
La solidarietà di Letta
Con quale coraggio Enrico Letta, segretario del PD, conciona di “solidarietà”? La “Solidarietà di Letta”.
LA SOLIDARIETÀ DI LETTA PARTE DA UN TWEET CONTRO LA MELONI
https://twitter.com/EnricoLetta/status/1553771893978796032
In primis va rilevato che i giovani sono stati coartati a rimanere nelle proprie case, a causa anche di un Ministro del MUIR quasi altrettanto miope quanto quello della Salute, Roberto Speranza (ma non credo affatto che per lo Speranza si tratti di mera miopia)…
…comunque, il messaggio elettorale che viene veicolato è che il PD sarebbe il partito della solidarietà, votato dai “progressisti” solidali.
Ritengo che quelli del PD, difensori della Cabala Mondiale dei Soroi e del Padronato Ultraliberista neoschiavista, dovrebbero sciacquarsi a lungo la bocca prima di parlare di solidarietà.
LA SOLIDARIETÀ DEI RADICAL CHIC DEL PD
Uno dei campi maggiormente battuti dai pidini è quello dell’accoglienza e della solidarietà che tutti noi Italiani dovremmo mostrare nei confronti degli “sfortunati” immigrati irregolari, anzi dei “profughi”, come li chiamano loro, anche se non si tratta affatto di fuggitivi da guerre o di perseguitati politici.
La retorica degli accoglizionisti antirazzisti è ormai trita e ritrita: gli immigrati aumentano le nascite in caduta libera, sarebbero “risorse preziose”, per non parlare della supercazzola “ci pagheranno le pensioni del futuro”. BLA BLA BLA.
Ovviamente chi si oppone all’accoglienza è un fascista…
Il pensiero dominante e conservatore vuole che il Mediterraneo sia un’autostrada, ma a naso e “a pancia” troppa gente teme per se stessa, per la propria casa, per il proprio lavoro. Le furie antirazziste relegano però gli Alika nelle periferie e nel degrado di quartieri che già stentavano a sopravvivere. Non se li portano sotto casa, non finanziano di persona il loro inserimento sociale. Anzi, più abbassano il muro delle frontiere nazionali, più alzano quello della proprietà privata e dei diritti acquisiti a discapito di un popolo destinato a dover condurre la sua lotta di classe non con loro, ma con i miserabili della terra. Le furie conservatrici pretendono diritti politici per i figli di Alika, ma mai investirebbero un solo centesimo per consentire loro di insidiare anche i propri benefici. Insomma, siamo il solito carcere falso e retrivo. (Giuseppe Di Maio)
Questa citazione è iconica dell’ipocrisia dei radical chic col Rolex e dei ricchi proprietari di immobili nelle ZTL che votano PD: gli immigrati non li vogliono sotto casa, non li vogliono a Capalbio, ai Parioli, al Bosco Verticale o al Centro Direzionale di Milano.
Una volta che si sono lavati la coscienza, avendoli fatti entrare in Italia, i “solidali” progressisti PD si disinteressano del fatto che questa crescente marea umana venga scaricata nei quartieri degradati, aumentandone il degrado.
Il velo di Maya che nascondeva l’ipocrisia dei pidini e dei “progressisti” loro fiancheggiatori è stato sollevato da un articolo de “Il Tempo”, “Un profugo a casa mia? Mai”:
Ci siamo finti volontari di una Ong (organizzazione non governativa), la «International Open Blue Sea» che tradotto dall’Inglese significa «Mare aperto». E abbiamo sondato la reale disponibilità di intellettuali, scrittori, politici, personaggi famosi dello showbiz e della tv a fare quel passo in avanti che i firmatari di questi appelli chiedono agli italiani di compiere: accogliere gli immigrati. Badate bene: non abbiamo chiesto di aprire la casa a una famiglia intera di migranti bensì, per qualche tempo, ad uno solo di loro in difficoltà. […]
La domanda è stata la stessa per tutti: «Ma lei, sarebbe disposto ad ospitare a casa sua uno degli immigrati sbarcati in Italia di cui ci occupiamo per un periodo limitato?». Le risposte, però, sono state sorprendenti e per il 90% negative. Tra gli intellettuali, i politici e gli uomini dello spettacolo interpellati che ci hanno risposto solo in quattro detto «sì», spiegando di essere disposti ad accogliere un immigrato. Tutti gli altri hanno preso tempo o accampato scuse di vario genere o declinato subito l’invito. C’è chi lo ha fatto in maniera gentile, chi meno.
Per il resto, abbiamo incassato una sfilza di «no» da quelli che Salvini ha definito «i multimilionari radical chic», di risposte vaghe e di arrampicamenti sugli specchi più o meno imbarazzanti. Gad Lerner non ci ha risposto dando la colpa al treno, dicendo di non sentire bene anche se i problemi alla conversazione si sono manifestati soltanto nel momento in cui avrebbe dovuto risponderci con un «sì» o un «no». Linus di Radio Deejay figura tra i firmatari dell’appello di Rolling Stone contro la politica di Salvini sui migranti, eppure dopo aver ascoltato con attenzione la nostra proposta di mandargli a casa un immigrato per qualche mese, ha preferito attaccarci il telefono in faccia per poi non risponderci più. […]
Il deputato del Pd, Emanuele Fiano ha declinato la nostra richiesta solidale spiegandoci di non potere per motivi logistici. Restando nell’area Pd, anche Esterino Montino nega la disponibilità chiarendo di avere una casa piccola. […] Altro deputato del Pd ed altro diniego: neanche Giuseppe Fioroni si dice disposto ad ospitare un immigrato. L’ex ministro del Lavoro, Cesare Damiano racconta di avere una casa relativamente piccola e che negli spazi liberi ci sono i suoi scatoloni per cui lo spazio per l’immigrato non c’è. […]
Riportiamo alcuni dei tantissimi nomi contattati illusi che, dopo aver letto del nostro giochetto sotto l’ombrellone, qualcuno si faccia avanti comunque. Ecco chi sono, in rigoroso ordine di chiamata. Si tratta dell’attore Claudio Amendola, del conduttore «mondiale» di Balalaika Nicola Savino, dell’ex vicedirettore de L’Espresso (oggi parlamentare Pd) Tommaso Cerno, l’attore Luigi Locascio, l’ex ministro della Salute, Beatrice Lorenzin e tanti, tanti, tantissimi altri.
Siffatta è la “solidarietà” manifestata da quelli del PD.
Si arrampicano sugli specchi, i radical chic e i finti progressisti che rifiutano di ospitare anche un solo immigrato in casa propria. Ma siffatti radical chic col Rolex pretendono che i migranti irregolari vengano ospitati nelle nostre città e nei nostri quartieri.
E pensare che persino la DEM Vice Presidente USA Kamala Harris ha intimato ai clandestini: «Non venite da noi, sarete respinti».
A quanto pare, il muro di Trump piace infinitamente agli ipocriti Democrats USA. Purtroppo noi non possiamo erigere muri contro quella che è, de facto, una vera e propria invasione.
Non li ospito a casa mia perché pago le tasse. Tasse che servono a pagare persone e strutture dedicate all’accoglienza dei migranti. Non li ospito a casa mia perché rispetto il patto sociale: io onoro i miei doveri. In cambio, pretendo che lo Stato si occupi di quel che gli compete: istruzione, sanità, sicurezza, infrastrutture… (rollingstone.it)
Di quale istruzione o sanità concionano, siffatti?
Dal primo macellaio sociale Mario Monti, il PD (a parte il breve interludio del Conte I) è sempre stato al governo. Ergo, il PD ha tagliato la Sanità Pubblica per 37 miliardi di euro!
«La drastica riduzione dei posti letto e del personale medico e infermieristico ha un responsabile ben preciso: le politiche di austerity degli ultimi dieci anni. A rivelarlo è uno studio della Fondazione Gimbe che ha calcolato in 37 miliardi di euro i tagli effettuati dal governo Monti in poi». (ilgiornale.it)
A questi 37 miliardi dovremo aggiungere altri 6 miliardi di tagli alla sanità nei prossimi due anni. Lo ha deciso l’Olimpico Mario Draghi, tanto amato dall’ipocrita popolo PD. Quel popolo PD che vive alla grande sfruttando i lavoratori e i ceti poveri Italiani, succhiando vampirescamente le loro risorse e le loro vite!
Il governo Draghi è pronto ad indebolire ulteriormente la sanità con quasi 6 miliardi di tagli: è quanto emerge dalla Nadef, la Nota di Aggiornamento del Def (Documento di Economia e Finanza) che è stata recentemente approvata dal Parlamento con una risoluzione di maggioranza. In tal senso, se da un lato il documento della maggioranza prevede che il Governo si impegni a consolidare la crescita del Pil e ad utilizzare le risorse di bilancio anche per la sanità, dall’altro leggendo la Nadef si nota che in questi anni (tra il 2022 ed il 2023) si andrà a danneggiare ulteriormente il sistema sanitario con una diminuzione della spesa prevista per quest’ultimo. (lindipendente,online)
Tale è la solidarietà di Letta e del suo PD: altra macelleria nei confronti di welfare e sanità.
Invece aumentano gli stanziamenti per l’accoglienza (e i contributi relativi per le Coop rosse o bianche che hanno fatto dell’ospitalità il loro business) e per le armi da inviare alle Milizie Naziste del guitto Zelensky.
Ricordo che il Movimento 5 Stelle parlava espressamente di taxi del mare per le ONG che andavano a prelevare i migranti irregolari in attesa sui gommoni, al fine di depositarli in Italia.
Oggi i “taxi del mare” vengono rispolverati dalla triade della disinformazione, Corriere-laStampa-Repubblica, e Marco Travaglio non perde l’occasione per rampognarli a colpi di sagacia, perché dietro l’invasione dei migranti ci sarebbe adesso, a detta di siffatti bufalai, Putin, l’arcinemico di DEMentor Biden, dell’eroe nelle fogne di Kiev, della baronessa furfantessa Leyen, e del “Sublime Italiano” Mario Antonietta.
Ha stato Putin/1. “L’arma dei migranti sul voto. I barconi spinti in Italia dai mercenari russi della Wagner” (Repubblica, 29.7). “Dalla caduta di Draghi raddoppiati gli sbarchi di migranti dalla Libia. Mosca coinvolta. Zanda (Pd): ‘Le pressioni russe sono davanti ai nostri occhi’” (Repubblica, 30.7). Quindi l’immigrazione non è un fenomeno spontaneo? Quindi i “taxi del mare” esistevano veramente? […]
Avrà stato Putin/2. “Quanto vale l’Italia per Putin. Per il Cremlino le elezioni del 25 settembre possono rappresentare uno spartiacque” (Maurizio Molinari, Repubblica, 31.7). E quanto vale Sambuca per Biden?
COSA SA LETTA DELLO STATO DI DIRITTO E DELLA LIBERTÀ?
Da ascoltare gli agghiaccianti arzigogoli di Enrico Letta, «il vaccino è Libertà!». Ergo, il Green Pass sarebbe lo Zenit della “Libertà”!
Come Agamben e la Commissione Dubbio e Precauzione hanno dimostrato apoditticamente, il “Sublime” Draghi e “Mao Zedong” Speranza, approfittando del pretesto emergenza Covid, hanno sospeso le Libertà Costituzionali, trasformandole in mere Autorizzazioni soggette a condizionalità, al possesso del “papiere”, il Fascistico Green Pass.
A similitudine di quanto avvenne nella Germania hitleriana nel 1933, si è creato in Italia un Doppelstaat, uno Stato Duale, in cui il Normenstaat, lo Stato di Diritto e Costituzionale, è stato sospeso in favore di un Maßnahmenstaat, uno Stato di mero Arbitrio in cui le Decisioni vengono prese da Poteri Esterni alla Democrazia e al Dibattito Parlamentare. D’altro canto, sappiamo benissimo che il “Salvatore di Città della Pieve” è il referente del Washington Consensus, degli Oligarchi americani, dell’Impero del Male e del Caos USA, della NATO.
“Se lo Stato, invece di dare disciplina normativa ad un fenomeno, interviene grazie all’emergenza, sul quel fenomeno ogni 15 giorni o ogni mese, quel fenomeno non risponde più ad un principio di legalità, poiché il principio di legalità consiste nel fatto che lo Stato dà la legge e i cittadini confidano su quella legge e sulla sua stabilità”. Viene cioè meno quella che si chiama certezza del diritto, che è la condizione perché i cittadini possano organizzare la propria vita in modo certo. “Se lo Stato, viceversa, altera la normativa in ogni momento, e soprattutto dà l’idea, o addirittura afferma, che quel fenomeno può esser oggetto sempre di nuovi interventi e/o modificazioni, a quel punto quel fenomeno non può più dirsi regolato dalla legge, perché di fatto è invece rimesso alla libertà del potere pubblico, che si attribuisce il diritto di cambiare le regole in ogni momento”.
Questa cancellazione della certezza del diritto è il primo fatto che vorrei sottoporre alla vostra attenzione, perché esso implica una mutazione radicale non solo del nostro rapporto con l’ordine giuridico, ma nel nostro stesso modo di vivere. perché si tratta di vivere in uno stato di illegalità normalizzata.
Il secondo punto, connesso col precedente, riguarda la sovranità. Voi sapete che, la sovranità è definita dalla decisione sull’eccezione. Secondo la celebre definizione di Carl Schmitt, sovrano è colui che ha il potere di decidere lo stato di eccezione. Stato di eccezione e stato normale non possono coincidere e il sovrano, che si tiene insieme fuori e dentro l’ordine giuridico, garantisce con la sua decisione, necessariamente puntuale, la loro possibile convivenza. Ma quando l’eccezione diventa la regola, il sovrano e la decisione perdono il loro luogo e il semplice esercizio del potere occupa il posto che esse hanno lasciato vuoto. Se la legittimità del sovrano si fondava sulla decisione sull’eccezione, il sovrano agisce ora senza alcuna legittimità. (Giorgio Agamben)

Forse, sarebbe opportuno che, prima di disquisire di concetti che ineriscono le sfere celesti, il Letta imparasse cos’è la Solidarietà e, soprattutto, cos’è la Democrazia. Parlo della Vera Democrazia.
Perché a me, i sedicenti “Democratici” del PD, sembrano davvero tanto, troppo simili a quelli che loro definiscono i Fascisti o, più gentilmente i Post-Fascisti: i Meloniani di Fratelli d’Italia.
Come nella Settimana Enigmistica, notate le differenze minime tra loro?
IO, NO.


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Be’ tanto Letta ha chiuso.
Ritornerà in Francia dove l’accoglieranno a braccia aperte.