Saviano burattino Sorosiano.
E’ incredibile quanto sta avvenendo in questi giorni. Un sopravvalutato scrittore di livello medio anzi medio-basso, certo Saviano, dileggia e insulta un Ministro della Repubblica e per la Ur-Sinistra italiota siffatto inverecondo attacco alle Istituzione è cosa buona e giusta.
L’autore di Gomorra, che passa la maggior parte del tempo, come riporta l’inclita filosofo Diego Fusaro, a succhiar aragoste e mitili succosi, immaginiamo innaffiati da champagne d’annata, nel suo superattico miliardario di New York, quando pensa all’Italia, pensa a Salvini. E ha bisogno del consumo immediato di almeno due compresse di Maalox.
Non è ultroneo ricordare che Saviano replica il comportamento dei poco credibili personaggi da lui ideati per “Gomorra”.
Insomma il Saviano fa quello che Renzo Tramaglino attribuisce ai “birri” nei “Promessi Sposi”: «bazzicate tanto co’ ladri che avete un poco imparato il mestiere».
E le minacce e le ingiurie profferite dal Saviano hanno un’impronta unta, pesante, minacciosa e pericolosa.
“Buffone”, “ministro della Malavita”, “bandito”, “leader di un partito corrotto”, “razzista”, “fascista”, “bevitore di piscio”, e così all’infinito.
Dall’altra parte la minaccia di togliere la scorta al Saviano, solo perché è – oggettivamente – insopportabile e indigeribile per chiunque.
Lotta tra Bulli. Anzi, bulletti.
SE FOSSE CAPITATO ALLA BOLDRINI…
Se un qualunque utente di Facebook o Twitter avesse rivolto solo uno degli improperi del Saviano alla Ur-sinistroide Laura Boldrini, quando essa era presidente della Camera dei Deputati, si sarebbe trovato sotto casa due volanti della Polizia, tre automezzi della Digos, una macchina dei carabinieri e un cellulare per tradurre in carcere il malcapitato insieme alla sua famiglia, compresi cani e bambini.
E’ ovvio che le sboccate esternazioni del Saviano evidenziano la sua imminente “discesa in campo”, come oppositore della “Nuova e rigenerata Sinistra” all’attuale Ministro degli Interni, futuro candidato Premier, nelle prossime elezioni politiche.
Matteo Salvini – in base ad un’analisi limitata del personaggio – neanche prende in considerazione Saviano, che ha fatto carriera in buona parte grazie al prestigio di cui gode all’interno della RAI PDiota, delle COOP rosse e dell’area radical chic dei Negri, Lerner, Prodi, D’Alema, Mentana, Gruber, Giannini, Floris, Riotta, Boldrini, Grasso, laRepubblica, L’Espresso, LaStampa, et similia.
SALVINI DEVE TEMERE IL RICHELIEU DI SAVIANO
E, invece, Salvini dovrebbe temerlo, perché dietro il Saviano c’è il più pericoloso e mortifero speculatore, affossatore di monete nazionale, golpista, rivoluzionario, destabilizzatore di Stati dell’Umanità: l’Anomos George Soros.
E’ evidente che il Saviano è speculare ad Emmanuel Macron.
Macron, colui che numerosi media definiscono il “gay psicopatico”, è stato creato dal nulla grazie al supermassone Jacques Attali, per opporlo a Marine Le Pen.
Le ambizioni politiche di Roberto Saviano hanno l’appoggio economico e latomistico del più potente elitista e Oligarca Globale pro tempore, George Soros, appunto..
Matteo Salvini, pur non essendo assolutamente un genio, è un grandissimo animale politico, e si celebra come l’unico in grado di interpretare il Volksgeist Italiano, ma deve temere le esternazioni di Saviano che si presenta sic et simpliciter come il suo prossimo contraltare politico.
Salvini può anche spregiare, per lo scarso valore dell’avversario, il Saviano.
Ma non sottovaluti il pericolosissimo Antikeimeinos Globale, George Soros.
© 2018 – 2023, Seyan. All rights reserved.