Bufale, il Regimetto, lo Shelob e la Grande Censura del 2018
I partiti colpevoli dell’immiserimento italiano, pur controllando tutte le televisioni nazionali e la maggioranza assoluta della carta stampata, temono che le Bufale di regime (rectius, regimetto) non bastino più e provano a mettere la sordina a tutte le voci libere e alternative.
Icastico Marco Travaglio, in un suo recente editoriale. Egli afferma che il «nostro pericolante e tremebondo regimetto, in vista delle elezioni che potrebbero spazzarlo via dalla faccia della terra, non trova di meglio da fare che costituire un nuovo servizio di segnalazione istantanea contro le fake news».
Si chiede, «dunque che faranno le nostre forze dell’ordine? Disperderanno le fake news, o presunte tali, con gli idranti? Le calpesteranno con plotoni di carabinieri a cavallo? Caricheranno gli autori con agenti in tenuta antisommossa armati di manganello? Niente paura. Siamo in Italia, dove ogni dramma diventa melodramma e ogni tragedia si muta in farsa».
E aggiunge,
Lo dice il 10 gennaio lo stesso sito della Polizia: “ATTENZIONE!! Fake news. È tempo di campagna elettorale e, come spesso purtroppo accade, assistiamo ad un’impennata nella diffusione di fake news via internet e social network… la ben nota e poco edificante attività di creazione a tavolino, e successiva diffusione, di notizie prive di fondamento, relative a fatti o personaggi di pubblico interesse, al solo scopo di condizionare fraudolentemente l’opinione pubblica. L’ultimo esempio, in ordine di tempo, ha interessato la Presidente della Camera, Laura Boldrini” e te pareva… (Marco Travaglio, “Il Ministero della Verità”).
LA CHIUSA DI TRAVAGLIO
Infine ci sarebbero le fake news sulle fake news, tipo le balle senza prove sul mandante Putin, per nascondere le vere interferenze straniere nelle elezioni italiane: quelle degli americani e dei governi europei, ma anche della Ue (ultimo esemplare: il commissario Moscovici, lo stesso Nostradamus che nel 2016 vaticinò l’apocalisse “populista” in caso di No al referendum). Ma di questo si occuperà senz’altro la “Task force europea contro le fake news” istituita da Juncker al quarto whisky e composta da 39 “esperti”, fra cui Gianni Riotta. Quindi tranquilli, siamo in buone mani. (Marco Travaglio, “Il Ministero della Verità”)
Non è certo nuova questa Jihād contro le cosiddette Fake News, cioè contro le verità alternative che il Regimetto della Cabala Globale tenta di combattere in tutto il Mondo per imporre le sue Menzogne , le sue Bufale da Ministero della Verità Orwelliano.
Poteva mancare l’Apolide Signore del Mercato Globale, alias George Soros? Giammai.
SOROS LO SHELOB DEL NUOVO ORDINE MONDIALE
Scrive Giampaolo Rossi su “L’Anarca”, «si chiama International Fact-Checking Network (IFCN) ed è la rete di organizzazioni che ha sottoscritto i principi del Fact-Checking Code redatto dal Poynter Institute, uno dei più importanti istituti giornalistici e analisi media del mondo».
Chi è che finanzia il Poynter Institute? Ça va sans dire, George Soros!
Tra i principali finanziatori dell’Istituto c’è la indissolubile e onnipresente Open Society di George Soros; si, proprio lui, il grande manipolatore della verità mediatica, lo Shelob del Nuovo Ordine Mondiale (come abbiamo raccontato qui), il fomentatore di crisi internazionali e rivoluzioni colorate (quasi sempre di rosso sangue) finanzia l’Istituto che ha, di fatto, il controllo della veridicità delle notizie che noi pubblichiamo.
Non solo , il Poynter Institute ha ricevuto 1 milione di dollari anche dalla Craig Newmark Foundation, l’organizzazione no-profit legata al fondatore di Craiglist il portale mondiale degli annunci; fondazione da sempre legata all’universo della sinistra globalista.Newmark e Open Society sono tra l’altro, tra i finanziatori del Centre for Public Integrity, un’organizzazione con sede a Washington che gestisce il Consorzio Internazionale dei Giornalisti Investigativi (ICIJ), il network di giornalisti delle principali testate media mainstream, (da New York Times al Guardian, da Le Figaro, a El Pais, Washington Post a Repubblica) che mesi fa, costruì a tavolino lo scandalo dei Panama Papers, una delle più fasulle inchieste giornalistiche degli ultimi anni, finalizzata a colpire i nemici politici dell’Amministrazione Obama (Putin in testa).
In altre parole, coloro che finanziano manipolazioni giornalistiche nel mondo, finanzieranno lo strumento per sancire quali notizie sulla rete devono essere ritenute vere e quali false. (Giampaolo Rossi, L’Anarca)
SOROS, LO SHELOB DELLA CABALA
George Soros è il tipico rappresentante di quella Ur-Sinistra Globale che lo scrittore Tom Wolfe definisce spegiativamente i “radical-chic”.
Egli colleziona ONG, Think Tank et similia per poter imporre su tutto il globo terracqueo la vaneggiante Open Society Popperiana e il dominio assoluto dei Signori del Neofeudalesimo, i Markettari Globali.
Calzante il termine satirico di Shelob del Nuovo Ordine Mondiale attribuito a George Soros da Giampaolo Rossi:
Insomma quella di Soros sembra una vera e propria ragnatela tesa per il mondo che negli anni ha prodotto le rivoluzioni colorate che hanno sconquassato l’Europa post-sovietica (Serbia, Georgia, Ucraina e Kirghizistan), la Primavera Araba con annessa guerra in Libia e Siria che ci ha regalato l’Isis e la crisi dei migranti (voluta e favorita dallo stesso Soros). (Giampaolo Rossi, “Il vizietto di Soros, lo Shelob del Nuovo Ordine Mondiale”)
PENETRIAMO NELL’ANIMUS-LOGOS DELL’ARCHETIPO DEL GRANDE FRATELLO GLOBALE, GEORGE SOROS
Per capire chi è George Soros bisogna leggere Il Signore degli Anelli (o almeno, per i più pigri, vedere il film). L’avete presente? Bene, allora sapete di cosa sto per parlare: George Soros è come Shelob, “il malefico essere a forma di ragno” per la quale “ogni essere vivente era il suo cibo e il suo vomito era oscurità”: come lei, anche Soros dissemina gigantesche e vischiose ragnatele con le quali imprigiona le sue vittime per poi divorarle. La sua rete di movimenti e associazioni che lui è in grado di mobilitare, forte di un potere economico illimitato, sono le ragnatele di Shelob. Nessuno “può rivaleggiare con Shelob nel tormentare il mondo infelice”. (Giampaolo Rossi, “L’Anarca”, “Il vizietto di Soros, lo Shelob del Nuovo Ordine Mondiale”)
https://www.youtube.com/watch?time_continue=2&v=2digbw1Hqxg
COME SI SCONFIGGE LO SHELOB SOROS?
Ma come può essere sconfitta questa orribile creatura? innanzitutto con la luce: Shelob ama vivere nell’oscurità, la luce l’acceca. La fiala donata da Galadriel che sprigiona la luce della stella di Earendil acceca Shelob e respinge i suoi attacchi.
Fuori di metafora, la luce è la verità; la possibilità di aprire uno squarcio di informazione libera su chi è Soros e cosa realmente fa. (Giampaolo Rossi, “L’Anarca”, “Il vizietto di Soros, lo Shelob del Nuovo Ordine Mondiale”)
Lapalissiano che Blofeld-Soros e la sua Cabala Globale facciano di tutto per mestare contro la Verità e la Luce, per continuar a guatare nell’ombra più cupa e maligna.
Ergo, il Soros e i Sorositi scatenano una guerra totale contro l’informazione alternativa. Chi non si appecorona al Pensiero Unico Globale è menzognero, bufalaio e propalatore di Fake News.
Tutti i politici suoi corifei, i giornalisti prezzolati dalla Cabala, i Mainstream Media che riversano da secoli il flusso ininterrotto del Miniver (l’orwelliano Ministero della Verità) del Capitale, come una muta di cani inferociti, sono partiti con la bava alla bocca alla caccia dei pochi coraggiosi Diogene che cercano con il lanternino la verità. La luce.
Quella luce che i cupi turiferari e corrotti corifei della Cabala e del Tanatocapitalismo Globale odiano con tutta la loro essenza, vivendo ammantati dell’oscurità che avvolgono su se stessi e sull’intiera Umanità loro sottomessa.
POTEVA MANCARE LA UE?
Poteva la UE non costituire una Task Force contro le Fake News? Jamás!
Ue in campo contro le fake news. La task force, istituita per fornire consulenza alla Commissione su come contrastare la diffusione della disinformazione online, si riunirà per la prima volta il prossimo lunedì 15 gennaio alle 10:00. Si tratta di un gruppo di 39 esperti – per l’Italia sono presenti Oreste Pollicino , docente della Bocconi, e il giornalista Gianni Riotta – contribuirà all’elaborazione di una strategia dell’Ue per combattere questo fenomeno, che sarà presentata nella primavera del 2018. (corrierecomunicazioni.,it)
Parafrasando Marco Travaglio, ora che sappiamo che anche Riotta fa parte di siffatta task force, siamo tutti più tranquilli.
Se Eco definiva Ur-Fascisti gli oppositori alla sinistra radical-chic, l’ermeneutica del Riotta è più tranchant. Secondo lui, c’è un’equazione antielitisti-populisti-ignoranti.
Titolo di studio e luogo di residenza sono ormai la miglior sfera di cristallo per prevedere le scelte politiche degli elettori. Marx credeva che l’economia dominasse sulla politica, Weber studiava l’influenza di religione ed etica, McLuhan e Sartori la potenza della tv. Ma la turbolenta stagione elettorale 2016-2017, Brexit, Trump, referendum turco e il duello in Francia tra il tecnocrate Macron e la nazionalista Le Pen indicano, con un impressionante mosaico di dati, le vere tribù politiche del nostro tempo: Senza Laurea contro Laureati; Città contro Campagna.
I Laureati si raccolgono sempre intorno alle stesse bandiere, No a Brexit, per Hillary Clinton, contro le riforme costituzionali turche di Recep Tayyp Erdogan, per Emmanuel Macron. Chi ha solo un diploma, o non ha finito le scuole secondarie, si schiera dalla parte opposta, pro Brexit, Trump, Erdogan e Marine Le Pen. Come i topolini della fiaba di Esopo, gli elettori di Città e Campagna hanno opposti stili di vita. A StraCittà trionfano No Brexit, Hillary, No Erdogan, Macron; StraPaese premia Brexit, Trump, Erdogan, Le Pen. .
E vabbe’, alla collezioni degli improperi che i radical-chic ci rivolgono, aggiungiamo anche l’ignorante al nazionalista, sovranista, populista, complottista, magari razzista ergo fascista. Anzi Ur-Fascista (Umberto Eco dixit).
La categorie della neolingua orwelliana della Ur-Sinistra.
IL RIOTTA E’ MEMBRO DEL CFR
Gianni Riotta è membro del Council on Foreign Relations e ne mena vanto.
Immagino che taluno dei miei venticinque lettori affermerà con (un certo) fastidio, “e a me che ne cale?”.
Non è ultroneo ricordare che George Soros, Henry Kissinger, la famiglia Rockefeller, Bill Clinton gli eredi di Zbigniew Brzezinski, et al., ne fanno parte.
Diamo voce a Gioele Magaldi e al suo bestseller “Massoni – Società a responsabilità Illimitata”:
Cos’è, anzitutto, il Council on Foreign Relations (abbreviato: Cfr)?
Si tratta di una delle tante associazioni paramassoniche palesi o segrete (in questo caso palese) la cui tradizione deriva direttamente dalla fine del XVIII secolo.
Questo tipo di associazioni possono essere definite paramassoniche in quanto sono sempre fondate da un nucleo ristretto di liberi muratori, i quali poi coinvolgono nelle loro attività sociali anche non massoni (cosa che non potrebbero fare in loggia, dove si può accedere soltanto dopo un lungo percorso preparatorio e una iniziazione ufficiale di tipo misteriosofico) per finalità più direttamente politiche, diplomatiche, civili, culturali o economiche di quanto (ufficialmente) può concedersi di fare una singola officina liberomuratoria o una federazione di logge (comunione o obbedienza che dir si voglia), vincolate a determinati principi rituali e sapienziali che limitano l’intervento diretto nelle questioni della polis nazionale, internazionale o globale.
In un’intervista a Popoff, Magaldi ha affermato,
a proposito di Richard Nathan Haass, presidente del Council on Foreign Relations di New York, qual è il suo ruolo nel mondo della massoneria?
È massone da moltissimi anni. Attualmente, è il Maestro Venerabile della Ur-Lodge “Leviathan”, fondata nel 1910 e rifondata nel 1918, a composizione prevalentemente angloamericana, con intenzionalità liberali sia di destra che di sinistra. Tale loggia figura tra le massime promotrici dell’istituzione, nel 1920, del Riia, Royal Institute of International Affairs e, nel 1921, del Cfr, Council on Foreign Relations. Nel 1965 ebbe una decisa svolta conservatrice e neoaristocratica.
LO SHELOB GLOBALE FINANZIA ANCHE I SOFTWARE ANTI-BUFALE
E’ la quadratura del cerchio. Ora anche il software anti-bufale che immaginiamo farà squillare un’assordante sirena d’allarme nel computer del navigatore tanto incauto da essere andato alla ricerca della verità, invece di arenarsi nelle secche sicure di Stampubblica-Corsera.
Si chiama “Bullshit Detector” [Rivelatore di Stronzate, ndr] ed è un software messo a punto in Gran Bretagna dalla società Full Fact per eseguire un fact-checking istantaneo delle notizie e delle dichiarazioni pronunciate dai politici, avvalendosi di un database. Si tratta di una specie di sistema automatizzato di controllo delle news, pensato e creato per i giornalisti. […]
Paolo Attivissimo […] precisa: “Il primo ostacolo è che questo software è solo in lingua inglese. Questo programma non fa altro che analizzare le frasi dette da un politico e poi, cercando e utilizzando delle parole chiave, controlla se è stata già eseguita una indagine di verifica a riguardo da parte di un giornalista o di un esperto del settore. […]
Il programma è stato sviluppato grazie a 500mila dollari di finanziamenti, elargiti da due miliardari: l’imprenditore George Soros e il fondatore di eBay, Pierre Morad Omidyar. E sul commento di un radioascoltatore che definisce “una truffa” il software per via del contributo economico di Soros, Attivissimo osserva: “E’ un’accusa prevedibile. Proprio per questo motivo è molto importante che tutto il procedimento sia trasparente e verificabile anche da terzi. Non importa da dove arrivano i soldi, ma che il metodo utilizzato sia valido”. (ilfattoquotidiano.it)
Dopo questa esternazione dell’Attivissimo, autoreferenziale debunker, credo che siamo tutti più tranquilli. [sarcasmo, applausi in sala e risate.]
Un video sulle Bufale del Regimetto:
NON AVRAI ALTRO BUFALAIO ALL’INFUORI DI VLADIMIR PUTIN
Una delle leggi di Shelob-Soros è che le Bufale Mondiali promanano tutte dal cupo e fosco antro dell’arcistregone Putin.
Ad Octopussoros non basta controllare – direttamente e indirettamente – quasi tutti i Mainstream Media Mondiali, non basta finanziare Obama e Clinton, non basta aver provocato, con il supporto di CIA-NSA-OSF-CANVAS, tutte le rivoluzioni colorate degli ultimi 25 anni, non basta innescare speculazioni come quelle contro Italia e Gran Bretagna, non basta utilizzare l’Arma di Migrazione di Massa per destabilizzare l’Europa, ora arriva ad annunciare l’epifania di se stesso come Dio.
Non avrai altra Verità-Logos all’infuori della mia.
Eccolo il Logos all’incontrario di Shelob-Soros:
George Soros a Davos 2018: “I social network sono diventati monopoli che ostacolo la stessa innovazione da cui sono nati. Influenzano il modo in cui le persone pensano e si comportano, senza che le persone se ne possano accorgere e questo può avere gravi conseguenze per la democrazia, specialmente quando interferiscono sull’integrità delle elezioni”. […] “Facebook e i suoi fratelli hanno i giorni contati“.
Quelle rivolte a Google e Facebook da Blofeld-Soros sono minacce paramafiose, da padrino della Cabala Globale.
Infatti, leggendo tra le righe, la minaccia di Imperator Soros è chiara: «amici miei, se non fate ciò che vi ordino, i miei turiferari in Commissione Europea vi faranno chiudere i battenti in Europa e presto, non appena avrò cacciato a calci nel sedere The Donald e imposto l’ennesimo mio pupazzo, non lavorerete più».
Octopussoros punta al Social Network Globale, in cui chi “pensa altrimenti” non potrà mai più accedere. E non potrà mai più rovinare le elezioni programmate per far vincere solo i burattini di Soros, al contrario di quanto avvenuto in Brexit, USA 2016, il no degli Italiani alla Schiforma del 4 dicembre 2016.
E minaccia, Blofeld-Soros, di far chiudere tutti i social che non si appecoronano ai suoi diktat da Ur-Fascismo.
Chi pensate che abbia imposto lo Shadow Banning a Twitter?
SHELOB-SOROS È DETERIORE DEL BIG BROTHER DI ORWELL
In confronto allo Shelob, il Grande Fratello orwelliano era solo un dilettante.
La verità è che la democrazia in Occidente è in pericolo non a causa di Putin; ma a causa di un’élite tecnocratica, apolide e priva di legittimità che sta distruggendo le identità nazionali, le sovranità popolari, il modo di vita e di produzione dei popoli europei.
È in Silicon Valley che si progetta “il superamento della democrazia”, non a Mosca.
Sono i visionari della rete e del dominio della Tecnica a chiedere che la politica si faccia da parte e consegni il potere a industrie e multinazionali come nel sogno fantascientifico del Neuromante di Gibson. (Giampaolo Rossi, “L’Anarca”, “Russia e Fake News: ossessioni dell’Europa”)
Se REALMENTE credete che Soros, Gates, Page, Brin, Zuckerberg, Bezos, Buffett, Dimon, Blankfein, et al., con la loro distorta visione del valore aggiunto [cioè, io psicopatico capitalista mi frego tutto e a voi sudditi lascio l’immondizia], stiano rendendo il nostro mondo un posto migliore in cui vivere, avete REALMENTE venduto il vostro cervello all’ammasso.
Quello di George Soros, dei suoi contubernali e dei suoi accoliti è solo il Feudalesimo Totalitario e Assolutista del XXI secolo.
E’ TUTTO UN PROFLUVIO MONDIALE DI PROPOSTE DI LEGGE CONTRO LE COSIDDETTE FAKE NEWS
Lotta alle fake news, o meglio alla libertà d’opinione: il decreto legge firmato da Adele Gambaro arriva in Senato (commissioni giustizia e affari costituzionali) e riapre la polemica sulla legge-bavaglio, tra profili di incostituzionalità, correttivi legislativi parziali e grossolani, pericoli per la libertà di pensiero. Costituzionalisti, giornalisti e attivisti, scrive “Terra Nuova”, sono in rivolta contro il Ddl, che vorrebbe regolamentare la circolazione delle informazioni “non veritiere” online. «Proposito teoricamente nobile, ma occorre definire molto bene i confini per non sconfinare nella censura travestita». A proporre una interessante analisi del testo di legge è Valerio Onida, ex giudice della Corte Costituzionale. […] «Si tratta di un testo superficiale e non idoneo a normare ciò su cui si propone di intervenire, cioè la “rete”, perché va addirittura a modificare i criteri di punibilità dei reati solo perché il mezzo usato è differente», spiega Onida. […] (“Onida e Scorza: Ddl Gambaro, il bavaglio al web è illegale”, libreidee.org)
PROSEGUE ONIDA SUL DDL GAMBARO
L’articolo 2, poi, per Onida «introduce aspetti pericolosi di controllo pubblico sulle opinioni e sulle idee. Si legge infatti che la pena (reclusione non inferiore a 12 mesi e ammenda fino a 5.000 euro) è prevista anche per chi “svolge comunque un’attività tale da recare nocumento agli interessi pubblici o da fuorviare settori dell’opinione pubblica, anche attraverso campagne con l’utilizzo di piattaforme informatiche destinate alla diffusione online”. […]
Giovanni Ziccardi, docente di informatica giuridica all’università di Milano, ritiene il disegno di legge «inopportuno, pericoloso e censorio» perché «nasconde le sue reali intenzioni di controllo del dissenso». Ziccardi lo trova soprattutto impreciso, sia dal punto di vista tecnico che giuridico: «Punta a soffocare il dibattito in rete caricando di responsabilità, burocrazia e sanzioni utenti e provider. Dall’altra parte “salva”, per molti versi, i due principali vettori di odio, notizie false e disinformazione di oggi, cioè molti grandi media e politici. (“Onida e Scorza: Ddl Gambaro, il bavaglio al web è illegale”, libreidee.org)
Leggi di cotal fatta sono state già approvate in Germania e in via di approvazione in Francia. Macron: “Dobbiamo difendere la vita democratica”. Quelle di Macron sono tutte balle sesquipedali, anzi Fake News. Che difendono solo gli interessi dell’élite neofeudale globale di Shelob-Soros
E d’altro canto, sono decenni se non secoli che i grandi media di regime e la pubblicità politica e commerciale recano danni alla verità, manipolando le opinioni pubbliche nazionali. Ma nessun legislatore si è mai sognato di imporre ai Mainstream Media l’irrogazione di pene o sanzioni.
ANCHE JORGE BERGOGLIO CHIEDE NORMATIVE GLOBALI CONTRO LE COSIDDETTE BUFALE
Contro le fake news, per Papa Bergoglio «sono lodevoli le iniziative istituzionali e giuridiche impegnate nel definire normative volte ad arginare il fenomeno, come anche quelle, intraprese dalle tech e media company, atte a definire nuovi criteri per la verifica delle identità personali che si nascondono dietro ai milioni di profili digitali». Lo ha scritto papa Francesco nel suo messaggio per la Giornata delle Comunicazioni sociali, dedicato al tema delle “fake news”. E ha aggiunto: «Nessuno di noi può esonerarsi dalla responsabilità di contrastare queste falsità». (corriere.it)
I QUISLING POLITICI DI SHELOB-SOROS HANNO SOLO PAURA CHE IL POPOLO-GREGGE SI SVEGLI
Sia i media mainstream, sia i politici che oggi chiedono misure per la censura del web hanno negli anni divulgato, e continuano a farlo, innumerevoli panzane, menzogne deliberate o fake news (si pensi per esempio alle famigerate armi di distruzione di massa iraquene poi rivelatesi inesistenti) ricorrendo quindi a sofisticate forme di manipolazione per dirigere il consenso dell’opinione pubblica. Invece il neo Tribunale dell’Inquisizione si focalizza soltanto sui contenuti della rete, additando anche gli argomenti scomodi come bufale.
Secondo i novelli inquisitori, infatti, fenomeni politici e sociali come Brexit, l’elezione di Trump, la vittoria del NO alla modifica costituzionale in Italia, ecc. sarebbero in realtà il frutto “scellerato” della diffusione delle bufale on line (se non addirittura dovute all’intervento dei famigerati hacker russi). Per tutelare la “propaganda”, introdurre in modo sempre più strisciante lo psicoreato e censurare l’opinione pubblica, in Occidente si stanno quindi introducendo leggi o apparati volti a stanare le bufale e a oscurarle, con il rischio (o forse dovremmo dire con l’intento deliberato) di censurare il web e in particolare l’informazione alternativa.
Anche Facebook, Google e Twitter sono dovuti correre ai ripari per poter sottostare al volere dell’establishment. Durante le presidenziali francesi, per esempio, Facebook ha oscurato 30 mila profili accusati di diffondere fake news o fare spam, suscitando non poche polemiche. Sempre in Francia, nella conferenza stampa di inizio anno, Macron ha annunciato un progetto di legge per combattere le fake news e rafforzare il controllo dei contenuti su internet in periodo elettorale. (Enrica Perucchietti, interessenazionale.it)
LA LIBERTÀ DI OPINIONE DEGLI ITALIANI VIENE REPRESSA AL PENSIERO UNICO DI GEORGE SOROS E DELLA CABALA GLOBALE
Nemmeno l’Italia sfugge a queste misure draconiane: da noi il ministero dell’Interno ha attivato un nuovo servizio a disposizione degli utenti per segnalare fake news, che è stato presentato a Roma alla presenza del ministro dell’Interno Marco Minniti, il capo della Polizia Franco Gabrielli e il direttore del servizio di Polizia postale, Nunzia Ciardi. Una volta ricevute le segnalazioni, un team dedicato del Cnaipic le verificherà attentamente attraverso l’impiego di tecniche e software specifici e, in caso di accertata infondatezza, pubblicherà una smentita. In che modo si deciderà quali contenuti sono veri e quali falsi? Fino a che punto si spingerà questo sistema? (Enrica Perucchietti, interessenazionale.it)
Non dobbiamo dimenticare che, purtroppo, come aveva autorevolmente affermato Piero Gobetti,
Il Fascismo [rectius, il Mussolinismo] ha avuto almeno questo merito: di offrire la sintesi, spinta alle ultime interferenze, delle storiche malattie italiane: retorica, cortigianeria, demogogismo, trasformismo. (“La rivoluzione liberale. Saggio sulla lotta politica in Italia”)
Gobetti, infatti precisava che,
il Mussolinismo è […] un risultato assai più grave del Fascismo stesso perché ha confermato nel popolo l’abito cortigiano, lo scarso senso della propria responsabilità, il vezzo di attendere dal duce, dal domatore, dal deus ex machina la propria salvezza.
Purtroppo la maggioranza degli Italiani non è cambiata: cortigiani per antonomasia, malati di familismo amorale (Cfr. E. C. Banfield); si trasformano rapidamente nei maggiordomi del Potente pro tempore, in cambio di prebende, privilegi e pensioni d’oro.
Se cambiamo il termine Mussolinismo con Berlusconismo o Renzismo (e non perché questi ultimi due movimenti siano riedizioni del fascismo, tutt’altro), il risultato non tramuta affatto.
IL TOTALITARISMO DEL CAPITALE GLOBALE HA PAURA DELLA VERITÀ
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Grande. Sei solo un Grande.
Solo uno come te ha gli attributi per svelare al mondo chi è George Soros.