Il Grillismo Voltagabbana.
Ricordate quando il Grillismo – fino a pochi giorni fa – accusava il PD a trazione renzista di qualsiasi nefandezza?
CONTRORDINE, COMPAGNI!
Giusto per chi lo avesse già dimenticato, così duramente il Grillismo si esprimeva nei confronti del PiDismo.
Il grillino Di Maio prima del Voto: «PD impresentabile», «Partito assassino», «Qualsiasi alleanza con il PD è esclusa».
Paola Taverna definiva i Pidisti «Mafiosi e Schifosi».
Ci andava ancor più pesante Di Battista:
“Il Pd è un punto di riferimento del crimine” (5 febbraio 2018); “Il Pd è una banca, e come alcune banche gestisce in modo torbido i nostri soldi e piazza prodotti tossici come il Jobs Act e queste riforme costituzionali” (28 ottobre 2016); “Il Pd ha massacrato i lavoratori forse peggio di come lo abbia fatto la destra” (20 febbraio 2018); […] “Il Pd? Lo detestano tutti” (24 febbraio 2018); “Renzi è credibile come un mafioso” (10 maggio 2016); “Il bugiardello toscano ormai è politicamente morto, ucciso dalle sue stesse menzogne” (28 febbraio 2018);
Giudizi condivisibili, ma ora, grazie alle forzature del presidente Mattarella e al grillino sinistroide Roberto Fico, «Contrordine, compagni!»…
IL GRILLISMO TUTELA L’ELITISMO GLOBALE
Beppe Grillo lo aveva già declamato a gran voce su “Time Magazine” nel 2013: «Senza di noi, sarebbe già scoppiata in Italia la violenza nelle strade».
D’altro canto, il Grillo nel 2009 agognava diventare il Segretario del PD; Skeletron Fassino gli rispose, «si faccia un suo Partito».
E se l’è fatto. Ovviamente un surrogato del PD, fintamente anti-sistema, in realtà pro-elitario e neo-oligarchico.
Libreidee cita Paolo Barnard:
La triste realtà, premette Barnard, è che il 4 marzo «non siamo chiamati a poter decidere un’accidenti di democrazia o economia». La novità? Sarebbe la possibilità di «sbarazzarci una volta per tutte dal più micidiale partito politico dal 1948, e sono i 5 Stelle». Sbarazzarcene come? Votandoli, è la ricetta di Barnard: prima andranno al potere, e prima gli italiani capiranno, “immunizzandosi”. Secondo il giornalista, «il M5S è ormai un’epidemia di psicosi nazionale, ha la forza di penetrazione infermabile della peste in Europa del 1346. Sfonda ovunque col fideismo impazzito di milioni di farneticanti febbricitanti pazzi chiamati grillini, cioè il brand che ha stracciato in allucinata irrazionalità Scientology e il culto di Kim Jong-un in Nord Korea».
Le piattaforme politico-elettorali del Grillismo vengono cambiate come calzini bucati. Fino a ieri ferocemente anti-immigrazionista, ora il Grillismo si è convertito al Migrazionesimo Sorosita.
Infatti sono stati gli uomini del Cabalista Globale George Soros ad aver scritto il programma del Migrazionesimo cinque stelle.
Qui l’articolo di Francesco Totolo, “Così gli uomini di Soros hanno scritto il programma immigrazione del M5S”.
IL TRADIMENTO DEL GRILLISMO
La maggioranza degli elettori pentastellati vorrebbe l’accordo con la Lega, sicuramente non con il PD, partito totalmente prono ai desiderata dell’Ultracapitalismo Globale.
Tra i pentastellati l’alleanza preferita è quella con la Lega (59%) che precede di gran lunga quella con il Pd (16%) e con il centrodestra (all’8% nonostante il veto di Di Maio su Berlusconi). I leghisti appaiono divisi: il 41% auspica un accordo con M5S, mentre il 34% privilegia un’alleanza della coalizione di centrodestra con i pentastellati, ipotesi largamente preferita (65%) dagli elettori di Forza Italia tra i quali solo il 10% gradirebbe un governo con il Pd. (sondaggio di Nando Pagnoncelli)
IL GRILLISMO SOSTITUISCE IL PD COME MAGGIORDOMO DELLA DEMONIACA TROJKA (FMI-UE-BCE)
Il Fondo Monetario Internazionale di Washington [guidato dalla massona Lagarde e affiliata alla contro-iniziatica e anomica Three Eyes Lodge, ndr], con la sua nota storia di sabotaggi e saccheggi delle economie dei paesi sottomessi attraverso le sue ricette economiche deliberatamente errate, torna ad occuparsi dell’Italia raccomandando di aumentare le tasse sul risparmio, sulla casa, sui consumi per alleggerire quelle sul lavoro. E’ la medesima ricetta che il Fmi attraverso il governo Monti impose nel 2011, producendo il crollo del Pil, del mercato immobiliare e dei consumi, in particolare svalutando il patrimonio immobiliare italiano di circa il 30%, ossia di oltre 2000 miliardi di euro. Più tasse su risparmio, immobili e consumi comportano riduzione della domanda interna e fuga dei risparmi e degli investimenti verso l’estero. Ecco l’obiettivo del Fondo Monetario Internazionale. (Marco Della Luna citato da libreidee).
L’ESULTANTE FICO
Fico esultava il 26 aprile, affermando, “mandato concluso in modo positivo, dialogo M5S-Pd avviato“.
Il Movimento 5 stelle ha – evidentemente – due grossi problemi: programmi ondivaghi e politici ipovedenti per non dire incompenti,
Il Grillismo DIMAIOISTA si rende conto che il PD è in mano al cerchio magico renzista? Si rende conto che Renzi non voterebbe mai un esecutivo guidato da Di Maio?
Evidentemente, no.
Ciò che i voltagabbana del Grillismo dimenticano è che gli elettori del MoVimento odiano la Ur-Sinistra Ultracapitalista di Soros e Saviano. La maggioranza dei suoi elettori ha votato per i pentastellati convinti di avere una forza sovranista, anti-euroinomane, anti-migrazionista, anti-sorosiana, anti-massonica.
In poche parole, una forza che combattesse, fino all’ultima fibra, il PD, corifeo della Cabala Mondiale Massonico-Finanziaria di George Soros.
Così non è. E la base si incazza:
“Tu voti il #M5S per avere #menoEuropa e ti ritrovi al governo il #Pd che mette ai #5Stelle le condizioni della ‘lotta al sovranismo e una decisa spinta europeista’. A cosa è servito andare a votare?”, attacca un utente, sottolineando una delle profonde differenze tra i due partiti e evidentemente parteggiando per un’intesa con la Lega. […]
[E c’è] chi rivendica il suo netto no all’accordo del Pd perché “non possiamo essere ricattati da chi ha perso referendum ed elezioni”, aggiungendo un #megliosenzadite alla nutrita schiera di fantasiosi hashtag.
PROSPETTIVE FUTURE
Anche i più webeti e utonti che hanno votato per il Grillismo stanno cominciando a capire che possono dimenticarsi reddito di cittadinanza (o ottenerlo in versione molto annacquata), abrogazione dell’immonda riforma Fornero, abrogazione del turpe Jobs Act. Qui il report de “ilSole24ore“.
Ciò che molti non comprendono è che, se venisse accettato un accordo M5S-PD, tanti eletti uscirebbero dal Grillismo.
Io non credo che un giornalista duro e puro come Gianluigi Paragone rimarrebbe nel MoVimento 5 Stelle in caso di accordo con il PD, turiferario del Sistema Globale e dell’Ultracapitalismo neoliberista: «Sono entrato nelle istituzioni con un’idea di cambiamento e se qualcuno pensa di allearsi col M5S deve partire da ciò che ho detto in campagna elettorale».
MA ANCHE LA LEGA DEI SALVINI, SIRI, BORGHI E BAGNAI È COESA ALL’ULTRACAPITALISMO NEOLIBERISTA GLOBALE
La Flat Tax Salvinista verrà pagata dalle tasse imposte al ceto medio.
Salvini, a parole, afferma di difendere il ceto medio, in realtà propone una soluzione fiscale che favorisce l’élite della Cabala Finanzaria Globale, a’ danni del ceto medio.
E il suo guru della flat tax, il senatore Siri, ha patteggiato per bancarotta fraudolenta:
Prima della campagna elettorale Matteo Salvini, segretario della Lega, pensava per lui a un ruolo di governo, magari un ministero economico. Eppure, stando a quanto riporta L’Espresso, Armando Siri, 46 anni, eletto al Senato, ideologo della flat tax, ha patteggiato una pena per bancarotta fraudolenta. Tre anni e mezzo fa un giudice ha accolto l’accordo tra accusa e difesa per il fallimento della MediaItalia, società che avrebbe lasciato debiti per oltre 1 milione di euro. Nelle motivazioni, riporta il settimanale, i magistrati che hanno firmato la sentenza scrivono che, prima del crack, Siri e soci hanno svuotato l’azienda trasferendo il patrimonio a un’altra impresa la cui sede legale è stata poco dopo spostata nel Delaware, paradiso fiscale Usa. (ilfattoquotidiano.it)
Si veda, a tal riguardo, questo sunto della puntata di Report del 23 aprile 2018 sulla Flat Tax:
Ergo, anche il Salvinismo dimostra di essere tutt’altro che indifferente alle sirene dell’Ultracapitalismo neoliberista.
Ovvio che il Salvini tenti una sorta di captatio benevolentiæ dagli elettori ricchi ex berlusconisti. Però, eviti di presentarsi come il defensor fidei del ceto medio «spina dorsale della Nazione Italiana», che si troverebbe non solo a pagar più tasse, ma soprattutto a non poter più fruire – tra l’altro – della sanità pubblica che, grazie a siffatta flat tax, diverrebbe totalmente a pagamento…
Qui l’icastica chiosa di Maurizio Crozza sulla Flat Tax: «hanno provato a farla nell’Illinois che è per terra, è un’ecatombe», e del suo ideologo, il senatore leghista Armando Siri, «come la voce automatica dell’Iphone».
PREVISIONI SUL GRILLISMO
Vedo, Prevedo e Stravedo…
Il Grillismo è votato all’annichilimento esattamente come gli attuali palafrenieri del Capitalesimo, i PiDisti.
Alle prossime elezioni della Regione Friuli Venezia Giulia, prevedo una grande vittoria elettorale della Lega Salvinista che potrebbe arrivare vicina al 40%, la liquidazione dei Berluscones e un ulteriore mazzata per il PD.
Ma anche i Cinque Stelle pagheranno, giustamente e pesantemente, a causa del loro ennesimo salto della quaglia.
Lasciando – ahinoi – come unico esponente della Democrazia Sociale e del Sovranismo Nazionale, anti-sistema, anti-sorosiano, anti-ultracapitalista, anti-euroinomane, e anti-massonico [ma come, abbiamo visto a parole difensore del ceto medio, nei fatti – proponendo una Flat Tax totalmente pro élite], un personaggio politico quale Matteo Salvini.
Beh, se i consulenti economici e fiscali del Salvinismo sono Siri, Borghi e Bagnai, dubito che l’uscita dall’euro, tanto sbandierata, verrà mai attuata. Stesso dicasi per gli utopici minibot.
Grillini molto – troppo – ingenui. Salvinisti in perenne campagna elettorale, protesi solo a lucrare la continua crescita di consensi, senza produrre nulla di concreto, a parte il doveroso blocco otale dell’immigrazione irregolare.
Mala tempora currunt.
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