LA PALUDE DESTRA-SINISTRA IPERCAPITALISTA,
IL DISTOPICO IPERMASSONE ATTALI E GLI ANTI-ITALIANI.
Quanto successo alla Commissione di Vigilanza RAI, con l’accordo Destra-Sinistra per far saltare l’elezione di Marcello Foa, è emblematico di quanto avviene in tutto il Mondo Occidentale.
Il Mostro Bicefalo Destra-Sinistra è ormai latore degli stessi interessi della Globalizzazione Ipercapitalistica.
Molto più che per il limitato accordo conosciuto come il Patto del Nazareno, ormai la Sinistra socialdemocratica (quella della Famigerata “Terza Via” Blairiana) e il Centro-Destra Liberalista hanno perduto ogni ideale politico-sociale, appiattiti come sono nella tutela degli interessi delle élite della Dittatura Totalitaria del Capitale e del Mercato.
Macron, la Galatea del supermassone Jacques Attali è l’icona politica di tale progressiva fusione.
La contrapposizione non è più quindi Destra-Sinistra ma tra i turiferari della Globalizzazione popperiana e i “Sovranisti”, come vengono definiti spregiativamente dai propagandisti (che nella Neolingua Globale si autodediniscono “giornalisti”) dei Mainstream Media Planetari.
DUGIN CONTRO UR-DESTRA E UR-SINISTRA
Alexandr Dugin, considerato il Richeliu di Vladimir Putin, è molto netto al riguardo:
Oggi l’Europa occidentale sta nella trappola della modernità e della postmodernità, il progetto della modernizzazione liberale va verso la liberazione dell’individuo da tutti i vincoli con la società, con la tradizione spirituale, con la famiglia, con l’umanesimo stesso. Questo liberalismo libera l’individuo da ogni vincolo. Lo libera anche dal suo gender e un giorno anche dalla sua natura umana. Il senso della politica oggi è questo progetto di liberazione. I dirigenti europei non possono arrestare questo processo ma possono solamente continuare: più immigrati, più femminismo, più società aperta, più gender, questa è la linea che non si discute per le élite europee. E non possono cambiare il corso ma più passa il tempo e più la gente si trova in disaccordo. La risposta è la reazione che cresce in Europa e che le élite vogliono fermare, demonizzandola.
LA DESTRA-SINISTRA IPERGLOBALISTA HA COME HITLER E NAPOLEONE UN SOLO NEMICO: LA RUSSIA
Presegue Dugin:
La Russia oggi è il nemico numero uno dell’Europa perché il nostro presidente non condivide questa ideologia postmoderna liberal. Siamo nella guerra ideologica, ma stavolta non è fra comunismo e capitalismo, ma fra élite liberal […], l’aristocrazia globalista, e contro chi non condivide questa ideologia, come la Russia, ma anche Trump. L’Europa occidentale è decadente, perde tutta l’identità e questa non è la conseguenza di processi naturali, ma ideologici. Le élite liberal vogliono che l’Europa perda la propria identità, con la politica dell’immigrazione e del gender. L’Europa perde quindi potere, la possibilità di autoaffermarsi, la sua natura interiore. L’Europa è molto debole, nel senso dell’intelletto, è culturalmente debole. Basta vedere come i giornalisti e i circoli culturali discutono dei problemi dell’Europa, io non la riconosco più questa Europa. Il pensiero sta al livello più basso del possibile. L’Europa era la patria del logos, dell’intelletto, del pensiero, e oggi è una caricatura di se stessa. L’Europa è debole spiritualmente e mentalmente. I russi devono salvare l’Europa dalle élite liberal che la stanno distruggendo”.
LA CHIUSA DI DUGIN
La forma di degradazione spirituale dell’Europa […] è arrivata al culmine negli anni Novanta, quando tutte le istituzioni vennero plasmate dal liberismo di destra in economia e dal liberalismo di sinistra nella cultura. L’approvazione dei matrimoni gay mi ha fatto capire verso dove stava andando l’Europa. Si arriverà presto al momento finale, dopo ci sarà il caos, la guerra civile, la distruzione. Forse è troppo tardi per ribaltare la situazione.
LA QUARTA TEORIA POLITICA DI DUGIN
Ecco dunque l’essenza della Quarta Teoria Politica che, forse, non ha nulla di nuovo, ma piuttosto di antico e genuino.
Nella sua critica al liberalismo Dugin non può che identificarlo, come peraltro già detto, con il modello unipolare statunitense e con il suo tentativo reiterato di imporre al mondo il suo modello politico attraverso guerre sia economiche (vedasi nell’attuale America Latina socialista) che sul piano militare (vedasi i casi di ex Jugoslavia, Iraq, Libia, Siria ecc…). E la risposta della sua Quarta Teoria Politica rimane sempre il multipolarismo ed il rispetto/dialogo fra le culture e gli Stati sovrani.
Il nemico della Quarta Teoria Politica duginiana è dunque l’individualismo, la liberaldemocrazia, il consumismo, la xenofobia, lo sciovinismo, il razzismo, il capitalismo, la società dello spettacolo già denunciata dal filosofo francese situazionista Guy Debord.
La Quarta Teoria, nelle parole stesse di Dugin, è un recupero del nazionalbolscevismo che rappresenta “il socialismo senza materialismo, ateismo, modernismo e progressivismo”. E’ altresì un recupero della Tradizione spirituale gnostica ed esoterica originaria e un invito al dialogo costruttivo fra la sinistra radicale e la Nuova Destra debenostiana, oltre che con i vari movimenti Verdi ed ecologisti, superando vecchi steccati ideologici ed approdando a nuove sintesi ideali.
Una visione – quella di Aleksandr Dugin – antica, ma, forse, proprio per questo, profondamente attuale e destinata a diventare una interessante alternativa democratica allo status quo.
LA FUSIONE DI DESTRA-SINISTRA NELLA CABALA GLOBALE
Se il Nume Tutelare del Migrazionesimo – l’arma asimmmetrica utilizzata per liquidare l’etnia Italiana – e della Globalizzazione è George Soros, l’eponimo del Mercatismo più turpe e sfrenato è Jacques Attali.
Citiamo quanto scritto sull’Attali nel nostro articolo “La Cabala Sinistra”:
Abbiamo le prove che le ipostasi dell’attuale capitalismo e della Cabala Massonico-Finanziaria Globale non sono altro che le cupe vibrazioni continue di Baphomet-Lucifero-Satana.
Attali, infatti, afferma:
Jacques Attali: “Il mercato si estenderà fino a quei settori ai quali finora non aveva accesso: come la sanità, l’educazione, la giustizia, la polizia, gli affari esteri…
E nello stesso momento, in parallelo, nella misura in cui non ci sono regole di diritto, il mercato, si estenderà a dei settori oggi considerati come illegali, criminali come la prostituzione, il commercio degli organi, il commercio delle armi, il racket ecc..
E dunque avremo sempre più un mercato che dominerà, provocando una concentrazione delle ricchezze, un’ineguaglianza crescente, una priorità assoluta data dal breve termine e dalla tirannia del momento presente e del denaro.
Fino e compreso alla commercializzazione della cosa più importante: la vita, la trasformazione dell’essere umano in un oggetto mercantile. Esso diventato un clone e un robot di se stesso.
ATTALI NON E’ SOLO LO IEROFANTE DEL MERCATISMO
L’Attali oltre a propagandare il maligno Mercatismo è il Goebbels dell’immondo Poliamore.
Sentiamo la concezione del Poliamore secondo l’Attali:
Nella libertà moderna si rivendica il diritto di non scegliere. Meglio: di scegliere un congiunto nell’istante, senza che ciò pregiudichi la scelta di un altro poco dopo. Quest’attitudine si farà sempre più accentuata, e la trasparenza porterà all’affermazione del diritto ad avere molti amori, omosessuali o eterosessuali, ma più spesso dettati dalla bisessualità, inclinazione che sta velocemente aumentando (o affiorando alla luce). In analogia col networking, ci sarà il netloving : un circuito amoroso nel quale si potranno avere relazioni simultanee e trasparenti con più individui, che a loro volta avranno molti partner”.
RICORDA NIENTE?
Le parole del ministro Giannini […] spiegano esattamente il perché: il concetto di flessibilità si fonda su una mobilità che rende più difficile la creazione di una stabilità, famigliare o individuale, almeno prima dei trent’anni. In questi termini è prevedibile che la famiglia come l’abbiamo conosciuta cessi di esistere; che anche in caso di miglioramento della situazione economica italiana il cosiddetto ‘inverno demografico’ si prolunghi; e che la fascia di persone più colpita in negativo dal progresso che stiamo vivendo rischino di essere le donne. […]
Il mercato richiede la formazione di personale flessibile e un’impostazione troppo teorica del sistema italiano rischia di essere d’intralcio.
La formazione teorica è fortemente osteggiata dai corifei della Dittatura dei Mercati perché aiuta ad avere un Pensiero Libero. Un filosofo e uno storico hanno maggiori possibilità di discernere la verità dal distillato demoniaco (Fake News) della Dis-Informazione (tutti i Mainstream Media) al soldo del Liberalismo Totalitario.
L’AGGLUTINATO DESTRA-SINISTRA, SERVO FUNZIONALE DELLA GLOBALIZZAZIONE ULTRALIBERISTA
Sempre siffatta ministra afferma che «la rigidità novecentesca va abbattuta. Le persone devono potersi muovere e spostarsi a seconda di ogni evenienza umana e lavorativa».
Traduciamo dalla Neolingua dei Liberalisti Globali: i diritti sociali diventano “rigidità novecentesca” e le Costituzioni Sociali quali la Nostra vanno abbattute, come desideravano fare Renzi-Boschi per favorire gli interessi delle avide Società Transnazionali, dei Banksters internazionali e del più sfrenato Mercatismo.
IL FMI DELLA MASSONA TRIOCULARE LAGARDE CONTRO LA PROPRIETÀ IMMOBILIARE DEGLI ITALIANI
Il FMI ha sempre sostenuto che le tasse vadano spostate dal reddito agli immobili, ciò che sottace è che, in cotal guisa, si vogliono favorire la flessibilità e il nomadismo di tutti i neoservi globali.
Senza una casa a cui legarsi, con la progressiva liquidazione degli Stati fondati sulle Etnie Nazionali, il Liberalismo Totalitario può spostare i suoi servi in qualunque parte del Mondo sia necessario allocare un’unità produttiva.
Commentava così il neoliberista ed ex consigliere economico di Renzi, Filippo Taddei: «In una crisi epocale abbiamo discusso per un anno di tagliare una tassa che costava cinque miliardi e in media 250 euro a famiglia, all’estero mi guardano come un marziano quando lo racconto», spiega. Non è una novità per chi conosce le idee di Taddei. Riassunte in uno slogan che potrebbe essere il manifesto della generazione Leopolda: «Tassare ciò che è immobile per favorire ciò che è mobile».
DESTRA-SINISTRA GLOBALISTA, SPONSOR DELLA FLESSIBILITÀ
Sempre l’Attali ha affermato che lo Zeitgeist Globale si fonda sulla flessibilità e sulla mobilità; in cima alla piramde sociale abbiamo gli “Ipernomadi”, quell’1% di psicopatici che domina economicamente, pertanto politicamente, sul restante 99% di servi e semi-servi.
nel livello più basso ci sono gli Infranomadi, i Nomadi poveri: i Migranti
Al centro ci sono i Nomadi virtuali coloro i quali vivono da stanziali ma, in una posizione instabile, continuamente attaccati dal Liberalismo Totalitario che aumenta le tasse sulle proprietà immobiliari e diminuisce i salari per trasformare anche i Nomadi Virtuali in Infranomadi, prossimi schiavi della Dittatura del Capitale e del Mercato.
LA CUPA WELTANSCHAUUNG DELLA DESTRA-SINISTRA NOMADISTA
Continuiamo con la cupa Weltanschauung della Cabala Globale, di cui l’ex consigliere di Mitterand è uno dei principali cantori.
[È] il ritorno del nomadismo. Jacques Attali ne è sicuro. Negli anni a venire, le nostre vite saranno sempre più nomadi. […] Oggi punta i riflettori sull’ «erranza come caratteristica essenziale della natura umana».
«La mia tesi è che oggi assistiamo a una nuova importante diffusione del nomadismo. Di conseguenza, la breve parentesi costituita dalla condizione sedentaria sta per chiudersi. Può sembrare una forzatura, ma le cose stanno proprio così. L’ uomo esiste da centomila anni, ma è sedentario solo da settemila. […]
L’ innovazione è movimento, quindi naturalmente legata al nomadismo. Che poi è anche all’ origine del capitalismo, perché il mercato è per natura nomade. I popoli sedentari, invece, hanno inventato poche cose. L’ architettura, ad esempio, è un’ arte sedentaria, anche se in precedenza è esistita un’ architettura nomade. Ma soprattutto la grande invenzione dell’ uomo sedentario è lo Stato».
la vera novità è che un numero sempre crescente di persone, per un motivo o per l’ altro, vive una vita nomade. Ci sono, ad esempio, i nuovi nomadi ricchi, almeno una cinquantina di milioni di persone, che, per piacere o per lavoro, viaggiano dappertutto sul pianeta bardati di cellulari, carte di credito e computer portatili. All’ estremo opposto, due o tre miliardi di persone si muovono di continuo per sopravvivere. Alcuni si spostano solo di qualche chilometro, altri fanno viaggi lunghissimi, come mostrano gli immigrati che giungono in Europa da paesi lontanissimi.[…]
Da questo punto di vista, le dittature sono sempre sedentarie.
La chiusa è memorabile: «Senza dimenticare, inoltre, che la mondializzazione spinge verso nuove forme di nomadismo economico: tutto si muove, il lavoro come il capitale».
Guarda caso le stesse parole pronunciate dalla Vestale di quella Sinistra Liberista che ha scambiato l’Internazionalismo socialista con la Globalizzazione del Capitale Totalitario e della dittatura del Mercato.
Il CACOTOPICO ATTALI NEW WORLD
Ecco come il mercatista Attali immagina il nostro futuro. Tutto ruota attorno al Dio-Satana Mercato.
Intorno al 2040, il mercato, per sua natura senza frontiere, vincerà sulla democrazia, istituzionalmente circoscritta a un territorio. Gli Stati si indeboliranno; nuove tecnologie trasformeranno gli ultimi servizi ancora collettivi (la salute, l’educazione, la sicurezza e la sovranità) in nuovi oggetti di consumo, che definisco “sorveglianti”, che permetteranno di misurare e controllare la conformità alle norme: ciascuno diverrà il proprio medico, professore, controllore, poliziotto. L’autosorveglianza diverrà la forma estrema della libertà e la paura di non essere conforme alle norme ne sarà il limite. La trasparenza diverrà un obbligo: chiunque non vorrà rendere noti le sue appartenenze, i suoi costumi, il suo stato di salute e il suo livello di formazione sarà sospettato a priori. [Big Brother, 1984, in azione, ndr]
Tutti saranno leali solo con se stessi, le imprese non si riconosceranno più alcuna nazionalità, i poveri costituiranno un mercato tra gli altri, le leggi verranno sostituite con dei contratti, la giustizia con l’arbitrato, le forze di polizia con mercenari. Emergeranno nuove diversità, ci saranno spettacoli e sport per distrarre i sedentari, mentre immense masse di nomadi miserabili, gli “infranomadi”, premeranno alle frontiere, alla ricerca di qualcosa con cui sopravvivere. Compagnie di assicurazioni, divenute regolatrici del mondo, fisseranno le norme alle quali gli Stati, le imprese e i privati dovranno piegarsi. Organismi amministrativi privati veglieranno, per conto di questi assicuratori, perché queste norme vengano rispettate.
L’ULTIMA “IMPRESA” DELL’ATTALI
Il tentativo di porre ai vertici della RAI Marcello Foa e ripulirla dai propagandisti della Totalitaria Cabala Liberal-Capitalista Globale è fallito. Matteo Salvini non avrebbe mai bruciato il nome di Marcello Foa. E’ ovvio ritenere che avesse ottenuto il placet del “nonno”, il nickname con cui i leghisti chiamano Berlusconi.
Ma a bloccare tutto sarebbero intervenuti i Garanti dei Poteri Forti Internazionali: Antonio Tajani e Gianni Letta dopo l’ordine emanato proprio da Jacques Attali, uno dei fratelli di maggior peso in Three Eyes Lodge.
Ce lo rivela questo articolo di libreidee:
Berlusconi era stato consultato, da Salvini, sul nome di Foa. Peggio: l’uomo di Arcore aveva garantito a Salvini che lo stesso Foa, allievo di Montanelli e già caporedattore del “Giornale”, sarebbe stato eletto presidente della Rai con i voti forzisti e anche quelli di Fratelli d’Italia. Cos’è successo, allora? E’ arrivato un “niet” dall’estero. Da Parigi: precisamente, dall’uomo che si è presentato come “l’inventore” di Macron, ovvero il supermassone reazionario Jacques Attali, già braccio destro di Mitterrand e poi super-sponsor di Sarkozy. E a chi avrebbe telefonato, Attali, per chiedere lumi su come bloccare l’elezione di Foa? Al presidente emerito della Repubblica, Giorgio Napolitano, che secondo Gioele Magaldi milita nella stessa Ur-Lodge del francese, la “Three Eyes”. Napolitano avrebbe consigliato ad Attali di contattare Antonio Tajani, ansioso di farsi confermare alla guida del Parlamento Europeo. E Tajani sarebbe riuscito a convincere Berlusconi, facendo valere proprio il peso della “Three Eyes”, in cui figurano alcuni pesi massimi del potere mondiale di ieri e di oggi, da Kissinger a Draghi.
«E’ una riedizione dello stop imposto, a governo non ancora formato, a Paolo Savona come candidato ministro dell’economia», dichiara Carpeoro, in diretta web-streaming su YouTube, il 2 agosto, con Fabio Frabetti di “Border Nights”
Immagino che gli sbufalai e i pennivendoli dei giornaloni al soldo del Capitalismo Totalitario e della Cabala Globale abbiano urlato ustericamente alla “Fake News” e al “Gombloddo” dei Complottisti Giallo-Verdi.
E invece è tutto vero. Lo conferma l’autorevole quotidiano “laVerità” di Maurizio Belpietro. «Dopo una corsa notturna dal Cav in ospedale, Matteo Salvini era sereno. In poche ore, però, Jacques Attali, «padrino» di Emmanuel Macron, avrebbe allertato Re Giorgio. Da lui, il messaggio sarebbe arrivato ad Antonio Tajani. Il resto è lo stallo attuale».
Dopo una corsa notturna dal Cav in ospedale, Matteo Salvini era sereno. In poche ore, però, Jacques Attali, «padrino» di Emmanuel Macron, avrebbe allertato Re Giorgio. Da lui, il messaggio sarebbe arrivato ad Antonio Tajani. Il resto è lo stallo attuale. https://t.co/WdlNuf4kpK
— La Verità (@LaVeritaWeb) 7 agosto 2018
IL “FILANTROPO” JACQUES ATTALI ESPANDE IL MICROCREDITO PER FINANZIARE L’ARMA DI MIGRAZIONE DI MASSA.
Il quadro d’assieme è il seguente: Matteo Renzi fa approvare il Jobs Act, su ordine del trioculare Mario Draghi. Contemporaneamente, il governo della Ur-Sinistra chiede che tutti i Migranti “salvati in mare” giungano in Italia. È Emma Bonino che lo conferma.
La Francia – il nostro più grande nemico – fin dai tempi di Sarkozy, blocca le frontiere con l’Italia e rispedisce, spesso con violenza, tutti gli immigrati irregolari al confine con Bardonecchia.
Con la marionetta dell’Attali, Emmannuel Macron, colui che diversa stampa definisce il «gay psicopatico», il blocco è diventato ancor più rigido, e contemporaneamente il pupazzo attaliano provoca verbalmente i vertici italiani, definendoli «lebbrosi sovranisti», insulta gli Italiani che, a sua detta sarebbero «vomitevoli»; esattamente come fanno i cialtroni della Ur-Sinistra italiota al soldo della Cabala Massonico-Finanziaria Globale.
“Secondo l’#Eliseo è necessario trovare rapidamente il porto sicuro più vicino per la nave,precisando che questo non puo’ essere in #Francia, perché si trova tra Malta e l’Italia”. @EmmanuelMacron accoglie #Aquarius di @SOSMedItalia e @MSF_Sea, solo con stive vuote. https://t.co/GNtQZHffs2
— Francesca Totolo (@francescatotolo) 13 agosto 2018
È in esecuzione il piano di Soros per liquidare Sovranità Italiana e sostituire gli Italiani con i migranti. Ce l’ha svelato Wayne Madsen di “Strategic Culture”. Ma il punto di partenza sono i Trafficanti di esseri Umani. Essi agiscono impunemente, senza che nessuno li contrasti.
Le loro “sedi sociali” sono tutte nell’Africa del Centro-Nord, all’interno di quella zona che i Francesi controllano militarmente, politicamente ed economicamente (tramite il Franco CFA). Quindi la Francia non può affermare di non sapere quali siano le basi dei trafficanti di Migranti. L’unico leader che collaborava con l’Italia per bloccarli era Gheddafi e – guarda caso – egli è stato eliminato politicamente dalla coalizione cabalista Sarkozy-Clinton e liquidato fisicamente da un agente operativo francese.
Ma l’interrogativo più importante è chi presta ai Migranti i soldi per pagare gli “Scafisti”?
GLI ANTI-ITALIANI
E il cerchio si chiude: i Francesi permettono ai Commercianti di Esseri Umani di agire impunemente nei territori da essi controllati, la Microfinanza Globale di Attali finanzia i Migranti affinché possano pagare gli “scafisti”, Soros finanzia i “taxi del mare” perché li portino in Italia e obbliga la UE dell’alcolista Juncker ad implementare politiche di accoglienza in tutta Europa, la Ur-Sinistra Italiana si impegna ad «accoglierli tutti» e la Chiesa è felice, poiché anche le sue Organizzazioni benefiche partecipano al lucroso banchetto del business dell’Accoglienza.
Se George Soros è l’Imperator delle Rivoluzioni Colorate, Jacques Attali è il Princeps della Mcrofinanza Solidale con PlaNet Finance, ora divenuta Positive Planet.
Ilaria Bifarini scrive al riguardo:
È una domanda che tutti, almeno una volta, ci siamo posti: chi finanzia i costosi viaggi della morte che spingono migliaia di disperati su imbarcazioni di fortuna, tra mille peripezie e l’incognita dell’approdo?
Molti giornalisti si sono impegnati nella ricostruzione dei calvari degli emigranti per arrivare al porto di partenza, delle condizioni schiavistiche cui sono sottoposti dalla criminalità locale. Ma rimane irrisolto il tassello iniziale di queste tragiche diaspore, ossia la disponibilità di somme di denaro ragguardevoli, esorbitanti se rapportate al tenore di vita locale, per intraprendere il viaggio. Le inchieste in merito sono limitate e le nostre domande cadono nel vuoto.
Nel cercare di comprendere questo enigmatico fenomeno ci viene in aiuto uno studio condotto dalla sociologa Maryann Bylander in Cambogia tra il 2008 il 2010. Analizzando la frequenza e le modalità di emigrazione della popolazione si scopre una correlazione diretta tra espansione del microcredito e aumento dei flussi migratori verso l’estero. Stesso nesso si riscontra in un altro Stato del Terzo Mondo, il Bangladesh, paese di origine di circa un decimo dei migranti che ogni anno arrivano in Italia (oltre 10 mila nel solo 2017). E’ qui che, grazie all’appoggio di illustri sostenitori come i Clinton e Bill Gates e con il sostegno della stessa Banca mondiale, venne creata nei primi anni ’80 la Grameen Bank, istituto finanziario che concedeva denaro alle persone più indigenti, impossibilitate ad avere accesso al credito, con il fine “filantropico” di offrirgli un futuro migliore. I prestiti concessi si tramutarono in un incentivo all’emigrazione per la popolazione locale, priva degli strumenti e delle possibilità di investire le somme ricevute in modo proficuo e di poterle restituire con i dovuti interessi. In men che non si dica si è venuto a creare il business dei cosiddetti “migration loans”, un affare d’oro per organizzazioni non governative come BRAC (Bangladesh Rural Advancement Commitee), leader nel settore. […]
È la finanziarizzazione della povertà e delle vite umane, una delle tappe più sciagurate di un modello economico globale antisociale e regressivo.
MENTRE LA DESTRA-SINISTRA ITALIANA TURIFERARIA DELL’IMMIGRAZIONISMO COMBATTE L’UNICO GOVERNO CHE DOPO LUSTRI LAVORA PER IL BENE DEGLI ITALIANI…
Nel solo 2016 sono emigrati all’Estero 285.000 Italiani, quasi tutti con lauree d’eccellenza, venendo sostituiti da un pari numero di migranti che, però, risultano quasi sempre di scarsissima se non inesistente alfabetizzazione. L’Esercito industriale di riserva della bassa manovalanza.
Se la Francia è il nostro più pericoloso nemico geopolitico, il Mostro Bicefalo Destra-Sinistra Turbocapitalista è il più feroce nemico politico degli Italiani.
L’Attali ha dichiarato che «Grazie ai Migranti la UE diventerà la Prima Potenza Mondiale!»
Rimembriamo che dobbiamo temere anche chi propala la dis-informazione dell’ «abbiamo bisogno dei migranti perché ci pagheranno le pensioni in Futuro».
Replica al Boeri formiche.net:
Di quella massa di sbandati che chiedono l’elemosina – quando va bene – di fronte ad ogni esercizio commerciale, l’Italia non sa che farsene. Non sono una risorsa, ma rappresentano un costo che grava sulle tasche dei cittadini. E non pensiamo solo alle sovvenzioni, ma a quel complesso di oneri indiretti – dai vari centri in cui sono collocati, fino alle accresciute misure di sicurezza, per non parlare della logistica in mare – che pesano enormemente sulle scarse risorse nazionali, indispensabili per far fronte alle altre grandi emergenze del Paese.
Ma c’é di più. I flussi clandestini producono gli effetti più negativi proprio nei confronti degli immigrati regolari, che lavorano e producono nel nostro Paese. La tendenza a fare di ogni erba un fascio diventa inevitabile, quando la paura incide sul senso comune. Che non è un prodotto della Lega – come continuano a ripetere alcuni dirigenti del Pd – ma deriva dalla difficoltà oggettiva di regolamentare un fenomeno così complesso, come quello dell’immigrazione irregolare. La cui dimensione, nelle fragili strutture produttive italiane, determina fenomeni di entropia. In cui il caos diventa l’elemento dominante.
Ne deriva, pertanto, che il primo problema è quello di fermare sbarchi non voluti. Solo così si potrà pensare alla fase construens: organizzare flussi regolari di immigrati in sintonia con le necessità del mercato del lavoro italiano. […]
Basterebbero questi elementi per controbattere gli allarmismi di Boeri. Un andamento favorevole degli andamenti demografici è solo una precondizione ai fini del futuro equilibrio dei conti della previdenza. Se il maggior numero di residenti non si trasforma in una più elevata occupazione regolare, il teorema iniziale si rovescia nel suo contrario. In questo caso, come insegnava Alfred Sauvy, famoso demografo e sociologo francese, il costo della maggiore disoccupazione grava sul benessere collettivo, riducendo lo spazio finanziario per pagare le stesse pensioni. Ne avremo presto la dimostrazione, quando si tratterà di discutere dell’eventuale salario di cittadinanza.
Ma accanto ai problemi di natura demografica, vi sono altri elementi che interferiscono nel puzzle previdenziale. Conta, ad esempio il tasso di sviluppo, quindi la crescita della produttività, oltre agli andamenti del mercato del lavoro. Sia in valore assoluto che nella loro composizione di genere. Come ha agito finora la mancata governance dei fenomeni immigratori? L’Europa sta vivendo una situazione drammatica, fino al rischio della sua possibile implosione. La stessa borsa sta reagendo malamente, nel timore che si possa giungere ad un punto di non ritorno. Problemi immediati che dovrebbero preoccupare maggiormente il presidente dell’Inps. Che invece guarda solo lontano. Con il rischio di cadere nel burrone che si è aperto sotto i piedi degli italiani.
E VI CHIEDETE PERCHÈ IL CONGLOMERATO DESTRA-SINISTRA ABBIA SILURATO MARCELLO FOA?
Marcello Foa combatte da anni contro la manipolazione del pensiero e della comunicazione operata dai governi al soldo della Cabala Globale Liberal-Capitalista antisociale e antidemocratica.
Credevate davvero che la Destra-Sinistra eurofilista, prezzolata da Soros e Attali permettesse a Foa di arrivare alla Presidenza RAi?
E ritenevate che i pennivendoli di Stampa-Repubblica-Corsera non l’avrebbero subitaneamente inondato di montagne di fango prefabbricato dai propagandisti della CIA e dai think thank Sorosiani?
Ingenui.
© 2018 – 2019, Seyan. All rights reserved.