EPISTOCRAZIA, L’ARISTOCRAZIA NELLA NEOLINGUA DELLA CABALA MONDIALE
Epistocrazia. Un Neologismo irrompe in campo politico. Nella Neolingua degli elitisti globali e globalisti serve a nascondere il vero significato: Aristocrazia.
EPISTOCRAZIA, SCONOSCIUTA CARNEADE
Si è cominciato a parlare di Epistocrazia da quando l’Élite Globale ha iniziato a perdere qualsiasi tenzone referendaria ed elettorale. Brexit, elezione di Trump, sonora bocciatura della “Schiforma” costituzionale renzista, Governo Gialloverde.
In un primo momento gli elitisti e i loro corifei si sono rifugiati nella fandonia delle Fake News. Trump avrebbe vinto usando spregiudicatamente i social network, come se Barack Obama non li avesse usati allo stesso modo nelle elezioni presidenziali precedenti.
Ma i politicamente corretti (ed eticamente scorretti) possono agire come desiderano, poiché si autoproclamano la luce del Mondo Materiale e dello Scientismo – esattamente come si autoproclamava Adolf Hitler.
Oggi gli elitisti puntano il dito sulla mancanza di “episteme” dell’elettore medio a cui dovrebbe essere, dopo decenni di suffragio universale, denegato elettorato attivo e passivo.
Già precedentemente, in alcune esegesi, i Mainstream Media puntavano il dito sulla presunta “ignoranza” e mancanza di capacità cognitive di tanti elettori.
Sentiamo cosa affermava su “La Stampa” Gianni Riotta, membro di quel Council on Foreign Relations dominato dai Soros, Kissinger, Rothschild e Rockefeller:
Titolo di studio e luogo di residenza sono ormai la miglior sfera di cristallo per prevedere le scelte politiche degli elettori. […] Ma la turbolenta stagione elettorale 2016-2017, Brexit, Trump, […] indicano [sic], con un impressionante mosaico di dati, le vere tribù politiche del nostro tempo: Senza Laurea contro Laureati; Città contro Campagna.
I Laureati si raccolgono sempre intorno alle stesse bandiere, No a Brexit, per Hillary Clinton, contro le riforme costituzionali turche di Recep Tayyp Erdogan, per Emmanuel Macron. [questo lo afferma il Riotta, senza alcun supporto statistico; agli elitisti bisogna credere fideisticamente, nota di Seyan]
Cas Mudde, politologo della University of Georgia, mette allo specchio gli elettorati gemelli di Trump e Le Pen, il Nord-Est francese, come la Rust Belt Usa, dove contadini e operai perdono le certezze delle loro, un tempo prospere, regioni, votando contro le élite.
Citare online questi numeri suscita reazioni ostili: «Volete togliere il voto al popolo?» [ebbene sì, è proprio ciò che vogliono le Élite dell’Epistocrazia, nota di Seyan], nel tono rabbioso tanto comune oggi. Ognuno tragga le conseguenze che desidera, i numeri non mutano. America, Europa, Turchia (dati interessanti anche dalla Russia) confermano un trend costante, elettori colti e urbani hanno opinioni e interessi, cultura e stili di vita che i ceti meno colti e rurali detestano. Non è la prima volta nella storia che le élite riformiste vengono condannate, come arroganti ed egoiste, dal «popolo».
Siffatto articolo si intitola, emblematicamente, “Il deficit di istruzione alle origini del populismo”.
Non è ultroneo sottolineare che, su impulso di Imperator Soros, la UE ha costituito il “Gruppo di Alto Livello per la lotta alle fake news”, tra i cui membri figurano il vicedirettore di Corsera Federico Fubini (Cfr. il nostro articolo Megalodonte Soros) e, giustappunto, il Riotta,
Tra gli esperti italiani di “alto livello”, troviamo Gianni Riotta, noto giornalista, molto attivo in ambito fake news: infatti ricordiamo il suo impareggiabile articolo sul Russiagate in cui riportava, senza nessun tipo di verifica della fonte, le dichiarazioni di Brian Ross, suo collega dell’ABC News e successivamente sospeso dal media appunto “per aver riferito erroneamente che Michael T. Flynn, ex consigliere per la sicurezza nazionale, avrebbe testimoniato che il Presidente Trump gli aveva ordinato di prendere contatto con dei funzionari russi”. (Francesca Totolo, ilprimatonazionale.it)
COSA SCRIVE UNO DEGLI ALFIERI DELL’EPISTOCRAZIA IN ITALIA, SABINO CASSESE
La democrazia rappresentativa è nata come forma epistocratica e tale è rimasta per lungo tempo, nell’antichità prima e poi in tutto il periodo del suffragio limitato. Ancora alla fine del Diciottesimo secolo, “lo scopo di ciascuna costituzione politica è, o dovrebbe essere, quello di assicurarsi come governanti degli uomini dotati di molta saggezza per ben discernere, e molta virtù per perseguire il comune bene della società”. […]
Successivamente, in momenti storici diversi nei diversi paesi democratici, e con progressioni diverse, sono accaduti due fenomeni. Il suffragio è stato allargato prima, progressivamente, alle sole persone di sesso maschile, poi anche alle donne. […]
Oggi, anche per la diffusione di istanze populistiche, molte classi dirigenti, nel nuovo millennio, hanno raggiunto – ma non in tutti i paesi in maniera eguale – un grado di mediocrità tale da suscitare reazioni antidemocratiche. Una di queste, molto ben articolata, si trova nel volume di [Jason] Brennan, programmaticamente intitolato Contro la democrazia, un’opera nella quale il punto di partenza è che l’epistocrazia (il governo di coloro che conoscono, dei competenti) condurrebbe a migliori decisioni, più giustizia, più prosperità. [Fake News sesquipedale: ogni volta che ha governato un membro dell’Epistocrazia, abbiamo avuto meno libertà, meno giustizia e più povertà, nota di Seyan]
(Prefazione di Sabino Cassese al libro “Contro la democrazia” di Jason Brennan, Luiss University Press)
Sagacemente, così replica all’epistocrazia del Cassese l’iconico Marco Travaglio:
Pare che il nostro [Cassese] sia un contemporaneo, anche se dalle sue recenti uscite non si direbbe: da quando il popolo (per non dire volgo, plebaglia, feccia) ha smesso di votare come dice lui, non passa giorno senza che l’arzillo misirizzi ci renda partecipi della sua diffidenza verso il suffragio universale, spaziando dal Corriere al Sole, dal Foglio a Repubblica, per tacer dei talk. L’estate scorsa fu tarantolato dall’improvvisa urgenza di dimostrare a edicole unificate che non era colpa di Autostrade se a Genova era crollato un ponte gestito da Autostrade su 43 cadaveri.
E dunque guai se il governo avesse rinazionalizzato quel bene pubblico regalato alla Sacra Famiglia Benetton. Non gli faceva certo velo il fatto di aver seduto nel Cda di Autostrade dal 2000 al 2005, per 700 mila sudati euro tra gettoni di presenza e consulenze. La sua era una posizione ideale, sentimentale. […]
In democrazia, di solito, il popolo ha sempre ragione, anche quando dà torto a Cassese. Invece, per Cassese, il popolo ha ragione solo quando dà ragione a lui. “Come assicurare quegli errori madornali che il popolo può fare (vedi la Brexit)?”, si domanda svegliandosi tutto sudato dal solito incubo. Un bel problema, non c’è che dire. Lui gliel’aveva detto, agli inglesi, di votare Remain. E quelli, dispettosi, gli han votato Brexit. […]
Per evitare inutili equivoci e risparmiare centinaia di milioni a ogni referendum, basta un emendamento semplice ed efficace di due soli commi. Cassese non osa proporlo per un fatto di eleganza, ma si vede che ci tiene: “1. Hanno diritto al voto tutti i giudici costituzionali emeriti nati ad Atripalda (Av) il 20.10.1935 e nomati Sabino Cassese. 2. Sulla scheda, in luogo delle caselle per il Sì e il No, ne comparirà una sola con la dicitura ‘Come vuole Cassese’”. (Marco Travaglio, “Il Popolo sono me”, editoriale su il Fatto Quotidiano del 24/01/2019)
ETIMOLOGIA DEL LEMMA “EPISTOCRAZIA”
Come scrive Daniele Pugliese,
Per quanto, come l’epistemologìa, attinga all’antico termine greco ἐπιστήμη, che è la “conoscenza scientifica”, la parola epistocrazia ancora non compare nei dizionari consultabili on line, né nella Treccani, né in Wikipedia, né in altri. (Daniele Pugliese, “Epistocrazia”, tessere.org)
Platone contrapponeva l’epistemologia, la conoscenza certa, all’opinione (“Doxa”).
Precisa sempre Pugliese,
[Epistocrazia] sarebbe il governo dei dotti, o più precisamente ancora di quelli che hanno una conoscenza certa e fondata. […]
Qualcosa di più di quell’idea simile proposta già nel 1861 da John Stuart Mill per il quale il suffragio universale andava anche bene, purché il voto dei colti fosse più pesante e decisivo di quello degli ignoranti. (Daniele Pugliese, cit.)
Si diceva una volta che
c’era l’aristocrazia, perché erano i blasonati, i nobili a decidere chi dovesse andare in Parlamento o in un ministero, sottintendendo che potevano farlo solo loro. Ma l’aristocrazia, alla lettera, è il governo dei migliori, non degli snob, perché ἄριστος vuol dire “ottimo” e s’intendeva i più meritevoli, coloro che sono moralmente e intellettualmente i migliori o i più valorosi. Ed ovviamente i più giusti.
Ci si ragioni pure intorno a queste questioni, ma che a nessuno torni in mente, in forme vecchie o nuove, di piazzarsi lì e decidere sulla testa di tutti come meglio gli pare. C’è gente che è morta per garantire che questo non avvenisse mai più. Bisogna ricordarlo. (Daniele Pugliese, cit.)
Vi è da dire che forse il termine più prægnans sarebbe epistemocrazia.
EPISTOCRAZIA E TECNOCRATI ITALIANI
In Italia abbiamo spesso avuto governi tecnici. L’esecutivo che ha prodotto i risultati più catastrofici è emblematicamente quello del supertecnico Mario Monti (il che conferma quanto affermato da un altro supertecnico, Carlo Cottarelli a SkyTG24 il 16 luglio 2018 e cioè che «l’Economia non è affatto una scienza esatta»)
Ricordiamo che l’hayekiano rettore della Bocconi Mario Monti divenne Presidente del Consiglio a seguito della Crisi dello Spread.
Arrivato con il viatico esultante di tutti i Giornaloni (Corriere della Sera, La Stampa, la Repubblica, Il Sole 24 Ore, et similia), l’esecutivo Monti ha arrecato all’Italia più nocumento di Attila.
Vediamo (solo) alcuni gli effetti del cosiddetto “Salva-Italia”:
- La Nequiziale “Riforma Fornero”: brutale macelleria sociale che impedisce l’ingresso al lavoro dei giovani e provoca la morte precoce di centinaia di migliaia di lavoratori, costretti a lavorare fino a 70 anni, in aggiunta alla distruzione della Sanità Pubblica operata dal PD. Il tutto in ossequio agli ordini del FMI capitanato dalla massona contro-iniziata Lagarde, «Voi Italiani dovete morire prima»;
- Il “Salva-Italia”, assieme all’annichilazione della Sanità Pubblica nelle regioni “rosse”, sta mostrando si suoi effetti ferali proprio in questi anni: nel 2015 i decessi sono stati 648.000 (l’anno in cui si sono contati più morti dalla seconda Guerra Mondiale) e nel 2017 sono stati 647.000;
- La “Distruzione della Domanda Interna” di cui l’epistocrate Monti menava vanto alla CNN;
- Un milione e mezzo di disoccupati in più, provocati dal “Salva-Italia” montista;
- 300 miliardi di euro di mancata crescita, come attestato dai tecnici del MEF di Padoan a pagina 17 del “Piano nazionale di riforma (Pnr)” del DEF 2017;
- Il “Salva-Italia” impose un’ipertassazione del settore immobiliare, comprese le prime case. Grazie a Monti, gli immobili hanno perso dal 30 al 50% del loro valore in rapporto al 2007; inoltre, grazie a ciò, le compravendite immobiliari, che nel 2007 erano superiori al milione, ad oggi sono poco più della metà (dati Agenzia Entrate), mentre sono aumentate esponenzialmente le vendite dei beni staggiti (quelli soggetti ad azione esecutiva) con il corollario di migliaia di fallimenti delle imprese costruttrici;
- Centinaia di migliaia di fallimenti di piccole e medie imprese e migliaia di suicidi economici.
Un epic fail destinato ad entrare nei libri di Storia. Qualunque studente di Economia, anche alle prime armi, sa perfettamente che in piena recessione non si possono attuare misure procicliche.
Grazie a Monti e ai successivi Gabinetti di finta-sinistra che hanno approvato misure economiche della destra neoliberista (avvalorando la tesi di Branko Milanovic, per cui nel Mondo abbiamo ormai due Destre, la Destra tradizionale e la Socialdemocrazia tanatocapitalista), oggi il salario medio reale è inferiore del 35% rispetto a trent’anni fa e un terzo degli Italiani è a rischio povertà. Abbiamo, infine, cinque milioni di poveri assoluti.
Se siffatti sono gli Aristoi, gli Optimates. i “Vulcaniani”, vagheggiati e agognati da Jason Brennan nel suo già citato libello “Contro la Democrazia”, allora meglio gli hobbit e gli hooligan politici.
Meglio la doxocrazia rispetto ad una Élite Planetaria che sembra aver perso del tutto il senno, perseguendo un solo immondo fine: quella di far estinguere miliardi di esseri umani mediante pauperizzazione e predazione di risorse.
Anche l’ulteriore Fake News, propalata dai Bufalai di Regime, e cioè che il Monti avrebbe fatto scendere il livello dello spread BTP/BUND sotto il livello di guardia, è una Bufala sesquipedale. A far calare lo spread è stato il QE della BCE di Mario Draghi e il conseguente acquisto sul mercato secondario di titoli del debito pubblico di tutti i Paesi dell’eurozona compresi – ovviamente – quelli Italiani.
Diventa palese il motivo per cui siffatti giornaloni italioni hanno perso financo il 70% di lettori e abbonati.
COME L’EPISTOCRAZIA DELLA TROIKA HA LIQUIDATO LA GRECIA
Un merito dobbiamo ascriverlo a Mario Monti: quello di aver rifiutato a Richelieu Soros la sottomissione delll’Italia alla Troika.
Le sturmtruppen della Troika hanno provocato più sfascio in Grecia delle Panzerdivisionen naziste nel 1941.
Oggi Jean-Claude Juncker, versando lacrime di coccodrillo, si straccia le vesti per quanto è stato fatto contro il Popolo Greco.
“Ci sono state forti critiche nei confronti delle politiche della zona euro”, premette prendendo la parola in occasione delle celebrazione dei Venti anni dell’Euro, tenute a Strasburgo. “Sì, c’è stata l’austerità, forse un po’ avventata, ma non certo perché volevamo colpire chi lavora o chi è disoccupato”. C’è stata l’esigenza di dover agire in fretta, e la fretta è stata cattiva consigliera. Juncker, che ai tempi della crisi era alla guida dell’Eurogruppo, ammette anche questo. “Mi rammarico di aver dato troppa importanza all’influenza del Fondo monetario internazionale”. E’ stato un errore. “Se la California è in difficoltà gli Stati Uniti non si rivolgono al Fondo monetario. Noi avremmo dovuto fare altrettanto”. (eunews.it)
Momento di lucidità per Juncker? Nel 2015 minacciava la Grecia di guai seri se non avesse rispettato gli accordi:
«Abbiamo trovato un accordo sul programma di riforme e ci piacerebbe che venisse rispettato da tutti i
futuri governi greci; se questa volta le regole non saranno rispettate, la reazione dell’Unione Europea sarà differente».
Il tutto per difendere un ectoplasma, la UE, ora dissolto dalla politica imperialista di Crucchi e Franzosi, dopo la firma del famigerato Trattato di Aquisgrana.
Finalmente un’analisi seria del Trattato Franco-Tedesco: Merkel e Macron firmano fine Ue. Da leggere! Grazie prof Mangia @ilsussidiario @PatriaeCostituz https://t.co/c982WlgChN
— Stefano Fassina (@StefanoFassina) 22 gennaio 2019
LA MACELLAZIONE DELLA GRECIA FU ESEGUITA SENZA ALCUNO SCRUPOLO
Anni di austerità spinta dalla Ue in Grecia continuano ad avere effetti devastanti su una popolazione alle prese con una povertà devastante e carenza di accesso alle cure mediche di base e all’istruzione. Così afferma un nuovo report del Consiglio d’Europa.
Dunja Mijatovic, commissaria del Consiglio d’Europa per i diritti umani, ha dichiarato a EU Observer che i greci stanno tuttora soffrendo per le conseguenze dei salvataggi internazionali e per l’imposizione delle riforme strutturali. […]
“Le conseguenze sono gravi”, ha detto, notando che queste hanno avuto un impatto ben visibile sulla popolazione.
Il suo report sottolinea in particolare come i servizi per la salute materna e infantile siano stati tagliati del 73 percento tra il 2009 e il 2012. Il governo ha inoltre ridotto di un quinto i finanziamenti pubblici per i servizi di salute mentale tra il 2010 e il 2011, e ulteriormente di più della metà tra il 2011 e il 2012.
“Il personale sanitario Greco ha avuto il salario ridotto due volte nel 2012. I finanziamenti agli ospedali pubblici, i servizi di cura, diagnosi e prevenzione delle malattie, tutto questo è stato ridotto del 20 per cento”, ha detto la Mijatovic.
I suicidi sono aumentati del 40 percento nel periodo tra il 2010 e il 2015. Le scarse condizioni igienico-sanitarie – a causa della carenza di prodotti per la pulizia – hanno determinato la morte di circa 3.000 pazienti a causa di infezioni ospedaliere. […]
Circa un terzo dell’intera popolazione vive nella povertà estrema. Il numero dei senzatetto è aumentato di quattro volte.
Il terzo salvataggio, avvenuto nel 2015, ha imposto tagli ancora più severi, costringendo il parlamento Greco ad approvare ben sette pacchetti di misure di austerità. Sono state tagliate pesantemente le pensioni e aumentate le tasse, tra le altre cose. (vocidallestero.it)
Non è tutto: in Grecia c’è un boom di ricoveri negli ospedali psichiatrici
Ad oggi, quasi il 55% dei pazienti viene ricoverato per disordini mentali per intervento della polizia o per ordine di un magistrato. I pazienti sono per lo più disoccupati, uomini d’affari finiti in bancarotta o genitori che non hanno i mezzi per garantire un sostentamento dignitoso ai propri figli. I pazienti hanno in larga parte oltre 40 anni e non hanno mai dato segni di grave instabilità mentale in passato.
Sempre a causa della povertà, figlia delle politiche di austerity che hanno imposto tagli a stipendi e posti di lavoro, anche centinaia di persone senza fissa dimora sono finite negli ultimi tempi negli ospedali psichiatrici con gravi disturbi mentali. Solitamente si tratta di pazienti che rimangono in ospedale per un breve periodo di tempo e poi tornano di nuovo in strada senza ricevere più alcuna assistenza medica.
continua su: https://www.fanpage.it/la-crisi-rende-pazzi-in-grecia-boom-di-ricoveri-negli-ospedali-psichiatrici/
http://www.fanpage.it/
Malgrado ciò, l’epistocrate Mario Draghi – incredibile ma vero, allievo dell’economista Keynesiano e Premio Nobel Federico Caffè – ancor oggi pretende l’implementazione delle “Riforme strutturali” e la drastica riduzione del Debito Pubblico Italiano.
Giusto, infatti il Giappone con quel debito non è più sovrano… Il richiamo di Draghi: “Un Paese perde la sovranità se ha il debito troppo alto” – https://t.co/k268Yf8jTU https://t.co/5xr2SGYawl
— Antonio M. Rinaldi (@Rinaldi_euro) 28 gennaio 2019
L’Economia, soprattutto quella di scuola neoliberista, sembra quasi essere una pseudoscienza, alla stregua del Terrapiattismo, ove la doxa (opinioni personali e infondate come la Bufala sesquipedale dell’austerità espansiva) prevale sulla conoscenza scientificamente provata (episteme).
Al riguardo, le surreali considerazioni del bocconiano Mario Monti, il quale afferma che, “malgrado tutto” i Greci sono ben felici dell’euro.
Io, al contrario, ritengo che i Greci morti a causa dell’austerità e i milioni costretti a cercar cibo nella spazzatura, sarebbero ben più felici di tornare ad avere una vita decente anche se con una moneta “ballerina” come la dracma.
L’EPISTOCRAZIA È SOLO L’ANTITESI DELLA DEMOCRAZIA
Come abbiamo visto, l’episteme, il sapere certo, manipolato dai Catafratti neoliberisti, diventa una parola totalmente svuotata dalla sua ontologia.
Ma tutto il Neoliberismo è Menzogna, mero Sofismo, in pieno ossequio alla Neolingua della Cabala Mondiale, quell’agglutinato di Massoneria contro-iniziatica, ONG internazionali, Squali finanziari globali, Poteri Forti Internazionali, banksters, Deep State USA, UE, NATO, et al.
Se menzogna è il concetto di “austerità espansiva”, altrettante lo è il paper “Growth in a time of Debt”, il notorio RR2010 dei neoliberisti Reinhart-Rogoff, che tanti danni ha prodotto in Europa, e radicato su marchiani ed elefantiaci errori, come hanno dimostrato Thomas Herndon, Michael Ash e Robert Pollin.
Agli epistocrati tutto ciò non interessa affatto. Come non interessa affatto lavorare per ridurre le disuguaglianze; anzi, lavorano per aumentarle esponenzialmente, siffatte discriminanti economiche.
Agli epistocrati interessa solo allontanare il Popolo dai processi decisionali. Mario Monti ce lo dice chiaramente, con l’algida alterigia e il senso di superiorità che sempre lo contraddistingue:
Non so se ne conservate memoria ma, tempo fa, Mario Monti, ebbe a dichiarare che “la democrazia è una forma di governo sbagliata perché è assurdo che siano le pecore a guidare il pastore”.
Il concetto non gli è venuto in mente l’altro ieri, perché lo stesso identico concetto lo ribadì in occasione del divorzio tra la politica e la Banca d’Italia, ove disse che ci sono “valori che saranno meglio tutelati, se affidati a qualcuno che può permetterselo trovandosi al riparo dal processo elettorale” […]
Essere al riparo dal processo elettorale significa che Monti giurava sulla Costituzione –con l’incipit che conosciamo tutti – ritenendo la Repubblica un’assemblea condominiale da guidare con la logica del terrore (“fate presto!”, lo spread a 500!), grazie alla sostanziale ignoranza nella quale viene relegata la massa dei cittadini sovrani solo sulla carta. […]
[Tutto ciò] non può essere una semplice visione personale antidemocratica perché il limite tra la libertà di opinione e l’eversione, viene superato quando un portatore di principi antidemocratici assume il controllo di posizioni decisionali chiave. Monti è stato per anni commissario europeo e al governo italiano con la complicità del Presidente della Repubblica. Posizione in forza della quale ha potuto agire, distruggendo la domanda interna e iniziando il lavoro di smantellamento dei diritti dei pensionati e quelli dei lavoratori, poi terminato da Matteo Renzi. […]
Cossiga spiegò come i nostri bisogni e comportamenti, debbano essere organizzati dall’esterno scrivendolo nel suo libro abecedario: “attraverso agenti reclutati tra i quadri dirigenti di un Paese o aiutati a salire ad alti livelli della vita politica, burocratica, scientifica, finanziaria, bancaria o attraverso individui di particolare autorevolezza personale, morale, culturale. Si deve cercare di determinare a proprio vantaggio la politica di un certo Paese ed in particolare il suo processo decisionale”
Questo spiega molto.
Questo spiega perché in questo Paese, alcuni top manager ottengono nomine scintillanti a seguito delle quali compiono disastri e poi ricevono nuove e più scintillanti nomine ad esempio.Questo spiega perchè la disgregazione dei diritti dei lavoratori va in parallelo col percorso di integrazione monetaria. Avete notato che i sindacati son serviti a nulla? (Sabrina D’Elpidio, themisemetis.com)
L’epistocrate e massone Jacques Attali affermò, «Cosa credeva la plebaglia europea, che avessimo fatto l’euro per la sua felicità?»
Oggi sappiamo che l’euro è un’arma di distruzione di massa, in primis per i Paesi dell’Europa Meridionale.
L’EPISTOCRAZIA VUOL TOGLIERCI OGNI POTERE DECISIONALE PER POTERCI FINALMENTE LIQUIDARE (SOLUZIONE FINALE)
Il dogma dell’epistocrazia si sta facendo sempre più possente nei due maggiori Templi italici dell’Oltranzismo Neoliberista, Luiss e Bocconi. Ce lo spiega Maurizio Giustinicchi ne “L’Epistocrazia dei Carcarli contro la Democrazia Costituzionale” (scenarieconomici.it)
L’Élite globalista vuole escludere il Popolo da ogni Potere decisionale e diventa sempre più sgangherata l’isteria revisionista demofoba per escludere dal voto il Popolo che non si beve più le Balle Globali dei Mainstream Media e non vota più come nei desiderata di George Soros e degli altri Satrapi Globali.
NO? Sentite quanto scrive “il Foglio”, uno dei Mainstream Media – assieme agli altri Giornaloni italici – maggiormente allineato al Pensiero Unico del Tardo Capitalesimo Globalista.
Ci sono prove [Prove riscontrabili de visu et auditu ex propriis sensibis o ennesimo dogma neoliberista? nota di Seyan] che l’idea di democrazia deliberativa o partecipativa, cara a coloro che fino a qualche anno fa coltivavano ideologie socialisteggianti, sarà un’altra illusione. Quello che serve alle democrazie costituzionali sono nuovi meccanismi procedurali per assicurarsi che le scelte siano effettuate sulla base di fatti accertati e non falsamente interpretati. Le riforme costituzionali dei sistemi liberali dovrebbero affrontare seriamente la necessità di includere nei processi decisionali e in modi che siano indipendenti da una controllo politico, l’intervento di esperti con le necessarie e adeguate competenze.
Si tratta di una versione aggiornata, alla luce delle conoscenze psicologiche sui bias cognitivi ed emotivi, del concetto di checks and balances. I controlli e contrappesi oggi possono essere garantiti solo se le istituzioni reclutano al loro interno competenze indipendenti e di eccellenza internazionale [rectius epistocrati, nota di Seyan], la cui reputazione sia tale da assicurare che non cadranno vittime di trappole populiste ed eserciteranno una rigorosa sorveglianza sulla validità scientifica dei dati e dei metodi usati per decidere e controllare gli effetti delle scelte politiche. [Ma se anche l’Economia, in quanto Scienza Sociale, non ha alcuna Validità Scientifica…, nota di Seyan]
Siffatta ermeneutica ci riporta indietro di anni, se non di secoli. Siffatta è una riedizione (morbida e apparentemente inedita, ovviamente) del Totaler Staat Nazista. Hitler non consentì altre elezioni per il Reichstag dopo il 1938, poiché Hitler stesso riteneva di essere l’incarnazione materiale del Volk. L’episteme dei tempi…
Ma, soprattutto, sia Hitler che Mussolini negarono il diritto di voto agli Ebrei, come ora gli epistocratici e i loro palafrenieri vorrebbero fare con noi, il Popolo Sovrano.
I criminali e genocidi corifei dell’immonda e falsa distopia della Purezza della Razza affermavano – ascientificamente – che ogni validità ed evidenza scientifica provava che «gli Ebrei erano una razza inferiore» da paragonare ad animali ignoranti e, pertanto, era doveroso toglier loro il diritto di voto e la cittadinanza.
Noi siamo gli Ebrei del XXI secolo e non per nulla i Catafratti Neoliberisti vogliono liquidarci (endlosung). Il tutto con “metodologie scientifiche” e “calcoli esatti”.
Se i Nazisti usavano i Vernichtungslager e lo Zyklon B, i Capitalisti Totalitari utilizzano Euro, abolizione del diritto di voto al Popolo, abrogazione del diritto alla Pensione, liquidazione della Sanità Pubblica, distruzione della domanda interna, armi di Migrazione di Massa, e ipertassazione fiscale a esclusivo carico del ceto medio-basso.
Quindi noi dovremmo solo piegarci come neoschiavi, pagar tasse e non mettere becco su tutte le scelte scellerate degli Epistocrati…
Epistemologia acritica, da Era Mesozoica: proprio la «No taxation without representation» portò all’Indipendenza Americana e gli stessi motivi avrebbero portato – pochi anni dopo – il Popolo Francese a rovesciare l’allora Epistocrazia francese, con il corollario della decollazione di tutti gli elitisti del tempo, a partire da Luigi XVI e Maria Antonietta.
Oggi l’epistocratico Emmanuel Macron, sottopanza del Mercato Globale e dei Banksters, potrebbe fare la medesima fine del suo bisarcavolo Luigi XVI, se non cambia registro, per mano dei Gilet Gialli.
LA SINISTRA ODIA IL POPOLO
Vagheggiare l‘epistocrazia da parte della Sinistra dei Catafratti neoliberisti è solo la plateale dimostrazione che la cosa politica che io definisco Ur-Sinistra ha perso ogni contatto con il Popolo e odia ferocemente il Popolo, che, solo a parole, affermava di difendere.
La Ur-Sinistra, la sinistra capitalista e globalista, ha divorziato dal Popolo.
Al divorzio tra Sinistra e popolo (ed. Longanesi) dedica un incisivo saggio Luca Ricolfi, un sociologo che proviene da sinistra ma che da anni non fa sconti alla sinistra, non segue il politically correct col suo strascico di divieti, omertà e ipocrisie.
Anzi condanna “il razzismo etico” prevalente nella sinistra, rimette in discussione i suoi mostri sacri e le loro eredità, come Bobbio e la sua ridefinizione manichea della destra e della sinistra, o come gli Spinelli, i Rossi e i Colorni del Manifesto di Ventotene.
E non ha difficoltà ad ammettere che la xenofobia non va confusa col razzismo perché indica solo una comprensibile paura dello straniero; e riconosce equilibrata la posizione di una Marine Le Pen che respinge la cultura dell’accoglienza illimitata di Papa Francesco ma non vuole erigere muri come Trump ma esige porte per filtrare gli accessi e aprirle e chiuderle all’occorrenza.
La sinistra, dice Ricolfi, ha bisogno di immigrati perché le consentono di mantenere la patente di progressisti e difensori dei meno protetti. Molto efficace è la sua distinzione tra il mondo di sopra, di cui si rende interprete la sinistra, e il mondo di sotto che alla fine ricorre ai populismi perché non si sente rappresentato nella realtà e nelle paure, comprensibili che coltiva. […]
Innaturale è perdonare sempre, non punire, riconoscere ogni diritto di ogni minoranza e di ogni stravaganza. “Innaturale è pensare che una comunità non abbia il diritto di decidere chi possa entrarvi”. (Marcello Veneziani, “La sinistra ha perso il popolo”, marcelloveneziani.com)
L’ÉLITE DELL’EPISTOCRAZIA HA PERSO IL POPOLO
La Ur-Sinistra, che ha abbracciato il Neoliberismo e il Tanatocapitalismo Totalitario, ed Élite sono speculari. E identiche sono le oscure trame e cointeressenze.
Sempre da Marcello Veneziani:
Ogni volta che sorge un dissidio tra l’Italia e l’Europa si deve essere dalla parte dell’Europa e mai dell’Italia, altrimenti si è retrivi, isolazionisti e sciovinisti.
Ogni volta che si oppone l’assetto contabile della finanza alla vita reale della gente si deve tener conto del primo.
Ogni volta volta che sorgono contrasti tra Italiano e migranti clandestini o rom si deve parteggiare per i clandestini o per i rom.
Ogni volta che si oppongono delinquenti che entrano in casa a derubati, bisogna garantire i ladri non i derubati. […]
Ptovate a stressare su ogni piano gli Italiani e insieme a far avvertire tanto il disprezzo verso di loro plebe oscurantista, razzista, sessista e dentro di sè fascista. […]
Se a tutto ciò aggiungi i privilegi e le scorrerie dei pescecani della finanza e della speculazione [in primis il Megalodonte Globale George Soros, idolatrato dalla Ur-Sinistra italica, nota di Seyan], che viaggiano sotto scorta politico-mediatica della sinistra e si mangiano o svendono quel che faticosamente è stato messo insieme negli anni, allora la rabbia schiuma e si fa gialla e verde. (Marcello Veneziani, “Così l’Élite ha perso il Popolo”, Panorama del 23/01/2019)
IL NEOLIBERISMO E IL CAPITALISMO TOTALITARIO SONO IL FASCISMO DEL XXI SECOLO E LA SINISTRA GLOBALISTA È LORO PALAFRENIERA
Un apporto illuminante da libreidee:
Il tempo della retorica è finito, le cose vanno chiamate con il loro nome: il neoliberismo è il fascismo del XXI secolo. Lo afferma Manuela Cadelli su “Off-Guardian”, sito d’opinione creato da alcuni autori del celebre quotidiano inglese, scontenti della linea ufficiale del giornale.
La Cadelli è un giudice, presidente del sindacato dei magistrati belgi. Se il liberismo originario deriva dalla filosofia dell’Illuminismo, sviluppata per garantire ai cittadini «il rispetto delle libertà e l’emancipazione democratica», divenendo «il motore per l’ascesa, e il continuo progresso, delle democrazie occidentali», il neoliberalismo dei nostri giorni è invece «una forma di economicismo che colpisce continuamente tutti i settori della nostra comunità». In altre parole, «si tratta di una forma di estremismo». Il fascismo? Era «la subordinazione di ogni parte dello Stato a una ideologia totalitaria e nichilista».
E dunque, «il neoliberalismo è una specie di fascismo, perché l’economia ha soggiogato non solo il governo dei paesi democratici, ma anche tutti gli aspetti del nostro pensiero: lo Stato è ora agli ordini dell’economia e della finanza, che lo trattano come un subordinato e spadroneggiano su di esso in misura tale da mettere in pericolo il bene comune».
«L’austerità richiesta dall’ambiente finanziario è diventata un valore supremo, che sostituisce la politica», scrive Manuela Cadelli, nel post tradotto da “Voci dall’Estero”. «La necessità di risparmiare preclude il perseguimento di qualsiasi altro obiettivo pubblico».
Siamo arrivati al punto in cui «si rivendica che il principio di ortodossia di bilancio dovrebbe essere incluso nelle Costituzioni statali», cosa che per l’Italia è già legge grazie al governo Monti, sorretto da Berlusconi e dal Pd. «La nozione di servizio pubblico è stata trasformata in una presa in giro», continua la Cadelli. «Il nichilismo che ne deriva rende possibile il rigetto dell’universalismo e dei valori umanistici più ovvi: la solidarietà, la fraternità, l’integrazione e il rispetto per tutti e per le differenze».
Non c’è nemmeno più posto per la teoria economica classica: se prima il lavoro era «un elemento della domanda», e quindi «c’era rispetto per i lavoratori», da tempo «la finanza internazionale ne ha fatto una mera variabile di compensazione».
Ogni totalitarismo, continua Cadelli, inizia con uno stravolgimento del linguaggio, come nel romanzo di George Orwell: «Il neoliberalismo ha la sua Neolingua e le sue strategie di comunicazione che gli permettono di deformare la realtà». In questo spirito, «ogni taglio di bilancio è rappresentato come un esempio di modernizzazione». […]
Per Manuela Cadelli, «vengono ribaltate le fondamenta della nostra cultura: ogni premessa umanista viene squalificata o demonizzata perché il neoliberalismo ha il monopolio della razionalità e del realismo». […]
Questo, insiste Cabelli, è l’insegnamento necessario oggi: «La determinazione dei cittadini attaccati alla radicalità dei valori democratici è una risorsa preziosa». Non ha ancora rivelato appieno il suo potenziale? I mezzi non mancano: «Attraverso i social network e la potenza della parola scritta, oggi tutti possono essere coinvolti a portare il bene comune e la giustizia sociale al cuore del dibattito pubblico e dell’amministrazione dello Stato e della comunità, in particolare quando si tratta di servizi pubblici, università, mondo studentesco, magistratura». (“Questo regime fascista chiamato Neoliberismo”)
Siffatta è l’ennesima conferma di quanto da lungo tempo affermiamo:
IL Relativismo;
LA decostruzione derridiana;
IL virus Soros;
IL decostruzionismo;
LO Scientismo;
IL Nichilismo del Pensiero Debole;
L‘Umanesimo di Deleuze-Foucault-Guattari;
L‘Antropologia di Benedict Anderson;
IL Pensiero Unico Globalista e Immigrazionista;
LA Sinistra della putrescente e corrotta “Terza Via”;
LA Open Society di Popper;
LA catallassi di Hayek;
LA retorica delle Sfide della Globalizzazione;
LE presstitutes-pennivendoli del Ministero della Verità dei Mainstream Media Globali;
IL Genderismo;
IL Sostituzionismo etnico della Chiesa bergogliana;
L‘Eresia e l’Accoglienza Globalizzante e Globalista di Bergoglio;
IL Femminismo radicale che vorrebbe mettere nei campi di sterminio tutti gli Uomini bianchi;
I Sindacati della Finta Sinistra Globalista che se ne fregano della Classe Operaia, avendola sostituita con i Migranti Economici come nei desiderata dell’Ultradestra dei Fratelli Koch;
L‘ipocrita Partito Democratico USA che soloneggia su poveri e Migranti ma Hillary Clinton partecipa al party miliardario di una delle famiglie delle locuste globali, gli Ambani;
IL feroce finto-buonismo della Ur-Sinistra autorazzista;
etc. etc.
TUTTO…
TUTTO CIÒ, è il Grande Fratello, il Totalitarismo Liberal-Capitalistico, ovverosia il Fascismo del XXI secolo.
Un’altra asseverazione. L’unica possibilità che è rimasta a noi Umani di cancellare dalla Storia il demoniaco Capitalismo Totalitario, l’Epistocrazia e i Catafratti neoliberisti, è proprio l’utilizzo dei Social Network e della Rete.
Non è un caso se l’Anómos Globale George Soros e Jorge Bergoglio, che (fra tanti altri) Magdi Cristiano Allam e Antonio Socci definiscono, con dovizia di prove, l’Antipapa, condividono la guerra alle presunte fake news e premono per la censura sui social network e a favore di un soffocante controllo di Internet, ultima spada nelle nostre mani per manifestarci uomini liberi, sovrani e in democrazia, mentre un pugno di super-ricchi psicopatici e i loro servi vorrebbero renderci sudditi di una Dittatura Distopica e Demoniaca fondata su parole d’ordine come Mercatismo, Epistocrazia, Homo œconomicus, Abolizione degli Stati Nazionali e Meticciato Universale.
E, attenzione, Google e Facebook stanno iniziando, dopo le minacce di chiusura profferite loro al World Economic Forum 2018 dall’epistocrate Soros, a raccogliere megadati e censurare tutti i contenuti che non ottengano il placet e la bollinatura dal Regime dei Catafratti Neoliberisti. Ce lo spiega questa rigorosa analisi di Strategic Culture.
Memento! Il tardo Capitalismo di questi anni – rectius, Capitalismo Totalitario o Tanatocapitalismo – e la sua dottrina economico-religiosa, il Neoliberismo, sono il Fascismo del XXI secolo.
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la neo lingua sarebbe l’anglocazzone infrallazzato da ogni tastivendolo o radiaro o tvaro in ogni pene di pubblicità demente per dementi che ci costringono ad ASCOLTARE O ZITTIRE col tasto MUTE che in Italiano significa muto, che fra l’altro pronunciano in maniera NON PIANA e così veloce che anche quando parlano il Normale Italiano non si capisce quello che dicono. Allora per chi le fanno queste pubblicità? Ci sono ci fanno, se la suonano e se la cantano. Chidioti !
Analisi geniale come sempre, quella di Seyan.
Rimango senza parole e senza fiato. Questo rivela tutto un nuovo mondo!
Complimenti all’autore.
C’è un articolo che avete scritto “chi ha il graal” che a metà circa..nel tratto: l’oscuro disegno degli arconti, mostra una foto che chiarisce bene il momento in cui stiamo vivendo oggi ( un cumulo di teschi e il cielo con aerei che irrorano sostanze letali. È il livello di consapevolezza, che nessuno vuol prendere in considerazione perchè troppo micidiale da prendere!
e chi sono gli esecutori di questo piano di sterminio molto lento? I militari e le compagnie civili. E chi sono i mandanti? Le corporation militari – big pharma – eugenics. E chi controlla quelle corporations? I Banksters! E loro sono immuni? Come fanno? Si disintossicano nelle loro cliniche … Si ma chi esegue sta zitto e non si ribella? Caro mio ma non vedi che mondo di zerbini telecomandati è diventato questo? Ma chi si ribella?
Davvero incredibile! Davvero incredibile quello che leggo! Stupefacente.
Notevole quest’analisi di Seyan. Bisogna riflettere su tutto questo.
Devo riconoscere che sono colpito da quello che leggo. Non condivido interamente tutto quanto, ma ci sono concetti che fanno risuonare alcune mie corde interne. Capisco che non possiamo rimanere inerti e farci scippare tutti i nostri diritti della Costituzione e ora anche quello che caratterizza soprattutto la cittadinanza, il diritto di voto.
Non posso non riscontrare argomenti di un certo interesse.
Pezzo essoterico ed esoterico insieme.
Grande, grandissima esegesi.
Ancora adesso, dopo anni dalla pubblicazione.