DOPPIO STATO ITALIANO
E L’IMPERO USA
Prima Parte
L’autocrate Mario Draghi viene insignito “Statista dell’Anno 2022” da Henry Kissinger, con un trofeo che sembra stilizzare le corna dell’immondo Baphomet, per aver creato il DOPPIO STATO IN ITALIA.
Emblematico che Kissinger sia l’attuale Gran Maestro dell’opacissima Ur-Lodge “Three Eyes”, della quale, secondo G. Magaldi (“Massoni”), il Draghi sarebbe affiliato di gran peso. Difatti il World Statsman Award dovrebbe rappresentare due ali dispiegate, ma, osservando attentamente, appaiono essere le corna di Baphomet-Bafometto, la turpe divinità dei Massoni contro-iniziatici.
Ovviamente il mainstream marcio occidentale segnala che fino all’anno scorso il premio rappresentava le ali di un uccello librato in volo, ma, in onore del cabalista Mario Draghi, quelle ali hanno avuto a quanto pare un restyling, assumendo la forma delle corna bafomettiane.
Felice il Draghi di essere stato premiato dal suo stesso Gran Maestro, essendo affiliati entrambi, ut supra, alla Loggia Contro-Iniziatica “Three Eyes”.
Sono davvero commosso dal fatto che [Kissinger] abbia trovato il tempo di venire qui in questa occasione e di dire quello che ha detto; il solo fatto che tu sia qui stasera per me è un dono, un regalo enorme. Grazie. La nostra amicizia è cominciata esattamente trent’anni fa, su quell’aereo, e poi è cresciuta nel corso degli anni (M. Draghi)
Di rilievo anche il fatto che, a spellarsi le mani per Draghi, ci fosse anche S.A. Schwarzman, CEO di quel Blackstone che, de facto, ha sostituito i Benetton nel possesso di Autostrade per l’Italia, con la conseguenza che nulla è cambiato per gli automobilisti italiani: le peggiori autostrade d’Europa al prezzo più alto.
E per quanto riguarda le manutenzioni, mai effettuate dagli impiegati dei Benetton – tipo il Castellucci – al fine di massimizzare i profitti dei loro padroni? Se ne riparlerà.
COVIDOCRAZIA, STATO DI ECCEZIONE, ISTERIA DA COVID
Anche la Corrente maggioritaria al CSM, Magistratura Democratica, affermò che il #GreenPassObbligatorio era incostituzionale – e aggiungiamo noi, nazistico:
Anche Magistratura Democratica, una delle correnti più importanti della magistratura italiana, scende in campo contro il Green Pass istituito dal governo Draghi denunciandone la natura incostituzionale.
Sulla sua rivista giuridica Questione Giustizia ieri è stato pubblicato un documento intitolato: “Sul dovere costituzionale e comunitario di disapplicazione del cd. decreto green pass” che denuncia l’incostituzionalità del decreto governativo sia rispetto alla Carta italiana sia rispetto alla normativa europea.
Il Direttore del centro studi è il Prof. Alberto Lucarelli, e gli altri giuristi sono Fiammetta Salmoni, Marina Calamo Specchia, e Michele della Morte, Ugo Mattei, Luca Nivarra e Piergiuseppe Monateri, l’internazionalista Pasquale de Sena e l’amministrativista Sergio Foa.
I giuristi scrivono in proposito: “l’impressione è che con l’ultimo suddetto Decreto-legge, l’ordinamento giuridico italiano non recepirebbe le scelte del diritto europeo in materia di Green pass, ovvero la facilitazione della libertà di circolazione in sicurezza tesa a sopprimere la quarantena obbligatoria. Al contrario il d.l. n. 105/2021 sembrerebbe conferire al Green pass natura di norma cogente ad effetti plurimi di discriminazione e trattamento differenziato”.
Da domani attraverso il decreto green pass saranno imposte limitazioni ai diritti fondamentali dei cittadini, a tal proposito i redattori del rapporto affermano: “saremo in presenza di trattamenti differenziati per andare al ristorante, al teatro, ai centri culturali, e già si parla di introdurli progressivamente anche per l’esercizio di dirittidoveri fondamentali, come andare a scuola o al lavoro”.
Inoltre si fa presente quanto sia delicata la questione dei controlli da parte degli esercenti, altro nodo che riguarda anche la normativa sulla privacy: “appare di debole sostenibilità giuridica l’art. 3 comma 3 del decreto legge de quo che attribuisce ai titolari o gestori di servizi il potere di verificare l’accesso ai predetti servizi e attività e che ciò avvenga nel rispetto delle prescrizioni adottate”
La rivista di Magistratura Democratica quindi prospetta che si stia realizzando un potere di polizia diffuso esercitato da persone che non hanno i titoli per farlo ed “esercitabile su libertà fondamentali”. (Mag24.es)
Secondo il filosofo tedesco-coreano Byung-Chul Han, il momentum attuale è solo «isteria della sopravvivenza»:
Dinanzi alla pandemia, anche la radicale limitazione dei diritti fondamentali viene accettata senza discussioni. Senza opporre resistenza ci adeguiamo allo stato di eccezione che riduce la vita a nuda vita. Sottoposti allo stato di eccezione virale, ci rinchiudiamo volontariamente in quarantena. La quarantena è una variante virale del campo in cui imperversa la nuda vita. Il campo di lavoro neoliberista ai tempi della pandemia si chiama home office. Solo l’ideologia della salute e la libertà paradossale dell’autosfruttamento lo distinguono dai campi di lavoro dei regimi dispotici. Dinanzi alla pandemia, la società della sopravvivenza vieta persino la messa di Pasqua. Anche i sacerdoti si esercitano nel «distanziamento sociale» e indossano la mascherina. Sacrificano del tutto la fede sull’altare della sopravvivenza. In chiave paradossale, l’amore per il prossimo si manifesta come una presa di distanza. Il prossimo è un potenziale infetto. La virologia esautora la teologia. Tutti prestano ascolto ai virologi, che acquistano un’autorità interpretativa assoluta. Il racconto della resurrezione cede il passo in tutto e per tutto all’ideologia della salute e della sopravvivenza. (Byung-Chul Han. “La società senza dolore: Perché abbiamo bandito la sofferenza dalle nostre vite”, Einaudi, pp.16-17)
La strategia della psicosi pandemica – artatamente gonfiata a dismisura dal Minculpop del Regime Sanitario – è stata usata come pretesto per la sospensione sine die dello Stato di Diritto, una sospensione del Diritto che però venne resa legale da chi avrebbe avuto il diritto-dovere di negare la controfirma per patenti difetti di Costituzionalità (cfr. al riguardo la decretazione d’urgenza ex art. 48 Cost. di Weimar, Hitler, von Hindenburg).
Siffatto è lo Stato di eccezione, che, come affermano correttamente Agamben e Han, riduce la vita a nuda vita.
Ma in Italia siamo andati addirittura oltre. Il potere esecutivo stesso rese valida e legale la sospensione dello Stato di Diritto e della Costituzione ad libitum, non solo con decreti legge ma addirittura con Provvedimenti di natura amministrativa (i DPCM) che, in quanto tali, non vengono controfirmati dal Capo dello Stato!
Il tutto germinato dalla coltivazione ingegnerizzata della psicosi dei virus, delle epidemie infettive, e propagandata dai Mainstream Media, una psicosi utilissima per gonfiare come un dirigibile i profitti dei Vaccinaioli di Big Pahrma e quelli di Bill & Melinda Gates Foundation, BlackRock, Vanguard.
Tutto identico a quanto avvenne nella Germania Hitleriana.
Una delle vittime della Shoah, che ha il difetto di pensare liberamente, non essendo circondata dai manichini istituzionali o dai manici di scopa del politically correct italico, affermò lucidamente e razionalmente,
“Il sistema nazista ha distrutto la coscienza sociale in nome della salute pubblica. Le politiche sanitarie coercitive hanno violato i diritti civili e umani individuali. La propaganda nazista usava la paura delle epidemie infettive per demonizzare gli ebrei come portatori di malattie che rappresentavano una minaccia alla salute pubblica. Sono la paura e la propaganda le armi psicologiche che i nazisti hanno usato per imporre un regime genocida. E oggi alcuni cominciano a capire perché il popolo tedesco non si è ribellato. La paura ha impedito loro di fare la cosa giusta”. […]
“Ciò che distingue l’Olocausto da tutti gli altri genocidi di massa è il ruolo centrale che ha avuto l’establishment medico. Ogni passo del processo genocida è stato approvato dall’establishment medico accademico e professionale”. (Vera Sharav citata da Davide Cavalieri, caratteriliberi.eu)
Gli stessi deliri propalati e propagandati dai Leccons di regime, dai Pennivendoli del Pensiero Unico, dai troll DEMenti, dai cerusici “Zeru Tituli” e dai Cazzari della Siringa Unica:
“Cosa? Non ti vaccini? Sei novax? Ti odio, che tu possa morire, ti voglio vedere intubato, non meriti di essere curato, siate maledetti per tutte le generazioni a venire, stammi lontano, meriti la peggiore agonia”, eventualmente amplificata, tipo le due infermierine piddine che, in chat, si confidavano: appena me ne capita sotto uno, gli sbaglio la vena dieci volte per vederlo soffrire.
Gente stupenda, che resta umana, che odiare le costa, inclusiva, includente, inoculante e rispettosa: pensala come vuoi ma se non la pensi come me son pronto a farti la pelle. […]
Senonché dei novax scatenati si sa tutto, comprese alcune invenzioni giornalistiche; gli altri, invece, i provax, sembrano tutti angeli feriti e invece la loro volgarità, la loro arroganza è miserabile, in puro ztl style. Ecco, dunque, un greatest hits degli insulti più triviali da parte dei buoni.
Apriamo con un clamoroso Roberto Burioni, quello che definiva il golden boy novax Gianni Rivera “un babbeo” (“Burioni? Non lo conosco, io ricordo Buriani che giocava con me nel Milan”): “[I novax] devono restare agli arresti domiciliari e fare una vita da sorci, fate una colletta per pagargli Netflix”. Cioè sono poveri, sfigati, galeotti e ratti.
Ecco s’avanza Selvaggia Lucarelli, intellettuale ricordata per il reality “La fattoria”, l’opera d’esordio “Mantienimi: aiutami a preservare la mia moralità” e le palettine alzate a un varietà del sabato sera: “Devono ridursi a poltiglia verde”.
Andrea Scanzi, il famigerato cazzaro vax (o cazzaro caregiver, è uguale): “Mi divertirei a vederli morire come mosche mentre mangio pop corn”.
David Parenzo, un ometto chiamato zanzara: “Rider, sputate nel cibo che consegnate ai novax” (rider, se vi capita di consegnare a casa Parenzo, sapete cosa fare, in tutte le variazioni possibili).
Alessandro Gassman, figlio di un cognome, la spia che vien da Capalbio, uno che, apprendiamo, vive male, sconvolto, comprensibilmente, da continue crisi d’ansia e: “Niente vaccino? Allora non entrino nei negozi e nei ristoranti”. […]
Sebastiano Messina, firma di Repubblica a un passo dalla grande notorietà: Mario Giordano, Nicola Porro e, per estensione, chi scrive sul disgraziato sito di quest’ultimo, disgraziato perché difendere un’idea di libertà in Italia è una disgrazia incomparabile: ti sputacchiano da ogni parte, sono tutti dei “populisti da marciapiede”. Quale firma del disgraziato sito in questione, accetto la definizione e spero solo di incontrare Messina per dimostrargli quanto ha ragione. (Max Del Papa, nicolaporro.it)
Nell’ambito dello stesso alveo isterico e da Stato di Polizia post-nazista si presenta ex cathedra a concionare incostituzionalmente (rectius: delirare), in un distopico pigiama fosforescente, certo Telese:
Il “liberale” @lucatelese: “Carabinieri a casa di chi non vuole fare i vaccini per evitare una quarta ondata”
Poi magari “campi di rieducazione” per recludere i non vaccinati? pic.twitter.com/trDlyYSYXd
— Francesca Totolo 2 (@fratotolo2) August 20, 2021
Sempre nel solco del Vaccinismo militarizzato confluiscono le affermazioni di un ex sindacalista CGIL certo Cazzola (Nomen Omen):
«Uno che ha paura di farsi un vaccino perché deve bloccare le stazioni? Se lo faccia e stia buono».
Poi si è rivolto al ministro dell’Interno Luciana Lamorgese: «Richiami in servizio Bava Beccaris che sa come trattare questa gente. Questi terroristi. Richiamiamo il feroce monarchico Bava che con il piombo gli affamati sfamò». Il riferimento è a Fiorenzo Bava Beccaris, generale italiano noto per aver represso nel sangue i Moti di Milano del 1898: fece sparare sulla folla causando la morte di 83 persone e molti feriti. […]
Le parole di Cazzola hanno, quindi, lasciato comprensibilmente senza parole tutti gli ospiti di “Stasera Italia”. Non la conduttrice Veronica Gentili che ha subito replicato: «Addirittura così… Cazzola purtroppo su queste cose… Ma se le cerca! Perché dice queste cose e poi si lamenta che l’attaccano?». Quindi, ha ripreso la parola l’ex sindacalista, che non ha assolutamente aggiustato il tiro, anzi ha rilanciato il concetto: «Perché questi sono dei terroristi, non hanno nessuna scusa questi, non meritano nulla. Meritano la celere che li bastoni». (Silvana Palazzo, ilsussidiario.net)
“Bava Beccaris”:
Per queste dichiarazioni di Giuliano Cazzola a #staseraitaliapic.twitter.com/99D63Ap26C— Perché è in tendenza? (@perchetendenza) August 31, 2021
Insomma, per siffatte genìe, l’esercito italiano guidato dal generale della NATO Figliuolo avrebbe battere palmo a palmo il territorio italiano e inoculare coattivamente nei renitenti (vili disertori del siero!) i vaccini sperimentali, a fil di baionetta!
Se poi qualcuno credeva che Maria Antonietta Draghi (come lo ha spesso definito sagacemente Marco Travaglio) potesse, con il lezioso e quasi femmineo sussiego da Prima Donna o da Divina che sempre lo contraddistingue, stigmatizzare il clima maccartista, da caccia alle streghe, che gazzettieri, schiccheracarte, cerusici di regime, hanno creato ad arte in tutto il Paese, si sbagliava di grosso.
Maria Antonietta “Draghitler” ha condannato l’«odiosa violenza dei no vax». Certo, il violento era chi veniva malmenato, arrestato, investito da getti d’acqua ghiacciata, allontanato dai posti di lavoro come gli Ebrei nell’Italia del 1938
In pochi si sono opposti alla deriva hitleriana che utilizzava il Pretesto Pandemia per imporre in Italia un Nuovo Stato di Eccezione Nazista, inizializzando un nuovo Stato Discrezionale, un neo Maßnahmenstaat.
Come, invece, fece il giurista, epistemologo e filosofo Giorgio Agamben:
Ci è stato senza alcun motivo rimproverato di istituire un paragone fra la discriminazione risultante dal green pass e la persecuzione degli ebrei. È bene precisare una volta per tutte che solo uno stolto potrebbe equiparare i due fenomeni, che sono ovviamente diversissimi. Non meno stolto sarebbe però chi rifiutasse di esaminare l’analogia puramente giuridica – io sono giurista di formazione – fra due normative, quali sono quella fascista sugli ebrei e quella sull’istituzione del green pass. Forse non è inutile rilevare che entrambe le disposizioni sono state prese per decreto legge e che entrambe, per chi non abbia una concezione meramente positivistica del diritto, risultano inaccettabili, perché – indipendentemente dalle ragioni addotte – producono necessariamente quella discriminazione di una categoria di esseri umani, a cui proprio un ebreo dovrebbe essere particolarmente sensibile.
Lo stupore appalesato dal grande filosofo Agamben (giova ricordare ai quaquaraqua dei cinegiornali Luce e della carta igienica stampata che lui e Cacciari sono i filosofi più tradotti all’estero) è il nostro stesso stupore: le Organizzazioni Ebraiche avrebbero dovuto puntare il dito contro l’istituzione in Italia di uno Stato di Apartheid, di un nuova forma di Fascismo, invece si voltarono dall’altra parte, come fecero i Tedeschi della Germania hitleriana nei confronti degli Ebrei.
Come Agamben lucidamente porta alla luce, i pennivendoli italici definiscono i Decreti attuali i “Decreti di Draghi”, esattamente come i pennivendoli germanici definivano i Decreti emanati in Germania dopo il 30 gennaio 1933 i “Decreti del Führer”.
Non è ultroneo ricordare agli schiccheracarte italioti che Maria Antonietta Draghi è sempre stato una quinta colonna della Cabala Mondiale dei Soroi e ha sempre lottato per liquidare democrazia, libertà e ricchezza della middle class italiana ed europea, in favore dei marci Epistocrati.
DOPPIO STATO E DOPPIO STATO DI EMERGENZA
Abbiamo più volte fatto riferimento allo Stato Duale o Doppio Stato (Doppelstaat), concetto politico introdotto da Giorgio Agamben in relazione allo stato d’assedio da “Coronavirus” o stato di emergenza istituito in Italia mediante appunto il pretesto Coronavirus, al fine di creare uno Stato d’Arbitrio o Stato Discrezionale e acquisire l’esercizio, almeno temporaneo, dei pieni poteri, “sospendendo” le Libertà Costituzionali.
Il concetto è stato mutuato dal saggio “Il Doppio Stato. Contributo alla teoria della Dittatura” di Ernst Fraenkel, analizzando il case study Germania sotto la tirannide hitleriana.
Ci sono, con le dovute cautele, preoccupanti analogie tra la Germania del 1933 e l’Italia del 2022, a causa dell’utilizzo politico dell’emergenza coronavirus, che ha prodotto uno Stato di eccezione.
Non pago, il “Migliore” Draghi ha innescato e innestato una seconda emergenza sulla prima e determinato un secondo stato di emergenza, derivante dalla crisi russo-ucraina. Arrivando, addirittura, a un terzo stato di emergenza.
Non c’è due senza tre. Dopo ventisei mesi di stato di emergenza sanitario, peraltro prorogato anche oltre i limiti legislativi preesistenti, ora abbiamo non uno bensì due stati di emergenza riguardanti la crisi internazionale tra Russia e Ucraina. La cosa era sfuggita a molti, anche a noi a dire il vero.
Il primo, dichiarato il 25 febbraio 2022, il secondo tre giorni più tardi, il 28 febbraio. Era troppo semplice concentrare tutto in una sola delibera, quindi il governo – per non sbagliarsi – ne ha fatte due. Lo stato di emergenza deliberato il 25 febbraio, in concomitanza con l’approvazione del decreto-legge n. 14/2022 (quello sull’invio di mezzi, equipaggiamenti e armi all’Ucraina), è stato dichiarato per la durata di tre mesi e riguarda l’“intervento all’estero in conseguenza degli accadimenti in atto nel territorio dell’Ucraina”. Il secondo, deliberato il 28 febbraio, dura fino al 31 dicembre di quest’anno e riguarda “l’esigenza di assicurare soccorso e assistenza, sul territorio nazionale, alla popolazione ucraina in conseguenza della grave crisi internazionale in atto”. Tre giorni fa il Consiglio dei ministri ha prorogato anche il primo fino al 31 dicembre. […]
Questa proroga sino alla fine di dicembre (per ora) significa che il nostro coinvolgimento militare è destinato a durare nel tempo e quindi che di fatto il governo non lavora per la pace ma per la prosecuzione della guerra. E ovviamente il tutto senza che il Parlamento possa dire mezza parola sull’invio di armi e su che tipo di armi, oltretutto per un tempo che in un primo momento era limitato a tre mesi, ora fino a fine anno, poi si vedrà […], ma la proroga dello stato di emergenza proprio su questo argomento ci fa pensare che l’esecutivo voglia spingersi verso un conflitto contro la Russia e non verso aiuti all’Ucraina di tipo difensivo e limitati nel tempo. Dopo l’incontro tra Biden e Draghi nei giorni scorsi alla Casa Bianca, premier e maggioranza – sulla base della netta contrarietà dell’opinione pubblica italiana ad un nostro diretto coinvolgimento bellico – hanno parlato della necessità di cercare la via della pace, ma poi, nei fatti, è stato prorogato quello specifico stato di emergenza che riguarda proprio l’invio di armi. (P. Becchi e G. Palma, “Il trucco di Draghi per il doppio stato di emergenza”, nicolaporro.it)
La quinta colonna dell’Impero Talassocratico Americano, Tricky Draghi, ha reso l’Italia Nazione cobelligerante – senza alcun consenso del Popolo Italiano, in stragrande maggioranza contrario all’invio di armi al regime UkroNazi di Zelenkenstein, e calpestando anche l’articolo 11 della Costituzione – alleandola con il terrorista neonazista e invasato criminale tossicomane V. Zelens’kyj, collaborando così al suicidio dell’Europa e dell’Italia perpetrato dal Quarto Reich Nazista USA dei DEMoniaci DEMocrats USA @TheDemocrats guidati dal DEMentor DEMente Joe Biden.
Crozza esprime "massima solidarietà" al popolo ucraino, ma poi parla di "Putin invasore" e "Zelensky invasato".
Questa presa di posizione è però passata completamente inosservata. Trasparente, invisibile.
La prova che #fratellidicrozza fa ascolti, ma non ha risalto mediatico pic.twitter.com/DKC9olrwfD
— Massimo Falcioni (@falcions85) October 9, 2022
L’Impero USA è la reificazione nel mondo materiale dell’Impero di Sauron esistente nel mondo immaginario di Tolkien. Peraltro, il simbolo di Sauron è un Occhio che tutto vede, identico a quello massonico riprodotto nella banconota da un dollaro americano.
E l’invasato #Zelekskyy non perde mai occasione per ringraziare Draghi.
#Zelensky: “Vorrei tanto incontrare Mario Draghi in Italia per ringraziarlo per quanto fatto a sostegno dell’#Ucraina” contro l’offensiva russa nel Paese. Così in un messaggio video in occasione dell’apertura della 48esima edizione del forum The European House – Ambrosetti.
— Ultime Notizie (@ultimenotizie) September 2, 2022
LA FINESTRA DI OVERTON
Non ancora paghi e sazi per aver calpestato quasi tutta la Sacra Costituzione, oggi Draghiani e Pd – l’ipostasi del Fascismo in giacca e cravatta – attaccano anche la sacralità del domicilio privato.
Ennesimo strappo alla Costituzione del “Divo” Draghi e dei suoi Peggiori. L’art 14 statuisce, infatti, che il domicilio è inviolabile. Non vi si possono eseguire ispezioni o perquisizioni o sequestri, se non nei casi e modi stabiliti dalla legge secondo le garanzie prescritte per la tutela della libertà personale.
Che il “modello Covid” potesse essere poi replicato in futuro per altre situazioni e per altre “emergenze” lo avevamo capito denunciato da subito. Così come avevamo denunciato, tra le altre cose, l’idiozia di sprecare poliziotti e forze dell’ordine per controllare mascherine e Green pass. Ebbene, ora che la nuova emergenza si chiama crisi del gas, ecco qui che il governo rispolvera alcuni diktat che abbiamo imparato tristemente a conoscere. Si parla di coprifuoco e smart working, ma anche di razionamento e di nuove forme di controllo. Dopo aver passato al setaccio i Green pass, infatti, ora le forze dell’ordine verranno impiegate per controllare la temperatura dei termosifoni di casa degli italiani, per assicurarsi che siano abbassati di un grado come impone il governo per il risparmio energetico. (ilparagone.it)
Senza un mandato, le Forze dell’Ordine non possono entrare in casa, in particolare a causa di un mero illecito amministrativo quale sarebbe l’avere più gradi in casa rispetto al consentito.
Ma tant’è, quasi 60 milioni di Italiani hanno accettato prima di essere arrestati in casa e poi di esercitare gli inviolabili diritti della persona assoggettandoli alla condizionalità del possesso del fascistico Green Pass, replica dei Crediti Sociali dai Fascio-Comunisti Cinesi.
Sbavando rabbia e rancore, addirittura, contro chi ha rifiutato di far da cavia alle brode negromantiche di Pfizer e Moderna.
È lo spostamento della finestra di Overton, ottenuto dal collettivista R. Speranza.
La finestra di Overton è un approccio per identificare le idee che definiscono lo spettro di accettabilità di politiche governative. I politici possono agire soltanto all’interno dell’intervallo dell’accettabile. Spostare la finestra implica che i sostenitori di politiche al di fuori della finestra persuadano l’opinione pubblica ad espandere la finestra. Al contrario sostenitori delle politiche attuali, o simili all’interno della finestra, cercano di convincere l’opinione pubblica che politiche al di fuori della finestra dovrebbero essere considerate inaccettabili. (Wikipedia)
Chi prima del 2020 avrebbe accettato, per una pandemia influenzale, di essere costretto in casa propria, di usare mascherine per l’intera giornata, di farsi inoculare anche quattro dosi di sieri sperimentali pur di avere l’agognato Green Pass (e questo solo per svolgere attività che prima erano perfettamente normali senza orpelli, attestazioni, e inoculazioni coatte)?
Grazie alle presstitutes di regime e medici complici, ciò che prima era inaccettabile è oggi accettabile, con il plauso di Bill Gates e OMS, i quali hanno concionato di «modello italiano da imitare».
Sdoganando così in Occidente il sistema di controllo pervasivo, onnicomprensivo e ossessivo della Cina. Perché a Draghi e Speranza non è mai interessato di “trovarsi tra persone non infette”. Ciò che premeva loro era l’accettazione del Green Pass da parte del Popolo Pecora. Il fine del Green Pass è il Green Pass stesso.
#Speranza confessa per l'ennesima volta l'uso politico della pandemia.
Non ho altro da aggiungere, Vostro Onore.#MezzOraInPiu pic.twitter.com/n7Qr4i40cJ— Mattia Lazzarotto (@Mattia_Lz) August 21, 2022
IL NAZISTICO GREEN PASS ESSENZIALE PER CREARE IL DOPPIO STATO IN ITALIA
Il 10 ottobre 2022 il Vile Affarista A. Bourla, CEO di Pfizer, ha rifiutato di presentarsi all’Europarlamento. Avrebbe dovuto rispondere del perché sia lui che Ursula von der Leyen hanno cancellato tutti gli SMS riguardanti l’accordo di fornitura dei #VacciniKiller di Pfizer.
Sic! Alla Commissione UE della Leyen gli affari si fanno con contratti che possono essere fatti facilmente sparire!
La sua testimonianza, molto attesa a Bruxelles, era in programma per il 10 ottobre. Ma Albert Bourla, ceo di Pfizer, ha rifiutato di testimoniare di fronte al Parlamento Ue, che sta indagando sugli acquisti dei vaccini Covid-19 compiuti dalla Commissione per conto dei 27 paesi Ue. Acquisti coperti, all’inizio, da grandi elogi per il ruolo solidale svolto dall’Ue, ma finiti poi nel mirino di due organi di vigilanza: prima dell’Ombudsman europeo, guidato da Emily O’Reilly, poi della Corte dei conti Ue (vedi Italia Oggi del 21 settembre). A suscitare l’attenzione dei due enti sono state le procedure inconsuete adottate da Ursula Von der Leyen, presidente della Commissione Ue, che per l’acquisto più ingente, la terza fornitura dei vaccini Pfizer (1,8 miliardi di dosi), ha negoziato da sola il tutto con Albert Bourla, ceo di Pfizer, saltando a piè pari le procedure di trasparenza in vigore per i contratti europei, che prevedono il lavoro preliminare di una squadra di tecnici, composta da funzionari di Bruxelles e dei paesi membri. […]
«Ci si aspettava che Bourla affrontasse domande difficili su come sono stati raggiunti gli accordi segreti sui vaccini», scrive Politico, che ha contattato Pfizer per un commento. Per tutta risposta, il portavoce dell’azienda farmaceutica americana ha fatto sapere che all’audizione in Commissione, invece di Bourla, interverrà Janine Small, responsabile del gruppo per lo sviluppo dei mercati internazionali. Una furbata bella e buona, che ancora una volta non consentirà agli organi di controllo Ue di sapere che cosa c’era scritto negli sms che Von der Leyen e Bourla si sono scambiati prima del terzo contratto da 1,8 miliardi dosi. Sms la cui esistenza è stata resa nota dal New York Times nel 2021 per descrivere la “relazione apparentemente accogliente» tra Von der Leyen e Bourla. All’epoca un piccolo scoop giornalistico, che oggi rischia di diventare una valanga. (Tino Oldani, ItaliaOggi.it)
Siffatti sono i furfanti che (ahinoi!) ci governano.
Ma Janine Small di Pfizer, inviata in corsa al posto del recalcitrante Bourla, ha dovuto ammettere che «il vaccino non è stato testato per prevenire l’infezione» anche perché «nessuno ce lo ha chiesto» e in ogni caso «non c’era tempo».
Scandaloso! Alla faccia delle Bufale dei NaziDEM USA come DEMentor Joe Biden e dei loro Quisling in tutto l’Occidente.
Finalmente è stata trovata l’arma fumante, la prova che il vaccino non serve ad altro che arricchire i soliti comparuzzi, non certo ad immunizzare la popolazione e che l’Isteria da Coronavirus megafonata dai corrotti media occidentali è servita solo per far accettare il Green Pass e i suoi surrogati al Popolo Pecora di tutto il Mondo.
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— Maria Sederholm @Wordofbeak (@Wordofbeak) October 11, 2022
L’Europarlamentare Robert Roos esplica chiaramente i motivi per cui è stato imposto – precipuamente in Italia – uno Stato di Apartheid, un Doppio Stato, uno Stato Duale, in cui, chiunque si sia rifiutato razionalmente di farsi vaccinare con sieri sperimentali mai testati, è stato trattato da untermenschen, negati tutti i diritti Civili e Costituzionali, come gli Ebrei nella Germania Hitleriana.
Per ottenere l’adeguata pressione psicologica, si è orchestrata una campagna di demonizzazione dall’alto di tutti i dubitanti, trattandoli come una sorta di subumani immorali o di cretini confusi, legittimando le più odiose forme di stigmatizzazione e discriminazione. Questo avvelenamento della vita pubblica avrà conseguenze sociali gravi per molto tempo a venire. (Andrea Zhok, “Lo stato di emergenza. Riflessioni critiche sulla pandemia”, Meltemi Linee)
Repetita juvant…
Giorgio Agamben: «Il green pass separa e definisce in maniera negativa i no vax come i non ariani per le leggi del ’38. Scivoliamo in una barbarie senza precedenti nella storia», il governo «ha scelto la cosa peggiore, dividere i cittadini; dopo aver seminato odio e paura oggi si semina terrore e discriminazione».
Segue ancora Agamben, una delle poche voci rimaste libere nel tonitruante e reboante mondo alla rovescia dei pennivendoli e intellettuali leccaDraghi,
Cancellata la certezza del diritto
L’altro punto riguarda la natura stessa del diritto. Per definizione il diritto deve essere certo: non esiste legalità senza certezza del diritto. Ora, se invece, come sta avvenendo, il governo interviene ogni 15 giorni su un problema, cambiando continuamente le regole, non c’è più legalità. Questo fenomeno non rientra nella legalità. Un diritto incerto non è un diritto. È un cambiamento enorme perché la gente si sta abituando. Per vivere, rispettando la legge, occorre che i cittadini sappiano quale è la legge e che questa sia stabile. Altrimenti si cade in uno stato di illegalità.
Il colpo di stato
Questi due concetti sono importanti. Siamo entrati in questo colpo di stato, che è già avvenuto. Cambieranno il nostro concetto di libertà e di diritto. In fondo questo modello che fa emergere una situazione illegale insieme a quella legale, l’assenza di norme accanto alle norme, è quello che gli studiosi definivano lo stato nazista. Cioè uno stato duale: da una parte sembra che lo stato sia ancora operativo, mentre dall’altro emergono nuovi poteri esterni che poi sono quelli che in realtà decidono.
La cecità delle persone [sulla falsa libertà delle persone] procede insieme all’informazione imposta. Il governo tra i vari decreti legge ne ha emanato anche uno che finanzia i giornali che pubblicano le informazioni del governo sul coronavirus. Tutti i giornali hanno preso questi fondi. Credo che un giorno gli storici guarderanno a questo momento come un momento della storia in cui i giornalisti hanno dato prova della più vergognosa e infame complicità con l’amministrazione pubblica. (Giorgio Agamben, IV Congresso dell’Associazione Radicale Diritti alla Follia del 13 novembre 2021, ripreso da nicolaporro.it)
Già, senza la vergognosa e infame complicità dei giornalisti con Draghi, quinta colonna dell’Impero USA, la sperimentazione del Doppio Stato, dello Stato Duale Hitleriano, hic et nunc, nell’Italia della politica putrescente del XXI secolo, sarebbe stata un totale insuccesso.
Dopo la Marcia su Roma, avvenuta esattamente cento anni fa, l’Italia è nuovamente il Laboratorio Politico del Capitalismo Totalitario, il Fascismo ipostatizzato e trasposto ai giorni nostri: ove i Cittadini sono servi e privati di ogni diritto e le criminali Multinazionali USA, assieme ai ricchi parassiti rentiers italiani, godono di poteri assoluti e incontrastati. il Doppio Stato, appunto.
E il tutto per mezzo di brode negromantiche che, come abbiamo visto, sono utili solo ad arricchire i principali azionisti di Pfizer, BioNTech e Moderna (in primis, Bill & Melinda Gates Foundation, BlackRock, Vanguard, et al.) e a portare a morte centinaia di migliaia di individui in tutto il mondo a causa degli effetti avversi.
Burioni, dopo aver fatto la quarta dose con vaccino aggiornato ed aver contratto il virus, è arrivato a dire che “il vaccino non ha più una grande efficacia nel proteggere contro l’infezione” ci chiediamo dunque che senso abbia sottoporre questa fascia di popolazione all’ennesima vaccinazione, con un farmaco che lo ripetiamo, non garantisce l’immunità. Insomma, il rapporto rischio beneficio è ancora bilanciato, sempre che lo sia mai stato?
Ma a chi importa? Non certo alla Pfizer, che vede i propri introiti aumentare sensibilmente: come riportava il Fatto Quotidiano a febbraio scorso, la farmaceutica ha chiuso il 2021 con profitti per 3,9 miliardi di dollari (1,6 miliardi nel 2020) e ricavi quasi raddoppiati a 81,2 miliardi.
Nel frattempo la cronaca locale si riempie di morti per “malori improvvisi”, che la stampa, i fact-checkers prezzolati e il Ministero della Salute, bollano di volta in volta come “normali” o dovuti “al caldo”. Quest’inverno probabilmente saranno dovuti “al freddo” e sarà certamente colpa di Putin che ha invaso l’Ucraina. (Miriam Gualandi, byoblu.com)
Il ridicolo è che oggi i cloacali giornalettai e i “fact checker” bufalai si arrampicano sugli specchi pur di dimostrare che «nessuno ha mai affermato che i vaccini servissero per impedire il contagio. Sono utili solo per impedire casi gravi con conseguente ospedalizzazione e morte dei contagiati.» (sic!)
Non entrerò nel merito di questa affermazione, del tutto arzigogolata e senza alcun fondamento né scientifico, né epistemologico. Mi limiterò a ricordare che il vaccino è una
Preparazione (per uso parenterale o anche orale, ➔ vaccinazione) rivolta a indurre, da parte dell’organismo, la produzione di anticorpi protettivi e a consolidare la risposta immunitaria a livello cellulare, conferendo una resistenza specifica nei confronti di una determinata malattia infettiva (virale, batterica, protozoaria). (Treccani)
Ma soprattutto ricorderò le Mega-Bufala dell’Uomo di Washington, Mario Draghi, sui vaccini “antiCovid”, affermazioni mendaci veicolate per mesi da tutti i media italici di regime:
Il Green pass è una misura con cui gli italiani possono continuare a esercitare le proprie attività, a divertirsi, ad andare al ristorante, a partecipare a spettacoli all’aperto, al chiuso, con la garanzia però di ritrovarsi tra persone che non sono contagiose. (Mario Draghi)
Enorme bufala, quella di Draghi e del mainstream italiano, che, come abbiamo visto, il 10 ottobre 2022, è stata smentita dalla stessa Pfizer all’Europarlamento.
Una fake news strumentale al fine di istituire il Maßnahmenstaat, lo Stato Discrezionale in Italia.
Qualunque cosa succeda nei prossimi mesi, anche se il castello di menzogne, censure e costrizioni cui siamo stati sottoposti crollasse, quello che è accaduto in questi mesi segna una cesura storica. Abbiamo scoperto qualcosa che prima sospettavamo sì, ma che rimaneva sullo sfondo come una possibilità teorica. Abbiamo scoperto che tutte le nostre libertà, tutti i nostri diritti, tutto ciò che davamo per scontato in termini di libertà di espressione e pensiero, di autodeterminazione e indipendenza può essere cancellato in un momento, una volta che si presenti l’occasione; tutto ciò di cui c’è bisogno è un’emergenza (reale o artefatta) e il governo sostanziale dei media. Anche se questa crisi cessasse domani, per chi l’ha vissuta dalla parte dei danneggiati, dei senza voce, dei ricattati, dei discriminati è chiaro che non ci sentiremo mai più al sicuro senza un’operazione radicale di ripristino dell’agibilità democratica, nel senso di una democrazia reale e non meramente formale. (Andrea Zhok, “Lo stato di emergenza. Riflessioni critiche sulla pandemia”, Meltemi Linee)
Non credo assolutamente che Giorgia Meloni sia la persona adatta al “ripristino dell’agibilità democratica”, considerata anche l’abnorme ammirazione che essa nutre per il “Supermario” di Città della Pieve, con il quale continua ad avere irrituali conversazioni, se è vero, come ella afferma, di voler segnare una discontinuità con i precedenti governi.
Anzi, la Meloni potrebbe essere la Liz Truss italica e fare da battistrada al Draghi 2, un esecutivo ancora più asservito e coloniale del Draghi 1.
Ma torniamo all’affaire Pfizer.
Rob Roos, eurodeputato olandese del Gruppo dei Conservatori e Riformisti Europei, ha rivolto alla Small una domanda secca, prendendola in contropiede. «Il vaccino Pfizer Covid è stato testato per fermare la trasmissione del virus prima che entrasse nel mercato?». Small ha risposto con un sorriso beffardo: «Mi chiede se sapevamo che il vaccino interrompesse o no la trasmissione prima di immetterlo sul mercato? Ma no. Sa, dovevamo davvero muoverci alla velocità della scienza».
La dichiarazione della dirigente di Pfizer è diventata virale, in verità più sui social che non sui media mainstream, che alla notizia hanno dedicato poca o nulla attenzione, se non con goffi tentativi di debunking come nel caso del giornale Open.
L’ammissione di Small sgretola definitivamente le basi scientifiche sulle quali si poggiavano i Decreti Legge sull’introduzione del green pass e dell’obbligo vaccinale. Ha inoltre dimostrato come fosse infondato il paternalismo con cui si è inculcato nei cittadini un presunto dovere civico a vaccinarsi per non far ammalare le altre persone (LiciaRonzulli: «Chi non si vaccina è un irresponsabile, egoista e opportunista»).
Ora è definitivamente certificato che la dichiarazione del luglio 2021 fatta da Mario Draghi a supporto dell’introduzione del green pass come «garanzia di ritrovarsi tra persone che non sono contagiose» era una bufala. Ancora il 15 dicembre 2021 a Montecitorio, Draghi ribadiva il concetto, invitando a sottoporsi alla terza dose: «Vaccinarsi è essenziale per proteggere noi stessi, i nostri cari, la nostra comunità. Ed è essenziale per continuare a tenere aperta l’economia, le scuole, i luoghi della socialità, come siamo riusciti a fare fino ad ora».
Come accennato, inutile il tentativo di debunking di Open, per cui “I vaccini non prevengono il contagio, bensì le forme gravi di Covid”. La narrazione mainstream, volta a convertire l’opinione pubblica sulla strada per gli hub vaccinali, si è per mesi assestata sul mantra che l’efficacia del vaccino fosse quasi totale e che il siero bloccasse la trasmissione del contagio, modificandosi solo alla prova dei fatti nei mesi successivi. […]
L’idea che il vaccino bloccasse il contagio è stata promossa dalla politica che su questo falso pilastro ha costruito un sistema di misure draconiane. Su queste false premesse scientifiche si è poi indotta la criminalizzazione dei non vaccinati (PierpaoloSileri: «Renderemo difficile la vita ai no vax, sono pericolosi»; Giuliano Cazzola: «Serve Bava Beccaris, vanno sfamati col piombo»; Matteo Bassetti: «Vanno trattati come tali, sono un movimento sovversivo, sono dei terroristi») e la patologizzazione del dissenso (UmbertoGalimberti: « I no vax sono pazzi e vanno curati»). Ai renitenti all’inoculazione sono state così addossate tutte le colpe della società e si è auspicato persino di far loro pagare le cure in caso di ricovero ospedaliero.
I media hanno alimentato questa spirale di violenza (ad esempio il direttore di Domani, Stefano Feltri: «Escludiamo chi non si vaccina dalla vita civile»), invitando a stanare i dissidenti e ancorando nell’opinione pubblica l’idea che un non vaccinato fosse malato e un pericoloso untore. Ora, grazie all’ammissione di Janine Small, questo castello di menzogne sta definitivamente crollando.
(Enrica Perucchietti, “Vaccini mai testati sulla trasmissione: l’ammissione di Pfizer sbugiarda media e autorità”, lindipendente.online)
Solo recentemente le misure liberticide post-hitleriane collegate al Nazistico Green Pass sono state affievolite in Italia, ma non cancellate.
“Il vaccino è libertà. Libertà di andare a scuola, libertà di lavorare, di guadagnare, di incontrare gli altri, libertà di viaggiare, di divertirsi, di fare sport, di godersi spettacoli e la ripresa delle attività culturali…”.
Era il 12 settembre 2021, con queste parole Letta chiudeva a Bologna la festa dell’unità nazionale. In quei giorni il governo Draghi, retto come sappiamo anche dal PD, si apprestava a estendere progressivamente l’obbligo di green pass in praticamente tutti gli ambiti della quotidianità dei cittadini: dal lavoro alla vita sociale e culturale, passando per i trasporti e le visite in ospedali ed RSA. Per far digerire tutto questo agli italiani, in un periodo in cui ad aver completato il cosiddetto ciclo vaccinale di due dosi era il 65% della popolazione, a quanto pare, secondo Letta, servivano slogan forti, un discorso dall’alto impatto comunicativo e un messaggio tanto chiaro quanto inconsistente sul piano logico: “il vaccino è libertà”. Uno slogan che ricorda da vicino un trittico di affermazioni contenute in un caposaldo della letteratura contemporanea, come ci ha spiegato Alberto Contri, esperto di comunicazione e docente alla IULM di Milano:
«Sicuramente siamo in presenza dell’applicazione contemporanea e moderna della neolingua di George Orwell, quando aveva rilevato che per cambiare la realtà bastava cambiare le parole, il regime in corso faceva questo. In questa occasione sono stati chiamati vaccini dei trattamenti sperimentali e da lì è saltato tutto l’inganno. Queste affermazioni fanno il paio con quelle di Mario Draghi quando aveva detto: “Se non ti vaccini ti ammali e fai morire”, il che non è vero per stessa ammissione delle virostar. C’è quindi qualcosa che non torna e che ha a che fare proprio col tentativo di limitare la libertà».
“La guerra è pace, l’ignoranza è forza, la libertà è schiavitù”, scriveva Orwell nel 1948. Questi slogan sono stati riproposti in chiave moderna dai partiti dell’area Draghi. Pace diventa sinonimo di vittoria dell’Ucraina, tenere all’oscuro i cittadini delle evidenze scientifiche che smentivano l’efficacia delle politiche sanitarie è stata la forza di chi ha esercitato il potere in questi anni, e la libertà è stata trasformata in cieca obbedienza. (byoblu.com)
Solo pecore obbedienti e inebetite possono votare per il PD e per coloro i quali ancora bramano Green Pass e ancora inneggiano fanaticamente al “Salvator Mundi” Draghi.
E, come abbiamo visto nell’incipit, Sua Maestà Maria Antonietta Draghi, come lo definisce sagacemente Marco Travaglio – per aver attuato tutto ciò – è stato premiato dal suo Maestro Venerabile con il World Statesman Award 2022.
(Fine Prima Parte – segue)
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Interessanti davvero questi tesi.