
Cheirocrazia, Chiesa Liquida e il neo Impero Carolingio.
PRIMA PARTE
Cheirocrazia è il Governo dei Peggiori, il Governo della Violenza Fisica e Morale, il Governo che i Soroi [copyright del Nobel Paul Krugman] e la Ur-Sinistra globalista, capitalista e neoliberista, cercano di imporre a tutto il Mondo.
Allarghiamo il discorso del nostro precedente post, “Epistocrazia”.
Epistocrazia, l’Aristocrazia nella Neolingua della Cabala – L’Isola di Avalon
Epistocrazia, l’Aristocrazia nella Neolingua della Cabala – L’Isola di Avalon
Epistocrazia. Un Neologismo irrompe in campo politico. Irrompe nella Neolingua della Cabala Globale e serve a occultare il suo vero significato: Elitismo radical chic e demofobia
Source: www.isoladiavalon.eu/epistocrazia-aristocrazia-nella-neolingua-della-cabala/
ETIMO DEL LEMMA CHEIROCRAZIA
[La] traduzione fedele di cheirocrazia [è] “dominio della forza bruta” o, seguendo il suggerimento di Michelangelo Bovero, “potere manesco” (da cheír-cheirós, mano e krátos, potere/dominio). Il termine fu successivamente usato da Diodoro Siculo e da Appiano, e potrebbe rivelare tutta la sua pregnanza di significato in riferimento al verbo cheirokratéo, nel significato di “tenere in mano o essere in balìa di”. In quest’ottica, non è un caso che, in Polibio,
risultino attestate le espressioni “es chéras didónai” nel senso di “mettere a disposizione o in potere di”; “eis cheĩras suniénai (o sunáptein)” nel senso di “azzuffarsi”; il sostantivo “cheirismós” inteso come “gestione pratica” o l’aggettivo “cheirokratikós” da intendersi come “violento, tirannico”. (Antimo Cesaro, Heliopolis, Anno X, Numero 1- 2012)
È inoppugnabile che la Cabala Mondiale guidata dall’Anómos Globale George Soros sta usando qualsiasi mezzo, anche il più brutale, per imporre al Mondo la propria distorta Weltanschauung: Globalizzazione e Capitalismo Totalitario.
LA CHEIROCRAZIA SCHIUMA RABBIA
Le Élites globali e i loro pretoriani politici (in primis la Ur-Sinistra globalista) sono imbestialiti dall’essere stati messi ai margini della vita politica da un elettorato finalmente consapevole che Globalizzazione, Capitalismo Totalitario, Onnipotenza dei Mercati, neo Impero Carolingio, sono i peggiori nemici non solo del ceto medio, ma dell’intera Umanità.
Le Élites premono per allontanare dall’elettorato attivo e passivo tutti coloro che non votano per la politica tesa alla corrosione delle Entità Statuali Nazionali e alla liquidazione dei diritti sociali, la folle epistocrazia vuol permettere ai Migranti economici di muoversi in ogni dove – neanche fossero gnu o rondini – per deflazionare il costo del lavoro interno, e gli attuali “progressisti” sono solo corifei della follia ermeneutica dei Benedict Anderson che descrivono gli Stati-Nazioni come “comunità immaginate”, “vetuste strutture sociali” che, secondo siffatta immonda visione, sarebbe stata superata dal Mondo Globale, Multiculturale e Genderista.
E’ cotale il fulcro della Cheirocrazia che crede, comprimendo il diritto di voto e nascondendosi dietro il velo di Maya delle cosiddette fake news, di occultare la scarsa qualità etica e le scarne competenze di coloro che si pongono come antagonisti ai Sovranisti di Destra e Sinistra e ai Veri Democratici del XXI secolo.
Come se i teppisti di Antifa (finanziati “indirettamente” da Soros) e gli spinellati dei gruppi Antagonisti, sol perché si autoproclamano “Antifascisti e Antirazzisti”, divenissero di colpo statisti di lignaggio superiore ai Roosevelt o ai Churchill.
E la Cheirocrazia crede – ancor oggi! – di potersi ammantare del pretesto delle fake news o della sòla del Russiagate. Hillary Clinton ancor oggi, pietosamente, si appiglia all’ectoplasmatica ingerenza degli hacker tascabili di Putin per giustificare il suo tracollo elettorale.
Non comprendono, i cheirocrati, di aver perso ogni contatto con il mondo reale, nella stessa misura in cui lo perse Luigi XVI nel 1789.
Oggi, ad esempio, la Francia è tiranneggiata da Macron, uomo voluto dalla Cabala Globalista, ormai totalmente inviso a quasi tutti i Francesi, e che si sta appalesando, se possibile, ancor più cieco, ottuso e isterico di Maria Antonietta, quella dei croissant.
Come altri della stessa stregua della Clinton, che denunciano sempre complotti e falsità contro di loro
@matteorenzi: “Pensavo di poter spiegare la verità, mi sono sempre fidato della realtà, quando invece contro di me hanno messo in campo strumenti di odio e di falsità”.#Renzi e verità, un ossimoro naturalmente. pic.twitter.com/ikXyjTj1Wu
— Francesca Totolo (@francescatotolo) 14 febbraio 2019
LA SPOCCHIA DELLA CHEIROCRAZIA
Rileviamo questa spocchia radical chic e arrogante delle sedicenti élites in libelli recenti come “Against Democracy” di Jason Brennan.
In How Democracies Die Steven Levitsky e Daniel Ziblatt, politologi e professori di Scienze del governo all’Università di Harvard, analizzano questo processo di erosione endogena di queste forme di governo, individuando quattro indicatori chiave per l’identificazione di un politico o di partiti antidemocratici: è il caso di preoccuparsi se questi rigettano, a parole o nei fatti, le regole di funzionamento di un sistema democratico; se negano la legittimità degli avversari; se tollerano o incoraggiano l’utilizzo della violenza; se mostrano la volontà di limitare la libertà e i diritti civili degli avversari, media inclusi. (thevision.com)
E’ esattamente ciò che fanno gli autoreferenziali epistocrati; molti democrats USA ancora accarezzano l’idea di sbarazzarsi di Donald Trump tramite l’impeachment, i Mainstream Media Globalisti negano ogni legittimità ai Partiti Sovranisti, se il Ceto Medio vota Trump o Le Pen o Salvini, la colpa è del deficit di istruzione (ipse dixit Gianni Riotta) e non del malgoverno antisociale degli altri, la guerra ai social network e alle cosiddette fake news di Richelieu Soros e della UE è solo il pretesto per liberarsi dei Media davvero indipendenti e ripristinare il Ministero della Verità dei Völkischer Beobachter quali sono ormai tutti i Mainstream Media Planetari.
Ciò, tutto ciò, io lo definisco Cheirocrazia, il governo dei Deteriori, appunto, dei peggiori come Emmanuel Macron, il Napoleone psicopatico in formato ridotto che non trova altro mezzo che la violenza più brutale e criminale per reprimere nel sangue le legittime proteste del Movimento delle Giubbe Gialle, l’opposizione tra Francia periferica e Francia delle metropoli marce, putride e corrotte eticamente, con interi quartieri occupati dai Salafiti radicali, occupazione di cui si disinteressa Macron e che ha portato alle dimissioni del Ministro degli Interni Collomb.
LA RISPOSTA DELLA DITTATURA DEL CAPITALE
La risposta del potere, quindi di Macron, a questa ammissione di povertà dei poveri è stata immediatamente la criminalizzazione ideologica. I media, agli ordini, hanno gridato al lupo fascista. Da diversi mesi, questo è il loro pane quotidiano: secondo i ricchi che li governano, i poveri sarebbero antisemiti, razzisti, omofobi, violenti, cospirazionisti – “bastardi” ha detto Bernard Henri Lévy a Ruquier. Questa è la vecchia variazione sul tema: classi lavoratrici, classi pericolose. È l’antifona di tutti i poteri borghesi quando hanno paura.
Pertanto, il capo dello Stato mobilita i media che disinformano, la polizia che dà la caccia al manifestante, la giustizia che li schiaffa dentro, la prigione che li parcheggia quando l’ospedale non li cura dopo le percosse. Quando capiremo che questi sono i pezzi di un puzzle dispotico? (Michel Onfray, tradotto da Vocidallestero.it)
Per difendere la protervia burbanzosa della Cheirocrazia, prendono giaco e daga tutti gli auroreferenziali intellettuali della Ur-Sinistra, come il prosopopeico e altezzoso Bernard-Henri Lévy.
Ecco che arriva Lévy, che con una dichiarazione pubblica sottoscritta da 30 scrittori e intellettuali getta il guanto ideologico sulle prossime elezioni. “L’idea di Europa è in pericolo“, recitano Lévy e i suoi co-firmatari. È sotto attacco da parte di “falsi profeti ubriachi di risentimento e in delirio davanti all’opportunità di cogliere le luci della ribalta“. Le elezioni del Parlamento europeo di maggio, affermano Lévy e i suoi firmatari, “rischiano di essere le più disastrose mai viste“. Chiamano gli europei a “una nuova battaglia per la civiltà“. “Suonano l’allarme” senza indugio contro “questi incendiari dell’anima e dello spirito che vogliono fare un falò delle nostre libertà“. Ma a Lévy non basta una semplice lettera pubblica. Promette un tour in decine di città europee a partire da marzo. A 70 anni si propone di diventare il paladino continentale della resistenza ai partiti euroscettici. […]
Un altro gruppo di intellettuali europei [chiamato The True Europe, che include nomi come Philippe Bénéton e Roger Scruton, N.d.T.], che mira a preservare l’identità europea a fronte della globalizzazione e delle pressioni migratorie, ha pubblicato un proprio manifesto. La sottigliezza e profondità in esso espresse sono in netto contrasto con la dichiarazione redatta da BHL e dai suoi amici. Ne hanno discusso commentatori come Robert Merry, ma nel complesso ha attirato molta meno attenzione da parte dei media rispetto a BHL. I suoi autori sostengono una tesi difficile da riassumere, ma uno dei suoi punti chiave è che esiste un’Europa storica, forgiata culturalmente dal cristianesimo e politicamente dall’ascesa di stati nazione in opposizione all’imperialismo centralizzatore. Questa Europa è l’unica casa possibile dei popoli europei, e non può essere sostituita dalla falsa Europa di una UE che continua ad espandere i suoi poteri in maniera incontrollata, di un’immigrazione di massa senza assimilazione e di una cultura accademica dominata dal rimorso per qualsiasi aspetto del suo passato. (Scott McConnell tradotto da Vocidallestero.it)
Ultroneo ricordare che tutti i Mainstream Media Globalisti “indipendenti” (per modo di dire) hanno dato la massima propalazione al messaggio demofobo del Levy.
Emblematico che, mentre i Gilet Gialli rischiano la vita e gravi danni fisici per ottenere maggiore giustizia sociale e più democrazia, gruppi della Ur-sinistra italiana protestano per far subire al Popolo Italiano una quantità maggiore di Coercive Engineered Migration, le Armi di Migrazione di Massa disvelate da Kelly Greenhill della Cornell University.
LE ATTUALI MIGRAZIONI SONO ARMI ASIMMETRICHE SFRUTTATE DALLA CHEIROCRAZIA
Le Migrazioni sono da millenni utilizzate come arma geopolitica e coercitiva, per provocare gravi danni economici e sociali alle nazioni nemiche.
Armi asimmetriche.
L’attuale invasione dell’Europa – al fine di destabilizzarla – di milioni e milioni di giovani maschi islamici senza arte né parte e senza neanche lo status di rifugiati, è stata ingegnerizzata, secondo Wayne Madsen, da George Soros e dalla CIA: qui il report
Che umiliazione.
A Madrid si lotta per i propri diritti.
A Parigi i gilet gialli lottano eroicamente ancora oggi.
In Italia (a Milano) invece i decerebrati anti-italiani si stendono a terra e si fingono morti per chiedere zero frontiere e milioni di immigrati in Italia. Penosi. pic.twitter.com/nvEmGWdLjt— Claudio Perconte 🇮🇹 (@ClaudioPerconte) 16 febbraio 2019
CAPITALISMO E DEMOCRAZIA SONO, QUINDI, ANTITETICI
Ciò che dovrebbe essere ormai patente è che una società mondiale democratica, libera, inclusiva e capitalista è un ossimoro.
Il Capitalismo, che presentava al Mondo una faccia benigna finché c’era il freno, il katéchon sovietico, ora mostra il suo vero aspetto, orrido, agghiacciante e satanico: l’imperante Capitalismo Totalitario.
D’altra parte, i fratelli massonici Michel Crozier, Samuel P. Huntington e Joji Watanuki, della Ur-Lodge contro-iniziatica Three Eyes, già nel 1975, in “The Crisis of Democracy”, affermavano che nel mondo occidentale i problemi di governabilità “nascono da un eccesso di democrazia”.
«Questo report fu un punto di partenza per tutti gli studi successivi che mettono in evidenza una supposta crisi contemporanea delle democrazie da risolvere con l’introduzione di tecnocrazie». (Wikipedia)
Tecnocrazie Totalitarie, qual è appunto il neo Impero Carolingio -UE.
La chiusa di Daniel Bessner su Richelieu Soros pubblicata anche da The Guardian è emblematica:
Nel corso della sua carriera, Soros ha realizzato una serie di interventi saggi ed entusiasmanti. [in realtà esattamente il contrario, nota di Seyan]
Da una prospettiva democratica, tuttavia, la capacità di questa abbiente persona di plasmare gli affari pubblici è catastrofica. In uno dei suoi molti momenti perspicaci, lo stesso Soros ha riconosciuto che “la connessione tra capitalismo e democrazia è alquanto tenue.”
Il problema per miliardari come lui è quello che fanno con queste informazioni.
La società aperta immagina un mondo in cui ognuno riconosce l’umanità dell’altro e tutti si impegnano per riconoscersi come uguali.Se la maggior parte delle persone cerca di ottenere gli ultimi pezzi di una torta sempre più striminzita , tuttavia, è difficile immaginare come possiamo costruire il mondo in cui Soros – e, in effetti, molti di noi – vogliono vivere.
Attualmente, i sogni cosmopoliti di Soros rimangono esattamente questo. La domanda è perché, e la risposta potrebbe benissimo essere che la società aperta è possibile solo in un mondo in cui nessuno, che sia Soros, o Gates, o DeVos, o Zuckerberg, o Buffett, o Musk o Bezos, è autorizzato a diventare ricco come lui. (TheGuardian.com)
E’ ironico: Soros che, come venne disvelato nel sito DCLeaks, «è l’architetto di ogni rivoluzione e colpo di stato di tutto il mondo negli ultimi 25 anni», non riuscirà mai ad imporre a tutto il Mondo il suo agognato “tessoro”, la cacotopica Società Aperta Globale, a causa della sua ricchezza sproposita e di quella degli altri Satrapi mondiali.
Malgrado le sue oscure e continue trame, la Cabala Mondiale dell’Anómos Soros è destinata al fallimento, proprio a causa dell’inaccettabile ricchezza dei Satrapi della Cheirocrazia (Oltre a Soros: Rothschild, Rockefeller, Bezos, Buffett, Gates, et al.).
La giusta hybris per cotanta malignità, boria e arroganza umana.
LA CHEIROCRAZIA DEL CAPITALISMO TOTALITARIO È L’OPPOSTO DELLA DEMOCRAZIA
Capitalismo, Frontiere Aperte e Libero Mercato sono antitetici a democrazia e libertà.
Ora il Capitalismo Totalitario dei Soroi vuol negarci non solo la libertà di voto, ma anche la libertà di espressione e la libertà di religione.
È cio che
Voegelin definisce «immanentizzazione dell’“eschaton”», ossia la chiusura della direzionalità escatologica all’interno dell’orizzonte intramondano, immanente e cosmologico. I totalitarismi del 20° sec. [in particolare il Capitalismo Totalitario, nota di Seyan] sarebbero per Voegelin espressione dello gnosticismo in quanto tentativi di trasformare il mondo attraverso la politica, che assume pertanto un carattere mistico o cosmopoietico. (treccani)
Il Capitalismo Totalitario è una religione che censura il libero pensiero in misura addirittura superiore alle altre religioni totalitarie e neognostiche come Nazismo e Stalinismo. Però, in compenso, ci dà la libertà di esprimere ogni tipo di sessualità, anche la più contorta e pervertita. Il trionfo della Cheirocrazia.
«La gnosi è la corrente di pensiero filosofico-religiosa dell’élite del capitalismo, la parte egemone. È la religione dei padroni del mondo».
Dunque, tornando all’argomento, le cose stanno così: quello che l’Impero vuole è con-vincerci. “Siete liberi“, ci viene detto. Sussurrato, sottinteso, ma la realtà è un’altra: nel mentre, la libertà si riduce sempre più a banale scelta tra opzioni diverse, sempre nel e di consumo. Perché sempre di mercato, si tratta. Sempre di Impero economico, di potere, di sottomissione, di controllo. Che altro vuole se non accrescere la propria potenza. Ah, sì: il vecchio discorso della volontà di potenza. Ah, Wille zur Macht, mia bella prediletta idea nicciana. Come stai bene, applicata qui, adesso, all’aristocrazia cieca, post borghese, post capitalista, post-tutto. Vien da dirla così, dai approssimiamo pure:
l’Impero della volontà-di-potenza
… ecco come lo chiamerei. E va da sé che la sua volontà non può tollerare la tua.
E quindi?
E quindi cosa: l’argomento è chiuso. Ecco perché censurare: perché nell’epoca del Relativismo, della verità-fai-da-te, è fatalmente il più forte a decidere che cosa è vero e che cosa no. E, batate bene, NON parlo degli omosessualisti, dei fanatici del gender e compagnia bella. Questi sono marionette. Sì, m a r i o n e t t e. Il punto di forza dell’Impero è agire dietro le quinte. Hanno creato una casta di intoccabili, una black list di gente da sputtanare perché hanno osato difendere il proprio libero pensiero, cose che non si possono dire, pensieri che non si possono pensare, religioni, fedi che dovranno scomparire. Per lasciar spazio all’Impero.
Toc toc: ci siete? Leggete qui cosa scrive Marco Tosatti: secondo il funzionario ONU, Vitit Muntarbhorn:
“ci sono alcuni diritti assoluti, ma ce ne sono [altri] che non sono assoluti”.
Fra questi ha posto la libertà di espressione e quella religiosa, che possono essere limitati, se necessario. Si può pensare, per quanto riguarda il cristianesimo che il riferimento sia ai passi della Bibbia che condannano l’omosessualità, fra cui il brano della lettera di San Paolo ai Romani che appare particolarmente severo. Voi dite: ecchessaràmmmai. Ah, niente di che. Solo un passo, ulteriore, verso l’obiettivo finale: tacere. Silenziare. Il mondo perfetto dell”Impero: tutti zitti, a lavorare e a consumare. Essendo, ovviamente, consumati. (Alessandro Benigni, ontologismi.wordpress.com)
IL TURPE NEO IMPERO CAROLINGIO
Questo lo percepiamo chiaramente nella UE, che io definisco, in maniera prægnans, il turpe neo Impero Carolingio.
Perché siffatta, satirica, definizione?
Il motivo risiede nel fatto che, dopo il trattato di Aquisgrana stipulato tra i due princeps della Cheirocrazia UE Macron e Merkel, siamo zompati nel passato, all’800 d.c., quando Carlo Magno veniva investito della carica di Imperatore di quello che era chiamato il Sacro romano Impero, con le componenti Franche e Germaniche che dominavano sulle altre, Italici compresi.
Ma se Macron traballa sotto il peso della protesta dei gilets jaunes,
la Germania,
Per ora sembra l’unico Paese dove al governo prevalgano ancora sangue freddo e mente lucida. Ma anche nella società tedesca covano rabbia e risentimento. Alternative für Deutschland (Afd) è l’opportunistico collettore di crescenti pulsioni xenofobe e etno-nazionaliste. I servizi segreti hanno denunciato l’allarmante doppiezza di Afd e la presenza inquietante nei suoi ranghi di pericolose fazioni razziste. Sul versante opposto, il partito dei Verdi ha però lanciato un promettente progetto liberal-riformista, volto a combinare ambientalismo, economia aperta e integrazione sovranazionale. Il 2019 sarà il momento della verità per la politica tedesca ed europea. La presenza di una leadership responsabile a Berlino è fondamentale per tenere insieme la Ue. (Maurizio Ferrara, corriere.it)
A fornire ora un’importante stampella alla graniticità dell’Impero nella componente tedesca sono proprio Katharina Schulze e Ludwig Hartmann, i leader dei Verdi, che condividono tutte le parole d’ordine della Dittatura del Capitale Globale: Società Aperta, Frontiere Aperte, Meticciato, Migrazionesimo.


IL PRIMO IMPERO CAROLINGIO
Il primo Impero Carolingio era Sacro, poiché si fondava sul Cristianesimo. Carlo Martello, nonno di Carlo Magno, sbaragliò le orde islamiche a Poitiers, nel 732, impedendo l’invasione d’Europa. Oggi il turpe Neo Impero Carolingio, quella che san Giovanni Paolo II definiva invasione islamista, l’ammette senza freni al proprio interno.
Grazie alla willkommenskultur. Che sta creando danni sociali e lacerazioni sempre più profondi in Germania e in tutta Europa, ma permette al ceto mercantilista tedesco di avere schiavi a basso costo, grazie anche alla prescrizione del FMI per cui i migranti devono essere utilizzati ad un costo molto più basso del salario minimo garantito
Con il placet di Jorge Bergoglio. Che, pur dovendo fare repulisti dei tanti alti prelati che si macchiano di pedofilia e sodomia, preferisce occuparsi di quel 95% di immigrati, tutti giovani (e adulti) maschi islamici che non fuggono da guerre, ma si imbarcano solo a causa del fatto che a casa loro non hanno sufficienti mezzi per mantenere diverse mogli e migrano, pertanto, in Europa, non in quanto rifugiati ma solo per soddisfare i loro personali bisogni primari, in primis il sesso.
E se non riescono ad averlo spontaneamente, sovente lo impongono brutalmente, come dimostra questo studio del Gatestone Institute dal titolo, “È la Svezia la capitale occidentale degli stupri”,
Proprio recentemente Bergoglio ha elevato le elegie per Napolitano e per la sorosiana Bonino, colei che vorrebbe colmare il gap annuale tra morti e nascite a causa del recente boom delle morti in Italia – esplosione cagionata dalle ricette neoliberiste della Cheirocrazia economica italiana dal 2011 al 2018 – con un numero dieci volte superiore di migranti economici maschi, quelli che secondo la vulgata del bocconiano Tito Boeri, finalmente esonerato dalla presidenza dell’INPS, “ci pagheranno le pensioni del futuro”.
Qui tutta una serie di affermazioni infondate della Bonino sul Migrazionismo.
IL GESUITA BERGOGLIO E LA CHEIROCRAZIA GLOBALISTA
D’altro canto, il gesuita assiso sul Soglio petrino è il rappresentante perfetto della Élite Globalista:
In primo luogo, il disordine metodologico-espositivo di Bergoglio comincia con un’idea o un concetto, passando però subito dopo a un altro, in forme a volte forzate. Non è un’esposizione ‘scolastica’ di tipo tomista. Come gesuita è stato formato a utilizzare immagini e rappresentazioni, più che concetti.
In altre parole, la sua esposizione è simile al suo modo di pensare. Più che riflettere in modo deduttivo, ordinato, descrive situazioni o momenti che gli servono per esporre o imporre un’idea o un’immagine, e parla di esse. È per questo che il suo modo di esprimersi è “disordinato” o “disorganizzato”. Anche per questo spesso non arriva a un’idea conclusiva: è l’ascoltatore o il lettore che deve estrarla. (apostatisidiventa.blogspot.com)
È emblematico che Bergoglio impedisca il bacio all’anello Piscatorio.
Solo il vero Papa può indossare l’Anello del Pescatore, Bergoglio ha solo una replica dorata del vero anello: un riconoscimento subliminale dell’illegittimità del Bergoglio ad occupare il Soglio petrino?
Avvicinarsi al Santo Padre per baciare l’anello del Pescatore significa rendere omaggio al vicario di Cristo. Impedire ai fedeli di farlo, significa oltraggiare la figura del Papa. Quest’uomo è un oltraggio a Cristo e alla Chiesa cattolica. pic.twitter.com/f0hgM9XeqR
— Cesare Sacchetti (@CesareSacchetti) 26 marzo 2019
Angosciante quanto riporta Magdi Cristiano Allam:
Papa Francesco per l’ennesima volta pone al centro del suo apostolato l’accoglienza dei clandestini. In un colloquio con il Corriere della Sera arriva a concepire i clandestini come il seme miracoloso che consentirà all’Europa di tornare ad essere fertile sul piano demografico.
Addirittura paragonando i clandestini alla grazia divina che in tarda età permise a Sara, la moglie di Abramo, di avere un figlio. Secondo Papa Francesco, “l’Europa è come Sara”, la moglie sterile di Abramo, “che prima si spaventa ma poi sorride di nascosto” e la speranza è che l’Europa “sorrida di nascosto” agli immigrati. (magdicristianoallam.it)
Come dire: chiudiamo un occhio, anzi entrambi, agli stupri e alle violenze perpetrate dagli immigrati, poiché il loro è seme miracoloso? D’altra parte non sono pochi i prelati bergogliani che spostano il focus dai colpevoli alle vittime degli abusi sessuali. Quante volte abbiamo ascoltato la frase bigotta e ipocrita, “Se le donne occidentali vestissero in maniera meno provocante e più decente, certi episodi delittuosi non si verificherebbero”…
Certo, obblighiamole ad andare in burqa e noi genuflettiamoci cinque volte al giorno in direzione della Mecca.
La Chiesa bergogliana è abituata ai rovesciamenti relativistici della Verità. Le vittime diventano carnefici e i carnefici vittime.
I gesuiti sono sempre stati adusi a Sofismi che li hanno resi invisi in tutto il Mondo. Essi
si specializzarono anche nell’attacco agli ebrei, e nella seconda metà dell’Ottocento attribuirono a una congiura ebraica tutti i mali della società moderna, dal liberalismo al socialismo. Nel 1890 diffusero in tutte le parrocchie italiane un opuscolo sulla Questione giudaica in Europa: vi si spiega perché gli ebrei meritino il castigo divino e perché «siano nemici giurati del benessere delle nazioni in cui si trovano». Di conseguenza gli ebrei «non hanno diritto» a essere trattati come gli altri cittadini. La rivista dei gesuiti era la più autorevole rivista cattolica, quella che dava il «là» alle altre pubblicazioni: i gesuiti riuscirono a diffondere nei credenti la convinzione che gli ebrei non portano niente di buono, e il razzismo fascista ebbe un buon terreno di coltura nel razzismo cattolico. (Giordano Bruno Guerri, ilgiornale.it)
Invece di iniziare una discussione critica sui problemi generati dal Migrazionesimo, il gesuita Bergoglio ordina ai fedeli un’apodittica accoglienza:
Pensavo fosse un falso e invece è tutto vero. Bergoglio si è fatto fotografare con la spilla “apriamo i porti”. Quest’uomo non rappresenta né i cattolici né i cristiani. Quest’uomo è un impostore dell’élite globalista. È dovere di ogni buon cristiano denunciare questo impostore. pic.twitter.com/DrCnRThe8T
— Cesare Sacchetti (@CesareSacchetti) 17 febbraio 2019
RISATE IN VATICANO
Bergoglio sembra trovi molti argomenti che provocano la sua immediata ilarità
A un osservatore anche distratto non sarà sfuggito che la cifra della neochiesa, e particolarmente del pontificato attuale, è la risata. Bergolio ride, ride continuamente; ride Sosa Abascal, quello che afferma di non credere all’esistenza del diavolo; ridono Paglia e Galantino, tutte le volte che parlano in pubblico, e specialmente quando s’incontrano fra di loro; ride James Martin, facendo le corna e le boccacce in televisione; ride il cardinale Marx, ride il cardinale Schönborn, quello che invita il transessuale Conchita Wurst nella cattedrale di Santo Stefano; ridono Antonio Spadaro, Antonio Rizzolo, Hans Küng, Walter Kasper. La Chiesa cattolica sta andando a pezzi, ma essi ridono. […] Bergoglio ride più di tutti. […]
Dice che Gesù fa lo scemo, che Gesù si è fatto diavolo, e poi ride; […] non fa il segno della croce, fa il segno delle corna. […]
Si faccia attenzione: tutti costoro non sorridono, ma ridono: ridono a piena gola. Ridono strizzando gli occhi lustri, quasi con le lacrime per il troppo ridere. Ridono e si piegano in avanti, come si fa nelle tavolate alle feste per l’addio al celibato, sotto la raffica delle barzellette sporche. Qualcuno dirà che non c’è niente di male, che siamo i soliti ipercritici, perfino paranoici. Ma c’è una bella differenza fra sorridere e ridere. […]
Gesù rideva? Ne dubitiamo. Di certo sorrideva, perché sorridere è una espressione di benevolenza e di umana simpatia. Ma ridere, è un’altra cosa: è una cosa tutta umana, troppo umana; e ridere in continuazione, a gola spiegata, mentre le anime sono turbate, ha qualcosa di diabolico. […]
Ne abbiamo già parlato, a suo tempo, in un apposito saggio, prendendo le mosse da una osservazione del critico Giovanni Antonio Cesareo a proposito dell’Inferno di Dante, dove i diavoli ridono sguaiatamente (cfr. Sulla natura del riso, pubblicato originariamente sulla rivista Alla Bottega, Milano, n. 5, 188, e ripubblicato sul sito dell’Accademia Nuova Italia il 27/03/2017). Sicuramente ridevano di Gesù Cristo i soldati romani mentre lo flagellavano nel pretorio, lo incoronavano di spine, lo percuotevano con una canna sulla testa, dopo averlo bendato; sicuramente ridevano quei Giudei che, mentre agonizzava sulla croce, gli dicevano: Tu che hai detto di saper distruggere e ricostruire il Tempio in tre giorni, salva te stesso! (Francesco Lamendola, accademianuovaitalia.it)
L’ANTROPOLOGIA BERGOGLIANA
Bergoglio nega la sacralità trascendente di Gesù Cristo e lo relativizza, lo secolarizza; addirittura lo rende meschino, preda di bieche passioni. “Gesù fa un po’ lo scemo” nell’episodio dell’adultera, afferma; “Gesù non è un pulito”, prosegue. Un Gesù prigioniero, come tutti gli umani, della sarx e della sua contaminazione, il corpo umano che vive solo di appetiti materiali e corrotti.
Il gesuita argentino abroga. motu proprio, la soteriologia e nega la funzione salvifica della Croce, invece inneggiata dal suo predecessore.
Il Bergoglio non fa mai il segno della Croce, nella sua arroganza umana, non si inginocchia davanti a Cristo; si preoccupa e tanto, che venga data un’approfondita educazione sessuale nelle scuole. In nuce egli lascia l’Uomo prigioniero della palude vischiosa dei piaceri e delle sensazioni che è paradigmatica nell’homo œconomicus, nel consumatore consumato imposto al Mondo dal Capitalismo Totalitario.
LA CHIESA BERGOGLIANA APPREZZA IL NICHILISMO DI GIANNI VATTIMO
Gianni Vattimo è il filosofo del Pensiero debole – locuzione coniata nell’ambito del Relativismo postmoderno – e della rivalutazione del Nichilismo Nicciano.
Vattimo rifiuta l’identificazione di Dio nell’essere razionale, così come concepito dalla tradizione filosofica occidentale. […] Suggestionato dalle opere dell’antropologo francese René Girard, Vattimo legge la vicenda di Cristo come rifiuto di ogni sacrificio, anzitutto umano ed esistenziale. La kénosis (lett. “svuotamento”) divina è a vantaggio della libertà e della pace umana. (wikipedia)
Ciò che non tutti sanno è che Bergoglio apprezza molto Vattimo:
Se per [la] rivoluzione mondiale è necessario un leader, c’è chi l’ha già additato proprio nel papa. È ciò che ha fatto un anno fa nel Teatro Cervantes di Buenos Aires il filosofo italiano Gianni Vattimo, voce ascoltata dell’ultrasinistra mondiale, quando ha perorato la causa di una nuova Internazionale “comunista e papista”, con Francesco come suo leader indiscusso, per combattere e vincere la “guerra di classe” del XXI secolo. Al fianco di Vattimo sedeva un compiaciuto monsignor Marcelo Sanchez Sorondo, argentino, collaboratore stretto di papa Bergoglio in Vaticano. (Sandro Magister, “Papa Francesco e il Populismo mistico”)
Parlare di Rivoluzione mondiale Operaia è come riesumare un cadavere putrefatto, ma la Rivoluzione Universale dei Poveri guidata da Bergoglio è solo fumo negli occhi.
Bergoglio è un “progressista” alla stessa stregua di Soros, Obama, Clinton, Gates, et similia. È solo funzionale al piano neognostico del Capitalismo Mondialista. anche detto L’Internazionale Capitalista.
Il bergogliano denegare la natura divina del Cristo, il suo dileggio, ha solo uno scopo: relativizzando Cristo vengono svuotate di ogni essenza tutte le Comunità Umane che grazie al culto di Cristo sono nate e si sono evolute.
Il Gesù di Bergoglio non è ontologico, è ontico e anomico.
L’OSSESSIONE BERGOGLIANA PER il DIAVOLO E LA CHEIROCRAZIA NEOGNOSTICA
Jorge Maria Bergoglio è il papa più ossessionato della Storia da Satana. Sembra vederlo ovunque, come “persona” “concreta”.
Anche chi non si genuflette al Pensiero Unico globale od osa criticare i bergogliani è “parente del Diavolo”,
L’ufficio di accusatore di chi è? Chi è quello che la Bibbia chiama il grande accusatore? Il diavolo! E coloro che passano la vita accusando, accusando, accusando, sono – non dirò figli, perché il diavolo non ne ha – ma amici, cugini, parenti del diavolo. E no, questo non va, si devono segnalare i difetti per correggere, ma al momento che si segnalano i difetti, si denunciano i difetti, si ama la Chiesa. Senza amore, quello è del diavolo. (FamigliaCristiana.it)
Per la falsa dicotomia del Bergoglio, chi non la pensa come lui, è parente del diavolo.
J.M.Bergoglio è uno dei più esimi rappresentanti della Cheirocrazia, la Dittatura dei Peggiori, la Dittatura dei Soroi e della Ur-Sinistra Capitalista e Globalista (Obama, The Clintons, Blair, Hollande, Zapatero, SPD, PSF, PSOE… fino a PD, LeU, +Europa).


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