
CONTRORDINE, COMPAGNI!
SIAMO TUTTI PIDIOTI!
Contrordine, Compagni! Siamo tutti Pidioti! Così satiricamente avrebbe commentato il Guareschi l’ultima giravolta dello Ierofante Beppe Grillo, detto anche l’Elevato.
I GRILLINI TRINARICIUTI
Giovannino Guareschi definitiva trinariciuti i Comunisti Italiani (spesso voltagabbana ex fascisti).
«Perché nel mio concetto base, la terza narice ha una sua funzione completamente indipendente dalle altre due: serve di scarico in modo da tener sgombro il cervello dalla materia grigia e permette nello stesso tempo l’accesso al cervello delle direttive di partito che, appunto, debbono sostituire il cervello. Il quale cervello, lo si vede, appartiene oramai ad un altro secolo». (Giovannino Guareschi)
Famosissime le sue vignette intitolate “Obbedienza cieca, pronta, assoluta”, ove sbeffeggiava e irrideva i militanti comunisti che lui definiva trinariciuti (ut supra), i quali prendevano alla lettera le direttive che arrivavano dal Partito, nonostante gli evidenti errori di stampa, poi corretti con la frase “Contrordine compagni!”.
Guareschi avrebbe tratto una quantità enorme di materiale satirico su quella particolare specie di zoon politikon qual è il grillino, in particolare su Grillo l’Elevato.

CONTRORDINE COMPAGNI! NON MI PRESENTO ALLA SEGRETERIA DEL PD!
In questo caso a emanare il contrordine non fu il comico genovese, ma Piero Fassino.
Grillo nel 2009 dichiarò che avrebbe corso per le Primarie del Pd. «Offro un’alternativa al nulla», disse.
Fassino gli rispose a muso duro, «si faccia il suo partito, vediamo quanti voti prende…»
Fassino è un anti-aruspice, tali e tante sono le previsioni da lui sballate. Una delle tante, quella sfida rivolta all’attuale sindaco di Torino, «vedremo chi vincerà tra noi due in Comune…» detto fatto.
Si è proposto come madrina del Bisconte, affermando, «ce la faremo e andremo avanti fino alla fine della legislatura».
Ottima aruspicina, auspichiamo al Bisconte o Contebis la stessa prematura fine del Titanic.

CONTRORDINE COMPAGNI! NON SIAMO UNA FORZA ANTISISTEMA!
In un’intervista del marzo 2013, poco dopo le elezioni generali, il genovese chiosava al Time che, «se non scoppia la violenza è perché c’è il MoVimento. Se noi falliamo andiamo verso la violenza nelle strade perché metà della popolazione non ce la fa più». Con tutta una compagna elettorale forgiata, invece sulla fiammeggiante rivoluzionarietà dei Grillini.
A questo punto il Grillo Incoerente si presentava come forza di sistema in grado di incanalare “democraticamente” la rabbia degli Italiani.
Una delle accuse che sono mosse al Movimento Cinque Stelle è di essere il “Portiere”.” Gatekeeper”, che ha guidato una legittima, enorme, protesta, legata al precipitare del reddito pro capite, in modo controllabile dai poteri forti. I maligni affermano che tutto sia iniziato con il famoso incontro sul Britannia del 1992, oppure può essere iniziato, più probabilmente, nei primi anni 2000, quando i temi e gli spettacoli di Grillo muovevano torme di scontenti e qualcuno ne ha colto l’occasione. Con questo Qualcuno non intendo solo Gianroberto Casaleggio, ma qualcun altro. Grillo ha goduto della tolleranza del potere, quello vero, quello europeo antidemocratico, perchè alla fine il Vaffa era un momento catartico, ma completamente innocuo.
Con la votazione di domani [l’approvazione sulla piattaforma Rousseau del Bisconte, Nota di Seyan] cessa il percorso, logico, del Movimento Cinque Stelle e Grillo consegna definitivamente alla succursale italia dei poteri forti il suo elettorato. Da domani il Movimento Cinque Stelle, quello movimentista, muore. A pronunciare le esequie il Guiseppi Conte, colui che fu nominato da Renzi al vertice della giustizia amministrativa. I Cinque Stelle sono già praticamente esclusi dal governo, dopo che è saltato il posto di Di Maio come Vicepremier,e che si accontenteranno di posti minori. Il PD comanderà e basta vedere i nomi per comprenderne la qualità (nomi da AGI) :
- al MISE la De Micheli, colei che disse che “Se si svaluta la moneta del 30% il PIL cala del 30%”. Evidentemente il PD vuol far fare bella figura al predecessore Di Maio;
- agli interni il prefetto Morcone, uno che vuole abolire il Decreto Sicurezza ed aprire i porti;
- all’economia, direttamente dall’Europa, Roberto Gualtieri, il peggio dell’ordoliberismo, colui che voleva cedere i debiti dei poveri italiani alle multinazionali, oppure la Reichlin, una superliberista;
- ci saranno Delrio e la Ascani, due renziani DOC. […]
Domani, con l’ultimo voto, si potrà dismettere il Movimento, che avrà condotto la protesta nella casa dei poteri forti. Un risultato incredibile, per il quale Grillosi è impegnato direttamente, spendendo la sua poca, residua credibilità, ma di breve durata. Si può prendere in giro la gente, ma non per sempre. (“Domani finisce anche l’utilità del M5S come ‘Portiere’ dei Poteri Forti”, scenarieconomici.it)
Comunque come sempre ci aveva visto giusto @AlbertoBagnai. Il M5S è stata un'enorme operazione di gatekeeping che si è chiusa oggi. L'unica variabile nella storia è stato un tentativo di una minoranza sovranista M5S di resistere con noi. Il calo elettorale li ha uccisi.
— Claudio Borghi A. (@borghi_claudio) September 5, 2019
CONTRORDINE COMPAGNI, NOI SIAMO ULTRAEUROPEISTI!
Un altro ballon d’essai fatto scoppiare velocemente dall’arruffapopoli Grillo era “Noi siamo contro la UE delle Banche e delle Locuste Finanziarie, vogliamo un referendum popolare in cui gli Italiani possano esprimersi se rimanere o meno”, tanto da entrare nel gruppo Antieuropeista EFDD guidato da Nigel Farage, una scelta consona al mantra grillino della “Democrazia Diretta”.
Uno dei bersagli preferito dei Vaffa di Grillo era Guy Verhofstadt, facente parte degli “impresentabili” della perfida Bruxelles, «il politico che più dentro al Parlamento europeo incarna l’euroStatocentrismo», così il M5S nel 2015.
La linea è stata mantenuta con coerenza, in questo caso? Manco a parlarne.
Con l’inverecondia che lo contraddistingue, Grillo provò a siglare l’accordo proprio con l’Alde di Guy Verhofstadt, cercando di tradire Farage, nel gennaio 2107. L’accordo saltò.
La figura peggiore alla fine non l’ha fatta Grillo (ormai lo conosciamo bene: è il troll della politica italiana) ma Verhofstadt. Per tutta la giornata i vertici dell’Alde hanno sparato a stelle incatenate (quelle dell’Ue) contro lo “scellerato” accordo, poi saltato per mancanza di “garanzie per proseguire un percorso comune per riformare l’Europa”, ha detto a fine serata lo stesso Verhofstadt. (“La farsa della democrazia diretta alla prova dei fatti: salta l’accordo tra Grillo e Verhofstadt”, ilfoglio.it)
Il ribaltone è oggi completo: i pentastellati implorano in ginocchio Renew Europe, il gruppo del triumviro dell’Impero Carolingio – UE, Emmanuel Macron, l’uomo che, assieme all’altro triumviro George Soros, maggiormente odia Italia e Italiani e vorrebbe imporci le sturmtruppen della Troika.
CONTRORDINE COMPAGNI! GLI ACCORDI CON GLI ALTRI PARTITI LI FACCIAMO, ECCOME!
Sempre nella citata intervista a Time, del 2013, Grill trollava così gli Italiani: «Noi non facciamo accordi con i Partiti. I Partiti sono finiti!».
Grillo dice di volere sostituire i partiti con “cittadini, informati, onesti, cittadini trasparenti, che fanno il loro lavoro con passione”. E che vanno a casa dopo due mandati. “Non ci sono soldi né carriere in questo movimento”. Il Movimento Cinque Stelle ha avuto più voti di ogni altro partito, 8,7 milioni. Ma Grillo ripete di non volere cooperare con i partiti politici: “Fanno mostra di essere l’uno contro l’altro, ma sotto sotto, sono la stessa cosa. Destra e sinistra in Italia hanno sempre fatto finta di combattersi. Ora gli accordi che hanno fatto nell’ombra per 20 anni devono farli alla luce del sole. E se lo fanno sono morti. Politicamente morti. E così scaricano su di me la loro infelicità politica, la loro disintegrazione, dicendo che sono io che non formo il governo, che creo instabilità. Ma io non posso discutere con loro”. Time chiede a Grillo perché non accetta l’offerta del Pd di lavorare a misure contro la corruzione e i costi della politica. “Loro parlano di trasparenza dei partiti. Noi parliamo di dissoluzione dei partiti. E’ differente. Wellington e Napoleone non possono trovare modo di cooperare. Noi siamo qualcosa di diverso”. (Intervista al Time riportata da IlSole24Ore, op. cit.)
Tanto vero che nel 2018 il MoVimento cercò l’accordo prima col PD (non raggiunto) e poi con la Lega, tanto da far partire il rivoluzionario governo giallo-verde. «Salvini è una persona onesta, con lui gli accordi si possono fare», ebbe a dire, ai tempi, il comico genovese.
Ora l’accordo viene fatto con il PD, su impulso renzista e dietro gli ordini ricevuti dai triumviri della UE, Soros, Macron e Merkel.
Pur essendo composta da tanti signor nessuno, questo è il governo del potere, il braccio disarmato della nomenklatura. I ministri servono solo a dire sì in Consiglio, su decisioni che il Deep State ha già preso. https://t.co/hMQ8WHwTnF
— Maurizio Belpietro (@BelpietroTweet) September 6, 2019

CONTRORDINE COMPAGNI! SIAMO STATI NEL BRITANNIA!
La Lega, […] perso Savona, sperava comunque di introdurre elementi progressisti nell’economia nostrana, grazie anche agli economisti keynesiani (Bagnai, Rinaldi) ingaggiati da Salvini: i soli a introdurre una narrazione “di sinistra” nel cimitero politico italiano. Solo in casa leghista, infatti, è risuonato un paradigma alternativo al rigore mortale del “ce lo chiede l’Europa”, santificato da Monti e Letta, Renzi e Gentiloni, fino all’ultima comparsa del teatrino italico, il professor-avvocato Giuseppe Conte. Nei momenti decisivi, il finto amico del popolo Beppe Grillo non ha mai mancato di far sapere da che parte stesse: nel 2016 tentò di traghettare il gruppo europarlamentare del Movimento 5 Stelle tra gli ultras dell’Eurozona, nell’Alde. Ma Grillo un tempo non agitava lo spettro del referendum sull’euro? Appunto: è la sua tecnica. Dietro al Vaffa, il piano nascosto: il vero obiettivo. L’orrendo Salvini? E’ stato cucinato a fuoco lento: assediato dalle inchieste sullo stop ai migranti, minacciato dai gossip sulla Russia, boicottato sulla riforma strategica della de-tassazione. Colpo di grazia: il voto dei grillini per Ursula von der Leyen. Ha staccato la spina, quando ha capito che non sarebbe arrivato vivo a fine anno: era questo, il progetto messo a punto dai vari Grillo e Macron, Attali e Renzi.
Il loro ometto del momento? Conte, fattosi improvvisamente imperioso, nei toni. Mancava solo il Pd, ma a reclutarlo è bastato poco. E ancor meno fatica è costato il tradimento suicida dei 5 Stelle, con l’inevitabile esilio del peso-piuma Di Maio. Se il peggior potere europeo deve ringraziare qualcuno, per il favoloso Conte-bis, può certo applaudire le anime morte del Pd e il loro condottiero Matteo Renzi, che ora potrà sperare di essere finalmente accolto a bordo, al pari di personaggi come Massimo D’Alema e Giorgio Napolitano, fino a Pier Carlo Padoan. Ma senza il vero protagonista dell’inciucio – il Mago di Genova, l’uomo del Vaffa e del Britannia – i vari Macron, Merkel, Attali e Oettinger non avrebbero avuto di che brindare. (libreidee.org)

CONTRORDINE COMPAGNI! SIAMO TUTTI TECNOCRATI!
Il MoVimento di Beppe Grillo, in re ipsa, rappresenta a tutt’oggi una sorta di gatekeeping dell’establishment cabalistico mondiale messo in piedi al solo fine di evitare proteste di piazza e, soprattutto, una rivoluzione antisistema in Italia.
Fratello Grillo è stato – ed è tuttora – uno dei principali elementi di stabilizzazione in senso epistocratico ed oligarchico calati dalla Cabala Massonica Mondiale Contro-iniziatica all’interno di una Nazione fondamentale dal punto di vista geopolitico qual è l’Italia. D’altro canto, secondo Gioele Magaldi, autore di “Massoni”, Gianroberto Casaleggio era un eminente confratello Massone.
Cari amici 5 Stelle, prendete nota: il vostro amato fondatore e ideologo, Gianroberto Casaleggio, era massone. Chi lo afferma? Gioele Magaldi, naturalmente, cioè il “grembiulino” che più di ogni altro, in Italia, ha svelato l’identità liberomuratoria di moltissimi potenti, da Ciampi a Napolitano, da D’Alema a Draghi. Proprio sicuro, Magaldi, che Casaleggio senior avesse frequentato qualche loggia? «Lo immaginavo, ma non ne ero certo. Ora invece ho acquisito la documentazione che lo comprova», afferma l’autore del saggio “Massoni”, in diretta web-streaming su YouTube con Fabio Frabetti di “Border Nights”. Beninteso: per Magaldi, severo giudice dei “cattivi massoni” al comando dell’Ue, stare in massoneria può essere un titolo di merito. L’importante è non essere ipocriti: e invece il governo gialloverde ha addirittura messo al bando – a parole – la presenza dei massoni nell’esecutivo, pur sapendo che il club pullula di grembiulini (da Tria a Moavero, solo per citare alcuni ministri). Che faccia faranno, Di Maio e Di Battista, nello “scoprire” che anche il compianto Casaleggio era massone? Chi può dirlo: oggi staranno a leccarsi le ferite per la batosta alle regionali in Sardegna, che segue a ruota quella appena rimediata in Abruzzo. Inutile lamentarsi, dice Magaldi, è il minimo che gli potesse capitare: avevano promesso di tutto e non hanno mantenuto niente. Ma sono in buona compagnia: con loro c’è Renzi, altro fanfarone, e presto anche Salvini vedrà sgonfiarsi la bolla che finora l’ha fatto volare. (libreidee.org)
La Democrazia Diretta concionata da Grillo è solo un’operazione politico-sociale tesa a destabilizzare l’Italia e a corrodere, in modo definitivo, la vera Democrazia, analogamente a quanto sta avvenendo in tutta la Civiltà Occidentale.
La piattaforma Rousseu è l’icona del Panottico di Bentham 2.0 e l’ipostatizzazione dell’attuale Religione del Capitalismo Totalitario che punta oggi verso l’Intelligenza Artificiale al fine di massimizzare i profitti e la capacità di controllo sui consumatori-schiavi (Cfr. Walter Benjamin, “Capitalismo come religione”) in un ambito economico-politico dominato dall’ «elemento demoniaco della tecnica, la sua non neutralità rispetto ai rapporti di forza tra le classi» (Carlo Formenti).
«Il soggetto che sfrutta se stesso porta un campo di lavoro con sé nel quale egli è vittima e carnefice. Come soggetto che si autoespone e che si autosorveglia, egli porta con sé un panottico nel quale è detenuto e guardiano». In questo concetto sta la base sulla quale si regge il ragionamento di Han, che, nel volgere delle pagine, indaga i funzionamenti, i motivi e le conseguenze di un tale dispositivo di potere. Il risultato teorico è molto chiaro, perfettamente accessibile nella scrittura di Han (e nella sua traduzione), sempre piana e concreta: si tratta di una deriva sterile dell’io che a causa del suo essere frenetico, credendosi liberato da una società normativa, in realtà non fa altro che realizzare i bisogni del sistema, con la differenza però che li percepisce come propri desideri, schiavizzando se stesso: «L’io come progetto che crede di essersi liberato da obblighi esterni e costrizioni imposte da altri, si sottomette ora a obblighi interiori e a costrizioni autoimposte, forzandosi all’ottimizzazione». […]
In definitiva quindi, Han indaga uno dei cambiamenti più prorompenti della nostra contemporaneità, la fine del corpo come strumento di produzione e, soprattutto, di sorveglianza e la fine dei luoghi di controllo per come siamo abituati ad immaginarli, cioè gli spazi chiusi come la scuola e l’ufficio. Questa nuova oppressione è derivata da noi stessi e si incarna nei tempi del capitalismo, avverando la visionaria profezia di Walter Benjamin secondo cui «il capitalismo è presumibilmente il primo caso di un culto che non consente espiazione, bensì produce colpa e debito. Ed è qui che questo sistema religioso precipita in un movimento immane». (Matteo Moca, “Psicopolitica e Potere secondo Byung-Chul Han”)
È il Panopticon digitale, ove l’individuo si auto-controlla, convinto di esercitare la propria libertà e la propria volontà decisionale, e si spinge lui stesso – convinto che ciò sia frutto della sua autodeterminazione e del suo libero arbitrio – verso la direzione imposta all’Umanità dall’Élite Globale, in misura ben più eclatante che non attraverso il voto popolare e la relativa democrazia rappresentativa, molto meno manipolabili.
Gli Stati-Nazioni e le loro Costituzioni sociali sono un vulnus per la Religione Globale del Capitalismo Totalitario, pertanto vanno liquidate, anche mediante i sedicenti strumenti di “Democrazia Diretta”.
Soprattutto, all’interno una piattaforma digitale, il Dominus della stessa sa chi ha votato cosa, a differenza di quanto avviene con il voto espresso in un’urna. La segretezza e la privacy sono balle sesquipedale in ambito informatico. Lo scandalo Facebook – Cambridge Analytica ne è la riprova
Rousseau, soprattutto Facebook con i suoi likes, o Instagram, sono i mezzi per la finale liquidazione delle libertà e della democrazia in una società cacatopica, dominata dalla religione 2.0 del Capitalesimo.
In nuce, tutto ciò è l’esito finale a cui conduce il metodo della decostruzione derridiana applicato alla democrazia, che poi fu il vero motivo per cui il virus Derrida venne scatenato nel mondo dell’Epistemologia.
Non perdere tempo a combattere o a scendere in piazza per i tuoi interessi sociali e le tue opinioni politiche, vota per il governo giallo-rosso o metti un like. È immediato, rilassante ed appagante. E ti rende il perfetto schiavo digitale, dipendente da voti, likes e feedback telematici.
Per il Biscotto Bisconte o Contebis, i pennivendoli ciarlano di Nuovo Umanesimo. Ma quale Umanesimo? Quello di siffatto governo Quisling – investito dei Pieni Poteri solo grazie alle direttive promanate dall’Impero UE –, è solo l’Umanesimo dell’Illuminismo Totalitario.
È il transumanesimo della marcescente Cabala Massonica Contro-iniziatica dei Soroi, e presto verrà approvata una legge italiana ancor più aggravata di quella contro la cosiddetta transomofobia, che la Regione Emilia Romagna ha approvato a luglio 2019.
Una legge studiata appositamente per combattere la libertà di idee ed opinioni.
E, chiosa rettamente la Onlus cattolica ProVita, «dopo lo scandalo sugli affidi di minori di Bibbiano chi proverà a denunciare anomalie o illeciti compiuti da una coppia omosessuale sarà accusato di omofobia».
Presto, semplicemente affermare che la famiglia naturale per la crescita serena ed equilibrata di un figlio è costituita da un padre e da una madre, diverrà psicoreato.
Il Grande Fratello piddo-grillista presto, molto presto, attiverà la psicopolizia. E «la libertà diverrà solo un ricordo». (cit. da “Psicopolitica” di Byung-Chul Han)

Infine, vogliamo ricordare ancora quando il Grillo sparlante definiva le misure politiche del Tecnocrate Mario Monti (altro Venerabile Maestro legato alle Ur-Lodges planetarie) il Rigor Montis.
Per il Governo del Ribaltone Giallo-Rosso, il comico genovese ha preteso la maggior presenza possibile di tecnici!
CONTRORDINE COMPAGNI! NON DISTURBATE I MANOVRATORI!
I Bufalai e i pennivendoli dei Mainstream Media Mondiali hanno sempre attaccato il tandem giallo-verde, definendolo lebbra sovranista. Ma da quando Giuseppi Conte chiese consigli alla triumvira UE Angela Merkel per arginare Matteo Salvini, il tutto a casa di Soros, al World Economic Forum di Davos, le cose sono cambiate.
Da allora sono cominciate le trattative sotto traccia al fine di arrivare all’esecutivo giallo-rosso, confermate da un neo ministro piddino al Corriere della Sera, per scalzare la Lega, con il placet dei tre triumviri dell’Impero Carolingio – UE, Soros-Macron-Merkel.
A metà luglio 2019, BuzzFeed News, media finanziato da Soros e noto per la propalazione di Bufale per screditare i nemici del Sorosismo (ex plurimis, il Russiagate Trump-Putin) ha diffuso quella che ha il tanfo – anch’essa – di bufala, quella dei presunti finanziamenti alla Lega da parte di Putin (il Cattivone Globale secondo il Totalitarismo Sorosista).
«L’attacco mondialista a Salvini dimostra proprio questo intento, riprendere il flusso dell’immigrazione fuori controllo e continuare a produrre dumping salariale». Tanto, «il presunto argine ‘antisistema’ rappresentato dai 5 Stelle appare sempre più inadeguato, incoerente e ambiguo», visto che lo stesso Di Maio – nel tentativo disperato di tamponare l’emorragia di voti verso la Lega – partecipa volentieri all’ultimo gioco al massacro contro Salvini, invitandolo a rispondere dei presunti finanziamenti russi davanti al Parlamento: «Quando il Parlamento chiama, il politico risponde, perché il Parlamento è sovrano e lo dice la nostra Costituzione». Sovranità limitata, in realtà: è Bruxelles, non Roma, a stabilire cosa può fare l’Italia, la cui Costituzione è stata deturpata dall’inserimento suicida del pareggio di bilancio. Se n’è dimenticato, Di Maio? È evidente, scrive Rosanna Spadini su “Come Don Chisciotte”, che il capo politico del Movimento 5 Stelle cita “BuzzFeed” come fonte d’informazione altamente attendibile, «celando di proposito le rivelazioni pregresse sulla macchina di propaganda web del MoV, e sul fatto che Alberto Nardelli interpreterebbe un trend politico decisamente di sinistra, avverso al governo gialloverde».
Chi è Nardelli, l’autore del presunto scoop (o possibile bufala) sull’ipotetico finanziamento-fantasma, dal Cremlino alla Lega, costretta a pagare circa 50 milioni di euro (quindi in teoria a suicidarsi, cessando di far politica) per presunte irregolarità risalenti alla gestione Bossi? Nardelli, riassume la Spadini, è un giornalista di “BuzzFeed News” piuttosto ossessionato da Matteo Salvini, visti i numerosi articoli scritti quotidianamente su di lui. Già in forza al “Guardian”, voce della sinistra britannica (che però ha abbandonato Julian Assange al suo destino), oggi è a capo di “BuzzFeed”, newsmagazine web multinazionale statunitense. Soprattutto, Nardelli (che opera da Londra) «è l’autore del rumoroso scoop sui presunti finanziamenti di 65 milioni alla Lega, camuffati da traffico di petrolio tra Mosca e Roma, grazie al ‘faccendiere’ Gianluca Savoini». Dal suo profilo Twitter, il giornalista ha rivolto alcune domande a Salvini, «farcite di tali tossine di odio che avrebbero fatto impallidire anche quelle di Roberto Saviano, di Ezio Mauro o di Marco Travaglio». Nardelli incalza Salvini: «Qual è la sua relazione con Savoini? Per quale motivo un uomo che non ricopre alcun ruolo ufficiale nel governo partecipa a viaggi ufficiali a Mosca con il ministro, sedendo nelle riunioni con ministri russi e partecipando a cene con il presidente Putin? In che ruolo fa tutto questo?». (“Italian Russiagate: le Bufale di BuzzFeed, che odia Salvini”, libreidee.org)
Che si tratti probabilmente dell’ennesima bufala spacciata dagli agenti del Sorosismo, lo riprova questo pezzo di un Mainstream Media, Rainews.
Dall’analisi dei due telefoni sequestrati a Gianluca Savoini (uno dei quali acquistato di recente) e dall’esame dei tabulati telefonici non risulterebbero contatti, né via chat né via mail o telefonici, fra il presidente dell’associazione LombardiaRussia e il segretario della Lega Matteo Salvini. È quanto si apprende in ambienti giudiziari. – See more at: http://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/Savoini-fondi-russi-da-telefoni-no-contatti-salvini-cb58300c-e437-40d3-8aef-6a4dc60370ac.html
Guarda caso, nello stesso periodo si verificava un evento particolare.
Il 16 luglio 2019, il figlio di Grillo, assieme ad altri tre amici della Genova-bene, avrebbe esercitato violenza di gruppo contro una diciannovenne nella villa in Costa Smeralda del comico genovese. Dieci giorni dopo. la denuncia della ragazza. Malgrado ciò nulla si è saputo della vicenda fino al giuramento del Bisconte-Contebis.
La faccia da funerale di @luigidimaio è il miglior presagio di morte prematura per il #M5S, oggi definitivamente asceso al rango di satellite del #PD per mano dell’avvocatino burattino di #Mattarella, svenduto in saldo dal suo ricattabile fondatore.#Contebis #Conte2 pic.twitter.com/ZzIKr4OV6Y
— Toga Nera (@antonio_bordin) September 9, 2019
Effetto della sordina imposta ai nostri Media dall’Impero Carolingio – UE per non bloccare la trattativa M5S-PD ormai in dirittura d’arrivo?
Al riguardo due tweet:
"Nessuno di noi si azzardi a speculare, neanche di striscio, sulla vicenda del figlio di Grillo." Mi chiedevo poco fa se i media avessero occultato di proposito la notizia per non disturbare la trattativa M5S-PD. Direi che questa è la conferma. pic.twitter.com/EVCkARtggV
— Sacchetti2024 (@Sacchetti2024) September 6, 2019
https://twitter.com/cris_cersei/status/1169883910546657281
CONTRORDINE COMPAGNI, ABBIAMO IL NOSTRO PATTO RIBBENTROP-MOLOTOV!
La crisi di governo e il farsi dell’alleanza giallorossa, santificata ieri con il voto sulla piattaforma Rousseau, si sono svolte negli stessi giorni in cui, ottant’anni fa, Stalin e Hitler siglarono la loro, di alleanza, il cosiddetto Patto Ribbentrop-Molotov. Per fortuna i due casi di alleanza in apparenza innaturale sono molto diversi ma un paio di analogie saltano agli occhi: la facilità con cui i, teoricamente, nemici assoluti sono riusciti ad incontrarsi e la rapidità nel dietro front da parte di militanti e ideologi di riferimento.
L'[…] analogia con il Patto nazi-sovietico è la repentinità con cui militanti e ideologi di riferimento dei due campi hanno ingoiato il “contrordine compagni”. Qui non stiamo parlando però solo degli scrivani organici, molti dei quali peraltro già da tempo sostenitori dell’alleanza (del resto nel maggio 2018 a un passo da compiersi). No, stiamo parlando del partito dei media e degli intellettuali soi disant liberali, di certo competenti. Passando, nel giro di pochi giorni, dalla demonizzazione dei 5Stelle all’esaltazione del Conte diventato da nero, rosso, essi hanno perso quel poco di credibilità residua rimasta loro. (Matteo Gervasoni, “L’alleanza PD-5Stelle? Simile a quella tra Hitler e Stalin”)

CONTRORDINE COMPAGNI! SIAMO TUTTI CIALTRONI!
Dal Cazzaro di Firenze al Cazzaro Verde, come icasticamente li definiva Marco Travaglio, al Cazzaro Giallo, il passo è davvero breve.
Qui tutte le cialtroniadi di Matteo Renzi nei confronti dei pentastellati.
https://www.facebook.com/parlamentono/videos/2371889486258646/
Proprio su impulso di Beppe Renzi è nato il deforme Bisconte.
Dimmi con chi vai e ti dirò chi sei. Se vai con colui che hai definito cialtrone per anni, sei tu stesso un cialtrone.
La Batracomiomachia tra Grillo e Renzi si è risolta, al fine, in un abbraccio tra simili.
Ergo, il Contebis è afflitto da Cialtronismo.
CONTRORDINE COMPAGNI! SIAMO TUTTI PIDIOTI!
Il termine PiDioti venne coniato proprio da Beppe Grillo.
Gianroberto Casaleggio si rivolterà nella tomba per il blitz del Grillo, che ha esautorato Luigi Di Maio al fine di imporre il ribaltone e il varo del “Giuseppi Bisconte”.
«Era un momento differente»…
Era un momento differente, no? #M5SPD #Conte2 pic.twitter.com/DrJG6eqFBP
— Toga Nera (@antonio_bordin) September 5, 2019
Pidioti e Grillioti in un abbraccio che risulterà esiziale per Italia e Italiani.
È emblematico che il PD, il Partito che perde sempre le elezioni, si ritrova sempre al governo dal 2011, a parte l’interludio del governo giallo-verde.
I risultati sono sotto gli occhi tutti, esso è ormai il Partito delle Diseguaglianze (l’indice di Gini è schizzato verso l’alto in questi anni), il Partito del Disagio sociale (70.000 posti letto e 175 ospedali chiusi, soprattutto nel regioni “rosse”, quasi 650.000 morti in Italia nel 2015 e 2017, il dato più alto dalla fine della Seconda Guerra Mondiale), il Partito della moneta come Debito.
E ora i “puri”, i soi-disant “onesti” che fingevano di stigmatizzare quello che definivano il “Partito di Bibbiano”, ci vanno a nozze insieme?
Il nuovo motto qual è, cari Di Maio e Grillo, «Siamo tutti il Partito di Bibbiano?»
© 2019, Seyan. All rights reserved.
Aberrante. Davvero aberrante.
Abbiamo a che fare con un vero e proprio tradimento commesso ai danni degli Italiani.