Ci siamo illusi.
Ci speravamo tutti.
#Brexit era in vantaggio.
Come un domino, anche il Tecnonazismo UE e il baraccone straccione di incompetenti, strapagati e collaborazionisti eurocrati si sarebbe accartocciato.
E subito dopo, i partiti quisling della Cabala Massonica Mondiale, come il PSF francese, il SPD tedesco e il PD italiano sarabbero stati travolti e cassati.
Le centinaia di milioni di euro tirati fuori dalle opache merchant bank internazionali e dalle locuste finanziarie della City per finanziare il “Remain” (la permanenza nell’Eurolager, sostenuto dai massoni e dai burattini della Massoneria come Cameron e Obama) non erano sufficienti a far breccia nei cuori dei britannici e a battere i bus di Boris Johnson e Nigel Farage. La libertà e la democrazia sarebbero tornate in Europa, liberandoci dei Capitalisti Thànatos e del Totalitarismo genocida del Quarto reich merkeliano.
Gli ultimi sondaggi davano #Brexit sopra di dieci punti rispetto al Remain.
Poi accade l’imprevedibile: l’ennesimo Manchurian Candidate, esattamente nel momento più utile per sovvertire l’esito del referendum britannico indetto per stabilire se permanere o uscire dal Lager Europa, trucida selvaggiamente una deputata laburista pro-remain, Jo Cox, con tutto il mainfream propagandistico della Cabala immediatamente lanciato dall’élite a sbranare la preda #VoteLeave.
Che spottone per gli eroi del “Remain”, che film da luccicone negli occhi: l’eroina altruista che dà la vita per i principii fabiano-blairiani e per la Ue, che sublime retorica celebrata dalle borse mondiali «tristemente in rialzo» e dallo champagne versato a fiumi dai principali Bankster$ della City londinese.
Tra gli avvoltoi planati a lucrare sulla morte di Jo Cox e a cibarsi della paura dei Britanni non poteva mancare lo speculatore finanziario e cabalista massone George Soros, il quale in un editoriale pubblicato dal Guardian, ha minacciato gli elettori britannici avvertendoli che le conseguenze del Brexit saranno ben peggiori della svalutazione della sterlina da lui stesso orchestrata nel 1992.
Il burattinaio di Barack Obama diventa pazzo alla possibilità che i Britannici possano scampare all’Eurolager. Infatti, tra i tanti colpi di stato organizzati e finanziati da Soros, quello che lo riempie maggiormente d’orgoglio è il golpe neonazista in Ucraina, tanto da aver ammesso pubblicamente di essere proprio lui – assieme a CIA e Dipartimento di Stato USA – il fomentatore di questo infame crimine contro l’umanità.
Quale era la colpa del Presidente ucraino eletto democraticamente Viktor Yanukovich? Semplicemente quella di aver sospeso l’accordo di associazione con l’Unione Europea cha avrebbe de facto trasformato l’Ucraina in un protettorato del Quarto reich merkeliano, evento che ora viene attuato grazie a Poroshenko e Pravij Sektor (“Settore di Destra”, il Partito Nazista Ucraino che controlla militarmente e politicamente il Paese insieme a Svoboda, altro movimento neonazista).
Nel filmato che segue viene illustrata la “pulizia etnica” che i nazisti di Pravij Sektor stanno attuando nel Donbass con il placet di UE, NATO e Obama:
La totale comunanza d’intenti tra Nazismo, UE e il cabalista Soros è ineccepibilmente delineata da questo articolo di Maurizio Blondet:
L’europarlamento ascolta in adorante rispettoso silenzio canino, interrotto da lievi guaiti d’ammirazione e piccoli rapiti applausi d’approvazione, il miliardario George Soros.
Ora, un ingenuo dovrebbe chiedersi: a che titolo Soros parla al Parlamento europeo, su invito del parlamento stesso? In un’Europa in lutto perenne per l’Olocausto, e in insonne sorveglianza anti-fascista, il personaggio dovrebbe essere invece arrestato per crimini nazisti ed antisemitismo assassino: come ha detto lui stesso più volte, e con godimento, nel 1944 a Budapest (dopo aver cambiato il suo nome: allora era Schwartz), insieme al suo caro papà aiutò gli addetti del Terzo Reich a confiscare i beni degli ebrei ungheresi che venivano poi mandati nel lager. Senza nessun rimorso, ed anzi sostenendo che “quei dieci mesi (dell’occupazione nazista) furono il periodo più felice della mia vita”. Un ingenuo dovrebbe domandarsi come mai l’apparato ebraico di caccia ai nazisti e ai loro complici,quello che raschiando ancora il fondo del barile incrimina e arresta novantenni ucraini guardiani di un campo,o qualche centenario ex SS, si lasci sfuggire un pesce così grosso, e non esiga da lui le compensazioni e i risarcimenti che pretende dai contribuenti tedeschi: eppure il tizio è solvibile. E pende su di lui un mandato di cattura internazionale richiesto da Vladimir Putin per aver finanziato la sovversione interna in Russia.
Ma naturalmente non siamo ingenui. Al parlamento europeo, il criminale nazista Soros ha parlato non già da privato miliardario e speculatore, ma da padrone.
La perfetta tempistica dell’agguato alla Cox, di cui è stato accusato lo squilibrato Thomas Mair (che, a detta del fratello, non è «né violento né cosi politicizzato»), a distanza di pochi giorni dalla data del referendum, ricorda un altro colpo di mano della Cupola Cabalista con l’utilizzo dell’instabile di turno: l’incendio del Reichstag.
L’incendio fu il pretesto usato dagli hitleriani per bruciare ogni libertà civile e trascinare la Germania verso il Nuovo Ordine Nazista. L’omicidio Cox può portare, con la vittoria del Remain, alla liquidazione totale della democrazia in Britannia e il consolidamento UE rappresenterà la fase prodromica dell’instaurazione del luciferino Nuovo Ordine Mondiale tanto vagheggiato dagli Obama, come dai Renzi e dai Napolitano.
Alle 21:14 della sera del 27 febbraio 1933 una stazione dei pompieri di Berlino ricevette l’allarme che il Palazzo del Reichstag, sede del Parlamento tedesco, stava bruciando. L’incendio sembrò essersi originato in diversi punti, e per il momento in cui polizia e pompieri arrivarono, una grossa esplosione aveva mandato in fiamme l’aula dei deputati. Alla ricerca di indizi, la polizia trovò Marinus van der Lubbe, mezzo nudo, che si nascondeva dietro l’edificio.
Adolf Hitler e Hermann Göring arrivarono poco dopo, e quando fu loro mostrato Van der Lubbe, un noto agitatore comunista, Göring dichiarò immediatamente che il fuoco dovesse esser stato appiccato dai comunisti e fece arrestare i capi del partito. Inoltre vennero arrestati e processati i comunisti bulgari Georgi Dimitrov, Blagoj Tanev e Vasil Popov. Hitler si avvantaggiò della situazione per dichiarare lo stato di emergenza e incoraggiare il vecchio Presidente Paul von Hindenburg a firmare il Decreto dell’incendio del Reichstag, che aboliva la maggior parte dei diritti civili forniti dalla costituzione del 1919 della Repubblica di Weimar. (wikipedia)
Anche lì uno squilibrato, van der Lubbe, che viene sobillato da agenti del SicherheitsDienst di Reinhard Heydrich, spacciatisi per ferventi antinazisti, affinché incendiasse il parlamento. Lo stesso SD aveva imbottito di una quantità ingentissima di materiale piretico il Reichstag a cui venne appiccato il fuoco non appena il Van Der Lubbe penetrò nell’edificio con modiche quantità di materiale infiammabile.
Testimoni alla fine della guerra dettero testimonianza delle crasse risate di Hitler e Göring per aver così bellamente abbindolato l’opinione pubblica tedesca. Le stesse risate che si saranno fatti Bush e i suoi Neocons quando venne diffusa la versione ufficiale del crollo delle Torri Gemelle, a causa della fusione delle gigantesche travature d’acciaio e conseguente collasso della struttura, che sarebbe stato provocato dal carburante degli aerei…
Ricordiamo altri casi in cui la Cabala ha fatto ricorso a semi-infermi mentali. Ce ne parla Gioele Magaldi nel più volte citato “Massoni. Società a responsabilità illimitata” in riferimento alla guerra fratricida scoppiata tra le Ur-lodges antidemocratiche e reazionarie Three Eyes e White Eagle.
Da una parte alcuni trioculari usano il disturbato John Warnock Hinckley Jr. per tentare il 30 marzo 1981 di uccidere – ferendolo soltanto – Ronald Reagan, uomo di White Eagle.
Framassoni di White Eagle nel tentativo di rendere pan per focaccia, alle ore 17:17 del 13 maggio 1981, in piazza San Pietro, armarono la mano dello squlibrato Ali Ag˘ca contro Karol Wojtyla, (legato a Three Eyes), senza tuttavia riuscire a ucciderlo.
Quanti casus belli, quanti inside jobs abbiamo osservato senza che la gente comune se ne avvedesse, la ggente come la definisce Paolo Barnard e cioè l’individuo medio che sembra essere un corpo con alla sommità un contenitore pigramente vuoto in attesa di essere riempito dalla propaganda dell’autocrate e del demagogo massonico di turno.
Sono quelli che il Capo della Cupola Massonica Mondiale, David Rockefelleri definisce – purtroppo parzialmente a ragione – useless eaters, i mangiatori inutili che la Cabala si è posta come obiettivo di liquidare in una nuova endlosung, il più vasto genocidio di massa della Storia Umana, dove a decidere il diritto alla vita non è più la “razza” o la religione, ma il censo.
Ovviamente senza la necessità di ripristinare i Vernichtslager.ii E’ sufficiente togliere lavoro, sussidi e sanità pubblica (le sedicenti “riforme strutturali” bramate da Monti, Draghi et similia) cosicché miliardi umani toglieranno l’incomodo, senza Zyklon B e senza gli sporchi, fumiganti e maleodoranti forni crematori.
Con gli apparati fiscali di tutto il mondo usati come una sorta di polizia di regime (Staatspolizei) per tartassare e liquidare definitivamente il ceto medio.
Come non ricordare il rapimento di Aldo Moro, l’ultimo vero statista italiano, che lavorava per la “piena occupazione” e per l’accrescimento delle libertà sociali degli Italiani, destando il furore del Thee Eyes Henry Bloody Kissinger, che invece operava per la disoccupazione di massa, per il depauperamente e lo spopolamento italiani,iii obiettivi attualmente in corso di realizzazione grazie al PD nella sua declinazione renzista.
Domenico Guerzoni, segretario di Aldo Moro e la vedova di Moro dichiararono alla Commissione Moro e nei vari processi Moro che il Presidente DC era stato pubblicamente minacciato dal cabalista Kissinger, durante il viaggio di Stato in USA del 1976. Il presidente della Repubblica pro tempore Giovanni Leone cercò disperatamente di operare una riappacificazione tra i due, ma Kissinger il Sanguinario rifiutò recisamente ogni accomodamento.
Il resto è Storia. Il 16 marzo 1978, giorno della presentazione alla Camera del governo Andreotti (con l’appoggio esterno del PCI), l’eminente uomo politico italiano italiano venne rapito e la sua scorta trucidata.
Le indagini vennero portate avanti da un’apparato di polizia e intelligence i cui capi erano tutti membri della P2, la filiale italiana di Three Eyes Lodge e venne persino invitato come esperto al Comitato di Crisi Moro un uomo di Kissinger, Steve Pieczenikiv, che a più riprese fece capire che se il Presidente della Dc fosse stato rilasciato dalle BR, avrebbe creato una pesante destabilizzazione delle “istituzioni Italiane” e si doveva fare in modo tale che le BR non avessero altra scelta che liquidarlo, come in effetti avvenne.
Pieczenik rientrò in USA lo stesso giorno in cui rientrava in Italia Giorgio Napolitano (il 16 aprile 1978) dopo che Henry Kissinger lo aveva invitato – primo comunista al mondo – a tenere varie conferenze in USA, tra le altre al MIT e al CFR.v In quello stesso viaggio, il Napolitano venne affiliato a Three Eyes Lodge.vi
In un’intervista a Marco Dolcetta, il Pieczenik affermò che il suo compito era
impedire l’ascesa dei comunisti di Berlinguer al potere, ridurre la capacità degli infiltrati nei Servizi e immobilizzare la famiglia Moro nelle trattative. […]
Vidi che Moro era angosciato e stava facendo rivelazioni che potevano essere lesive per l’Alleanza Atlantica. Decisi allora che doveva prevalere la Ragione di Stato anche a scapito della sua vita. […] Sono stato io […] a decidere che il prezzo da pagare era la vita di Moro.vii
Per queste dichiarazioni il consulente americano è stato accusato dalla Procura di Roma perché:
decisivo sarebbe stato il suo ruolo nell’impedire un’iniziativa vaticana (Papa Paolo VI era amico personale di Moro, ndr) per raccogliere denaro da destinare alla liberazione del presidente Dc: “In quel momento stavamo chiudendo tutti i possibili canali attraverso cui Moro avrebbe potuto essere rilasciato. Non era per Aldo Moro in quanto uomo: la posta in gioco erano le Brigate rosse e il processo di destabilizzazione dell’Italia”.
La conferma definitiva viene da Giovanni Galloni, vicesegretario DC e vicepresidente del CSM. Galloni afferma che Moro gli rivelò:
La mia preoccupazione è questa… che io ho per certo la notizia che i servizi segreti sia americano [CIA, ndr] sia israelianio [Mossad, ndr] hanno degli inflitrati all’interno della BR… però non siamo stati avvertiti di questo, perché se fossimo stati avvertiti, probabilmente, i covi li avremmo trovati.
In questi giorni, il già citato Pieczenik – fino a poco tempo fa stretto collaboratore del Primo Sorvegliante di Three Eyes Lodge, Kissinger appunto – svela che ad organizzare l’Inside Job anzi quello che è ormai conosciuto come il Mossad Job dell’11 settembre 2001 non fu certo Osama bin Laden, ma Israele, con la collaborazione dei “neocon” dell’amministrazione Bush e dei Sauditi:
Con buona pace di tanti sedicenti e autoreferenziali debunkers che per anni hanno inquinato la verità e l’informazione pubblica mondiale.
Parleremo successivamente della creazione dei casus belli creati dalla Cabala Massonica e dai suoi burattini.
Torniamo al caso che ora ci sta più a cuore, il #Brexit.
Pessimismo traspare adesso nelle parole Paolo Barnard sulla possibilità che la Gran Bretagna si liberi dal giogo Tecnonazista di Ue e Quarto reich merkeliano:
Cazzo, che caso, mi dice una parte della mia testa, Cameron a febbraio cospira con la mega azienda di private security Serco per far partire una campagna segreta di sputtanamento di Brexit. Tutta la NOMENKLATURA dei peggiori ceffi di Bruxelles fa muro contro Brexit. I neo-nazi di Merkel-Schauble ragliano minacce di fuoco, ma tutto quello che ottengono è che i sondaggi volano sempre più verso il voto per uscire dalla UE. Poi arriva la riunione del Bilderberg in Germania, e oplà, uno dei volti più belli e umanamente puliti del ‘Rimaniamo in UE’ viene macellata a pochi giorni dal voto al grido di “Prima la Gran Bretagna!”. Oplà, eh?viii
Icastico Turi Comito su un omicidio che torna tanto comodo al “Mercato” e che noi chiamiamo Tanatocapitalismo – il capitalismo Morte, il capitalismo Satana:
[Il mercato] è, invece, una zona franca. Inattaccabile sia dalla politica che dalle manifestazioni di piazza. Dai partiti come dai sindacati. Dai media come dalle grandi personalità pubbliche. Totalmente avulsa, perfino ipocritamente, dall’empatia e invece completamente assorbita dalla “simpatia” o “antipatia” verso uomini e cose che possono favorire o danneggiare le loro attività. È una zona mostruosa, per potere e per cinismo. E fino a che questa mostruosità, cioè i “mercati”, sarà svincolata da qualunque forma di umanità e da qualunque controllo politico che ne limiti (se nel caso anche a torto) il potere e l’influenza e anzi questa “zona franca” continui ad essere essa stessa padrona della politica e dell’umanità, forse non dovremo stupirci tanto se qualcuno ammazza qualcun altro urlando “Allah Akbar” o “First Britain”.
Dovremo forse riflettere un poco di più su come sia possibile che qualcun altro faccia affari e lucri sugli assassini e sugli assassinati.ix
Ma forse, per una volta Kissinger, la Cabala Massonica ultrareazionaria, il “mercato”, le merchant bank globaliste che ingannano i propri clienti, potrebbero non esultare.
UsaToday pubblica un sondaggio svolto il giorno depo l’omicidio della Cox secondo cui i cittadini britannici non si sarebbero lasciati troppo influenzare da quanto successo.
#Brexit sarebbe ancora in vantaggio.
#Brexit è il primo passo per liquidare la massonica, antidemocratica, antisociale tecnostruttura denominata Unione Europea.
Sul Telegraph l’ultimo accorato appello del democratico Boris Johnson che combatte contro il Tecnonazismo UE a trazione tedesca, come Winston Churchill lottava disperatamente contro la germania Hitleriana:
Cosa offre il campo del “Remain”? Nulla. Nessun cambiamento, nessun miglioramento, nessuna riforma. Nulla se non la continua e desolante erosione della democrazia parlamentare nel nostro paese. Se votiamo “Remain” staremo chiusi nel sedile posteriore dell’auto, guidati da qualcuno che non parla Inglese nemmeno tanto bene, e che va in una direzione nella quale noi non vogliamo andare.
Se la Gran Bretagna vota per restare nell’UE, saremo soggetti a un sistema sempre più anti-democratico, che al momento è responsabile del 60 percento delle leggi che giungono a Westminster [il parlamento britannico, NdT] – un fenomeno che contribuisce fortemente all’attuale apatia degli elettori, alla sensazione che non possiamo più controllare il nostro destino e che il voto non cambierà nulla. […]
Siamo noi che vogliamo restituire il potere al popolo. Siamo noi che ci opponiamo a un sistema corporativista ed elitista che non ammetterà mai i propri errori. È questo il motivo per il quale crediamo nella democrazia – perché è il modo migliore che l’umanità ha trovato per correggere gli errori di chi governa. Siamo dei pazzi a gettarla via. […]
Spero voterete “Leave” e vogliate riprendere il controllo del destino di questo grande paese. Se votate “Leave” ora tutti i vostri voti futuri conteranno di più. Questa opportunità non verrà una seconda volta nella nostra vita, prego solo che non ce la perdiamo.
Incrociamo le dita. Questo referendum potrebbe trasformarsi nella Stalingrado della Cabala Nazista Mondiale e dei suoi burattini UE.
i Gran Maestro di Three Eyes Lodge, cfr. Gioele Magaldi – Laura Maragnani, “Massoni Società a responsabilità illimitata – La scoperta delle Ur-Lodges, Chiarelettere Editore.
ii I Campi di sterminio nazisti
iii Cfr. John Coleman, “Conspirators’ Hierarchy: The Story of Committee of 300”
iv Deputy assistant secretary of state di Henry Kissinger
v Organizzazione paramassonica fondata da John Davison Rockefeller, nonno di David, considerato da molti analisti l’uomo più ricco della Storia umana.
vi cfr. Gioele Magaldi – Laura Maragnani, op. cit.
vii Marco Dolcetta, Nella guerra alle BR Moro era il prezzo che dovevamo pagare, ne L’Unità del 09.05.2007
viii Paolo Barnard, “Un morto aiuterà a produrne altre decine di migliaia, goodbye Brexit?”, dal blog di Barnard del 17 giugno 2016
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