[RIEDIZIONE DEL NOSTRO ARTICOLO “LA SOCIETA’ THULE” DEL 1° GENNAIO 2008]
LA SOCIETÀ THULE – THULE GESELLSCHAFT
Il Germanenorden, fondato nel 1912, aveva come leader Philip Stauff, ma il membro più eminente era, appunto, Rudof Glauer, che era entrato a farne parte nel 1916,
“mettendosi a capo di un’ala segreta antisemita dedita a combattere l’«alleanza segreta ebraica». [sic!]
Sotto Stauff e Sebottendorff l’ordine capovolse i temi originali della teosofia: i membri credevano che alla base di tutti i mali ci fosse la ‘mescolanza razziale’ e che la Germania dovesse sforzarsi di creare una superiore razza ariana per rivendicare il predominio sul mondo”.
Inoltre, l’ordine pretendeva assurdamente di far credere che i suoi membri anziani derivassero direttamente dai ‘Capi Segreti del Tibet’, discendenti degli Atlantidei e dimoranti da ‘qualche parte sull’Himalaya’ sotto il regno del ‘Re della paura’ o ‘Re del Mondo’ (…), questo ‘re’ avrebbe avuto- e avrebbe tuttora- potere di vita e di morte su tutti gli esseri viventi della terra” (Gary Hyland, “I segreti perduti della tecnologia nazista”, Newton Compton Editori).
I MEMBRI DELLA THULE
Tra i membri della Thule figuravano: Rudolf Hess, Wilhelm Frick, Julius Streicher, Alfred Rosenberg, Hans Frank, Max Altmann, Anton Drexler, Dietrich Eckart, Gottfried Feder, Karl Harrer, Ernst Halbritter, Walter Deicke, Franz Dannehl, Walter Nauhaus, Georg Baubatz, Johannes Hering, Herman Pohl, Michael Lotter, Friedrich Krohn. Tutti personaggi che in un modo o nell’altro acquisirono successivamente una fama sinistra.
Ecco cosa riporta lo stesso Sebottendorff nel suo “Prima che Hitler venisse” (Oggero Editore):
Nauhaus propose di attribuirgli la denominazione ufficiale di Società Thule, approvata da Sebottendorff, che la giudicò misteriosamente suggestiva quanto basta, riservandosi peraltro di illustrarne tosto l’autentica finalità a chi di dovere. La consacrazione dei locali destinati ad ospitarne la sede fu celebrata il 17° giorno del mese di Ernting – (Agosto) – del 1918.
Alla cerimonia intervennero ambedue i Presidenti dell’Ordine Germanico, i quali designarono Sebottendorff a rappresentarli. conferendogli la carica di Maestro. (…) Ogni membro dell’Ordine portava come distintivo una spilla di bronzo, (…) recante entro uno scudo, una Croce Uncinata intersecata da due lance incrociate, contrassegno simbolico che era stato ripreso da una prototipo arcaico rinvenuto in Slesia, raffigurante una Croce Uncinata apposta ad una antica ascia germanica. Le sorelle affiliate all’Ordine avevano invece adottato come distintivo una semplice Croce Uncinata in oro.
Von Sebottendorff attinse a piene mani dalle teorie geopolitiche di Karl Hausofer, l’assertore del Lebensraum, dalla dottrina di Adolf Lanz von Liebenfels, e dalle speculazioni teosofiche di madame Helena Petrovna Blavatsky.
Inoltre, si rifece al Sufismo a cui era stato introdotto durante il suo soggiorno in Turchia.
SEBOTTENDORFF E IL SUFISMO
Sembra che, nell’ambito del Sufismo, Sebontendorff fosse entrato in contatto con Georges Ivanovič Gurdjieff e che i suoi riti occulti, influenzati anche dagli insegnamenti del Maestro Spirituale cercassero l’elevazione e il superamento del torpido ed ottuso stato di veglia per ottenere, tramite un duro lavoro su sè stessi, un livello superiore di consapevolezza.
A tal riguardo, Giorgio Galli nel più volte citato “Hitler e il Nazismo Magico”, «Allo scoppio della rivoluzione (Gurdjieff) si trasferisce col suo gruppo nel Caucaso settentrionale, vicino alla natìa Georgia, ma anche sede di una di quelle “colonie” indiane di cui aveva parlato Schlegel. L’avanzata dell’Armata rossa induce il gruppo a trasferirsi prima a Costantinopoli e poi in Germania. E un itinerario analogo a quello di von Sebottendorff e ci si può chiedere se i due si siano incontrati tra il 1920 e il 1922, quando il fondatore della Thule viaggia nelle sue due patrie».
Un altro notevole influsso esercitarono su Sebontendorff gli studi di madame Blavatsky sulla telepatia, che avrebbero permesso agli adepti iniziati della Thule di entrare in contatto con gli abitanti di Agarthi, i Maestri Sconosciuti possessori della mitica energia Vril, di cui anche gli eletti Ariani sarebbero tornati in possesso, trasmutandosi in Superuomini.
THULE IL SOLE RITROVATO DEGLI IPERBOREI
Infine, “il Maestro della Società Thule credeva alla verità fondamentale del Monismo. Per lui il cielo e la terra non erano in opposizione tra loro, ma appartenevano alla stessa realtà, al tempo stesso spirituale e materiale. Dio non è esterno all’uomo, ma è, in fin dei conti, il destino stesso di ogni individuo. Finalmente ardevo! In quel piccolo volumetto (“Die praxis der alten türkischen Freimaurerei” di Sebottendorff), passato del tutto inosservato, scoprivo il messaggio di Iperborea…” (Jean Mabire, “Thule – Il sole ritrovato degli Iperborei”, Edizioni L’era dell’Acquario).
Per ottenere tali risultati, gli iniziati della Thule si riunivano a volte nei boschi in vicinanza di corsi d’acqua ed ivi eseguivano i riti occulti a cui sopra abbiamo accennato.
THULE LA SOCIETÀ DI ASSASSINI
Ma, soprattutto, la Thule era conosciuta per essere una “Società di Assassini”.
E’ documentato il fatto che il gruppo teneva riunioni segrete in cui venivano processati e condannati molti innocenti. La sua attività era tutt’altro che ignota alle autorità, perché a quell’epoca molti alti funzionari di polizia erano Thulisti o simpatizzanti.
Per esempio Pohner, capo della polizia di Monaco, faceva parte della cerchia esclusiva di Eckart. Il professor Allan Bullock ha riferito la famosa risposta di Pohner quando gli venne chiesto ufficialmente se conosceva l’esistenza di bande bavaresi dedite agli assassinii politici:
“Sì, ma non ce ne sono abbastanza!”.Al corrente dei delitti, e impegnati a far di tutto per impedire che venissero risolti con l’arresto dei colpevoli, erano anche il vicecapo della polizia, Wilhelm Frick, divenuto più tardi ministro dell’Interno nel regime hitleriano, e per qualche tempo superiore diretto di Heinrich Himmler, e il ministro bavarese della Giustizia, Franz Gurtner, poi ricompensato per la collaborazione con i nazisti con la carica di ministro della Giustizia del Terzo Reich. (Trevor Ravenscroft, “Hitler e la lancia del destino”, Edizioni Mediterraneee”)
BEVOR HITLER KAM
Sebottendorff scrisse solo nel 1933 il libro Bevor Hitler kam (“Prima che Hitler venisse”, ut supra), ma, uscita la seconda edizione nel 1934, misteriosamente, esso venne completamente ritirato dalle stampe, sparendo dalla circolazione ed il suo autore arrestato per breve tempo.
Da ciò nacque la leggenda che in esso fossero contenuti i segreti ed occulti riti che permettevano il contatto con i Superiori Maestri Sconosciuti.
Niente di più falso.
Il libro in realtà è una specie di diario (a volte tedioso), scritto in terza persona, delle iniziative intraprese dall’autore per contrastare la Repubblica Sovietica Bavarese proclamata il 6 aprile 1919 dal commediografo Ernst Toller, appartenente ai Socialisti Indipendenti. Una delle prime iniziative intraprese da tale governo fu la dichiarazione di guerra alla Svizzera per alcune locomotive!
Dopo alcuni giorni di follie, il potere venne preso dal triumvirato russo composto da Eugen Leviné, Max Levien e Towia Axelrod, inviati da Lenin per la formazione della Repubblica dei Consigli in Bavaria. Il fatto che fossero tutti e tre russi ed ebrei, insieme alla decisione di sciogliere l’esercito con l’organizzazione della Rote Armee popolare, rappresentò uno schiaffo in faccia ai movimenti pangermanici e nazionalisti raggruppati attorno a Sebottendorff.
Il 30 aprile 1919, sette membri della Thule, tra cui una donna, presi in ostaggio dal governo bolscevico bavarese, vennero condannati a morte ed uccisi.
Pochi giorni dopo i Freikorps, tra cui l’Oberland, formato dall’attivissimo Sebottendorff, penetrarono in Bavieria sconfiggendo i comunisti ed abbandonandosi a feroci massacri. Leviné fu l’unico del triumvirato a pagare con la vita.
Dopo queste vittorie, Sebottendorff, apparentemente stremato, ma in realtà allontanato da false accuse di appropriazione indebita, ritornò in Turchia, perdendo progressivamente i contatti con gli altri appartenenti alla Società Thule.
ENTRA IN SCENA ADOLF HITLER
Il 12 settembre 1919, senza aver avuto niente a che fare con questi avvenimenti, Adolf Hitler aderì al DAP (Deutsche Arbeiterpartei). Egli neanche conosceva Sebottendorff, ma venne iniziato dai membri della Thule, tra cui Harrer, Drexler, Eckart e Rudolf Hess, compagno di prigionia a Landsberg e fedele scritturale del folle “Mein Kampf”.
Subito dopo il fallito putsch del 9 novembre 1923 a Monaco, Erich Friedrich Wilhelm Ludendorff, eroe della Prima Guerra Mondiale, che era stato coinvolto al tentativo di colpo di stato grazie a vane promesse, prese le distanze da Hitler.
Il 30 gennaio 1933, avendo Hinderburg, Presidente del Reich, nominato Hitler Cancelliere, Ludendorff così gli scrisse:
“Facendo Hitler cancelliere del Reich, Lei ha affidato la nostra santa patria a uno dei più grandi demagoghi di tutti i tempi. Le predico solennemente che quest’uomo maledetto porterà il nostro Reich nell’abisso, causerà alla nostra nazione sofferenze inaudite e che la maledizione del genere umano la perseguiterà nella tomba per quello che Lei ha fatto“.
Parole profetiche…
“PRIMA CHE HITLER VENISSE” DIVENTA UN LIBRO PROIBITO
Nel frattempo Hitler, sempre più agitato da forze demoniache aveva allontanato tutti i membri della Thule dal partito a parte Hess. Aveva compreso in carcere di essere stato “teleguidato” da Sebottendorff ed i suoi affiliati per i fini del Pangermanesimo.
Nel 1933 Sebottendorff, a seguito di svariate traversie, era tornato in Germania ed aveva pensato dl lucrare con la situazione creatasi a seguito dell’avvento di Hitler al Cancellierato, dando alle stampe il proprio resoconto degli avvenimenti bavaresi e confidando nella riconoscenza del Führer. Hitler invece, riteneva di avere alcuni conti in sospeso con il Maestro della Thule, conti che sarebbero stati saldati in un sol colpo.
Sembra che un altro motivo per cui Hitler avesse ordinato il sequestro del libro fosse dovuto al fatto che Sebottendorff si era (giustamente) attribuito un diritto di primogenitura della fondazione del NSDAP (Nationalsozialistische Deutsche Arbeiterpartei), avendo dato impulso alla nascita del DAP, primo nucleo del NSDAP, nonché dell’utilizzo della svastica come simbolo germanico e perfino del saluto introdotto da Hitler, Sieg Heil (Vittoria e Salvezza) che, all’interno della Thule sarebbe stato Heil und Sieg (Salvezza e Vittoria).
Già il titolo stesso del libro, Prima che Hitler venisse, rappresentava una provocazione per il Führer, lasciando ad intendere che il vero lavoro iniziatico, preparatorio ed organizzativo era stato svolto dallo stesso Sebottendorff.
Ovvio che l’egomaniaco Führer non poteva accettare la divulgazione di tali affermazioni, anche se vere.
Dopo l’arresto e la breve prigionia, Sebottendorff venne espulso dal Paese.
IL BACKGROUND DI HITLER
Alcuni storici, forse con poco approfondimento, hanno tratto da questi avvenimenti il destro per affermare che nulla ebbe il Nazismo a che fare con l’Esoterismo e l’Occultismo, rinnegando tutti gli studi eruditi effettuati al riguardo da Giorgio Galli e Marco Dolcetta, solo per citare due degli autori italiani di maggiore autorevolezza.
Spieghino, pertanto, costoro con quali modalità un ex caporale boemo oscuro e misconosciuto. una volta affiliatosi ad uno dei tanti partiti völkisch, il DAP, con appena una cinquantina di iscritti, sia divenuto l’uomo più potente di Germania prima e d’Europa dopo.
Sono visitatori provenienti da un altro piano. Il medium ne è posseduto. Liberato da questo demone, egli ripiomba nel mediocre. Così avviene che incontestabilmente alcune forze invadono Hitler, forze quasi infernali, delle quali il corpo chiamato Hitler è soltanto l’involucro provvisorio. (Hermann Rauschning , “Hitler speaks”, trad. in Italia, “Hitler mi ha detto“).
Tornando al fondatore della Thule Gesellschaft, questi, essendo ormai inviso ad Hitler, riparò nuovamente in Turchia.
Il resto della sua storia è del tutto privo di interesse. Si uccise, gettandosi dal Bosforo, l’8 maggio 1945, il giorno dopo la dichiarazione di resa della Germania.
In tal modo, senza alcuna gloria, moriva uno dei personaggi che avevano direttamente o indirettamente instradato ed iniziato Adolf Hitler alla Politica, all’Esoterismo ed alla conoscenza dei Maestri Sconosciuti.
Riedizione del nostro articolo in data 1° gennaio 2008
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Un’esposizione breve ma esaustiva corroborata dalle fonti necessarie.
Questo articolo mi era sfuggito.
Davvero interessante.
Che Adolf Hitler volesse creare una razza superiore per dominare il mondo, è un altro luogo comune messo in giro dalla propaganda post bellica. Consiglio il testo di Gianfranco Drioli, “Ahnenerbe” della Thule edizioni, un esauriente lavoro che vi farà comprendere cos’era il Nazionalsocialismo e perchè venivano fatti studi sulle razze.