IL NARCISISTA BERGOGLIO
E IL FALÒ DELLA CIVILTÀ CRISTIANA IN EUROPA.
Narcisista Bergoglio. E’ Bergoglio un narcisista? Eppure tanto umile e modesto egli appare…
L’AMORE CHE “L’UMILE” BERGOGLIO PROFESSA VERSO RATZINGER
La decisione di Joseph Ratzinger di rimanere nell’inusuale veste di “Papa Emerito” irrita non poco il Bergoglio e, ancor di più lo irritano le esternazioni pubbliche pubbliche e gli scritti del tedesco, in particolare il recentissimo manifesto su Chiesa e pedofilia.
Da tempo Bergoglio consiglia Ratzinger di farsi completamente da parte.
Ecco l’acrimonia con cui il gesuita si rivolge al Papa Emerito nel suo Italiano stentato, senza chiamarlo direttamente in causa, ma invitandolo perentoriamente a «imparare a congedarsi»:
BERGOGLIO IL NARCISISTA
Non è certo per modestia e umiltà che il Bergoglio si è rifiutato di risiedere in Vaticano, rimanendo a Santa Martia. Ivi, infatti, tutto ciò che dice e fa viene amplificato da giornalisti e televisioni, mentre all’interno delle Mure Leonine, egli sarebbe stato un prigioniero dorato, soggetto al rigido protocollo vaticano.
Chiosa Massimo Fini,
Bergoglio che Papa è?
“Direi il più politico che possa esserci. Lui fa politica. E spesso sorvola sui valori alti, quelli dello spirito, raramente lo sentiamo parlare di Dio nelle sue omelie o discorsi. Penso che il tanto deprecato Monsignor Lefebvre avesse ragione a suo tempo. Probabilmente, anzi certamente sbagliò nella sua forma di non obbedienza, ma nel merito aveva ragione ei fatti lo dimostrano. Oggi la Chiesa cattolica è in preda a quel fermento ecumenico che non capisco e neppure giustifico, non porta a nessuna parte, è una sorta di globalizzazione ecclesiale. Nel nome del modernismo, dopo il Vaticano II la stessa liturgia della Chiesa è cambiata in peggio, secondo uno stile mondano e la liturgia antica bisogna riconoscere che parlava molto più di Dio, era dono, mistero, senso del sacro, tutto quello che la liturgia dovebbe fare e dare”.
Torniamo a Bergoglio che cosa dice?
“Villaggio ha detto che è un baciabambini. Mi fa piacere che Vilaggio dica questo, che condivido. Bergoglio mi fa persino irritare. Poi quella esibizione di modestia è il proprio il contrario della stessa, siamo nel narcisismo e nella esibizione”. (Bruno Volpe, “Massimo Fini: «papa Francesco è un narcista»”)
UN’ALTRO APPORTO SUL BERGOGLIO NARCISISTA
Un’altra notazione la lasciamo a Maurizio Blondet.
Bergoglio, riportano fonti certe e filo-bergogliane, ha scritto questa “professione di fede” poco prima di essere ordinato sacerdote. Le sottolineature sono mie:
Credo
Voglio credere in Dio Padre, che mi ama come un figlio, e in Gesù, il Signore, che ha infuso il suo Spinto nella mia vita per farmi sorridere e portarmi così nel regno della vita eterna.
Credo nella mia storia, permeata dallo sguardo benevolo di Dio, che nel primo giorno di primavera, il 21 settembre, mi è venuto incontro e mi ha invitato a seguirlo.
Credo nel mio dolore, infecondo per colpa dell’egoismo, in cui mi rifugio.
Credo nella meschinità della mia anima, che vuole prendere senza mai dare … senza mai dare.
Credo che gli altri sono buoni, e che devo amarli senza timore, e senza mai tradirli per cercare una sicurezza per me.
Credo nella vita religiosa.
Credo che voglio amare molto.
Credo nella morte quotidiana, ardente, alla quale sfuggo ma che mi sorride invitandomi ad accettarla.
Credo nella pazienza di Dio, accogliente, dolce come una notte estiva.
Credo che papà sia in cielo accanto al Signore.
Credo che anche padre Duarte, mio confessore, sia in cielo, a intercedere per il mio sacerdozio.
Credo in Maria, mia madre, che mi ama e non mi lascerà mai solo. E attendo la sorpresa di ogni giorno in cui si manifesterà l’amore, la forza, il tradimento e il peccato, che mi accompagneranno fino all’incontro definitivo con quel viso, meraviglioso che non so come sia, che sfuggo in continuazione, ma che voglio conoscere e amare. Amen.Papa Francesco. […]
fino a che punto l’adulazione unita al modernismo ideologico rendono così ciechi, da non vedere in questo credo un referto clinico? Ormai lui stesso ha raccontato di essersi sottoposto a psicanalisi: per sei mesi, quando aveva 42 anni. Evidentemente dopo la sua gestione disastrosa del provincialato gesuita, conclusasi con la fuoriuscita di un centinaio di sacerdoti e forse ammanchi monetari (ne parlerò più avanti); un “successo” dopo il quale Bergoglio fu mandato “in esilio” dai suoi superiori come individuo pericoloso, inseguito dalle voci secondo cui “era pazzo, malato”. […]
Il tema è spinoso. “Disturbo di personalità” è ciò che in termini meno politicamente corretti, si chiama “malattia mentale”: non qualche difetto di carattere, ma una deformazione assiale della persona in tutte le sue capacità, cognitive, affettive, interpersonali. “Narcisistica” è (cito il Manuale Diagnostico Statistico, DSM 5) la deformazione della personalità caratterizzata essenzialmente da
- Idea grandiosa di sé (minata nel paziente da intimi sentimenti di inferiorità, vulnerabilità che portano a paura del confronto e ipersensibilità alla critica.)
- Costante bisogno di ammirazione (che spinge a gesti opportunistici per strappare l’applauso.)
- Sfrutta i rapporti interpersonali (cioè approfitta delle altre persone per i propri scopi).
- Mancanza di empatia soprattutto: ossia incapacità di “mettersi nei panni degli altri”, di riconoscere e rispettare i sentimenti e le necessità del prossimo; non desidera identificarsi nei loro desideri. Il narcisista è “manipolatore”, approfitta senza scrupoli degli altri per raggiungere i suoi scopi, lo calpesta e non ne prova rimorso. Prova spesso invidia, ed è convinto che gli altri abbiano invidia di lui.
- Crede di essere “speciale”‘e unico e di poter essere capito solo da, o di dover frequentare, altre persone (o istituzioni) speciali o di classe sociale elevata. (maurizioblondet.it)
BERGOGLIO, DA NARCISISTA, CHIEDE SEMPRE L’AMMIRAZIONE E IL SOSTEGNO DELLA UR-SINISTRA RADICAL CHIC SULL’IMMIGRAZIONISMO E RIFIUTA LA VERITA
Il vescovo Africano Robert Sarah lo afferma chiaramente: “E’ assurdo accogliere tutti”.
il nuovo libro del card. Robert Sarah provocherà uno choc. È sulla linea del magistero di Benedetto XVI e di Giovanni Paolo II non solo sui temi dottrinali, ma anche sulle questioni sociali del presente.
Il cardinale africano giganteggia nella Chiesa attuale per la sua autorevolezza, la sua spiritualità, per il suo distacco dalle lotte curiali e per la sua coraggiosa voce di verità. […]
IL FALÒ DELLA CIVILTÀ CRISTIANA IN EUROPA
Bergoglio è solo il Cavallo di Troia posto in Vaticano dalla contro-iniziatica Cabala Mondiale e Globalista per liquidare le radici Cristiane dell’Europa.
Il falò della Cattedrale di Notre-Dame è un attentato, come lo furono l’«incidente di Gleiwitz», ove i Nazisti simularono un attacco polacco alla Germania per giustificare l’aggressione alla Polonia, e l’auto-attentato alle Torri Gemelle, organizzato dalla Massoneria dei Bush per giustificare l’aggressione ad Afghanistan e Irak.
Se l’incidente di Notre-Dame sia stato organizzato direttamente dai servizi operativi dello psicopatico inquiino dell’Eliseo, Macron, oppure se si tratti di un attentato islamico, immediatamente coperto dai Soroi e dai loro burattini, al momento non è dato saperlo. Ma forse, la verità verrà a galla. O, magari, non si saprà mai.
Sull’autorevole think thank Gatestone Institute al riguardo:
Meno di un’ora dopo che le fiamme avevano cominciato ad alzarsi sopra Notre-Dame – quando ancora nessuno era in grado di fornire una spiegazione – le autorità francesi si sono affrettate a dire che l’incendio era “accidentale” e che “l’ipotesi dolosa è stata esclusa”. Queste dichiarazioni erano identiche a quelle rese dal governo francese dopo gli attacchi compiuti in Francia nel corso dell’ultimo decennio.
L’incendio di Notre-Dame si è verificato in un momento in cui gli attacchi contro le chiese in Francia e in Europa si moltiplicano. In Francia, solo nel 2018, sono state vandalizzate più di 800 chiese.
Le chiese in Francia sono vuote. Il numero di preti sta diminuendo e i sacerdoti attivi nel paese sono molto anziani o provengono dall’Africa o dall’America Latina. La religione dominante ora in Francia è l’Islam. Ogni anno, le chiese vengono demolite per far posto a parcheggi o a centri commerciali. Le moschee vengono costruite dappertutto e sono piene. […]
Se l’incendio fosse stato davvero accidentale, è pressoché impossibile spiegare come sia iniziato. Benjamin Mouton, già capo-architetto a Notre-Dame, ha spiegato che le norme erano particolarmente rigide e che nessun cavo o apparecchio elettrico, e nessuna fonte di calore potevano essere collocati nel sottotetto. E ha aggiunto che era stato installato un sistema d’allarme estremamente sofisticato. L’impresa che ha montato il ponteggio non ha utilizzato alcuna saldatura ed è specializzata in questo tipo di lavoro. L’incendio è scoppiato più di un’ora dopo che gli operai avevano lasciato il cantiere e nessuno di loro era presente. Le fiamme si sono propagate così velocemente che i vigili del fuoco accorsi erano scioccati. Remi Fromont, il capo-architetto dei monumenti storici francesi, ha dichiarato: “L’incendio non poteva divampare da uno degli elementi presenti nel posto da cui è partito. È necessario un reale potere calorifico per causare un disastro del genere”. […]
[Molti] vedono nelle ceneri della cattedrale un simbolo della distruzione del Cristianesimo in Francia. Lo storico dell’arte Jean Clair ha detto di ravvisare nella distruzione di Notre-Dame un ulteriore segno di una “decadenza irreversibile” della Francia e della distruzione delle radici giudaico-cristiane dell’Europa. (Guy Millière, “L’incendio di Notre-Dame e la distruzione dell’Europa”)
Il 18 marzo 1314, Jacques de Molay, Gran Maestro del blasfemo Ordine dei Templari, venne condannato al rogo a pochissima distanza da Notre-Dame. Il Molay era colpevole di Satanismo (aveva addirittura imposto l’osculum infame ai turpi templari).
Purtroppo, pur tagliata la testa, il Cancro templarista rimase in vita, dando vita alla Carboneria e alla Massoneria contro-iniziatica.
Società Fabiana e le attuali Ur-Lodges massoniche (Three Eyes, Hathor Pentalpha, Leviathan, et al.) sono dirette emanazioni di siffatto cancro metastatizzato.
E si sono prese una millenaria e immonda vendetta contro uno dei massimi simboli europei del Cristianesimo e contro la Civilità Europea.
Nè Marcon nè Bergoglio hanno espresso il minimo cordoglio ai Cristiani d’Europa.
Articolo principale: Bergoglio l’eretico.
© 2019, Seyan. All rights reserved.