Le aggressioni sessuali e gli stupri perpetrati in Germania da un esercito di immigrati e sedicenti profughi a’ danni di centinaia di donne alla vigilia di Capodanno sono la dimostrazione empirica che lo scellerato ed eversivo Piano Kalergi viene pienamente attuato dalle élites reazionario-massoniche della tecnocrazia europea.
Le violenze sessuali compiute dagli immgrati non si sono limitate alla Germania. Sono state una costante del Capodanno Europeo e hanno raggiunto picchi ineguagliati anche in Italia. Ovviamente il Mainstream Media, l’agglutinato disinformativo dei giornaloni appecoronati alla rete latomistica reazionaria si è ben guardato dal divulgare le notizie.
Donne pedinate, accerchiate, rapinate, picchiate, violentate. Un uomo ha provato a difendere una ragazza ed è finito in ospedale con una coltellata alla schiena. Tra le vittime persino una bambina di 11 anni, scesa in strada con i familiari per festeggiare l’arriva del nuovo anno e molestata da un immigrato marocchino senza documenti d’identità, che prima di essere arrestato con l’accusa di violenza sessuale ha perfino preso a calci gli agenti.
Scene dalla notte di fine anno nella piazza del duomo a Colonia? No: scene avvenute in alcune piazze d’Italia, nelle stesse ore in cui si festeggiava il capodanno. La bambina è stata molestata ad Albenga, vicino a Savona. A Firenze una studentessa americana è stata aggredita a calci e pugni da un nordafricano che le ha anche sottratto la borsa. Nella stessa città un’altra ragazza, uscita da un ristorante per fumare una sigaretta, è stata strattonata da un marocchino che ha provato a scipparla: è stato bloccato da un amico della donna e arrestato. Un’altra rapina è avvenuta a Sanremo e la vittima è stata una ragazza… (Carmelo Abbate, “Assalto all’Italia”, tratto dal settimanale Panorama del 13 gennaio 2016, “La faccia violenta dell’immigrazione”)
Questo è il frutto della “politica dell’accoglienza“, tanto osannata dalle Istituzioni italiane, dalla Boldrini a Mattarella.
Non possiamo aspettarci altro da una cultura, quella integralista musulmana, che ci considera cani infedeli e che non ha alcun rispetto per le donne, che spesso pone allo stesso livello, se non inferiore, di animali da fattoria.
LA CHIAMANO ACCOGLIENZA
E la chiamano accoglienza, scrive il filosofo Diego Fusaro:
Da una diversa prospettiva, mediante le pratiche della deportazione di massa che la neolingua ha scelto di chiamare “accoglienza” e “integrazione”, il Capitale deporta dall’Africa migliaia di nuovi schiavi disposti a tutto e pronti a essere sfruttati illimitatamente, il “materiale umano” ideale per le nuove pratiche dello sfruttamento neofeudale. E, con movimento simmetrico, aspira a sostituire con questi nuovi schiavi il vecchio popolo europeo, composto da individui ancora troppo avvezzi ai diritti sociali, alla dignità del lavoro, alla coscienza di classe, alle conquiste salariali: in una parola, ancora memori del precedente assetto borghese e proletario del capitalismo non del tutto finanziarizzato.
In realtà l’immigrazione è il mezzo perfetto – utilizzato da Massoneria Reazionaria, Liberismo Neofeudale e Qusling UE-BCE, per disgregare e atomizzare la cultura nazionale dei Popoli Europei.
Qui segue, condensata in un solo periodo, la mission del massone1 Richard Nikolaus di Coudenhove-Kalergi, ora pienamente realizzata dai massoni Merkel, Schäuble, Juncker et al.:
«L’uomo del futuro sarà di sangue misto. La razza del futuro sarà eurasiatica-negroide, estremamente simile agli antichi egiziani e sostituirà la molteplicità dei popoli con una molteplicità di personalità.»2
Il dominante circuito latomistico reazionario (quello delle Ur-Lodges Three Eyes, Hathor-Pentalpha et similia) è un vero cancro planetario in metastasi che attraversa e corrode l’intero Pianeta, controllando e condizionando l’informazione e la cultura mondiale.
Crea timori che portano all’autocensura in chiunque scriva.
Non si spiegherebbe altrimenti come la stessa frase del Kalergi venga tradotta nella versione italiana di Wikipedia in modo difforme dalla versione inglese:
«L’uomo del futuro sarà un incrocio multietnico (mescolanza razziale). Le razze e le caste di oggi gradualmente scompariranno a causa della scomparsa di spazio tempo e pregiudizio. La razza del futuro sarà euroasiatica-africana, esternamente simile agli antichi egiziani e sostituirà le varietà dei popoli attuali, con una varietà di individui.» (Wikipedia Italia, voce Kalergi)
Una tenuità, una delicatezza di espressione, che contrasta con quanto l’aristocratico Kalergi intendeva realmente dichiarare.
Per il Kalergi la cultura nazionale è un inutile fastidio, un impiccio, che verrà presto sostituito da un meticciato caotico come nella Los Angeles distopica di Blade Runner, con un coacervo di individui senza identità culturale e senza storia.
Senza storia non c’è memoria e senza memoria l’uomo è solo un bruto controllato e dominato da chi – invece – ha la memoria della propria storia.
Un’altra omissione nella versione italiana di Wikipedia è questa citazione, di enorme valenza ermeneutica, sempre tratta da Praktischer Idealismus:
Instead of destroying European Jewry, Europe, against its own will, refined and educated this people into a future leader-nation through this artificial selection process. No wonder that this people, that escaped Ghetto-Prison, developed into a spiritual nobility of Europe. Therefore a gracious Providence provided Europe with a new race of nobility by the Grace of Spirit. This happened at the moment when Europe’s feudal aristocracy became dilapidated, and thanks to Jewish emancipation.
Per costui i leader della futura Europa devono essere Ebrei, perché i loro ceti elevati formati da banchieri, finanzieri, CEO, etc., non hanno perso la purezza evitando la commistione con membri del sesso opposto di altre religioni o di più basso status sociale. Non dimentichiamo che famiglie come i Rothschild hanno per secoli celebrato matrimoni tra consanguinei (evitando ovviamente quelli tra fratelli) per mantenere integro l’enorme patrimonio.
Quindi il Kalergi sostituisce l’eugenetica nazista con l’eugenetica sionista e, alla “nobiltà” Nera dei Gruppenführer-SS, contrappone la sedicente “nobiltà” dei ricchi Bankster$ e delle Locuste finanziarie mondiali, giustappunto i Gran Maestri della Cabala Massonica nelle logge reazionarie e neoaristocratiche.
GLI ELETTI
Non possiamo – a questo punto – che citare Giorgio Galli, riconoscendone la piena aderenza ai fatti:
Hitler sostiene di aver appreso il suo razzismo, la sua idea di razza padrona, dall’idea ebraica del popolo eletto. (Giorgio Galli, Paolo Dossena, Intervista sul Nazismo Magico).
Lo scimmiottamento dell’infame teoria ariana della “razza padrona”, gli Ubermenschen hitleriani, portò il Kalergi a parossismi tali fino al punto di fargli intitolare una delle sue opere principali Kampf um Europa, un evidente riferimento al Mein Kampf di Adolf Hitler.
Che il Kalergi puntasse ad una restaurazione imperiale neofeudale, con al vertice quelli che lui definiva la nuova “nobiltà” di ricchi Ebrei con tanto di feudatari e col contestuale svuotamento della democrazia e perdita di sovranità degli Stati Nazionali, non v’è dubbio alcuno.
Fra i suoi più intimi sodali v’era il massone reazionario Heinrich Brüning, cancelliere in Germania dal 1930 al ’32 e responsabile di una criminale politica di deflazione dei salari e di feroce competizione –al ribasso – (la stessa bramata dalla BCE di Mario Draghi) dei salariati che distrusse la domanda interna (Monti docet) e nel giro di due anni, grazie ad una folle difesa rivalutiva del marco, i disoccupati passarono da tre a sei milioni.
Per i conservatori come Edgar Jung, collaboratore del conservatore Von Papen, era necessaria una «rivoluzione tedesca reazionaria» che determinasse la «depoliticizzazione delle masse, la loro esclusione dalla conduzione dello Stato».
Identica era la visione del Kalergi, a cui conferiva, però, un respiro europeo:
La restaurazione neofeudale dell’Impero Carolingio.
Il massone Kalergi, il creatore dell‘Unione Europea tecnocratica nelle sue aberranti forme attuali di Eurolager, aveva in mente – fin dagli anni Venti del secolo scorso – il lento ma costante Olocausto degli Autoctoni Europei, grazie alla liquidazione di diritti sociali e welfare, e la loro sostituzione con centinaia di milioni di allogeni Africani e Mediorientali, coloro che egli, con sprezzo aristocratico definiva “the Eurasian–Negroid race of the future“.
Il Piano Kalergi non è altro che la soluzione finale, l’endlosung, delle Nazioni e dei Popoli Originari Europei.
Già odo la pletora di disinformatori professionali, mercenari al soldo della propaganda aristocratica e neoliberista, sottopancia, corifei di regime, propalatori di notizie false, tutti in malafede ululare il loro disappunto con le solite invettive trite dal nullo valore epistemologico.
No? JPMorgan Chase statuisce nel 2013 che bisogna superare le Costituzioni Antifasciste europee:
“I sistemi politici e costituzionali del sud presentano le seguenti caratteristiche: esecutivi deboli nei confronti dei parlamenti; governi centrali deboli nei confronti delle regioni; tutele costituzionali dei diritti dei lavoratori; tecniche di costruzione del consenso fondate sul clientelismo; e la licenza di protestare se sono proposte modifiche sgradite dello status quo…”
Pochi mesi dopo il report di JPMorgan, Giorgio Napolitano nomina Matteo Renzi proprio per far approvare le brutali riforme strutturali (che come affermava Tommaso Padoa-Schioppa, «devono avvicinare il ceto medio italiano alla durezza del vivere») richieste dai banchieri e dalla Finanza globale, in primis il presidente della BCE nonché Maestro Venerabile Mario Draghi.
Matteo Renzi e Maria Elena Boschi corrono ventre a terra per realizzare le riforme (rectius, schiforme) richieste, dalla liquidazione dell’articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori, alla riforma costituzionale che sembra una rispolveratura del vetusto e stantio piano di rinascita democratica della P2 di Licio Gelli.
Tranchant il giudizio del Gelli su Napolitano: «Napolitano è come un piduista».
http://www.dailymotion.com/video/x2llitl
La merchant bank del Capo della Cabala Massonica Mondiale, David Rockefeller, come abbiamo letto supra, pretende maggiori poteri per lo Stato Centrale e la compressione di quello delle Regioni, mentre la massona Christine Lagarde del Fondo Monetario Internazionale ordina che venga abbattuta la scure sulla sanità pubblica.
Renzi batte i tacchi e attacca furiosamente.le Regioni, tanto da attizzare una feroce polemica con due ex fedelissimi, Chiamparino in Piemonte ed Emiliano in Puglia, Contemporaneamente taglia per svariati miliardi l’anno i trasferimenti alle regioni, ben sapendo che l’80% della spesa regionale va nella sanità e nei trasporti regionali.
Se a questo aggiungiamo la deflazione salariale, il blocco dei contratti del pubblico impiego, la micidiale riforma pensionistica dei dinamico duo trilateral Monti-Fornero, è facile preconizzare che nei prossimi anni milioni di Italiani moriranno precocemente di stenti e malattie, per la gioia sfrenata della Cabala Massonica contro-iniziatica.
DOVETE MORIRE PRIMA
Il Fondo Monetario Internazionale ci ordina, infatti, di morire prima:
La questione non riguarda insomma se la longevità sia un costo o no, ma esclusivamente quale parte della società devono pagare questo costo. Per il Fmi lo devono pagare soltanto i lavoratori dipendenti (“più alti contributi pensionistici“) e i pensionati stessi (“più alti contributi pensionistici“, ossia pensioni ancora più basse). E se neanche questo basta – e non può bastare, se dal pagamento del prezzo vengono esentati gli “investitori professionali” e tutte le classi dirigenti di ogni ordine e grado – allora non resta che tagliare drasticamente tutti gli istituti di welfare che hanno fin qui sostenuto l’allungamento delle aspettative di vita.
Prima una citazione da quell’enorme miniera di informazioni latomistiche, storiche e geopolitiche che è Massoni. Società a responsabilità illimitata. La Scoperta delle UR-Lodges di Gioele Magaldi:
Dopo la tragedia della Prima guerra mondiale, mentre il massone bolscevico Lev Trockij (1879-1940) sognava un’Europa tutta comunista, il massone liberalmoderato e per certi aspetti «elitario» Richard Nikolaus Eijiro von Coudenhove-Kalergi (1894-1972) si intestò un nuovo pionieristico progetto di unificazione europea.
Nel 1923 il cosmopolita Coudenhove-Kalergi pubblica il suo famoso testo Pan-Europa, manifesto di quel movimento politico-culturale denominato Unione paneuropea internazionale fondata nel 1922 e che nel 1926 celebrerà il suo primo congresso a Vienna.
Di tale movimento lui stesso scriverà, in termini di ecumenicità, simbolismo e sincretismo spirituale tipicamente massonici:
Il sogno di Komensky e di Nietzsche, la concezione di Kant, il desiderio di Bonaparte e di Mazzini, gli Stati Uniti d’Europa, saranno realizzati dal Movimento paneuropeo. Sotto il segno della croce solare, in cui si alleano il sole dei Lumi e la Croce rossa dell’umanità internazionale, l’idea pan-europea vincerà contro la meschinità e l’inutilità di ogni politica distruttrice e campanilistica. […] Il simbolo del Movimento doveva essere una croce rossa su un sole dorato: la croce di Cristo sul sole di Apollo, un’umanità sopranazionale, alleata dello spirito raggiante delle Luci. Questo simbolo, su un fondo azzurro chiaro – immagine della pace –, divenne la bandiera del Movimento. […]
A partire dal 1924, il massone Max Warburg (1867-1946) finanziò generosamente l’Unione paneuropea o Movimento paneuropeo e anche la pubblicazione della rivista «Paneuropa». Intanto il libro del 1923– che nel frontespizio recava il simbolo del Movimento, identico a diversi emblemi della tradizione esoterica rosacrociana – otteneva un buon successo di pubblico, con traduzioni in molteplici lingue. […]
Dopo il successo mediatico del congresso paneuropeo del 3-6 ottobre 1926 e gli sforzi volti a perfezionare e a diffondere il progetto europeista sovranazionale negli anni successivi, l’avvento al potere in Germania di Hitler e dei nazisti (i quali odiavano e disprezzavano le teorie multirazziali, multietniche e multiculturali di Coudenhove-Kalergi) e lo scoppio della Seconda guerra mondiale arrestarono ogni possibilità di attuazione pratica del progetto paneuropeo.
La deriva antidemocratica del progetto europeo
Alla fine del conflitto mondiale, le idee eurofederaliste di Kalergi […] furono riprese e sostenute tra gli altri da massoni del calibro di Winston Churchill (1874-1965), William Joseph Donovan (1883-1959), Allen Welsh Dulles (1893-1969), Jean Monnet, Konrad Adenauer, Robert Schuman (1886-1963), Maurice Schumann (1911-1998), Otto von Habsburg eccetera, i quali, sebbene con sfumature diverse, accentuarono gli aspetti elitari e tecnocratici di quel progetto di unificazione cui in passato avevano aderito fior di liberi muratori progressisti.
Nelle sue molte opere dedicate all’idea paneuropea prima del 1946-1947 […], il massone Richard Coudenhove-Kalergi aveva prospettato anzitutto tre momenti attuativi del suo progetto federativo: una fase di cooperazione tra i diversi paesi europei in cui le varie decisioni di interesse comune sarebbero state prese all’unanimità; una fase di unione doganale; una fase compiutamente federativa, con la creazione di Stati Uniti d’Europa. Il programma della federazione prevedeva poi nove punti così articolati: il conferimento ufficiale della sovranità di ogni nazione a nuovi organi politici sovranazionali e unitari; l’istituzione di una corte federale europea per gestire eventuali conflitti tra gli Stati membri dell’Unione; un esercito europeo; un’unione doganale compiuta; la condivisione unitaria e federale dei possedimenti coloniali di quelle nazioni che ne fossero titolari; una moneta unica; il rispetto della varietà delle culture continentali; la tutela delle minoranze etniche; un’adeguata collaborazione con altre istituzioni sovranazionali, in primis la Società delle nazioni. […]
Kalergi, operando in corrispondenza e cooperazione con diversi membri (specie confratelli muratori) dei vari parlamenti nazionali europei, riuscì a organizzare in Svizzera, nel settembre del 1947, il primo congresso dell’Unione parlamentare europea (associazione formalmente privata che però diede a sua volta vita a entità semipubbliche – tra cui il Consiglio d’Europa – prodromiche alla formazione del vero parlamento europeo nel suo percorso complesso dal 1951 al 1979, dall’assemblea comune della Comunità europea del carbone e dell’acciaio – Ceca – all’assemblea di Strasburgo eletta con suffragio universale diretto dei cittadini continentali).
Il potere ai tecnocrati
Negli anni dal secondo dopoguerra in avanti, tuttavia, Kalergi andò accentuando un’interpretazione del progetto europeista che privilegiasse come passaggi iniziali la formazione di un mercato comune e di una integrazione economica, prodromici all’adozione di una moneta unica. In questa prospettiva, l’unificazione economica veniva anteposta a quella politica, la quale veniva anzi vista con diffidenza nei suoi possibili esiti democratici radicali e sostanziali.
Viceversa, la ricostituzione nel XX secolo di qualcosa di simile all’Impero carolingio del IX secolo – come Kalergi ebbe a dire in occasioni private profane e in discussioni iniziatiche interne alla Ur-Lodge «Pan-Europa» fondata nel 1947 – presupponeva la creazione di una governance europea sovranazionale gestita da «nuovi aristocratici», da una casta di nuovi vassalli, valvassori e valvassini camuffati da tecnocrati, burocrati e capi di governi democraticamente eletti solo nella forma, in realtà designati a priori in specifici circoli elitari. Tali dirigenti e funzionari con competenze istituzionali politiche o economiche (neoaristocratici di medio-basso livello) avrebbero dovuto essere indotti a farsi mansueti e ubbidienti gerarchicamente dinanzi a un ristretto cerchio di rappresentanti di un nuovo potere imperiale collettivo e postmoderno, amministrato da neoaristocratici di alto e altissimo livello.
Per realizzare nel tempo un simile progetto neoligarchico di governance europea, occorreva necessariamente passare per atti progressivi di integrazione economica che richiedessero la regia altamente specializzata di tecnocrati esperti. Occorreva poi scegliere politici di primo e secondo livello o complici e partecipi del progetto in questione, oppure inesperti di questioni economico-finanziarie e perciò docilmente ben disposti a dare un assenso obbligato e poco competente in merito al percorso «edificatorio» perseguito.
IL NUOVO IMPERO TEUTONICO-MERKELIANO
Vorremmo che il lettore prestasse attenzione alle parole dell’inclita e informatissimo Gioele Magaldi da noi evidenziate in grassetto:
[L’ideale di Kalergi era] qualcosa di simile all’Impero carolingio del IX secolo – come Kalergi ebbe a dire in occasioni private profane e in discussioni iniziatiche interne alla Ur-Lodge «Pan-Europa» fondata nel 1947.
Quindi, quello che il massone – apparentemente antinazista – Kalergi auspicava per l’Europa era lo stesso Sacro Romano Impero Millenario a cui si ispirava Adolf Hitler quando parlava di Terzo Reich Millenario!
In questa Europa, piegata ai princìpi dell’individualismo e dell’egoismo della folle corrente dell’oggettivismo della filosofa Ayn Rand, vige solo la difesa delle minoranze contro la maggioranza, anzi
«la più piccola minoranza al mondo è l’individuo. Chiunque neghi i diritti dell’individuo non può sostenere di essere un difensore delle minoranze» (Ayn Rand)
La Rand vagheggiava la progressiva “riduzione del perimetro dello Stato”, ribadendo i concetti della scuola austriaca degli elitari von Mises e von Hayek
«Friedrich von Hayek, le cui idee sono state volgarizzate dai fondamentalisti del mercato dell’ultimo minuto, era un deciso assertore della società aperta. Sia lui che Popper volevano proteggere la libertà dell’individuo dalle minacce che provenivano da dottrine collettivistiche quali il nazionalsocialismo e il comunismo; le loro opinioni divergevano solo su quali fossero i mezzi idonei…
Von Hayek riponeva la sua fiducia nel meccanismo del mercato perché temeva le impreviste conseguenze negative dei controlli pubblici. La sua preoccupazione è stata spinta all’estremo da parte dei suoi seguaci della Scuola di Chicago. La ricerca dell’interesse egoistico è stata eretta a principio universale che permea di sé tutti gli aspetti dell’esistenza.» (George Soros)
Una società forgiata come un enorme campana in cui viene progressivamente sottratto l’ossigeno ai ceti meno ricchi, per favorire gli interessi egoistici e, sovente, criminali dell’élite, non è che un un enorme Lager.
«La mia filosofia, essenzialmente, è il concetto dell’individuo come essere eroico, con la sua felicità individuale come scopo morale della vita, il successo produttivo quale sua più nobile attività, la ragione elevata a proprio unico assoluto. » (Ayn Rand)
E’ la società liquido-moderna di cui scrive il filosofo Zygmunt Bauman, fortemente atomizzata, ove, con la scusa di perseguire l’interesse egoistico, vengono liquidati welfare, diritti sociali e i salariati sono posti in competizione tra loro anche per stipendi da fame, condannando la “rigidità” dei salari (utili per difendere, se pur in minima parte il potere d’acquisto degli stipendi). Vedasi il report della BCE.
Sembra che l’èlite europea di ricchi parassiti sappia proporre, al di là di sciocchi mantra quale l’austerità espansiva, solo la deflazione salariale per uscire da una crisi che persino Pier Carlo Padoan afferma trattarsi di una “stagnazione secolare”.
Una società elitaria in cui i poveri sono destinati a fare i servi della gleba (morendo prima dei quarant’anni) a sfrenatamente avidi, psicopatici ed egotici banchieri e finanzieri, assurti a divinità solo per censo e affiliazione alla Massoneria Contro-Iniziatica.
Elitisti Egoisti che vanno temuti ancor di più quando ciarlano di filantropia. Timeo Danaos et dona ferentes.
Lo spirito moderno maschera il male attraverso opere di bene. Nel terzo millennio infatti, fondazioni filantropiche, organizzazioni per la pace, associazioni per i diritti umani, o ancora istituti per l’ambiente, sono il più delle volte gestiti da ultra-miliardari, potentati economici, grandi famiglie legate al mondo delle banche e della finanza, personaggi influenti negli ambienti politici e lobbistici.
Gli esempi sono tanti, basti pensare alla dinastia dei Rockefeller che dopo aver fondato la Standard Oil e partecipato alla colonizzazione dei Paesi ricchi di petrolio, e diretto la JMorgan per quasi un secolo e speculato sui patrimoni privati dei cittadini statunitensi, ha fondato la sua Fondazione, la “Rockefeller Foundation”, con lo scopo dichiarato di promuovere il “benessere” del genere umano in tutto il mondo.
Oppure si pensi a Bernhard van Lippe-Biesterfeld (1901-2004), principe dei Paesi Bassi, il quale fu fondatore e presidente tra il 1961 e il 1971 del Worldwide Fund for Nature (Wwf), organizzazione mondiale per la conservazione della natura. Nel dopoguerra anche lui assunse importanti posizioni nell’industria petrolifera, in particolare con la Royal Dutch Petroleum (Shell Oil) e nell’istituto bancario Société Générale de Belgique, diventando persino presidente del Gruppo Bilderberg fino a quando nel 1976 diede le dimissioni per lo scandalo di una tangente da 1,1 milioni di dollari dalla Lockheed Corporation per la vendita di aerei caccia all’aviazione olandese.
Altro esempio che incarna lo spirito moderno è il miliardario statunitense di origine ungherese George Soros, noto speculatore internazionale e fondatore della “Open Society”, un istituto “filantropico” che tutela la democrazia nel mondo, i diritti dell’uomo e le riforme economiche, sociali e legali.
Una personalità estremamente influente che negli ultimi decenni ha partecipato alla svalutazione della lira negli anni Novanta, lottato contro il governo serbo di Milosevic, foraggiato le rivoluzioni colorate in Europa dell’Est, finanziato le Pussy Riot contro Vladimir Putin, sostenuto le Femen nelle loro contestazioni pubbliche, organizzato il GayFest in Bulgaria, formato i blogger durante le cosiddette primavere arabe, e che oggi potrebbe lanciare un nuovo progetto presentato la scorsa settimana sul quotidiano inglese The Guardian: “far nascere una classe operaia Rom”. (Sebastiano Caputo, “George Soros: “Europa: creare una classe operaia Rom”)
I NUOVI DÈI DELL’OLIMPO
Gli Olimpici (Olympians) sono i massoni della potente e segretissima loggia luciferina sovranazionale del Comitato dei 300, disvelata dall’ex dirigente del MI6 inglese John Coleman nel saggio “Conspirator’s Hierarchy: the story of Committee of 300”, un’opera ovviamente mai tradotta in Italia.
Non è un caso che non sia mai stata tradotta in Italia.
Rivela, infatti che:
Let us talk about actual case histories, the attempt to communize and deindustrialize Italy. The Committee of 300 long ago decreed that there shall be a smaller–much smaller–and better world, that is, their idea of what constitutes a better world. the myriads of useless eaters consuming scarce natural resources were to be culled. Industrial progress supports popula- tion growth. Therefore the command to multiply and subdue the earth found in Genesis had to be subverted.
This called for an attack upon Christianity; the slow but sure disintegration of industrial nation states; the destruction of hundreds of millions of people, referred to by the Committee of 300 as “surplus population, “ and the removal of any leader who dared to stand in the way of the Committee’s global planning to reach the foregoing objectives.
Two of the Committee’s earliest targets were Italy and Pakistan. The late Aldo Moro, Prime Minister of Italy, was one leader who opposed “zero growth” and population reductions planned for his country, thereby incurring the wrath of the Club of Rome commissioned by the “Olympians” to carry out its policies in this regard. In a Rome courtroom on November 10th, 1982, a close friend of Moro’s testified that the former prime minister was threatened by an agent of the Royal Institute for International Affairs (RIIA) who is also a Committee of 300 member while he was still the U.S. Secretary of State. The meteoric rise of the man the witness named as Kissinger will be dealt with later.
In questo libro viene rivelato che il ceto medio di inutili mangiatori (useless eaters) va totalmente liquidato secondo l’auspicio del massone Henry Bloody Kissinger3 (grande amico e sodale del massone4 Giorgio Napolitano), a partire dal ceto medio Italiano.
Kissinger, sempre secondo l’ex dirigente dei servizi segreti inglesi Coleman, fu il mandante del rapimento e dell’esecuzione di Aldo Moro – che aveva pesantemente minacciato l’anno precedente in occasione di una visita ufficiale in USA dello stesso Moro – nonché l’ideatore della deindustrializzazione e del depauperamento d’Italia (attuati integralmente dai confratelli Mario Monti e Mario Draghi) e dello spopolamento italiano a favore di masse di immigrati nordafricani e mediorientali, manovalanza a basso costo per le Multinazionali Massoniche.
E’ un caso che proprio recentemente il Primo Sorvegliante di Three Eyes, Henry Kissinger abbia conferito al proprio confratello Three Eyes Giorgio Napolitano il premio “Kissinger” per aver salvato la “democrazia in Italia” a seguito degli accadimenti determinati dal golpedel 2011?
Un premio, il Kissinger Prize, che ha avuto tra i beneficati George H. W. Bush, Gran Maestro dell’eversiva e antidemocratica Ur-Lodge Hathor-Pentalpha (la stessa del califfo di Isis-Daesh, il tagliagole Abu Bakr al-Baghdadi) e il figlio del generalfeldmarschall hitleriano Paul Ludwig Ewald von Kleist, che tradì Hitler non appena capì che la guerra era persa.
Torniamo all’occulto (ma non troppo…) Piano Kalergi, il piano che proprio in questi anni raggiunge la piena maturità grazie al Quarto Reich Merkeliano e ai Quisling UE-BCE.
Chiosano Sergio Basile e Giovanni Antonio Fois:
Nella prima parte dell’editoriale dedicato al “Piano Kalergi”… abbiamo visto come lo statista può essere considerato a tutti gli effetti come il reale ispiratore (pioniere) dell’europeismo tecnocratico. Egli muovendosi dietro le quinte del “teatro europeo”, lontano dai riflettori, riuscì ad attrarre nelle sue trame i più importanti capi di stato, che si fecero sostenitori e promotori del suo progetto mondialista di unificazione continentale.
Un passo fondamentale fu dato nel 1922, quando Kalergi fonda a Vienna il movimento “Paneuropa”, puntando nettamente all’instaurazione di un Nuovo Ordine Mondiale. Abbiamo altresì detto che la “Bibbia” o “Testamento Spirituale” di Kalergi sia l’opera titolata ”Praktischer Idealismus”…, dove egli teorizza la nascita di una nuova razza europea meticcia, nata dalla fusione di più razze d’origine afroasiatica e dalla dissoluzione dei popoli e delle loro tradizioni: usi, costumi e religioni. Condizione necessaria per creare una massa informe e facilmente addomesticabile, poiché priva di identità comune e spirito di patria. Una nuova razza capace di affermare il predominio incontrastato di una nuova élite di dominatori, che l’autore/statista individua nella razza ebraica. Kalergi è dunque il messia di un mondialismo puro basato su una “Federazione di Nazioni” guidata dagli Stati Uniti e fortemente appoggiato dal Regno Unito di Winston Churchill, della loggia massonica B’nai B’rith e della stampa statunitense di regime…
Il fenomeno in esame sta alla base anche dei costanti inviti dell’ONU ad accogliere indiscriminatamente milioni di immigrati per compensare la bassa natalità europea. Anziché favorire lo sviluppo ed il progresso delle loro terre di origine, rese – per contro – colonie occidentali da sfruttare ad esclusivo uso e consumo delle élite occidentali. Un’Europa frattanto paralizzata da crisi economiche indotte e dall’assenza di politiche per la famiglia e pertanto costretta alla denatalità.
Secondo un rapporto ONU diffuso nel gennaio 2000 (“Migrazioni di ricambio: una soluzione per le popolazioni in declino e invecchiamento”) l’Europa necessiterebbe entro i prossimi 12 anni di 159 milioni di immigrati. Quasi come se i grandi burattinai avessero già previsto la soglia di crescita della popolazione europea: segno che in Europa non si vogliono adottare politiche per la famiglia per pura e semplice strategia. Altrimenti con politiche idonee che bisogno ci sarebbe di tali sconvolgimenti geopolitici? Fenomeni indotti e forzati protesi a mischiare – evidentemente – le culture ed a snaturare completamente i popoli europei. un qualcosa di strategicamente e subdolamente premeditato e non frutto del caso o di normali processi geopolitici.
Ma – ci chiediamo – cosa resta di un popolo se si cancellano tradizioni, religione e cultura? Ovvio! Una massa informe ed acritica facilmente governabile. Tale concetto trova piena sintesi in una dichiarazione di G. Brock Chisholm, ex direttore dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS): “Ciò che in tutti i luoghi la gente deve fare – ha dichiarato Chisholm – è praticare la limitazione delle nascite e i matrimoni misti (tra razze differenti), e ciò in vista di creare una sola razza in un mondo unico dipendente da un’autorità centrale”. Parole che lasciano davvero a bocca aperta ed attoniti.
Il suo disprezzo per il governo popolare, Kalergi, lo manifestò in una frase del 1966, nella quale ricordava la sua attività del dopoguerra:
“I successivi cinque anni del movimento Paneuropeo furono dedicati principalmente a questa meta: con la mobilitazione dei parlamenti si trattava di forzare i governi a costruire la Paneuropa”. Un passo decisivo fu dato con la nascita della CECA: aiutato da Robert Schuman – ministro degli esteri francese – Kalergi riuscì ad assegnare la gestione della produzione di acciaio, ferro e carbone ad una sovranità sovranazionale. Il tutto sotto la direzione di personaggi assolutamente non eletti: i cosiddetti commissari europei. Non a caso Kalergi fu il primo a cui fu assegnato il premio europeo “Carlomagno”.5
Lasciamo l’ultimo commento ad un sito investigativo e informativo, byoblu.
Ne è animatore il blogger Claudio Messora, un giornalista onesto e, in quanto tale, ferocemente ostracizzato ed infamato dalla corrotta Cabala Finanziaria, dai Gauleiter Merkeliani e da altri sicofanti:
Kalergi voleva una grande nazione europea che venerasse Napoleone, Mazzini, Victor Hugo, Kant, Nietzsche, gente così insomma… Ma era un elitista, seguace di quella teoria secondo cui le masse sono confuse, allo sbando, incapaci di darsi una direzione, e in questo caos hanno buon gioco le minoranze potenti e ben organizzate. La stessa teoria di cui sono convinti personaggi come Mario Monti (ricorderete che fu a capo della Commissione Trilaterale, il cui primo studio era quel “Crisis of Democracy” che sosteneva, appunto, che le masse devono restare in apnea), le cui convinzioni si traducono in presidenti del consiglio e governi che cambiano senza elezioni e in frasi come “al riparo dal processo elettorale”. Quindi Kalergi non poteva che ambire a una società che sostituisse la democrazia con una aristocrazia illuminata.
Obiettivo centrato, direi! Del resto, chi poteva finanziare il suo movimento se non un banchiere, Max Warburg, che gli era stato presentato dal barone Ludwig Nathaniel Freiherr von Rothschild? E, ironia della sorte, i Kalergi erano greci! Per la precisione, di Creta. Ma sentite questa: un antenato del nostro conte, nel 300, firmò un trattato per la sottomissione di Creta al dominio veneziano. Si comincia bene! Per questo Monti un giorno dirà che “la Grecia è il più grande successo dell’euro“: perché, da un’isola, sono passati a sottomettere uno Stato intero.
A dire il vero, Kalergi voleva anche una pan-America, una pan-Eurasia (con dentro la Russia), una unione pan-asiatica che comprendesse Cina e Giappone e dominasse sul Pacifico, e voleva perfino una pan-ideologia (un misto tra capitalismo e comunismo che, se volete, si è realizzato nei parlamenti nazionali con quell’illusione del bipolarismo già perseguita con il Piano di Rinascita Democratica e concretizzatasi con il Pd renziano) e un’unica pan-lingua, l’inglese, da parlarsi in tutta Europa accanto agli idiomi nazionali. Riuscì peraltro a convincere molti leader politici dell’epoca. […] Non ebbe molta fortuna con Benito Mussolini né con un tale di nome Adolf Hitler, che lo guardava con ribrezzo e considerava il suo piano un piano massonico.
Fu Kalergi a lanciare l’idea degli Stati Uniti d’Europa: Altiero Spinelli venne molto dopo. Fu Kalergi, nel 1955, a proporre l’Inno alla Gioia di Beethoven (dalla nona sinfonia) come inno ufficiale dell’Unione Europea, che in seguito venne adottato. Fu Kalergi, aiutato da Robert Schuman, ministro degli esteri francese, ad assegnare la gestione della produzione di acciaio, ferro e carbone ad una sovranità sovranazionale, sotto la direzione dei primi euroburocrati non eletti da nessuno: i famosi commissari europei. Fu Kalergi a mandare i primi memorandum ai governi di Italia, Francia, Germania e Regno Unito, negli anni ’60, perché adottassero una unione monetaria. E per non farsi mancare niente, nel libro “Practical Idealism” il conte traccia anche l’idea di Europa che aveva in mente dal punto di vista demografico. E dice: “L’uomo del futuro sarà di razza mista. Le razze e le classi di oggi gradualmente scompariranno” e ci sarà un’unica “razza euroasiatico-negroide, simile in apparenza agli antichi egizi”, che sostituirà i popoli con gli individui. Questo, nelle intenzioni del conte, avrebbe dovuto portare a una maggiore governabilità delle masse, sempre secondo i principi dell’elitismo di cui sopra. […]
Si può dire che il Piano Kalergi ha avuto successo praticamente in tutto. O perlomeno i suoi discepoli stanno procedendo a grande velocità verso la sua finalizzazione (Draghi che chiede l’unione bancaria e nuove cessioni di sovranità; la Boldrini che chiede l’accelerazione degli Stati Uniti d’Europa, Mattarella che discute di cessione della sovranità fiscale), ma cosa ne è delle teorie del conte sulla questione razziale?
Abbiamo degli indizi. Quindici anni fa uno studio dell’Onu introduce il concetto di “immigrazione di rimpiazzo” che porta al centro del dibattito la necessità di sostituire (letteralmente) buona parte della popolazione europea con migranti, al fine – si dice – di compensare il calo delle nascite e garantire il sistema pensionistico. Massimo D’Alema invoca 30 milioni di immigrati. Il sottosegretario Sandro Gozi rilancia con 40 milioni. Laura Boldrini dice che lo stile di vita dei migranti presto sarà il nostro. Nel frattempo, Angela Merkel apre le frontiere e mette al lavoro i siriani, la Repubblica Ceca assume 5 mila rifugiati…
Al termine di questa veloce disamina, non vorremmo che si commettesse l’errore di considerare il Kalergi massone d’alto grado.
Egli era affiliato di piccolo cabotaggio, che prodigava la sua philosophische Weltanschauung foraggiato dai “nobili” banchieri e finanzieri Ebrei che tanto incensava
“Nel 1924 ricevemmo un appello telefonico del barone Louis Rothschild: un suo amico, Max Warburg di Amburgo, aveva letto il mio libro e voleva conoscerci. Con mia grande meraviglia Warburg mi offrì spontaneamente sessantamila marchi oro per dare avvio al movimento nei primi tre anni.” (Richard Nikolaus di Coudenhove-Kalergi)
Pur di scarso livello, fu il Kalergi un’ottima cinghia di trasmissione per completare le trame che la Massoneria eversiva delinea da decenni se non addirittura da secoli. Una cinghia di pari valore di tanti Quisling nostrani.
Leonid Bershidsky, sull’agenzia Bloomberg, afferma che l’Europa non ha profughi a sufficienza e ritiene che avremmo bisogno di 42 milioni di nuovi europei entro il 2020. E di oltre 250 milioni entro il 2060!
Rassegnamoci: le violenze e gli abusi sessuali di massa del Capodanno tedesco 2016 sono solo un dolce aperitivo.
Ben altre brutalità inumane deriveranno ai danni dei Popoli Europei dalla “Willkommenskultur”.
E’ uno degli step della soluzione finale, l’endlosung, del XXI secolo per i Popoli Europei.
Che, sebbene impropriamente, viene definito Piano Kalergi.
1 Cfr. Gioele Magaldi – Laura Maragnani, Massoni. Società a responsabilità illimitata. La Scoperta delle UR-Lodges, Chiarelettere, Milano, 2014
2 Cfr. Kalergi, Praktischer Idealismus.
3 Tra i fondatori della «Three Eyes», creatura del ricchissimo industriale David Rockefeller e di Brzezinski, cfr. Gioele Magaldi – Laura Maragnani, Massoni. Società a responsabilità illimitata. La Scoperta delle UR-Lodges, Chiarelettere, Milano, 2014
4 Affiliato alla «Three Eyes», cfr. Gioele Magaldi – Laura Maragnani, Massoni. Società a responsabilità illimitata. La Scoperta delle UR-Lodges, Chiarelettere, Milano, 2014
5 Cfr. Sergio Basile e Giovanni Antonio Fois Il Piano Kalergi – La Terzomondializzazione dell’Europa e l’Eurocasta, quieuropa.it
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Siete in pochi ad avere il coraggio di pubblicare queste cose.
Complimenti.
Fermiamo la UE!
analisi lucida che fa venire i brividi..e gli avvenimenti che si stanno verificando acquistano un senso
Si ma come fare per fermarli?
temo sia già troppo tardi…. il PD sta facendo approvare lo IUS SOLI, così milioni di extracomunitari potranno votare e allora gli italiani non conteranno già più niente
A quanto pare il problema sarà soprattutto degli Italici. L’Austria manda i blindati ai confini e Macron gli immigrati economici non li fa sbarcare neanche a cannonate.
Da tempo la mia riflessione girava intorno al perchè lo fanno, poi sulla base dei geocrimini tecnologici ho scoperto che i ceto medio ha ostacolato i piani de NWO in quanto essi protetti dalle Istituzioni locali, questo ha fatto divenire sorde le campane del NWO che chiedevano di frenare sullo sviluppo industriale attuando Politiche di rigore, poi un bel giorno si sono unite le più influenti famiglie del pianeta in un patto di sangue dove si sarebbero occupati loro del ceto medio, nacquero i geocrimini e ma manipolazione mentale al fine di rubare denaro dai risparmiatori distruggere il ceto medio e stabilire quale cervello deve vivere e quale deve morire.
HAARP/polveri sottili/frequenze selettive/risonanza nervo udito target individual, sono alcune delle loro armi e completeranno il ciclo distruttivo con il 5G.
Fusaro è sempre il migliore.