Il Dogma delle Pensioni del Futuro pagate dai Migranti.
La Teurgia del Capitalismo Totalitario ha, tra i suoi innumerevoli e folli dogmi, il “Dogma delle Pensioni del Futuro pagate dai Migranti”.
Uno dei massimi Ierofanti di siffatto Dogma di Fede è il neoliberista e (ça va sans dire…) Bocconiano, Tito Boeri.
L’Università Bocconi, come afferma il grande Economista Giulio Sapelli, è una «università di serie zero», fautrice di una crematistica diffusa da piccoli teurghi che si oppongono alla Verità, e presto verrà marginalizzata, per progressivi e inarrestabili processi aleteici.
Alla Bocconi insegnano agli studenti che lo Stato è una famiglia. Ha ragione Sapelli, università di serie Z.@fdaveri: “nelle famiglie quando ci sono meno soldi bisogna tirare la cinghia. Nel settore pubblico non si può dare più risorse a tutti senza spiegare che deve dimagrire” pic.twitter.com/iz9mjSGfR3
— Alessandro Del Prete (@alexdelprete) 9 aprile 2018
IL FALSO DOGMA DEL CAPITALESIMO ADORATORE DELLE POTENZE ANTIKATECHONTICHE: «I MIGRANTI CI PAGHERANNO LE PENSIONI DEL FUTURO»
L’autorevole Gefira (che si contrappone ai “taxi del mare”, le ONG di SOROS) lo dimostra con evidenza palmare.
Un anno fa The Economist ha scritto che la migrazione è benefica per l’economia globale.
1) Il team di Gefira ha dimostrato che gli immigrati economici sono più frequentemente beneficiari di prestazioni sociali e sono meno professionalmente attivi degli europei non nativi.
2) La nostra analisi è stata validata dagli scienziati dell’Università di Basilea.
3) Il risultato è che gli europei autoctoni devono provvedere agli immigrati. [ricevendone in compenso la macellazione del welfare che una volta era loro distribuito. Un esempio è la Sanità Pubblica italiana che è rimasta totalmente gratuita solo per gli Immigrati, non più per gli Italiani, ndr]
Il tasso di fertilità tra gli europei autctoni (cioè bianchi) è stato inferiore alla sostituzione per quasi mezzo secolo, mentre nei paesi africani si avvicina a 5. È a causa del continuo afflusso di persone ad alta fertilità.
4) che le popolazioni di Francia, Svezia, il Regno Unito e altri paesi europei si allargano, ma il fatto emblematico è che tutto ciò non si traduce in un PIL più elevato, che in Francia e nel Regno Unito è in declino dal 2008, e in Svezia – dal 2014. Non solo il PIL è in diminuzione, ma anche PIL pro capite. (“The new normal in Europe: increasing population, decreasing GDP”, Gefira.org)
Precisiamo che non ci riferiamo agli Immigrati che sono arrivati in Europa prima del 2008-2009.
Indichiamo come responsabile dell’attuale status quo non l’immigrazione fino al 2008, ma quella derivata dalla Coercive Engineered Migration, cioè l’Arma di Migrazione di Massa, progettata dall’Anomos Globale George Soros e dalla Massoneria Contro-iniziatica, con l’avallo di Quisling e lacché come ONU, Jorge Bergoglio, pupazzi come Obama e Clinton, i turpi criminali torturatori della CIA e il MOSSAD.
Siffatta genia, in perfetta sincronia, ha progettato e realizzato la Primavera Araba, per detronizzare Gheddafi e Bashar Al-Assad e destabilizzare l’intera Europa:
Il piano di Soros e CIA per destabilizzare l’Europa.
L’APORIA DEGLI IMMIGRATI CHE CI PAGHERANNO LE PENSIONI
Come abbiamo scritto in “Condominium”,
Prima che si elevi la solita canea di accorati migrazionisti e sedicenti anime belle, riportiamo le conclusioni dello studio relativo prodotto dalla Fondazione Hume (che non può certo essere accusata di razzismo):
In conclusione, vi è motivo per ritenere che la forte sovra-rappresentazione degli immigrati tra gli imputati, i denunciati e i condannati registrata in Italia negli ultimi decenni sia associata a flussi immigratori tumultuosi e sostanzialmente incontrollati, come quelli che hanno particolarmente caratterizzato l’Italia nella sua fase immigratoria iniziale, ma che ancora in parte sussistono. Il fatto che la popolazione immigrata in Italia sia caratterizzata da una alta presenza di stranieri, ossia di quella componente mediamente meno radicata nella società ospitante, costituisce un elemento significativo di questo scenario. Da una situazione immigratoria con queste caratteristiche ci si aspetta maggiori problemi di assimilazione e integrazione. Del resto, si deve notare come questi flussi tumultuosi e incontrollati sono avvenuti in un Paese con alcune caratteristiche – cui si è già accennato – come la forte disuguaglianza economica, l’alto tasso di disoccupazione, la rigidità del mercato del lavoro e la limitata libertà economica.
Tutte caratteristiche che si ritiene non favoriscano l’integrazione degli immigrati e anzi contribuiscano a determinare anche per loro un quadro di negative condizioni socio-economiche. I risultati presentati nelle pagine precedenti suggeriscono – a conferma di quanto appena detto – che coloro che sono mediamente meno assimilati e meno integrati socialmente ed economicamente – tipicamente, gli immigrati stranieri rispetto agli immigrati in genere – abbiano maggiori probabilità di ricorrere al crimine.
Questo quadro ricorda quello delineato dalle maggiori teorie criminologiche, di cui si è detto all’inizio di queste pagine: teorie che individuano nella scarsità di opportunità lecite e nella mancanza di controllo sociale sull’individuo da parte della comunità locale dei fattori che favoriscono considerevolmente la propensione alla devianza e alla criminalità.
Breviter, la maggior tendenza alla criminalità degli immigrati è (anche, ma non solo) figlia della situazione economico-sociale italiana.
Sei milioni e mezzo di inoccupati e disoccupati, 5 milioni di poveri, 250.000 italiani costretti ad espatriare ogni anno, la perdita di più di 300 miliardi di PIL causati dal Salva-Italia di Monti, etc., non permetteranno mai agli immigrati di avere un’occupazione decente e ben retribuita.
Non viene data agli Italiani e non si capisce perché dovrebbe essere data a immigrati (nel 95% dei casi) del tutto irregolari.
Cioè, non si tratta di rifugiati che scappano da guerre o rivoluzioni, ma si tratta di migranti economici, che non hanno diritto d’asilo.
Comunque, i veri criminali sono coloro i quali, pur in presenza di un Indice di Gini così alto per l’Italia, agevolano e finanziano un’immigrazione sempre più de-regolamentata e incontrollata.
RITORNIAMO AL NOSTRO DOGMA
Spieghino il Boeri e compagnia cantante chi ci pagherà le pensioni del futuro.
Il Salva-Italia, con la distruzione della domanda interna di cui menava vanto Mario Monti, e i continui avanzi primari, da oltre vent’anni a questa parte, ci sono costati almeno 600 miliardi di PIL. Ciò costringe ogni anno decine di migliaia dei nostri giovani migliori e altamente formati a recarsi all’estero e ivi pagano i contributi a favore dei pensionati del Paese ospitante.
Sostituiti da raccoglitori di frutta e muratori pagati in nero o pusher. E’ credibile che costoro contribueranno per davvero alle nostre pensioni?
Chi verserebbe i contributi all’INPS?
Forse gli “imprenditori” che assumono in nero gli immigrati per raccogliere cassette di arance e pomodori a tre euro l’ora?
Oppure i “lavoratori autonomi”, pusher e sfruttatori della prostituzione delle loro stesse connazionali, che perfino il pidino governatore della Campania, Vincenzo De Luca definisce, giustamente, pericolose bande di nigeriani?
INTANTO IL NEOLIBERISTA BOCCONIANO BOERI VORREBBE PROPRIO ABOLIRLE LE PENSIONI.
IL DOGMA DELLE PENSIONI INSOSTENIBILI. SOLO PER NOI, PERO’
Non si capisce perché il governo gialloverde non abbia ancora rimosso, con lo spoils system, il neoliberista globalista bocconiano Tito Boeri
Ecco la sua “Informazione”:
Il meccanismo dell’età pensionabile collegato all’aspettativa di vita è pensato per pesare meno sui giovani. Lo ha dichiarato Boeri durante un discorso tenuto a Roma. “Se si fermasse l’età pensionabile a 67 anni e per vent’anni non si facessero gli adeguamenti previsti dalla legge Tremonti-Sacconi del 2010 resi automatici dalla riforma Fornero; il rischio è quello di avere una spesa aggiuntiva per le pensioni di 140 miliardi di euro da qui al 2040.
Infine comunica che lo spostamento di risorse economiche spostate dai nonni verso i nipoti non basta. “La parte di spesa pensionistica che va ai minori è sempre di meno, perché sempre meno pensionati hanno nipoti. Non si può contare neanche su questo trasferimento. Gli italiani sono attenti alle famiglie e ai nipoti ma nelle scelte finiscono per essere fortemente egoisti verso i bambini”. (termometropolitico.it)
Tradotto: Voi Italiani del ceto Medio-basso dovete morire lavorando, ma per noi Olimpici dell’Élite Globale e Globalista tale requisito non vale affatto, visto che Carlo Cottarelli percepisce una pensione di 220.000 euro annui da quando ha compiuto i 59 anni ed escludento altri benefits milionari.
Quella del Boeri è solo sterile propaganda. Che vale e pesa solo per coloro i quali non sono, come lui, autoreferenziali Aristoi. Cioè vale solo per Noi.
Noi, i Neoservi, declassati a Untermenschen dai sicofanti e corifei della Ur-Sinistra Globalista, Liberalista, Antisociale e Antidemocratica.
#Boeri, dopo aver difeso l’importazione dei «migranti», ossia i fannulloni africani pagati dallo Stato, sul #redditodicittadinanza sentenzia: «Sbagliato dare soldi a chi non lavora».
Cioè: agli africani sì, gli italiani vadano affanculo.#Governo, ma quando cazzo lo epuri questo?— Il Sofista (@intuslegens) 4 ottobre 2018
Proprio sulla vexata quaestio degli immigrati contributori netti, risponde il Giornale, proclamando a gran voce: “La favoletta di Boeri: gli immigrati generosi ci pagano la pensione”.
[Afferma il Boeri:] ci sono tre milioni di immigrati che versano contributi nelle casse dell’istituto di previdenza. «I numeri ci dicono che versano ogni anno otto miliardi di contributi sociali e ne ricevono tre in termini di pensioni e altre prestazioni sociali, quindi con un saldo netto di circa cinque miliardi per le casse dell’Inps».
Intanto il sistema previdenziale italiano è pieno di queste incongruenze. Per dirne una, la gestione dei lavoratori atipici, cioè i giovani collaboratori, è in attivo di otto miliardi. Quella dei dipendenti pubblici in rosso di una cifra molto simile. Altre iniquità poco spendibili politicamente in questi anni? I contributi silenti cioè quelli versati senza speranza di essere incassati. Tema passato di moda, senza che il problema sia stato risolto. La gestione separata e le mille difficoltà per ricongiungere i contributi versati con le altre gestioni della stessa Inps. […]
Per quanto riguarda il futuro, Boeri non manca mai di sottolineare come gli stranieri saranno la stampella delle pensioni italiane. […]
Difficile [in realtà] calcolare il costo delle prestazioni sociali per gli stranieri. Ad esempio quelle per i 400 mila disoccupati stranieri, ha osservato ieri il giuslavorista Francesco Rotondi, Co-fondatore di LabLaw. […]
Un’obiettiva valutazione costi/benefici evidenzia che, a fronte di un modesto contributo previdenziale, gli Immigrati hanno un costo tra Welfare, Accoglienza, Criminalità, Spese carcerarie, Costi sociali, che è almeno quattro volte superiore al ricevuto.
Torneremo, con dati fondati, su questo argomento.
Aggiungiamo, infine, che, stante il basso livello di contributi versati dagli immigrati, saremo costretti ad integrarli affinché arrivino almeno alla pensione minima. Una perfetta aporia: saremo noi Italiani a dover pagare le pensioni del futuro ai Migranti!
NO, NON SIETE DEFICIENTI. SIETE SOLO, SCIENTEMENTE, QUINTE COLONNE DEL CAPITALISMO TOTALITARIO
Segue un surreale articolo di Lucia Annunziata, intitolato “Confessioni di una deficiente”, tratto da huffingtonpost.it:
Confesso, sono una deficiente…
Il Def, presentato ieri da Luigi Di Maio (con tutti i mezzucci comunicativi di un partito che della comunicazione ha fatto il suo unico Dio), e definito come l’abolizione della povertà, è solo una povera misura elettorale. L’asticella del deficit al 2.4, per i prossimi tre anni, non è infatti una manovra e nemmeno una proposta di manovra. E’ solo una sbruffonata, inaccettabile non tanto dall’Europa e dai mercati quanto, e innanzitutto, dai portafogli degli Italiani. E’ la bizzarra proposta di indebitare ulteriormente una famiglia che non riesce a liberarsi dei debiti. Difficilmente il modo per combattere la povertà.
L’obiettivo, invece, è rimasto lì – la rottura con la Ue come elemento palingenetico di una sovranità nazionale, di una nuova economia, e di un nuovo popolo. Il Def presentato, con i suoi numeri gonfiati, è l’avvio di questa rottura, anzi il mezzo scelto per “creare” in vitro il Cigno nero, l’evento imprevisto con cui giustificare l’avvio del conflitto….
Perché dopotutto io sono una deficiente, ma il popolo italiano ha sempre dato prova di non esserlo…
Ovviamente la Verità è. come sempre, agli esatti antipodi di quanto affermato da siffatta giornalista, seguace della sinistra che ha scambiato i valori dell’Internazionalismo Socialista con quelli della Globalizzazione e dei flussi desideranti di cui ciarlano Deleuze e Foucault.
Il Paradigma del Neoliberismo.
Lucia Annunziata ancora si chiede perché gli Italiani abbiano smesso – da anni – di leggere la grancassa propagandistica del Gruppo Gedi, del tutto funzionale agli Interessi del Capitalismo Neoliberista e Ultraglobalista.
I propagandisti dell’Orwelliano Capitalismo Totalitario si interrogano sulle motivazioni che hanno portato Corsera-Repubblica-LaStampa a perdere il 60% dei lettori dal 2010 ad oggi.
Sarà perché siffatti Mainstream Media non hanno propalato altro che le veline imposte dai Padroni Tanatacapitalisti, Neoliberisti e Ur-Sinistri, quell’1% di Psicopatici che controlla il 99% delle ricchezze mondiali?
Lucidamente Piergiorgio Odifreddi scriveva al riguardo nel suo blog su Repubblica, prima di essere allontanato dal direttore Calabresi:
Alla maggior parte dei giornalisti e dei giornali non interessano le verità, ma gli scoop: cioè, le notizie che facciano parlare la maggior parte degli altri giornalisti e degli altri giornali. E se una notizia falsa fa parlare più di una vera, allora serve più quella di questa. Dire che il papa crede all’esistenza dell’Inferno è ovviamente una notizia vera, ma sbattuta in prima pagina lascerebbe indifferenti la maggior parte dei giornalisti e dei giornali. Per questo Scalfari scrive, e Repubblica pubblica, che il papa non crede all’Inferno: perché altri giornalisti e altri giornali lo rimbalzino per l’intero mondo.
Il vero problema è perché mai certe cose dovrebbero leggerle i lettori. Che infatti spesso non leggono le fake news, e a volte alla fine smettono di leggere anche il giornale intero. Forse la meditazione sul perché i giornali perdono copie potrebbe anche partite da qui, nella Giornata Mondiale del Fact Checking.
Chiedetevi perché un vero Giornalista, con la G maiuscola, e cioè Marco Travaglio – il cui Fatto Quotidiano ha molta più autorevolezza, e seguito, dei giornaloni italici – li definisce Leccons e Pennivendoli.
Analizzate il motivo per cui 6 milioni di Italiani non votano più il PD, Partito di Riferimento in Italia della Cabala Globale di George Soros, e di cui Repubblica sembra esserne diventata l’House Organ, dopo la definitiva chiusura de L’Unità.
Forse perché gli Italiani hanno capito che il Capitalismo Totalitario e Neoliberista è la più mortifera delle Dittature della Storia Umana. E, soprattutto, la più antidemocratica?
Noi che abbiamo votato contro di essi, contro il PD e contro il Capitalismo Totalitario, non torneremo mai più indietro. Anche se i globalisti come Riotta amano definirci deficitari in istruzione…
E’ invotabile un partito che, nelle sue manifestazioni, aborre il Tricolare e fa garrire solo la bandiera della UE, la UE dei banksters e dei mercanti, feroce nemica della sopravvivenza e dell’autodeterminazione dei Popoli Europei.
Alea iacta est.
Abbiamo varcato il nostro Rubicone.
Indietro non si torna.
Malgrado la presunta incompetenza del governo gialloverde.
UN ALTRO DOGMA DI FEDE DEL CAPITALISMO TOTALITARIO: L’ANTIFASCISMO IN ASSENZA DI FASCISMO
Il vero Totalitarismo del XXI secolo è quello dell’Antifascismo Militante in assenza di Fascismo.
Antifascismo in assenza completa di fascismo: l’antifascismo, positivo un tempo, è […] un fenomeno dannoso e a favore del sistema capitalistico, visto che il fascismo è stato ormai sconfitto, volto a creare tensioni tra le diverse forze anti-sistema, e a fungere da nuova ideologia della sinistra postcomunista e post-stalinista che diviene così inutile. (Wikipedia, voce, “Costanzo Preve”)
Qui Diego Fusaro si contrappone all’ultimo Gauleiter dell’ultima ridotta della Dittatura dei Mercati, Carlo Cottarrelli:
Non è un caso se la Ur-Sinistra Trinariciuta, nelle sue deserte e squallide piazze, si richiami solo alla bandiera UE e ai dis-valori del Quarto Reich Merkeliano:
Alla manifestazione in piazza del PD non sventola il tricolore, no. Non sventolano le bandiere dei lavoratori, no. Sventolano le bandiere dell’Unione Europea, ossia dell’unione delle classi dominanti europee contro i popoli e i lavoratori europei. Utili servi dei potenti.
— Diego Fusaro (@DiegoFusaro) 30 settembre 2018
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