
GRETA THUNBERG’S SPACEBALLS.
OVVEROSIA IL RISCALDAMENTO GLOBALE È UNA BUFALA O NO?
TERZA PUNTATA
Greta Thunberg è osannata e venerata da tutti i palafrenieri del Capitalismo Totalitario.
Essi…
Vorrebbero santificarla e deificarla. Non potendolo fare, essendo il Capitalismo Totalitario la religione neognostica che venera l’immanente materia, non possono fare altro che attribuirle il Premio Nobel per la Pace.
Ovviamente il nostro intento è di gettare luce ermeneutica sull’oscuro fenomeno mediatico Greta Thunberg e, pertanto, eviteremo di citare le scimmie ammaestrate dei Mainstream Media Mondialisti, i catafratti neoliberisti, i rozzi e incolti debunkeristi al soldo di Soros, e i radical chic della Ur-Sinistra globalista che ha assorbito per osmosi, rendendoli propri, i valori deteriori della Destra più bieca, reazionaria e criminale.
Citeremo siffatta dis-informazione solo per evidenziare quanto il Capitalismo Totalitario e i suoi lacchè della Sinistra Globalista siano in antitesi all’Epistème.
Pertanto ci rifaremo alla Verità, alle Voci fuori dal coro.
Greta Thunberg è la vera “rockstar” del momento. Prime pagine di tutti i più importanti giornali del mondo, approfondimenti di ogni tipo, interviste: tutti ne parlano. La consacrazione definitiva è arrivata in queste ore, come riporta l’Ansa: l’attivista 16enne svedese promotrice delle marce dei giovani per il clima in tutta Europa è stata proposta per il premio Nobel per la pace. […]
Chi c’è dietro Greta Thunberg
A svelare il segreto del successo di Greta è stato Andreas Henriksson, noto giornalista d’inchiesta svedese. Secondo la sua ricostruzione, lo sciopero scolastico altro non era che parte di una strategia pubblicitaria più ampia per lanciare il nuovo libro della madre di Greta, la celebre cantante Malena Ernman – che nel 2009 partecipò anche all’Eurovision e vanta diverse apparizioni televisive. E il grande stratega mente di questa campagna sarebbe Ingmar Rentzhog, esperto di marketing e pubblicità, che ha sfruttato a sua volta l’immagine della ragazza per lanciare la sua start up. […]
Insomma, dietro a Greta Thunberg c’è un libro di una famosa cantante (la madre), una start up in cerca di visibilità, un abile comunicatore ed esperto di pubblicità, diverse organizzazioni che bramano di diffondere il loro messaggio. (“Tutti i dubbi su Greta Thunberg: chi l’ha resa celebre e perché”, occhidellaguerra.it)
LA COSTRUZIONE DI GRETA THUNBERG AI FINI DEL CONSENSO
«La costruzione di Greta Thunberg ai fini del consenso è un’opera in sei atti: la politica economica del complesso industriale non-profit».
Così inizia una lunga e articolata inchiesta, in sei parti, del giornalista investigativo Cory Morningstar su Greta Thunberg e gli immani poteri del Tanatocapitalismo Globalista che si agita nella sua ombra.
La prima parte è stata tradotta da vocidallestero.
“Come puoi essere così facilmente ingannato da una semplice storia? perché tu in realtà sei ingannato. Bene, tutto si riduce a una cosa fondamentale, che è l’investimento emotivo. Più si è emotivamente coinvolti in qualcosa, meno critici e obiettivi si diventa”- David JP Phillips, Consiglio di amministrazione di Non abbiamo Tempo. “La Scienza Magica dello Storytelling”
Non c’è più tempo
Questa espressione, che sta rapidamente diventando la citazione del giorno, un mantra collettivo per affrontare il disastro ambientale in corso, può essere descritta come un’ovvietà: è vero che non abbiamo tempo. Non c’è più tempo per fermare le guerre imperialiste – essendo le guerre di gran lunga il maggior contributo al cambiamento climatico e al degrado ambientale – eppure dobbiamo farlo. Naturalmente si tratta di una impresa impossibile sotto il peso schiacciante del sistema capitalistico, dell’economia di guerra degli Stati Uniti, e della spinta crescente per la quarta rivoluzione industriale fondata sull’energia rinnovabile. Quello di cui non si parla mai a proposito della cosiddetta “rivoluzione dell’energia pulita” è che la sua esistenza dipende totalmente dall’imperialismo “verde” – termine che è sinonimo di sangue. […]
Questo articolo riguarda le grandi opportunità offerte dalla tematica del clima per una crescita senza precedenti e per grandi profitti, e le misure che le nostre élite prenderanno al fine di ottenere tutto questo – compreso lo sfruttamento dei giovani.
Il complesso industriale non-profit può essere considerato l’esercito più potente del mondo. Impiegando miliardi di dipendenti tutti interconnessi, le campagne odierne, finanziate dalla oligarchia dominante, possono diventare virali nel giro di poche ore, instillando pensieri e opinioni uniformi, che gradualmente creano l’ideologia desiderata. Questa è l’arte dell’ingegneria sociale. Il conformismo e il contenuto emotivo come strumenti di manipolazione sono state e saranno sempre le armi più potenti nella cassetta degli attrezzi di Mad Men. Se 300.000 persone hanno già votato sul tema “di tendenza” del clima in meno di 48 ore – deve essere una grande idea!
DIETRO GRETA THUNBERG CI SAREBBE LA FINANZIARIZZAZIONE DELLA NATURA
Il citato studio di Cory Morningstar lo afferma chiaramente: ci sono 100.000 (centomila!) miliardi di dollari in ballo, a seguito della finanziarizzazione della Natura.
Quindi perché dovremmo prestare credibilità ai “Movimenti giovanili artificiali” come quello del 15 marzo 2019 o ai bambini dell’Epistocrazia Globalista che non hanno certo una mente bicamerale?
Solo beoti possono credere alla propaganda quando afferma, «ti portiamo il latte appena munto ad altissima conservazione», e solo beoti possono credere incondizionatamente alla propaganda dietro gli attivisti à la Greta Thunberg.
L’antropologia di Deleuze, Foucault, Guattari, declina l’uomo come flusso di desideri, sensazioni ed emozioni.
Sull’emotività umana (e connessa vulnerabilità) contavano, per manipolare il pensiero, tutti i più grandi propagandisti (e manipolatori) della Storia, da Edward Bernays a Joseph Goebbels.
Ora l’enorme ouroboros che è diventato il Capitalismo Totalitario, prima di iniziare a divorare se stesso, punta a mangiarsi la Natura, suscitando possenti e irrazionali emozioni grazie al medium Greta Thunberg (“Non abbiamo più Tempo”), poiché, come affermava rettamente Marshall McLuhan, il medium è il messaggio, indifferentemente dal fatto che il messaggio sia verìdico o meno.
Or lo so che i bufalai
al cielo eleveranno alti lai,
Giacché il Cabalista i lor forzieri
d’oro colmerà per i lor doveri.
Immagino che pennivendoli, giornalai, fake journalists. finti sbufalai, et similia, eleveranno al cielo ululati al grido di «bufale, bufale».
Peccato che proprio il principale giornalone italiano, la Repubblica li smentisca, confermando l’enormità della posta in gioco.
Elegiando l’ennesimo report della mondialista e globalista ONU, Federico Rampini, il 14/03/2019, così relaziona:
Ma «il costo di 22.000 di dollari per raggiungere gli obiettivi della conferenza di Parigi può generare benefici due volte maggiori, 54.000 miliardi di dollari».
Ciò che il Rampini omette di dire è che il costo, in termini di distruzione della nostra vita, verrà pagato da miliardi di noi, mentre i guadagni finiranno solo in tasca ai Soroi.
Siffatto è il livello di competenza dei fans di Greta Thunberg, Al Gore, Leonardo di Caprio, e di #FridayForFuture (666):
Il Messaggero è andato in piazza a Roma per fare alcune domande sul clima agli studenti in piazza. “Manifestiamo per il futuro dell’ecologia”, dice un ragazzo. Ma quando la giornalista gli chiede “cosa sono i cambiamenti climatici”, il giovane risponde così: “Non mi faccia queste domande. A causa dello spread e delle emissioni di gas serra…”. E ancora: “Il buco dell’ozono? Abbiamo danneggiato lo strato di ozono… ma perché una interrogazione scolastica? Io ho 4 e mezzo in scienze”. Sul buco dell’ozono non sono tanti gli intervistati in grado di spiegare esattamente cosa sia: “Mi prendi impreparato”, dice qualcuno; “Non mi avventuro su questo”, dice qualcun altro. E c’è chi traduce con il più classico “non ci sono più le mezze stagioni” per definire i cambiamenti climatici. (ilgiornale.it)
SECONDO DIEGO FUSARO, GRETA THUNBERG È UN’ARMA DI DISTRAZIONE DI MASSA
Secondo Diego Fusaro l’enorme risonanza mediatica concessa a Greta Thunberg e alle sue proteste di piazza da parte delle Sturmabteilungen dei Mainstream Media Mondialisti non sarebbe altro che
“espressione di forza capitalistica apotropaica rispetto ad una vera critica”, cioè, detto per intenderci – quando scendi in piazza per rivendicare salari e giustizia sociale, sei classificato come un criminale (riferimento ai gilet gialli), quando scendi in piazza per rivendicare qualcosa di assolutamente innocuo, facile da gestire e assolutamente non in contrasto con i veri giochi del capitale, ecco che hai tutte le porte mediatiche aperte e chi anche solo osa contraddirti classificato come complottista. Queste proteste quindi, secondo il giovane filosofo, non sarebbero altro che “un’arma di distrazione di massa” [il grassetto è nostro, Nota di Seyan]. (Alessio Trovato, “Il Mistero di Greta Thunberg”, sputniknews.com)
Segue la Quarta Puntata.
(Fine Terza Puntata)

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La trama si va infittendo e diventa davvero interessante,
Aspettiamo la quarta puntata!