MIGRAZIONI:
L'(IN)UTILITÀ.
Migrazioni: dimostreremo l’assoluta inutilità dei flussi migratori afro-islamici per l’Italia. Le politiche immigrazioniste sono, anzi, assolutamente esiziali.
MIGRAZIONI: A COSA CI SERVONO?
A detta della sinistra al caviale sorosista, gli immigrati sosterranno il peso del sistema contributivo italiano.
Echeggia ancor oggi per l’aere il dogma neoliberalista de «i Migranti ci pagheranno le pensioni del futuro».
IL FALSO DOGMA DEL CAPITALESIMO ADORATORE DELLE POTENZE ANTIKATECHONTICHE: «I MIGRANTI CI PAGHERANNO LE PENSIONI DEL FUTURO»
L’autorevole Gefira (che si contrappone ai “taxi del mare”, le ONG di SOROS) lo dimostra con evidenza palmare.
Un anno fa The Economist ha scritto che la migrazione è benefica per l’economia globale.
1) Il team di Gefira ha dimostrato che gli immigrati economici sono più frequentemente beneficiari di prestazioni sociali e sono meno professionalmente attivi degli europei non nativi.
2) La nostra analisi è stata validata dagli scienziati dell’Università di Basilea.
3) Il risultato è che gli europei autoctoni devono provvedere agli immigrati. [ricevendone in compenso la macellazione del welfare che una volta era loro distribuito. Un esempio è la Sanità Pubblica italiana che è rimasta totalmente gratuita solo per gli Immigrati, non più per gli Italiani, ndr]
Il tasso di fertilità tra gli europei autctoni (cioè bianchi) è stato inferiore alla sostituzione per quasi mezzo secolo, mentre nei paesi africani si avvicina a 5. È a causa del continuo afflusso di persone ad alta fertilità.
4) che le popolazioni di Francia, Svezia, il Regno Unito e altri paesi europei si allargano, ma il fatto emblematico è che tutto ciò non si traduce in un PIL più elevato, che in Francia e nel Regno Unito è in declino dal 2008, e in Svezia – dal 2014. Non solo il PIL è in diminuzione, ma anche PIL pro capite. (“The new normal in Europe: increasing population, decreasing GDP”, Gefira.org)
Precisiamo che non ci riferiamo agli Immigrati che sono arrivati in Europa prima del 2008-2009.
Indichiamo come responsabile dell’attuale status quo non l’immigrazione fino al 2008, ma quella derivata dalla Coercive Engineered Migration, cioè l’Arma di Migrazione di Massa, progettata dall’Anomos Globale George Soros e dalla Massoneria Contro-iniziatica, con l’avallo di Quisling e lacché come ONU, Jorge Bergoglio, pupazzi come Obama e Clinton, CIA e il Deep State USA.
Siffatta genia, in perfetta sincronia, ha progettato e realizzato la Primavera Araba, per detronizzare Gheddafi e Bashar al-Assad e destabilizzare l’intera Europa:
Il piano di Soros e CIA per destabilizzare l’Europa.
L’APORIA DEGLI IMMIGRATI CHE CI PAGHERANNO LE PENSIONI
Come abbiamo scritto in “Condominium”,
Prima che si elevi la solita canea di accorati migrazionisti e sedicenti anime belle, riportiamo le conclusioni dello studio relativo prodotto dalla Fondazione Hume (che non può certo essere accusata di razzismo):
In conclusione, vi è motivo per ritenere che la forte sovra-rappresentazione degli immigrati tra gli imputati, i denunciati e i condannati registrata in Italia negli ultimi decenni sia associata a flussi immigratori tumultuosi e sostanzialmente incontrollati, come quelli che hanno particolarmente caratterizzato l’Italia nella sua fase immigratoria iniziale, ma che ancora in parte sussistono. Il fatto che la popolazione immigrata in Italia sia caratterizzata da una alta presenza di stranieri, ossia di quella componente mediamente meno radicata nella società ospitante, costituisce un elemento significativo di questo scenario. Da una situazione immigratoria con queste caratteristiche ci si aspetta maggiori problemi di assimilazione e integrazione. Del resto, si deve notare come questi flussi tumultuosi e incontrollati sono avvenuti in un Paese con alcune caratteristiche – cui si è già accennato – come la forte disuguaglianza economica, l’alto tasso di disoccupazione, la rigidità del mercato del lavoro e la limitata libertà economica.
Tutte caratteristiche che si ritiene non favoriscano l’integrazione degli immigrati e anzi contribuiscano a determinare anche per loro un quadro di negative condizioni socio-economiche. I risultati presentati nelle pagine precedenti suggeriscono – a conferma di quanto appena detto – che coloro che sono mediamente meno assimilati e meno integrati socialmente ed economicamente – tipicamente, gli immigrati stranieri rispetto agli immigrati in genere – abbiano maggiori probabilità di ricorrere al crimine.
Questo quadro ricorda quello delineato dalle maggiori teorie criminologiche, di cui si è detto all’inizio di queste pagine: teorie che individuano nella scarsità di opportunità lecite e nella mancanza di controllo sociale sull’individuo da parte della comunità locale dei fattori che favoriscono considerevolmente la propensione alla devianza e alla criminalità.
Come sempre, nelle società del tardo-capitalismo dei Soroi la realtà è rovesciata rispetto alla verità ufficiale. Siamo noi che paghiamo le pensioni ai migranti. Non il contrario.
https://www.facebook.com/Fuoridalcorotv/videos/1167174983441424/
Escludendo quella ridotta percentuale di veri profughi (meno del 5%), tutti gli altri sono migranti economici e clandestini, poiché a differenza di quanto facevano gli immigranti italiani che dovevano possedere passaporti regolari e permessi d’espatrio, i passeggeri dei taxi del mare di Soros gettano i documenti in acqua prima di entrare in Europa.
L’ITALIA IMPROBABILE DELLA NADEF SOROSISTA
Non molti sanno che uno dei partiti preferiti da Soros, il PD, il partito che dal 2011 ad oggi è riuscito nell’impresa di triplicare i minori poveri in Italia, ha partorito una Nota di Aggiornamento del DEF del tutto ucronica:
Se ci spostiamo sul versante demografico, il quadro è ancora più sorprendente. Le previsioni Istat, che coprono fino al 2065, consentono di congetturare che non solo il nostro tasso di fecondità – in calo da anni – passi dall’1,34 del 2017 all’1,59 del 2065 “con una progressione pressoché lineare”, portando peraltro la speranza di vita a 86,1 anni per gli uomini e 90,2 per le donne, ma che ci sia un flusso costante medio di 165 mila migranti l’anno – circa 450 nuovi ingressi al giorno – da qui al 2065 “con un profilo leggermente decrescente”. Il combinato disposto di quadro macro e demografico disegna un’Italia che suona vagamente improbabile e tuttavia considerata assai concretamente nei documenti programmatici che orientano le nostre scelte di politica economica. (“L’Italia improbabile della NADEF”, ilsole24ore,it)
Se effettivamente ogni anno circa 200.000 migranti islamici venissero accolti in Italia, da qui al 2065, considerando il loro tasso di crescita, avremmo nel 2065 almeno 35.000.000 di Islamici naturalizzati Italiani contro non più di 20.000.000 di Italiani Autoctoni.
Ovvio che a quel punto vivremmo sotto la fanatica e immonda sha’ria degli integralisti wahhabiti sunniti e le donne di etnia italiana farebbero la stessa fine delle ragazze della Polonia e degli altri Paesi occupati dal Nazifascismo, costrette a sollazzare sessualmente le criminali truppe della Wehrmacht tedesca durante la seconda guerra mondiale.
LE MIGRAZIONI SONO UN VULNUS GLOBALE PER LA DEMOCRAZIA E L’ORDINE SOCIALE
Il sociologo della Vera Sinistra (non quella sedicente sinistra innamorata del Sorosismo neoliberalista e globalista come PD, LeU o +Europa) Luca Ricolfi ha più volte affermato che gli Immigrati delinquono fino a 30 volte più dei Nativi Italiani.
Ovviamente i Mainstream Media sorosisti come Repubblica-Corsera-LaStampa hanno irriso od occultato le chiose di Ricolfi e gli studi della Fondazione Hume.
Peccato per loro che il Capo della Polizia, Franco Gabrielli, non solo ha recentemente confermato tali fatti, ma ha aggiunto che in Italia vivono 2 milioni di clandestini che vivono quasi esclusivamente di reati, clandestini che nessuno ha mai tentato di espellere, a partire dal “Capitano” Salvini.
“C’è un dato inequivocabile: da 10 anni in Italia i reati fanno segnare un trend in calo complessivo. Ma c’è anche, negli ultimi anni, un aumento degli stranieri coinvolti tra arrestati e denunciati”. A lanciare l’allarme è il capo della polizia, Franco Gabrielli che intervenendo al Festival delle città in corso a Roma snocciola dati e la stima inequivocabile: gli stranieri sono tre volte più delinquenti degli italiani. “Nel 2016 – ha ricordato Gabrielli – su 893 mila persone denunciate e arrestate, avevamo il 29,2% degli stranieri coinvolti; nel 2017 la percentuale è salita al 29,8%, l’anno dopo al 32% e nei primi nove mesi del 2019 il trend è lo stesso, poco sotto il 32%. Il fatto che gli stranieri presenti nel nostro Paese, tra regolari e no, sono il 12%, dà la misura del problema”. (iltempo.it)
MIGRAZIONI E STAMPA BERGOGLIANA
Le presstitutes al soldo dell’eretico Bergoglio e di Diavolo Soros ci nascondono che tutte le cosiddette “risorse” Afro-islamiche hanno scolarizzazione bassa o inesistente.
Cosa significa?
Semplicemente che, a seguito della Rivoluzione Industriale 4.0 e all’introduzione massiva dell’Intelligenza Artificiale, tutti i lavori a bassa competenza spariranno, ergo ci troveremo a dover lavorare tanti anni in più per mantenere innumerevoli genti aliene alla nostra cultura, che vogliono vivere solo a spese del nostro welfare, lavorando poco o nulla.
Nick Bostrom, un epistemologo illuminato, il quale ritiene che il vero pericolo per l’Umanità non sia la supercazzola sesquipedale della Crisi Climatica Antropica ma l’Intelligenza Artificiale, ha affermato che,
“L’intelligenza artificiale è una minaccia più grande per l’esistenza umana rispetto al cambiamento climatico: il cambiamento climatico non sarà il più grande capovolgimento a cui assisteremo in questo secolo“.
Ha aggiunto: “È improbabile che il cambiamento climatico porti a un buon risultato, ma se lo sviluppo di IA dovesse rivelarsi negativo, sarà molto peggio dei cambiamenti climatici: l’intelligenza artificiale potrebbe rivelarsi come una cosa davvero positiva per l’umanità, ma potrebbe anche avere conseguenze molto gravi”. (“La più grande minaccia dell’Umanità non è il cambiamento climatico, ma l’IA, dice il filosofo di Oxford appoggiato da Bill Gates”, businessinsider.com)
PERCHÊ JOKER SOROS FINANZIA LE MIGRAZIONI?
Non dobbiamo dimenticare che religioni, etnie, radici culturali, non hanno alcun significato per il globalista e antisemita George Soros.
Il padre del Soros aveva tanto disprezzo per l’Ebraismo da cambiare il nome familiare da Schwartz in Soros, che in Ungherese significa “successore” e in esperanto significa “crescerà”, “salirà”. Inoltre la famiglia Soros trascorreva, con assoluta noncuranza verso la persecuzione ebraica dei nazisti, le vacanze nel Terzo Reich tedesco.
Gli Schwartz non erano ebrei praticanti e anzi, come altri ebrei ungheresi appartenenti alla borghesia, erano a disagio rispetto alle proprie origini; lo stesso Soros descriverà la propria famiglia come antisemita. (Wikipedia, voce Soros)
Il Megalodente Soros odia l’Italia, odia la Grecia, odia Israele, odia la Cultura Occidentale fondata sulle religioni ebraico-cristiane. Vorrebbe sostituire tutti gli Occidentali che hanno sinapsi ancora attive e funzionanti con zombie gretinisti e immigrazionisti, dormienti che dormono poco e, quindi dormono sempre, come ci spiega Jonathan Crary in “24/7 – Il Capitalismo all’assalto del sonno”.
Il motivo per cui Diavolo Soros finanzia le Migrazioni Globali ce lo spiega money.it:
Perché George Soros, uno dei più grandi speculatori [della Storia Umana, nota di Seyan], finanzia l’arrivo degli immigrati in Italia, contribuendo alla creazione della crisi dei migranti in Europa?
Perché Soros vuole inondare l’Italia e l’Europa con orde di immigrati musulmani?
Non possiamo esserne sicuri, ma recentemente è venuto alla luce che Soros si è esposto fortemente a favore del ribasso dell’azionario statunitense.A quanto pare, pensa che causare il caos in Europa diffonderà il contagio verso gli Stati Uniti, mandando così i mercati statunitensi all’interno di una spirale ribassista.
La distruzione dell’Europa attraverso l’inondazione di milioni di musulmani è un piano diretto per causare il caos economico e sociale nel continente.
Una situazione di turbolenza equivale ad un profitto per George Soros, che sembra avere i suoi tentacoli nella maggior parte degli eventi geopolitici mondiali negli ultimi decenni. […]
Fondamentalmente, l’obiettivo di Soros è la distruzione dei confini nazionali, come dimostrato in modo molto chiaro con il suo finanziamento alla crisi dei rifugiati in Europa.
La crisi degli immigrati è stata alimentata dalla guerra civile attualmente in atto in Siria. Ma ti sei mai chiesto come tutte queste persone abbiano improvvisamente saputo che l’Europa avrebbe aperto le sue porte e li avrebbe lasciati entrare?
La crisi degli immigrati non è un fenomeno naturale. Ha coinciso con la donazione di denaro da parte della fondazione di Soros all’Istituto di politica migratoria degli Stati Uniti e alla piattaforma per la cooperazione internazionale sui migranti privi di documenti, organizzazioni sponsorizzate da Soros. Entrambi i gruppi sostengono il reinsediamento dei musulmani del terzo mondo in Europa.
Nel 2015, un giornalista di Sky News ha trovato un «Manuale dei migranti» sull’isola greca di Lesbo. È stato poi rivelato che i manuali, scritti in arabo, erano stati dati ai rifugiati prima di attraversare il Mediterraneo da un gruppo chiamato «Benvenuti nell’UE». Benvenuti nell’UE è finanziata dall’Open Society di George Soros. (“Perché George Soros finanzia l’arrivo degli immigrati in Italia”, money.it)
GEORGE SOROS SI SERVE DELL’ISLAM RADICALE PER DESTRUTTURARE, DISSOLVERE LA CIVILTÀ OCCIDENTALE
Islam radicale ed Antisemitismo viaggiano sempre in completa comunione d’intenti.
Ne “La Mezzaluna e la Svastica” gli storici David G. Dalin e John F. Rothman dimostrano, con dovizia di prove, come la massima autorità islamica del tempo, Amin al-Husseini, Gran Mufti di Gerusalemme, abbia collaborato con Adolf Hitler per realizzare l’endlosung, la Soluzione Finale del “Problema Ebraico”.
Al-Husseini era legato a doppio filo all’organizzazione antisemita dei Fratelli Musulmani.
Guarda caso in Germania, ove è presente la più vasta comunità di Turchi d’Europa, il saggio di Dalin e Rothman è più introvabile del Mein Kampf.
Open Society di Soros finanzia organizzazioni antisemite e radicali come Alliance Citoyenne, un’associazione collegata alla Fratellanza Musulmana: ossia la più grande organizzazione islamica al mondo che predica l’antisemitismo e auspica il ritorno al Califfato.
Soros, 89 anni, presidente dell’Open Society Foundations e del Soros Fund, è un propugnatore di quel modello di «società aperta» teorizzato da Karl Popper. […]
In altre parole, è un paladino della globalizzazione senza se e senza ma.
Pur definendosi «attivista filantropico», a lui sono ascrivibili anche operazioni disinvolte e poco etiche. Come il sostegno economico ad Alliance Citoyenne, associazione con sede a Grenoble, che nel 2016 ha ricevuto dalla sua Open Society 80 mila euro. […]
Roland Lombardi, storico specializzato sul mondo arabo, sostiene che «la sinistra francese ed europea, e più in generale i progressisti, considerano a torto la Fratellanza Musulmana e i suoi satelliti come interlocutori credibili e presentabili. A differenza, per esempio, dei salafiti. Ciò è dovuto a un’incredibile mancanza di conoscenza della natura profonda di questo movimento». Per lo studioso, tutto questo si spiega con i rapporti economici: «Non dimentichiamoci che il principale donatore dei Fratelli Musulmani è il Qatar, caro al Quai d’Orsay e ai diplomatici francesi, dei quali il piccolo emirato è stato per decenni un grosso cliente nel contesto della diplomazia economica e commerciale».
In tutto ciò, perché George Soros avrebbe finanziato la Fratellanza? L’operazione di destrutturazione delle società occidentali come le conosciamo sarebbe obiettivo comune tanto di Soros quanto, e soprattutto, dei Fratelli Musulmani. I quali, però, a differenza del «grande vecchio» filantropo, intendono dichiaratamente sostituire le istituzioni attuali con i rigidi dettami della sola legge coranica. E lo fanno attraverso gruppi di pressione, lobbying, associazionismo e volontariato, seguendo la tradizione della cosiddetta «taqiyya», la dissimulazione che consente a un musulmano di nascondere la propria fede e le reali intenzioni all’interno di una collettività, al fine di preservare l’incolumità personale e quella della propria comunità di fedeli. (Stefano Piazza, “Soros, il miliardario sedotto dei lupi islamici”, panorama.it)
PERCHÉ IL DEMOFOBO GEORGE SOROS FINANZIA LE MIGRAZIONI DI MASSA PER DECOSTRUIRE GLI STATI NAZIONALI EUROPEI E IL FOCOLARE EBRAICO D’ISRAELE?
Che il più importante Deep Politician USA, Soros, si serva dell’Islam per annichilire la Civiltà Occidentale trova spiegazione in “Lo scontro delle Civiltà e il Nuovo Ordine Mondiale” del più importante geopolitico di Trilateral Commission e Three Eyes Lodge: Samuel P. Huntington.
In tutto il mondo islamico, il piccolo gruppo e la grande fede, la tribù e l’ummah, sono state i principali depositari di fedeltà e devozione, mentre lo Stato Nazionale ha avuto un ruolo meno significativo, Nel mondo Arabo, gli stati esistenti hanno problemi di legittimità, in quanto sono per la maggior parte dei casi il prodotto arbitrario, quando non eccentrico, dell’imperialismo europeo, e i loro confini spesso non coincidono con quelli di gruppi etnici quali ad esempio berberi e curdi. […] L’idea stessa di Stato Nazionale Sovrano è incompatibile con la fede nella sovranità di Allah e nel primato dell’ummah. […] Il fondamentalismo islamico rifiuta l’ieda di stato nazionale a favore dell’unità dell’Islam, proprio come il Marxismo la rifiutava a favore del proletariato internazionale.
L’Imperatore degli Psicopatici Soros, nella sua furia iconoclasta contro la Democrazia che alligna soltanto negli Stati Nazionali, stringe un immondo patto con il più feroce nemico della Civiltà Umana d’Occidente: l’Ummah Islamica
A questo aggiungiamo la Bufala Sesquipedale della Crisi Climatica che sarebbe provocata esclusivamente dall’Attività Antropica, propalata dai Goebbels di Al Gore e George Soros.
Le Scientitutes gretiniste, foraggiate dal Sorosismo, affermano che, proprio a causa della Crisi Climatica Antropica, centinaia di milioni di Afro-islamici sarebbero costretti a spostarsi a Nord, sostituendosi agli imbelli e crassi Europei.
Contro le nequizie sorosiste si batte da sempre il filosofo Roger Scruton.
Parafrasando un suo recente titolo, Roger Scruton è convinto che Onu, Ue, Wto e le varie agenzie istituzionali transnazionali siano “false speranze” (vedi il suo saggio Del buon uso del pessimismo, Lindau). Il filosofo inglese, noto per il suo profilo conservatore, sente ormai nell’aria Il bisogno di nazione (Le Lettere, pp. 98, euro 10) rispetto alla melassa globalizzante che sta cancellando differenze, culture, popoli, sovranità. […]
Lei rilancia il ruolo della nazione di fronte allo strapotere delle istituzioni sovranazionali. Non teme di passare per nazionalista? «La gente confonde sempre la difesa della nazione con quella del nazionalismo. Assomiglia al riflesso automatico dell’Unione europea a qualsiasi tentativo di difendere la sovranità nazionale contro la burocrazia di Bruxelles. […]
«Per definizione non può esistere una democrazia transazionale e il ruolo della legge imposto dai tribunali europei rimane una caricatura della legge. Democrazia e ruolo della legge possono esistere solo dentro i confini di uno Stato nazione definito» (Lorenzo Fazzini intervista George Scruton, “L’Occidente e la bugia della Globalizzazione”, avvenire.it)
LE MIGRAZIONI USATE DALLO SQUALO GLOBALE SOROS COME ARMA NELLA GUERRA IBRIDA CONTRO LA CIVILTÀ UMANA.
La Cabala Mondiale odia l’Umanità che cogita: al tardo-Capitalesimo Totalitario interessano solo gli schiavi stupidi.
Siffatto è il secondo motivo per cui George Soros finanzia le Migrazioni Globali.
Ai fattori di spinta migratoria si collegano le strategie specificamente concepite al fine di creare o manipolare un movimento migratorio di massa. In tal caso si ha a che fare con quelle che Kelly M. Greenhill chiama “migrazioni progettate coatte” (coercive engineered migrations), vale a dire “movimenti di popolazione transfrontalieri che vengono deliberatamente creati o manipolati al fine di strappare concessioni politiche, militari e/o economiche ad uno o più Stati presi di mira. […]
Parlando dell’immigrazione clandestina di massa che ha sconvolto l’Europa nel 2015, il presidente ceco Miloš Zeman ha inquadrato il fenomeno nello schema delineato dall’ex assistente di Kerry.
“La cosiddetta crisi migratoria – ha detto Zeman nel corso di una visita ufficiale a Pardubice – è un’invasione organizzata, il cui scopo è quello di abbattere le strutture sociali, culturali, economiche e politiche europee. È un’invasione ben organizzata. Non è spontanea. Ci sarà un momento in cui l’esercito ceco dovrà agire per difendere i confini della Repubblica Ceca”.Insomma, come ebbe a dire un’altra docente universitaria statunitense l’11 dicembre 2000, commentando la guerra in Cossovo, “È cambiata la natura stessa della guerra; adesso i rifugiati sono la guerra” (“The nature of war itself has changed; now the refugees are the war”).
Le “migrazioni progettate coatte” (coercive engineered migrations) si configurano perciò come un’arma non convenzionale che, al pari di altre armi altrettanto non convenzionali (terrorismo, manipolazione dei media, pirateria informatica, turbative dei mercati azionari ecc.), viene usata per combattere quella che due celebri polemologi cinesi hanno chiamata “guerra senza limiti”. È interessante e significativo il fatto che i due polemologi accostino George Soros a Bin Laden [Qiao Liang – Wang Xiangsui, Guerra senza limiti. L’arte della guerra asimmetrica fra terrorismo e globalizzazione, Libreria Editrice Goriziana, Gorizia 2001, pp. 101 e 118.]: il famigerato “filantropo” è stato citato dal primo ministro ungherese Viktor Orbán, in un’intervista rilasciata a Radio Kossuth, in relazione all’invio in Europa di sedicenti profughi provenienti dall’Africa e dal Vicino Oriente. “Il suo nome – ha detto Orbán – rappresenta forse il caso più noto di coloro che sostengono tutto ciò che sovverte il tradizionale stile di vita europeo”, mentre gli attivisti delle sue organizzazioni, fornendo assistenza legale e pratica agl’immigrati clandestini, “diventano inavvertitamente parte della rete internazionale di contrabbando di esseri umani”. (Claudio Mutti, “Migrazioni”, eurasia-rivista.com)
IL TERZO MOTIVO PER CUI GEORGE SOROS FINANZIA LE MIGRAZIONI DI MASSA
Il terzo motivo per cui il Reichsmarschall Soros finanzia le Migrazioni di Massa è che egli è un Totalitarista Imperialista che odia gli Stati Nazionali e la Democrazia.
Come hanno argomentato con coerenza Roger Scruton e Costanzo Preve, la democrazia può germogliare solo all’interno degli Stati Nazionali, sempreché i loro confini non vengano dissolti dal cancro della reincarnazione dell’Europäische Wirtschaftsgemeinschaft vagheggiata dal nazista Funk e ora pienamente realizzata nell’attuale UE.
Tutti fingono di dimenticare che Hitler, Mussolini, Stalin (e lo stesso Soros) erano imperialisti antinazionalisti.
Hitler voleva semplicemente resuscitare l’Impero degli Hohenzollern con il suo Impero Personale. Nella distopia nazista il Terzo Reich avrebbe rappresentato l’Impero Millenario.
Anche Benito Mussolini voleva riportare in vita l’Impero Romano mediterraneo, e, se la guerra avesse preso una ben diversa piega, il Duce avrebbe esautorato Vittorio Emanuele III, auto-attribuendosi la corona d’alloro di Nuovo Cesare.
George Soros è oggi l’Imperator internazionalista della religione neognostica del Capitalismo Totalitario. La Religione della corrotta Sarx. La Religione del Male.
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Sei la verità. sei un assoluto genio