PD, IL PARTITO ITALIANO PREFERITO DA GEORGE SOROS.
PD: Il PD, assieme alla chiesa neognostica bergogliana e ai propagandisti sorosisti, si straccia le vesti e querimonia per alcune migliaia di migranti (apparentemente) morti nel Mediterraneo.
Occorre una precisazione: il 96% dei Migranti è formato da irregolari che non godono dello Status di Rifugiati, e stracciano i documenti prima di consegnare migliaia di dollari (anche diecimila!) ai trafficanti di esseri umani e agli scafisti.
Un’altra menzogna da sconfessare è che siffatte genti, che affallono i barconi, siano disperate e affamate. Tutt’altro.
https://www.youtube.com/watch?time_continue=3&v=bGbYhITYK9s
A comprovare che gli Africani che gremiscono barconi e gommoni non sono poveri anche Dataroom di Milena Gabanelli.
Puntualizziamo un altro fatto. Emma Bonino ha confessato che fu proprio il Governo Letta a volere che tutti i Migranti sbarcassero in Italia. «L’accordo l’abbiamo fatto NOI».
Ma chi ha pagato il costo di quest’accoglienza, che solo nel 2017 ci è costata 6 miliardi di euro?
Gli Italiani più vulnerabili.
Il PD ha tagliato innumerevoli miliardi dalla spesa sanitaria, spostandoli proprio all’accoglienza.
Tutto ciò ha prodotto nel 2015 e nel 2017 il record di decessi in Italia dalla fine della Seconda Guerra Mondiale, 647.571 morti nel 2015 e 649.061 nel 2017.
A dirlo è anche un ex parlamentare PD, Cesare Damiano, non rieletto nel 2018 perché candidato in un collegio non sicuro: «la crescita della povertà e delle diseguaglianze costringe le persone a curarsi meno».
Se consideriamo che nel 1993 i decessi furono 552.365 (tra l’altro con una popolazione inferiore di tre milioni di unità), diventa chiaro che, a causa della crisi globale provocata dai Soroi, a causa dell’Eurolager e, soprattutto, a causa della riduzione degli stanziamenti per la sanità pubblica, con le relative risorse spostate all’Immigrazionismo, almeno due-trecentomila Italiani sono morti anzitempo.
Ne consegue che negli anni della crisi, a fronte di un contenimento forzato della spesa pubblica, si è aperto ancora di più il divario fra chi ha potuto optare per pagare da sé, e chi ha rinunciato alle cure. Come dichiarava l’epidemiologo Giuseppe Costa su Scienza in Rete lo scorso giugno, sono poco meno di cinque milioni gli italiani che nel 2015 hanno rinunciato a una o più prestazioni sanitarie, corrispondenti al 7,8% della popolazione. (ilSole24ore.com)
Chi non è in grado di pagarsi di tasca proprio o con assicurazioni le cure mediche non più a carico del SSN è destinato inevitabilmente a morire anzitempo.
Nessuno ne parla, poiché i fedeli alleati sorosiani del PSE e dei Grünen-Verdi preferiscono ululare istericamente ai “morti in mare”, insieme ai radical chic à la Saviano e alla chiesa neognostica bergogliana.
La nostra è stata comunque una stima prudenziale poiché, ai morti antitempo provocati dai tagli alla Sanità Pubblica, dobbiamo aggiungere i morti come danni collaterali dei milioni di licenziati e delle decine migliaia di fallimenti, nonché degli innumerevoli suicidi, innescati dalla «distruzione della domanda interna» di cui menava vanto Mario Monti e la continua riduzione del deficit di bilancio imposta dalla UE, sempre pagati dai poveri e dal ceto medio-basso.
A siffatto desolante panorama aggiungiamo altri enormi costi sociali :
- Come afferma rettamente Luca Ricolfi, gli immigrati delinquono da tre a trenta volte di più rispetto agli Italiani;
- Nel 2030 dovremo pagare migliaia di integrazioni pensionistiche ai pochi contributi previdenziali versati dagli Immigrati, quasi tutti di bassissima scolarizzazione e, quindi, con redditi estremamente bassi (altro che la bufala sesquipedale di Boeri, «I migranti ci pagheranno le pensioni del futuro»);
- Il salasso in termini di welfare – il costo del SSN pro capite è pari ad euro1878,16, pagati quasi esclusivamente da lavoratori dipendenti e pensionati italiani, sul cui gobbone viene caricata l’80% dell’Irpef, con il 12% degli Italiani che paga il 58% delle tasse –, case popolari che vengono assegnate quasi esclusivamente agli Immigrati a’ danni degli Italiani, nessun ticket sanitario versato dagli immigrati, etc.;
- Circa 50.000 alloggi di edilizia residenziale pubblica nel 2017 erano occupati abusivamente, di cui l’81% con la forza.
- Continua perdita di valore qualitativo della Scuola Pubblica. Nelle classi con maggioranza di extracomunitari, la qualità dell’istruzione impartita è inevitabilmente inferiore per la necessità degli insegnanti di non lasciare indietro discenti che, di sovente, neanche comprendono l’italiano e in casa non dispongono neanche di un libro;
Potremmo continuare all’infinito…
Ciò che diventa paradigmatico è che il PD, assieme a +Europa di Bonino è il Partito italiano più amato – non dagli Italiani – ma dall’Anómos Globale George Soros, a cui il pidino Romano Prodi, nel 1995, fece conferire la laurea honoris causa dall’Alma Mater Studiorum di Bologna, come premio per aver distrutto l’economia italiana il 16 settembre 1992 nel famigerato attacco alla Lira.
IL PD È ASSIOMATICAMENTE IL PARTITO ITALIANO PIU’ AMATO DA GEORGE SOROS
Citiamo ItaliaOggi al riguardo:
Uno dei progetti patrocinati dalla Open Foundation negli ultimi anni afferma, nel proprio titolo, la necessità di «far accettare agli europei i migranti e la scomparsa delle frontiere».
Ora perché l’Anómos si batte strenuamente affinché gli Europei autoctoni decidono di suicidarsi in un folle cupio dissolvi, lo spiegheremo in seguito. Per adesso basti sapere che gran parte degli 11,3 miliardi di euro che la Commissione Europea ha devoluto alle ONG del Migrazionesimo è finita in mano ai Sorosisti e ai Bergogliani. Non per nulla la Corte dei Conti europea si è lamentata della totale opacità delle sovvenzioni.
Soros […] ha ammesso pubblicamente nelle interviste di complottare contro gli stati nazionali per favorire un Nuovo Ordine Mondiale (ossia, una dittatura mondiale della finanza), e sempre lui ha elargito ingenti somme di denaro per finanziare la campagna elettorale dell’arpia liberista e “neocons” Hillary Clinton (fortunatamente sconfitta), e che sta pagando (sì, sì, proprio pagando) i cittadini americani per scendere nelle strade per protestare contro il Presidente Trump. Ebbene se un simile “gentiluomo” sta mettendo a disposizione denaro e strutture organizzative per favorire l’immigrazione e l’invasione dell’Europa, pensate forse che lo stia facendo per altruismo e solidarietà sociale? (ilpopulista.it)
Continuiamo con ItaliaOggi,
Sul piano politico, Soros, 88 anni, ungherese di nascita e profugo negli Usa, dove ha fatto fortuna come speculatore finanziario, non ha mai nascosto le proprie simpatie politiche per i partiti liberal-progressisti, e una avversione totale per il comunismo sovietico, da cui la sua famiglia era dovuta scappare. Avversione che ora, essendo quel comunismo morto e sepolto, si concentra sui partiti populisti e sovranisti, considerati ostili al credo fondamentale di Soros: quello di una società aperta e senza frontiere. Da qui, il suo sostegno convinto e generoso per i partiti anti populisti, compreso il Pd in Italia.
Quest’ultima affermazione è provata dal fatto che non più tardi del novembre 2017, spulciando tra le pieghe del bilancio della Open Society, che è online, un sito di controinformazione ha scoperto un elenco di 226 eurodeputati, sul totale di 751, definiti «affidabili alleati», già dimostratisi tali o che tali potevano diventare, assieme ai loro assistenti, collaboratori e funzionari a vario titolo. Tra questi, gli eurodeputati italiani erano 14, di cui 13 facenti capo al Pd e al gruppo europeo «Democratici e socialisti», più una deputata eletta nella lista Tsipras, la giornalista Barbara Spinelli.
I nomi degli altri: Brando Maria Benifei, Sergio Cofferati, Cecilia Kyenge, Alessia Mosca, Andrea Cozzolino, Elena Gentile, Roberto Gualtieri, Isabella Del Monte, Luigi Morgano, Pier Antonio Panzeri, Gianni Pittella, Elena Schlein, Daniele Viotti. Il più noto al pubblico, allora, era Cofferati, ex segretario generale della Cgil. Mentre il più influente era Gianni Pittella, presidente del gruppo parlamentare Democratici e Socialisti. Nella lista non vi era neppure uno degli eurodeputati eletti con Forza Italia, Lega e M5s. (ItaliaOggi.it)
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