SOROS, FENOMENOLOGIA DEL DITTATORE GLOBALE NELL’ERA DEL CORONAVIRUS.
Soros il Dittatore della Finanza Globale e Führer del Capitalismo Totalitario. Una volta, i Dittatori vestivano in camicia nera e divisa militare…
Oggi, i dittatori si fanno fare gli abiti su misura a Savile Row e non usano carri armati, bensì speculazioni finanziarie per abbattere democrazie e sovranità popolari. Come fanno appunto il Reichsführer George Soros e i suoi Obergruppenführer, da Al Gore Capone a Jeff Bezos, da Michael Bloomberg a Bill Gates, per sottacere dei Rothschild e Rockefeller.
IL NEOLIBERISMO È IL FASCISMO DEL XXI SECOLO
Manuela Cadelli, Presidente del Sindacato dei Magistrati Belgi, espresse un giudizio tranchant e assolutamente inconfutabile sul Neoliberismo:
Il tempo delle incertezze retoriche è finito. Le cose devono essere chiamate con il loro nome per rendere possibile dare avvio a una reazione democratica coordinata, soprattutto nel campo dei servizi pubblici.
Il liberalismo è una dottrina, al tempo stesso politica ed economica, derivata dalla filosofia dell’Illuminismo, che mirava a imporre allo stato la necessaria distanza [dai cittadini] per garantire il rispetto delle libertà e l’emancipazione democratica. E’ stato il motore per l’ascesa, e il continuo progresso, delle democrazie occidentali.
Il neoliberalismo dei nostri giorni è una forma di economicismo che colpisce continuamente tutti i settori della nostra comunità. Si tratta di una forma di estremismo.
Il fascismo può essere definito come la subordinazione di ogni parte dello Stato a una ideologia totalitaria e nichilista.
Io sostengo che il neoliberalismo è una specie di fascismo, perché l’economia ha soggiogato non solo il governo dei paesi democratici, ma anche tutti gli aspetti del nostro pensiero.
Lo stato è ora agli ordini dell’economia e della finanza, che lo trattano come un subordinato e spadroneggiano su di esso in misura tale da mettere in pericolo il bene comune.
Lo speculatore Warren Buffett una volta ebbe ad affermare che «la Lotta di Classe è finita. L’abbiamo vinta noi». Hanno vinto i cattivi, gli psicopatici senza empatia, ergo senz’anima.
Il Capitalismo come Religione Neognostica del Male e immanentizzata, succedanea della Religione maligna del Fascismo del XX secolo.
Il Capitalismo Totalitario del Reichsführer George Soros e dei suoi Oberguruppenführer è il Fascismo del XXI secolo.
IL GRANDE FRATELLO SOROS E I MAIALI DI ORWELL
“Nel tempo dell’inganno universale, dire la verità è un atto rivoluzionario” scriveva George Orwell nella prefazione de “La fattoria degli animali” riguardante la libertà di stampa. Gandhi e Orwell hanno descritto perfettamente quello che sarebbe successo settant’anni dopo per mano dei “maiali” detentori del potere elitario, ovvero quelli che ribadivano che “Tutti gli animali sono uguali, ma alcuni sono più uguali degli altri”.
I “maiali” hanno pure convogliato il malcontento politico verso un movimento che aveva come principale slogan il “vaffa”, ovvero il Movimento 5 Stelle, annullando poi il dissenso con l’accorpamento nel loro partito, il Partito Democratico. Lo scrissi già alla vigilia delle elezioni politiche del 2018 nell’inchiesta sul programma immigrazione grillino scritto dagli avvocati sorosiani di Asgi, avendolo già analizzato come modus operandi di George Soros in merito alle Primavere Arabe e alle Rivoluzione Colorate. I “maiali” hanno da sempre trovato terreno fertile nella televisione pubblica italiana, con la lottizzazione della Rai, ma ora questo fenomeno è palese al popolo italiano, come dimostrato dalla schiacciante sconfitta della coalizione giallofucsia in Umbria, sebbene l’appuntamento elettorale fosse stato preceduto da una campagna mediatica vergognosa contro i partiti dell’asse sovranista. (Francesca Totolo, “Report grida al ‘complotto sovranista’. Ma ad usare i follower fasulli sono proprio loro”)
LA MANIPOLAZIONE DEL PENSIERO UNICO GLOBAL-SOROSISTA COMINCIA DALLE SCUOLE
E’ grave quanto avviene in tutta Europa, in particolare in Italia, per plagiare fin dalla più tenera età i discenti nelle scuole.
A scuola, per legge, è proibito fare politica e questo è un principio sacrosanto, peccato che io abbia la vaga impressione che venga costantemente violato (dai progressisti con la collaborazione di presidi e parte dei docenti). […]
Oggi la comunicazione politica è andata oltre, si è perfezionata e spesso entra nel campo del subliminale: più un messaggio è occulto e più è potente, perché aggira le difese razionali ed agisce su aspetti emotivi spesso non avvertiti dal cittadino. Vi spiego come opera: le tv, le radio, l’apparato pubblico, le associazioni ecc creano una narrazione dominante colorata politicamente (di norma progressista, non certo di tipo conservatore) ed essa è come un cerchietto, una circonferenza di mattoncini dove l’inizio coincide con la fine, dove “la testa morde la coda”. Ogni mattoncino può essere un concetto, una parola, una persona e se lo citi fa venire in mente la versione dominante, strumento di manipolazione. (Marco Giannini, affaritaliani.it)
Diceva il filosofo Lacan che il capitalista è colui che trasforma i desideri in merce (perlopiù scadente).
Il Fascio-Capitalismo attuale usa la Strategia dell’Emozione (A.C. Robert) e il panottico digitale (B.C. Han), per manipolare le coscienze dei più giovani, resi zombie dalla mancanza di sonno (J. Crary, “24/7 – il Capitalismo all’assalto del sonno”) e con un IQ sempre più in calo.
Un caldo brodo di coltura, ove far germinare il globalismo, il multiculturalismo che in realtà è mera oicofobia (R. Scruton) – odio di sè e della propria cultura – immigrazionismo, che è solo importazione di masse di schiavi eradicati dal loro ethos, e un transgenderismo sempre più aggressivo, tanto che il solo fatto di essere eterosessuali diventa transomofobia!
In realtà coloro i quali affermano di “amare”, sono i primi odiatori, sprezzanti nei confronti della democrazia e della libertà di espressione.
Come le Sardine, funzionali agli interessi del democratico Soros e dei suoi confratelli mondialisti, come i Benetton…
…e rapidamente convertite all’Immigrazionismo sorosista:
Le sardine prendono il mare. Alla fine, dopo un lungo tramestio, una loro identità la hanno trovata. E, per uno scherzo del destino, la hanno trovata proprio nel loro elemento naturale: l’acqua.
I vertici del noto movimento di opposizione all’opposizione, ieri, hanno annunciato la loro prossima missione: si imbarcheranno sulla nave di una Ong e aiuteranno i «salvataggi in mare». Quindi tradotto dall’italiano buonista all’italiano reale: aiuteranno gli irregolari a sbarcare sui nostri confini, faranno da «taxisti» agli scafisti che trafficano esseri umani nel cuore del Mediterraneo. Ah, se ne sentiva proprio il bisogno, specialmente in un momento così drammatico per il nostro Paese. La sinistra, d’altronde, ha sempre una spiccata sensibilità nell’intercettare le urgenze degli italiani e rovesciarne la scala delle priorità.
Così Mattia Santori e soci, dopo mesi passati a nicchiare sulla propria appartenenza politica, ora hanno subìto la trasformazione genetica definitiva: da pesci ad aspiranti Carole Rackete, pronti a speronare la Guardia di Finanza per traghettare clandestini in Italia. (Antonio Giangrande)
Un’altra ipostasi del finto filantrocapitalismo à la Soros è l’attivismo “climatico” gretinista, un vero e proprio reverse-engineering dell’Eco-Fascismo di R.W. Darrè, Himmler e Hitler.
This is eco-fascism. Very dangerous.https://t.co/nk4wNiwWcu
— Nigel Farage (@Nigel_Farage) February 26, 2020
A Davos 2020 è stata ospitata per l’ennesima volta la nota allarmista climatica Greta Thunberg che ha nuovamente e caldamente raccomandato – a seguito dei soliti, stantii e stolidi input di Al Gore Capone – un modello economico ad emissioni zero.
Tra i sostenitori delle teorie del cambiamento climatico come Greta si sta facendo anche largo un’altra proposta. L’ambientalista femminista Verena Brunschweiger, ha recentemente proposto di mettere fine alla propria riproduzione umana pur di salvare l’ambiente.
In altre parole, l’uomo dovrebbe scegliere la sua estinzione a favore della presunta protezione dell’ecosistema.
Sostanzialmente, il vero obbiettivo di questo movimento non sembrerebbe essere tanto quello di salvare l’ambiente, quanto quello di ridurre la popolazione della Terra.
Una tesi che non pare affatto dispiacere alla élite globaliste di Davos che mostrano a quanto pare un vivo interesse nei virus letali in grado di raggiungere questo obbiettivo. (Cesare Sacchetti, lacrunadellago.net)
Nessuno che però dichiari che la popolazione della Terra triplicherà entro la fine del secolo soltanto a causa dell’esplosione di natalità nei Paesi Islamici e in Africa. Sarebbe razzista affermarlo.
Per i “progressisti” global-sorosisti è meglio autoestinguersi piuttosto che appalesarsi, anche solo vagamente, come razzisti.
Anzi, per costoro è meglio far morire anzitempo gli Europei, in particolare gli Italiani, perché finalmente si sono svegliati da decenni di torpore, diventando Sovranisti e manifestando repulsione verso il Quarto reich UE e i suoi Quisling e Gauleiter locali.
Il sistema perfetto per ridurre il numero degli Italiani autoctoni, oltre all’aumento dell’età pensionabile, è il taglio della sanità pubblica, operato massicciamente dal PD, il Partito delle Diseguaglianze e dell’Aumento dell’Indice di Gini, tanto amato da Soros il Democratico.
Grazie ai governi a guida o appoggio PD – da Monti in poi – sono stati cassati 70.000 posti letto, 359 reparti chiusi e quasi 200 piccoli ospedali cancellati. E ora il premier Conte versa lacrime di coccodrillo per il fatto che mancano posti per la terapia intensiva!
I tagli di Monti – Tutto è iniziato con il governo di Mario Monti. La stagione della spending review ha portato in dote una sforbiciata alla spesa sanitaria da 6,8 miliardi fino al 2015. Nei desiderata dell’allora ministro Renato Balduzzi, il taglio della spesa avrebbe dovuto essere accompagnato da una migliore gestione delle risorse. Ma così non è stato: secondo quanto riferì Quotidiano Sanità, in soli due anni “la mazzata, batosta o che dir si voglia, c’è stata: meno posti letto: circa 7.000 che portano così i tagli totali di posti letto dal 2000 ad oggi (10 dicembre 2012, ndr) a quota 72.000”.
I piani di rientro regionali – Da allora le cose sono andate sempre peggio. In nome del risanamento dei bilanci locali e delle aziende sanitarie sono scattati i piani di rientro per le Regioni con uno squilibrio nella sanità superiore al 5 per cento del finanziamento complessivo. Così i governatori hanno tagliato ancora. Nel Lazio, ad esempio, Nicola Zingaretti ha cassato 3.600 posti letto e chiuso diversi ospedali. (“Coronavirus, la Sanità Italiana definanziata da 10 anni. Tagliati 43mila dipendenti…”)
Forse Nicola Zingaretti, oggi gragnolante di lai e lacrime perché colpito da Coronavirus, dovrebbe trarre motivo di doglianza dalle sue stesse scelte. Chi è causa del suo mal, pianga se stesso!
Se alcuni ospedali appaiono impreparati, senza attrezzature, senza personale, sappiate che questo non è un fatto casuale oppure il figlio dell’inefficienza del sistema pubblico, ma è il risultato di una scelta calcolata e voluta, anzi coscientemente creata negli ultimi 10 anni, oltre a valutare quanto risibili siano i 3,2 miliardi che il governo pensa di stanziare per il rilancio.
Il tutto inizia con il governo Monti, tanto per non avere delle sorprese. A dicembre del 2012 l’allora ministro della sanità Balduzzi previde un taglio progressivo degli stanziamenti alla sanità che avrebbero portato il peso della stessa sull’economia dal 7,1% del PIL al 6,7%. Le regioni stimarono questo calo in 30 miliardi di spesa complessivi pluriennali. […]
In base al PIL siamo passati dal 7,1% del 2011 al 6.4% attuale. […]
Dopo questa infornata di numeri vi ricordiamo quello che, in queste pagine, diciamo da anni, da tempi versamente non sospetti. Quando vi parlano di tagli per rispettare i parametri europei, di austerità espansiva, di sacrifici per il futuro dei vostri figli (sempre che ne abbiate) ricordatevi che tutto questo viene fatto sulla vostra pelle e sulla vostra salute. Non si tratta di numeri astratti, ma della differenza fra il trovare un posto in rianimazione perché avete una brutta polmonite e non trovarlo e morire. Ricordate che chi a Bruxelles decide questi tagli, i vari Dombrovskis e Von Der Leyen, non metteranno mai piede nell’ospedale di Codogno o in quello di Cremona o di Napoli, ma voi si.
Pensateci, quando voterete, se mai ve lo permetteranno ancora. (Leoniero Dertona, scenarieconomici.it)
Seul ha poche decine di decessi sebbene abbia quasi i nostri contagi, ma nel Paese c’è il quadruplo dei presidi ospedalieri per abitante. In Germania il doppio. Dopo anni di tagli siamo indietro pure sulle terapie intensive. https://t.co/ySDKTDCdE6
— La Verità (@LaVeritaWeb) March 11, 2020
L’EUGENETICA NAZISTA DEL XXI SECOLO
Per il Quarto Reich UE un sessantenne italiano è fin troppo giovane per poter andare in pensione…
Ma le cose si rovesciano totalmente quando si tratta di scegliere a chi destinare l’ultimo letto disponibile per terapia intensiva dopo la macelleria sulla Sanità Pubblica operata dalla Ur-Sinistra sorosista italiana.
Tutto messo nero su bianco in 15 Raccomandazioni elaborate dalla Società italiana di anestesia, analgesia, rianimazione e terapia intensiva per la quale siamo sostanzialmente in una situazione paragonabile a quella della ‘medicina delle catastrofi’. “È uno scenario in cui potrebbero essere necessari criteri di accesso alle cure intensive (e di dimissione) non soltanto strettamente di appropriatezza clinica e di proporzionalità delle cure, ma ispirati anche a un criterio il più possibile condiviso di giustizia distributiva e di appropriata allocazione di risorse sanitarie limitate”. IL DOCUMENTO
A fronte dell’attuale epidemia di nuovo Coronavirus e delle previsioni che “stimano per le prossime settimane, in molti centri, un aumento dei casi di insufficienza respiratoria acuta (con necessità di ricovero in Terapia Intensiva) di tale entità da determinare un enorme squilibrio tra le necessità cliniche reali della popolazione e la disponibilità effettiva di risorse intensive”, potrebbe “rendersi necessario porre un limite di età all’ingresso in TI e non si tratta di compiere scelte meramente di valore, ma di riservare risorse che potrebbero essere scarsissime a chi ha in primis più probabilità di sopravvivenza e secondariamente a chi può avere più anni di vita salvata, in un’ottica di massimizzazione dei benefici per il maggior numero di persone”. […]
Nel Documento si privilegia la “maggiore speranza di vita”, “questo comporta – sottolineano gli anestesisti rianimatori – di non dover necessariamente seguire un criterio di accesso alle cure intensive di tipo “first come, first served”. (Quotidianosanita.it)
Il Sostituzionismo Bergogliano-Sorosita all’opera. Facciamo morire l’anziano, il cui cervello funziona ancora, per permettere ai giovani zombie Gretini e Sardine di decidere per tutti, avallando l’Arma di Migrazione di Massa innescata da CIA e Soros contro gli Stati come l’Italia e poter finalmente certificare la morte della cultura greco-romana, in favore dell’immondo e incolto meticciato globale tardo-capitalista.
Zombie, la Truffa della Crisi Climatica Antropica e le Sardine – L’Isola di Avalon
Zombie, la Truffa della Crisi Climatica Antropica e le Sardine – L’Isola di Avalon
Zombie e gretini delusi. È stato scoperchiato il Vaso di Pandora che copriva la Truffa della Crisi Climatica provocata dall’Attività Antropica.
Source: www.isoladiavalon.eu/zombie-la-truffa-della-crisi-climatica-antropica-e-sardine/
I FILANTROCAPITALISTI
Ogni qual volta che i pennivendoli di regime definiscono un Satrapo Globale “filantropo”, dobbiamo drizzare le antenne.
Il filantrocapitalismo contribuisce a far accettare il funzionamento dell’economia globale, di cui diluisce e propaga i valori. Il politologo Michael Edward lo descrive come un sistema che “promette di salvare il mondo rivoluzionando la filantropia, cioè facendo funzionare le associazioni no-profit come imprese e creando nuovi mercati di beni e servizi a beneficio della società.
Ma a volte queste fondazioni benefiche rimangono incagliate nelle loro stesse contraddizioni. Per esempio, il “Los Angeles Times” ha rivelato come la Bill and Melinda Gates Foundation, che finanzia programmi di vaccinazione antipolio in Africa, ha tr i suoi sponsor l’Ente Nazionale Idrocarburi (ENI), fiore all’occhiello delle compagnie petrolifere italiane, le cui ciminiere sono responsabili dellìemissione di gas altamente tossici che non risparmiano i polmoni dei bambini vaccinati. […]
Per esempio, la “nuova rivoluzione verde” destinata a nutrire l’Africa, promossa dalle fondazioni Rockefeller, Gates e Ford nel 2000, va a tutto vantaggio dei giganti agroalimentari che tra l’altro diffondono sementi e cereali transgenici. Ci sono persino aziende dome la Monsanto. […]
Ecco allora come la depoliticizzazione lacrimale continuerà ad alimentare il fuoco dell’ultraliberismo, rendendo oltretutto possibili lauti profitti. (Anne-Cécile Robert, “La strategia dell’emozione”, Elèuthera 2019, pagg. 138-139-140-141)
LO SQUALO GLOBALE SOROS E LA SUA TURPE WELTANSCHAUUNG DI “DEMOCRAZIA” GLOBALE
È davvero aberrante e impressionante sentire Soros, lo “psicopatico degli psicopatici” (Sam Gerrans), discettare di democrazia.
Lo fa utilizzando uno dei megafoni da lui prediletti, il Corriere della Sera:
Credo che stiamo vivendo un momento rivoluzionario. Di conseguenza, in pratica tutto è possibile e la fallibilità regna sovrana», scrive George Soros nell’introduzione del suo nuovo libro, «Democrazia! Elogio della società aperta», pubblicato in Italia da Einaudi e in libreria da martedì. Si tratta di una raccolta degli scritti recenti del miliardario filantropo, personaggio odiato e invidiato, in passato spesso attaccato per i suoi raid finanziari, oggi nel mirino per le sue prese di posizioni pubbliche. Ma, a 89 anni e un patrimonio stimato di 8,3 miliardi di dollari, Soros non rinuncia a essere in prima linea per combattere le tendenze autoritarie, che minacciano «la sopravvivenza delle società aperte». È «una delle due grandi sfide del nostro tempo», sostiene sapendo di essere il nemico pubblico per eccellenza dei sovranisti e populisti di tutto il mondo. (L’altra sfida, «una crisi ancora più grande», è il cambiamento climatico). […]
L’Europa è minacciata da due pericoli: la sopravvivenza della società aperta e il cambiamento climatico, che potrebbe distruggere la civiltà. Ma va verso una direzione migliore. Il climate change è diventato la priorità della nuova Commissione Ue e il primo desiderio dei cittadini. Oggi la Ue ha intrapreso un ruolo guida per combattere. Devo riconoscere, inoltre, che da un sistema di selezione disfunzionale è emersa una leadership piuttosto buona ed efficace. Sono sviluppi sorprendenti e molto positivi. Dirò di più: dalla fine dell’anno abbiamo visto un’accelerazione di eventi niente male, ecco perché ho speranza, anche se sarebbe più facile disperarsi. Faccio due esempi: il fenomeno delle Sardine, un movimento dal basso, che ha davvero fatto arrabbiare… come si chiama? Ah sì, Salvini.
Lo psicopatico globale continua a godere come un riccio per la speculazione ai danni degli Italiani del 16 settembre 1992,
«Nessun rimpianto, ho semplicemente anticipato gli eventi. Perciò lo considero un mio successo. Ho sempre agito nel rispetto delle regole [sic]. Se non lo considerassi un comportamento appropriato, non lo difenderei mai. Ho sempre separato la mia attività sui mercati dalle mie critiche ai mercati, e sono stato molto aperto e chiaro nel chiedere cambiamenti. Ad esempio, sono a favore della tassa sulla ricchezza proposta dalla candidata democratica Elisabeth Warren». (Corriere.it)
Tipico comportamento degli psicopatici: essi riducono la dissonanza cognitiva addossando la colpa delle loro nefandezze alle vittime. Anzi godendo di quanto fatto. Avete presente Hannibal Lecter nel “Silenzio degli Innocenti” quando descrive all’agente Sterling il piacere che ha provato mangiando il fegato di una vittima assieme ad altri commensali inconsapevoli, accompagnandolo con un buon Chianti?
Oppure, citando solo due casi della cronaca dei reali serial killer, Jeffrey Dahmer il “Cannibale di Milwaukee”, Samuel Little l’assassino di 93 donne…
C’è qualcuno che ricorda ancora l’intervista resa dal Dittatore Globale a Kroft nel 1998 in 60 Minutes della CBS?
Lì il Soros ghignava quando l’intervistatore gli chiedeva se provasse sensi di colpa per aver collaborato coi Nazisti assieme al padrino per requisire tutti i beni degli Ebrei Magiari. «Nessun senso di colpa. Se non l’avessi fatto io, l’avrebbe fatto qualcun’altro». E concludeva: «E’ stato il più bel periodo della mia vita». Chapeau.
LA FACCIA DI BRONZO DELLO SQUALO GLOBALE
La faccia tosta di Soros il Dittatore Globale è senza pari.
Leggiamo quanto afferma in uno dei Megafoni del “filantrocapitalismo” dei Soroi, la Stampa:
Un mondo sempre più nelle mani di autocrati e dittatori, reali o aspiranti tali, in cima alla lista il «narcisista patologico» Donald Trump, Xi Jinping e Vladimir Putin e con varianti minori come Salvini. Ma che potrebbe essere salvato dai movimenti dal basso e soprattutto dai giovani, come il movimento delle Sardine in Italia. George Soros è sempre più scoraggiato sulle sorti della Società aperta, la democrazia liberale fragile messa sotto scacco da demagoghi, sovranisti e «dal suo nemico più grande, il nazionalismo». […]
Il mondo – spiega – è nelle mani di gente come Trump, «truffatore e supremo narciso» a suo agio con un altro despota, il presidente cinese.
C’è speranza, però: nei movimenti spontanei giovanili, come la rivolta di Hong Kong, o come in Italia le Sardine, che «hanno trovato il modo di affrontare» i dittatori nazionalisti, o un «aspirante dittatore» come Salvini. Soros si rifà agli slogan delle piazze italiane «ci sono più sardine che squali come Salvini e dunque le Sardine avranno la meglio». Ma il giudizio è sospeso sul futuro: «è una questione aperta se queste aspirazioni avranno successo».
Neanche Orwell o Huxley avrebbero immaginato un futuro così distopico.
Il mondo è governato dalla Cabala Mondiale contro-iniziatica dei Soroi e Soros, il Dittatore di siffatta cabala, ha lo spudoratezza di affermare che sono altri ad essere despoti e non lui e gli altri Obergruppenführer Globali.
Ah, ma la sua speranza poggia nei Millennials e nella Generazione Zeta, in massima parte pecoroni drogati di social e videogiochi, con IQ più basso dii quello dei loro nonni, Zombie dormienti che dormono sempre perché dormono sempre meno (J. Crary).
Ventiquattr’ore al giorno, sette giorni alla settimana, trecentosessantacinque giorni all’anno.
I morti viventi erano i morti di sonno del Capitale.
(“They live” di John Carpenter)
A completare l’opera di indottrinamento e condizionamento al Nuovo Ordine Mondiale Sorosista, i bambini che marciano nel Friday For Future cantando “Bella Ciao” – come i piccoli Balilla cantavano “Giovinezza” – schiavi della Falsa Religione Neognostica dell’Emergenza Climatica Antropica e del suo Antimessia Greta Thunberg.
SOROS IL DITTATORE GLOBALE CONTRO TUTTI
Chiunque sia contro il personale e cacotopico ideale di “democrazia” di Soros il Dittatore, diventa automaticamente individuo pericoloso, autoritario, fascista.
Il presidente cinese somiglia al Grande Fratello. Almeno secondo il finanziere e filantropo George Soros che, nella serata di giovedì, ha lanciato un violento attacco personale a Xi Jinping da Davos [2019], dove venerdì 25 gennaio si chiude il Forum economico mondiale. A parere dell’ex re degli hedge funds, la Cina non è certo l’unico regime autoritario del pianeta, ma e il più forte, ricco e tecnologicamente avanzato, anche nel voler utilizzare l’intelligenza artificiale per il controllo sociale. «Questo rende Xi Jinping il più pericolo oppositore delle società aperte», ha detto Soros. (ilsole24ore.com)
Nel 2018 il Dittatore Globale aveva attaccato i Social Network. Pochi mesi dopo scoppiò il caso Cambridge Analytica e venne effettuato uno shorting sfacciato sui titoli Facebook. Dagli inizi del 2018 ad oggi il loro corso è sceso di quasi il 30%. Google Plus è stato addirittura soppresso.
Pochi mesi dopo l’attacco del 2019 del Dittatore Globale alla Cina, si è diffusa l’epidemia conosciuta come Covid-19. Che strano caso…
Guarda caso quali sono i paesi più colpiti? Cina, Iran e Italia.
Non deve sfuggire il fatto che siano paesi non allineati rispetto a Washington, anzi, già da tempo nel mirino della monarchia del dollaro.
Chiaramente l’opinione della scienza è importante, ma un medico ti può dire come è fatto un virus, quali sono i sintomi o come proteggerti, non che sia un’arma proveniente dai laboratori americani.
Un’ipotesi che nessuno ha formulato è che in realtà il paziente 0 abbia trasmesso il virus al paziente 1 senza averlo lui stesso in corpo“. (Diego Fusaro)
CUI PRODEST IL CORONAVIRUS?
I satrapi globali sono specializzati ognuno nel proprio settore: Al Gore Capone e Michael Bloomberg sono i Padrini della Mafia Green e della Megabufala dell’Emergenza Climatica Antropica, Il filantrocapitalista Bill Gates è il paladino del Vaccinismo Globale.
Come il Cappellaio Matto di Lewis Carroll, che propinava a tutti il the, il Vaccinista Matto vorrebbe trasformare tutti gli Umani in una sorta di puntaspilli e vaccinare anche scarafaggi e formiche.
Che poi tanto matto non è, visto che, a seguito di sue stesse ammissioni, 1 miliardo di dollari investito nel Vaccinismo lievitano di ben 20 volte!
Scrive Cesare Sacchetti ne La Cruna dell’Ago,
Per qualcuno l’arrivo di un nuovo misterioso letale virus della famiglia dei coronavirus non è stato affatto inaspettato.
Eric Toner, scienziato del Johns Hopkins Center per la sicurezza della salute, aveva infatti elaborato uno studio già 3 mesi fa dove si prevedeva la diffusione di questo tipo di virus su larga scala.
La simulazione elaborata da Toner per il World Economic Forum e per la fondazione di Bill Gates, la Bill and Melinda Gates Foundation, ha delle somiglianze impressionanti con quello che sta accadendo oggi. […]
Neil Ferguson, virologo dell’Imperial College di Londra, ha affermato che il virus cinese potrebbe avere lo stesso tasso di mortalità dell’influenza spagnola e portare conseguentemente alla morte di 195 milioni di persone. […]
Tra i sostenitori delle teorie del cambiamento climatico come Greta si sta facendo anche largo un’altra proposta. L’ambientalista femminista Verena Brunschweiger, ha recentemente proposto di mettere fine alla propria riproduzione umana pur di salvare l’ambiente.
Sostanzialmente, il vero obbiettivo di questo movimento non sembrerebbe essere tanto quello di salvare l’ambiente, quanto quello di ridurre la popolazione della Terra.
Una tesi che non pare affatto dispiacere alla élite globaliste di Davos che mostrano a quanto pare un vivo interesse nei virus letali in grado di raggiungere questo obbiettivo.
E Bill Gates gongola, poiché grazie alla speculazione sui vaccini…
E’ stato lo stesso Bill Gates al forum di Davos del 2019 a spiegare come abbia ricavato enormi profitti da questa attività.
La fondazione dell’imprenditore statunitense ha investito circa 10 miliardi di dollari nella diffusione dei vaccini che gli hanno garantito un ritorno economico di 20 a 1, che significa l’enorme cifra di 200 miliardi di dollari.
SOROS IL DITTATORE GLOBALE, COME HITLER, ODIA LA CIVILTÀ EUROPEA FONDATA SUL CRISTIANESIMO
Soros il Dittatore Globale afferma di essere agnostico, ma sembra più essere un idolatra come Hitler, per cui qualsiasi idolo, anche Norreno, va bene, purché in contrapposizione a Gesù Cristo.
Tanti sottopancia dell’informazione generalista, che rifuggono da epistemologia, noesi, storia e verità – come un non infetto scappa dalla peste bubbonica – negano validità al fatto che la Civiltà Europea è fondata sulla cultura greco-romana e sul cristianesimo e che le culle dell’Europa risiedono proprio in Grecia e Italia.
È proprio per tale motivo che il Reichsmarschall UE Soros vuole annichilire tali culture, assieme al Cristianesimo.
I media europei hanno raramente segnalato il problema del vandalismo anticristiano, ma nel febbraio 2019 hanno cominciato a interessarsene dopo che nove chiese sono state vandalizzate nel giro di due settimane. La questione è balzata di nuovo alle cronache nell’aprile 2019, quando un incendio sospetto ha distrutto l’iconica Cattedrale di Notre Dame de Paris. Da allora, però, i mezzi d’informazione europei hanno ripreso a far passare i fatti sotto silenzio.
“Cercare di distruggere o danneggiare gli edifici cristiani è un modo per ‘fare tabula rasa’ del passato”. – Annie Genevard, deputato del partito Les Répubicaines, in un’intervista a Le Figaro, 2 aprile 2019. […]
L’analista politico francese Jérôme Fourquet, nel suo libro – L’Archipel français: naissance d’une nation multiple et divisée – mostra come la scristianizzazione della Francia avvenga nel contesto di un’immigrazione musulmana di massa. Il volume fornisce dati statistici esaurienti – ad esempio, meno del 5 per cento dei francesi partecipa regolarmente alla messa domenicale – per evidenziare che il distacco della Francia dal Cristianesimo è talmente profondo che il Paese ora è di fatto “postcristiano”. Fourquet scrive:
“C’è una crescente scristianizzazione, che sta portando alla ‘fase terminale’ della religione cattolica. (…) Per centinaia di anni la religione cattolica ha profondamente strutturato la coscienza collettiva della società francese. Oggi, questa società è l’ombra di quello che era. È in corso un grande cambiamento di civiltà”. (Soeren Kern, gatestoneinstitute.org)
Chiosa il già citato Cesare Sacchetti, riguardo all’introduzione del MES,
E’ utile a questo proposito citare nuovamente le parole di Giampaolo Galli sugli effetti del MES sull’economia italiana.
“In particolare, occorre considerare che l’Italia ha risparmio di massa e che il 70% del debito è detenuto da operatori residenti, tramite le banche e i fondi di investimento. In queste condizioni, una ristrutturazione sarebbe una calamità immensa, genererebbe distruzione di risparmio, fallimenti di banche e imprese, disoccupazione di massa e impoverimento della popolazione senza precedenti nel dopoguerra.”
E’ quindi l’arma finale, la bomba atomica piazzata nell’economia italiana per portare alla sua completa distruzione.
Questo non rischia di accadere tra 5 o 10 anni, ma tra 8 giorni, ma nessuno ne parla perchè l’attenzione generale ora è assorbita completamente dalla crisi del coronavirus.
Questa situazione emergenziale si sta rivelando semplicemente perfetta per permettere all’eurocrazia di sferrare il colpo di grazia all’Italia.
Ma oltre ad essere lo strumento ideale per colpire definitivamente l’Italia, il MES appare avere un’altra funzione, più di carattere culturale. […]
E’ uno scontro quindi tra la vera Europa greco-romana culla del cristianesimo e motore culturale dell’Occidente, contro la falsa Europa dell’UE che nulla ha a che vedere con la storia europea. […]
Gli Stati Uniti d’Europa tanto agognati dalle élite non dovranno essere popolati dai cittadini europei che sono stati qui negli ultimi 2000 anni, ma da nuovi cittadini prodotto di un meticciato tra gli europei e i nuovi migranti. […]
Bergoglio stesso ha dichiarato che “il meticciato fa crescere, dà nuova vita”. (“Il MES serve a distruggere il cuore della vera Europa: l’Italia”)
Il Bergoglio nella sua furia anticristica parla, addirittura, di Madonna meticcia, tanto da aver, forse in maniera inconsapevole, riportato in vita un’antica eresia, l’Eutichianesimo.
La teologia di papa Francesco è “meticcia” perché mescola verità ed errori, formando un confuso amalgama in cui nulla è chiaro, determinato, distinto. Tutto sfugge ad ogni definizione e la contraddizione sembra essere l’anima del pensiero e del linguaggio. Francesco, assieme alla Madonna, vorrebbe “meticciare” la Chiesa, facendola uscire da sé stessa per mescolarsi con il mondo, immergersi in esso e da esso essere assorbita. Ma la Chiesa è Santa e Immacolata, come Santa e Immacolata Maria, Madre e modello del Corpo Mistico. La Madonna non è meticcia, nel senso che le attribuisce Francesco, perché nulla in Lei esiste di ibrido, di oscuro, di confuso. Maria non è meticcia perché è luce senza ombre, bellezza senza imperfezioni, verità incorrotta, sempre integra e senza macchia. Chiediamo aiuto alla beatissima Vergine Maria affinché anche la nostra fede non sia meticcia, ma resti sempre pura e incontaminata, splendente davanti a Dio e davanti agli uomini, come splendette nella notte di Natale il Verbo Incarnato manifestandosi al mondo. (corrispondenzaromana.it)
I “MOVIMENTI” CREATI AD HOC DA SOROS
Anche le Sardine sono un movimento calato dall’alto, anch’esse funzionali per realizzare i fini geopolitici globali vagheggiati dal Gran Maestro della Cabala Mondiale contro-iniziatica George Soros.
Stephen Ogongo, ex leader sardina per la piazza di Roma, lo conferma,
Se per Sardine si intende il prodotto di marketing, garante dei salotti e delle élite, allora sì, sono manovrate.
In brevis, dietro ai banchi di sardine si nasconde lo Squalo Globale.
Alla vigilia delle elezioni in Emilia Romagna, vinte dal governatore uscente Stefano Bonaccini proprio grazie alla mobilitazione ittica, l’endorsement al movimento di Mattia Santori è arrivato persino da uno dei trenta uomini più ricchi al mondo. Anche George Soros, il magnate americano di origini ungheresi si schiera con i pesciolini anti-leghisti. “In Italia le sardine sono più degli squali e sono destinate a vincere”, aveva dichiarato a margine della riunione del World Economic Forum di Davos. Così è stato. E forse non è un caso che a conquistare un posto d’onore nella nuova giunta emiliana sia stata Elly Schlein. Europeista ed ex eurodeputata del Pd, la miss preferenze dell’Emilia Romagna è il riferimento politico delle sarde bolognesi e compare nella lista dei parlamentari europei “amici” della Open Society, la fondazione del filantropo americano. Non solo, la Schlein è anche tra i politici più “attivi” nel promuovere le istanze care all’organizzazione: una su tutte l’immigrazione e la promozione delle politiche di accoglienza. (ilgiornale.it)
IL VANGELO “DEMOCRATICO” SECONDO SOROS. LODE A TE,…
Quod erat demonstrandum, la democrazia secondo Soros è una sorta di folle Ierofania, all’atto pratico ne fa parte tutta la pletora dei partiti foraggiati da Soros e dai suoi tirapiedi.
In base alla conventio ad excludendum del Capitalismo Totalitario dei Soroi, gli altri partiti sono sovranisti, populisti, xenofobi, ergo fascisti.
Il molto discusso magnate, filantropo investitore di origine ungherese, che nel 1992 atterrò sterlina e lira con le sue speculazioni, poco amato in Francia dove è stato processato per insider trading ai danni di Société Génerale, è molto più di un semplice donatore di ONG e promotore dei diritti umani (qui il Soros benefattore raccontato da lui stesso).
Attraverso la sua Open Society Foundation sostiene una rete di centinaia di Ong che operano coprendo un enorme spettro di attività e con obiettivi spesso apertamente politici negli Usa e nel mondo. E collegamenti con i media. […]
Un altro post di sorosfiles non solo conferma quel che appare intuitivo: che il miliardario con la sua fondazione – oltre a finanziare direttamente il partito dell’Asinello, che figura nella lista – è diventato una potente macchina di creazione del consenso a favore dei Democratici .
Ma il post va oltre e spiega gli strettissimi legami, politici ed economici fra il finanziere e Obama (non personali, riteniamo). Racconta come da documenti erariali del 2010 Soros avrebbe (noi usiamo il condizionale) espanso il suo impero negli Usa usufruendo di fondi della legge che varava aiuti all’economia nota come ‘Obama stimulus’.
La OSF insomma – sintetizziamo – usava i beneficiari delle sue Ong per fare lobbying e acquisire contratti pubblici legati alla formazione, la green economy ecc. . Portando avanti i temi Dem e conquistando elettori al partito mentre allargava la propria influenza, guadagnandoci pure sopra. […]
“Migliaia di files interni alla OSF di Soros sono stati resi pubblici nel 2016 dopo essere stati piratati. Riuniti nel sito Soros DCLeaks contengono moltissime informazioni che dimostrano l’influenza che cerca di avere il miliardario mondialista (e pro immigrazione) nel mondo. I files si riferiscono al periodo 2008-2016”. […]
In tutta l’Europa, “centinaia di Ong ‘indipendenti’ lavorano con l’OSF , anche istituzioni come l’UE”- aggiunge il post francese. Uno dei progetti della fondazione è chiaro :”Fare accettare agli Europei i migranti e la sparizione delle frontiere”. (Maria Grazia Bruzzone, “Le ONG Umanitarie. La rete di George Soros”)
Guarda caso, i pezzi della Bruzzone diventano sempre più difficili da reperire sul sito de la Stampa. Il Gran Maestro della Cabala Globale Soros è un intoccabile Ierofante per il principale Mainstream Media Group italiano, GEDI.
A differenza di quanto avviene con gli articoli di Gianni Riotta, membro eminente di Council on Foreign Relations – dominato dalle Famiglie Soros, Rothschild, Rockefeller.
Non è ultroneo ricordare che il vicedirettore del Corriere della Sera, uno dei principale media che supportano l’azione del Soros in Italia, Federico Fubini, fa parte del board europeo di Open Society Foundations.
Ecco il Riotta:
Titolo di studio e luogo di residenza sono ormai la miglior sfera di cristallo per prevedere le scelte politiche degli elettori. Marx credeva che l’economia dominasse sulla politica, Weber studiava l’influenza di religione ed etica, McLuhan e Sartori la potenza della tv. Ma la turbolenta stagione elettorale 2016-2017, Brexit, Trump, referendum turco e il duello in Francia tra il tecnocrate Macron e la nazionalista Le Pen indicano, con un impressionante mosaico di dati, le vere tribù politiche del nostro tempo: Senza Laurea contro Laureati; Città contro Campagna. (lastampa.it)
Siffatto è il tenore della propaganda della sinistra globale sorosista: Se votate Trump, siete maschi bianchi ignoranti e impauriti, se votate Clinton, allora siete gli optimates del Mondo Globale.
Tutto vero? NO, ovviamente.
I dati del Pew Research Center e i syoi polls sono i seguenti: chi ha un reddito annuale inferiore a 30,000$ ha votato prevalentemente per la Clinton e non per Trump: all’ex Segretario di Stato, infatti, sono andati il 53% dei voti contro il 41% di Trump.
Al contrario, chi ha un reddito superiore ai 250,000$ all’anno ha preferito votare (anche se in un margine ridotto) per Trump, il quale ha preso il 48% contro il 46% della Clinton. Questo comporta che anche l’aggettivo working class riferito ai Trump supporters vada eliminato.
Che cosa rimane, dunque, della risposta iniziale data alla domanda su chi siano gli elettori Trump?
Sicuramente si può dire che questi elettori siano in prevalenza bianchi ma non certo che siano working class o che non abbiano una college education. Questo ci aiuta non poco a capire chi sia e chi rappresenti Donald Trump e il perché (in barba a chi profetizzava il tracollo finanziario) dopo la sua elezione Wall Street abbia continuato a gonfie vele: basti pensare che a partire dal primo mese di insediamento della nuova Amministrazione le aziende quotate a Wall Street hanno incrementato il loro valore per la cifra monstre di 1.000 miliardi di dollari. […]
In conclusione una cosa è certa: media e giornali ci hanno raccontato una campagna elettorale e la prospettiva di un’elezione che non corrispondevano affatto a verità.
L’etichetta working class without a college degree riferito agli elettori di Trump sembra proprio essere parte di questa narrativa che finora non ha fatto altro che propinare miti assurdi e leggende ingiustificate. (Business Insider Italia)
L’UR-FASCISMO SECONDO ECO.
Secondo Eco esisterebbe un Fascismo Eterno, l’Ur-Fascismo.
Nel corso della storia, tutti gli elitismi aristocratici e militaristici hanno implicato il disprezzo per i deboli. L’Ur-Fascismo non può fare a meno di predicare un “elitismo popolare“. Ogni cittadino appartiene al popolo migliore del mondo, i membri del partito sono i cittadini migliori, ogni cittadino può (o dovrebbe) diventare un membro del partito. Ma non possono esserci patrizi senza plebei. Il leader, che sa bene come il suo potere non sia stato ottenuto per delega, ma conquistato con la forza, sa anche che la sua forza si basa sulla debolezza delle masse, così deboli da aver bisogno e da meritare un “dominatore”. Dal momento che il gruppo è organizzato gerarchicamente (secondo un modello militare), ogni leader subordinato disprezza i suoi subalterni, e ognuno di loro disprezza i suoi sottoposti. Tutto ciò rinforza il senso di un elitismo di massa.
La “neolingua” venne inventata da Orwell in 1984, come la lingua ufficiale dell’Ingsoc, il Socialismo Inglese, ma elementi di Ur-Fascismo sono comuni a forme diverse di dittatura. Tutti i testi scolastici nazisti o fascisti si basavano su un lessico povero e su una sintassi elementare, al fine di limitare gli strumenti per il ragionamento complesso e critico. Ma dobbiamo essere pronti a identificare altre forme di neolingua, anche quando prendono la forma innocente di un popolare talkshow.
Nel XXI secolo siamo oppressi da una Neolingua che trasforma i valori in disvalori.
Hai senso critico e dimostri scientificamente che la liturgia ritualistica dell’Emergenza Climatica Antropica è solo una bufala sesquipedale?
I “politicamente corretti” ti accusano di “Negazionismo”, mentre nei giornaloni (rectius, giornaletti) di regime viene strombazzata solo la voce dell’antimessia Thunberg, con le sue isterie irrazionalistiche.
La censura stringente operata dai megafoni del Fascio-Capitalismo Totalitario è molto simile a quella del Minculpop Fascista o a quella del goebbelsiano Reichsministerium für Volksaufklärung und Propaganda.
Tutti i media mainstream mondiali pubblicano gli stessi articoli con le stesse modalità, quasi ci fosse una Centrale Sosorista di diffusione delle menzogne propagandistiche, e chiunque provi solo a manifestare un pensiero critico, alternativo, o di opposizione al Pensiero Unico “progressista” viene attaccato dagli squadristi del Politically Correct all’urlo di «Fake News, Fake News, Fake News!!!»
E’ stato proprio il Führer Globale George Soros ad inventarsi la “lotta alle Fake News”, non pago di controllare, direttamente o per mano degli altri Soroi, più del 90% dei Media mondiali.
E le nostre libere opinioni vengono bruciate come i libri di autori scomodi perché razionali o di Ebrei nelle Bücherverbrennungen hitleriane.
Quello che Corrado Preve definiva “L’Antifascismo in completa assenza di Fascismo” è, ça va sans dire, il Fascismo del XXI secolo.
GLI ANTIDEMOCRATICI SOROI
Secondo il Reichsführer Soros e ai suoi Obergruppenführer (da Bezos a Gates, da Gore a Bloomberg) la Democrazia è in crisi e va progressivamente abbandonata in favore di un Governo Mondiale di Epistocrati e di Incliti in grado di imporre la propria volontà politica ad un popolino stupido e incolto, controllato e manipolato tramite La Strategia dell’emozione (A.C.Robert, 2019) e tramite la Psicopolitica (B.C.Han, 2016)
Identificati i sintomi e (vagamente) il punto di svolta, è possibile andare in profondità per individuare le cause della malattia. La più gettonata è il predominio dell’economia e del mercato. Il nemico sono le élite economico-finanziarie. Si tratta di “oligarchie molto potenti, molto remote e sempre più decisive” [Canfora e Zagrebelsky 2014], una “oligarchia politico-finanziaria” ovvero un “neoliberismo attivamente impegnato a sfasciare la democrazia” [Dardot e Laval 2016]. Queste élite economico-finanziarie [De Mucci 2015] sono animante dallo “spirito rapace del capitalismo ‘crescere o morir È” [Bookchin 2018], a partire da un “modello basato sul mercato e le crescite infinite (…) fondamentalista, integralista, totalitario” [Fini 2012]. È la “fine dello sviluppo economico e la nascita dello Stato debitore, ‘disciplinato’ dai mercati finanziari”, i quali impongono un “ordine oligarchico di attacco frontale alla democrazia che rianima lo spettro del fascismo e del razzismo” [AA. VV. 2016]. È “la rivoluzione economica della tecno scienza” [Barcellona 2018].
Una seconda causa viene individuata nella “mutazione antropologica” che ha portato alla “singolarizzazione”, rendendo ciascuno di noi “impolitico” e perciò “irrappresentabile” [Barcellona 2018]. In altri termini, la “dissoluzione della comunità” [Bookchin 2015]. […]
L’alternativa alla democrazia diretta è “una forma di governo ‘epistocratica’”, dove il potere viene affidato a chi ha “conoscenza e competenza” [Brennan 2018]. Il rischio è di sfociare in “sistemi autoritari che privilegiano il risultato dell’azione di governo piuttosto che il processo di partecipazione democratica che storicamente lo accompagna” [Malaschini 2017], come accade per esempio a Singapore e in Cina. (Oliviero Ponte Di Pino, doppiozero.com)
LA CENSURA DI SOROS IL DITTATORE GLOBALE E DEI SUOI “MAIALI”
Democrazia e censura sono incompatibili.
La libertà di pensiero, di parola e di docenza, inseparabili e consustanziali ad una società democratica, sono sempre state conculcate nei regimi dittatoriali ed in quelli autoritari.
Non è un caso che nelle poleis greche la libertà di pensiero e la libertà di parola fossero indicate da un unico termine: “parresìa”.
La parresia era il diritto dell’uomo libero, del cittadino, di poter dire tutto ciò che pensava.
Questa pratica distingueva le città stato come Atene dagli altri regimi.
La parresia, dunque, era un diritto per il cittadino ma, nel contempo, anche un suo dovere.
Infatti, la partecipazione alla vita politica tutelava la natura democratica della polis poiché con il libero dibattito si evidenziavano le situazioni critiche all’interno della città e, di conseguenza, si proteggeva il sistema politico da degenerazioni tiranniche e dispotiche. […]
Il dialogo, il dibattito, il confronto anche aspro e duro sono l’ubi consistam del sistema democratico.
Nel 1948 tutto questo è posto alla base della nostra Costituzione, influenzata dal pensiero illuministico, ma anche dai contenuti della Costituzione Romana del 1849.
Memori di quanto successo nel ventennio fascista, i nostri Padri Costituenti con l’art. 21 così tutelarono sia la la libertà di pensiero che la libertà di parola: “ Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione.
La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure.[…]
Quindi, alla libertà di pensiero, che è il diritto a coltivare e a sviluppare il proprio modo di pensare, non condizionato e non soggiogato dalla volontà di chi detiene il potere di qualsiasi natura esso sia, politico, religioso, sociale, familiare, si accompagna la libertà di parola, che garantisce l’espressione di ciò che si pensa e l’ascolto di ciò che pensano gli altri.
Orbene, questo diritto, cardine della nostra vita civile, che ritenevamo definitivamente acquisito, è nei tempi tristi di oggi quotidianamente insidiato e minato da quello che viene definito il “ politicamente corretto”. […]
Ad esempio, non si può essere contro le migrazioni, poiché si viene tacciati di razzismo. […]
Altra verità rivelata da accettare come un dogma è quanto salmodiato dalla novella pulzella d’Orleans, Greta Thumberg, in merito al riscaldamento globale di origine antropica. […]
E’ assolutamente vietato esprimere qualsiasi giudizio, se non in maniera rigorosamente ortodossa, su Giuseppe Garibaldi, su Liliana Segre e sull’antifascismo, come se la storia fosse manichea. […]
Una dittatura ancorché gentile è pur sempre una dittatura, per cui l’unico antidoto alla pericolosa deriva dei nostri giorni è nelle parole di Evelyn Beatrice Hall: ”Disapprovo quello che dite, ma difenderò fino alla morte il vostro diritto di dirlo ”. (Raffaele Salomone Megna, “La stringente censura dei politicamente corretto sui docenti italiani”)
IL REGIME UNICO SOROSISTA E LA SUPERCAZZOLA DELLA CRISI CLIMATICA ANTROPICA
Il sorosista Ministero della Verità propala e impone la bufala sesquipedale dell’Emergenza Climatica Antropica.
«Non si può prendere una ragazzina e mandarla in giro per il mondo a “lottare”, ho proprio sentito usare questo verbo come slogan nelle varie manifestazioni di piazza, contro il cambiamento climatico. Ma che significa? È un’affermazione che ha la stessa logica di chi afferma di volere “lottare” contro il fatto che la terra giri su se stessa». Renato Angelo Ricci, professore emerito di Fisica all’Università di Padova, già presidente della Società italiana di Fisica e della Società europea di Fisica, è tra i firmatari di “Clima, una petizione controcorrente” pubblicata qualche giorno fa dall’Opinione.
La lettera, indirizzata ai politici, raccoglie le firme di studiosi, professori, esperti di alto livello sul tema del “riscaldamento globale antropico”. Oltre a Ricci, l’hanno sottoscritta personalità accademiche importanti come Uberto Crescenti, Franco Prodi, Antonino Zichichi. La missiva è ricca di dati, spiegazioni, «fatti», come scrivono i firmatari, per richiamare tutti a un sano realismo di fronte ai sempre più frequenti allarmismi climatici. […]
Uno scienziato che si voglia serio, che non si faccia guidare dalla propaganda e che non si lasci trascinare in polemiche e allarmismi inutili, deve basarsi sui fatti, essere disposto a proporre ipotesi che possano essere discusse, non accontentarsi di modelli, considerati infallibili, che prefigurano opinabili scenari. Insomma, deve seguire il metodo galileiano. Altrimenti il suo non è un atteggiamento scientifico, ma fideistico». […]
Il lettore avrà la pazienza di seguire il link sopra riportato per approfondire le tematiche toccate dalla petizione, qui si riporta l’osservazione di Ricci che si dice sconcertato dal fatto che «ormai pare non si possa più discutere di nulla. Chi pone dubbi sui cambiamenti climatici d’origine antropica è messo al bando. È qualcosa di assurdo. Ormai ci sono scienziati che devono aspettare la pensione per potere dire cosa pensano perché, se solo lo facessero mentre sono in attività o se solo osassero mettere in discussione le tesi dell’Ipcc (Intergovernamental Panel on Climate Change), sarebbero subito additati come “negazionisti”, imbecilli o addirittura criminali». Risultato? «Il risultato è che poi i responsabili dei vari Stati prendono provvedimenti in base a questi assunti e spendono miliardi di euro che potrebbero essere destinati a cause migliori». (Emanuele Boffi, “L’origine antropica del riscaldamento globale”)
Gli studi dell’IPCC si basano su quella che ritengono la prova regina, Il notorio grafico a mazza da hockey di Michael Mann, già coinvolto nel Climategate.
Ma utilizzando il criterio epistemologico di falsificabilità di Karl Popper, arriviamo alla constatazione che la teoria del Mann non è falsificabile e pertanto non è scientifica, ma appartiene piuttosto al novero della metafisica o della fede.
Come ha sottolineato Karl Popper, se una proposta teorica o un’ipotesi non può essere sottoposta a un controllo che possa falsificarla, allora il teorico che l’ha avanzata può suggerire, a partire da essa, qualsiasi altra concezione senza possibilità di contraddittorio: l’ipotesi iniziale può portarci a qualunque conclusione senza che si possa confutarla.
«L’inconfutabilità di una teoria non è (come spesso si crede) un pregio, bensì un difetto. Ogni controllo genuino di una teoria è un tentativo di falsificarla, o di confutarla. La controllabilità coincide con la falsificabilità; alcune teorie sono controllabili, o esposte alla confutazione, più di altre; esse per così dire, corrono rischi maggiori.» |
(K. Popper, in AA.VV., Filosofia e pedagogia dalle origini a oggi, vol. 3, p. 615, La Scuola, Brescia 1986 – Wikipedia) |
Anche in questo caso Soros ha ucciso metaforicamente il proprio Magister Karl Popper, come Zeus uccise Kronos.
Popper si rivolterebbe nella tomba sentendo parlar delle gesta del $oros odierno.
Ma per la truffa globale da 100 trilioni di dollari, si fa questo ed altro.
BALL VERSUS MANN
Per chi non lo sapesse…
Il Dott. Michael E. Mann, climatologo della Penn State University e noto catastrofista del cambiamento climatico, ha contribuito a creare la famosa controversia dell’”hockey stick”, ossia un grafico che mostra un picco delle temperature nel XX secolo che secondo lui “ha galvanizzato l’azione climatica” mostrando un riscaldamento globale senza precedenti.
Il grafico era stato pubblicato per la prima volta nel 1998 ed è apparso nel Climate Report dell’ONU nel 2001. Il grafico, chiamato “hockey stick”, ossia mazza da hockey per la sua forma che riprendeva proprio quella della mazza utilizzata nello sport, è diventato virale, divenendo lo slogan di ambientalisti e politici che si oppongono ai combustibili fossili e che chiedono politiche a favore del clima. L’ex vicepresidente USA Al Gore lo ha addirittura inserito nel suo film del 2006 “An Inconvenient Truth”.
Tuttavia l’accuratezza e la metodologia del grafico sono state fortemente contestate nel corso degli anni. Mann ha deciso di citare in giudizio due dei suoi critici principali per diffamazione. Il caso contro il climatologo canadese Tim Ball, scettico sul riscaldamento globale, era dovuto alla sua affermazione secondo cui Mann “andrebbe associato al penitenziario della Pennsylvania e non alla Pennsylvania. State University”. In quel caso, il tribunale non solo ha accolto la richiesta di archiviazione da parte di Ball della causa multimilionaria di 9 anni, ma ha anche ordinato il pagamento di tutti i costi legali a Mann. Mann ha perso la sua causa perché ha rifiutato di mostrare in aula i numeri di regressione alla base del famoso grafico “hockey stick”.
La vera scienza richiede il pieno accesso ai dati in modo che gli scettici, che svolgono un ruolo chiave nella scienza, possano vedere se i risultati sono riproducibili. Il fatto che Mann abbia rifiutato di presentare i dati richiesti ha sostenuto le tesi degli scettici sul riscaldamento globale, soprattutto di uno studio del 2003 che ha svelato tante lacune nei dati utilizzati da Mann per stimare le temperature di centinaia di anni fa. Lo studio dei canadesi McKitrick e McIntyre ha dimostrato che la curva dell’”hockey stick” è “principalmente un artefatto di cattiva gestione dei dati, di dati obsoleti e di calcoli scorretti dei componenti principali”. Dopo la correzione dei dati, il grafico mostrava un periodo caldo nel XV secolo che superava il caldo del XX secolo. I due scienziati hanno poi pubblicato un altro studio sul grafico di Mann nel 2005. (meteoweb.eu)
Stante l’afflato fideistico a antiscientifico dell’Emergenza Climatica Antropica, Al Gore Capone e il suo agente Renzhog utilizzano Greta Thunberg quale falso messia dell’attivismo climatico. Ma i toni apocalittici e isterici della svedese si avvicinano all’eco-fascismo di Hitler e Darrè.
L’Antimessia del Clima strepita ululando che: «Voglio gettarvi nel panico»; «Non c’è più tempo»; «La nostra casa è in fiamme»; «Bisogna agire subito senza pensare».
La già citata Strategia dell’emozione (A.C. Robert) in azione.
Un altro modo per definire tale tecnica di manipolazione di massa è PROBLEMA-REAZIONE-SOLUZIONE.
ITER:
I media del Fascio-Capitalismo Globale, su input dalla Cabala Massonica Mondiale dei Soroi, propalano e impongono la bufala dell’Emergenza Climatica provocata dall’Uomo, scienziati corrotti, incolti, appecoronati, o soltanto vili, validano e avallano tale pseudoscienza.
Viene proclamato e diffuso il (falsissimo anch’esso) postulato religioso che il 100% degli scienziati crede fideisticamente che il cambiamento climatico sia dovuto agli esseri umani.
Ovviamente, l’Emergenza Climatica non è dovuta agli “ILLUMINATI” e Savi Epistocrati Soroi – che viaggiano in Boeing 767 o Gulfstream G700 e inquinano da soli più di una città come Napoli – ma è dovuta solo agli squallidi umani del ceto medio, che si ostinano a votare per Trump e Putin e andare in giro col Diesel. Ah, malnati! Ah, birbanti! Ah, manigoldi!
Il popolo bue, istericamente e in preda alla più folle paura, esclama, «Oh mio Dio, allora Santa Greta Thunberg aveva ragione, la Terra brucia!»: le SA Gretiniste marciano in ogni dove pretendendo che tutti i governi dichiarino l’Emergenza Climatica.
A quel punto tutti i governi finanziano con il denaro pubblico qualsiasi prodotto o spazzatura Green di Al Gore Capone, impediscono tutti i movimenti e la diffusione del pensiero dei propri cittadini (a parte per recarsi al lavoro, la produzione capitalistica deve andare avanti) e vengono vietati innumerevoli prodotti alimentari, come carne, prodotti caseari e insaccati, che però i Satrapi Globali continueranno ad avere nel proprio desco, come il manzo di Kobe.
Le prove generali della Dittatura Globale stanno avvenendo, proprio in questo momento, in Italia, mediante il Coronavirus e grazie all’utile regia del governo giallo-ros$oros.
Nel medio periodo centinaia e centinaia di milioni di viziati Europei autoctoni moriranno, sostituiti, come schiavi, dai possenti ma incolti ed eradicati Africani importati en masse da Soros e dalla sua UE.
Le Moltitudini Cooperanti di cui conciona il globalista internazionalista Toni Negri…
Encomiabile lo sforzo di un’altra teenager, Naomi Seibt, che cerca di ridare al discorso della crisi climatica il crisma della razionalità e della scientificità, al di fuori delle urla folli e dal parossismo para-religioso di Santa Greta Thunberg, e dei suoi seguaci fondamentalisti. «Voglio che non abbiate paura e che pensiate», ella afferma.
Naomi denuncia “l’allarmismo climatico”, definisce la coscienza climatica “un’ideologia spregevolmente anti-umana” e ha persino pronunciato l’ormai famosa frase di Greta “Come osate?” per fare notizia nei principali media tedeschi. […]
“Penso che l’intera narrativa sul clima non riguardi affatto la scienza. Perché direi che oltre il 90% delle persone, in particolare i giovani, che partecipano alle proteste dei “Fridays For Future”, non hanno idea di cosa stiano effettivamente parlando. Non sanno nulla della scienza che sta dietro. Tutto quello che sanno viene dettato loro dai mainstream: pensare che il pianeta finirà tra 12 anni non e` scienza e` politica. Si tratta di controllo. ”
“Mi vengono i brividi quando vedo quei giovani, specialmente durante i “Fridays For Future”. Urlano e gridano e sono generalmente terrorizzati “, ha detto in un’intervista.
A seguito di direttive del Führer Globale Soros e dei suoi turpi sicofanti, la nazistica Megastruttura Google ha bannato il canale YouTube di Naomi Seibt.
In piena crisi recessiva, dei migranti e del Coronavirus, i fan UE dell’isteria emergenziale accolgono con tanto di striscione il fenomeno da baraccone Greta Thunberg, che continua a provocare danni con la bufala sesquipedale dell’Emergenza Climatica Antropica e con milioni di mainstream media che continuano a reggerle il moccolo.
Segue un esempio del sistema comunicativo studiato dallo staff della sedicente attivista climatica per suscitare reazioni irrazionali e paure immotivate:
“Per più di un anno e mezzo – ha detto Greta – abbiamo sacrificato il nostro diritto all’istruzione per protestare contro la vostra inazione. A settembre, 7 milioni e mezzo di persone sono scese in strada per chiedervi di unirvi dinanzi ai dati scientifici per offrirci un futuro sicuro; poi, a novembre 2019 il Parlamento Ue ha dichiarato l’emergenza climatica e ambientale. Avete detto che l’Ue sarebbe stata capofila dinanzi alle sfide climatiche: ma quando i vostri figli hanno fatto scattare l’allarme antincendio, voi siete usciti, avete respirato l’aria e vi siete resi conto che la vostra casa stava bruciando e che non era un falso allarme. Poi cosa avete fatto? Avete finito la cena, guardato un film, e siete andati a dormire senza neanche chiamare i pompieri. Questo è un comportamento insensato. Se la casa brucia non si aspetta qualche anno per spegnere l’incendio eppure è questo che ci propone oggi la Commissione”. (repubblica.it)
Priorità del Parlamento UE oggi? Accogliere Greta Thunberg https://t.co/uQbleJXW1N
— Diego Fusaro (@DiegoFusaro) March 5, 2020
LA VIPERETTA DELL’AMBIENTALISMO DEL MALE
A chi parla, anzi contro chi urla il “messia del XXI secolo” Greta Thunberg?
A chi parla, Greta Thunberg? A noi, le vittime dei suoi burattinai. Fino a ieri, la giovanissima attrice svedese si limitava a mormorare, dispensando saggezza dall’alto dei suoi 16 anni. Oggi ha cambiato passo: intima, minaccia, insolentisce. Le hanno messo a disposizione addirittura la platea della Nazioni Unite, per esibirsi nel suo nuovo spettacolo. Sembra una viperetta tracotante, livida: ne saranno felicissimi, gli azionisti del suo business. In primis, a brindare è la filiera industriale delle energie rinnovabili, con la potente macchina di propaganda ben oliata dall’oligarca Al Gore, ex vice di Clinton, l’uomo che ha scatenato la finanza-canaglia globalizzata. Ma in generale, nel mirino della piccola fiammiferaia svedese (ovvero, dei suoi sceneggiatori) c’è soprattutto il famoso 99% dell’umanità, o meglio ancora dell’Occidente, il “primo mondo” che era benestante e che si è improvvisamente impoverito proprio mentre l’economia mondializzata ha moltiplicato in modo esponenziale il Pil finanziario dei decenni precedenti la caduta del Muro di Berlino. […]
E’ sconcertante la consonanza fra le parole di Greta e quelle degli oligarchi europei che hanno messo la Grecia in ginocchio, accusandola di aver abusato del debito pubblico. La canzone – vagamente nazista [totalmente nazista, nota di Seyan] – è sempre la stessa: la colpa è vostra, peggio per voi.
La Thunberg, si sa, è una pedina importantissima della grande manipolazione mediatica sul “climate change”, ovvero la teoria – non suffragata scientificamente – secondo cui il surriscaldamento globale (peraltro appena contestato all’Onu da 500 scienziati) sarebbe di origine antropica. […] L’inquinamento è tangibile e pericoloso, quello sì: negli oceani galleggiano isole di plastica vaste quanto continenti. L’unica legge in vigore, quella del business più miope, ha finora frenato l’adozione universale della tecnologia necessaria a bonificare la Terra e riconvertire ecologicamente la produzione. E soprattutto: i “padroni dell’universo” che muovono i fili della marionetta Greta vogliono, a tutti i costi, colpevolizzare noi per quanto sta accadendo, raccontandoci addirittura che il degrado della biosfera altera il clima del pianeta. (Giorgio Cattaneo, “Greta Thunberg recita: e sta minacciando personalmente ognuno di noi”, dal blog del Movimento Roosevelt del 26 settembre 2019)
L’OICOFOBIA DELLA UR-SINISTRA RADICAL CHIC SOROSISTA, IMMIGRAZIONISTA E GRETINISTA CHE COLLABORA ALLA DISTRUZIONE DELLA CIVILTÀ OCCIDENTALE E AL SUICIDIO DELL’EUROPA
Il Male ha bisogno di servi per diffondersi e imporre il Caos. Ha trovato dei perfetti Quisling, quelli della “Sinistra” globalista, capitalista, gretinista e immigrazionista; la Ur-Sinistra del Caos.
L’Eco-Fascismo dell’Ambiente à la Greta Thunberg è la Mafia Globale Green di Al Gore e della Cabala dei Soroi.
In un saggio dal titolo “Mass Death Dies Hard”, il compianto critico culturale australiano Clive James, da poco scomparso a Cambridge, definiva la campagna sul global warming come un “animus rivoluzionario contro la democrazia liberale”. […]
“Why we strike again” è il titolo dell’editoriale scritto da Greta su Project Syndicate per spiegare perché è importante protestare. “Tale azione deve essere potente e di ampio respiro”, scrive l’ambientalista svedese. “Dopotutto, la crisi climatica non riguarda solo l’ambiente. I sistemi di oppressione coloniale, razzista e patriarcale l’hanno creata e alimentata. Dobbiamo smantellarli tutti”. Rileggiamola bene: la crisi climatica è frutto del razzismo, del colonialismo e del patriarcato occidentali, che vanno smantellati. Siamo nel cuore della vera faccia dell’estremismo ecologista, che non è tanto la premura per l’ambiente, ma quella di un occidente sommerso dall’odio di sé. Siamo nella nuova fase dell’ambientalismo. […]
Ricercatori della University College di Londra hanno di recente spiegato che la colonizzazione delle Americhe da parte di Cristoforo Colombo (le cui statue sono state abbattute perché in odore di “razzismo”) ha riscaldato il clima, impattando sulla salute del pianeta. […]
Parlando con il settimanale francese Point, Michael Shellenberger, “eroe dell’ambiente” secondo la rivista Time, ha detto che questo moralismo ecologista vorrebbe farci “vivere come nei paesi poveri. Greta Thunberg non vivrà come una congolese, è ridicolo. La sua esistenza è quella di una ricca bambina svedese”.
Come ha scritto Pascal Bruckner nel suo “Fanatismo dell’Apocalisse”, la preoccupazione ambientale è universale, la fine del mondo è esclusivamente occidentale. L’indiano Barun Mitra conferì un “premio” speciale alle ong occidentali per la loro opera “di sostegno della povertà”. Una lapide appoggiata allo sterco animale, a simboleggiare la qualità degli argomenti degli ecologisti radicali e la “biomassa” cui erano stati condannati i poveri. (Giulio Meotti, “Greta svela la vera faccia dell’ecologismo, l’odio di sé dell’Occidente”)
L’ipostasi di Lucifero-Baphomet nella Cabala Mondiale usa l’«Ambiente» come l’Anti-Logos per sovvertire il Nomos.
Gli anomici e antinomici Soros, Bergoglio, Greta Thunberg, sono gli araldi di questo plateale sovvertimento della Verità.
Il Partito Democratico USA e i partiti confratelli mondiali stanno lavorando per l’imposizione del loro Vangelo neognostico anticristico e per la loro versione della Nuova Neolingua Orwelliana:
Secondo la Teofania del Male, ciò che è Ontologicamente il Bene sarebbe il Male, mentre il vero Male, cioè Gretinismo-Bergoglianesimo-Sorosismo-CapitalismoTotalitario, viene spacciato come l’unico Bene dai pennivendoli e dalle presstitutes dei “giornaloni”.
Il Partito Democratico USA e i partiti confratelli mondiali, asserviti alla truffa globale conosciuta come Green New Deal della Mafia del Clima, lavorano per il Male. usando la Strategia dell’Emozione per ottenere il consenso al Male.
SOROS, IL “DEMOCRATICO”, ORA VORREBBE TOGLIERE FACEBOOK A ZUCKERBERG SE NON OBBEDISSE AI SUOI DIKTAT
L’ultima intemerata di Soros il “Democratico” contro la democrazia e la libertà di pensiero:
In vista della prossima campagna elettorale del 2020, il finanziere miliardario George Soros, che non tollererebbe una seconda vittoria di fila dell’immobiliarista miliardario Donald Trump (la lotta di classe, almeno qui, non c’entra) sta pensando bene di far lobbying per sottrarre Facebook, il più diffuso social network del mondo, al suo proprietario e inventore Zuckerberg. Non è un dispetto ad personam. Soros, in più di un’occasione, in questi tre anni, ha espresso l’opinione secondo cui i social network siano troppo pericolosi per restare così liberi. Devono essere considerati alla stregua di editori, a suo avviso. Dunque, devono selezionare maggiormente quel che gli utenti pubblicano.
Apertis verbis, il “Filantropo” Globale vorrebbe che anche i social network – come già avvenuto per tutti i Mainstream Media – si trasformassero in novelli Völkischer Beobachter, nei cani da guardia del Regime Unico Fascio-Capitalista, dal bezosiano Washington Post fino ai giornaletti italici.
Fingendo di dimenticare che, come ha statuito l’Ordinanza del Tribunale di Roma del 12/12/2019 sul ricorso presentato da Casa Pound per la censura operata da Facebook,
E’ infatti evidente il rilievo preminente assunto dal servizio di Facebook (o di altri social network ad esso collegati) con riferimento all’attuazione di principi cardine essenziali dell’ordinamento come quello del pluralismo dei partiti politici (49 Cost.), al punto che il soggetto che non è presente su Facebook è di fatto escluso (o fortemente limitato) dal dibattito politico italiano, come testimoniato dal fatto che la quasi totalità degli esponenti politici italiani quotidianamente affida alla propria pagina Facebook i messaggi politici e la diffusione delle idee del proprio movimento.
Ma per il Satrapo Globale Soros e per JPMorgan Chase, le Costituzioni Democratiche Antifasciste vanno superate in favore di una Società Globale ove a prendere ogni decisione è il Capitalismo Totalitario dei Soroi.
L’afflato democratico del Filantrocapitalista Soros esiste solo per i leccons di regime e i megafoni del Sorosismo.
Perché, allora, proprio Soros, che viene additato dalla propaganda di estrema destra e di estrema sinistra come campione del “neoliberismo”, chiede una censura politica che ricorda molto da vicino la Russia post-comunista e la Cina comunista? La fondazione di Soros che si occupa di politica si chiama Open Society, un chiaro riferimento al filosofo Karl R. Popper e al suo classico del liberalismo “La società aperta e i suoi nemici”. Del filosofo austriaco si ricorda solo un motto: “Non si può essere tolleranti con gli intolleranti”. E la si applica per giustificare la censura a Trump e tutti coloro a cui è stata attribuita la patente politica di intolleranza. Soros è sicuramente mosso da questo nobile intento. Ma dimenticando quel che era il ragionamento completo di Popper: “Temendo di essere intolleranti – scriveva Popper in “Tolleranza e responsabilità intellettuale” – siamo inclini ad estendere il diritto di tolleranza anche a coloro che sono intolleranti, a coloro che cercano di diffondere ideologie intolleranti: ideologie da cui discende il principio secondo il quale tutti coloro che dissentono devono essere soppressi con la forza; ideologie che si spingono all’estremo di considerare tutti i dissidenti come criminali”. Chiediamoci, dunque, Trump ha mai chiesto di incarcerare chi dissente? No. Non c’è alcun documento che lo dimostri. Al contrario, con le richieste di controllare i social network e censurare pareri non conformi, Soros e chi la pensa come lui stanno iniziando a dimostrare quella stessa intolleranza che, per il suo maestro Popper, non era tollerabile. (Stefano Magni, “Soros vuol togliere Facebook a Zuckerberg: quando non fanno vincere la sinistra i social diventano pericolosi”)
Questa indifferenza “epistocratica” dell’Aristos Globale viene riecheggiato dai movimenti calati dall’alto come Gretinisti, Gretini e Sardine.
L’autoreferenziale Capo-Sardina ha recentemente affermato che «Salvini avrà anche il diritto di parlare, ma noi abbiamo il diritto di non ascoltare».
E’ la prima volta nel XXI secolo che un sedicente movimento democratico e popolare, quale quello delle acefale Sardine, si schiera apertamente a favore un Regime ormai antisociale e marcescente quale quello della Ur-Sinistra Neoliberista e Globalista, al servizio del Dittatore Globale Soros, per contrastare le opposizioni – sicuramente non guidate da statisti, tutt’altro – ma pur sempre votate dal Popolo, un popolo che si contrappone fieramente e coraggiosamente all’immonda e maligna Oligarchia Timocratica dei Soroi.
Esattamente come fecero le squadre di Mussolini e Hitler per impedire ogni attività ai Partiti che si opponevano al Capitalismo Totalitario in Italia e Germania, proprio cento anni fa. Come direbbe Vico, corsi e ricorsi storici.
Cercherò invece di spiegare il mio orrore politico-intellettuale per le Sardine stesse e per i media che le stanno parassitando (e loro ben contente di farsi parassitare).
Se lo scopo delle Sardine, questa versione progressista, à la page e bon ton dei 5S, è riportare verso il Pd i voti dei delusi del MoVimento, è vero anche che Santori & Co. lo fanno incarnando la quintessenza della demagogia e del populismo. Non che fossero caratteristiche aliene già al MoVimento, eppure qui si tratta di un significante vuoto che si serve della piazza piena come contenuto. Le Sardine non devono esprimersi su niente poiché ciò che le legittima è la piazza. E questo, paradossalmente, le avvicina non tanto ai 5S, quanto al loro odiato nemico, Salvini. […]
Ecco: produzione di potere dall’alto, meccanismi completamente topdown di produzione del consenso e della leadership, assenza di luoghi pubblici di sviluppo analisi e decisione ex ante. Siamo di fronte al grado massimo del populismo. La leadership qui è auto-investitura certificata da un lato dalla piazza, dall’altro dalle televisioni. Come tutto questo non disturbi il ceto intellettuale è una cosa che mi lascia meravigliato, anzi sbalordito. (Francescomaria Tedesco, “Le Sardine mi fanno orrore”)
IL SOROSISMO, Il POLITICALLY CORRECT E IL GLOBALISMO SONO IL FASCISMO DEL XXI SECOLO
Tutta l’intelligencjia in Italia un secolo fa era fascista in Italia e nazista in Germania. L’antifascismo era un crimine da pagarsi con il confino e financo con la morte. Caduti i regimi neri, tutti sono diventati antifascisti e comunisti. Caduto il Katéchon sovietico, tutti gli intellettuali sono confluiti en masse nel neoliberismo sorosista, immigrazionista e genderista.
Ciunque non accetti le fole propalate dai giornaloni del Miniver di Grande Fratello Soros, chiunque non accetti di farsi conformizzare e cloroformizzare dal Pensiero Unico Mondialista, è un criminale che va disciplinato con i sistemi da Guardie Rosse di Mao Ze Dong.
Non è un caso se il contro-iniziato Soros, che l’analista Wayne Madsen definisce il “frontman dei Rothschild”, due anni fa attaccò frontalmente sia Facebook che Google. Il motivo è chiaro: chiunque non si faccia manipolare dalle strategie dei Soroi, non legge e non segue più i Mainstream Media, tutti appecoronati al Globalismo e al Capitalismo Totalitario.
L’uomo libero e democratico si forma e si informa tramite i media alternativi e (in parte) tramite i Social; è per siffatto motivo che il Cabalista Soros attaccò Zuckerberg e creò il Freedom From Facebook, guarda caso FFF (o 666), come il Friday For Future dell’Antimessia Thunberg.
L’uomo libero e pensante evita come il Coronavirus i Völkischer Beobachter sorosisti, dal Washington Post fino ai giornalai italiani.
A distanza di pochi giorni dal WEF 2018, la stampa sorosista iniziò a diffondere le notizie dello scandalo Cambridge Analytica. A luglio, grazie a questo fatto, e grazie allo shorting di Soros & Co. sulle azioni Facebook, il corso delle stesse crollò, con una perdita record in pochi minuti di 114 miliardi di dollari. Solo in piccola parte recuperata.
Registrando, addirittura, un ulteriore crollo nel gennaio di quest’anno.
Senza parafrasi, Soros tiene Zuckerberg per le palle, e se la policy di Facebook non permette un’immediata e stringente censura nei confronti degli oppositori al Regime Sorosista, le rappresaglie avvengono all’interno del New York Stock Exchange.
LA CENSURA DI SOROS IL DITTATORE, DEI FASCISTI DEL POLITICAMENTE CORRETTO, E DELLA UR-SINISTRA GLOBALISTA, GENDERISTA E IMMIGRAZIONISTA
Democrazia e censura sono incompatibili.
La libertà di pensiero, di parola e di docenza, inseparabili e consustanziali ad una società democratica, sono sempre state conculcate nei regimi dittatoriali ed in quelli autoritari. […]
Orbene, questo diritto, cardine della nostra vita civile, che ritenevamo definitivamente acquisito, è nei tempi tristi di oggi quotidianamente insidiato e minato da quello che viene definito il “ politicamente corretto”.
Ma cosa si intende per “politicamente corretto”?
Manco a dirlo, esso è nato negli ambienti di sinistra delle università americane tra la fine degli anni ottanta e gli inizi degli anni novanta come risposta all’aumento degli episodi di razzismo tra gli studenti. […]
In buona sostanza, il “politicamente corretto“ è diventato un modo per consolidare il potere delle centrali oligarchiche internazionali e nel contempo per realizzare una società orwelliana dove addirittura la censura si trasforma, per la gioia dei censori, in auto censura per la paura di essere marginalizzati ed additati al pubblico ludibrio.
Altra verità rivelata da accettare come un dogma è quanto salmodiato dalla novella pulzella d’Orleans, Greta Thumberg, in merito al riscaldamento globale di origine antropica.
Il più delle volte Greta proferisce castronerie pazzesche, ma da non contestare perché altrimenti si viene indicati come un componente dell’orda mongola di Gengis Khan.
A scuola non si deve assolutamente dire che le auto elettriche inquinano più dei diesel e che l’accordo di Kyoto sul clima, per le restrizioni economiche che impone, rende il futuro dei nostri giovani di sicuro molto più gramo del paventato aumento di temperatura di origine antropica, tutto da dimostrare, perché altrimenti si passa per “terrapiattista”. (Raffaele Salomone Megna, già cit., il grassetto è nostro)
Lasciamo l’ultima chiosa al compianto filosofo valenzano Costanzo Preve. «Per la prima volta nella Storia abbiamo un ceto intellettuale che è molto più stupido della gente comune».
E, aggiungo io, molto più conformista, marcio, dittatoriale e totalitarista di quanto non lo fossero Hitler, Stalin, Pol Pot e Mussolini.
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Finalmente il piacere di nuovamente leggerLa!
Analisi preziosa, anche questa Sua ultima, che condividiamo in massima parte. Fondata, fra le altre, anche la pesante critica al M5S, che giustamente evidenzia l’involuzione del Movimento, da forza rivoluzionaria ad organico supporto al regime. Ciò è stato ripetutamente rappresentato pure dal nostro gruppo, in diverse circostanze. Eppure, sappiamo per certo doversi ancora attendere grosse sorprese da parte di alcuni esponenti del Movimento pentastellato. Nell’eventualità dovessimo averne occasione, espliciteremo questo nostro convincimento che è, appunto, solo nostro e, lo precisiamo per i lettori, sappiamo non poter essere condiviso, in alcun modo, da Seyan.
S.C.
Gruppo di lavoro Offrire Sostegno Spirituale alla Buona politica