON AVRAI ALTRO DIO ALL’INFUORI DI ESSO
L’Ultracapitalismo è Divinità (Maligna), Religione Globale, Catechesi, Praxis economica e sociale.
L’Ultracapitalismo è la Religione di un dio minore, geloso, che non ammette altre divinità e altre religioni oltre la sua.
L’Ultracapitalismo è ecumenico. Al suo interno tutti sono cittadini globali e soprattutto consumatori e neo servi, Tutti hanno uguali diritti civili e nessun diritto sociale. Il sistema pensionistico deve sostenersi da solo, la Sanità va totalmente privatizzata e financo il corpo umano è una merce.
ANCHE L’ETHOS CATTOLICO SI È INCHINATO AL COSPETTO DELL’ULTRACAPITALISMO
Anche la Religione Cattolica ha dovuto lasciare il passo all’«autorità morale» del Capitalismo Globale; Joseph Ratzinger ha dovuto cedere alle enormi pressioni esterne e lasciare il soglio petrino a Jorge Bergoglio, teologo mediocre, quinta colonna del Capitalismo Globalista e in forte odore di Massoneria neo-aristocratica.
E ad un pontefice «sicuro che solo nella Chiesa di Cristo c’è la salvezza» segue «un paladino dell’ecumenismo», talmente ardito da dichiarare ad Eugenio Scalfari nel 2013: «Non esiste un Dio cattolico, esiste Dio». Per Dezzani, il fondatore della “Repubblica”, «ben introdotto negli ambienti “illuminati” nostrani ed internazionali», in effetti «è un’ottima cartina di tornasole per afferrare il mutamento in seno alla Chiesa», strettamente sorvegliato dall’élite di potere.
Si passa dall’editoriale “Da Pacelli a Ratzinger, la lunga crisi della Chiesa” del maggio 2012, dove Scalfari ragiona a distanza sul pontificato “lezioso” di Ratzinger, rinfacciandogli una scarsa apertura alla modernità, a Lutero ed all’ecumenismo, al dialogo tête-à-tête del novembre 2016, dove Scalfari discetta amabilmente con Bergoglio di “meticciato universale”, «tema tanto caro alla massoneria», interprete del sincretismo culturale che è alla base della modernità stessa, alla cui creazione proprio il network libero-muratorio contribuì, a partire dal ‘700. (libreidee.org)
L’ULTRACAPITALISMO È SOPRATTUTTO UNA PRIGIONE
Il Capitalismo e il Liberalismo come tutti i Totalitarismi, plasmano la società umana a propria immagine e somiglianza.
L’attuale società mondiale è solo un’enorme prigione, conformata al Pensiero Unico globale.
È come Matrix.
Morpheus: Ti interessa sapere di che si tratta, che cos’è? Matrix è ovunque. È intorno a noi. Anche adesso, nella stanza in cui siamo. È quello che vedi quando ti affacci alla finestra, o quando accendi il televisore. L’avverti quando vai al lavoro, quando vai in chiesa, quando paghi le tasse. È il mondo che ti è stato messo davanti agli occhi per nasconderti la verità.
Neo: Quale verità?
Morpheus: Che tu sei uno schiavo, Neo. Come tutti gli altri, sei nato in catene, sei nato in una prigione che non ha sbarre, che non ha mura, che non ha odore. Una prigione per la tua mente. Nessuno di noi è in grado, purtroppo, di descrivere Matrix agli altri. Dovrai scoprire con i tuoi occhi che cos’è. (Dialogo tratto dal film “Matrix”)
PER L’ULTRACAPITALISMO IL LAVORO È UNA MERCE SCADENTE E COME TALE VA TRATTATA, PAGANDOLA AL RIBASSO
György Lukács stigmatizzava con enorme disappunto la reificazione, la mercificazione di un’importante funzione come il lavoro, «Questo trasformarsi in merce di una funzione umana rivela con la massima pregnanza il carattere disumanizzato e disumanizzante del rapporto di merce».
Il capitalismo è in re ipsa inumano e antiumano. Satanico, in brevis.
Ma la Filosofia era ancora Metafisica per Lukács, mentre l’attuale scienza materialistico-relativista è un totale falso, mero empirismo, relativismo, immanenza, e pertanto scollegata dall’ontologia e da quella che, espressa con una tautologia, è la «reale realtà».
In poche parole, la realtà creata dal flusso dell’ultracapitalismo è solo una fallace “Matrix Globale”.
“Lukács intendeva mettere in valore sia la tradizione della Metafisica di Aristotele sia quella della Logica di Hegel per erigere la propria ontologia. La sua opera, perciò, voleva essere simultaneamente una ‘metafisica’ e una ‘critica della ragione storica’”. Antonino Infranca, Individuo, lavoro, storia. Il concetto di lavoro in Lukács, Milano, Mimesis, 2011
L’ONU È LACCHÈ DELL’ULTRACAPITALISMO
La più importante organizzazione globalista mondiale, l’ONU, è solo la cinghia di trasmissione della retriva Massoneria delle Ur-Lodges Sovranazionali e dell’Ultracapitalismo.
Citiamo il nostro articolo “papa Bergoglio-Soros”:
Il Rappresentante speciale del segretario generale delle Nazioni Unite per la migrazione internazionale, Louise Arbor, ha evidenziato che «una cooperazione globale aiuterebbe a capitalizzare i benefici della migrazione internazionale».
Non è abbastanza chiaro? «benefici della migrazione internazionale».
Ma lo ribadisce, siffatto concetto: «la mobilità umana può offrire immensi benefici, come la promessa di uno sviluppo più sostenibile, più in sintonia con le esigenze del mercato del lavoro internazionale“.
Ecco cosa preme alla più globalista delle Organizzazioni Planetarie. Non impedire le guerre, non impedire che milioni di esseri umani vengano sradicati dei loro Paesi.
No. All’ONU interessano esclusivamente le esigenze del mercato del lavoro internazionale, il quale agogna inflazionare il mondo Occidentale di neo servi a basso costo, mediante cui sostituire i lavoratori occidentali, viziati da Costituzioni Nazionali, diritti sociali e tutele sindacali.
L’ONU, con il Global Compact si propone di agevolare i flussi migratori misti, «dove ci sono migranti non idonei alla protezione umanitaria e che richiedono comunque strategie di assistenza a lungo termine».
In brevis, alla Cabala Mondiale dei Soroi e delle Organizzazioni Globaliste interessa imporre a tutti i Paesi ricchi la “cultura dell’accoglienza” a favore dei migranti economici (quelli che persino il PD definiva una volta “immigrati clandestini”), forse anche più dei rifugiati da guerre e carestie.
La stessa filosofia di papa Bergoglio, George Soros e ONG Sorosite.
IL METICCIATO GLOBALE È SOLO IL PRETESTO PER SRADICARE E DE-STORICIZZARE MILIARDI DI ESSERI UMANI
Un altro punto, in questi anni più importante in Occidente, riguarda il rischio di approdare a una concezione assolutistica del meticciato, che da possibilità, da opzione tra le altre, viene elevato a scelta superiore, se non unica; il tutto in una prospettiva finalistica orientata alla costruzione di un’umanità superiore. Sarà che le pulsioni al rovesciamento contrappassistico sono un vizio che non riusciamo a superare, che resta annidato nella parte più selvaggia del subconscio collettivo; ma, purtroppo, sempre di più, l’esaltazione immigrazionistica del meticciato pare assumere sembianze eugenetiche assai vicine a quanto successe in tempi storicamente recenti con l’arianesimo. Certi antirazzisti non si accorgono di quanto razzismo – antioccidentale, antibianco – è insito in questo modo del tutto totalitaristico d’intendere il mescolamento, come imperativo biologico di miglioramento dell’umanità.
Non è un caso che oggi si parli molto del problema della xenofobia (la concezione generalizzante e aprioristica che vede nell’altro unicamente un nemico, un problema, una minaccia) e poco di quello della xenofilia (la concezione generalizzante e aprioristica che vede nell’altro unicamente un amico, una risorsa, una speranza). Non capiamo che la xenofilia è l’opposto della xenofobia, non il suo contrario. Non capiamo che queste due concezioni parzializzanti dell’altro si nutrono costitutivamente l’una dell’altra; che, così come la xenofobia dà forma al razzismo, la xenofilia, soprattutto quando si trasforma in un sentimento radicale, reca in sé il rischio di alimentare l’autorazzismo, che sempre razzismo è. L’altro è, proprio in quanto umano, come noi: sia negativo sia positivo. Eliminare quest’ambivalenza, in un verso o nell’opposto, è sempre un atto di disumanizzazione. (Antonello Ciccozzi)
DALL’EUROPA MULTIRAZZIALE DEL RELATIVISTA UMBERTO ECO ALLA RAZZA DEL FUTURO DEL MASSONE KALERGI: NULLA CAMBIA
“I fenomeni che l’Europa cerca ancora di affrontare come casi di immigrazione sono invece casi di migrazione. Il Terzo Mondo sta bussando alle porte dell’Europa, e vi entra anche se l’Europa non è d’accordo. Il problema non è più di decidere (come i politici fanno finta di credere) se si ammetteranno a Parigi studentesse con il chador o quante moschee si debbano erigere a Roma. Il problema è che nel prossimo millennio (e siccome non sono un profeta non so specificare la data) l’Europa sarà un continente multirazziale, o se preferite, ‘colorato’. Se vi piace, sarà così; e se non vi piace, sarà così lo stesso”.(“Le migrazioni, la tolleranza e l’intollerabile” in Cinque scritti morali – Milano Bompiani 1997)
Come non ricordare una celeberrima citazione del massone eurofilista Richard Coudenhove-Kalergi?
The man of the future will be of mixed race. Today’s races and classes will gradually disappear owing to the vanishing of space, time, and prejudice. The Eurasian-Negroid race of the future, similar in its appearance to the Ancient Egyptians, will replace the diversity of peoples with a diversity of individuals.
«L’uomo del futuro sarà di sangue misto… La razza futura eurasiatica-negroide, estremamente simile agli antichi egiziani, sostituirà la molteplicità dei popoli, con una molteplicità di personalità. (Praktischer Idealismus)
LA VERITÀ È CHE I RICCHI NON SONO I MIGLIORI, SONO SOLO CRIMINALI PSICOPATICI
I Mainstream Media Globali ci vendono la balla globale che i ricchi sono ricchi perché sono migliori di noi. Non è vero. Sono solo psicopatici.
Robert D. Hare, il padre del concetto della Psicopatia, lo dice chiaramente. «Per psicopatico si intende una persona egocentrica, arrogante, superficiale, impulsiva, che manipola in maniera spietata gli altri senza provare vergogna, colpa o rimorso; non è guidata da una morale o da dettami di coscienza; manca di empatia ed ha solamente una consapevolezza astratta, intellettuale dei sentimenti altrui.»
Il burattinaio Soros è l’icona plastica, l’immagine icastica, del manipolatore globale, senza sensi di colpa, senza empatia: “Se non l’avessi fatto io, l’avrebbe fatto qualcun altro”, è la sua solita, frustra, giustificazione.
Sogghigna addirittura quando afferma di non provare alcun senso di colpa per la sua partecipazione alla confisca nazista dei beni appartenenti ai suoi parenti e ai suoi amici ebrei ungheresi.
E vogliamo parlare di un altro oligarca psicopatico, Ray Dalio?
La prima cosa che dà il primo sentore di ciò che verrà, è che questo Ray Dalio è l’esatto contrario dei suoi omologhi, cioè dei Blankfein, Soros, Fink, Mustier, Cuccia, Agnelli, che, com’è noto, passano o passarono la vita a ‘giocare a Dio’. Dalio passa la sua vita nella convinzione di essere talmente fallato, che solo un orwelliano lungo processo di aggregazione, limatura ed eliminazione dei suoi errori e dei suoi autoinganni potrà portare lui ad essere una Macchina infallibile, e Bridgewater al successo eterno.
E infatti Dalio aspira a morire nella carne solo dopo che la sua mente sarà stata trasformata in una Macchina, in una Machine, ma proprio alla lettera, perché Ray sostiene, ripeto, che solo un orwelliano lungo processo di aggregazione, limatura ed eliminazione degli errori e degli autoinganni, e quindi solo eliminando le falle umane di cui lui e noi tutti siamo zeppi per causa dell’Amigdala emotiva, cioè divenendo Machines, si ottiene l’efficiente vittoria perpetua nella competizione. (paolobarnard.info)
O vogliamo parlare dell’uomo più ricco del mondo, Jeff Bezos, il quale glissa sarcasticamente quando si parla delle disumane condizioni di lavoro dei centri di Amazon?
Citiamo Mark Zuckerberg, che da anni fa della svendita dei dati personali di miliardi di persone il suo personale modello economico (Cambridge Analytica docet)?
Grazie alla speculazione contro la lira Soros è onusto di lauree e premi, mentre in diversi Paesi dell’Asean è un pericoloso latitante.
Parlando di fronte ai ministri degli Esteri dell’ Asean, Mahathir Mohamad [il primo ministro malaysiano pro tempore, ndr] ha collegato la dura successione di collassi sofferti dalle monete dell’area in seguito a vendite speculative (originate dalla crisi economica della Thailandia) con una manovra politica di Soros.
Mahathir sostiene che il finanziere prima avrebbe tentato di impedire all’ Asean di dare il via libera all’ ammissione della Birmania (paese in cui è attiva l’ Open Society Foundation di Soros per la difesa dei diritti umani) e che in seguito avrebbe compiuto un’ azione speculativa ai danni delle monete dell’ area. Come risultato di questa manovra, ha aggiunto il premier malaysiano, “la povera gente di questo paese soffre, ed è la stessa gente che George Soros ha protetto, lui che ha tanti soldi e potere ma è del tutto privo di giudizio. Abbiamo lavorato tra i 20 e i 40 anni per sviluppare i nostri paesi fino a questo livello ed ecco che arriva un uomo con un po’ di miliardi di dollari, e nel giro di due settimane manda all’ aria il nostro lavoro”. (repubblica.it)
Ovviamente il Dipartimento di Stato USA ha immediatamente difeso a spada tratta il suo uomo, anzi, il suo Boss:
In difesa di Soros è sceso in campo ieri il Dipartimento di Stato americano, proprio mentre il Segretario Madeleine Albright incontrava a Kuala Lumpur i leader dell’ Asean. “Non ci risulta alcuna cospirazione proveniente dal nostro paese – ha dichiarato il portavoce Nicholas Burns – George Soros è un individuo rispettato negli Stati Uniti, ha fatto del bene a molti paesi del mondo, soprattutto in Europa centrale” [sic]. (repubblica.it)
L’etnia russa nel Donbass saprebbe bene come ringraziare adeguatamente il “filantropo” Soros [sarcasmo]…
Potremmo andare avanti all’infinito, ma la verità è una soltanto: vi è una corrispondenza biunivoca tra ricchezza accumulata e criminale psicopatia.
Psicopatia e Cabala – L’Isola di Avalon
Psicopatia e Cabala – L’Isola di Avalon
Tra Cabala e Psicopatia c’è una corrispondenza biunivoca. La Cabala dell’1% che controlla il 99% delle ricchezze mondiali, della Massoneria eversiva, del Capitalismo Totalitario, delle Sturmtroopers neoliberiste, è formata quasi esclusivamente da psicopatici. Ricercatori della Oxford University hanno concluso che la candidata perdente alla Casa Bianca, Hillary Clinton, mostra “estremo egocentrismo Machiavellico” e può essere ufficialmente
LA METAFISICA AFFERMA CHE GLI INDIVIDUI SENZA EMPATIA NON HANNO ANIMA
La scienza attuale, asservita alla Dittatura del Capitale, ha ricoperto, sotto tonnellate di cemento, la Metafisica.
Per la Metafisica chiunque non abbia empatia – come i ricchi oligarchi globali – non ha anima.
Stiamo permettendo alle Locuste Globali di schiacciare Noi e i Nostri Figli.
Nel film Starship Troopers di Paul Verhoeven (tratto da un romanzo di Robert A. Heinlein) gli Umani vengono attaccati dagli insetti giganti di Klendathu, a cui reagiscono con immensa forza e fierezza.
Invece noi ci stiamo facendo letteralmente schiacciare dalle Locuste dell’Ultracapitalismo mediante le leggi del turpe Capitalesimo popper-hayekiano e mediante le immonde “riforme strutturali”.
L’Ultracapitalismo è la fine dell’Umanità, per come essa è stata conosciuta nel corso dei millenni. E, soprattutto, è la fine delle sue innumerevoli, affascinanti, complesse, culture.
Le Locuste impongono il Pensiero Unico (politicamente corretto ed eticamente scorretto) del neo-servo che obbedisce incondizionatamente al Neo-Padrone Globale.
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