GRETA THUNBERG’S SPACEBALLS.
OVVEROSIA IL RISCALDAMENTO GLOBALE È UNA BUFALA O NO?
SECONDA PUNTATA
Greta Thunberg, pur essendo afflitta da mutismo selettivo, si mostra stranamente loquace quando afferma…
di essere rimasta molto colpita, fin dall’età di otto anni, dalle conseguenze del “Riscaldamento Globale” e dal fatto che nulla finora sia stato fatto per ovviare alla fine che attende l’Umanità per l’apodittico “Riscaldamento Globale”.
GRETA THUNBERG ODE LE VOCI DI DENTRO EMANATE DA GAIA?
Greta Thunberg parla in nome della Natura e Gaia, la Terra, sembrerebbe parlare attraverso Greta Thunberg.
Come non fare un parallelo tra tutto ciò che verrebbe disvelato da Greta Thunberg e le Voci di Dentro di Giovanna d’Arco?
Ma Greta Thunberg non è una profetessa, anche se tanti si stanno adoprando affinché, in siffatta guisa, essa venga percepita e venerata dalle neoplebi adoranti.
Leggiamo cosa pubblica in afferenza a Greta Thunberg il periodico radical chic RollingStone:
Greta ha una storia forte che racconta senza vergogna. A undici anni entra in depressione, smettendo di mangiare e rifugiandosi in un mutismo selettivo. I medici le diagnosticano la sindrome di Asperger, un disturbo imparentato con l’autismo che la costringe, tra l’altro, a vedere le cose in un netto dualismo binario, tutto bianco o tutto nero. La causa scatenante? Aver realizzato che la situazione climatica è un’emergenza non procrastinabile. Di fronte ad una crisi di così ampia portata, non c’è più tempo da perdere se vogliamo garantirci un futuro su un pianeta vivibile.
È un interrogativo a toglierle la fame: se il riscaldamento globale è qualcosa di riconosciuto a livello scientifico e se, allo stesso, la scienza ci ha dato tutte le indicazioni necessarie per fermarlo, perché non stiamo facendo nulla? (RollingStone)
Con tutto il rispetto che si può avere per una ragazzina, dietro cui potrebbero agitarsi i più potenti interessi economici della Storia Umana, io non credo assolutamente che per la Thunberg possa parlarsi di mente bicamerale o che Gaia abbia deciso di comunicare con un nuovo “messia”…
Sapete una cosa? Greta Thunberg non è in realtà un messaggero di Dio. Le sue parole non sono magiche. La sua giovinezza, la sua purezza o mancanza di dubbi non sono la prova che lei abbia ragione. La sua missione può essere giusta o sbagliata, ma non merita il privilegio di imporci sermoni senza alcun contraddittorio. […]
Ora, Thunberg non ha [..] ordinato di dare fuoco alle auto a benzina e alcuni potrebbero dire che è una meschinità attaccare un bambino. Ma l’adolescente ha apertamente usato la sua giovinezza per farci vergognare per aver presumibilmente ipotecato il suo futuro, e vuole che prendiamo decisioni con implicazioni economiche per miliardi di adulti (quasi tutti molto più poveri di Thunberg), vincendo fin troppo facilmente. (Igor Ogorodnev, “Io sono terrorizzato dalla ‘Crociata dei Bambini’ di Greta Thunberg – e anche voi dovreste esserlo”, rt.com)
La Giovanna d’Arco del Riscaldamento Globale non ammette assolutamente repliche. Tutto quello che deve essere fatto va fatto immediatamente, senza por tempo al tempo.
Alcune affermazioni di Greta Thunberg, tra cui quelle alla COP24 di Katowice, fanno rabbrividere e vanno attentamente valutate.
We cannot solve a crisis without treating it as a crisis.
We need to keep the fossil fuels in the ground, and we need to focus on equity. And if solutions within the system are so impossible to find, maybe we should change the system itself.
Non possiamo risolvere una crisi senza trattarla come una crisi.
Dobbiamo lasciare i combustibili fossili nella terra [senza estrarli] e dobbiamo concentrarci sull’equità. E se le soluzioni all’interno del sistema sono così impossibili da trovare, allora dovremmo cambiare il sistema stesso.
Le espressioni della Thunberg riecheggiano cupamente il tenore del messaggio dei fratelli massonici Michel Crozier, Samuel P. Huntington e Joji Watanuki, di Trilateral Commission e della Ur-Lodge contro-iniziatica Three Eyes, che, già nel lontano 1975, in “The Crisis of Democracy”, affermavano che nel mondo occidentale i problemi di governance “nascono da un eccesso di democrazia”.
«Questo report fu un punto di partenza per tutti gli studi successivi che mettono in evidenza una supposta crisi contemporanea delle democrazie da risolvere con l’introduzione di tecnocrazie». (Wikipedia)
È la stessa manipolazione del pensiero contenuta nel libello Against Democracy di Jason Brannon, secondo cui alla plebe, agli “Hobbit”, deve essere negato il diritto di voto a favore dell’epistocrazia globalista e tanatocapitalista, se c’è da prendere decisioni indigeste alla plebe, per cambiare finalmente il sistema.
O ancora dobbiamo rifarci al commento del Nobel Paul Krugman che definiva Soroi gli elitisti globalisti che provocano le crisi per divertimento, denaro e per forzare il cambiamento del sistema a seguito di uno shock economico o sociale.
Come non ricordare, infine, le dichiarazioni sulle crisi del Tecnocrate UE Mario Monti?
Seguirà presto la Terza Puntata
(Fine Seconda Puntata)
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